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13.05.2014 Views

DOSSIER ARREDO Balancing Boxes, design Front per Porro nibilità e al crowd searching, è stato reso possibile dall’utilizzo dei led: “Già l’anno scorso abbiamo lanciato un letto, l’Essentia, al cui interno c’era una luce decorativa”, ha continuato Messina. “Da lì è stato automatico trasformare la decorazione in vera e propria funzionalità ed estendere il progetto dai letti a tutti gli altri elementi d’arredo: così è nato Natevo”. Le innovazioni tecnologiche hanno illuminato il cambiamento non solo dell’azienda di Meda, ma anche di molti dei 450 espositori a Euroluce. Tra questi vi è sicuramente Luceplan, società nata nel 1978 a Milano dall’intuizione di tre architetti e destinata ad affermarsi come espressione d’eccellenza del design italiano, e che ha beneficiato dell’ingresso dell’elettronica nella dimensione della lampada. “Il passaggio dall’analogico al digitale - ha detto Alessandro Sarfatti, CEO di Luceplan - ha permesso all’illuminazione di vivere una vera e propria rivoluzione e di usare la nuova tecnologia in vista di risultati funzionali e formali prima impensabili, l’illuminazione sta veramente cambiando faccia”. Luceplan si è presentata al Salone con tre novità, tra cui una serie di lampade fonoassorbenti. Le filiere si rilanciano sulla rete. Funzionano i progetti italiani che agevolano i processi e alleggeriscono produzione e distribuzione. a seguito dell’acquisto. In base alla geolocalizzazione chi produce è un partner artigiano vicino all’utente finale che a sua volta potrà ritirare anche personalmente la merce. Sostenibilità e una visione etica della produzione a supporto dell’economia dei territori andrà anche all’estero: già nel 2014 all’Italia si affiancheranno altri 3-5 territori europei in cui il settore furniture ha visto un’espansione online a doppia cifra. Basata sul principio del social contest, Formabilio.com nasce nel cuore del Triveneto, di cui sfrutta le capacità produttive. In questo caso si mettono in produzione non i progetti comprati, bensì quelli che hanno passato un triage della design community. Quattro soci e quattro dipendenti animano una piattaforma che, dopo tre mesi online, ha lanciato 5 design contest, attivando più di 800 designer su 1.500 progetti, e ben 52.000 utenti registrati sul sito formabilio.com. Online da settembre 2011, Youtool offre invece consulenza creativa a chi non ce l’ha. Parte dall’idea di laboratorio online che sviluppa processi creativi, attività di problem solving, co-progettazione per aziende terziste di alta qualità. Attraverso il metodo dei workshop online con una community selezionata di designer, iniettano idee di qualità e strategie alle medio piccole imprese che tipicamente rappresentano il tessuto produttivo italiano. I numeri: 5.000 visitatori unici/mese, 862 designer iscritti, 1.000 progetti realizzati e 91.000 follower su Google+. La lista delle case history comprende l’azienda Curti Lamiere per la quale si è andati ad attivare un workshop che ha coinvolto 270 designer per 20 progetti, la creazione di un nuovo brand, art direction e consulenza di prototipazione, promozione, distribuzione e vendita on-line e promozione durante Ventura Lambrate 2013. (p.c.) 7 maggio 2013 pambianco magazine 43

DOSSIER ARREDO in cina SÌ MA OCCHIO AI FALSI In futuro le iniziative per portare le imprese italiane dell’arredamento all’estero, soprattutto in Oriente, dovrebbero moltiplicarsi. Aprire “la via della seta” è un’opportunità da cogliere, ma potrebbe rivelarsi anche un rischio. Per la prima tappa ipotizzata a Shanghai (per ora a livello di progetto), alcune aziende hanno espresso dei timori circa la possibilità che i loro stand diventino una ghiotta occasione per riprodurre low cost il design italiano. I prodotti contraffatti da parte di aziende cinesi sono stati addirittura racchiusi in un dossier consegnato durante il Salone a Changling Zhu, presidente delle imprese cinesi del Legnoarredo. Solo se la reazione dell’associazione cinese alla “lotta ai falsi” si rivelerà adeguata (per esempio, tramite l’espulsione dei colpevoli), l’appuntamento di Shanghai potrà trasformarsi in realtà. Ma, intanto, anche in Italia c’è chi si comincia ad attrezzare contro i plagi: in occasione della design week, alcune aziende hanno allestito aree ad accesso riservato proprio per contenere il fenomeno delle copie. Tra la presentazione di aprile e l’arrivo dei prodotti sul mercato passano alcuni mesi: un lasso di tempo troppo rischioso per non tenerli lontani da occhi indiscreti. La lampada Ascent, Luceplan La poltroncina Diana, di Giorgetti, design Carlo Colombo. Sotto, il divano Valancourt di Visionnaire. ALLA RICERCA DEL RISCATTO Se nessuno mette in dubbio l’eccellenza delle maestranze italiane del design in termini di tecnica ed inventiva, celebrate come è giusto che sia durante la Fiera, il momento di difficoltà impone però di fare investimenti sostanziali con un occhio sul futuro. Sul fronte interno potrebbe aiutare, come chiesto più volte dagli imprenditori del settore, estendere all’arredo gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni, o ridurre l’Iva al 4 per cento. Ma al momento ogni appello alla politica è rimasto inascoltato, e allora le aziende devono guardare altrove. La domanda globale, infatti, non si è affievolita, ma si è semplicemente spostata. Certo il Salone ha dato una sferzata di energia di cui il settore aveva bisogno e non solo all’interno dei padiglioni, ma anche in tutta la città, come confermano i player non presenti in Fiera, da B&B Italia a Venini o De Padova, che hanno registrato una grande affluenza nei loro showroom. La design week si è insomma confermata l’evento più importante per Milano, capace di generare un indotto di 204 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto all’anno scorso. Ma una volta che i buyer hanno lasciato Milano, resta da risolvere da una parte la falla del mercato interno e dall’altra il nodo dell’espansione oltre confine. Il mercato globale rimane una potenzialità enorme che bisogna “solo” iniziare a sfruttare. 44 pambianco magazine 7 maggio 2013

DOSSIER ARREDO<br />

Balancing Boxes,<br />

design Front per Porro<br />

nibilità e al crowd searching, è stato reso<br />

possibile dall’utilizzo dei led: “Già l’anno<br />

scorso abbiamo lanciato un letto, l’Essentia,<br />

al cui interno c’era una luce decorativa”,<br />

ha continuato Messina. “Da lì è stato<br />

automatico trasformare la decorazione in<br />

vera e propria funzionalità ed estendere il<br />

progetto dai letti a tutti gli altri elementi<br />

d’arredo: così è nato Natevo”. Le innovazioni<br />

tecnologiche hanno illuminato<br />

il cambiamento non solo dell’azienda di<br />

Meda, ma anche di molti dei 450 espositori<br />

a Euroluce. Tra questi vi è sicuramente<br />

Luceplan, società nata nel 1978 a<br />

Milano dall’intuizione di tre architetti e<br />

destinata ad affermarsi come espressione<br />

d’eccellenza del design italiano, e che ha<br />

beneficiato dell’ingresso dell’elettronica<br />

nella dimensione della lampada. “Il passaggio<br />

dall’analogico al digitale - ha detto<br />

Alessandro Sarfatti, CEO di Luceplan<br />

- ha permesso all’illuminazione di vivere<br />

una vera e propria rivoluzione e di usare<br />

la nuova tecnologia in vista di risultati<br />

funzionali e formali prima impensabili,<br />

l’illuminazione sta veramente cambiando<br />

faccia”. Luceplan si è presentata al Salone<br />

con tre novità, tra cui una serie di lampade<br />

fonoassorbenti.<br />

Le filiere si rilanciano sulla rete. Funzionano i progetti italiani<br />

che agevolano i processi e alleggeriscono produzione e distribuzione.<br />

a seguito dell’acquisto. In base alla<br />

geolocalizzazione chi produce è un<br />

partner artigiano vicino all’utente<br />

finale che a sua volta potrà ritirare<br />

anche personalmente la merce.<br />

Sostenibilità e una visione etica<br />

della produzione a supporto<br />

dell’economia dei territori andrà<br />

anche all’estero: già nel 2014<br />

all’Italia si affiancheranno altri 3-5<br />

territori europei in cui il settore<br />

furniture ha visto un’espansione<br />

online a doppia cifra.<br />

Basata sul principio del social<br />

contest, Formabilio.com nasce nel<br />

cuore del Triveneto, di cui sfrutta<br />

le capacità produttive. In questo<br />

caso si mettono in produzione non<br />

i progetti comprati, bensì quelli che<br />

hanno passato un triage della design<br />

community. Quattro soci e quattro<br />

dipendenti animano una piattaforma<br />

che, dopo tre mesi online, ha lanciato<br />

5 design contest, attivando più di<br />

800 designer su 1.500 progetti, e<br />

ben 52.000 utenti registrati sul sito<br />

formabilio.com.<br />

Online da settembre 2011, Youtool<br />

offre invece consulenza creativa<br />

a chi non ce l’ha. Parte dall’idea<br />

di laboratorio online che sviluppa<br />

processi creativi, attività di problem<br />

solving, co-progettazione per<br />

aziende terziste di alta qualità.<br />

Attraverso il metodo dei workshop<br />

online con una community<br />

selezionata di designer, iniettano<br />

idee di qualità e strategie alle medio<br />

piccole imprese che tipicamente<br />

rappresentano il tessuto produttivo<br />

italiano. I numeri: 5.000 visitatori<br />

unici/mese, 862 designer iscritti,<br />

1.000 progetti realizzati e 91.000<br />

follower su Google+. La lista delle<br />

case history comprende l’azienda<br />

Curti Lamiere per la quale si è<br />

andati ad attivare un workshop che<br />

ha coinvolto 270 designer per 20<br />

progetti, la creazione di un nuovo<br />

brand, art direction e consulenza<br />

di prototipazione, promozione,<br />

distribuzione e vendita on-line<br />

e promozione durante Ventura<br />

Lambrate 2013. (p.c.)<br />

7 maggio 2013 pambianco magazine 43

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