15.05.2014 Views

BILANCIO 2012 - Banca Passadore

BILANCIO 2012 - Banca Passadore

BILANCIO 2012 - Banca Passadore

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

126<br />

2.4 Attività finanziarie deteriorate<br />

I crediti per i quali ricorrono segnali di deterioramento, in funzione della gravità dell’anomalia, vengono<br />

classificati, in base alle istruzioni emanate dall’Autorità di Vigilanza, nelle seguenti categorie:<br />

- sofferenze: sono le esposizioni in essere con soggetti in stato di insolvenza, anche non accertata giudizialmente,<br />

indipendentemente dall’esistenza di garanzie anche reali e dalla previsione di perdite;<br />

tali partite sono gestite direttamente dal Servizio Legale;<br />

- incagli: sono le esposizioni nei confronti di debitori che si trovano in temporanea situazione di difficoltà,<br />

che si prevede possano essere rimosse in un congruo periodo di tempo. Tali partite sono<br />

gestite dalle Dipendenze;<br />

- crediti ristrutturati: rappresentano le esposizioni per le quali, a causa del deterioramento delle condizioni<br />

economiche del debitore, si acconsente alla modifica delle condizioni contrattuali in essere<br />

(es. riduzione degli interessi, riscadenzamento dei termini), determinando una perdita per la <strong>Banca</strong>;<br />

- crediti scaduti: riguardano le posizioni debitorie scadute e gli sconfini continuativi, per periodi superiori<br />

a 90 giorni; le posizioni scadute da oltre 270 giorni vengono inserite negli “incagli oggettivi”.<br />

Gli organi preposti al controllo delle posizioni scadute hanno a disposizione rilevazioni informatiche,<br />

che consentono di accertare, per ogni singola posizione, l’ammontare dello scaduto e la sua durata.<br />

I crediti non riconducibili alle categorie suesposte vengono considerati “in bonis”.<br />

La gestione dei crediti “anomali” comporta, da parte delle strutture preposte al controllo della qualità<br />

del credito, l’assunzione di interventi modulati, in relazione alla gravità della situazione, al fine di<br />

ricondurle alla normalità, oppure di mettere in atto le procedure di recupero.<br />

Al venir meno dei motivi che hanno determinato la classificazione di un credito in una categoria “anomala”,<br />

e previa una valutazione anche prospettica della posizione, la stessa può ritornare “in bonis”,<br />

pur rimanendo in osservazione per un adeguato periodo.<br />

Le rettifiche di valore sono valutate analiticamente per ogni singola posizione a “sofferenza” e per quelle<br />

a “incaglio” di importo significativo, nonché per le altre posizioni a fronte delle quali esistono elementi<br />

oggettivi di perdita. Per le restanti posizioni deteriorate le previsioni di perdita sono determinate,<br />

per categorie omogenee, sulla base di serie storiche. Tali rettifiche riflettono criteri di prudenza in<br />

relazione alle possibilità di effettivo recupero, anche connesse alla presenza di eventuali garanzie collaterali,<br />

e sono oggetto di periodica verifica.<br />

Per le posizioni “in bonis”, le svalutazioni sono calcolate con il metodo collettivo, basato su un’analisi<br />

storica della rischiosità per portafogli omogenei.<br />

Al 31 dicembre <strong>2012</strong> non vi sono in portafoglio crediti deteriorati acquistati da terzi.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!