Hermès, artigiano contemporaneo dal 1837. - PambiancoNews
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LIFESTYLE<br />
Philippe Leveille Guido Haverkock Pietro Leemann<br />
CHEF, QUANDO<br />
LO STRANIERO<br />
sfonda in Italia<br />
Un tempo eravamo noi italiani ad<br />
esportare cuochi all’estero. Oggi, forse<br />
complice la globalizzazione, sempre più<br />
chef europei e asiatici scelgono i nostri<br />
ristoranti di alta cucina per fare esperienze<br />
e qualcuno alla fine decide di fermarsi.<br />
Ecco una carrellata dei migliori di oggi e<br />
delle stelle del futuro.<br />
di Andrea Guolo<br />
S<br />
e parliamo di grandi chef stranieri<br />
in Italia, il pensiero va immediatamente<br />
al tedesco Heinz Beck<br />
e alle sue tre stelle Michelin con La<br />
Pergola del Rome Cavalieri Hilton, uno<br />
dei sei ristoranti italiani gratificati lo<br />
scorso anno <strong>dal</strong> massimo riconoscimento<br />
della guida “rossa”.<br />
Sulla scia dell’allievo di Winkler, nella<br />
capitale <strong>dal</strong> 1994, si è formata però una<br />
schiera di professionisti che sta conquistando<br />
prestigio e riconoscimenti,<br />
anche internazionali. E un motivo c’è: la<br />
cucina italiana, grazie alla sua forte identità<br />
e a una dispensa di ingredienti senza<br />
eguali al mondo, è diventata un passaggio<br />
quasi obbligato per la formazione<br />
di cuochi <strong>dal</strong>le ambizioni stellate. Vale<br />
per gli europei – e la fama di Beck ha<br />
alimentato una sorta di piccola colonia<br />
tedesca tra i fornelli dell’alta ristorazione<br />
nazionale – così come per gli asiatici:<br />
provate a entrare in una qualsiasi cucina<br />
di stellato e noterete tanti volti orientali<br />
tra gli sous chef, che raramente si<br />
affermano da noi come primi chef, e tra<br />
gli aiuti. Quella di fermarsi o meno in<br />
Italia è esclusivamente una scelta di vita:<br />
alcuni trovano la loro realizzazione personale,<br />
mettono su famiglia e diventano<br />
soci del ristorante.<br />
È quanto capitò per esempio al francese<br />
Philippe Leveille, primo chef del<br />
bistellato Miramonti L’altro di Concesio<br />
(Brescia), atterrato in Lombardia in una<br />
fredda e nebbiosa giornata invernale del<br />
10 novembre 2011 PAMBIANCOWEEK 97