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Istituto<br />
Santa Famiglia<br />
Mensile di collegamento tra le famiglie - Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
Febbraio<br />
2011<br />
Catechesi - Febbraio 2011<br />
Istituto “Santa Famiglia<br />
A CAFARNAO: LA PREGHIERA<br />
AL PRIMO POSTO<br />
Il valore educativo della preghiera<br />
Avvisi<br />
13/02/2011 Ritiro zonale a Spicello<br />
15/02/2011 Incontro biblico - a Spicello<br />
19/02/2011 Convegno - a Spicello<br />
INTENZIONE MENSILE<br />
In riparazione degli errori e degli scandali che vengono diffusi nel mondo<br />
con gli strumenti della comunicazione sociale.
Istituto Santa Famiglia<br />
AVVISI<br />
DOMENICA 13/02/2011<br />
RITIRO zonale a Spicello<br />
Programma<br />
ore 9,30 - Lodi e meditazione<br />
a seguire S. Messa<br />
Pranzo (con possibilità di primo)<br />
Pomeriggio adorazione e confronto<br />
ALTRI AVVISI<br />
MARTEDI' 15/02/2011 Incontro biblico con il Vescovo al Santuario<br />
S. Giuseppe Spicello ore 21<br />
SABATO 19/02/2011 Al Santuario San Giuseppe di Spicello ore<br />
16 Incontro tema “La Famiglia soggetto di<br />
pastorale” Relatore Don Marco Bozzola<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
RICORRENZE<br />
RICORRENZE E ANNIVERSARI<br />
E ANNIVERSARI<br />
DATE DARICORDARE<br />
02/02/2011 Festa della Presentazione del Signore<br />
Giornata mondiale della vita consacrata (15°)<br />
03/02/2011 S. Biagio, vescovo e martire<br />
S.Angario (Oscar), vescovo<br />
05/02/2011 Memoria di S.Agata, vergine e martire<br />
1964 Nascita al cielo della Venerabile Sr. Tecla Merlo, 1°<br />
superiore generale F.S.P.<br />
06/02/2011 V Domenica del Tempo Ordinario<br />
08/02/2011 S. Girolamo Emiliani,<br />
S. Giuseppina Bakhita, vergine<br />
10/02/2011 Memoria di S. Scolastica, vergine<br />
1924 Ad Alba “dies natalis” delle Pie Discepole del Divin<br />
Maestro<br />
1960Approvazione della “Pia Opera Morti Improvvise”<br />
11/02/2011 Beata Maria Vergine di Lourdes<br />
Giornata mondiale del malato (19°)<br />
1940 Le Pie Discepole iniziano l'apostolato liturgico<br />
13/02/2011 VI Domenica del Tempo Ordinario<br />
14/02/2011 Festa dei Ss. Cirillo, monaco, e Metodio, vescovo<br />
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Istituto Santa Famiglia<br />
RICORRENZE E ANNIVERSARI<br />
17/02/2011 Ss. Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi della B.V. Maria<br />
19/02/2011 1963Approvazione Pontificia della Pia Unione “Preghiera,<br />
Sofferenza e Carità per tutte le vocazioni”<br />
20/02/2011 VII Domenica del Tempo Ordinario<br />
1894ACastagneto d'Alba nasce Teresa Merlo<br />
21/02/2011 S. Pietro Damiani, vescovo e dottore della Chiesa<br />
22/02/2011 Festa della Cattedra di S. Pietro, apostolo<br />
23/02/2011 Memoria di S. Policarpo, vescovo e martire<br />
27/02/2011 VIII Domenica del Tempo Ordinario<br />
PRESENZE AL SANTUARIO DI SPICELLO<br />
09/02/2011 Dorazi Roberto e Anna Maria, Dorazi Carmen,<br />
16/02/2011 Falcioni Giacomo e Martina<br />
23/02/2011 Fontana Angelo ed Irma, Franceschetti Annita<br />
02/03/2011 Giulietti Giovannni e Francesca, Giulietti Mafalda<br />
PELLEGRINAGGIO DOMENICALE A LORETO<br />
20/02/2011 Bartolucci Stefano ed Elisa + Battisti Anna + Cardoni<br />
Vincenza<br />
27/02/2011 Belli Stefano e Francesca + Cocci Luigi + Falcioni Dirce<br />
Coloro che sono impossibilitati a recarsi a Loreto, partecipino in<br />
comunione di preghiera.<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
ANNIVERSARI DI MATRIMONIO<br />
02/02/1986 Dorazi Roberto e A.Maria<br />
06/02/1994 Belli Stefano e Francesca<br />
16/02/1940 Tomassini Lidia<br />
ANNIVERSARI DI ORDINAZIONE SACERDOTALE<br />
01/02/1953 Spinaci Sac. Giorgio<br />
CASSADI GRUPPO<br />
Al 31/01/2011 restano in cassa Euro 0.<br />
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Istituto Santa Famiglia<br />
CATECHESI MESE FEBBRAIO 2011<br />
A CAFARNAO: LA PREGHIERA AL PRIMO POSTO<br />
Il valore educativo della preghiera<br />
Mc 1,30-39 La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli<br />
parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la<br />
lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i<br />
malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che<br />
erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di<br />
parlare, perché lo conoscevano.<br />
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto<br />
e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo<br />
trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!».<br />
Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là;<br />
per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro<br />
sinagoghe e scacciando i demòni.<br />
Significativa l'affermazione del nostro beato Alberione, riportata a pag. 2 del libro “In<br />
preghiera con don Alberione”: «La preghiera è come il sangue, che parte dal cuore e<br />
nutre e vivifica l'intero organismo. L'orazione, perciò, prima di tutto, sopra tutto,<br />
anima di tutto». Riflettendo sull'episodio evangelico ci renderemo conto della forza di<br />
un'altra affermazione del nostro Fondatore: «Lasciare la preghiera per fare più opere è<br />
un rovinoso ripiego. Il lavoro fatto a scapito della preghiera non giova a noi né ad altri;<br />
perché toglie quello che si deve a Dio» (UPS II, 9).<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
A) Cafarnao, cittÀ Dei miracoli di GesÙ. Cafarnao era una città molto importante ai<br />
tempi di Gesù, luogo di passaggio e di commercio. In questo centro Gesù iniziò il suo<br />
ministero. Lì Matteo esercitava il suo mestiere di pubblicano: esattore delle tasse a<br />
favore dell'odiato nemico di Roma.<br />
Marco annota che Gesù, lasciando Nazaret, percorse la Galilea, giungendo a Cafarnao<br />
(Mc 1,21) e subito si portò alla sinagoga per insegnare, dove ha il primo incontro con<br />
un indemoniato. In quella città fece molti miracoli. Ma la dura cervice degli abitanti<br />
provocherà quella “misteriosa maledizione” da parte di Gesù: «E tu, Cafarnao, sarai<br />
forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero<br />
avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!» (Mt 11,23). Ora non è<br />
che un mucchio di rovine. Non solo è scomparsa la città, ne è scomparso anche il<br />
nome. Eppure proprio “lungo il mare di Galilea” Gesù troverà il terreno più propizio<br />
per scegliere un gruppo di pescatori che avrebbero conquistato il mondo; e il primo<br />
incontro sarà con Simone eAndrea, che avevano in Cafarnao la loro casa.<br />
B) Una giornata a Cafarnao. La nostra riflessione si riferisce all'episodio evangelico<br />
che conclude una giornata di ministero di Gesù a Cafarnao e ne avrebbe dovuto iniziare<br />
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Istituto Santa Famiglia<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
un'altra nello stesso luogo, ma… La casa della suocera di Pietro era un luogo di<br />
incontro per la preghiera, per la predicazione e per le numerosissime guarigioni che<br />
sono poi avvenute. Il momento centrale del racconto di Marco è il “tutti ti cercano”,<br />
rivolto a Gesù da Pietro.<br />
1) È vero, il «tutti ti cercano» si può riferire a quell'ansia nobile e santa da parte<br />
nostra, che cerca e comunica il volto del Signore.<br />
2) Ma in quel momento e in quel contesto il “tutti ti cercano” manifesta l'intervento<br />
indispettito di Pietro, perché Gesù, «quando era ancora notte», era andato a pregare<br />
senza avvisare nessuno. Pietro era giustamente preoccupato del fatto che, davanti<br />
alla porta della sua casa, vi era già una folla di persone che attendevano di usufruire<br />
del potere taumaturgico di Gesù. Ma Pietro colorava la sua esclamazione con ben<br />
altre motivazioni.<br />
3) Cerchiamo di comprendere. Marco raccoglie alcuni episodi che formano il<br />
“ministero di una giornata” di Gesù; difatti il particolare «al mattino presto si alzò»<br />
suppone il riposo della notte dopo una giornata di intensa attività, in cui la gente<br />
aveva accolto l'insegnamento di Gesù come nuovo, autorevole e soprattutto molto<br />
efficace.<br />
Quindi l'azione taumaturgica di Gesù procedeva a gonfie vele. Marco usa<br />
l'espressione iperbolica: «Tutta la città era riunita davanti alla porta». Insomma, un<br />
vero e proprio trionfo, di cui i discepoli godevano non poco.<br />
Alla fine della faticosa giornata è ben meritato il riposo. Ma non si possono spendere<br />
tante energie nell'azione senza sentire la necessità di riposarsi nella<br />
contemplazione. Gesù ce lo insegna con il suo comportamento, anche se non lo<br />
impone a Pietro e a quelli che erano con lui.<br />
Di prima mattina la folla già premeva alla porta. Molto probabilmente il vociare<br />
della gente sveglia Pietro e i suoi compagni. Di certo pensano che Gesù sia ancora<br />
addormentato. Vanno per svegliarlo, ma guarda un po' non c'è. Un tipo concreto<br />
come Pietro, che cosa avrà pensato? Non aveva ancora confessato che Gesù era Dio,<br />
e quindi si sarà detto: «Ma dove sarà andato questo benedetto uomo? Proprio ora<br />
deve eclissarsi e per di più senza aver premura di avvisare qualcuno!». E organizza<br />
la ricerca: «Voi di qua, io di là».<br />
Finalmente lo trovano! E a far che cosa? A pregare, quando c'era tanto da fare, c'era<br />
tanto bisogno di lui. Pensate che Pietro non lo abbia rimproverato? Lo farà in altre<br />
occasioni (cf Mc 8,33), tanto più ora. E Gesù, con la sua divina e commovente<br />
compassione, risponde: «Andiamocene altrove!». E notiamo che, sulla penna<br />
dell'evangelista, l'espressione non è metaforica ma reale. Difatti Gesù con i<br />
discepoli si è portato in un altro luogo della Galilea, dove guarisce un lebbroso e due<br />
giorni dopo ritornerà a Cafarnao.<br />
C) Il significato dell'“Andiamocene altrove”. Qual è l'insegnamento? Gesù vuol<br />
farci comprendere che il fascino del “tutti mi cercano” può farci precipitare in due<br />
gravissimi pericoli:<br />
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Istituto Santa Famiglia<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
1) Trascurare la preghiera come tempo dato a Dio illudendosi che l'azione<br />
apostolica, per quanto urgente, valga come preghiera e la sostituisca. È un errore<br />
molto grave. Noi non saremo tentati da Satana sull'inutilità della preghiera, ma sulla<br />
sua non opportunità in certi momenti; e acconsentendovi, questi momenti<br />
diverranno sempre più numerosi, fino a che la preghiera non esiste più. Diceva<br />
l'onorevole Scalfaro: «Che il lavoro sia preghiera è una bella favola se uno non<br />
prega».<br />
Solo così comprendiamo la verità dell'affermazione contraria che, se il lavoro non<br />
diventa preghiera, e segno che non è autentica la preghiera, pur avendo dato ad essa<br />
il tempo dovuto. Diceva padre Dagnino: «Se uno non prega anche quando non<br />
prega, non prega neppure quando prega».<br />
2) In secondo luogo, quando nell'attività che svolgiamo subentra e ci conquista il<br />
fascino del “tutti mi cercano”, dell'“Io sono indispensabile”; quando ci accorgiamo<br />
di essere troppo attaccati ad un lavoro; quando lo gestiamo in modo tale da non<br />
lasciare più spazio a quelli che sono con noi, da non essere mai contenti di come gli<br />
altri organizzano; quando ci fioriscono sulle labbra espressioni del tipo: «Ma io ho<br />
l'esperienza», «basta che manchi una volta, e trovo solo pasticci»; per di più dette<br />
con sufficienza; quando sentiamo dentro che quello che abbiamo realizzato, pur<br />
bello e santo, è divenuto una nostra creatura; ebbene, è giunto il tempo di dirci: «È<br />
meglio che me ne vada altrove», «È meglio che cambi lavoro».<br />
Se non ci abituiamo a questi distacchi, quando la vita ce li imporrà, ne soffriremo<br />
tremendamente; ma quel che è peggio, è che faremo soffrire gli altri; e questo<br />
diventa segno pauroso che non valorizziamo quel distacco come purificazione ed<br />
espiazione per tutte quelle buone azioni inquinate dal fascino distorto del “tutti mi<br />
cercano”; e ci ritroveremo a piagnucolare in mille maniere, convinti di aver sempre<br />
ragione, accusando tutto e tutti.<br />
D) Valore educativo della preghiera. Gesù è sapienza eterna. Accogliamo queste<br />
lezioni di vita che emergono non solo dalle sue parole, ma anche dal suo<br />
comportamento. L'insegnamento è molto chiaro, ed è più che opportuno per noi in<br />
questo momento storico di non lievi difficoltà. Lo possiamo sintetizzare in tre brevi<br />
espressioni:<br />
trascurare la preghiera perché c'è tanto da fare dice don Alberione «è<br />
rovinoso ripiego»; l'apostolato diventa maledetto; e si trasformerebbe in carriera,<br />
protagonismo.<br />
Inoltre, se Gesù sceglie di andare la mattina molto presto a pregare è perché<br />
sapeva di non avere tempo durante il giorno; l'apostolato non può mai sostituire la<br />
preghiera;<br />
infine, con la preghiera si può combattere contro la droga del “tutti mi<br />
cercano”, del “tutti hanno bisogno di me”, dell'“io sono indispensabile”.<br />
Conclusione. Il beato don Giacomo Alberione ha predicato abbondantemente sul<br />
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Istituto Santa Famiglia<br />
valore della preghiera. Ecco alcune sue affermazioni:<br />
1. «Abbandonando la preghiera, tutto l'edificio spirituale cade e rimane un<br />
cumulo di rovine, un bel castello ma diroccato».<br />
2. «Finché non si ritiene la preghiera necessaria per noi, così come il pane e l'aria<br />
per vivere, saremo insufficienti, vuoti, volubili».<br />
3. «Il mezzo più efficace per trovare buone vie di uscita nelle nostre difficoltà è<br />
sempre la preghiera».<br />
4. «Tutto nasce come da fonte vitale dal Maestro Eucaristico. Così è nata dal<br />
Tabernacolo la Famiglia Paolina, così si alimenta, così vive, così opera, così si<br />
santifica».<br />
5. «La visita al SS.mo Sacramento è come un'udienza, una scuola, dove il<br />
discepolo si intrattiene con il Divino Maestro».<br />
6. «Gli Esercizi spirituali si possono fare senza predicatore e senza libro; mai<br />
senza la riflessione e senza la preghiera».<br />
Riflessioni personali o di coppia<br />
Nella vostra vita di coppia quale posto ha la preghiera?<br />
Perché donAlberione paragona la preghiera sia all'aria che al cibo?<br />
Perché è importante che, come coppia, si reciti la Liturgia delle Lodi e dei<br />
Vespri?<br />
Che cosa dice a voi quell'“andiamocene altrove”, detto da Gesù agliApostoli,<br />
dato che lo invitavano a essere attento alle esigenze della gente?<br />
In che senso la preghiera diventa una componente essenziale nell'opera<br />
educativa?La forza spirituale dei Sacramenti<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
Padre Domenico Grasso,<br />
l'11 gennaio 1970 era stato colpito da un attacco<br />
cardiaco e si trovò a tu per tu con la morte.<br />
Ma io non pensavo alla morte, pensavo all'incontro con Cristo: sentivo la sua voce e la<br />
sua vicinanza, ed ero pronto a passare con lui al di là del fiume, nella vita eterna.<br />
Superò la gravissima crisi con stupore dei medici, ma capì che la straordinaria serenità<br />
di spirito, che l'aveva miracolosamente aiutato, gli era venuta da tre sacramenti: la<br />
Confessione che egli aveva subito chiesto.<br />
Quando il sacerdote mi disse: “Ti sono rimessi i tuoi peccati”, mi sentii veramente in<br />
pace con Dio e con me stesso. Inoltre l'Unzione degli infermi. Mi sentii davvero pronto<br />
per l'ultimo viaggio. E soprattutto l'Eucaristia.<br />
Con lui a fianco, come compagno e guida, sarei andato in capo al mondo, anzi nell'altro<br />
mondo… Ed ha soggiunto argutamente: Purtroppo guarii. E confesso che ci rimasi<br />
male; ma avevo fatto l'esperienza di quale forza possano dare i sacramenti alla nostra<br />
anima.<br />
(testimonianza alla conferenza sul tema:<br />
Eucaristia: teologia e storia della salvezza,<br />
San Fedele di Milano, 20 maggio 1983)<br />
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Istituto Santa Famiglia<br />
ADORAZIONE EUCARISTICA FEBBRAIO 2011<br />
Gesù cammina sulle acque<br />
Si tratta della seconda traccia in preparazione al XXV Congresso Euca-ristico Nazionale di<br />
Ancona (3-11 settembre 2011) il cui tema sarà: “Signo-re da chi andremo? L'Eucaristia per la vita<br />
quotidiana”. Secondo l'arcive-scovo, mons. Menichelli, il Congresso costituisce l'occasione<br />
preziosa per verificare la nostra fede nel Cristo Signore, per coltivare una speranza efficace e per<br />
amare questa umanità.<br />
“L'adorazione eucaristica è il segreto<br />
perché avvenga la trasformazione nostra in Cristo:<br />
Vive in me Cristo (Gal 2,20)”<br />
[Alberione in UPS p. 261].<br />
Esposizione eucaristica e canto: Ti esalto Dio, mio Re<br />
Tutti: Credo, mio Dio, di essere dinanzi a te<br />
che mi guardi ed ascolti le mie preghiere.<br />
Tu sei tanto grande e tanto santo: io ti adoro.<br />
Tu mi hai dato tutto: io ti ringrazio.<br />
Tu sei stato tanto offeso da me:<br />
io ti chiedo perdono con tutto il cuore.<br />
Tu sei tanto misericordioso:<br />
io ti domando tutte le grazie che vedi utili per me ( Alberione).<br />
Alcuni minuti di adorazione silenziosa<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
G<br />
T<br />
G<br />
T<br />
G<br />
T<br />
G<br />
T<br />
G<br />
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.<br />
Amen. Gloria e lode a te, Signore Gesù.<br />
Il Signore veglia sul cammino dei giusti.<br />
Gloria al nostro Dio.<br />
A te i venti e il mare obbediscono.<br />
Osanna al nostro Dio.<br />
Tu fai tacere il fragore del mare.<br />
Sii benedetto nei secoli.<br />
Invochiamo in canto lo Spirito Santo perché il nostro cuore si apra alla Parola e la voce dica<br />
la nostra gioia:<br />
Vieni, vieni, Spirito d'amore, ad insegnar le cose di Dio,<br />
vieni, vieni, Spirito di pace, a suggerir le cose che lui ha detto a noi.<br />
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,16-20)<br />
16 17<br />
Venuta intanto la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, sali-rono in barca e si avviarono<br />
verso l'altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora<br />
8
Istituto Santa Famiglia<br />
18<br />
raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.<br />
19<br />
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si<br />
20<br />
avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: "Sono io, non abbiate paura!".<br />
G<br />
Il Signore ha parlato; meditiamo e verifichiamoci ( lettura personale).<br />
Pausa di silenzio contemplativo<br />
“I discepoli scesero al mare”: Gesù si è allontanato; i discepoli decidono di rimettersi in barca<br />
per ritornare a Cafarnao. Durante la traversata vivono un'espe-rienza scioccante: è buio, il mare è<br />
agitato e il vento soffia forte. Per l'evangelista le tenebre significano l'assenza di Gesù, luce del<br />
mondo; il mare agitato e il vento forte esprimono l'assalto delle forze avverse. E' il momento della<br />
prova simile a quella degli Israeliti senza Mosè. Quale prova viviamo noi oggi?<br />
“Videro Gesù che camminava sul mare” : Gesù, come il Dio biblico, cammina sul mare;<br />
questo suo comportamento prepara l'autorivelazione divina: “ Sono Io”. Mentre i discepoli lottano<br />
affannosamente contro la furia del mare, Gesù viene loro incontro camminando sulle acque. Essi lo<br />
vedono, ma non sanno cogliere la realtà della sua presenza. Egli li conforta: “ Sono io, non abbiate<br />
paura! ”; si fa riconoscere usando la formula “ Sono Io”. I discepoli si trovano di fronte ad un Gesù<br />
che si rivela come Salvatore. Perché noi cerchiamo Gesù?<br />
G<br />
Chi desidera può farsi guidare da questo spunto per la preghiera perso-nale.<br />
Signore Gesù, nel momento della difficoltà la tua Parola mi fa coraggio e mi ripete: Non<br />
avere paura! In questa situazione “io ci sono”. A me, discepolo di oggi, dona di aprire il<br />
cuore alla fede in te. Ti invoco: “Vieni, Signore Gesù”, vieni e fammi capire che tu sei il<br />
Pane che viene da Dio ed è donato a tutti.<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
G<br />
Cantiamo insieme al Signore:<br />
Noi ti lodiamo e ti benediciamo.<br />
* Perché tu, Signore Gesù, trasformi le situazioni di morte in situazioni di vita. R<br />
* Perché tu ci offri costantemente la possibilità di progredire nella fede. R<br />
* Perché tu, Signore, con la tua risurrezione hai vinto il peccato e la morte. R<br />
* Nelle tue mani, Signore, affidiamo la vita che tu ci hai donato. R<br />
* Ti ringraziamo, Signore, perché tu vivi con noi ogni giorno. R<br />
Canto: Noi crediamo in te<br />
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,21-24)<br />
21<br />
Allora vollero prendere Gesù sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano<br />
diretti.<br />
22<br />
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e<br />
che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli.<br />
23<br />
Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il<br />
24<br />
Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi<br />
discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù.<br />
G<br />
Meditiamo questa Parola nel nostro cuore ( lettura personale).<br />
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Istituto Santa Famiglia<br />
Pausa di silenzio contemplativo<br />
“La barca toccò la riva”: i discepoli sperimentano la salvezza, grazie alla venuta inaspettata<br />
di Gesù; quella situazione di morte si trasforma in situazione di vita. Precedentemente la folla è stata<br />
testimone, insieme ai discepoli, del grande se-gno del pane. Come non vedere in tutto ciò un<br />
intervento divino? Eppure i disce-poli e la folla non comprendono e cercano un altro segno. Dove e<br />
quali segni cerchiamo noi?<br />
“La folla si diresse alla ricerca di Gesù” : Gesù ha moltiplicato i pani; si è mostrato con la sua<br />
potenza sovrumana camminando sulle acque, ma la folla e i disce-poli sono ancora<br />
disorientati. Si chiedono dov'è Gesù. E' la solita ricerca di qualcosa che disseti e sfami<br />
l'esistenza, più che di qualcuno. Da Tiberiade intanto sono giunte altre barche di pagani che<br />
con la folla decidono di andare a cercare Gesù. Ed ecco lui, desideroso di educare l'uomo a<br />
conoscere la vera natura della sua fame e della sua sete, si farà trovare, offrendo la possibilità<br />
di fare un passo avanti nella fede. Cosa desidera con ardore il nostro cuore?<br />
G Dal cuore può nascere un atto di fede come il seguente ( personalmente).<br />
Non so, Signore Gesù, se tu sei salito sulla barca con i discepoli, ma sono certo che hai<br />
compiuto un altro miracolo: la barca tocca rapidamente la riva. Sei tu che in modo prodigioso fai<br />
raggiungere ai discepoli la meta sospirata. E' veramente bello e giusto lodarti e riconoscere che<br />
tu sei il Signore che vinci il male con la tua vittoria pasquale. Tu hai distrutto il peccato, hai<br />
redento il dolore, hai sconfitto la morte. Per questo ti prego: purifica il mio cuore, orienta i miei<br />
desideri, rettifica le mie intenzioni, donami la gioia di sentire il bisogno di cercarti anche dopo<br />
averti trovato.<br />
G<br />
Possiamo lasciare spazio per preghiere spontanee di invocazione…<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
Tutti: O Gesù Maestro, tu hai parole di vita eterna: alla mia mente, ai miei pensieri<br />
sostituisci Te stesso, o Tu che illumini ogni uomo e sei la stessa verità: io non voglio<br />
ragionare che come Tu ammaestri, né giudicare che secondo i tuoi giudizi, né pensare<br />
che Te verità sostanziale, data dal Padre a me: Vivi nella mia mente, o Gesù verità!<br />
La tua vita è precetto, via, sicurezza unica, vera, infallibile... Fa' che io la conosca, fa'<br />
che metta ogni momento il piede sulle tue orme di povertà, castità, obbedienza: ogni<br />
altra via è larga… non è tua. Gesù io ignoro e detesto ogni via non segnata da Te. Ciò<br />
che vuoi Tu, io voglio: stabilisci la tua volontà al posto della mia volontà!<br />
Al mio cuore si sostituisca il tuo: al mio amore a Dio, al prossimo, a me stesso, si<br />
sostituisca il tuo.Alla mia vita peccatrice umana, si sostituisca la tua divina, purissima,<br />
sopra tutta la natura. “Io sono la vita”: e questa vita venga a manifestarsi nelle opere<br />
“perché anche la vita di Gesù sia manifestata nella nostra carne mortale”, così come<br />
accadde a s. Paolo: “Vive in me Cristo”. Vivi in me, o Gesù Vita eterna! (Alberione)<br />
Benedizione eucaristica e canto finale<br />
Canto: Pane di vita sei<br />
10
Istituto Santa Famiglia<br />
Équipe formativa<br />
a servizio dell'Istituto Santa Famiglia<br />
Don Olinto CRESPI ssp, Delegato ISF<br />
Tel. 06/78140103 cell. 338/3654669<br />
E-mail: olinto.crespi@stpauls.it<br />
Don Venanzio FLORIANO ssp, sacerdote collaboratore<br />
Tel. 06/78140097 cell. 347/1842535<br />
E-mail: venans@tiscali.it<br />
Don Roberto ROVERAN ssp, sacerdote collaboratore<br />
Tel. 06/78140102 cell. 338/6033866<br />
E-mail: roberto.rov@tiscali.it<br />
ISTITUTO SANTA FAMIGLIA<br />
Circonvallazione Appia, 162 - 00179 Roma<br />
Tel. 06/7842609 - 06/7842455 - Fax 06/786941<br />
(Segreteria: sig.na Rosaria)<br />
ist.santafamiglia@spigs.191.it<br />
http://www.stpauls.it/istit/santafamiglia.htm<br />
Numeri utili:<br />
Gruppo di <strong>Lucrezia</strong><br />
Segreteria ISF 06/7842609<br />
Falcioni Giacomo e Martina 0721/899326<br />
339/6848172 (Giacomo) 339/4386088 (Martina)<br />
E.mail giacomo.falcioni@alice.it<br />
Belli Stefano e Francesca 0721/883121<br />
Rosati Verner e Elisa 0721/899908<br />
11
CALENDARIO PRESENZE EUCARISTICHE<br />
1ALUIGI GIUSEPPE EANGELICA<br />
2AMBROSINI PAOLO E MARIAPIA<br />
3 BARTOLUCCI STEFANO E ELISA<br />
4 BATTISTIANNA<br />
5 BELLI STEFANO E FRANCESCA CARDONI PAOLO E ROSSELLA<br />
6 BENVENUTI CLAUDIO E BARBARA<br />
7 BENVENUTI LAMBERTO E TERZINA<br />
8 TONELLI GIANNINO EALESSANDRA<br />
9 CARDONI VINCENZA<br />
10 CAZZOLAMIRO E NELLA GIULIETTI MAFALDA<br />
11 VAMPAVITTORIO E MARISA<br />
12 COCCI LUIGI<br />
13 DORAZI ROBERTO EANNAMARIA<br />
14 FALCIONI DIRCE UBALDI TONINO E SIMONETTA<br />
15 FALCIONI GIACOMO E MARTINA<br />
16 FONTANAANGELO E IRMA- UBALDI NATALINA<br />
17 FRANCESCHETTIANNITA<br />
18 GIULIETTI GIOVANNI E FRANCESCA TOMASSINI LIDIA<br />
19 MARCONI LINA<br />
20 MARINELLI DANIELE E MARIANNA<br />
21 OMICCIOLI PIERGIORGIO E LILIANA<br />
22 PASQUINI NICOLETTA, PRINCIPI GIANLUCAE GIUSEPPINA<br />
23 PEZZOLESI RENATO E MARISA<br />
24 RAGAINI FERRANTE E MARA TALLEVI LILIANA<br />
25 RONDINAMARIO E NELLA<br />
26 RONDINAMOMO E CARMEN<br />
27 ROSCINI SANTE E RITA<br />
28 ROSSIAUGUSTO E CELIDE TESTAGUZZAVIVIANA<br />
29 SANCHIONI NANDO E MARIA TOCCHINI TERESA<br />
30 SEVERI DEMETRIO E MARIA<br />
31 ROSATI VERNER E ELISA<br />
INTENZIONE DI PREGHIERA PER IL MESE DI FEBBRAIO<br />
Preghiamo Dio perché susciti sempre in noi il desiderio di amare, promuovere,<br />
custodire, difendere la vita umana in tutti i suoi aspetti, nelle nostre famiglie, nelle<br />
nostre comunità, nel mondo intero.<br />
DALLO STATUTO:<br />
Tappe della formazione<br />
Art. 39 Possono essere membri dell'Istituto<br />
- gli sposi, anche vedovi, di fede cattolica, che siano idonei a compiere le opere dell'Istituto;<br />
abbiano retta intenzione e sincero desiderio di raggiungere la perfetta carità, seguendo uno<br />
stile di vita evangelica nel loro stato coniugale e dedichino stabilmente la loro vita<br />
all'apostolato;<br />
- il coniuge cristiano che, oltre a possedere i requisiti richiesti dal precedente comma, ha<br />
ottenuto il consenso del coniuge con il quale è legato dal vincolo matrimoniale.