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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

momento normativo e <strong>di</strong> esso, cioè <strong>di</strong> una qualche teoria della giustizia o della democrazia<br />

come dovrebbe essere, si appaga, quasi che le questioni <strong>di</strong> paura/sicurezza, potere e<br />

conflitto/guerra non riguardassero lo sforzo <strong>di</strong> pensare filosoficamente la politica.<br />

3. In ragione <strong>di</strong> quanto detto sotto (1), si deve <strong>di</strong>stinguere fra a. concezioni sostantive della<br />

giustizia, che la identificano con la conformità <strong>di</strong> atti, norme, leggi, regimi ecc. con certi valori<br />

sostantivi come l'eguaglianza (in una delle sue <strong>di</strong>verse versioni), od un certo or<strong>di</strong>ne cosmico,<br />

come nel pensiero greco, od un or<strong>di</strong>ne naturale fondamentale, come quello ipotizzato nel<br />

giusnaturalismo; e b. concezioni procedurali, che la identificano con una massima formale,<br />

adattabile a qualsiasi situazione - l'interpretazione della situazione e il modo <strong>di</strong><br />

quell'adattamento sono, come ormai sappiamo, così problematici che rendono altamente<br />

fungibili, e dunque soggetti alle più varie torsioni, quelle massime.<br />

Fra queste ricor<strong>di</strong>amo quelle del <strong>di</strong>ritto romano, che in<strong>di</strong>viduano il comportamento giusto<br />

in quello che dà a ciascuno il suo (unicuique suum) o che non reca offesa ad alcuno (neminem<br />

laedere) - come illustrazione dell'adattabilità <strong>di</strong> queste massime si ricor<strong>di</strong> che la prima (Jedem<br />

das Seine) poté venire scritta dai nazisti sul cancello d'entrata dei campi <strong>di</strong> sterminio. Nella<br />

tra<strong>di</strong>zione giudaico-cristiana, la suprema norma <strong>di</strong> giustizia è la Regola aurea, enunciata da<br />

Gesù Cristo nel Discorso della montagna: “tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi,<br />

anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti” (Matteo 7, 12), ovvero “con la<br />

misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio” (Luca 6, 38). Nell'imperativo<br />

categorico kantiano “agisci in modo che la massima della tua azione possa <strong>di</strong>venire fondamento<br />

<strong>di</strong> una legislazione universale” (i filosofi morali o<strong>di</strong>erni lo chiamano test <strong>di</strong> universalizzabilità)<br />

può vedersi una rielaborazione <strong>di</strong> quella norma.<br />

4. In filosofia politica, ma non solo qui, rimane fondamentale la <strong>di</strong>stinzione aristotelica fra<br />

giustizia commutativa e <strong>di</strong>stributiva.<br />

La giustizia commutativa o retributiva riguarda il modo <strong>di</strong> trattare un singolo (in<strong>di</strong>viduo o<br />

gruppo) in una data situazione secondo un criterio che possa essere adottato per tutti i singoli<br />

che si trovino in pari situazione. È una giustizia <strong>di</strong> scambio o fra beni o fra mali, 32 . Nei classici<br />

del pensiero politico e sociale rimane celebre la critica all'apparente `giusto scambio' <strong>di</strong> capitale<br />

e forza-lavoro nel Libro primo del Capitale <strong>di</strong> Marx.<br />

La giustizia <strong>di</strong>stributiva riguarda invece la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni, materiali od immateriali,<br />

fra più attori (in<strong>di</strong>vidui o gruppi) nell'ambito <strong>di</strong> un insieme: la società per la giustizia fra classi o<br />

ceti, il globo per la giustizia fra Stati e/o popolazioni 33 . Criteri classici nelle dottrine relative alla<br />

giustizia <strong>di</strong>stributiva sono “ad ognuno secondo il suo merito” (se ne trova eco ovunque, anche<br />

nell'art. 33, comma 3 della nostra Costituzione, che attribuisce gli aiuti statali per raggiungere i<br />

gra<strong>di</strong> più alti dell'istruzione ai “capaci e ai meritevoli”); oppure, per restare a Marx, “ad ognuno<br />

secondo il suo lavoro” (nella prima fase della società comunista) e “ad ognuno secondo i suoi<br />

bisogni” (fase più avanzata <strong>di</strong> questa società; si veda Critica del programma <strong>di</strong> Gotha, del<br />

1875).<br />

32<br />

Come spiega Bobbio in La grande <strong>di</strong>cotomia: pubblico/privato, in idem, Stato, governo, società,<br />

Torino 1985.<br />

33 Si parla allora <strong>di</strong> giustizia internazionale, un'area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e <strong>di</strong> proposte che si è venuta sviluppando<br />

solo recentemente in or<strong>di</strong>ne ai cosiddetti rapporti Nord-Sud del mondo: cfr. L. Bonanate, Etica e<br />

politica internazionale, Torino 1992.<br />

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