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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

deterrere, per <strong>di</strong>ssuadere l'altro.<br />

Una volta che si instaura questo regime <strong>di</strong> deterrenza portato agli estremi termini <strong>di</strong> un<br />

equilibrio del terrore, si apre anche la strada al cosiddetto controllo delle armi, cioè all'idea che,<br />

pur mantenendosi l'avversità politica e ideologica tra i gran<strong>di</strong> blocchi politici, militari, nucleari,<br />

è possibile, sulla base della comune consapevolezza della insopportabile <strong>di</strong>struttività dell'arma<br />

nucleare, cercare <strong>di</strong> trovare degli accor<strong>di</strong> per limitarne la <strong>di</strong>ffusione; insomma una via<br />

tecnologica al contenimento della <strong>di</strong>struttività dell'arma nucleare, pur restando eguali le<br />

con<strong>di</strong>zioni politiche. Oggi noi a posteriori, con l'occhio <strong>di</strong> storici, ve<strong>di</strong>amo che l'arms control<br />

ha deluso la comunità dei suoi sostenitori, degli strateghi, dei tecnici e degli scienziati perché<br />

sono mancate le con<strong>di</strong>zioni politiche. La verità storica è che l'arms control è stato inventato e<br />

sviluppato non senza alcuni successi, in un periodo in cui sembrava che esistessero anche<br />

alcune con<strong>di</strong>zioni politiche, come il <strong>di</strong>sgelo dell'Unione sovietica con Krušcëv, dal 1953 al<br />

1964, la <strong>di</strong>stensione e la dottrina sovietica della coesistenza pacifica. Invero la limitazione degli<br />

armamenti è avvenuta in maniera spesso ambigua e inefficace: le limitazioni venivano<br />

sostanzialmente vanificate dalla nascita <strong>di</strong> nuove possibilità tecnologiche, non contemplate<br />

negli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> limitazione degli armamenti, ad esempio la pluralizzazione (MIRV) delle<br />

testate che rese vano l'accordo SALT 1 del 1972 (Strategic Arms Limitation Talks). I veri<br />

accor<strong>di</strong> non più solo <strong>di</strong> limitazione degli armamenti futuri, ma anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuzione degli<br />

armamenti esistenti avvengono solo dopo il 1985, cioè con Gorbacëv e la perestroika da una<br />

parte e dall'altra parte con Reagan e Bush, cioè con il cambiamento delle con<strong>di</strong>zioni politiche<br />

complessive. Questo getta una luce limitativa sulla strategia dell'arms control e quin<strong>di</strong><br />

sull'illusione che i pacifisti da un lato, e la comunità dei fisici dall'altro hanno covato per<br />

decenni, che si potesse cioè arrivare ad un mondo non nucleare in cui le armi nucleari fossero<br />

non troppo minacciose grazie alla limitazione.<br />

Da un lato quel tanto <strong>di</strong> paura reciproca creato dal MAD, dall'altro qualche minimo<br />

elemento <strong>di</strong> <strong>di</strong>stensione, ma soprattutto quel sovrappiù <strong>di</strong> paura creato dalla crisi <strong>di</strong> Cuba<br />

dell'ottobre del 1962, aprono negli anni Sessanta prospettive un po' <strong>di</strong>verse. La crisi <strong>di</strong> Cuba si<br />

ebbe quando i sovietici si allearono con il nuovo regime rivoluzionario cubano: Fidel Castro e i<br />

suoi avevano cacciato il <strong>di</strong>ttatore Batista nel 1959, ma erano entrati in uno scontro duro con gli<br />

Stati Uniti, e si rivolsero quin<strong>di</strong> all'Unione sovietica. Krušcëv tentò allora con una mossa<br />

avventata <strong>di</strong> istallare a Cuba missili nucleari sovietici, cioè <strong>di</strong> portare la minaccia nucleare sotto<br />

le porte <strong>di</strong> casa degli Stati Uniti, così come peraltro negli anni Cinquanta gli americani e la<br />

Nato avevano istallato in Turchia e in Italia missili nucleari <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a gittata. Nella crisi che<br />

seguì, la più minacciosa dal 1945 a tutt'oggi, si sfiorò lo scontro nucleare totale. In questa<br />

esperienza venne evitato il peggio in quanto i due fratelli Kennedy si <strong>di</strong>mostrarono due persone<br />

con la testa sul collo e riuscirono a tenere fermi i politici e i militari, e perché Kruščëv, vista la<br />

mala parata, decise <strong>di</strong> ritirarsi. Questo creò l'atmosfera in cui nel 1963 venne concluso il<br />

Trattato che proibisce gli esperimenti nucleari atmosferici: TBT (Test Ban Treaty) e pochi anni<br />

più tar<strong>di</strong>, nel 1967, il trattato <strong>di</strong> non proliferazione NPT (Non-Proliferation Treaty), che è stato<br />

rinnovato ed esteso nel 1996.<br />

In questo periodo, negli anni Sessanta e nei primi anni Settanta pare aprirsi la strada della<br />

limitazione; tuttavia la sviluppo della tecnologia nucleare prosegue ininterrotto e quin<strong>di</strong> la<br />

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