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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

cosa ed una sola, sia il tipo <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento che meglio prepara la perfezione dei risultati.<br />

Fin qui abbiamo visto il finalismo della filosofia politica aristotelica, che altro non è se non<br />

la specificazione del suo più generale teleologismo ontologico. Ora ve<strong>di</strong>amone la caratteristica<br />

più fondamentale, il naturalismo o evoluzionismo naturalistico: dalle comunità o cellule<br />

elementari uomo-donna e padrone-schiavo nasce la casa come centro insieme familiare e<br />

produttivo (oikos), e dall'intrecciarsi <strong>di</strong> più case il villaggio (kome). La comunità perfetta <strong>di</strong> più<br />

villaggi è la polis,<br />

che ha raggiunto l'autosufficienza (autarkeia) e sorge per rendere possibile la vita, ma sussiste<br />

per produrre le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> una buona esistenza. Perciò ogni polis è un'istituzione naturale,<br />

essendolo già le comunità che la precedono, in quanto essa è il loro fine, e la natura <strong>di</strong> una cosa<br />

è il suo fine [...] Ora, lo scopo e il fine sono ciò che vi è <strong>di</strong> meglio, e l'autosufficienza è un fine<br />

e quanto vi è <strong>di</strong> meglio (A 1252b).<br />

Viene infine il peculiare organicismo (cui appartiene anche l’idea <strong>di</strong> un reciproco vantaggio<br />

fra padrone e servo) della Politica aristotelica:<br />

nell'or<strong>di</strong>ne naturale la polis precede l'oikos e ciascuno <strong>di</strong> noi. Infatti il tutto precede<br />

necessariamente la parte, perché tolto il tutto, non ci sarà più né piede né mano [...] È dunque<br />

chiaro che la polis è per natura ed è anteriore all'in<strong>di</strong>viduo, perché, se l'in<strong>di</strong>viduo, preso da sé,<br />

non è autosufficiente, starà rispetto al tutto nella relazione in cui stanno le altre parti (1253a).<br />

Si noti che l'organicismo non sta soltanto in questa priorità del tutto rispetto alle parti, ma<br />

pure nel legame <strong>di</strong> reciproco vantaggio fra chi sta sopra e chi sta sotto, fra il governante ed i<br />

governati (si pensi all'apologo, organicistico nel senso della fisiologia, <strong>di</strong> Menenio Agrippa), fra<br />

il padrone ed il servo, <strong>di</strong> cui sopra. Nel modello aristotelico, che ha dominato fino al Cinque-<br />

Seicento il pensiero europeo, la polis è dunque un'entità <strong>di</strong> origine naturale, or<strong>di</strong>nata ad un fine<br />

e sovraor<strong>di</strong>nata come tutto organico alle sue parti: sia alle aggregazioni inferiori, sia agli<br />

in<strong>di</strong>vidui 10 .<br />

Per i moderni invece - s'intenda: per gli approcci contrattualistici e conflittualistici che più<br />

esprimono l'innovazione creata dalla modernità - l'associarsi degli uomini non è un dato, ma un<br />

problema (com'è possibile la società?); non un prodotto della natura, che per i moderni è<br />

comunque costruita mentalmente dagli uomini, ma un artificio umano, che può anche<br />

<strong>di</strong>ssolversi; né risulta da un organico sviluppo <strong>di</strong> entità sovrain<strong>di</strong>viduali, ma vien visto come<br />

atto pattizio `libero' e volontario degli in<strong>di</strong>vidui, ultima ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ogni aggregazione. Pertanto,<br />

dai caratteri e dalle regole del patto derivano i caratteri, le regole (ed i limiti) <strong>di</strong> Stato e politica.<br />

Infine, fra la sfera politica e le altre, come quella morale o teologica, la <strong>di</strong>fferenziazione, o<br />

perfino la separazione è definitiva, e non è detto che la politica continui ad essere considerata la<br />

sfera più alta <strong>di</strong> attività pratica; anzi essa è stata da alcuni recentemente classificata come niente<br />

più che un sub-sistema del più generale sistema sociale, ciò che poi richiama un'altra<br />

<strong>di</strong>fferenziazione tipicamente moderna, quella fra il politico e il sociale, sconosciuta agli antichi.<br />

Base in<strong>di</strong>vidualistica e sviluppo artificiale della polis: a queste due posizioni-chiave della<br />

modernità si accompagna quella che vede l’abbandono del finalismo sostantivo nella<br />

concezione della politica. Con questo termine in<strong>di</strong>co l'approccio che considera la politica<br />

subor<strong>di</strong>nata ad un fine rappresentato da un qualche valore definito in base ad una certa<br />

concezione del mondo, della vita o della storia. Nella tra<strong>di</strong>zione cristiana, e segnatamente<br />

10<br />

Sul tema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduo e modernità v. oltre la voce In<strong>di</strong>viduo (e soggetto) <strong>di</strong> E. Pulcini.<br />

16

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