Hermès, artigiano contemporaneo dal 1837. - PambiancoNews
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ITALIA<br />
NORSA, DAI NUOVI MERCATI ENERGIA PER CRESCERE<br />
Michele Norsa<br />
Ha parlato di “un’energia positiva dei<br />
nuovi mercati” Michele Norsa, AD<br />
di Ferragamo, a margine del convegno<br />
Altagamma. Il manager si è detto<br />
fiducioso che dopo l’ottima semestrale<br />
(+29,8%, a 459,7 milioni di euro),<br />
il Gruppo registrerà risultati positivi<br />
anche nei prossimi trimestri, soprattutto<br />
grazie alla vivacità dei nuovi mercati.<br />
Secondo Norsa, infatti, “dopo la Cina,<br />
anche gli altri Paesi Bric si stanno svegliando<br />
e in tutta l’Asia c’è ancora una<br />
grande energia”. “Dal mercato italiano<br />
non ci si può aspettare una grande crescita”,<br />
ha aggiunto l’AD.<br />
“L’Italia potrà però beneficiare di un<br />
flusso turistico in crescita, soprattutto<br />
<strong>dal</strong>la Cina. Anche gli USA sono<br />
influenzati <strong>dal</strong>la presenza di viaggiatori<br />
asiatici, e l’America Latina da parte sua<br />
ha un’economia in crescita e vive un<br />
momento favorevole”.<br />
BRUNELLO CUCINELLI, SBARCO<br />
A PIAZZA AFFARI IN PRIMAVERA<br />
Brunello Cucinelli ha confermato<br />
l’intenzione di procedere con il<br />
progetto di quotazione alla Borsa<br />
di Milano la prossima primavera,<br />
mercati permettendo. “I nostri piani<br />
sono per la primavera e per Milano,<br />
poi dipenderà <strong>dal</strong> mercato”, ha<br />
risposto Brunello Cucinelli, presidente<br />
dell’omonima società, a chi gli<br />
chiedeva dei piani per l’IPO a margine<br />
di un convegno. Sulle previsioni<br />
di chiusura del fatturato per l’esercizio<br />
in corso, Cucinelli ha detto che<br />
“nel 2011 dovremmo registrare una<br />
crescita intorno al 18% sul 2010”<br />
e con un fatturato che dovrebbe<br />
raggiungere quindi i 220 milioni di<br />
euro. L’imprenditore si è dimostrato<br />
ottimista anche sull’anno prossimo<br />
“avremo un bel 2012”, ha affermato,<br />
aggiungendo che a settembre le vendite<br />
in Italia sono state meno brillanti<br />
sia per la crisi sia per il clima<br />
particolarmente caldo. D’altra parte<br />
“l’Europa va indicativamente bene,<br />
così come gli Stati Uniti, per non<br />
parlare dei paesi emergenti come<br />
India e Grande Cina in testa”.<br />
Brunello Cucinelli<br />
ALBERTO LAVIA LASCIA LA DIREZIONE DI MONCLER<br />
Moncler ci ripensa, rinvia la quotazione<br />
e il fondo di private equity Carlyle<br />
cede il 45% alla società di investimenti<br />
francese Eurazeo. Così l’AD Alberto<br />
Lavia, che era stato chiamato a luglio<br />
2010 a guidare Moncler per prepararsi<br />
allo sbarco in Borsa, lascia l’azienda che<br />
torna completamente sotto la direzione<br />
di Remo Ruffini. Infatti è stato appena<br />
perfezionato l’accordo di acquisizione,<br />
che porta l’ex azionista di controllo<br />
Carlyle al 18% circa. Prima di approdare<br />
in Moncler, Lavia ha ricoperto diverse<br />
posizioni di prestigio, tra le quali, AD<br />
Alberto Lavia<br />
di Polo Ralph Lauren Europa, dove ha<br />
trascorso complessivamente 15 anni,<br />
presidente di Kenzo (Lvmh) e AD di<br />
Calvin Klein Europa.<br />
ANDREA GUERRA, LUXOTTICA: “DIMENSIONE, LUNGO PERIODO E PATRIMONIO”<br />
“Il mercato attuale ha di fronte uno scenario<br />
che non ha mai avuto precedenti.<br />
Le aziende del lusso hanno operato fino<br />
ad oggi con la possibilità di servire circa<br />
un miliardo di consumatori e, andando<br />
avanti, ci saranno altri due miliardi di<br />
consumatori potenziali da raggiungere”.<br />
È una visione del futuro positiva quella<br />
descritta <strong>dal</strong> CEO di Luxottica Andrea<br />
Guerra, in occasione dell’Osservatorio<br />
Altagamma 2011, ma che sottintende<br />
la necessità da parte delle aziende di<br />
essere focalizzate e responsabili.<br />
“Poco tempo fa abbiamo fatto un evento<br />
Luxottica a New York: iniziato alle<br />
19, alle 23.30 c’erano già trecento blog<br />
che ne stavano parlando. Questo significa<br />
che le aziende hanno sì grandi possibilità<br />
di raggiungere i propri potenziali<br />
clienti in ogni angolo del globo, ma<br />
che le cose vanno fatte bene, altrimenti<br />
si può trasformare in un’arma a doppio<br />
taglio. Una cosa è certa, andando<br />
avanti le aziende medie saranno sempre<br />
meno” prosegue Guerra. “Bisogna<br />
continuare ad essere focalizzati e non<br />
montarsi la testa. Tutti i Paesi emergenti<br />
offrono grandi opportunità, ma<br />
non sono facili. Il Brasile, al di là dei<br />
dazi, ha tante e differenti regolamentazioni,<br />
e destreggiarsi tra tutte può<br />
essere complicato. Quello che conta e<br />
che conterà sempre più andando avanti<br />
sono la dimensione, il lungo periodo, il<br />
patrimonio e le risorse umane”.<br />
Andrea Guerra<br />
4 PAMBIANCOWEEK 10 novembre 2011