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Hermès, artigiano contemporaneo dal 1837. - PambiancoNews

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ITALIA<br />

EXPORT A +15% PER IL SEMESTRE DELL’OCCHIALERIA MADE IN ITALY<br />

Cirillo Marcolin<br />

Dopo il momento di crisi registrato tra<br />

il 2009 e il 2010, l’occhialeria italiana<br />

dà segnali di ripresa e archivia i primi<br />

sei mesi del 2011 in positivo. In termini<br />

di fatturato, la crescita nella prima<br />

parte dell’anno è stata di circa il 10%<br />

mentre l’export (che vale circa l’80%<br />

della produzione totale) ha registrato<br />

una crescita del 15% (+16% per gli<br />

occhiali da sole e +14% per le montature<br />

da vista) rispetto al primo semestre<br />

del 2010. A livello geografico i<br />

risultati più importanti arrivano dagli<br />

Usa, da sempre primo mercato di sbocco<br />

per il settore, con un +12%, e in<br />

Europa (con ottimi risultati in Francia<br />

(+19%), Germania (+26,1%) e Spagna<br />

(+11,7%). Performance significative<br />

sono state registrate anche verso i Paesi<br />

Emergenti (Emirati Arabi +20%, Corea<br />

del Sud +11%, Turchia +22%, Messico<br />

+26%, Russia +54%, Cina +26% e<br />

Arabia Saudita +26%). Ancora in flessione<br />

(-1%) invece il mercato interno<br />

che stenta a riprendersi dopo la crisi. Si<br />

stima che oggi il consumatore italiano<br />

rinnovi mediamente i suoi occhiali da<br />

vista ogni 4,2 anni e quelli da sole ogni<br />

3,9 contro i 3,2 anni e i 2,8 anni rispettivamente<br />

nel 2007.<br />

RODRIGO APPRODA NELLA GREATER CHINA GRAZIE A HEILAN<br />

L’OCCITANE PUNTA SULL’ ITALIA<br />

Il marchio del Centauro sbarca in Cina.<br />

L’azienda a cui fa capo Rodrigo infatti,<br />

la abruzzese IAC, ha stretto un accordo<br />

con la Heilan Group di Jiangsu,<br />

per l’apertura da qui a tre anni di oltre<br />

100 punti vendita Rodrigo nei principali<br />

centri commerciali della “Greater<br />

China”. L’accordo, di rilevanza strategica<br />

per la IAC, è stato firmato lo scorso<br />

giugno <strong>dal</strong>l’azionista di riferimento<br />

della stessa Gilberto Rossi e <strong>dal</strong> presidente<br />

della Helian Group Mr James<br />

Zhou. Il Gruppo Heilan, con un fatturato<br />

consolidato di oltre 2 miliardi di<br />

euro, è una delle più importanti multinazionali<br />

cinesi ad operare da oltre 20<br />

anni nell’ambito del tessile/abbigliamento.<br />

David Melki<br />

CYCLE PUNTA SU ESTERO E BRAND EXTENSION<br />

Cycle, il brand di jeanswear di alta<br />

gamma del Gruppo Italservices, prosegue<br />

con la propria strategia di espansione<br />

all’estero dove il marchio ha visto<br />

raddoppiare in tre stagioni le vendite.<br />

Lo showroom inaugurato qualche mese<br />

fa a Milano, inoltre, ha consentito di<br />

sviluppare nuovi clienti anche in Medio<br />

Oriente, in mercati strategici come<br />

Turchia, Kuwait e Israele. Sul fronte<br />

delle brand extension, la partnership<br />

con il calzaturificio Galizio Torresi per<br />

Mirko Rota<br />

la produzione in licenza di calzature a<br />

marchio Cycle, ha fatto registrare un<br />

incremento del 20% nella seconda stagione.<br />

Infine, la capsule collection di<br />

occhiali da sole, con tre modelli distribuiti<br />

per la P/E 2012 sul mercato italiano,<br />

ha ottenuto feedback positivi e<br />

sarà inserita in circa 150 negozi di abbigliamento<br />

e ampliata con la collezione<br />

per la P/E 2013. “Stiamo raccogliendo i<br />

frutti di una strategia di crescita progettata<br />

e avviata circa due anni e mezzo fa,<br />

al fine di sfruttare al massimo le potenzialità<br />

del brand Cycle, soprattutto<br />

intensificando la penetrazione sui mercati<br />

esteri”, ha commentato Mirco Rota,<br />

sales and marketing director di Cycle.<br />

“Ed è proprio l’estero a darci le soddisfazioni<br />

più grandi, con un incremento<br />

in termini di campagna vendita del<br />

35%, davvero notevole in un momento<br />

piuttosto critico per il settore. Il nostro<br />

obiettivo è di chiudere il 2011 a 32<br />

milioni di euro di fatturato, con una<br />

crescita del 30% rispetto al 2010”.<br />

Sono già 18 in Italia i negozi L’Occitane,<br />

azienda francese nata nel 1976 e ora<br />

quotata alla borsa di Hong Kong, e circa<br />

una decina all’anno ne sono previsti<br />

per l’immediato futuro. “L’Occitane era<br />

molto in ritardo in Italia rispetto agli<br />

altri Paesi” ha affermato David Melki, da<br />

2 anni responsabile del mercato italiano.<br />

“Alla fine del 2010 l’azienda e’ arrivata<br />

ad avere circa 1800 punti vendita nel<br />

mondo. Di questi una parte importante<br />

è in Francia, ma anche in Giappone<br />

(25% del fatturato), Cina e Brasile<br />

siamo presenti in modo importante”.<br />

In aggiunta le linee L’Occitane sono<br />

oggi distribuite in circa 450 punti<br />

vendita in Italia, ripartiti tra farmacie ed<br />

erboristerie. “A ottobre e’ stato inoltre<br />

lanciato il sito e-commerce che sta<br />

andando abbastanza bene. Non molti<br />

in Italia poi sanno che l’azienda era<br />

quotata ad HK ben prima di Samsonite<br />

e soprattutto di Prada” conclude il<br />

manager. “Noi siamo molto contenti<br />

dell’operazione, anche perché ci ha<br />

consentito di azzerare il debito, rimanere<br />

indipendenti e accelerare nell’apertura<br />

di nuovi negozi”.<br />

8 PAMBIANCOWEEK 10 novembre 2011

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