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Furio Cerutti - Dipartimento di Filosofia

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<strong>Furio</strong> <strong>Cerutti</strong><br />

<strong>Filosofia</strong> politica. Un'introduzione<br />

Prima <strong>di</strong> procedere, occorre ricordare che oltre al concetto <strong>di</strong> modernizzazione, <strong>di</strong> origine<br />

sociologica, in filosofia politica impieghiamo altresì quello filosofico <strong>di</strong> modernità. Esso<br />

riguarda principalmente l'assetto che da alcuni secoli ad oggi (o ad ieri, secondo i pensatori<br />

postmoderni) abbiamo dato al nostro mondo mentale, dopo la scomparsa o l'allontanarsi del<br />

Dio me<strong>di</strong>oevale e l'allargarsi infinito del cosmo; vi emerge soprattutto la questione del soggetto<br />

o della soggettività, nata dalla crescente centralità ed autonomia dell'essere umano, ma anche<br />

dal suo `spaesamento' in un mondo non più or<strong>di</strong>nato da presenze trascendenti e da poteri<br />

assoluti. Tale questione si è poi appuntata, già nel pensiero del Seicento e Settecento, sul<br />

rapporto <strong>di</strong> interessi e passioni e sul loro <strong>di</strong>sciplinamento e ha avuto un altro punto saliente<br />

nella crisi del senso della vita in<strong>di</strong>viduale ed associata indotta dal `<strong>di</strong>sincanto' weberiano. Nel<br />

suo complesso, una teoria della modernità (o meglio una rassegna delle teorie, comprese quelle<br />

postmoderne sulla sua fine) non può essere trattata in questo testo, nel quale si è invece più<br />

volte fatto riferimento alla modernità specificamente politica, e alla crisi dei suoi assetti. Lo<br />

stesso ragionamento svolto sull'era nucleare riguarda la questione se la modernità sia giunta a<br />

termine, e che cosa, degli elementi della modernità stessa, abbia a questo termine condotto;<br />

ovvero se la crisi del progetto moderno <strong>di</strong> un rior<strong>di</strong>namento razionale e benefico del mondo<br />

possa essere superata attraverso una riflessione critica su tale progetto.<br />

Tornando ora a termini più analitici <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso, la modernizzazione tecnica, economica, ma<br />

anche culturale e politica è una delle premesse logiche e storiche della globalizzazione, e<br />

quest'ultima per converso ha, quando impatta con aree arretrate, effetti modernizzanti. Ma i<br />

legami fra i due fenomeni non sono <strong>di</strong> causa ed effetto, o comunque strettissimi.<br />

Per globalizzazione si intende che una serie <strong>di</strong> processi e relazioni hanno assunto<br />

<strong>di</strong>mensione mon<strong>di</strong>ale, e che così facendo hanno realizzato un mutamento qualitativo oltre che<br />

<strong>di</strong>mensionale. Sarebbe meglio parlare <strong>di</strong> mon<strong>di</strong>alizzazione anziché <strong>di</strong> globalizzazione, per non<br />

confondere questa (nel mio modo <strong>di</strong> vedere le cose - v. oltre in questo paragrafo) con le sfide<br />

globali; ma ormai quel termine si è imposto. Si possono <strong>di</strong>stinguere tre gruppi <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong><br />

globalizzazione.<br />

1. Globalizzazione economico-finanziaria:<br />

• liberalizzazione dei mercati finanziari e loro forte inter<strong>di</strong>pendenza (es. valute), nonché<br />

crescente peso del capitale finanziario nel finanziamento delle imprese.<br />

• forte inter<strong>di</strong>pendenza tecnologica a <strong>di</strong>mensione mon<strong>di</strong>ale nei settori avanzati.<br />

• omogeneizzazione della logica organizzativa nella produzione e nella <strong>di</strong>stribuzione,<br />

ormai con una prevalenza <strong>di</strong> quella propria del capitalismo anglosassone piuttosto che<br />

giapponese o renano.<br />

• aumento del circa 4% annuo degli scambi mon<strong>di</strong>ali, con una decisiva caduta dei costi <strong>di</strong><br />

trasporto e <strong>di</strong> comunicazione.<br />

• relativa liberalizzazione ed inter<strong>di</strong>pendenza del mercato del lavoro a livello mon<strong>di</strong>ale.<br />

• integrazione <strong>di</strong> attività economiche localizzate sotto il comando finanziario e gestionale<br />

<strong>di</strong> imprese, multinazionali o no, operanti nell'intero mondo.<br />

2. Globalizzazione culturale:<br />

• la creazione del global village (TV, Internet).<br />

• la <strong>di</strong>ffusione mon<strong>di</strong>ale degli stessi modelli culturali e <strong>di</strong> consumo, dallo star system alla<br />

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