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Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2009 (8MB) - Pirelli

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BILANCIO di sostenibilità parte straordinaria<br />

bilancio capogruppo BILANCIO consolidato<br />

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI NOTIZIE PRELIMINARI<br />

E’ stato implementato un sistema di supervisione sui controlli svolti mediante un meccanismo<br />

di attestazioni a catena; eventu<strong>al</strong>i criticità che emergano nel processo di v<strong>al</strong>utazione sono oggetto<br />

di piani di azione la cui implementazione è verificata nelle chiusure successive.<br />

E’ stato infine previsto un rilascio trimestr<strong>al</strong>e da parte dei Chief Executive Officers e dei Chief<br />

Financi<strong>al</strong> Officer delle società controllate di una dichiarazione di affidabilità e accuratezza dei<br />

dati inviati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.<br />

In prossimità delle date dei Consigli di Amministrazione che approvano i dati consolidati <strong>al</strong> 30<br />

giugno e <strong>al</strong> <strong>31</strong> <strong>dicembre</strong>, i risultati delle attività di verifica vengono discussi dai Chief Financi<strong>al</strong><br />

Officers dei Settori con il Dirigente Preposto.<br />

In sintesi, è stato adottato un sistema di controlli continuativi e sistematici che forniscano una<br />

ragionevole certezza in merito <strong>al</strong>l’affidabilità delle informazioni e del reporting economicofinanziario.<br />

La Direzione Intern<strong>al</strong> Audit svolge interventi di audit periodici volti a verificare l’adeguatezza<br />

del disegno e l’operatività dei controlli su società e processi a campione, selezionati in base<br />

criteri di materi<strong>al</strong>ità.<br />

Sulla base della reportistica periodica il Dirigente Preposto ha riferito sull’efficacia del Sistema,<br />

per il tramite del Comitato per il Controllo Interno, per i Rischi e per la Corporate<br />

Governance, <strong>al</strong> Consiglio di Amministrazione. Il medesimo dirigente, unitamente <strong>al</strong> Presidente<br />

del Consiglio di Amministrazione, ha fornito, inoltre, l’attestazione prevista <strong>al</strong> comma 5<br />

dell’art.154-bis del TUF.<br />

11.4 MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. 2<strong>31</strong>/2001<br />

Il sistema di controllo interno sopra descritto è stato ulteriormente rafforzato attraverso l’adozione<br />

di un modello organizzativo 2<strong>31</strong>, approvato d<strong>al</strong> Consiglio di Amministrazione in data <strong>31</strong><br />

luglio 2003 che è stato oggetto di revisione e aggiornamento a seguito dell’evoluzione normativa<br />

(da ultimo con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 9 novembre 2008). Il suddetto<br />

modello organizzativo, che mira ad assicurare la messa a punto di un sistema modulato sulle<br />

specifiche esigenze determinate d<strong>al</strong>l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 2<strong>31</strong>/2001 concernente<br />

la responsabilità amministrativa delle società per reati commessi da propri dipendenti, si<br />

concreta in un articolato sistema piramid<strong>al</strong>e di principi e procedure che, partendo d<strong>al</strong>la base,<br />

si può così delineare:<br />

——<br />

Codice etico di Gruppo, in cui sono rappresentati i principi gener<strong>al</strong>i cui si ispira lo svolgimento<br />

e la conduzione degli affari; esso indica gli obiettivi e i v<strong>al</strong>ori informatori dell’attività<br />

d’impresa, con riferimento ai princip<strong>al</strong>i stakeholders con i qu<strong>al</strong>i il Gruppo si trova quotidianamente<br />

a interagire. Nel corso dell’Esercizio, come detto, il Consiglio di Amministrazione<br />

ha approvato <strong>al</strong>cune modifiche <strong>al</strong> Codice Etico che seppur rimanendo in<strong>al</strong>terato nei v<strong>al</strong>ori<br />

che lo ispirano, è stato integrato e arricchito di nuove istanze che già improntavano in concreto<br />

l’azione del Gruppo <strong>Pirelli</strong> e che con le modifiche approvate trovano una loro espressa<br />

declinazione nel Codice;<br />

——<br />

Principi gener<strong>al</strong>i di controllo interno, che qu<strong>al</strong>ificano il Sistema di Controllo Interno e il<br />

cui campo di applicazione si estende con continuità attraverso i diversi livelli organizzativi;<br />

——<br />

Linee di condotta, che introducono regole specifiche <strong>al</strong> fine di evitare la costituzione di situazioni<br />

ambient<strong>al</strong>i favorevoli <strong>al</strong>la commissione di reati in genere, e tra questi in particolare<br />

dei reati ex decreto legislativo n. 2<strong>31</strong>/2001, e si sostanziano in una declinazione operativa<br />

di quanto espresso dai principi del Codice Etico;<br />

——<br />

Schemi di controllo interno, nei qu<strong>al</strong>i vengono elencate le princip<strong>al</strong>i fasi di ogni processo<br />

operativo ad <strong>al</strong>to e medio rischio e, per i processi strument<strong>al</strong>i, le specifiche attività di controllo<br />

per prevenire ragionevolmente i relativi rischi di reato, nonché appositi flussi informativi<br />

verso l’Organismo di Vigilanza <strong>al</strong> fine di evidenziare situazioni di eventu<strong>al</strong>e inosservanza<br />

delle procedure stabilite nel modello organizzativo.<br />

Una sintesi dei principi guida del modello organizzativo sarà reperibile sul sito internet<br />

www.pirelli.com.<br />

116 PIRELLI & C. S.p.A. MILANO

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