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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

ovvero impe<strong>di</strong>rà con le sue forze armate ad un altro paese <strong>di</strong> accedere a risorse per questo<br />

essenziali. (En passant, e a scanso <strong>di</strong> equivoci, l'embargo non è forma <strong>di</strong> potere economico,<br />

bensì un atto <strong>di</strong> potere politico che impiega mezzi economici, peraltro sorretti politicamente,<br />

cioè militarmente o almeno <strong>di</strong>plomaticamente.)<br />

Lo stesso vale per il potere ideologico o culturale, che consiste nella <strong>di</strong>sposizione sui mezzi<br />

<strong>di</strong> riproduzione culturale <strong>di</strong> una società, cioè consiste nel dominare la creazione, la <strong>di</strong>ffusione e<br />

la riproduzione delle idee, delle informazioni e del modo come queste vengono comunicate.<br />

Definizione valida sia nel caso del potere televisivo, sia in quello del potere <strong>di</strong> uno sciamano <strong>di</strong><br />

una società primitiva, essendo una definizione abbastanza generica. Anche qui questo potere<br />

può essere gran<strong>di</strong>ssimo: ci possono essere varie scuole <strong>di</strong> pensiero sul potere o strapotere del<br />

mezzo televisivo, io per esempio evito <strong>di</strong> sopravvalutarlo, ma non si possono avere dubbi sul<br />

potere <strong>di</strong> un pre<strong>di</strong>catore me<strong>di</strong>evale, magari eretico, o sul potere <strong>di</strong> uno sciamano. Eppure anche<br />

questo potere non <strong>di</strong>spone della caratteristica specifica <strong>di</strong> quello politico, cioè della coazione<br />

fisica.<br />

Qui ci si potrebbe imbarcare nello sforzo <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziare il potere in rapporto al suo essere<br />

visibile (<strong>di</strong>chiarato come tale, e presumibilmente legittimo, oltre che provvisto della garanzia<br />

della forza) o invisibile (comunicativo, psicologico, culturale); ciò che non va confuso con il<br />

potere occulto, che è quel potere politico, ma anche economico, che si esercita fuori o contro<br />

l'or<strong>di</strong>namento riconosciuto legittimo. Però tale <strong>di</strong>fferenziazione può aprire la strada ad<br />

un'espansione illimitata della nozione <strong>di</strong> potere (invisibile) che alla fine ci lascia senza<br />

strumenti analitici per capire chi in una certa società ed in un determinato periodo il potere<br />

davvero lo abbia e lo eserciti, e come si possa toglierglielo oppure limitarlo. Non è una via che<br />

io chiuda come assolutamente impercorribile, ma a livello categoriale non mi sembra se ne<br />

possa <strong>di</strong>re <strong>di</strong> più.<br />

* * *<br />

Oggetto, mezzi e modus operan<strong>di</strong> del potere. Cerchiamo ora <strong>di</strong> enunciare alcune<br />

articolazioni del concetto <strong>di</strong> potere: quelle secondo l’oggetto, secondo il mezzo e secondo il<br />

modus operan<strong>di</strong>.<br />

L’oggetto sul quale il potere s’esercita sono sempre le risorse materiali o relazionali che<br />

esso alloca attraverso decisioni dette appunto potestative, ma queste decisioni (non<br />

necessariamente espresse in atti formali o legali) possono assumere due forme <strong>di</strong>stinte: a)<br />

decisioni sul merito dell’allocazione <strong>di</strong> risorse; b) decisioni <strong>di</strong> mettere un tema che riguarda<br />

l’allocazione <strong>di</strong> cui sotto a) all’or<strong>di</strong>ne del giorno (agenda setting power). In un mondo in<br />

rapi<strong>di</strong>ssima trasformazione e posto <strong>di</strong>nanzi a problemi del tutto ine<strong>di</strong>ti come quelli ambientali<br />

poter influenzare l’agenda setting è <strong>di</strong>venuto <strong>di</strong> capitale importanza, come si vede nella<br />

riluttanza della politica internazionale ad occuparsi del cambiamento climatico antropogenico.<br />

Veniamo ora ai mezzi. Va detto anzitutto che, in ognuna delle sue forme sotto esaminate, il<br />

potere impiega o sanzioni punitive (o meglio attese <strong>di</strong> queste) o allettamenti. Si può anche <strong>di</strong>re:<br />

sanzione negativa (un male inflitto come risposta ad un comportamento contrario a quello<br />

desiderato da chi detiene il potere - questa è una traslitterazione politica della nozione giuri<strong>di</strong>ca<br />

<strong>di</strong> sanzione) e sanzione positiva (un bene attribuito come risposta ad un comportamento<br />

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