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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

Rechtsstaat - Stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto, cfr. sopra cap. 13) e l'equità (equity), cioè una gestione del <strong>di</strong>ritto<br />

affidata alla flessibilità, senso della concretezza dei casi e <strong>di</strong>screzionalità <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ci e corti (si<br />

ricor<strong>di</strong>, per un caso estremo <strong>di</strong> equità, il brechtiano giu<strong>di</strong>ce Azdak citato nel cap. 13<br />

34..<br />

7. Si <strong>di</strong>ce nel linguaggio comune che agire secondo giustizia è l'opposto dell'agire secondo<br />

criteri d'utilità. Ciò è vero se s'intende l'utilità, il tornaconto momentaneo <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo.<br />

L'utilitarismo come filosofia morale invece conosce come suo criterio essenziale la giustizia, o<br />

meglio la giustezza (rightness) delle azioni che più contribuiscono ad ottimizzare il piacere o la<br />

felicità aggregate degli in<strong>di</strong>vidui.<br />

27. Filosofie politiche normative <strong>di</strong> oggi<br />

Fra le filosofie politiche normative contemporanee quella <strong>di</strong> maggior influenza, per le<br />

adesioni e le critiche che ha suscitato, è certamente la teoria della giustizia, intesa come perno<br />

del liberalismo politico, dell'americano John Rawls 35 Qui ci limitiamo a tratteggiare<br />

brevemente l'aspetto più propriamente politico del pensiero <strong>di</strong> Rawls e <strong>di</strong> pochi altri.<br />

Il neocontrattualismo <strong>di</strong> Rawls intende la giustizia come l'attributo essenziale dell'ipotetico<br />

contratto sociale che ci lega, e le cui con<strong>di</strong>zioni ideali (normative) <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà possono essere<br />

meglio stu<strong>di</strong>ate ponendoci nella `posizione originaria': quella in cui ci poniamo come citta<strong>di</strong>ni<br />

(astratti) puramente razionali <strong>di</strong>etro un `velo d'ignoranza' che ci impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> conoscere tutte le<br />

informazioni su quello che potrebbe essere <strong>di</strong> nostro vantaggio egoistico (<strong>di</strong> che paese siamo, <strong>di</strong><br />

che razza, <strong>di</strong> che con<strong>di</strong>zione sociale ecc.). Solo in questa posizione possiamo stabilire come<br />

giuste regole del contratto quelle che siano eque (nel senso <strong>di</strong> imparziali) verso tutti (justice as<br />

fairness). Due principi risultano allora essere fondamentali: 1) ogni persona ha un eguale <strong>di</strong>ritto<br />

alla più larga libertà che sia compatibile con quella <strong>di</strong> ciascun altro; 2) trattamenti ineguali sono<br />

ammessi solo se il principio 1 è sod<strong>di</strong>sfatto, e se ci si può ragionevolmente attendere che essi<br />

servano a migliorare la posizione dei meno avvantaggiati (ecco un caso <strong>di</strong> equità<br />

dell'ineguaglianza!). Rawls tenta dunque <strong>di</strong> riconciliare nella teoria il liberalismo classico con<br />

un principio <strong>di</strong> giustizia sociale re<strong>di</strong>stributiva.<br />

Alla teoria della giustizia <strong>di</strong> Rawls non si oppongono solo coloro che - come Robert Nozick<br />

- ritengono che il principio re<strong>di</strong>stributivo leda il rispetto delle libertà basilari, tutelabili solo in<br />

uno `Stato minimo', e che giuste possano essere considerate solo certe regole che <strong>di</strong>sciplinano il<br />

passaggio della proprietà da una mano all'altra, non quelle che impongono una stato finale <strong>di</strong><br />

eguaglianza o minor <strong>di</strong>seguaglianza (Anarchy, State and Utopia, 1974). I principali avversari<br />

34<br />

Per approfon<strong>di</strong>re questa <strong>di</strong>fferenza, ma anche la sua evoluzione, cfr. la voce Giustizia scritta da M.<br />

Cappelletti per l'Enciclope<strong>di</strong>a delle Scienze Sociali della Fondazione Treccani, vol. IV, Roma 1996.<br />

35<br />

A Theory of Justice, 1971; Political Liberalism, 1993, entrambi tradotti, e più tar<strong>di</strong> i Collected<br />

Papers. Gli aspetti etici del pensiero <strong>di</strong> Rawls, come degli altri autori sotto menzionati, possono esser<br />

visti in E. Lecaldano, Etica, Utet 1995; ed una rassegna critica (dal punto <strong>di</strong> vista normativistico) <strong>di</strong><br />

quelle filosofie si trova in W. Kymlicka, Contemporary Political Philosophy. An Introduction, Oxford<br />

1990, trad. it. Feltrinelli, Milano 1996.<br />

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