01/2006 - Federazione Nazionale Sindrome di Prader Willi

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Anno IX - N. 1 gennaio, febbraio, marzo 2006 APPUNTAMENTO CON LA NATURA In molte zone d’Italia i cittadini sono alle prese con il problema dei rifiuti. Una legge dello Stato prescrive che i rifiuti siano differenziati almeno per il 50 per cento e che la tassa venga trasformata in tariffa prevedendo un pagamento secondo la quantità di rifiuti prodotta da ogni contribuente. E’ una questione abbastanza delicata che cerca di risolvere il problema dei rifiuti in un modo diverso rispetto a quanto fatto fino ad oggi. E’ difficile accettare i cambiamenti, ma quando questi cercano di migliorare l’ambiente in cui viviamo e la natura che ci circonda vale la pena di fare qualche piccolo sacrificio per adeguarsi. La questione dei rifiuti mette l’accento sul problema delle tre R e cioè: RIDURRE, RIUSARE, RICICLARE. Il ragionamento è molto semplice: dobbiamo ridurre la quantità delle materie prime e dell’energia che utilizziamo; dobbiamo riutilizzare il più possibile oggetti e manufatti inquinanti (esempio i sacchetti per la spesa) prima di buttarli via; dobbiamo riciclare la maggior quantità possibile di materia per sfruttare di meno la natura. I risultati possono essere accettabili solo se lo sforzo viene fatto da parte di tutti. L’obiettivo è troppo importante e non dobbiamo fallire. Su questo argomento due semplici domande: a) quante volte si può riciclare il vetro? ________________________________________________ b) I residui dei cibi possono produrre energia? __________________________________________ Un caro saluto e un arrivederci al prossimo numero. a L’UOVO DI PASQUA di Giuseppina Ranalli L’uovo di cioccolato, preparato tradizionalmente per Pasqua, ha origini abbastanza recenti. In genere le uova hanno sempre rappresentato il passaggio dall’embrione all’essere vivente, dall’inverno alla primavera, e proprio all’inizio della primavera venivano donate come augurio della rinascita della vita fin dall’epoca pagana. A tal proposito si dice che i contadini dell’antica Roma, seppellissero un uovo dipinto di rosso nei loro campi per augurarsi un buon raccolto. Con il cristianesimo, molti riti pagani vengono trasmessi alla nuova religione, e Pasqua è una festa che cade tra il 25 marzo e il 25 aprile, nella prima domenica dopo il plenilunio che segue l’equinozio di primavera, proprio nel periodo segnato dal passaggio tra la stagione del riposo dei campi a quella della semina, di cui l’uovo era simbolo. Con il cristianesimo, l’uovo continua ad essere un dono di buon augurio, anche per ragioni pratiche, perché durante la Quaresima non si potevano mangiare, e visto che in qualche modo bisognava consumarle, si regalavano dopo averle colorate o decorate. Nel ‘600 gli aristocratici donavano, in segno d’augurio, uova di legno intagliato, di pietre dure, di porcellana o metalli preziosi, ma fu alla corte di Luigi XV di Francia che qualcuno pensò per la prima volta, di ricoprire un uovo con del cioccolato. L’idea non piacque e non ci fu un seguito, se non molto tempo dopo, ripresa dai “cicolatè” torinesi. Dobbiamo arrivare nel ‘900 per sentire parlare di uova di cioccolata, prima le signore più benestanti assodavano l’uovo di gallina e lo portavano da qualche pittore a decorarlo, o più semplicemente lo coloravano di rosso com’era tradizione. Nell’800 sono state prodotte le preziosissime uova di Pasqua create dal gioielliere russo Peter Carl Fabergé, realizzate in oro, gemme e pietre dure, ognuna decorata con un disegno diverso e molto raffinato, destinate a pochi privilegiati. Ma poco per volta, l’uovo di gallina viene sostituito da quello di cioccolato, e il successo fu subito clamoroso, tanto che dalla Pasqua del 1927 le sole fabbriche torinesi ne producevano più di cinquecento quintali, dando inizio ad una produzione industriale delle uova di cioccolato, richieste in tutta Italia. 21

Impegno per una vita migliore Col patrocinio della PROVINCIA DI TORINO l’Associazione Culturale CARTA E PENNA, in collaborazione con la Federazione tra le Associazioni SPW, indice la terza edizione del Concorso Letterario Internazionale «Prader Willi» Il premio articola nelle seguenti sezioni: 1) NARRATIVA: un racconto a tema libero, max. 10 cartelle. Quota di partecipazione: 10,00 € - Gratuita per gli associati a Carta e Penna. 2) POESIA: un massimo di tre poesie a tema libero, composte da non più di 105 versi più i titoli. Quota di partecipazione: 10,00 €. Gratuita per gli associati a Carta e Penna. 3) SILLOGE POETICA INEDITA: una silloge di max. 35 poesie. Quota di partecipazione: 15,00 €. 4) NARRATIVA INEDITA: un romanzo o una raccolta di racconti inediti con un massimo di 75 cartelle. Quota di partecipazione: 15,00 €. 5) NARRATIVA A TEMA: un racconto che tratti il tema dell’handicap, max. 10 cartelle. Quota di part.: 10,00 €. 6) POESIA A TEMA: massimo tre poesie che trattino il tema dell’handicap, composte da non più di 105 versi più i titoli. Quota di partecipazione: 10,00 €. 7) SILLOGE POETICA EDITA: un libro di poesia edito in qualsiasi anno. Quota di partecipazione: 15,00 €. 8) SCUOLE: sezione riservata agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori. Si può partecipare con opere e modalità soprascritte. Le quote di partecipazione saranno interamente devolute alla Federazione tra le Associazioni Prader Willi e sono fissate in 10,00 €. Tutte le opere presentate non devono mai essere state premiate. Le opere partecipanti alle sezioni a tema non dovranno trattare necessariamente i problemi del Prader Willi ma delle disabilità in genere e si lascia agli autori la più ampia libertà di interpretazione del tema stesso. Il termine per la presentazione degli elaborati è fissato per il 30 giugno 2006 e farà fede il timbro postale. Il montepremi è stabilito in 5000 euro e saranno premiati i primi tre vincitori di ogni sezione. Copia completa del bando è reperibile al sito www.cartaepenna.it e può essere richiesta a Carta e Penna, Via Susa 37 - 10138 Torino oppure telefonando allo 011.434.68.13 o al 339.25.43.034 Il 10% delle quote di partecipazione al concorso sarà devoluto alla Federazione tra le associazioni SPW. L’Associazione Infermierionline www.infermierionline.net L’associazione Infermierionline in collaborazione con Carta e Penna editore e la rivista Il Salotto degli Autori organizza la prima edizione del Concorso Letterario Nazionale di Poesia e Narrativa “Infermierionline 2006”. Una parte del ricavato sarà devoluto alla Federazione delle Associazioni per l’aiuto ai soggetti Prader Willi. Possono partecipare tutti gli autori italiani e stranieri che versano la tassa di lettura di € 10,00 per ogni opera singola inviata (per un totale massimo di n. 3 opere) effettuando il versamento con bollettino postale sul c/c n° 70321690 intestato a: Valter Fascio - Tesoriere Associazione Infermierionline (causale: concorso letterario) Il Concorso è diviso in: Sez. A - Racconto e Sez. B - Poesia - Sono ammesse opere inedite in lingua italiana. Racconto a soggetto libero: tre cartelle dattiloscritte, max 150 righe di 60 battute spazi inclusi. Poesia a tema, stile e metrica libera: max 90 versi. Le domande dovranno essere inviate da ogni autore esclusivamente tramite e- mail all’indirizzo di posta elettronica: segretario@infermierionline.net riportando all’interno, pena l’esclusione: - dati anagrafici e di residenza; - autorizzazione al trattamento e firma; - C.V. letterario. Il testo dell’opera dovrà essere allegato, con file in formato word, senza firma in calce o altri dati. Scadenza 30/ 11/2006. Per ulteriori informazioni, è a vs. disposizione il Coordinatore del Concorso Valter Fascio: e-mail: tesoriere@infermierionline.net. I dati anagrafici e identificativi dell’autore presenti nella e- mail d’invio dovranno essere inviati per ogni opera in concorso, precisando a quale sezione si intende partecipare. La e-mail dovrà dovrà recare come oggetto la dicitura: “Concorso Letterario Infermierionline 2006”, nome e cognome del mittente. PREMI: Il premio per il vincitore di ogni Sezione, consiste in: Sez. A) Racconto: Diploma e medaglia d’argento + iscrizione socio annuale AIOL e socio benemerito Carta e Penna gratuita; Sez. B) Poesia: Diploma e medaglia d’argento + iscrizione socio annuale AIOL e socio benemerito Carta e Penna gratuita; Diploma e iscrizione AIOL annuale per i classificati al 2° e 3° posto. Eventuali menzioni d’onore potranno essere assegnate dalla GIURIA e saranno premiate con un abbonamento annuale gratuito alla rivista “Il Salotto degli Autori”. I vincitori delle sezioni e i premiati riceveranno comunicazione personale tramite e-mail e sono tenuti a partecipare alla premiazione. I risultati del concorso saranno pubblicati sul sito dell’associazione e consultabili da tutti i partecipanti. I premi verranno consegnati dal Presidente Nazionale di AIOL ai vincitori esclusivamente durante la cerimonia conclusiva del 1° Congresso Nazionale, prevista nel 2007. Sono ammesse deleghe scritte al ritiro dei premi, ma non la spedizione, neanche a pagamento. Le prime opere classificate delle due sezioni saranno lette da dicitori durante la cerimonia, inserite in un numero della rivista “Il Salotto degli Autori” e pubblicate gratuitamente sui siti: www.infermierionline.net - www.cartaepenna.it. 22

Anno IX - N. 1 gennaio, febbraio, marzo <strong>2006</strong><br />

APPUNTAMENTO CON LA NATURA<br />

In molte zone d’Italia i citta<strong>di</strong>ni sono alle prese con il problema dei rifiuti. Una legge dello Stato prescrive che i<br />

rifiuti siano <strong>di</strong>fferenziati almeno per il 50 per cento e che la tassa venga trasformata in tariffa prevedendo un<br />

pagamento secondo la quantità <strong>di</strong> rifiuti prodotta da ogni contribuente. E’ una questione abbastanza delicata che<br />

cerca <strong>di</strong> risolvere il problema dei rifiuti in un modo <strong>di</strong>verso rispetto a quanto fatto fino ad oggi. E’ <strong>di</strong>fficile accettare<br />

i cambiamenti, ma quando questi cercano <strong>di</strong> migliorare l’ambiente in cui viviamo e la natura che ci circonda vale la<br />

pena <strong>di</strong> fare qualche piccolo sacrificio per adeguarsi. La questione dei rifiuti mette l’accento sul problema delle tre<br />

R e cioè: RIDURRE, RIUSARE, RICICLARE.<br />

Il ragionamento è molto semplice:<br />

dobbiamo ridurre la quantità delle materie prime e dell’energia che utilizziamo;<br />

dobbiamo riutilizzare il più possibile oggetti e manufatti inquinanti (esempio i sacchetti per la spesa) prima <strong>di</strong><br />

buttarli via;<br />

dobbiamo riciclare la maggior quantità possibile <strong>di</strong> materia per sfruttare <strong>di</strong> meno la natura.<br />

I risultati possono essere accettabili solo se lo sforzo viene fatto da parte <strong>di</strong> tutti. L’obiettivo è troppo importante e<br />

non dobbiamo fallire.<br />

Su questo argomento due semplici domande:<br />

a) quante volte si può riciclare il vetro? ________________________________________________<br />

b) I residui dei cibi possono produrre energia? __________________________________________<br />

Un caro saluto e un arrivederci al prossimo numero.<br />

a<br />

L’UOVO DI PASQUA<br />

<strong>di</strong> Giuseppina Ranalli<br />

L’uovo <strong>di</strong> cioccolato, preparato tra<strong>di</strong>zionalmente per<br />

Pasqua, ha origini abbastanza recenti. In genere le uova<br />

hanno sempre rappresentato il passaggio dall’embrione<br />

all’essere vivente, dall’inverno alla primavera, e proprio<br />

all’inizio della primavera venivano donate come<br />

augurio della rinascita della vita fin dall’epoca pagana. A<br />

tal proposito si <strong>di</strong>ce che i conta<strong>di</strong>ni dell’antica Roma,<br />

seppellissero un uovo <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> rosso nei loro campi<br />

per augurarsi un buon raccolto. Con il cristianesimo, molti<br />

riti pagani vengono trasmessi alla nuova religione, e<br />

Pasqua è una festa che cade tra il 25 marzo e il 25<br />

aprile, nella prima domenica dopo il plenilunio che segue<br />

l’equinozio <strong>di</strong> primavera, proprio nel periodo segnato<br />

dal passaggio tra la stagione del riposo dei campi a quella<br />

della semina, <strong>di</strong> cui l’uovo era simbolo. Con il cristianesimo,<br />

l’uovo continua ad essere un dono <strong>di</strong> buon augurio,<br />

anche per ragioni pratiche, perché durante la Quaresima<br />

non si potevano mangiare, e visto che in qualche<br />

modo bisognava consumarle, si regalavano dopo<br />

averle colorate o decorate. Nel ‘600 gli aristocratici donavano,<br />

in segno d’augurio, uova <strong>di</strong> legno intagliato, <strong>di</strong><br />

pietre dure, <strong>di</strong> porcellana o metalli preziosi, ma fu alla<br />

corte <strong>di</strong> Luigi XV <strong>di</strong> Francia che qualcuno pensò per la<br />

prima volta, <strong>di</strong> ricoprire un uovo con del cioccolato. L’idea<br />

non piacque e non ci fu un seguito, se non molto tempo<br />

dopo, ripresa dai “cicolatè” torinesi. Dobbiamo arrivare<br />

nel ‘900 per sentire parlare <strong>di</strong> uova <strong>di</strong> cioccolata, prima<br />

le signore più benestanti assodavano l’uovo <strong>di</strong> gallina e<br />

lo portavano da qualche pittore a decorarlo, o più semplicemente<br />

lo coloravano <strong>di</strong> rosso com’era tra<strong>di</strong>zione.<br />

Nell’800 sono state prodotte le preziosissime uova <strong>di</strong><br />

Pasqua create dal gioielliere russo Peter Carl Fabergé,<br />

realizzate in oro, gemme e pietre dure, ognuna decorata<br />

con un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong>verso e molto raffinato, destinate a<br />

pochi privilegiati. Ma poco per volta, l’uovo <strong>di</strong> gallina viene<br />

sostituito da quello <strong>di</strong> cioccolato, e il successo<br />

fu subito clamoroso, tanto che<br />

dalla Pasqua del 1927 le<br />

sole fabbriche torinesi<br />

ne producevano<br />

più <strong>di</strong> cinquecento<br />

quintali, dando<br />

inizio ad una<br />

produzione industriale<br />

delle<br />

uova <strong>di</strong> cioccolato,<br />

richieste<br />

in tutta Italia.<br />

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