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Lettera al logotenente Colonnello Caimi - Piemunteis.it

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• LETTERA<br />

del luogotenente oolonnollo Colmi.<br />

Parigi, 10 novembre 1858.<br />

Ho tenuto dietro fio q u i, mio caro La Varenne,<br />

nel Messager de Paris <strong>al</strong>le vostre lettere <strong>it</strong><strong>al</strong>iane;<br />

eccellente segu<strong>it</strong>o <strong>al</strong> volume che il pubblico accolse<br />

si bene la state decorsa.<br />

Permettetemi di ringraziarvi, in nome di tutti i<br />

m iei amici, come nel mio proprio, delle vostre c<strong>al</strong>orose<br />

perorazioni, e delle vostre sent<strong>it</strong>e parole in<br />

favore della nostra bella ed infelice patria. Tutti i<br />

cu o ri che ci conoscono e ci am ano, fanno plauso<br />

ai vostri sentimenti, <strong>al</strong>la generosa impazienza della<br />

giustizia, <strong>al</strong>l’ orrore della dominazione snaturata di<br />

u n a razza sopra l’<strong>al</strong>tra, onde sono animati i vostri<br />

fc r <strong>it</strong>ti.<br />

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— 12 —<br />

Se ogni parola usc<strong>it</strong>a d<strong>al</strong>la vostra penna potesse<br />

cambiarsi in una spada, V It<strong>al</strong>ia non avrebbe da<br />

subire per lungo tempo il giogo dei suoi odiosi oppressori:<br />

tuttavia la parola, lanciata a propos<strong>it</strong>o e<br />

fondata sul vero, diviene anch’ essa t<strong>al</strong>volta un’ arma<br />

possente. Chi sa se i vostri sforzi per aprire<br />

gli occhi agli ignoranti ed agli increduli, — massa<br />

compatta che par<strong>al</strong>izza tutti i nobili impulsi d’ una<br />

società — non sieno t<strong>al</strong>i da accelerare l’ora sì vivamente<br />

attesa della riparazione? Imperocché santa<br />

è veramente la causa che voi difendete <strong>al</strong> tribun<strong>al</strong>e<br />

dell’opinione pubblica!<br />

Egli era troppo necessario il rispondere a questi<br />

uomini, che pretendono non aver noi <strong>al</strong>cuna forza<br />

cost<strong>it</strong>utiva, nè <strong>al</strong>cuna possibil<strong>it</strong>à d’ indipendenza, e<br />

ci condannano semplicemente a rimanere sgmpre<br />

schiavi, dipingendo ai loro occhi il libero Piemonte<br />

, già tutto apparecchiato a riunire, siccome a disciplinare<br />

T <strong>al</strong>ta It<strong>al</strong>ia. Quanta ragione voi avete di<br />

richiamare continuamente sulla scena il grande soldato<br />

<strong>it</strong><strong>al</strong>iano V<strong>it</strong>torio Emanuele II. nostra comune<br />

speranza! — La corona dei motìterchi lombardi,<br />

un<strong>it</strong>a sul di lui capo a quella del regno sub<strong>al</strong>pino<br />

sarà certamente il passo decisivo verso l’unificazione:<br />

«1, questo è Io scopo cui deve tendere attu<strong>al</strong>mente<br />

tutta la nostra azione.<br />

Al pari di voi, senza dubbio, io non es<strong>it</strong>o a credere<br />

eher l’ un<strong>it</strong>à <strong>it</strong><strong>al</strong>iana, addentratasi ornai tanto


13 —<br />

nelle menti della Penisola, sia per divenire un fatto.<br />

É questa una convinzione comune a noi tu tti, poveri<br />

proscr<strong>it</strong>ti d’ ogni Stato. Noi abbiamo combatluto<br />

per essa, ed ora soffriamo, senza lamenti, i do*<br />

lori dell’ esiglio pensando <strong>al</strong>i’ immanchevole grandezza<br />

dei nostri nipoti. Ma sembrami appunto, come<br />

sembra a voi, che la gelosia di tante potenze<br />

ostili, od interessate <strong>al</strong> nostro avvilimento, come per<br />

esempio l’ Inghilterra, non lasci troppa speranza di<br />

vederla effettuarsi di primo b<strong>al</strong>zo. Otteniamo prima,<br />

di tutto la partenza dello straniero, la confederazione<br />

del N ord, riun<strong>it</strong>o sotto un solo scettro col<br />

Mezzogiorno, e ciò sarà per se stessa una cosa assai<br />

bella. E l’un<strong>it</strong>à completa potrà <strong>al</strong>lora venire. Noi<br />

avremo il tempo di prepararla presso di noi, e fra<br />

noi. Voi avete preso questo lato, assolutamente il<br />

solo v Jro , della questione con un buon senso pratico<br />

che noi non sapremmo lodare di soverchio ; perchè<br />

la diffusione di questa idea si natur<strong>al</strong>e, sì inere<br />

n te <strong>al</strong>P interesse delia Francia, come a quello d’It<strong>al</strong>ia<br />

, e che non può mancare, per la sua nettezza,<br />

di fa r colpo sui lettori francesi, è un grandissimo<br />

servizio a noi reso. È di tutta necess<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>uare<br />

l’ opinione pubblica <strong>al</strong>l’ unione di queste due parole<br />

Indipendenza ed. Ordine. Or ehi mai neHa stampa,<br />

n on solo di Francia, ma di qu<strong>al</strong>unque <strong>al</strong>tro paese<br />

b a saputo precisare, come voi, le nostre idee, le<br />

n o stre speranze^ i nostri bisogni?<br />

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- w —<br />

Non cessato di ripeterlo <strong>al</strong> pubblico francese: —<br />

sono insensati, o senza cuore, coloro che osan dire:<br />

u Piuttosto gli Austriaci che il Piemonte ». Voi de<br />

troverete forse t<strong>al</strong>uno, qua e là, a Parigi, o a Londra.<br />

Ma nè a Milano, nè a Venezia, nè a Modena,<br />

nè a Firenze può essere proffer<strong>it</strong>a una t<strong>al</strong> massima.<br />

Le v<strong>it</strong>time immediate dell’ atroce occupazione tede*<br />

sca invocano, con tutti i'Ioro voti, il re ed il popolo<br />

da cui attendono s<strong>al</strong>ute. É cosa bellissima accampare<br />

la pretesa che u d<strong>al</strong> sangue dei martiri nasce<br />

la libertà » e che maggiore è il numero delle<br />

v<strong>it</strong>time, più presto la causa trionfa. Ma quando si<br />

sa che i band<strong>it</strong>ori di tati principii si trovano pacificamente<br />

in luogo di s<strong>al</strong>vezza, la cosa produce orrore<br />

e disgusto. Sono gli oppressi della terra <strong>it</strong><strong>al</strong>iana<br />

, de’ qu<strong>al</strong>i s’ hanno a consultare i desiderii, e<br />

i patimenti, in luogo di prestare orecchi <strong>al</strong>le declamazioni<br />

d’ individui, i qu<strong>al</strong>i <strong>al</strong>l’ ombra delle leggi<br />

di paesi osp<strong>it</strong><strong>al</strong>i, ne parlano troppo a lor comodo.<br />

Non furono punto questi signori, che combatte*<br />

rono nel 1848 a Milano, come <strong>al</strong>trove, e levarono<br />

la bandiera della risurrezione. Fu il popolo, sommesso<br />

<strong>al</strong> bastone dell’ Austria; quel medesimo che<br />

deve essere ascoltato prima di tutti per quanto riguarda<br />

il nostro ordinamento futuro ; quel popolo<br />

che oggi reclama con energia l’ unione a’ suoi fra*<br />

telli del Piemonte | dipinto si affettuosamente d<strong>al</strong>la<br />

vostra penna.


— 13 —<br />

fon già eh’ io intenda con ciò contestare il merio<br />

, nè i servizi di que’ nobili figli d’ It<strong>al</strong>ia, che<br />

t<strong>it</strong>ti e due amiamo, e che intendono sulla terra stranerà<br />

a preparare 1* avvenire della patria , aprendo<br />

{li occhi <strong>al</strong>l’ Europa m<strong>al</strong> prevenuta. Questi non hanno<br />

lcun che di comune cogli energumeni, che ci hanno<br />

atto, e ci fanno ancora tanto m<strong>al</strong>e.<br />

Come si ponno mettere un solo istante in bilancio<br />

gli orrori della dominazione austriaca col regno<br />

di un principe <strong>it</strong><strong>al</strong>iano, che sotto lo stendardo nazion<strong>al</strong>e<br />

ci apporta leggi, eserc<strong>it</strong>o e parlamento <strong>it</strong><strong>al</strong>iani,<br />

imposte ragguagliate in giusta misura <strong>al</strong> bisogno<br />

de’ servizi pubblici, e non destinate , come<br />

oggigiorno, a mantenere barbare truppe straniere,<br />

a pagare i ferri e gl’ istrumenti di tortura che s*adoprano<br />

nei nostri disgraziati paesi ! Treccntomila<br />

baionette, contingente del regno dell’ <strong>al</strong>ta It<strong>al</strong>ia, a-<br />

vranno forse qu<strong>al</strong>che peso nella bilancia su cui misuransi<br />

i destini delle nazioni. Esse prepareranno la<br />

v ia <strong>al</strong>la grande unificazione <strong>it</strong><strong>al</strong>iana. A contatto delle<br />

v irtù c<strong>it</strong>tadine e mil<strong>it</strong>ari, di cui il Piemonte ci of-<br />

'r e il modello la nostra rigenerazione sarà ben presto<br />

compiuta.<br />

N apoli si sveglierà aneli’ essa in sì bel giorno. I<br />

generosi sforzi di tanti suoi figli per lanciarla nel<br />

movimento <strong>it</strong><strong>al</strong>iano, troveranno <strong>al</strong>lora la loro sanzione<br />

ed il loro compenso. Essa tenderà la m ano,<br />

il d i sopra di Roma laica, e libera da truppe stra-<br />

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— 16 —<br />

niere, <strong>al</strong>la sua sorella del Nord : uno stesso pensiero<br />

dirigerà lo svolgersi de’ loro comuni destili,<br />

ed <strong>al</strong>lora V It<strong>al</strong>ia sarà<br />

Anche una volta, grazie per tutti i vostri sforza<br />

La Patria saprà riconoscerli un giorno. FrattanU<br />

voi sapete quanto yì è affezionato<br />

Il vostro fratello d’ armi<br />

Eugenio <strong>Caimi</strong>.

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