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Hermès, artigiano contemporaneo dal 1837. - PambiancoNews

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INCHIESTA<br />

su 10 che navigano su Facebook sono<br />

fan di almeno un’azienda, organizzazione<br />

o personaggio pubblico, anzi il<br />

favore è accordato per lo più ad aziende<br />

(68%). Il passaparola è la prima ragione<br />

di diffusione di una fan page (75%),<br />

ed esplorando i motivi che spingono<br />

gli utenti a iscriversi, troviamo al<br />

primo posto interessi personali e hobby<br />

(73%). Non mancano i fans che smettono<br />

di seguire una pagina e le prime<br />

tre ragioni sono: il numero eccessivo di<br />

messaggi (65%), messaggi troppo/solo<br />

pubblicitari (50%), lo stesso messaggio<br />

ripetuto troppe volte (41%). Inoltre,<br />

in base agli ultimi dati del think tank<br />

americano sulla digital innovation L2, le<br />

pagine azien<strong>dal</strong>i su Facebook nell’ultimo<br />

anno sono cresciute con una media<br />

del 256%, con 2.271 nuovi fans al giorno!<br />

E’ un dato che dimostra una crescita<br />

esponenziale. A cosa è dovuto questo<br />

trend? ” Diciamo che ciò che avviene su<br />

Facebook non è molto diverso da quello<br />

che accade nella vita reale” afferma<br />

Luca Colombo, country manager Italia<br />

di Facebook, e aggiunge: “È compito<br />

delle aziende ingaggiare e mantenere le<br />

relazioni con i consumatori, alcune lo<br />

fanno meglio accendendo “la fiammella”,<br />

dato che Facebook è lo strumento<br />

ideale per generare passaparola”. Per<br />

fare un esempio, sulla bacheca personale<br />

viene riportato quando si diventa<br />

fan di un gruppo, così come ogni<br />

commento sulla fan page e ogni “like”<br />

viene pubblicato sul profilo, incentivando<br />

quindi gli amici a curiosare e<br />

a diventare anch’essi fan. “Oppure –<br />

continua Colombo - in una campagna<br />

pubblicitaria su Facebook, attraverso<br />

le Sponsored Stories, un’azienda può<br />

scegliere di includere nel formato adv il<br />

“like” dei contatti, così l’utente vedendo<br />

che è segnalato un amico è incentivato<br />

a visitare la fan page del brand e magari<br />

a diventarne fan”. Giuliano Palombo,<br />

CEO dell’agenzia di comunicazione<br />

integrata Dm3-Digital Media, aggiunge:<br />

“La chiave per aumentare il numero di<br />

fans è la viralità. Si chiede cioè all’utente<br />

di condividere alcuni contenuti,<br />

tra cui anche l’esperienza di iscrizione.<br />

Alcune aziende lanciano concorsi dove<br />

chi è già fan deve cercare altre persone<br />

che votino la sua foto o un suo contenuto,<br />

facendoli iscrivere alla pagina. E’<br />

chiaro che aiuta anche la awareness del<br />

brand, nonché le convergenze con l’off<br />

line: ad esempio, dopo l’acquisto sul<br />

punto vendita, si può invitare il cliente<br />

ad iscriversi sulla pagina del brand su<br />

Facebook per avere accesso a promozioni<br />

particolari”.<br />

PUNTO PRIMO: I CONTENUTI<br />

Dando per assodato che la moltiplicazione<br />

dei fans si ottiene principalmente<br />

attraverso un meccanismo di viralità<br />

(anche se vedremo più avanti che la<br />

pubblicità gioca un suo ruolo), è chiaro<br />

che i contenuti sono il capitale su cui<br />

l’azienda deve investire, affinché siano<br />

interessanti, e quindi virali. Non è un<br />

caso che Burberry, che attualmente ha<br />

oltre 9 milioni di iscritti, <strong>dal</strong> momento<br />

della creazione della fan page ha impiegato<br />

un anno per raggiungere 1 milione<br />

di fans, 6 mesi per raddoppiare la cifra<br />

e 4 settimane per superare il traguardo<br />

dei 3 milioni.<br />

I contenuti sono<br />

il capitale su cui<br />

l’azienda deve<br />

investire, affinché<br />

siano interessanti, e<br />

quindi virali<br />

Luca Colombo<br />

32 PAMBIANCOWEEK 10 novembre 2011

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