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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

adeguato a far fronte alle sfide generate dalle patologie della modernità.<br />

Il concetto <strong>di</strong> “responsabilità” è particolarmente interessante laddove si ricor<strong>di</strong> che esso<br />

contiene una duplice valenza: esso implica infatti la massima attribuzione <strong>di</strong> valore<br />

all’in<strong>di</strong>vidualità (l’imputabilità all’Io dei suoi atti e delle sue omissioni: nessuno può essere<br />

responsabile al mio posto) e l’apertura all’alterità (responsabilità come cura dell’altro,<br />

“risposta” all’altro). Nel primo caso si tratta <strong>di</strong> una riassunzione della propria autonomia<br />

intesa anche come capacità <strong>di</strong> “rendere conto” del proprio agire; nel secondo caso si tratta <strong>di</strong><br />

una rottura dell’entropia e dell’in<strong>di</strong>fferenza attraverso la presa in cura dell’altro, la capacità <strong>di</strong><br />

rispondere, potremmo <strong>di</strong>re con Lévinas, alla “chiamata” dell’altro.<br />

Inoltre, in quanto implica la capacità <strong>di</strong> tener conto degli effetti e delle conseguenze delle<br />

proprie azioni, la responsabilità contiene un elemento <strong>di</strong> progettualità e <strong>di</strong> previsione che<br />

sembra specularmente opporsi alla patologie dell’in<strong>di</strong>viduo consumatore e spettatore: tra cui<br />

quella che potremmo definire una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> futuro.<br />

Non a caso sull’idea <strong>di</strong> responsabilità Hans Jonas ha costruito un’etica per le<br />

“generazioni future” che possa essere all’altezza dei problemi generati dallo sviluppo della<br />

tecnica e dall’emergere dei rischi globali.<br />

Tuttavia, proprio a causa delle patologie dell’in<strong>di</strong>vidualismo, qualsiasi proposta o<br />

modello <strong>di</strong> etica della responsabilità non può fondarsi su un astratto dover essere e su<br />

premesse deontologiche, ma deve fare i conti con le trasformazioni antropologiche in atto,<br />

per riuscire a pensare una responsabilità che sia, in primo luogo, emotivamente fondata; come<br />

in parte fa lo stesso Jonas quando vede nella riattivazione della paura, <strong>di</strong> fronte ai rischi che<br />

l’umanità deve affrontare nella società tecnologica, la fonte emotiva della cura e della<br />

responsabilità.<br />

Un in<strong>di</strong>viduo responsabile si configura dunque non tanto come un in<strong>di</strong>viduo capace <strong>di</strong><br />

aderire ad una norma, ma come un in<strong>di</strong>viduo capace <strong>di</strong> correggere le patologie<br />

dell’in<strong>di</strong>fferenza e dell’atomismo, riattivando in primo luogo la <strong>di</strong>namica delle passioni.<br />

30. Passioni/Interessi.<br />

1.<br />

L’intreccio passioni/interessi è <strong>di</strong> grande rilevanza per la filosofia sociale in quanto<br />

consente <strong>di</strong> tematizzare il problema delle motivazioni che stanno a fondamento dell’agire<br />

sociale e politico: aspetto per lo più trascurato dalla riflessione contemporanea.<br />

Ma se il problema della passione è al centro del pensiero filosofico fin dalle origini, il<br />

tema dell’interesse <strong>di</strong>venta centrale solo a partire dalla modernità, quando esso viene ad<br />

assumere il significato definitivo <strong>di</strong> “utile”, o “vantaggio materiale”.<br />

A partire da Hobbes 87 , il perseguimento dell’interesse <strong>di</strong>venta il corollario stesso <strong>di</strong> quella<br />

figura para<strong>di</strong>gmatica della modernità che è l’homo oeconomicus: vale a <strong>di</strong>re dell’in<strong>di</strong>viduo<br />

1961; trad. it. Totalità e infinito, Jaka Book, Milano 1977; Zigmunt Bauman (sociologo inglese <strong>di</strong><br />

origine polacca), Postmodern Ethics, Blackwell Publishers, Oxford (UK)-Cambridge (USA), 1993;<br />

trad. it. Le sfide dell’etica, Feltrinelli, Milano 1996.<br />

87<br />

Thomas Hobbes, Leviathan, 1651; trad. it. Leviatano, la Nuova Italia, Firenze 1987; e The<br />

Elements of Law, Natural and Politic (1640); trad. it. Elementi <strong>di</strong> legge naturale e politica, La Nuova<br />

Italia, Firenze 1985.<br />

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