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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

non è detto che procedano <strong>di</strong> pari passo e che dove ci sia l'una ci siano anche le altre. Ci può<br />

essere la modernizzazione economica che funziona benissimo, almeno per un certo tempo,<br />

senza modernizzazione politica; ci può essere una modernizzazione culturale che non si traduce<br />

in modernizzazione economica, perlomeno entro tempi preve<strong>di</strong>bili e previsti. Queste <strong>di</strong>scrasie<br />

temporali provocano <strong>di</strong>sarmonie sociali e scontri politici e dottrinari (su quale sia la `vera'<br />

modernizzazione su cui puntare).<br />

Le teorie del capitalismo - sostenevo prima - si possono anche intendere come teorie della<br />

modernizzazione. A me sembra in particolare che si possa leggere la gran<strong>di</strong>osa teoria marxiana<br />

della genesi storica e della struttura logica del modo <strong>di</strong> produzione capitalistico come una<br />

grande teoria della modernizzazione, e mi sembra sciocco contrapporre le teorie sociologiche<br />

della modernizzazione al `vecchio e antiquato' Marx, perché uno dei primi che ha fornito una<br />

grande ricostruzione della modernizzazione è appunto Karl Marx - non nella sua filosofia<br />

giovanile, che va bene per i filosofi o per gli storici della filosofia, ma nella teoria racchiusa nel<br />

Capitale e nelle Teorie sul plusvalore 30 . Ne farò ora un brevissimo riassunto.<br />

Per Marx il modo <strong>di</strong> produzione capitalistico è un’epoca, la più recente, ma non l'ultima,<br />

della formazione economica della società, insomma del processo continuo attraverso cui la<br />

società prende le sue <strong>di</strong>verse forme storiche. Marx ha l'idea che il processo sociale <strong>di</strong> vita,<br />

quello attraverso cui la vita degli in<strong>di</strong>vidui e delle società si produce, si sostenta e si riproduce,<br />

consista <strong>di</strong> due aspetti. Uno è l'aspetto materiale che sostanzialmente è l'interazione con la<br />

natura: strappare alla natura materie o <strong>di</strong>rettamente, oppure materie già usate, residui <strong>di</strong><br />

precedenti processi lavorativi, e tras-formarle ai fini pertinenti alla riproduzione umana. Questo<br />

è quello che Marx chiama il ricambio organico fra uomo e natura, il processo attraverso cui<br />

avviene la copertura dei bisogni umani ed è un processo eterno, che c'è sempre, perché se non ci<br />

fosse il genere umano sparirebbe, anche se la sua scala e le sue forme tecniche cambiano<br />

perché, <strong>di</strong>ce Marx, è <strong>di</strong>verso mangiare la carne cruda con le mani o cuocerla e mangiarla con la<br />

forchetta e il coltello. Questo è l'aspetto contenutistico; poi c'è l'aspetto che lui chiama formale<br />

del processo produttivo, in genere del `processo sociale <strong>di</strong> vita', il fatto cioè che esso prenda<br />

forma economica (la `formazione economica della società'), una forma che ovviamente non è<br />

sempre la stessa, trasformandosi nei secoli. In questo cambiamento si possono ravvisare alcune<br />

gran<strong>di</strong> epoche: c'è il modo <strong>di</strong> produzione orientale, quello antico, quello feudale, poi quello<br />

capitalistico, ma da come sono andate le cose si può prevedere che ce ne sarà un altro, quello<br />

comunista. Il modo specifico capitalistico coincide con un grande fenomeno, una grande<br />

trasformazione formale, cioè il fatto che tutti gli elementi del processo produttivo prendono la<br />

forma <strong>di</strong> merce, sulla quale Marx compie la sua famosa analisi ispirata alla logica hegeliana (si<br />

veda il pezzo forte del Capitale, la prima sezione del primo libro, Merce e denaro). Ma quello<br />

che è più importante, e che veramente definisce il capitalismo come capitalismo, è che a<br />

prendere la forma <strong>di</strong> merce è la stesso forza lavoro, che <strong>di</strong>venta la merce forza lavoro, che può<br />

essere venduta dal lavoratore e comprata dal capitalista. È con questo mutamento strutturale,<br />

alle ra<strong>di</strong>ci stesse dei rapporti fra gli uomini, che il capitalismo si costituisce come epoca nuova,<br />

è qui - <strong>di</strong>remmo noi - la ra<strong>di</strong>ce o almeno una delle ra<strong>di</strong>ci della modernizzazione.<br />

30 Marx pubblicò soltanto il vol. I del Capitale nel 1867, gli altri due volumi e le Teorie sul<br />

plusvalore, che dovevano essere il quarto, uscirono postumi.<br />

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