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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

anche in Italia, era un giovane ufficiale della fanteria americana e il suo reparto, terminata la<br />

guerra in Europa, attendeva <strong>di</strong> essere trasferito in Giappone. Fussell ha scritto anni fa un<br />

articolo poi pubblicato in libro, “Grazie a Dio per la bomba atomica”, perché come combattente<br />

in Francia, dove venne ferito, ritiene che la sua vita e quella dei suoi commilitoni sia stata<br />

salvata dalla conclusione rapida della guerra. Altre ragioni sono interne alla strategia: la<br />

proposta <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> fisici era stata quella <strong>di</strong> farla esplodere in un sito deserto, invitando i<br />

giapponesi a vederne l'effetto, in modo da fare impressione su <strong>di</strong> loro in questo modo e<br />

convincerli alla resa. La proposta fu scartata perché, se la bomba poi non fosse scoppiata, la<br />

<strong>di</strong>mostrazione non avrebbe avuto effetto, anzi sarebbe stata considerata un bluff, e il Giappone<br />

avrebbe ripreso baldanza. L'altra versione è che la bomba sia stata usata per fare impressione<br />

all'Unione Sovietica, la quale era entrata molto tar<strong>di</strong>vamente in guerra con il Giappone, e solo<br />

per pressione degli alleati, mentre era in procinto <strong>di</strong> imporre il suo dominio ai paesi europei con<br />

un espansionismo <strong>di</strong> cui già si profilavano i caratteri, soprattutto sulla questione polacca. Era in<br />

corso durante i giorni dell'esperimento <strong>di</strong> Alamogordo la Conferenza <strong>di</strong> Potsdam, la città<br />

tedesca sede storica dello Stato prussiano dove gli alleati, a Germania vinta e occupata, si<br />

riunirono. C'erano Truman, Stalin e Churchill che in quei giorni fu bocciato alle elezioni e<br />

sostituito dal labourista Attlee. La strategia americana durante la Conferenza fu più marcata e<br />

più decisa grazie al fatto che Roosevelt aveva avuto notizia segreta del favorevole successo<br />

della prima esplosione <strong>di</strong> una bomba atomica. La versione estremizzata è che il massacro <strong>di</strong><br />

Hiroshima e Nagasaki avvenne per interesse <strong>di</strong> potenza degli Stati Uniti, già proiettati nella<br />

imminente guerra fredda (anche se ancora non si sapeva che si sarebbe chiamata così).<br />

Il 1946-47 vide il fallimento dei piani <strong>di</strong> mettere l'energia atomica, <strong>di</strong> cui si era <strong>di</strong>mostrata<br />

la <strong>di</strong>struttività, sotto controllo internazionale, soprattutto vide il fallimento del piano Baruch,<br />

che era un grande banchiere e statista americano. Il suo intento era quello <strong>di</strong> mettere l'energia<br />

nucleare tutta sotto controllo dell'O.N.U., e fu rifiutato dall'Unione Sovietica con l'argomento<br />

che l'unico paese ad avere l'energia nucleare e a sapere come si faceva la bomba rimanevano gli<br />

Stati Uniti. Questo capitolo <strong>di</strong> nuclear history è interessantissimo, in esso si vedono i problemi<br />

<strong>di</strong> una gestione mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> una nuova tecnologia, problemi che non hanno smesso <strong>di</strong><br />

ripresentarsi da allora ad oggi, si pensi oggi alla bioingegneria. La storia prende un'altra strada e<br />

nel 1949 l'Unione Sovietica fa esplodere la sua prima bomba atomica e nel 1952-53 tutte e due<br />

le superpotenze si dotano della bomba termonucleare all'idrogeno.<br />

Alla fine degli anni Cinquanta abbiamo il cambiamento <strong>di</strong> vettore, dalle sole `fortezze<br />

volanti' si passa ai missili tattici e intercontinentali o strategici, sia lanciati da terra, dove i<br />

lanciatori sono in<strong>di</strong>viduabili e possono essere <strong>di</strong>strutti, sia lanciati dal mare, dove è pressoché<br />

impossibile in<strong>di</strong>viduare i sommergibili, che <strong>di</strong>ventano a loro volta a propulsione nucleare.<br />

L'unico altro grande fatto tecnologico si ha verso la fine degli anni Sessanta-primi anni Settanta:<br />

per un verso si affina parecchio la gestione dell'intelligence, della sorveglianza e del controllo<br />

<strong>di</strong> una possibile guerra nucleare, affidandola ad una rete satellitare, e inoltre si crea il cosiddetto<br />

MIRV (le testate nucleari portate dai missili non hanno più un'ogiva ogni missile, ma ogni<br />

missile porta cinque, <strong>di</strong>eci ogive in<strong>di</strong>pendenti). Aumenta enormemente la potenza <strong>di</strong>struttiva e<br />

si rende enormemente più <strong>di</strong>fficile il conteggio e quin<strong>di</strong> il controllo degli armamenti, sul quale<br />

si delineano accor<strong>di</strong> basati sul numero dei vettori.<br />

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