Hermès, artigiano contemporaneo dal 1837. - PambiancoNews

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I CREATIVI Sotto: Artemide – Esterno ed interno dello showroom di Milano, Corso Monforte 19 Decine di libri pubblicati, 18 film realizzati negli anni ‘80, lei è stato anche insignito dell’Infinity Award for Lifetime Achievement dall’International Center of Photography di New York. Quando è iniziato tutto ciò? Quando ero ancora un bambino, già a 16 anni lavoravo come fotografo. Ho sempre provato una forte passione per la fotografia, per la magia dell’immagine. Ho studiato cinema a New York e nel 1953, dopo il servizio militare in Europa come assistente fotografo presso l’US Army Signal Corps, sono stato “arruolato” da Robert Capa all’interno dell’agenzia Magnum Photos. Ho cominciato così a lavorare con prestigiose testate e in breve sono divento membro effettivo dell’agenzia, dove ho ricoperto per due volte il ruolo di presidente. Negli anni ’80 ho realizzato anche diversi film oltre ad aver scritto numerosi libri. Lei è stato fotografo ufficiale alla Casa Bianca durante la presidenza Kennedy, la sua macchina fotografica ha ritratto figure iconiche come Che Guevara e Marilyn Monroe… Si sente parte della Storia? Mi considero una persona modesta, mi schermisco quando la gente mi definisce un genio della fotografia, un grande artista... Mi sento più un semplice cronista. Inoltre, ho fotografato anche tanta gente e situazioni comuni. Cosa consiglia ad un aspirante fotografo? Di farlo per passione e di divertirsi, perché oggigiorno è molto difficile trasformare la fotografia in una professione. Quali sono le caratteristiche che deve avere un fotografo? E’ importante che un fotografo sia interessato alla “commedia umana” e che i suoi scatti rispettino un buon livello tecnico, ossia che comprendano una buona realizzazione e un buon contenuto. Apprezzo la fotografia documentaristica mentre aborro quella concettuale, perché si allontana dall’osservazione della realtà. Crede che la stampa, oggi, sia meno interessata a pubblicare reportage fotografici rispetto al passato? Il fatto è che le riviste non sono forse il mezzo adatto a veicolare reportage fotografici, mentre i quotidiani, che lo sarebbero, non hanno lo spazio per pubblicare più di un paio di immagini. Nonostante ciò, il numero di fotografi è in aumento. Dopo anni passati a lavorare con una Leica (e a volte con una Canon) come vede la rivoluzione digitale? Credo che la fotografia digitale sia più utile in ambito commerciale, per i lavori su commissione legati all’industria. Un aspetto negativo del digitale è la facilità con cui le immagini si possono 84 PAMBIANCOWEEK 10 novembre 2011

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I CREATIVI<br />

Sotto: Artemide – Esterno ed interno dello<br />

showroom di Milano, Corso Monforte 19<br />

Decine di libri pubblicati, 18 film<br />

realizzati negli anni ‘80, lei è stato<br />

anche insignito dell’Infinity Award for<br />

Lifetime Achievement <strong>dal</strong>l’International<br />

Center of Photography di New<br />

York. Quando è iniziato tutto ciò?<br />

Quando ero ancora un bambino, già a<br />

16 anni lavoravo come fotografo.<br />

Ho sempre provato una forte passione<br />

per la fotografia, per la magia dell’immagine.<br />

Ho studiato cinema a New<br />

York e nel 1953, dopo il servizio militare<br />

in Europa come assistente fotografo<br />

presso l’US Army Signal Corps, sono<br />

stato “arruolato” da Robert Capa all’interno<br />

dell’agenzia Magnum Photos. Ho<br />

cominciato così a lavorare con prestigiose<br />

testate e in breve sono divento<br />

membro effettivo dell’agenzia, dove<br />

ho ricoperto per due volte il ruolo di<br />

presidente. Negli anni ’80 ho realizzato<br />

anche diversi film oltre ad aver scritto<br />

numerosi libri.<br />

Lei è stato fotografo ufficiale alla Casa<br />

Bianca durante la presidenza Kennedy,<br />

la sua macchina fotografica ha ritratto<br />

figure iconiche come Che Guevara e<br />

Marilyn Monroe… Si sente parte della<br />

Storia?<br />

Mi considero una persona modesta, mi<br />

schermisco quando la gente mi definisce<br />

un genio della fotografia, un grande<br />

artista... Mi sento più un semplice cronista.<br />

Inoltre, ho fotografato anche tanta<br />

gente e situazioni comuni.<br />

Cosa consiglia ad un aspirante fotografo?<br />

Di farlo per passione e di divertirsi, perché<br />

oggigiorno è molto difficile trasformare<br />

la fotografia in una professione.<br />

Quali sono le caratteristiche che deve<br />

avere un fotografo?<br />

E’ importante che un fotografo sia interessato<br />

alla “commedia umana” e che<br />

i suoi scatti rispettino un buon livello<br />

tecnico, ossia che comprendano una<br />

buona realizzazione e un buon contenuto.<br />

Apprezzo la fotografia documentaristica<br />

mentre aborro quella concettuale,<br />

perché si allontana <strong>dal</strong>l’osservazione<br />

della realtà.<br />

Crede che la stampa, oggi, sia meno<br />

interessata a pubblicare reportage fotografici<br />

rispetto al passato?<br />

Il fatto è che le riviste non sono forse<br />

il mezzo adatto a veicolare reportage<br />

fotografici, mentre i quotidiani, che<br />

lo sarebbero, non hanno lo spazio per<br />

pubblicare più di un paio di immagini.<br />

Nonostante ciò, il numero di fotografi è<br />

in aumento.<br />

Dopo anni passati a lavorare con una<br />

Leica (e a volte con una Canon) come<br />

vede la rivoluzione digitale?<br />

Credo che la fotografia digitale sia più<br />

utile in ambito commerciale, per i lavori<br />

su commissione legati all’industria.<br />

Un aspetto negativo del digitale è la<br />

facilità con cui le immagini si possono<br />

84 PAMBIANCOWEEK 10 novembre 2011

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