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13.05.2014 Views

Riflessioni contemporanee di Daniele Basso In occasione del FuoriSalone di Milano, l’Hotel Nhow ha ospitato la mostra “Riflessioni Contemporanee” dell’artista e designer Daniele Basso di GlocalDesign. Una raccolta retrospettiva di installazioni luminose e opere a specchio, a cavallo tra il pezzo unico d’arte e la creazione di design contemporanea. La visione di Basso si è espressa attraverso questi pezzi visti come metafora della società contemporanea e dei propri desideri da fronteggiare. In un percorso a tre tappe sulla quotidianità, sull’importanza delle scelte personali e collettive, sulla ricerca della vera natura dell’individuo. Per questo, parlando di identità, lo specchio diventa simbolo e vettore di messaggi. “Lo specchio - spiega Basso - è un oggetto trasversale a tutte le culture, una fessura spazio-temporale in cui osservare se stessi e il contesto. Superata la mera funzione, le mie opere specchianti in acciaio sono spunti di riflessione, pensieri non finiti che ognuno di noi può terminare trovando il proprio significato”. Tra le opere in mostra, “Kryste La mia Pietra Guida”, ispirato al mondo geologicamente e chimicamente perfetto dei cristalli, una forma spigolosa, apparentemente inattaccabile, scrigno di preziosi insegnamenti di vita. Basso, artista, designer e creativo, è titolare dello studio di progettazione “GlocalDesign” che si occupa di Design Strategico e Progettazione nei settori moda (sportswear e accessori), eventi e contract. Le luci di Maurer allo Spazio Krizia Come è ormai consuetudine da più di un decennio, Ingo Maurer ha presentato le sue magiche creazioni luminose nello spazio di via Manin a Milano nel corso della passata Design Week. I nuovi pezzi, raccolti all’interno di una mostra dal titolo “Funambulists”, comprendevano lumi di imponenti dimensioni come il Flying Flames Chandelier. Flying Flames è un flessibile sistema di lampadario che unisce le sorprendenti candele a Led presentate da Moritz Waldemeyer e Maurer, e che consente di comporre molteplici lampadari personalizzati. L’esposizione comprendeva quest’anno anche i venti progetti selezionati dal concorso per una nuova illuminazione della storica “Casa Melnikov”, situata nel centro di Mosca, una delle opere più importanti del periodo del costruttivismo russo dell’architetto Konstantin Melnikov. Play Video Sicis firma nuovi complementi Play Video Si ispirano al mondo vegetale e alle sue più varie forme, i pezzi con cui Sicis, produttore delle iconiche superfici mosaicate a decoro, continua la sua incursione nell’arredo d’interni. L’innovativa collezione, disegnata dagli scenografi Alida Cappellini e Giovanni Licheri, guarda a un immaginario esotico, all’Asia, alla secolare quercia del Vecchio Continente, alla profumata magnolia d’America, alle betulla delle foreste del Nord Europa. Divani, tavoli e poltrone che utilizzano anche tecnologie innovative per l’arredo, come la stampa digitale piazzata. Le tonalità cromatiche si ispirano ai colori caldi della natura, dagli avvolgenti marroni al verde lucente, si plasmano in forme che, nella loro teatralità, creano atmosfere fiabesche. 7 maggio 2013 pambianco magazine 51

dossier ARREDO diventa sempre più sottile il confine con l’arte In LIMITED edition Viaggio tra le nuove fiere, le settimane dello stile, i siti e-commerce, i record nelle case d’aste. Il design da collezione conquista i riflettori. Accende la passione degli investitori. E ridisegna la mappa delle occasioni. di Patrizia Coggiola Funzionali lo sono, certo, perché su una panca di Noé Douchafour Laurent ci si può sedere, o farsi illuminare dalle mutevoli smerigliature di una lampada di Ted Noten. Ma, diversamente dall’industrial design, nel pezzo d’arredo da collezione, il progetto va oltre la funzione, si esprime nella ricerca pura, libera del suo autore. Le loro forme evocano, alludono, citano mondi e linguaggi altri. Questi oggetti ammaliano con il fascino delle Sirene, conquistando le attenzioni dei collezionisti, guadagnando gli avamposti del modernariato, popolando sempre più fiere d’arte contemporanea. In principio era Design Miami/, per una decina di edizioni a fianco del Gotha di Art Basel Miami Beach, a dimostrare quanto il design aveva da spendere sul profilo degli investimenti d’arte. Erano gli 52 pambianco magazine 7 maggio 2013

dossier ARREDO<br />

diventa sempre più sottile il confine con l’arte<br />

In LIMITED edition<br />

Viaggio tra le nuove fiere, le settimane dello stile, i siti e-commerce, i record<br />

nelle case d’aste. Il design da collezione conquista i riflettori.<br />

Accende la passione degli investitori. E ridisegna la mappa delle occasioni.<br />

di Patrizia Coggiola<br />

Funzionali lo sono, certo, perché<br />

su una panca di Noé<br />

Douchafour Laurent ci si può<br />

sedere, o farsi illuminare dalle<br />

mutevoli smerigliature di una<br />

lampada di Ted Noten. Ma, diversamente<br />

dall’industrial design, nel pezzo d’arredo<br />

da collezione, il progetto va oltre la funzione,<br />

si esprime nella ricerca pura, libera<br />

del suo autore. Le loro forme evocano,<br />

alludono, citano mondi e linguaggi altri.<br />

Questi oggetti ammaliano con il fascino<br />

delle Sirene, conquistando le attenzioni<br />

dei collezionisti, guadagnando gli avamposti<br />

del modernariato, popolando sempre<br />

più fiere d’arte contemporanea.<br />

In principio era Design Miami/, per una<br />

decina di edizioni a fianco del Gotha di<br />

Art Basel Miami Beach, a dimostrare<br />

quanto il design aveva da spendere sul<br />

profilo degli investimenti d’arte. Erano gli<br />

52 pambianco magazine 7 maggio 2013

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