BILANCIO 2012 - Banca Passadore
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a 1,3 milioni di euro nel 2011. Le svalutazioni dei crediti verso la clientela al loro presumibile valore<br />
di realizzo, attualizzato considerando i tempi di probabile definizione, sono state determinate con<br />
il consueto particolare rigore, anche in considerazione dell’assai deteriorato quadro congiunturale,<br />
tenendo anche conto – in particolare – delle valutazioni di perdita sulle specifiche posizioni analizzate<br />
e condivise nell’ambito dell’attività ispettiva della <strong>Banca</strong> d’Italia. La svalutazione collettiva dei<br />
crediti “in bonis” è stata, come di consueto, effettuata con criteri adeguatamente cautelativi.<br />
I costi operativi evidenziano un aumento del 6,7%. In particolare, le spese per il personale aumentano<br />
del 1,6% in linea con l’aumento medio degli organici del 1,7%. Gli altri oneri amministrativi<br />
sono aumentati, al netto dei recuperi di spesa dalla clientela, del 10,9% e derivano principalmente<br />
dall’aumento dell’operatività della <strong>Banca</strong> legata anche all’espansione territoriale in atto,<br />
oltre che da alcuni interventi di manutenzione straordinaria su immobili di proprietà.<br />
Nei costi operativi sono inoltre compresi gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri che<br />
fronteggiano le passività potenziali derivanti da rischi diversi, tra cui quelli stimati in base a un<br />
particolare prudente apprezzamento del contenzioso in corso o potenziale.<br />
Gli ammortamenti ammontano complessivamente a 1,9 milioni di euro, importo in linea con<br />
quello del 2011; l’incremento per i nuovi investimenti relativi all’acquisto di software e altri beni<br />
è stato compensato dall’esaurimento delle quote relative a vecchi cespiti.<br />
L’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE<br />
Ancora per l’esercizio 2013, con tutta probabilità, la congiuntura economica - soprattutto quella<br />
domestica - continuerà a manifestarsi problematica; in un quadro in cui gli allentamenti della<br />
politica monetaria tendono a perdere di efficacia per i paesi ad alto debito come l’Italia a causa del<br />
persistente elevato spread sui titoli a lungo termine, le riforme strutturali per favorire il rilancio<br />
dell’apparato produttivo diventano sempre più determinanti ed urgenti.<br />
A livello di sistema bancario, la dinamica modesta dei volumi intermediati e l’incidenza delle perdite<br />
su crediti continueranno a pesare sulla profittabilità delle banche fino a quando la ripresa non si sarà<br />
consolidata, e quindi verosimilmente non già nel 2013; l’incertezza legata alla congiuntura e all’evoluzione<br />
dei mercati finanziari condizioneranno quindi tempi ed entità del recupero dei margini.<br />
Per quanto riguarda la <strong>Banca</strong>, anche quest’anno il margine di interesse sarà ancora dipendente<br />
dalla dinamica dei tassi, che a sua volta risulterà strettamente correlata al permanere o meno delle<br />
tensioni sui titoli di Stato nonché alla variazione del livello di rischiosità dei prestiti.<br />
Sul fronte dei ricavi sarà altresì determinante l’apporto della movimentazione dei nuovi punti operativi<br />
nonché dei ritorni attesi sui cospicui investimenti effettuati negli scorsi anni nell’espansione<br />
territoriale. Anche nel 2013, poi, si configura come cruciale il rigoroso contenimento dei costi,<br />
ferma restando l’imprescindibile necessità di preservare gli usuali standard di efficienza e di qualità<br />
dei servizi prestati.<br />
In ogni caso, come espressamente stabilito nel piano strategico recentemente approvato, la gestione<br />
sarà ancora orientata alla decisa valorizzazione del modello operativo della <strong>Banca</strong> e delle sue<br />
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