22.05.2014 Views

Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

14. L'obbligo politico<br />

L'obbligo non è una categoria universalmente stu<strong>di</strong>ata. È fortemente legata alla tra<strong>di</strong>zione<br />

della political philosophy britannico-americana, col termine <strong>di</strong> political obligation. Ma in<br />

buona parte della teoria politica tedesca, per esempio, questa categoria non è stu<strong>di</strong>ata, anzi<br />

neppure esiste un termine tedesco pregnante. Anche in Italia è stato stu<strong>di</strong>ato abbastanza poco:<br />

l'unico che l'ha un poco trattato è un gran signore un po' pigro che più <strong>di</strong> tanto non ha scritto,<br />

Alessandro Passerin d'Entrèves, <strong>di</strong> cui si può trovare qualcosa sull'obbligo nel libro principale<br />

che si intitola La dottrina dello Stato (Torino 1967), o in un altro libro intitolato Il palchetto<br />

assegnato agli statisti (Milano 1979), ancora più introvabile ormai.<br />

Che cos'è l'obbligo politico? (Qui bisogna sempre mettere l'aggettivo, perché può anche<br />

esserci un altro obbligo che non sia quello politico). È l'obbligo a cui è sottoposto l'uomo in<br />

quanto sud<strong>di</strong>to o citta<strong>di</strong>no, in quanto membro <strong>di</strong> una comunità socialmente coesiva e<br />

giuri<strong>di</strong>camente organizzata.<br />

Giuri<strong>di</strong>camente organizzata vuol <strong>di</strong>re che c'è un or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co che non solo ha la<br />

sua vali<strong>di</strong>tà, ma che ha anche la sua efficacia, cioè che le sue leggi in qualche modo vengono<br />

osservate. Socialmente coesiva vuol <strong>di</strong>re una comunità in cui la gente non vive col timore <strong>di</strong><br />

star sola o <strong>di</strong> essere sbranata dai lupi, ma in cui c'è un certo grado <strong>di</strong> solidarietà o cooperazione<br />

sociale. In comunità <strong>di</strong> questo genere le leggi si ubbi<strong>di</strong>scono non solo perché si ha paura della<br />

sanzione e della forza che generalmente le impongono, ma perché se ne con<strong>di</strong>vidono in qualche<br />

misura, magari un po' obtorto collo, i fini ed i principi, o perché si riconosce, nel peggiore dei<br />

casi, che nell'obbe<strong>di</strong>rvi vi è una qualche ragionevolezza.<br />

L'obbligo politico è un tema propriamente filosofico perché è la filosofia politica che si<br />

interessa, da sempre, delle ragioni per cui gli uomini obbe<strong>di</strong>scono alle leggi; anzi, più<br />

generalmente, ai coman<strong>di</strong> dell'autorità. La fondazione dell'obbligo politico è un tema classico, e<br />

forse eterno della filosofia politica. Alla filosofia politica non importa <strong>di</strong> per sé niente che qua o<br />

là gli uomini obbe<strong>di</strong>scano o no alle leggi, cioè il fatto positivo, empiricamente rilevabile, non<br />

interessa in prima istanza questa <strong>di</strong>sciplina. In altre parole: quello che interessa è perché si<br />

obbe<strong>di</strong>sce; se sì o se no, quanti sì e quanti no, non interessa. È come tale una categoria che non<br />

ha una grande notorietà, ma a livello concettuale ha molta importanza, perché è una categoriaperno,<br />

nel senso che ci ruotano attorno <strong>di</strong>verse cose. Per un verso l'obbligo politico è l'altra<br />

faccia del potere in quanto legittimo, e ci fa vedere il potere dalla parte <strong>di</strong> chi non ce l'ha, <strong>di</strong> chi<br />

lo patisce, anziché dalla parte <strong>di</strong> chi lo esercita. Pertanto essa rinvia imme<strong>di</strong>atamente alla<br />

legittimità. Queste categorie, legittimità ed obbligo, hanno rilievo non in ogni e qualsiasi<br />

filosofia politica, ma solo se ci mettiamo nell'ottica <strong>di</strong> considerare l'associazione politica non<br />

una mera questione <strong>di</strong> forza, <strong>di</strong> manipolazione o <strong>di</strong> baionetta. Se noi pensiamo che la politica<br />

sia solo o inganno ed artificio o terrore ed oppressione e violenza, queste categorie ci<br />

interessano poco, non hanno rilievo. Se invece, senza escludere gli estremi in cui esistono e si<br />

possono osservare regimi politici che si fondano prevalentemente sull'inganno o sulla mera<br />

violenza, e senza negare il fatto che quasi nessun regime politico può fare a meno <strong>di</strong> un po' <strong>di</strong><br />

56

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!