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BILANCIO 2012 - Banca Passadore

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I finanziamenti quali il leasing ed il factoring vengono erogati attraverso l’intervento di società<br />

specializzate di emanazione bancaria, con le quali la <strong>Banca</strong> ha stipulato specifici accordi che consentono<br />

di fornire alla clientela prodotti diversificati anche dal punto di vista delle condizioni e<br />

innovativi, in sintonia con l’evoluzione dei mercati.<br />

Nelle attività rivolte alla clientela privata confluiscono le carte di debito e di credito e i finanziamenti<br />

sotto varie forme; la principale è quella dei mutui garantiti da ipoteca su immobili residenziali.<br />

La <strong>Banca</strong> nel <strong>2012</strong>, nonostante il perdurare di una difficile congiuntura che ha colpito pesantemente<br />

il settore immobiliare, ha continuato l’erogazione dei mutui a clientela privata con gli<br />

usuali criteri di selezione e di valutazione del rischio, criteri che hanno permesso alla <strong>Banca</strong> di non<br />

subire conseguenze derivanti dalla crisi del settore immobiliare.<br />

La <strong>Banca</strong>, con l’intento di venire incontro alle imprese relativamente alle difficoltà congiunturali<br />

in essere, ha aderito fin dal 2009 all’“Avviso Comune” sottoscritto dall’Abi, dal Ministero<br />

dell’Economia e Finanze e dalle associazioni degli Imprenditori, che prevede la possibilità di<br />

sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate dei mutui, nonché delle scadenze dei crediti<br />

a breve termine.<br />

2. Politiche di gestione del rischio del credito<br />

2.1 Aspetti organizzativi.<br />

Il processo dell’attività creditizia è regolamentato dalla normativa interna: regolamenti, policy erogazione<br />

del credito, policy grandi rischi, comunicazioni di servizio, istruzioni operative, che è stata<br />

implementata nel <strong>2012</strong> con l’emanazione della “Policy di gestione dei conflitti di interesse e delle<br />

operazioni con soggetti correlati”, che, unitamente al “Regolamento operazioni con soggetti collegati”,<br />

definisce e disciplina le politiche volte alla prevenzione e gestione dei conflitti di interesse<br />

in generale, ed in particolare il rischio che la vicinanza di alcuni soggetti ai centri decisionali della<br />

banca possa compromettere l’imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti<br />

e ad altre operazioni nei confronti dei soggetti medesimi.<br />

Le disposizioni sopraccitate si inseriscono in un contesto già disciplinato da altre norme e integrato<br />

con le disposizioni della <strong>Banca</strong> d’Italia Circolare n. 263 del 2006 aggiornamento del Maggio <strong>2012</strong>.<br />

Le policy vengono approvate dal Consiglio di Amministrazione e aggiornate ogni anno.<br />

La politica creditizia della <strong>Banca</strong> è tradizionalmente improntata ad evitare una concentrazione dei<br />

crediti in singoli settori economici, nonché verso singole controparti o controparti collegate, con<br />

l’obiettivo principale di aumentare il grado di frazionamento del rischio di credito.<br />

La <strong>Banca</strong> presta particolare attenzione, sia nella fase di acquisizione dei rapporti che in quella di<br />

gestione, ai settori in cui operano le imprese, disponendo revisioni speciali delle aziende affidate<br />

operanti in mercati ritenuti a rischio di recessione.<br />

Oltre al rischio di concentrazione, i principali fattori di rischio che la <strong>Banca</strong> monitora sono: i cambiamenti<br />

strutturali e tecnologici all’interno delle imprese debitrici, il venir meno della continui-<br />

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