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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

18. Aspetti politici e filosofici della situazione nucleare<br />

Con le armi nucleari sono cambiate alcune categorie importanti dell'assetto politico della<br />

modernità, cioè della razionalità politica moderna: prima <strong>di</strong> tutto la guerra, cioè un istituto<br />

attraverso cui con lo scontro fisico si decidono i contrasti politici, in una situazione <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione asimmetrica e quin<strong>di</strong> conflittuale del potere. La guerra, per rovesciare Clausewitz,<br />

non è più la continuazione della politica con altri mezzi, perché anzi rischia <strong>di</strong> far fuori la<br />

politica nel senso che se la guerra nucleare, invece <strong>di</strong> risistemare i rapporti politici fra gli Stati,<br />

cancella i soggetti, questo istituto regolatore non funziona più a livello <strong>di</strong> guerra totale,<br />

strategica, scontro tra le gran<strong>di</strong> potenze. Le guerre ci sono, ma hanno cambiato natura.<br />

Cambiando l'istituto della guerra cambia anche quello della vittoria: si può anche vincere<br />

una guerra nucleare, ma è una vittoria che uno non fa a tempo a constatare perché è già morto <strong>di</strong><br />

leucemia lui stesso e, se non lui in persona, i suoi parenti ed i suoi concitta<strong>di</strong>ni. Cade anche la<br />

categoria, assai rilevante, <strong>di</strong> neutralità: tutto l'assetto politico moderno nei rapporti interstatali è<br />

governato, insieme alla possibilità <strong>di</strong> scontrarsi fisicamente e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> vedere chi è il più forte e<br />

quin<strong>di</strong> avrà più potere politico, dalla possibilità <strong>di</strong> non partecipare allo scontro. Osserviamo poi<br />

la sorte delle regole elaborate dal <strong>di</strong>ritto internazionale: la neutralità non esiste più perché<br />

nell'età nucleare gli effetti fisici sono tali da superare ogni confine, anche i mari e gli oceani, e<br />

sconvolgere non solo i paesi vicini ma - oltre un certo livello <strong>di</strong> scontro - l'intero globo<br />

attraverso l'effetto cosiddetto <strong>di</strong> inverno nucleare. Già alla fine del Cretaceo la scomparsa dei<br />

<strong>di</strong>nosauri fu dovuta probabilmente ad un fenomeno <strong>di</strong> `inverno' dovuto ad un asteroide caduto<br />

vicino ad un'isola dello Yucatán, in Messico, che produsse effetti <strong>di</strong> nuvole <strong>di</strong> polvere e <strong>di</strong><br />

vento così enormi da cambiare la temperatura <strong>di</strong> vaste zone del pianeta e da creare con<strong>di</strong>zioni<br />

invivibili per i <strong>di</strong>nosauri. Qualcuno ha fatto l'ipotesi che la specie umana abbia potuto evolversi<br />

grazie al fatto che questo tipo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> rettili sia stato eliminato per caso dall'asteroide.<br />

Altre categorie ancora più generali: sovranità, sicurezza e paura, sono anch'esse messe in<br />

forse. Sono le categorie che nella teoria delle istituzioni sono chiavi <strong>di</strong> volta dell'or<strong>di</strong>namento<br />

politico moderno. Gli Stati sovrani - con l'eccezione delle superpotenze nucleari - non sono in<br />

realtà più in grado <strong>di</strong> prendere decisioni autonome intorno alla loro più elementare (e<br />

legittimante) prestazione: provvedere alla sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni. L'alternativa fra neutralità ed<br />

adesione all'alleanza con una superpotenza non è una vera alternativa: in entrambi i casi le<br />

decisioni sovrane sulla sicurezza e sopravvivenza vengono <strong>di</strong> fatto prese altrove: il paese leader<br />

in un'alleanza ha, rispetto ai paesi alleati, un sovrappiù <strong>di</strong> sovranità che rende la sovranità<br />

statale degli altri paesi fortemente limitata su un punto così essenziale come la <strong>di</strong>fesa fisica<br />

stessa dei propri citta<strong>di</strong>ni.<br />

Anche il particolare nesso <strong>di</strong> sicurezza e paura che abbiamo visto essere alla ra<strong>di</strong>ce della<br />

giustificazione moderna dello Stato viene, se non a crollare, ad indebolirsi fortemente perché<br />

per un verso la sicurezza, che anche il più forte Stato può procurare ai suoi citta<strong>di</strong>ni, è una<br />

sicurezza assai modesta: una sicurezza relativa nel senso che non li può garantire dagli effetti<br />

<strong>di</strong>struttivi <strong>di</strong> uno scontro nucleare da cui anche quello Stato esca vincitore o comunque<br />

(nell'ipotesi più favorevole) non totalmente malconcio. Per un altro verso quella funzione<br />

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