sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA
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FO R ORO<br />
MANO<br />
NOTIZIARIO<br />
DEL CONSIGLIO<br />
DELL'ORDINE<br />
DEGLI AVVOCATI<br />
DI <strong>ROMA</strong><br />
3-4<br />
MAGGIO - AGOSTO<br />
SOMMARIO<br />
EDITORIALE<br />
E' tempo <strong>di</strong> consuntivi ma anche <strong>di</strong> buoni proponimenti 571<br />
Il rapporto con il mondo islamico 574<br />
IL FATTO<br />
Riflessioni sul Consiglio dell'<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> 577<br />
ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO<br />
Le adunanze 578<br />
CONVEGNI 635<br />
IL NOSTRO MONDO<br />
Adunanza del 10 maggio 2007 - protocollo per l'au<strong>di</strong>zione<br />
del minore 637<br />
Lineamenti per un nuovo progetto per l'Avvocatura<br />
romana premessa: l'impegno <strong>di</strong> una svolta 641<br />
Torneo Justitia 645<br />
Convegno sui minori stranieri in carcere 646<br />
NECROLOGI<br />
In ricordo <strong>di</strong> Aldo Cipollone 648<br />
In ricordo <strong>di</strong> Luigi De Carolis 649<br />
In ricordo <strong>di</strong> Amelio Recchia 649<br />
In ricordo <strong>di</strong> Anna Zangolini 650<br />
COMUNICAZIONI E NOTIZIE 651<br />
PARERI DEONTOLOGICI 655<br />
EXTRAVAGANTES<br />
Storia della criminologia da Lombroso ad oggi 663<br />
Discussioni sulla legge Cincia per i compensi agli avvocati 668<br />
I fondamenti filosofici, morali e scientifici delle metodologie<br />
avanzate <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento rapido nelle <strong>di</strong>scipline giuri<strong>di</strong>che 674<br />
Vendesi uscita d'emergenza 682<br />
PHILOGHELOS 684<br />
SEGNALAZIONI E RECENSIONI 685<br />
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
Regolamento formazione continua 693<br />
AGGIORNAMENTO ALBO 701<br />
ANNO 2007<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO<br />
ANNO LVIII<br />
Direttore Responsabile<br />
Alessandro Cassiani<br />
Redattore<br />
Giovanni Cipollone<br />
Segretario <strong>di</strong> Redazione<br />
Piero Paris<br />
Stampa<br />
Centro Poligrafico Romano<br />
Via Dorando Petri, 20<br />
00011 - Bagni <strong>di</strong> Tivoli<br />
Redazione<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma<br />
Palazzo <strong>di</strong> Giustizia<br />
Piazza Cavour<br />
00193 - Roma<br />
Registrazione presso<br />
il Tribunale <strong>di</strong> Roma<br />
n. 1866 dell’11.12.1950<br />
Tutti gli iscritti all’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> possono collaborare al Notiziario “Foro Romano” con articoli su problemi <strong>di</strong> interesse generale. Gli articoli devono essere<br />
forniti su floppy <strong>di</strong>sk o inviati per posta elettronica all'in<strong>di</strong>rizzo email: foro romano@or<strong>di</strong>neavvocati.roma.it contenenti il titolo, il nome e cognome<br />
dell'autore o <strong>degli</strong> autori. La Direzione si riserva la facoltà <strong>di</strong> non pubblicare gli articoli che pervengono.
EDITORIALE<br />
E’ tempo <strong>di</strong> consuntivi ma anche<br />
<strong>di</strong> buoni proponimenti<br />
(lettera aperta del Presidente)<br />
Ottobre: tre mesi alla fine del biennio, un tempo insignificante rispetto ai<br />
tanti problemi irrisolti e alle molte iniziative che aspettano <strong>di</strong> essere realizzate.<br />
Basterebbe leggere in qualunque or<strong>di</strong>ne del giorno per rendersene conto.<br />
In questo momento niente deve <strong>di</strong>strarci dai compiti istituzionali e da<br />
quelli, ancor più importanti, che da tempo incombono sul Consiglio.<br />
La lotta in <strong>di</strong>fesa e per il miglioramento dell’Avvocatura non può<br />
conoscere soste o tentennamenti.<br />
L’approssimarsi delle elezioni per il rinnovo del Consiglio non deve e non<br />
può <strong>di</strong>stogliere i Consiglieri dal loro assillante impegno.<br />
Chi pensasse <strong>di</strong> portare nella austera Aula Consiliare l’eco <strong>di</strong> una contesa<br />
imminente e per certi versi fisiologica, si assumerebbe una grave responsabilità.<br />
Chi ritenesse <strong>di</strong> poter sottrarre tempo alla <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> argomenti<br />
in<strong>di</strong>lazionabili per alimentare polemiche o per affrontare argomenti estranei<br />
alla Istituzione, perpetrerebbe un vero e proprio tra<strong>di</strong>mento del mandato<br />
ricevuto.<br />
Chi avesse in animo <strong>di</strong> fomentare <strong>di</strong>visioni interne, con l’intento <strong>di</strong><br />
intralciare o bloccare il lavoro in corso, sarebbe totalmente fuori strada e<br />
incontrerebbe in me un ostacolo insormontabile.<br />
Il prestigio della Istituzione e il dovere <strong>di</strong> onorare il mandato ricevuto<br />
impongono a tutti, nessuno escluso, <strong>di</strong> continuare a lavorare fino all’ultimo<br />
minuto del biennio: in spirito <strong>di</strong> servizio e nell’esclusivo interesse <strong>degli</strong><br />
Iscritti.<br />
So che la stragrande maggioranza dei Consiglieri con<strong>di</strong>vide e mette in<br />
pratica queste mie convinzioni.<br />
L’energia e lo sdegno con i quali, in ogni occasione, respingono iniziative<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 571
EDITORIALE<br />
<strong>di</strong> segno <strong>di</strong>verso, <strong>di</strong>mostrano la fondatezza <strong>di</strong> questa mia ra<strong>di</strong>cata certezza.<br />
A Loro va tutta la mia gratitu<strong>di</strong>ne: per il lavoro svolto, per l’aiuto prezioso<br />
che mi hanno offerto durante il biennio, per il tempo che hanno profuso<br />
nell’espletamento delle alte funzioni.<br />
Le realizzazioni che il Consiglio ha conseguito per merito <strong>di</strong> questi<br />
Consiglieri, e naturalmente <strong>di</strong> tutto il Personale che li coa<strong>di</strong>uva, costituiscono<br />
motivo <strong>di</strong> orgoglio e sono sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti.<br />
Chi frequenta il Consiglio e legge il Notiziario, conosce l’attività svolta ed<br />
è in grado <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care.<br />
In questa sede posso quin<strong>di</strong> limitarmi a sottolineare soltanto alcune tra le<br />
tante cose realizzate nell’interesse della Dignità, dell’In<strong>di</strong>pendenza e del<br />
Progresso dell’Avvocatura:<br />
- il Congresso Nazionale Forense che si è svolto alla presenza <strong>di</strong> migliaia<br />
<strong>di</strong> <strong>Avvocati</strong> impegnati in un or<strong>di</strong>nato e democratico <strong>di</strong>battito sui problemi<br />
imposti dalla c.d. Legge Bersani, le gran<strong>di</strong> adunanze e le manifestazioni <strong>di</strong><br />
piazza che hanno visto il Consiglio <strong>di</strong> Roma alla testa <strong>di</strong> <strong>Avvocati</strong> provenienti<br />
da tutta Italia, costituiscono pagine in<strong>di</strong>menticabili che hanno segnato la<br />
nostra vita e resteranno nella nostra storia;<br />
- l’attività <strong>di</strong> aggiornamento, che è stata potenziata sensibilmente rispetto<br />
agli anni precedenti, è stata la migliore risposta a quanti vorrebbero trasformare<br />
l’Avvocato … in un commerciante guidato dalle leggi dell’economia<br />
piuttosto che da quelle della Deontologia;<br />
- la strenua e sacrosanta battaglia in <strong>di</strong>fesa della sede storica <strong>di</strong> Piazza<br />
Cavour è anch’essa una tappa determinante nella storia del nostro Consiglio;<br />
- la istituzione della Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale è<br />
destinata a determinare una cultura <strong>di</strong>versa per la definizione delle vertenze<br />
e a qualificare il Consiglio quale punto <strong>di</strong> riferimento anche in questa<br />
materia. Costituisce una novità che da sola sarebbe sufficiente a giu<strong>di</strong>care<br />
positivamente l’intero biennio ed è merito <strong>di</strong> tutti i Consiglieri e <strong>di</strong> tutti i<br />
Colleghi che compongono il Comitato Scientifico che dopo mesi <strong>di</strong> intenso<br />
lavoro ha elaborato Statuto, Regolamento, criteri per l’ammissione all’Albo<br />
<strong>degli</strong> Arbitri;<br />
- l’organizzazione dell’aggiornamento professionale continuo (una sfida<br />
quasi impossibile per il numero <strong>degli</strong> Iscritti!), ha visto l’intero Consiglio<br />
impegnato fino allo spasimo ed è in fase <strong>di</strong> realizzazione;<br />
572<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
EDITORIALE<br />
- la nuova Città Giu<strong>di</strong>ziaria che vedrà finalmente concentrati in un unico<br />
luogo tutti gli Uffici Giu<strong>di</strong>ziari, sarà frutto <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> contatti con le<br />
Autorità Capitoline che si svolgono proprio in questi giorni e nascerà<br />
all’insegna <strong>di</strong> un continuo e severo controllo da parte del Consiglio.<br />
Potrei continuare l’elenco.<br />
Preferisco fare riferimento a quanto già pubblicato sul Notiziario e affidare<br />
il giu<strong>di</strong>zio dei lettori ai fatti più che alle parole.<br />
Anche perchè devo tornare al mio lavoro che pretende un impegno totale<br />
in tutte le ore del giorno (e anche della notte!).<br />
Come ogni giorno mi aspettano la lettura <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> lettere, l’esame <strong>di</strong><br />
centinaia <strong>di</strong> fascicoli e <strong>di</strong> decisioni, gli incontri con i Consiglieri delegati ai<br />
<strong>di</strong>versi settori, l’organizzazione <strong>di</strong> manifestazioni solenni e <strong>di</strong> eventi culturali,<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione delle reazioni più adeguate ai tentativi provenienti da più<br />
parti <strong>di</strong> rendere sempre più <strong>di</strong>fficile la nostra vita.<br />
Vi lascio con un impegno che in quest’ora <strong>di</strong> bilanci vuole essere un<br />
giuramento: fino a quando godrò del Vostro consenso, continuerò a mettere<br />
le mie capacità e la mia caparbia volontà al servizio <strong>di</strong> un’Avvocatura che<br />
vedo sempre più capace <strong>di</strong> riprendere il proprio cammino verso un futuro<br />
degno del suo luminoso passato.<br />
Un grande abbraccio dal Vostro<br />
Alessandro Cassiani<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 573
EDITORIALE<br />
Il rapporto con il mondo islamico<br />
(Un grave problema da risolvere)<br />
Dopo aver letto il pregevole libro <strong>di</strong> Valentino De Nardo “La teoria<br />
dell’accordo nel <strong>di</strong>ritto internazionale per governare la globalizzazione”, il<br />
mio intervento vuole solo essere una appen<strong>di</strong>ce all’argomento in esame e cioè<br />
quali soluzioni adottare per convivere con il mondo islamico.<br />
Non v’è dubbio che, a seguito della relizzazione <strong>di</strong> una Europa unita,<br />
dall’Atlantico agli Urali, prende sempre più forma nel processo <strong>di</strong> maturazione<br />
politica, l’aspirazione <strong>di</strong> conseguire il bene comune -verso cui tutti hanno<br />
il dovere <strong>di</strong> tendere- nella consapevolezza che sia necessario aprirsi verso<br />
l’esterno.<br />
Si <strong>di</strong>schiudono così nuovi orizzonti che, in una visione universalistica,<br />
comprendono l’intera famiglia costituita da tutti i popoli della terra, su un<br />
piano <strong>di</strong> armonizzazione che vede l’affermazione dei principi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne e<br />
giustizia sociale.<br />
Pertanto, bisogna evitare <strong>di</strong> alimentare o<strong>di</strong>i e contrasti, proclamando<br />
“guerre Sante” o annientamento <strong>di</strong> altri popoli.<br />
E. Monier definiva la città dell’uomo come “abbozzo e prefigurazione<br />
della città <strong>di</strong> Dio” e, proprio a tal proposito, ritengo che i fondamentalisti<br />
islamici dovrebbero tener presente i dettami del Corano.<br />
Nel sacro libro si legge: “o genti del Libro, venite ad un accordo equo tra<br />
noi e voi. Nè ci sia tra noi padrone che non sia Dio”.<br />
Quin<strong>di</strong>, il grande ideale che dovrebbe unire tutti gli uomini, ha un<br />
fondamentale punto <strong>di</strong> incontro nella reciprocità <strong>di</strong> uno scambio fondato<br />
sulla comprensione e sulla tolleranza, se non nell’amore, come previsto da<br />
alcune altre fe<strong>di</strong>, quale quella cristiana.<br />
Facendo riferimento ad altra fede religiosa, per rimanere nell’ambito<br />
dell’analisi teologica e ontologica, sotto l’aspetto salvifico per esempio, il<br />
buddhismo tibetano (in particolare il lamaismo) aspira alla sublimazione<br />
dell’uomo nell’Assoluto e, in un estremo anelito <strong>di</strong> perfezione, prevede il<br />
raggiungimento della più alta vetta <strong>di</strong> spiritualità, sostenendo che “colui che<br />
non si trasforma in Dio, non può venerare un <strong>di</strong>o”.<br />
574<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
EDITORIALE<br />
Le religioni devono quin<strong>di</strong> essere, prima <strong>di</strong> tutto, il trampolino <strong>di</strong> lancio<br />
per la umanizzazione della specie umana, prima <strong>di</strong> giungere “al cospetto <strong>di</strong><br />
Dio” e non motivo <strong>di</strong> insanabile contrasto.<br />
Secondo l’insegnamento <strong>di</strong> Giovanni Paolo II, “non bisogna mai permettere<br />
alla guerra <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre le religioni del mondo” e “l’autentica religione non<br />
può sostenere nè terrorismo, nè violenza”.<br />
Proteso verso posizioni ottimistiche del futuro, Giorgio La Pira sosteneva<br />
che “l’asse teologale dei valori <strong>di</strong>vini e umani torna ad essere su tutta la faccia<br />
della terra il solo asse valido attorno al quale torna a roteare la nuova storia<br />
e la nuova civiltà <strong>degli</strong> uomini”.<br />
Ora, dopo tali brevi premesse, ci si chiede quale incidenza possa avere in<br />
campo internazionale la teoria giuri<strong>di</strong>ca dell’accordo nell’ambito della<br />
globalizzazione, tenendo presente l’equazione fede islamica -guerra santa e<br />
tenuto conto delle caratteristiche quantitative e qualitative del “terrorismo<br />
globale”.<br />
Come è noto, il processo <strong>di</strong> globalizzazione, sorto sull’idea della libera<br />
circolazione del danaro e sul mercato svincolato da regole fisse, ha avuto<br />
ampio sviluppo nei settori dell’economia e dell’informazione, grazie al<br />
superamento della <strong>di</strong>mensione spaziale e territoriale che ha sempre caratterizzato<br />
le frontiere culturali, oltre che politiche e sociali dei popoli.<br />
Orbene, non è cerrtamente il fattore economico che guida le menti dei<br />
fondamentalisti islamici, bensì ragioni ben più profonde <strong>di</strong> natura ideologica.<br />
Come punto basilare per noi occidentali, in primo luogo, è da considerarsi<br />
l’obiettivo principale: il riconoscimento della loro identità su un piano <strong>di</strong><br />
perfetta reciprocità.<br />
Probabilmente l’unica strada da percorrere è quella <strong>di</strong> agevolare il <strong>di</strong>alogo<br />
con gli Stati arabi moderati, intensificando i rapporti interculturali sul piano<br />
spirituale e teologico, prima che sotto il profilo politico e sociale.<br />
Bisogna far comprendere alle frange estreme e ra<strong>di</strong>cali del fondamentalismo<br />
islamico, sul piano <strong>di</strong> una serena valutazione, che i tempi storici moderni<br />
non consentono più <strong>di</strong> avere chiusure mentali in parte ricollegabili al passato<br />
periodo del sofferto colonialismo imposto dagli occidentali, nè <strong>di</strong> vagheggiare<br />
sulla creazione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> califfati e, dall’altra parte, <strong>di</strong> imporre evanescenti<br />
democrazie.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 575
EDITORIALE<br />
In una prospettiva più generale e in un’ottica <strong>di</strong> più ampio raggio, si avverte<br />
l’esigenza <strong>di</strong> salvaguardare i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> tutti i popoli in una “globalizzazione<br />
globale” che tuteli i valori umani fondamentali, al fine <strong>di</strong> conseguire il bene<br />
comune.<br />
Nella sua lungimiranza l’art. 22 della Carta dei Diritti dell’Unione europea<br />
ha previsto il rispetto della “<strong>di</strong>versità culturale, religiosa e linguistica”.<br />
Bisogna accettare la realtà, riconoscendo e rispettanto la multimorfità, le<br />
<strong>di</strong>verse tra<strong>di</strong>zioni, la pluralità delle culture e delle fe<strong>di</strong> religiose, gli altrui stili<br />
<strong>di</strong> vita e i singoli assetti politici.<br />
Le speculazioni e le conquiste dell’intelletto, le scoperte tecnologiche, il<br />
progresso, devono essere l’espressione più schietta della collaborazione <strong>di</strong><br />
tutti, tenendo presente che il grande protagonista e, e sarà sempre, l’Uomo.<br />
Giovanni Cipollone<br />
Santa Croce in Gerusalemme<br />
576<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
IL FATTO<br />
Riflessioni sul Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
Il breve tempo che intercorre tra un’elezione e l’altra per il rinnovo del Consiglio<br />
non permette mai <strong>di</strong> ripresentarsi ai Colleghi orgogliosi <strong>di</strong> un programma realizzato<br />
o consapevoli <strong>di</strong> poter essere sottoposti a giuste critiche per cose promesse e<br />
non fatte.<br />
E’ indubbio che l’Avvocatura, al momento delle elezioni, esprime un giu<strong>di</strong>zio,<br />
per così <strong>di</strong>re, in itinere.<br />
Allora, in buona fede, non si può <strong>di</strong>sconoscere che il Consiglio ha amministrato<br />
oltre 25.000 Colleghi nelle attività istituzionali (<strong>di</strong>sciplina, parcelle, conciliazioni<br />
e iscrizioni), utilizzando al massimo le risorse umane e materiali che la Legge mette<br />
a <strong>di</strong>sposizione.<br />
Tutto ciò in un clima <strong>di</strong> stato d’asse<strong>di</strong>o.<br />
Ricorderanno i Colleghi che, in questo biennio, questo Consiglio ha dovuto<br />
innanzitutto lottare per la sopravvivenza dell’Avvocatura. Dall”’aggressione legislativa”<br />
dei Decreti Bersani Visco, che ha visto componenti del Consiglio protestare<br />
in prima linea sia nelle se<strong>di</strong> istituzionali, sia nelle piazze e nelle vie <strong>di</strong> Roma, al<br />
tentativo, per ora non riuscito, <strong>di</strong> sfrattare l’Avvocatura dalla Sede storica e<br />
prestigiosa <strong>di</strong> Piazza Cavour.<br />
La trincea non ci spaventa.<br />
La coscienza dei doveri istituzionali ci impone un impegno senza sosta, in ogni<br />
attività consiliare: dalla verifica dei requisiti d’iscrizione, fino ad esempio,<br />
all’attività <strong>di</strong> lobby per impe<strong>di</strong>re che la legislazione continui a mortificare ancora<br />
la libera professione forense.<br />
Per questi motivi e in queste circostanze l’Avvocatura romana ha bisogno <strong>di</strong><br />
soli<strong>di</strong>tà e continuità istituzionale.<br />
Ho auspicato e salutato come evento eccezionalmente positivo la decisione del<br />
Presidente Cassiani <strong>di</strong> rimanere al suo posto e <strong>di</strong> riproporsi come guida della<br />
istituzione forense per il prossimo biennio.<br />
Non è il momento né delle avventure né delle transizioni.<br />
Anche per il prossimo biennio, cioè, occorre una guida ferma e prestigiosa che<br />
rispetti la collegialità e renda possibile la maturazione <strong>di</strong> un gruppo consiliare nella<br />
prospettiva del rinnovamento dell’istituzione forense.<br />
Carlo Testa.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 577
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
ADUNANZA DEL 3 MAGGIO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere<br />
Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Goffredo<br />
Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti,<br />
Paolo Nesta, Domenico Condello,<br />
Livia Rossi, Donatella Cerè, Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 8<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 3<br />
per decesso ...................................... n. 1<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 13<br />
abilitazioni ............................................ n. 7<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 5<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine ................... n. 5<br />
compiuta pratica ................................... n. 5<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 4<br />
cancellazioni<br />
per trasferimento............................. n. 1<br />
a domanda ...................................... n. 10<br />
per fine pratica ................................ n. 4<br />
DISCIPLINA<br />
proce<strong>di</strong>menti trattati in <strong>di</strong>battimento .. n. 2<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 56<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ...... n. 20<br />
iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato .. n. 33<br />
DELIBERE<br />
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla<br />
nota del 26 aprile 2007 con la quale l’Avv. Dario<br />
Canovi, Presidente della XV Sottocommissione<br />
Esami Avvocato - Sessione 2006, chiede<br />
nuovamente l’intervento del Consiglio presso<br />
le Autorità competenti per ottenere la sostituzione<br />
<strong>di</strong> due Componenti (professori universitari)<br />
mai presentatisi nè alle prove scritte nè alle<br />
prove orali.<br />
Il Consiglio incarica il Presidente Cassiani<br />
<strong>di</strong> sollecitare nuovamente il Consiglio Nazionale<br />
Forense e l’Ufficio Libere Professioni del<br />
Ministero della Giustizia.<br />
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla<br />
nota pervenuta dal Consiglio Nazionale Forense<br />
il 26 aprile 2007 volta a pubblicizzare il<br />
prodotto e<strong>di</strong>toriale in dvd “Avvocato! Il processo<br />
<strong>di</strong> Torino al nucleo storico delle Brigate<br />
Rosse” uscito il 28 aprile 2007 insieme al quoti<strong>di</strong>ano<br />
“La Stampa”.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla<br />
richiesta <strong>di</strong> osservazioni pervenuta il 19 aprile<br />
2007 dal Consiglio Nazionale Forense in merito<br />
al d.d.l. Mastella recante “Disposizioni urgenti<br />
per la razionalizzazione e l’accelerazione<br />
del processo civile”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e si riserva ogni<br />
opportuna valutazione.<br />
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla<br />
nota 19 aprile 2007 del Consiglio Nazionale<br />
Forense con la quale il Presidente Prof. Avv.<br />
Guido Alpa comunica la fissazione del primo<br />
incontro organizzato dalla Fondazione Scuola<br />
Superiore dell’Avvocatura, con i Presidenti <strong>degli</strong><br />
Or<strong>di</strong>ni Forensi e con i responsabili delle<br />
Scuole Forensi per sabato 19 maggio 2007.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla<br />
missiva pervenuta il 2 maggio 2007 con la quale<br />
l’Avv. Maria Gual<strong>di</strong>ni comunica la costituzione<br />
<strong>di</strong> un nuovo sodalizio associativo nazionale<br />
denominato “Unione Professioni Legali”.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
578<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce <strong>di</strong> aver<br />
partecipato, a nome del Consiglio, alla riunione<br />
della “Commissione per la Manutenzione e<br />
Conservazione del Palazzo <strong>di</strong> Giustizia”, tenutasi<br />
in data 27 aprile 2007 presso la Corte<br />
Suprema <strong>di</strong> Cassazione.<br />
Precisa che sono stati trattati gli argomenti<br />
relativi ai lavori in atto presso il Palazzo <strong>di</strong><br />
Giustizia ed esaminate le problematiche relative<br />
alla progettata costruzione del parcheggio<br />
nel sottosuolo <strong>di</strong> Piazza Cavour. Il Presidente<br />
f.f. Cipollone in merito alla progettazione dei<br />
lavori relativi al parcheggio, ha espresso le proprie<br />
perplessità sull’attuazione dell’opera in<br />
profon<strong>di</strong>tà per decine <strong>di</strong> metri, mettendo in<br />
risalto che il profondo scavo potrebbe avere<br />
una incidenza negativa sulla staticità del Palazzo<br />
<strong>di</strong> Giustizia.<br />
Per quanto concerne la notevole affluenza<br />
giornaliera dei giovani Colleghi partecipanti<br />
alle lezioni della Scuola Forense, i quali a giu<strong>di</strong>zio<br />
<strong>di</strong> alcuni membri della Commissione creano<br />
problemi circa gli aspetti della sicurezza, tra<br />
l’altro “bivaccando” e facendo chiasso, il Presidente<br />
f.f. Cipollone ha obiettato che bisogna<br />
tener conto del gravoso impegno assunto dal<br />
nostro Consiglio in ottemperanza alla normativa<br />
vigente che prevede l’obbligo <strong>di</strong> attuare un<br />
programma formativo delle nuove leve dell’Avvocatura.<br />
Ha messo, quin<strong>di</strong> in risalto che i corsi<br />
hanno luogo nella ampia Aula del Consiglio e<br />
che i problemi <strong>di</strong> sicurezza circa l’ingresso <strong>di</strong><br />
persone nel Palazzo sono <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong> un’apposita<br />
Commissione la quale vigila sui tanti<br />
citta<strong>di</strong>ni che quoti<strong>di</strong>anamente entrano nel Palazzo<br />
<strong>di</strong> Giustizia dove sono del resto allocati<br />
banca, bar, Ufficio Postale, Commissariato <strong>di</strong><br />
P.S., Comando dei Carabinieri e altri Uffici.<br />
Alcuni membri della Commissione hanno<br />
poi prospettato la insostenibilità della situazione<br />
venutasi a determinare per la presenza numerosa<br />
<strong>di</strong> giovani avvocati che frequentano i<br />
corsi per <strong>di</strong>fensori d’ufficio, i quali chiassosamente<br />
sostano nella zona del salone prospicente<br />
l’ingresso principale della nostra Aula dove si<br />
riunisce il Consiglio.<br />
Il Presidente f.f. Cipollone riferisce <strong>di</strong> aver<br />
preso atto dell’inconveniente lamentato ed ha<br />
assicurato che avrebbe proposto al Consiglio <strong>di</strong><br />
esaminare la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre in due “tornate”<br />
la partecipazione al corso per i <strong>di</strong>fensori<br />
d’ufficio.<br />
Il Presidente f.f. Cipollone ha poi fatto<br />
verbalizzare il suo vivo <strong>di</strong>sappunto nel constatare<br />
che il Presidente della Commissione <strong>di</strong><br />
Manutenzione aveva in<strong>di</strong>rizzato <strong>di</strong>rettamente<br />
al Presidente del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma alcune lettere e ha evidenziato<br />
l’inderogabile necessità che, essendo la Commissione<br />
<strong>di</strong> Manutenzione un organo collegiale,<br />
ogni comunicazione all’esterno dovesse essere<br />
effettuata dopo l’approvazione dei membri<br />
della stessa Commissione <strong>di</strong> Manutenzione.<br />
Il Presidente della Commissione, da poco<br />
subentrato al precedente Presidente, ne ha preso<br />
atto insieme a tutti gli altri membri <strong>di</strong>cendo<br />
che dovendosi rivolgere al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> aveva pensato <strong>di</strong> scrivere<br />
<strong>di</strong>rettamente al Presidente e in ogni caso si è<br />
impegnato per l’avvenire a tener conto <strong>di</strong> quanto<br />
osservato dal Presidente f.f. Cipollone.<br />
Il Consiglio approva e si congratula.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Alessandro Agostinelli,<br />
Antongiulio Agostinelli, Clau<strong>di</strong>o Antonini,<br />
Paola Antonini, Andrea Aragno, Rosita Bernardoni,<br />
Mario Cannata, Simona D’Alisera, Sergio<br />
De Felice, Barbara Di Nicola, Amedea<br />
Funari, Vincenzo Antonio La Corte, Enrico<br />
Lisetti, Raffaella Masi, Simona Med<strong>di</strong>, Filippo<br />
Giuseppe Murè, Germana Piccini, Fabrizio<br />
Giovanni Pollari Maglietta, Enrico Secchi, Enrico<br />
Vedova,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 579
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta il 17 aprile 2007 <strong>degli</strong><br />
Avv.ti Armando Montarsolo e Bianca Magarò<br />
con la quale i professionisti comunicano la<br />
costituzione <strong>di</strong> un’associazione professionale<br />
denominata “Stu<strong>di</strong>o Associato Montarsolo<br />
Armando - Magarò Bianca”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta il 26 aprile 2007 <strong>degli</strong><br />
Avv.ti Lucia De Gui<strong>di</strong> e Danilo Pagliari con la<br />
quale i professionisti comunicano la costituzione<br />
<strong>di</strong> un’associazione professionale denominata<br />
“Stu<strong>di</strong>o Legale Associato De Gui<strong>di</strong> -<br />
Pagliari”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
che in data 26 aprile 2007 è pervenuta dal Dott.<br />
Giorgio Parnasi, Dirigente del Tribunale Or<strong>di</strong>nario<br />
<strong>di</strong> Roma, la comunicazione che il 2<br />
maggio 2007 si terrà l’Assemblea generale del<br />
personale <strong>degli</strong> Uffici Giu<strong>di</strong>ziari ad eccezione<br />
<strong>di</strong> quello della Corte d’Appello.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
che in data 27 aprile 2007 è pervenuta dal Dott.<br />
Giorgio Parnasi, Dirigente del Tribunale Or<strong>di</strong>nario<br />
<strong>di</strong> Roma, la comunicazione che il 3<br />
maggio 2007 si terrà l’Assemblea generale del<br />
personale <strong>degli</strong> Uffici Giu<strong>di</strong>ziari ad eccezione<br />
del personale dell’Ufficio Nep.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta il 2 maggio 2007 <strong>degli</strong><br />
Avv.ti Girolamo Della Valle e Alessandro D’Uffizi<br />
con la quale i professionisti comunicano la<br />
costituzione <strong>di</strong> un’associazione professionale<br />
denominata “Stu<strong>di</strong>o Legale Associato Della<br />
Valle & D’Uffizi”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Fasciotti comunica che in<br />
data 29 maggio 2007 avranno inizio i seminari<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto societario dell’anno 2007 secondo il<br />
calendario che segue:<br />
29 maggio: La riforma del <strong>di</strong>ritto societario.<br />
Principi ispiratori. Tipologie <strong>di</strong> società.<br />
5 giugno: La costituzione <strong>di</strong> S.p.A. Statuti. La<br />
S.p.A. unipersonale.<br />
12 giugno: I patti parasociali. Esemplificazione<br />
e casistica.<br />
26 giugno: Conferimenti e finanziamenti soci<br />
nella S.p.A.<br />
30 giugno: Azioni e strumenti finanziari.<br />
10 luglio: L’Assemblea <strong>di</strong> S.p.A. e le relative<br />
impugnazioni.<br />
17 luglio: L’Amministrazione nella S.p.A.<br />
18 settembre: I controlli interni ed esterni alle<br />
S.p.A. Esemplificazione e casistica.<br />
25 settembre: I nuovi sistemi <strong>di</strong> amministrazione<br />
e controllo.<br />
2 ottobre: I patrimoni destinati.<br />
9 ottobre: Costituzione, conferimenti e partecipazioni<br />
della società a responsabilità limitata.<br />
16 ottobre: Assemblea, Amministrazione e<br />
controlli nelle S.r.l.<br />
23 ottobre: I gruppi <strong>di</strong> società. L’attività <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>rezione e coor<strong>di</strong>namento.<br />
30 ottobre: Le operazioni straor<strong>di</strong>narie. La<br />
trasformazione.<br />
6 novembre: Scioglimento, estinzione e liquidazione<br />
delle società <strong>di</strong> capitali. Esemplificazione<br />
e casistica.<br />
13 novembre: Le cooperative e i consorzi.<br />
20 novembre: Profili <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto internazionale<br />
privato e comunitario.<br />
27 novembre: Profili generali del processo<br />
societario.<br />
27 novembre: Notifiche a mezzo fax e posta<br />
580<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
elettronica.<br />
4 <strong>di</strong>cembre: Le società nelle procedure con<br />
corsuali.<br />
11 <strong>di</strong>cembre: Conciliazione e arbitrato in<br />
<strong>di</strong>ritto societario.<br />
Il Consigliere Fasciotti chiede che il Consiglio<br />
ne autorizzi la dovuta pubblicizzazione<br />
tramite manifesti e sito internet.<br />
Il Consiglio approva autorizzando le pubblicazioni<br />
richieste.<br />
(pareri deontologici – v. rubrica)<br />
ADUNANZA DEL 10 MAGGIO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta, Domenico<br />
Condello, Francesco Storace, Livia Rossi,<br />
Donatella Cerè, Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 11<br />
passaggi all’Albo or<strong>di</strong>nario ................... n. 1<br />
ap. <strong>di</strong> proc. <strong>di</strong>sc. per <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> resid. ... n. 1<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 3<br />
per sanzione <strong>di</strong>sciplinare ................ n. 1<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 8<br />
abilitazioni ............................................ n. 6<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 2<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine ................... n. 1<br />
compiuta pratica ................................... n. 18<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 2<br />
cancellazioni<br />
per trasferimento............................. n. 1<br />
a domanda ...................................... n. 6<br />
per fine pratica ................................ n. 12<br />
DISCIPLINA<br />
proc. trattati in <strong>di</strong>battimento ............... n. 2<br />
pratiche <strong>di</strong>sciplinari trattate<br />
archiviazioni ................................... n. 46<br />
ap. proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare ........ n. 6<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 68<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ...... n. 17<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ...................................... n.124<br />
rigetti ............................................... n. 1<br />
DELIBERE<br />
Incontro con gli <strong>Avvocati</strong> componenti<br />
della Compagnia Teatrale che ha<br />
rappresentato<br />
“Il Processo <strong>di</strong> Norimberga”<br />
- Vengono ammessi in Aula i Colleghi componenti<br />
della Compagnia Teatrale. Il Consiglio<br />
ha salutato i Colleghi, ringraziandoli. Il Presidente<br />
consegna loro una targa quale riconoscimento<br />
del loro impegno.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Alessandro Bonanni, Clau<strong>di</strong>a<br />
Callari, Serena Chiriacò, Dino Di Giacomantonio,<br />
Francesco Luigi Fabbri, Marco Ferraro,<br />
Alessandra Fortuna, Virgilio Gaito, Federica<br />
Gamba, Stefano Giove, Cristiana Lupi,<br />
Mario Mazzeo, Giovanni Morone, Maria Fiorella<br />
Pece Filippini, Marco Perini, Sebastiano<br />
Ribaudo, Michele Sprovieri,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 581
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
Commissione <strong>di</strong> manutenzione del<br />
Palazzo <strong>di</strong> Giustizia esame del verbale<br />
della seduta del 27 aprile 2007<br />
- Il Consigliere Cipollone si riporta a quanto<br />
riferito al Consiglio nella scorsa adunanza<br />
che integralmente si trascrive: “Il Presidente f.f.<br />
Cipollone riferisce <strong>di</strong> aver partecipato, a nome<br />
del Consiglio, alla riunione della “Commissione<br />
per la Manutenzione e Conservazione del<br />
Palazzo <strong>di</strong> Giustizia”, tenutasi in data 27 aprile<br />
2007 presso la Corte Suprema <strong>di</strong> Cassazione.<br />
Precisa che sono stati trattati gli argomenti<br />
relativi ai lavori in atto presso il Palazzo <strong>di</strong><br />
Giustizia ed esaminate le problematiche relative<br />
alla progettata costruzione del parcheggio<br />
nel sottosuolo <strong>di</strong> Piazza Cavour. Il Presidente<br />
f.f. Cipollone in merito alla progettazione dei<br />
lavori relativi al parcheggio, ha espresso le proprie<br />
perplessità sull’attuazione dell’opera in<br />
profon<strong>di</strong>tà per decine <strong>di</strong> metri, mettendo in<br />
risalto che il profondo scavo potrebbe avere<br />
una incidenza negativa sulla staticità del Palazzo<br />
<strong>di</strong> Giustizia.<br />
Per quanto concerne la notevole affluenza<br />
giornaliera dei giovani Colleghi partecipanti<br />
alle lezioni della Scuola Forense, i quali a giu<strong>di</strong>zio<br />
<strong>di</strong> alcuni membri della Commissione creano<br />
problemi circa gli aspetti della sicurezza, tra<br />
l’altro “bivaccando” e facendo chiasso, il Presidente<br />
f.f. Cipollone ha obiettato che bisogna<br />
tener conto del gravoso impegno assunto dal<br />
nostro Consiglio in ottemperanza alla normativa<br />
vigente che prevede l’obbligo <strong>di</strong> attuare un<br />
programma formativo delle nuove leve dell’Avvocatura.<br />
Ha messo, quin<strong>di</strong> in risalto che i corsi<br />
hanno luogo nella ampia Aula del Consiglio e<br />
che i problemi <strong>di</strong> sicurezza circa l’ingresso <strong>di</strong><br />
persone nel Palazzo sono <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong> un’apposita<br />
Commissione la quale vigila sui tanti<br />
citta<strong>di</strong>ni che quoti<strong>di</strong>anamente entrano nel Palazzo<br />
<strong>di</strong> Giustizia dove sono del resto allocati<br />
banca, bar, Ufficio Postale, Commissariato <strong>di</strong><br />
P.S., Comando dei Carabinieri e altri Uffici.<br />
Alcuni membri della Commissione hanno<br />
poi prospettato la insostenibilità della situazione<br />
venutasi a determinare per la presenza numerosa<br />
<strong>di</strong> giovani avvocati che frequentano i<br />
corsi per <strong>di</strong>fensori d’ufficio, i quali chiassosamente<br />
sostano nella zona del salone prospicente<br />
l’ingresso principale della nostra Aula dove si<br />
riunisce il Consiglio.<br />
Il Presidente f.f. Cipollone riferisce <strong>di</strong> aver<br />
preso atto dell’inconveniente lamentato ed ha<br />
assicurato che avrebbe proposto al Consiglio <strong>di</strong><br />
esaminare la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre in due “tornate”<br />
la partecipazione al corso per i <strong>di</strong>fensori<br />
d’ufficio.<br />
Il Presidente f.f. Cipollone ha poi fatto<br />
verbalizzare il suo vivo <strong>di</strong>sappunto nel constatare<br />
che il Presidente della Commissione <strong>di</strong><br />
Manutenzione aveva in<strong>di</strong>rizzato <strong>di</strong>rettamente<br />
al Presidente del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma alcune lettere e ha evidenziato<br />
l’inderogabile necessità che, essendo la Commissione<br />
<strong>di</strong> Manutenzione un organo collegiale,<br />
ogni comunicazione all’esterno dovesse essere<br />
effettuata dopo l’approvazione dei membri<br />
della stessa Commissione <strong>di</strong> Manutenzione.<br />
Il Presidente della Commissione, da poco<br />
subentrato al precedente Presidente, ne ha preso<br />
atto insieme a tutti gli altri membri <strong>di</strong>cendo<br />
che dovendosi rivolgere al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> aveva pensato <strong>di</strong> scrivere<br />
<strong>di</strong>rettamente al Presidente e in ogni caso si è<br />
impegnato per l’avvenire a tener conto <strong>di</strong> quanto<br />
osservato dal Presidente f.f. Cipollone.<br />
Il Consiglio approva e si congratula.”<br />
Il Presidente fa <strong>di</strong>stribuire copia della lettera<br />
datata 3 maggio 2007 della Commissione per la<br />
Manutenzione e Conservazione del Palazzo <strong>di</strong><br />
Giustizia, accompagnatoria del verbale n. 618<br />
della stessa Commissione.<br />
Si procede all’esame del verbale <strong>di</strong> cui sopra.<br />
Dopo ampia <strong>di</strong>scussione, alla quale partecipano<br />
tutti i Consiglieri,<br />
il Consiglio<br />
582<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
- in riferimento al verbale n. 618 della Commissione<br />
per la Manutenzione e Conservazione<br />
del Palazzo <strong>di</strong> Giustizia <strong>di</strong> Roma;<br />
- preso atto <strong>di</strong> quanto riferito dal Consigliere<br />
Giovanni Cipollone;<br />
- riba<strong>di</strong>sce quanto già sostenuto dal Consigliere<br />
Cipollone nel corso dell’adunanza del 27<br />
aprile 2007 della predetta Commissione riaffermando,<br />
in particolare, che la permanenza del<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> nei locali del “Palazzo” è<br />
pienamente legittima e, conseguentemente,<br />
deve essere contestata con fermezza ogni pretesa<br />
o iniziativa finalizzata ad ottenere il rilascio<br />
dei locali in questione, come, d’altra parte, ogni<br />
altra pretesa <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re al Consiglio stesso <strong>di</strong><br />
svolgere la sua attività istituzionale, ex lege<br />
prevista, come l’organizzazione dei corsi per i<br />
<strong>di</strong>fensori <strong>di</strong> ufficio.<br />
Dà mandato al Presidente <strong>di</strong> puntualizzare<br />
quanto è stato già oggetto <strong>di</strong> esame e <strong>di</strong>scussione.<br />
- Il Consigliere Rossi riferisce che ha pre<strong>di</strong>sposto<br />
il bando <strong>di</strong> concorso per la XXX Conferenza<br />
dei Giovani <strong>Avvocati</strong> e propone <strong>di</strong> inviare<br />
una comunicazione a tutti gli iscritti, Praticanti<br />
e <strong>Avvocati</strong>, in possesso dei requisiti richiesti<br />
per la partecipazione al concorso.<br />
Il Consiglio approva.<br />
(“Protocollo per l’au<strong>di</strong>zione del minore” – v.<br />
rubrica Il Nostro Mondo)<br />
- Il Consigliere Fasciotti comunica che è<br />
pervenuta in data 13 aprile 2007 la pregiata<br />
dell’Avv. Bruno Lo Giu<strong>di</strong>ce, esperto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto<br />
tributario, che dà informazione della risoluzione<br />
n. 122/E del 7 novembre 2006 dell’Agenzia<br />
delle Entrate, avente ad oggetto l’imposta <strong>di</strong><br />
registro sui decreti ingiuntivi revocati.<br />
L’Ufficio ha chiarito che i decreti ingiuntivi<br />
esecutivi revocati con sentenza passata in giu<strong>di</strong>cato,<br />
in seguito a giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> opposizione (art.<br />
645 c.p.c.) non sono soggetti all’imposta <strong>di</strong><br />
registro proporzionale del 3% (articolo 8, Tariffa<br />
D.P.R. n. 131 del 1986) ma all’imposta in<br />
misura fissa <strong>di</strong> euro 168,00.<br />
Sia il decreto ingiuntivo revocato che la<br />
sentenza <strong>di</strong> revoca sono atti giu<strong>di</strong>ziari soggetti<br />
<strong>di</strong>stintamente all’obbligo <strong>di</strong> registrazione, ai<br />
sensi dell’art. 37 D.P.R. n. 131 del 1986 e<br />
pertanto scontano, per ciascuno <strong>di</strong> essi, l’imposta<br />
in misura fissa <strong>di</strong> euro 168,00 ex art. 41<br />
D.P.R. n. 131 del 1986.<br />
L’Avv. Lo Giu<strong>di</strong>ce sostiene che si possa<br />
registrare il decreto ingiuntivo versando l’imposta<br />
<strong>di</strong> registro in misura fissa e che successivamente<br />
nulla è più dovuto, se il decreto ingiuntivo<br />
venisse revocato da una sentenza passata in<br />
giu<strong>di</strong>cato a seguito <strong>di</strong> opposizione ex art. 645<br />
c.p.c.<br />
Se non dovesse, viceversa, intervenire alcuna<br />
revoca del decreto ingiuntivo, si procederà a<br />
versare la dovuta integrazione, considerando<br />
quin<strong>di</strong> la misura fissa già versata come acconto.<br />
Il Consigliere Fasciotti chiede che la comunicazione<br />
dell’Avv. Bruno Lo Giu<strong>di</strong>ce sia trasmessa<br />
via circolare agli Iscritti all’Albo.<br />
Il Consiglio approva.<br />
- Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio<br />
che il 7 maggio c.a. si è tenuta, nei locali<br />
del Centro Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Via Vala<strong>di</strong>er, la presentazione<br />
del corso <strong>di</strong> Diritto Tributario, organizzato<br />
dal Centro Stu<strong>di</strong> e dalla Commissione Stu<strong>di</strong><br />
Tributari del Consiglio in collaborazione con<br />
l’Associazione Regionale Magistrati Tributari,<br />
d’intesa con la Camera <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> Tributaristi<br />
della Provincia <strong>di</strong> Roma, corso dal nome<br />
“Dialoghi Tributari”.<br />
Dopo una breve presentazione dello stesso<br />
Consigliere Barbantini, Coor<strong>di</strong>natore della<br />
Commissione, che ha ricordato il grande successo<br />
ottenuto dal precedente corso, ha introdotto<br />
il nuovo corso il Prof. Dott. Clau<strong>di</strong>o<br />
Marrone, Presidente della Commissione Tributaria<br />
Regionale del Lazio e Presidente della I<br />
Sezione del Consiglio <strong>di</strong> Stato.<br />
Sono, quin<strong>di</strong>, intervenuti il Prof. De Rose,<br />
Procuratore Generale della Corte dei Conti, il<br />
Dott. Angelo Gargani, Presidente del Consiglio<br />
<strong>di</strong> Presidenza della Giustizia Tributaria e il Prof.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 583
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
Avv. Giuseppe Tinelli, che ha illustrato la metodologia<br />
del corso.<br />
Hanno svolto altri interventi il Colonnello<br />
della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza Rosario Massimo, la<br />
Dr.ssa Luccini, Dirigente della II Commissione<br />
Tributaria Regionale, la Dr.ssa Beltrame, Dirigente<br />
della I Commissione Tributaria Provinciale,<br />
l’Avv. Giovanni Colecchia, Garante del<br />
contribuente, l’Avv. Clau<strong>di</strong>o Berliri, l’Avv. Bruno<br />
Lo Giu<strong>di</strong>ce e il Prof. Avv. D’Ayala Valva.<br />
I temi trattati dai vari oratori hanno riscosso<br />
l’attenta partecipazione <strong>degli</strong> oltre 90 intervenuti<br />
e, al termine, è stato offerto un rinfresco.<br />
Il corso, che ha preso l’avvio lunedì 14 c.m.,<br />
prevede 12 incontri e terminerà il 16 luglio del<br />
corrente anno.<br />
Il Consiglio ne prende atto con compiacimento.<br />
ADUNANZA DEL 17 MAGGIO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Sandro Fasciotti, Federico Bucci,<br />
Paolo Nesta, Domenico Condello, Francesco<br />
Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco<br />
Gianzi, Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 10<br />
passaggi all’elenco speciale ................... n. 1<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 1<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 2<br />
per decesso ...................................... n. 4<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 19<br />
abilitazioni ............................................ n. 8<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 2<br />
compiuta pratica ................................... n. 7<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 2<br />
cancellazioni<br />
per trasferimento............................. n. 3<br />
a domanda ...................................... n. 7<br />
per fine pratica ................................ n. 10<br />
ASSISTENZA<br />
Fondo Assistenza Consiglio n. 11 erogazioni<br />
Fondo Cassa Previdenza n. 63 erogazioni<br />
DISCIPLINA<br />
proce<strong>di</strong>menti trattati in <strong>di</strong>battimento .. n. 2<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 38<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ...... n. 24<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ...................................... n. 69<br />
DELIBERE<br />
- Prima <strong>di</strong> dare inizio formale all’adunanza,<br />
il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere<br />
Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa e i Consiglieri Giovanni Cipollone,<br />
Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo<br />
Nesta, Domenico Condello, Francesco Storace,<br />
Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco<br />
Gianzi e Rosa Ierar<strong>di</strong> ricordano, con grande<br />
affetto, il Dott. Domenico Pasceri, <strong>di</strong>pendente<br />
del Consiglio, prematuramente scomparso ed<br />
esprimono tutta la loro partecipazione al dolore<br />
dei familiari osservando un minuto <strong>di</strong> raccoglimento<br />
e <strong>di</strong> preghiera in ricordo del giovane<br />
scomparso.<br />
Designazione Componente del Consiglio<br />
Nazionale Forense<br />
- Il Presidente, prima <strong>di</strong> procedere alla votazione,<br />
prende atto che il Consigliere Cipollone<br />
chiede <strong>di</strong> poter preventivamente intervenire.<br />
Prende la parola il Consigliere Anziano<br />
Cipollone, il quale propone la can<strong>di</strong>datura,<br />
quale Componente al Consiglio Nazionale<br />
584<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
Forense, del Presidente Cassiani nella considerazione<br />
che lo stesso sarebbe la figura più autorevole<br />
e <strong>di</strong> maggior profilo professionale e<br />
politico per rappresentare l’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Roma, anche alla luce <strong>di</strong> quanto avvenuto<br />
in questi ultimi mesi successivi al Congresso<br />
Nazionale Forense <strong>di</strong> Roma.<br />
A questo punto, il Consigliere Cipollone<br />
chiede a tutti i Consiglieri <strong>di</strong> votare l’Avv.<br />
Alessandro Cassiani per acclamazione.<br />
Tutti i Consiglieri acclamano il Presidente,<br />
Avv. Alessandro Cassiani il quale, quin<strong>di</strong>, risulta<br />
eletto dal Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Roma in rappresentanza del Distretto<br />
della Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma al Consiglio<br />
Nazionale Forense.<br />
Quin<strong>di</strong>, formalmente, il Presidente Alessandro<br />
Cassiani accetta la designazione a Componente<br />
del Consiglio Nazionale Forense del<br />
Distretto del Lazio.<br />
Il Consiglio dà mandato all’Ufficio <strong>di</strong> Segreteria<br />
per le rituali comunicazioni.<br />
Il Presidente Cassiani, preso atto, ringrazia<br />
per la designazione avvenuta all’unanimità,<br />
anzi per acclamazione. Spera <strong>di</strong> essere degno <strong>di</strong><br />
rappresentare il Distretto del Lazio nell’alto<br />
consesso.<br />
Prima <strong>di</strong> accettare l’incarico, sente il dovere<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare che si inchina alla decisione adottata,<br />
ma continua a pensare che Carlo Martuccelli<br />
fosse la persona più adatta a rivestire l’alta<br />
carica: per il suo spessore morale e culturale, per<br />
l’esperienza acquisita in tanti anni, per il rispetto<br />
che riscuote nell’Avvocatura romana e nazionale.<br />
Dichiara anche che, dopo tanti anni,<br />
lascia con malinconia quest’Aula che lo ha<br />
visto impegnato in battaglie e nella quale ha<br />
profuso passione, sacrifici, impegno totale.<br />
Ringrazia gli Impiegati del Consiglio ai quali<br />
manifesta affetto profondo e grande rispetto<br />
per l’aiuto prezioso che gli hanno manifestato<br />
sempre e in ogni occasione.<br />
- Il Presidente Cassiani comunica che in<br />
data 7 maggio 2007 è pervenuta, da parte dell’Avv.<br />
(omissis), una richiesta <strong>di</strong> nomina <strong>di</strong><br />
terzo arbitro per <strong>di</strong>rimere la controversia insorta<br />
tra la (omissis) e la (omissis).<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> nominare quale<br />
terzo arbitro l’Avv. Carlo Fer<strong>di</strong>nando Emanuele,<br />
con stu<strong>di</strong>o in Roma, Piazza <strong>di</strong> Spagna n.15.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota<br />
pervenuta il 19 aprile 2007 con la quale il<br />
Presidente del Consiglio Nazionale Forense,<br />
Avv. Prof. Guido Alpa, chiede ai Presidenti<br />
<strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni forensi italiani <strong>di</strong> esprimere osservazioni<br />
sul <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge “Disposizioni urgenti<br />
per la razionalizzazione e l’accelerazione<br />
del processo civile” al fine <strong>di</strong> formare una<br />
posizione istituzionale e unitaria dell’Avvocatura.<br />
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere<br />
Testa, quale Coor<strong>di</strong>natore dell’Osservatorio<br />
sulla Giustizia.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota<br />
del Presidente f.f. del Tribunale Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />
Roma, Dott. Alberto Bucci, pervenuta il 14<br />
maggio 2007, in<strong>di</strong>rizzata al Capo <strong>di</strong> Gabinetto,<br />
al Dipartimento dell’Organizzazione Giu<strong>di</strong>ziaria<br />
del Personale e dei Servizi, al Direttore<br />
Generale DGSIA del Ministero della Giustizia<br />
e, per conoscenza, all’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> forense romano,<br />
relativa alle doglianze mosse al Ministero in<br />
or<strong>di</strong>ne alla mancanza <strong>di</strong> personale per lo svolgimento<br />
delle varie attività e dei servizi e al<br />
mancato rinnovo delle 21 unità lavorative della<br />
Soc. Data Service S.p.A., in scadenza al 30<br />
settembre 2007.<br />
Il Consiglio delega il Consigliere Storace a<br />
prendere gli opportuni contatti.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione<br />
pervenuta il 14 maggio 2007 del<br />
Presidente della Commissione per la Manutenzione<br />
e Conservazione del Palazzo <strong>di</strong> Giustizia<br />
in Roma - P.zza Cavour volta a precisare e<br />
puntualizzare, con riferimento alle lettere a lui<br />
in<strong>di</strong>rizzate dal Consiglio in data 17 aprile 2007<br />
e 30 aprile 2007, la propria posizione sul noto<br />
problema insorto sullo svolgimento del corso<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 585
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
dei <strong>di</strong>fensori d’ufficio.<br />
Il Consiglio delega il Presidente a rispondere.<br />
- Il Presidente comunica che un incaricato<br />
della Commissione <strong>di</strong> Manutenzione del Palazzo<br />
<strong>di</strong> Giustizia <strong>di</strong> Piazza Cavour si <strong>di</strong>ce autorizzato<br />
a creare un passaggio per gli utenti del<br />
“Palazzo” attraverso la finestra sita nella stanza<br />
del Consigliere Tesoriere.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> dare incarico al<br />
Presidente perchè acquisisca la delibera eventualmente<br />
adottata.<br />
Assegnazione dei 20 posti nel nuovo<br />
parcheggio <strong>di</strong> Piazzale Clo<strong>di</strong>o<br />
- Il Presidente riferisce che si è proceduto a<br />
una revisione dei permessi per il vecchio parcheggio<br />
<strong>di</strong> Piazzale Clo<strong>di</strong>o e relaziona sulle<br />
domande pervenute per l’assegnazione dei permessi<br />
per il vecchio e per il nuovo parcheggio <strong>di</strong><br />
Piazzale Clo<strong>di</strong>o.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> concedere i permessi<br />
<strong>di</strong> parcheggio agli <strong>Avvocati</strong> Silvia Assennato,<br />
Francesco De Santis, Massimo Frattali Clementi,<br />
Orio Lorusso Caputi, Piera Palmerio, Paolo<br />
Tentori Montalto, Alessio Tranfa.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Antonella Altieri, Maria<br />
Assumma, Luigia Auriemma, Massimo Boccia<br />
Neri, Francesco Antonio Caputo, Mariasilvia<br />
Carbone, Agnese Casillo, Giuseppe Fiorentino,<br />
Mariastefania Gesualdo, Giorgio Guarnaschelli,<br />
Francesco Lilli, Manuela Massa, Gaetana<br />
Mastroianni, Lorenzo Monacchia, Umberto<br />
Monacchia, Darja Ostili, Emanuele Parlati,<br />
Fulvio Romeo, Stefano Rubeo, Umberto Giovanni<br />
Sanzari, Marco Saraz, Angela Sardellitti,<br />
Flavio Takanen, Cajetano Maria Vecchione,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte comunica<br />
che è pervenuta in data 10 maggio 2007 l’istanza<br />
dell’Avv. Filippo Paris, quale responsabile<br />
delle attività <strong>di</strong> formazione della Camera <strong>di</strong><br />
Conciliazione dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, con la quale chiede<br />
il riconoscimento, in favore sia dei partecipanti<br />
sia dei relatori del Corso <strong>di</strong> Formazione per<br />
Conciliatori, dei cre<strong>di</strong>ti formativi previsti dal<br />
Regolamento della Formazione Permanente<br />
approvato dal Consiglio Nazionale Forense il<br />
18 gennaio 2007.<br />
Il Consiglio, allo stato, non può accogliere<br />
la richiesta.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta il 10 maggio 2007 dell’Avv.<br />
Rocco Bianco con la quale il professionista<br />
comunica la costituzione <strong>di</strong> un’associazione<br />
professionale denominata “Stu<strong>di</strong>o Legale e Tributario<br />
Rocco Bianco Avvocato, Pierfrancesco<br />
Bruno Avvocato, Maria Luisa Rossi Ragioniere<br />
Commercialista, Civita Di Russo Avvocato &<br />
Fabio Costan Avvocato - Associazione Professionale”<br />
con logo “RB Partners & Associati”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
che in data 14 maggio 2007 è pervenuta la<br />
lettera dell’Avv. Giacomo Tutinelli con la quale<br />
lo stesso comunica che in data 20 <strong>di</strong>cembre<br />
2006 è stata sciolta la società tra <strong>Avvocati</strong>,<br />
costituita con l’Avv. Roberto De Simone, denominata<br />
“Tutinelli & De Simone s.t.p.”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
Investimenti liqui<strong>di</strong>tà fon<strong>di</strong> del Consiglio<br />
- Il Consigliere Tesoriere Testa espone al<br />
Consiglio l’opportunità <strong>di</strong> valutare l’investi-<br />
586<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
mento della liqui<strong>di</strong>tà derivante dall’avanzo <strong>di</strong><br />
amministrazione e dal Fondo destinato all’acquisto<br />
immobile attualmente investite in Titoli<br />
<strong>di</strong> Stato, CCT, ecc., in Fon<strong>di</strong> Comuni o soluzioni<br />
“miste” che coniughino la garanzia del<br />
rimborso del capitale con il massimo ren<strong>di</strong>mento<br />
possibile, secondo le attuali tendenze <strong>di</strong><br />
mercato. Come già comunicato ai Consiglieri,<br />
sono stati interpellati alcuni Istituti bancari <strong>di</strong><br />
rilevanza nazionale affinchè sottopongano al<br />
Consiglio soluzioni <strong>di</strong> investimento. Anche su<br />
iniziativa <strong>di</strong> alcuni Consiglieri, taluni Istituti<br />
bancari hanno pre<strong>di</strong>sposto soluzioni <strong>di</strong> investimento<br />
che già sono pervenute presso l’Ufficio<br />
<strong>di</strong> Tesoreria ed esaminate dal nostro consulente,<br />
dr. Antonio Spoti.<br />
Il Consigliere Tesoriere Testa chiede se il<br />
Consiglio intenda procedere verso una soluzione<br />
che veda il trasferimento dell’attuale liqui<strong>di</strong>tà,<br />
investita in CTP e altri titoli e obbligazioni <strong>di</strong><br />
Stato, verso soluzioni, <strong>di</strong> pari garanzia, ma con<br />
maggior ren<strong>di</strong>mento presso i detti Istituti bancari,<br />
da scegliere secondo criteri <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong><br />
convenienza.<br />
Il Consigliere Condello chiede che, in via<br />
preliminare, vengano fissati precisi “paletti”<br />
sulle caratteristiche dell’investimento e sui criteri<br />
<strong>di</strong> scelta dei titoli per poi, su questa base,<br />
interpellare gli Istituti bancari affinchè presentino<br />
offerte coerenti con dette in<strong>di</strong>cazioni prestabilite<br />
dal Consiglio.<br />
Dopo ampia <strong>di</strong>scussione, il Consiglio delibera<br />
<strong>di</strong> mandare all’Ufficio <strong>di</strong> Tesoreria l’elaborazione<br />
<strong>di</strong> precisi criteri su cui basare le richieste<br />
da inviare agli Istituti bancari da sottoporre,<br />
poi, al Consiglio.<br />
(pareri deontologici – v. rubrica)<br />
ADUNANZA DEL 22 MAGGIO 2007<br />
(adunanza straor<strong>di</strong>naria)<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere<br />
Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri<br />
Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti,<br />
Federico Bucci, Domenico Condello, Francesco<br />
Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco<br />
Gianzi.<br />
DISCIPLINA<br />
proc. trattati in <strong>di</strong>battimento ................ n. 7<br />
ADUNANZA DEL 24 MAGGIO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo<br />
Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone,<br />
Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti,<br />
Federico Bucci, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta,<br />
Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella<br />
Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 14<br />
passaggi all’elenco speciale ................... n. 1<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 4<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 3<br />
per decesso ...................................... n. 2<br />
per trasferimento............................. n. 2<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 23<br />
abilitazioni ............................................ n. 5<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 5<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine ................... n. 1<br />
compiuta pratica ................................... n. 20<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 2<br />
cancellazioni<br />
per trasferimento............................. n. 3<br />
a domanda ...................................... n. 5<br />
per fine pratica ................................ n. 4<br />
DISCIPLINA<br />
proce<strong>di</strong>menti trattati in <strong>di</strong>battimento .. n. 3<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 587
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
pratiche <strong>di</strong>sciplinari trattate<br />
archiviazioni ................................... n. 1<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 54<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ...... n. 22<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ...................................... n.109<br />
DELIBERE<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Letizia Caroli, Francesco<br />
Caso, Fausto Checcacci, Fabrizio Cipolletti,<br />
Maria Ferruti, Stefano Fiore, Giovanni Foti, Vito<br />
Fulminante, Gaetana Gagliano, Davide Gastal<strong>di</strong>,<br />
Annarita Iacopino, Eugenio Krauss, Alessandro<br />
Macchia, Giulio Mastroianni, Fabrizio Moriconi,<br />
Flavia Morrone, Giovanni Muzi, Luca<br />
Palange, Andrea Piccioni, Giulia Ra<strong>di</strong>ce, Massimiliano<br />
Sbernini, Edoardo Toraldo,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta il 18 maggio 2007 della<br />
Dr.ssa Silvana Giuliano con la quale comunica<br />
la costituzione <strong>di</strong> un’associazione professionale<br />
denominata “Cugia, De Marco & Associati<br />
Stu<strong>di</strong>o Legale”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta il 18 maggio 2007 <strong>degli</strong><br />
Avv.ti Giancarlo Bonanni, Fulvio De Amicis,<br />
Giovanna De Carolis, Stefano Mineo e Massimo<br />
Troili con la quale i professionisti comunicano<br />
la costituzione <strong>di</strong> un’associazione professionale<br />
denominata “Stu<strong>di</strong>o Legale Associato<br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> Bonanni, De Amicis, De Carolis,<br />
Mineo, Troili & Partners”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Tesoriere Testa relaziona<br />
sulla richiesta della Camera Penale <strong>di</strong> Roma<br />
con la quale si richiede il rimborso delle spese<br />
effettuate per l’organizzazione delle presenze<br />
nelle Aule penali del Tribunale Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />
Roma relativamente ai <strong>di</strong>fensori d’ufficio per<br />
gli anni non pagati fino al 2007.<br />
Il Consigliere Tesoriere Testa ritiene proporzionati<br />
e congrui il consuntivo e la prevenzione<br />
<strong>di</strong> spesa per l’attività <strong>di</strong> segreteria svolta<br />
dalla Camera Penale ma, nel contempo, ritiene<br />
opportuno e utile per l’economia del Consiglio,<br />
organizzare e pre<strong>di</strong>sporre con proprio<br />
personale <strong>di</strong>pendente e con propria struttura lo<br />
stesso servizio in collaborazione con le strutture<br />
giu<strong>di</strong>ziarie a far data dal 1° gennaio 2008.<br />
Il Consiglio, preso atto della relazione del<br />
Consigliere Tesoriere Testa, approva la spesa e<br />
gli dà mandato, unitamente ai Consiglieri Gianzi,<br />
Ierar<strong>di</strong> e Rossi, <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre un progetto <strong>di</strong><br />
struttura organizzativa affinchè il servizio reso<br />
dalla Camera Penale e dall’Associazione Nazionale<br />
Forense sia svolto da strutture consiliari.<br />
- Il Consigliere Tesoriere Testa, nella qualità<br />
<strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>natore della Commissione Osservatorio<br />
della Giustizia, su espresso mandato del<br />
Presidente, relaziona in or<strong>di</strong>ne al progetto <strong>di</strong><br />
legge <strong>di</strong> riforma dell’Or<strong>di</strong>namento Professionale<br />
forense fatto pervenire al Consiglio dal Senatore<br />
Roberto Manzione per eventuali osservazioni<br />
in merito.<br />
Il Consigliere Tesoriere Testa, constatato<br />
che il documento ricalca, per larga parte, il<br />
cosiddetto progetto Calvi, già oggetto <strong>di</strong> consi-<br />
588<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
derazioni e rilievi critici da parte della Commissione<br />
Osservatorio della Giustizia, lo <strong>di</strong>stribuisce<br />
ai Consiglieri unitamente alla copia della<br />
lettera inviata al Presidente del Consiglio Nazionale<br />
Forense e al Presidente del Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma con note e<br />
osservazioni critiche sul detto progetto Calvi in<br />
or<strong>di</strong>ne all’aumento del numero dei Consiglieri<br />
<strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni, al regime dell’incompatibilità,<br />
all’espropriazione del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
delle istruttorie e delle decisioni <strong>di</strong>sciplinari.<br />
Il Consigliere Tesoriere Testa invita i Consiglieri,<br />
se lo riterranno opportuno, a pre<strong>di</strong>sporre,<br />
sulla traccia <strong>di</strong> detta missiva, osservazioni e critiche<br />
sul progetto Manzione affinchè, al più presto,<br />
la volontà consiliare in tema <strong>di</strong> riforma<br />
dell’Or<strong>di</strong>namento Professionale sia manifestata<br />
presso le Istituzioni governative e parlamentari.<br />
Il Consiglio prende atto e si riserva <strong>di</strong> definire<br />
le proprie osservazioni in una prossima<br />
adunanza.<br />
- Il Consigliere Tesoriere Testa, in or<strong>di</strong>ne<br />
all’investimento della liqui<strong>di</strong>tà del Consiglio<br />
(avanzi <strong>di</strong> amministrazione e fondo del T.F.R.<br />
dei <strong>di</strong>pendenti) alla luce delle osservazioni dei<br />
Consiglieri espresse nella precedente adunanza<br />
e delle osservazioni del consulente, Dr. Antonio<br />
Spoti, in or<strong>di</strong>ne alle varie offerte <strong>di</strong> investimento<br />
giunte all’Ufficio Amministrazione del<br />
Consiglio e all’eventualità <strong>di</strong> una riattivazione<br />
della polizza con le Assicurazioni Generali per<br />
il T.F.R., espone che lo stesso Ufficio Amministrazione<br />
ritiene opportuno investire un milione<br />
<strong>di</strong> euro in B.O.T. semestrali che prefigurano<br />
un tasso <strong>di</strong> circa il 4% annuo lordo e non in<br />
Fon<strong>di</strong> Comuni, comunque gestiti da Istituzioni<br />
bancarie e/o assicurative.<br />
Il Consiglio, all’unanimità, approva l’investimento<br />
in B.O.T. semestrali così come in<strong>di</strong>cato<br />
dall’Ufficio Amministrazione e dal consulente<br />
del Consiglio. In relazione al fondo T.F.R.<br />
si riserva <strong>di</strong> valutare l’eventuale riattivazione<br />
della polizza con le Assicurazioni Generali S.p.A.<br />
- Il Consigliere Tesoriere Testa, quale Coor<strong>di</strong>natore<br />
della Commissione Deontologica<br />
unitamente al Consigliere Rossi, espone al<br />
Consiglio e produce contestualmente la prima<br />
bozza del lavoro svolto dalla Commissione<br />
stessa e, in particolare, dall’Avv. Alessandro De<br />
Belvis, Coor<strong>di</strong>natore Vicario della Commissione,<br />
relativo all’aggiornamento della giurisprudenza<br />
sul Co<strong>di</strong>ce Deontologico Forense, nonchè<br />
della raccolta dei pareri espressi dalla stessa<br />
Commissione negli anni 2005, 2006 e 2007.<br />
Il Consigliere Tesoriere Testa propone <strong>di</strong><br />
pubblicare la raccolta dei pareri deontologici e<br />
<strong>di</strong> organizzare un Convegno <strong>di</strong> presentazione<br />
subito dopo il periodo estivo anche in relazione<br />
all’attualità del problema alla luce delle mo<strong>di</strong>fiche<br />
apportate al Co<strong>di</strong>ce Deontologico dal<br />
Consiglio Nazionale Forense.<br />
Il Consiglio approva la spesa e manda all’Ufficio<br />
Amministrazione per provvedere alla<br />
stampa della pubblicazione. Incarica il Consigliere<br />
Tesoriere ad acquisire preventivi per l’affidamento<br />
della stampa e la Commissione<br />
Deontologica per l’organizzazione del Convegno<br />
<strong>di</strong> presentazione.<br />
Camera <strong>di</strong> Conciliazione: in<strong>di</strong>viduazione<br />
strutture adeguate al suo funzionamento<br />
- Il Presidente riferisce sulla richiesta dei<br />
componenti della Camera <strong>di</strong> Conciliazione<br />
circa l’utilizzo <strong>di</strong> una stanza <strong>di</strong> Via Vala<strong>di</strong>er per<br />
l’organizzazione della Camera.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> dare incarico al<br />
Consigliere Segretario Conte e al Consigliere<br />
Tesoriere Testa <strong>di</strong> prendere contatto con il<br />
<strong>di</strong>rettivo della Camera <strong>di</strong> Conciliazione e riferire<br />
alla prossima adunanza.<br />
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere<br />
Testa a verificare lo stato dei luoghi negli uffici<br />
<strong>di</strong> Via Vala<strong>di</strong>er e <strong>di</strong> riferire alla prossima adunanza.<br />
ADUNANZA DEL 31 MAGGIO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 589
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta, Francesco<br />
Storace, Livia Rossi, Francesco Gianzi, Rosa<br />
Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 7<br />
elenco speciale ................................ n. 1<br />
variazioni elenco speciale ..................... n. 1<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 1<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 3<br />
per trasferimento............................. n. 2<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 9<br />
abilitazioni ............................................ n. 5<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 1<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine ................... n. 2<br />
compiuta pratica ................................... n. 10<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 3<br />
cancellazioni<br />
per trasferimento............................. n. 3<br />
a domanda ...................................... n. 4<br />
per fine pratica ................................ n. 9<br />
DISCIPLINA<br />
proce<strong>di</strong>menti trattati in <strong>di</strong>battimento .. n. 2<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 87<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ...... n. 17<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ...................................... n. 53<br />
rigetti ............................................... n. 1<br />
DELIBERE<br />
- Il Presidente Cassiani comunica che in<br />
data 21 maggio 2007 è pervenuta da parte <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> (omissis) e (omissis) una richiesta <strong>di</strong><br />
nomina <strong>di</strong> terzo arbitro per <strong>di</strong>rimere la controversia<br />
insorta tra l’Avv. (omissis) e la (omissis).<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> nominare quale<br />
terzo arbitro l’Avv. Tommaso Carpinella con<br />
stu<strong>di</strong>o a Roma in Via della Giuliana n.9.<br />
- Il Presidente comunica che l’Istituto “Carlo<br />
Arturo Iemolo” è <strong>di</strong>sponibile a collaborare<br />
per la formazione <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> e, inoltre, a<br />
concedere borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o a beneficio <strong>di</strong> giovani<br />
avvocati che svolgono il tirocinio professionale<br />
negli stu<strong>di</strong> legali.<br />
Il Consiglio delega il Presidente a prendere<br />
contatto.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Roberta Carta, Gloria Caruso,<br />
Monica Cerchi, Luigi Di Felice, Aldo<br />
Falcone, Flaviana Fratoni, Domiziana Giovannetti,<br />
Enrico Leo, Fulvio Mazzotta, Sabrina<br />
Morelli, Paolo Palleschi, Francesca Piotto, Antonella<br />
Pulcini, Simona Ren<strong>di</strong>na, Raul Scaffi<strong>di</strong><br />
Argentina, Luciano Scavonetto, Nicola Trotta,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
Parere n. (omissis) - Avv. (omissis)<br />
- Il Consigliere Bucci riferisce sulla pratica<br />
relativa alla richiesta <strong>di</strong> parere <strong>di</strong> congruità su<br />
note <strong>di</strong> onorari n. (omissis), nella quale è emersa<br />
la contestazione del rapporto <strong>di</strong> assistenza professionale<br />
da parte della società asseritamente<br />
cliente, mentre il titolare dello stu<strong>di</strong>o legale<br />
presso il quale svolgeva la sua attività il richiedente<br />
il parere, ha illustrato documentatamente<br />
sia la precedente sussistenza <strong>di</strong> un rapporto <strong>di</strong><br />
collaborazione professionale (dell’o<strong>di</strong>erno ri-<br />
590<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
chiedente il parere con esso titolare dello stu<strong>di</strong>o),<br />
sia la riferibilità a se stesso dell’incarico<br />
professionale oggetto della richiesta <strong>di</strong> parere<br />
consiliare, così come <strong>di</strong> altro incarico (per altra<br />
società cliente) per il quale prende la contestazione<br />
giu<strong>di</strong>ziale sul preteso rapporto <strong>di</strong> mandato,<br />
essendo stato già ottenuto il parere consiliare<br />
<strong>di</strong> congruità dallo stesso o<strong>di</strong>erno richiedente.<br />
Il Consiglio<br />
- delibera trasmettersi la pratica all’Ufficio<br />
Disciplina.<br />
- Il Consigliere Barbantini riferisce che il<br />
Presidente f.f. del Tribunale Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Roma,<br />
con comunicazione pervenuta il 29 maggio<br />
2007, ha espresso parere favorevole all’installazione<br />
della segnaletica in<strong>di</strong>cante la <strong>di</strong>slocazione<br />
<strong>degli</strong> Uffici e delle Cancellerie del Tribunale<br />
Civile <strong>di</strong> Roma.<br />
Riferisce, inoltre, che prenderà contatto<br />
con i sub consegnatari e con la Presidente del<br />
XVII Municipio per concordare detta installazione.<br />
Il Consiglio ne prende atto e apprezza l’opera<br />
svolta dal Consigliere Barbantini.<br />
- Il Consigliere Fasciotti comunica che <strong>di</strong><br />
persona ha verificato che non sono <strong>di</strong>sponibili,<br />
presso il Ruolo Generale del Tribunale Civile <strong>di</strong><br />
Roma, le note <strong>di</strong> iscrizione a ruolo sia per le<br />
cause or<strong>di</strong>narie che per i proce<strong>di</strong>menti speciali<br />
sommari.<br />
I Colleghi che non scaricano dal sito internet<br />
del Tribunale il modello, sono costretti ad<br />
acquistarlo presso la Sala <strong>Avvocati</strong> con un costo<br />
aggiuntivo al Contributo Unificato.<br />
Il Consigliere Fasciotti propone al Consiglio<br />
<strong>di</strong> chiedere al Presidente del Tribunale <strong>di</strong> autorizzare<br />
la collocazione, nel corridoio antistante<br />
l’Ufficio del Ruolo Generale, le note <strong>di</strong> iscrizione<br />
pre<strong>di</strong>sposte da personale dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>.<br />
Il Consiglio approva e delega il Consigliere<br />
Fasciotti a pre<strong>di</strong>sporre la suddetta proposta.<br />
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che in data<br />
26 maggio 2007 ha ricevuto la nota dell’Avv.<br />
Andrea Ingenito con la quale comunica che il<br />
padre, Avv. Mario Ingenito, è deceduto il 21<br />
maggio scorso, colpito da una crisi che ne aveva<br />
definitivamente compromesso le con<strong>di</strong>zioni,<br />
già pregiu<strong>di</strong>cate.<br />
Con grande commozione intende ricordare,<br />
a chi l’ha conosciuto, la figura <strong>di</strong> giurista e <strong>di</strong><br />
uomo <strong>di</strong> alto valore morale, che ha amato<br />
intensamente l’attività <strong>di</strong> avvocato.<br />
Il Consigliere Fasciotti ricorda che l’Avv.<br />
Mario Ingenito ha <strong>di</strong>mostrato sempre grande<br />
<strong>di</strong>sponibilità verso i giovani Colleghi, specie<br />
quelli che si avvicinavano nel corso delle u<strong>di</strong>enze<br />
all’allora Giu<strong>di</strong>ce Conciliatore <strong>di</strong> Roma; ha<br />
sempre improntato i rapporti professionali ad<br />
un’elevata considerazione del rapporto <strong>di</strong> colleganza.<br />
Il Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong><br />
Roma esprime le più sentite condoglianze alla<br />
Signora Ingenito e ai due figli.<br />
- Il Consigliere Rossi comunica che, nella<br />
qualità <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>natore della Scuola Forense,<br />
ha ricevuto da parte della Casa E<strong>di</strong>trice Cedam<br />
una proposta <strong>di</strong> collaborazione e aggiornamento<br />
che consentirebbe alla Biblioteca del Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> ottenere, gratuitamente, una<br />
serie <strong>di</strong> prodotti da mettere a <strong>di</strong>sposizione <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> e consentirebbe altresì agli iscritti alla<br />
Scuola Forense <strong>di</strong> acquistare i Co<strong>di</strong>ci commentati<br />
“Breviaria Iuris” ed altri prodotti a con<strong>di</strong>zioni<br />
vantaggiose.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> approvare la proposta<br />
riservandosi il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> prenderne in considerazione<br />
altre da parte <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse Case e<strong>di</strong>trici.<br />
- Il Consigliere Rossi riferisce che in data 28<br />
maggio 2007 è pervenuta comunicazione della<br />
Procura della Repubblica <strong>di</strong> Roma Dott. (omissis)<br />
con la quale, in relazione alla richiesta <strong>di</strong><br />
traduzione dell’Avv. (omissis) per l’adunanza<br />
del 19 luglio 2007 ai fini del <strong>di</strong>sposto dell’art. 43<br />
R.D.L. n. 1578/33, si afferma che “Non si ritiene,<br />
allo stato, <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre la traduzione dell’indagato<br />
per la seduta del 19 luglio 2007".<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> rivolgere analoga<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 591
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
richiesta all’Ufficio competente del Ministero<br />
della Giustizia.<br />
(pareri deontologici - v. rubrica)<br />
Regolamento per la formazione permanente<br />
Il Consigliere Tesoriere Testa espone i principi<br />
informatori del Regolamento per la formazione<br />
permanente redatto e approvato dal Consiglio<br />
Nazionale Forense. Al <strong>di</strong> là delle <strong>di</strong>squisizioni<br />
possibili sulla legittimità dello stesso Regolamento<br />
e sulla competenza del Consiglio<br />
Nazionale Forense a emanarlo con efficacia<br />
vincolante nei confronti <strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni territoriali,<br />
e alla luce della necessità <strong>di</strong> provvedere in<br />
tempi rapi<strong>di</strong> e <strong>di</strong> osservare norme tendenzialmente<br />
comuni a tutti gli Or<strong>di</strong>ni forensi, ritiene<br />
che detto Regolamento possa essere ritenuto<br />
idoneo come fondamento normativo del proce<strong>di</strong>mento<br />
<strong>di</strong> formazione permanente da adottare<br />
dall’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> forense romano. Fa presente<br />
che su mandato del Consiglio, si è appositamente<br />
riunito con il Consigliere Rossi e ha<br />
pre<strong>di</strong>sposto delibere con finalità attuative del<br />
detto Regolamento anche in relazione alle esigenze<br />
<strong>di</strong> numeri e <strong>di</strong> spazio per realizzare le<br />
attività necessarie.<br />
Prende la parola il Consigliere Segretario<br />
Conte il quale pur ribadendo il proprio pensiero<br />
-già peraltro espresso in un articolo pubblicato<br />
nell’ultimo Notiziario sull’argomento- ritiene<br />
doveroso che tutti i Consiglieri siano edotti<br />
sulla delicata questione e pertanto chiede cortesemente<br />
ai Colleghi Rossi e Testa <strong>di</strong> fornire<br />
documentazione idonea a tutti i Consiglieri<br />
cosicchè, in una prossima adunanza, si possa<br />
affrontare la delicata quanto urgente tematica<br />
in modo appropriato.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> rinviare ogni decisione<br />
in una prossima adunanza dopo che tutti<br />
i Consiglieri hanno preso visione della documentazione<br />
oggi <strong>di</strong>stribuita in copia e <strong>di</strong> quella<br />
che verrà successivamente consegnata dai Consiglieri<br />
Rossi e Testa.<br />
Camera Arbitrale: approvazione Statuto e<br />
Regolamento<br />
- Il Consigliere Tesoriere Testa in or<strong>di</strong>ne<br />
allo Statuto e Regolamento della Camera Arbitrale<br />
rileva che la Commissione appositamente<br />
costituita ha mo<strong>di</strong>ficato la bozza <strong>di</strong> Statuto e<br />
Regolamento in conformità a quanto deliberato<br />
dal Consiglio. Quin<strong>di</strong> invita il Consiglio ad<br />
approvare detto Statuto e Regolamento come<br />
pre<strong>di</strong>sposto nella nuova formulazione.<br />
Il Consiglio approva lo Statuto e il Regolamento<br />
per la costituzione e funzionamento<br />
della Camera Arbitrale e <strong>di</strong>spone che nella<br />
prossima adunanza vengano convocati i componenti<br />
del Comitato Scientifico avanti il Consiglio<br />
per l’inse<strong>di</strong>amento della Camera Arbitrale<br />
e dei suoi Organi rappresentativi, dando<br />
mandato altresì agli Uffici competenti per ogni<br />
incombenza per l’attuazione della delibera.<br />
- Il Consigliere Barbantini chiede al Presidente<br />
Cassiani <strong>di</strong> prendere la parola, comunicando<br />
al Consigliere Segretario Conte che darà<br />
lettura <strong>di</strong> un proprio documento, specificando<br />
che lo stesso dovrà essere considerato parte<br />
integrante dell’o<strong>di</strong>erno verbale, attesa l’importanza<br />
e il rilievo <strong>di</strong> quanto in esso contenuto.<br />
Il Presidente Cassiani passa la parola al<br />
Consigliere Barbantini il quale dà lettura <strong>di</strong><br />
quanto segue:<br />
“Signor Presidente, da quando è iniziata<br />
l’attuale legislatura, questo Consiglio è stato<br />
oggetto <strong>di</strong> attacchi, pesanti, offensivi e, soprattutto,<br />
privi <strong>di</strong> fondamento, da parte del Consigliere<br />
Bucci il quale, forse <strong>di</strong>menticando <strong>di</strong> aver<br />
presieduto per due bienni questo stesso Consiglio<br />
e <strong>di</strong> farne parte da oltre 22 anni, non si è<br />
peritato <strong>di</strong> portare, soprattutto all’esterno, <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to<br />
e pesanti insinuazioni nei confronti sia<br />
del Consiglio sia dei Consiglieri non appartenenti<br />
al suo gruppo.<br />
Abbiamo sopportato che lo stesso Consigliere<br />
facesse propalare sul sito <strong>di</strong> un suo can<strong>di</strong>dato<br />
non eletto notizie riguardanti i verbali<br />
delle nostre adunanze, prima ancora della loro<br />
approvazione, <strong>di</strong> essere stati tacciati <strong>di</strong> essere<br />
592<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
dei “ladroni”, mi riferisco al fax da lui inviato a<br />
centinaia <strong>di</strong> Colleghi -con sapiente esclusione<br />
<strong>di</strong> quelli a lui non gra<strong>di</strong>ti!-; abbiamo sopportato<br />
i suoi interventi esclusivamente defatigatori e,<br />
certamente, non costruttivi per i lavori del<br />
Consiglio, senza reagire proprio per non metterci<br />
al suo stesso livello; ma, ultimamente, il<br />
Consigliere Bucci ha fatto tracimare il vaso<br />
della sopportazione quando ha inviato, sempre<br />
alle centinaia <strong>di</strong> Colleghi suoi “amici” o presunti<br />
tali, una sua lettera rivelando loro una circostanza<br />
appresa nel corso <strong>di</strong> un’adunanza.<br />
Mi riferisco alla questione <strong>di</strong> quel Consigliere<br />
per la quale il Consiglio, in quella stessa<br />
adunanza, aveva <strong>di</strong>sposto la trasmissione <strong>degli</strong><br />
atti a Perugia, per competenza: ebbene, dopo<br />
aver appreso, in quella sede, la questione che<br />
riguardava detto Consigliere, ha <strong>di</strong>vulgato, con<br />
dette lettere, tale notizia, pur priva del nominativo,<br />
con ciò violando una delle regole base del<br />
nostro Or<strong>di</strong>namento: il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> propalazione<br />
<strong>di</strong> notizie apprese nell’esercizio della funzione<br />
consiliare.<br />
Peraltro, quando alcuni mesi prima questo<br />
Consiglio dovette inviare a Perugia un proce<strong>di</strong>mento<br />
<strong>di</strong>sciplinare nei confronti <strong>di</strong> altro Consigliere,<br />
per presunte ipotesi <strong>di</strong> reati attinenti la<br />
professione forense, nessuno ne ha gioito nè si<br />
è sognato, tantomeno, <strong>di</strong> propagandare la notizia<br />
all’esterno.<br />
Ma il Consigliere Bucci ha proseguito nella<br />
sua azione denigratoria nei confronti <strong>di</strong> molti<br />
Consiglieri, propalando notizie inveritiere, offensive<br />
e prive <strong>di</strong> ogni fondamento nel corso<br />
delle riunioni che, perio<strong>di</strong>camente, effettua<br />
presso l’ex Caffè l’Esperia a Lungotevere dei<br />
Mellini o nella sua <strong>di</strong>mora, con 60-70 avvocati<br />
per lo più assai giovani; ma siccome anche noi<br />
abbiamo qualche conoscenza tra gli avvocati<br />
romani, molti hanno riferito, e non solo a me,<br />
il contenuto <strong>di</strong> dette esibizioni: Tu, caro Presidente,<br />
saresti un uomo che manca <strong>di</strong> parola, il<br />
Consigliere Anziano, un povero vecchio, solo e<br />
che lui va a trovare per alleviargli la solitu<strong>di</strong>ne<br />
(non so se gli porta anche un piatto <strong>di</strong> minestra!),<br />
il sottoscritto è vittima <strong>degli</strong> usurai (ringrazio<br />
che non abbia detto che pratico io l’usura),<br />
il Consigliere Segretario che è rissoso, prepotente<br />
e “alterato” (lo riporto tra virgolette<br />
perchè, a quanto pare, il senso dell’aggettivazione<br />
sarebbe stato assai pesante), una Consigliere<br />
donna è stata la causa del fallimento del<br />
proprio matrimonio avendo avuto una relazione<br />
con il migliore amico del marito, altro Consigliere<br />
è un parafangaro; del Consigliere Fasciotti<br />
non ricordo quanto riferito: comunque<br />
ne ha parlato male.<br />
Poichè il silenzio da noi tenuto, la nostra<br />
mancata reazione, proprio per non scendere al<br />
suo basso livello, potrebbe aver ingenerato in<br />
qualche Collega l’idea che, forse qualcosa <strong>di</strong><br />
vero possa esserci nelle affermazioni non veritiere<br />
del Consigliere Bucci, Ti chiedo, Egregio<br />
Presidente, <strong>di</strong> aprire una pratica <strong>di</strong>sciplinare nei<br />
confronti del Consigliere Bucci, segnatamente<br />
per aver <strong>di</strong>vulgato la notizia, pur priva del<br />
nominativo, relativa a quel Consigliere nei cui<br />
confronti il Consiglio inviò a Perugia il proce<strong>di</strong>mento,<br />
con ciò violando il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> propalazione<br />
<strong>di</strong> notizie apprese nell’esercizio della<br />
funzione consiliare, inviandola a Perugia, per<br />
competenza.<br />
Per le altre affermazioni prive <strong>di</strong> fondamento<br />
ed altamente offensive, ritengo che ognuno<br />
<strong>di</strong> noi potrà agire secondo quanto riterrà più<br />
opportuno.<br />
Il Consigliere Bucci potrà confermare quanto<br />
sopra o smentire: nel quale caso porterò<br />
numerose testimonianze in merito.<br />
Ho copia della lettera <strong>di</strong> cui ho parlato, da<br />
lui inviata 4-5 giorni dopo quell’adunanza ove,<br />
tra l’altro, afferma in assoluto contrasto con la<br />
verità, che il Consiglio non raccolse la sua<br />
richiesta <strong>di</strong> trattare le <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> quel Consigliere<br />
facendo quadrato”.<br />
Il Presidente esprime tutto il proprio sdegno<br />
per quanto riferito dal Consigliere Barbantini<br />
ribadendo che, ancora una volta, ci si trova<br />
innanzi ad atteggiamenti provocatori ed inaccettabili<br />
che offendono tutti, Consiglieri e Istituzione,<br />
ed esprimono una tale bassezza che<br />
non è paragonabile neppure “a delle liti condo-<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 593
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
miniali <strong>di</strong> bassa periferia”. Il Presidente Cassiani<br />
invita il Consigliere Bucci a smentire, ribadendo<br />
che non consentirà a nessuno <strong>di</strong> offendere<br />
chicchessia e agirà <strong>di</strong> conseguenza.<br />
Prende la parola il Consigliere Rossi la quale<br />
esprime anch’essa tutto il proprio sdegno per<br />
quanto riferito dal Consigliere Barbantini rilevando,<br />
altresì, che fare riferimenti assimilabili a<br />
biechi pettegolezzi, peraltro privi <strong>di</strong> fondamento,<br />
tirando in ballo vicende personali e familiari<br />
-comunque dolorose- al fine <strong>di</strong> stimolare una<br />
cruda propaganda elettorale, è cosa esecrabile e<br />
che non necessita <strong>di</strong> ulteriori commenti.<br />
Prende la parola il Consigliere Gianzi il<br />
quale esprime anch’esso tutto il proprio <strong>di</strong>sgusto<br />
per quanto letto dal Consigliere Barbantini<br />
sottolineando che, lo stesso, è da mesi oggetto<br />
<strong>di</strong> una campagna <strong>di</strong>ffamatoria condotta e ideata<br />
dal Consigliere Bucci il quale, vieppiù, non<br />
perde occasione per esprimere giu<strong>di</strong>zi gravemente<br />
lesivi della sua reputazione in vari e<br />
ripetuti colloqui con Colleghi dai quali -esso<br />
Consigliere Gianzi- ha avuto riscontro e conferma.<br />
Il Consigliere Gianzi riba<strong>di</strong>sce, ancora una<br />
volta, che si riserva ogni azione, in qualsiasi<br />
sede, a propria tutela e invita il Presidente<br />
Cassiani a prendere tutte le opportune iniziative<br />
nei confronti del Consigliere Bucci per quanto<br />
sopra descritto.<br />
A questo punto si allontana il Consigliere<br />
Bucci.<br />
Prende la parola il Consigliere Barbantini il<br />
quale evidenzia la circostanza che, non solo il<br />
Consigliere Bucci non ha inteso minimamente<br />
smentire quanto è stato riferito poc’anzi, bensì,<br />
lo stesso Consigliere Bucci, ha implicitamente<br />
ammesso la veri<strong>di</strong>cità dei fatti esposti, limitandosi<br />
ad allontanarsi dall’Aula senza motivo.<br />
Prende la parola il Consigliere Segretario<br />
Conte il quale, preliminarmente, esprime la<br />
massima solidarietà e il più sincero affetto a<br />
tutti i Consiglieri che sono stati colpiti nel loro<br />
onore e nel loro decoro, e chiede al Presidente<br />
Cassiani <strong>di</strong> porre fine all’o<strong>di</strong>erna adunanza<br />
lasciando allo stesso Presidente ogni opportuna<br />
decisione su quanto è avvenuto.<br />
I Consiglieri Fasciotti e Storace si associano<br />
a quanto <strong>di</strong>chiarato dal Consigliere Segretario<br />
Conte.<br />
ADUNANZA DEL 7 GIUGNO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Federico Bucci, Giulio Prosperetti,<br />
Paolo Nesta, Domenico Condello, Francesco<br />
Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè,Francesco<br />
Gianzi, Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 9<br />
elenco speciale ................................ n. 1<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 5<br />
per decesso ...................................... n. 2<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 15<br />
abilitazioni ............................................ n. 12<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 4<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine ................... n. 1<br />
compiuta pratica ................................... n. 12<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 6<br />
cancellazioni<br />
per trasferimento............................. n. 1<br />
a domanda ...................................... n. 3<br />
per fine pratica ................................ n. 5<br />
DISCIPLINA<br />
proce<strong>di</strong>menti trattati in <strong>di</strong>battimento .. n. 3<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 58<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ...... n. 13<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
594<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
ammissioni ...................................... n. 84<br />
rigetti ............................................... n. 9<br />
iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato .. n. 51<br />
DELIBERE<br />
Convocazione dei Componenti del<br />
Comitato Scientifico della Camera Arbitrale<br />
- Prende la parola il Presidente Cassiani il<br />
quale saluta una rappresentanza dei Componenti<br />
del Comitato Scientifico della Camera<br />
Arbitrale sottolineando il prezioso impegno<br />
<strong>di</strong>mostrato nello stu<strong>di</strong>o e nella stesura dello<br />
Statuto e del Regolamento già approvato dal<br />
Consiglio. Li esorta a completare i lavori onde<br />
in<strong>di</strong>viduare i criteri per la selezione <strong>degli</strong> iscritti.<br />
Preannuncia iniziative volte a pubblicizzare la<br />
nascita della Camera Arbitrale e una solenne<br />
cerimonia <strong>di</strong> presentazione. Gli <strong>Avvocati</strong>: Mauro<br />
Balata, Marina Belloni, Alessandra Civello,<br />
Giorgio Della Valle, Alessandro Graziani, Luigi<br />
Mannucci, Marco Marianello, Enzo Proietti,<br />
Tiziana Stefanelli, componenti del Comitato<br />
Scientifico della Camera Arbitrale, vengono<br />
presentati dal Consigliere Segretario Conte a<br />
tutto il Consiglio.<br />
I Colleghi espongono al Consiglio, in sintesi,<br />
i lavori sin qui effettuati da parte del Comitato<br />
Scientifico nominato relazionando su quelli<br />
che saranno i prossimi incombenti per dare<br />
impulso definitivo alla realizzazione della Camera<br />
Arbitrale dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong><br />
Roma.<br />
Il Consigliere Ierar<strong>di</strong>, che ha partecipato ai<br />
lavori del Comitato, ringrazia tutti i Componenti<br />
complimentandosi per il lavoro svolto,<br />
serio e proficuo, che ha consentito <strong>di</strong> raggiungere<br />
gli obiettivi prefissati.<br />
Il Presidente Cassiani, alla luce <strong>di</strong> quanto<br />
esposto da parte dei Colleghi componenti della<br />
Camera, comunica che il Consiglio ha approvato<br />
Statuto e Regolamento e propone <strong>di</strong> presentare<br />
la Camera Arbitrale in una manifestazione<br />
solenne.<br />
- Il Consigliere Tesoriere Testa comunica <strong>di</strong><br />
aver ricevuto richiesta <strong>di</strong> collaborazione <strong>di</strong><br />
un’agenzia <strong>di</strong> recupero cre<strong>di</strong>ti al fine <strong>di</strong> recuperare<br />
i cre<strong>di</strong>ti sui contributi annuali dei Colleghi<br />
morosi.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> ritenere opportuno<br />
che venga incaricata non un’agenzia <strong>di</strong> recupero<br />
cre<strong>di</strong>ti ma dei Colleghi e, in tal senso, delibera<br />
altresì <strong>di</strong> nominare un pool <strong>di</strong> avvocati con<br />
nominativi che verranno segnalati, almeno due<br />
da ogni Consigliere, al più presto all’Ufficio<br />
Amministrazione.<br />
- Il Consigliere Tesoriere Testa, vista l’attuale<br />
situazione dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Roma pressato da<br />
urgenti incombenze istituzionali, ritiene opportuno<br />
che il Consiglio adotti una delibera<br />
finalizzata a rinviare la prevista Assemblea Straor<strong>di</strong>naria<br />
per il 5 luglio 2007. L’argomento<br />
all’or<strong>di</strong>ne del giorno <strong>di</strong> detta Assemblea, potrà<br />
essere inserito in una prossima Assemblea anche<br />
Or<strong>di</strong>naria, in considerazione che solo alla<br />
fine del 2008 dovrà svolgersi il prossimo Congresso<br />
Nazionale Forense e, pertanto, solo allora<br />
potrà tornare <strong>di</strong> attualità il problema se<br />
aderire o meno all’Organismo Unitario dell’Avvocatura.<br />
Nell’ipotesi che il Consiglio ritenga, comunque<br />
opportuno, in<strong>di</strong>re una Assemblea Straor<strong>di</strong>naria,<br />
pur con notevoli costi aggiuntivi per<br />
l’Istituzione consiliare, il Consigliere Tesoriere<br />
Testa ritiene che la stessa non possa tenersi così<br />
a breve. I Colleghi romani dovranno essere<br />
previamente sensibilizzati sull’argomento, magari<br />
convocando una Conferenza delle Associazioni<br />
forensi del Distretto, senza le formalità<br />
e i costi <strong>di</strong> una Assemblea Straor<strong>di</strong>naria, affinchè<br />
si stu<strong>di</strong>no le modalità per rendere eventualmente<br />
edotti gli oltre 19.000 <strong>Avvocati</strong> romani<br />
sull’asserita importanza e decisività della questione<br />
prospettata.<br />
Dopo ampia <strong>di</strong>scussione con l’intervento<br />
<strong>di</strong> vari Consiglieri il Consiglio<br />
delibera<br />
<strong>di</strong> porre l’argomento all’or<strong>di</strong>ne del giorno della<br />
prossima adunanza.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 595
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
- Prima <strong>di</strong> procedere alla trattazione dei<br />
proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari all’or<strong>di</strong>ne del giorno,<br />
il Presidente Cassiani informa il Consiglio in<br />
or<strong>di</strong>ne all’arrivo <strong>di</strong> alcune buste anonime e/o<br />
falsamente intestate contenenti delle sentenze<br />
della Suprema Corte relative al Consigliere<br />
Gianzi. Poichè alcune <strong>di</strong> queste missive recano<br />
nominativi <strong>di</strong> mittenti -quasi certamente falsi- il<br />
Presidente Cassiani propone <strong>di</strong> convocare gli<br />
apparenti mittenti per informarli <strong>di</strong> quanto<br />
avvenuto.<br />
Il Presidente Cassiani riba<strong>di</strong>sce che quanto<br />
sta avvenendo, nelle ultime settimane, ve<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>chiarazione dello scorso giovedì del Consigliere<br />
Barbantini, costituisce una vera e propria<br />
offesa per l’Istituzione e che tali condotte vanno<br />
assolutamente stigmatizzate e condannate.<br />
Il Presidente Cassiani riba<strong>di</strong>sce, altresì, che intende<br />
andare in fondo alla vicenda sino a quando<br />
non verrà alla luce la verità e che è suo volere<br />
<strong>di</strong>fendere l’immagine del Consiglio e dei Consiglieri<br />
a fronte <strong>di</strong> attacchi o<strong>di</strong>osi ed esecrabili.<br />
Prende la parola il Consigliere Gianzi il<br />
quale precisa: “In quest’aula, dove sono stati<br />
seduti i Padri dell’Avvocatura, non posso che<br />
stigmatizzare l’o<strong>di</strong>oso comportamento dei vili<br />
che hanno fatto dell’anonimato e della delazione<br />
il proprio stile <strong>di</strong> vita e la propria ban<strong>di</strong>era.<br />
La memoria corre necessariamente a quel<br />
gruppo <strong>di</strong> farisei, sepolcri imbiancati, can<strong>di</strong><strong>di</strong><br />
fuori e putri<strong>di</strong> dentro, talmente intenti a cercare<br />
la pagliuzza nell’occhio altrui che non si avvedevano<br />
della trave presente nel proprio. Non è<br />
minimamente paragonabile la situazione <strong>di</strong> chi<br />
ha commesso censurabili condotte nell’esercizio<br />
della professione tentando <strong>di</strong> negoziarle e<br />
barattarle con vicende che, ove provate, attengono<br />
alla sfera personale e non professionale.<br />
Tra i moralizzatori poi vi è anche chi dovrebbe<br />
essere più sensibile e cauto ai giu<strong>di</strong>zi affrettati<br />
proprio perchè ha provato sulla propria pelle il<br />
degradante processo delle chiacchiere extra processuali<br />
ed extra giu<strong>di</strong>ziarie per essere stata<br />
coinvolta nel noto proce<strong>di</strong>mento instaurato<br />
presso il Tribunale <strong>di</strong> Roma per le truffe ai<br />
danni delle assicurazioni.<br />
Mi auguro che il tempo che de<strong>di</strong>chiamo<br />
all’attività consiliare possa essere speso in maniera<br />
più proficua nell’interesse dell’Avvocatura<br />
e che l’ansia <strong>di</strong> qualcuno, per le prossime<br />
elezioni, non lo <strong>di</strong>stolga dai veri problemi per i<br />
quali è stato designato a rappresentare gli <strong>Avvocati</strong><br />
romani”.<br />
Il Presidente Cassiani riba<strong>di</strong>sce la sua volontà<br />
<strong>di</strong> svolgere un’istruttoria -personalmente e<br />
<strong>di</strong>rettamente- sulla questione prima <strong>di</strong> prendere<br />
una decisione definitiva in modo che il<br />
Consiglio possa essere puntualmente edotto <strong>di</strong><br />
quanto avvenuto. Aggiunge, altresì, il Presidente<br />
Cassiani <strong>di</strong> aver appreso <strong>di</strong>rettamente da un<br />
noto Collega che ha ricevuto da parte del<br />
Consigliere Bucci una richiesta <strong>di</strong> parere sugli<br />
aspetti deontologici riguardanti la questione<br />
del Consigliere Gianzi del quale, peraltro, non<br />
ha fatto il nome.<br />
Il Presidente Cassiani ritiene che tale condotta<br />
si commenti da sola e si limita a riferire<br />
quanto avvenuto perché il Consiglio ne tragga<br />
le conseguenti dovute valutazioni.<br />
A questo punto prende la parola il Consigliere<br />
Barbantini il quale preso atto <strong>di</strong> quanto<br />
affermato e comunicato dal Presidente Cassiani,<br />
insiste perché quanto da esso Consigliere<br />
Barbantini dedotto alla precedente adunanza<br />
sia oggetto <strong>di</strong> o<strong>di</strong>erna valutazione del Consiglio,<br />
sia riguardo eventuali ed opportune determinazioni<br />
del Consiglio medesimo relativamente<br />
alla lettera propalata dal Consigliere<br />
Bucci in or<strong>di</strong>ne alla vicenda del Consigliere<br />
Gianzi con uniti commenti sull’atteggiamento<br />
del Consiglio stesso, sia al fine <strong>di</strong> conoscere una<br />
qualche replica da parte del Consigliere Bucci il<br />
quale -alla precedente adunanza- intese allontanarsi<br />
senza dare risposta alcuna al Consigliere<br />
Barbantini.<br />
Replica il Consigliere Bucci il quale insiste<br />
affinchè la questione sollevata dal Consigliere<br />
Barbantini venga rimessa alle se<strong>di</strong> competenti<br />
sotto ogni profilo e non limitatamente al tema<br />
oggi ristretto dal Consigliere Barbantini alla<br />
<strong>di</strong>ffusione della richiesta <strong>di</strong> conforto sulla condotta<br />
tenuta da esso Consigliere Bucci.<br />
596<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
Il Consigliere Barbantini, sentito quanto<br />
dedotto e scritto dal Consigliere Bucci, si riporta<br />
integralmente al quarto capoverso <strong>di</strong> pagina<br />
24 del verbale del 31 maggio 2007 ove chiedeva<br />
al Presidente l’apertura <strong>di</strong> una pratica esclusivamente<br />
in relazione alla nota lettera ed a tutte le<br />
affermazioni contenute in detta missiva sia<br />
relative al Consigliere Gianzi sia riferite ad<br />
eventuali omissioni o condotte del Consiglio<br />
tutto. Il Consigliere Barbantini, precisa, poi,<br />
che per quanto attiene al resto della sua comunicazione<br />
del 31 maggio 2007 la stessa riferiva<br />
voci, chiacchiere, pettegolezzi noti a tutti da<br />
oltre <strong>di</strong>eci mesi e che quin<strong>di</strong> non erano oggetto<br />
<strong>di</strong> sorpresa per chicchessia. Il Consigliere Barbantini<br />
non intende coinvolgere oltremodo i<br />
Colleghi -già coinvolti loro malgrado nell’ascoltare<br />
più o meno casualmente siffatte voci- e<br />
quin<strong>di</strong> insiste solo ed esclusivamente perché la<br />
pratica <strong>di</strong> Segreteria venga aperta sulla illegittima<br />
propalazione <strong>di</strong> notizie riservate da parte<br />
del Consigliere Bucci e sulle valutazioni in<br />
or<strong>di</strong>ne alla condotta del Consiglio sempre contenute<br />
nella missiva -inviata a centinaia <strong>di</strong> avvocati-<br />
sempre dal Consigliere Bucci.<br />
Il Consigliere Nesta, nell’esprimere il più<br />
vivo <strong>di</strong>sappunto per la lesione d’immagine e <strong>di</strong><br />
cre<strong>di</strong>bilità che sta subendo l’Istituzione, chiede<br />
che la questione sia rimessa al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>di</strong> Perugia e alla Procura della Repubblica<br />
presso il Tribunale <strong>di</strong> Roma, affinchè<br />
quest’ultima valuti se nei fatti emersi siano<br />
ravvisabili estremi <strong>di</strong> reato.<br />
Il Consigliere Cerè si associa alle richieste<br />
dei Consiglieri Bucci e Nesta <strong>di</strong> trasmissione<br />
<strong>degli</strong> atti sia all’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia<br />
sia alla Procura della Repubblica presso il<br />
Tribunale <strong>di</strong> Roma.<br />
Quanto alle affermazioni del Presidente<br />
Cassiani inerenti il momento <strong>di</strong> degrado e<br />
sca<strong>di</strong>mento che il Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> sta<br />
attraversando per i noti fatti, il Consigliere Cerè<br />
fa rilevare che tale grave decadenza è iniziata<br />
nel momento in cui il Consigliere Gianzi si è<br />
can<strong>di</strong>dato alle elezioni pur avendo già riportato<br />
una condanna definitiva a suo carico, a tutti<br />
sottaciuta.<br />
Prende la parola il Consigliere Rossi la quale,<br />
a proposito della presente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità<br />
da parte del Consiglio da attribuirsi, secondo<br />
quanto affermato dal Consigliere Cerè, al<br />
comportamento del Consigliere Gianzi, rileva<br />
come appaia assolutamente strumentale e fuor<br />
<strong>di</strong> luogo un’affermazione <strong>di</strong> tal fatta. La sentenza<br />
emessa nei confronti del Consigliere Gianzi<br />
attiene, infatti, ad episo<strong>di</strong> occorsi in occasione<br />
<strong>di</strong> una manifestazione sportiva a seguito del<br />
verificarsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni tra la folla. Pur senza<br />
voler giustificare l’accaduto, non si può non<br />
fare a meno <strong>di</strong> rilevare come, a volte, i comportamenti<br />
umani vengano con<strong>di</strong>zionati dalle circostanze<br />
<strong>di</strong> tempo e <strong>di</strong> luogo in cui gli stessi<br />
avvengono.<br />
Di per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità da parte dell’Istituzione<br />
si potrebbe parlare laddove il Consigliere<br />
Gianzi avesse violato la legge nell’esercizio della<br />
propria attività professionale. Viceversa, il<br />
<strong>di</strong>svalore sociale e morale della sua condotta<br />
può ritenersi pari a molti comportamenti che<br />
ognuno <strong>di</strong> noi ha posto in essere più volte pur<br />
senza aver avuto conseguenze <strong>di</strong> sorta (si pensi<br />
alle ingiurie per motivi <strong>di</strong> viabilità, o alle <strong>di</strong>ffamazioni<br />
in scritti, lettere e fax ...).<br />
L’attacco <strong>di</strong> cui è oggi fatto oggetto il Consigliere<br />
Gianzi non è dunque altro che una vile<br />
strumentalizzazione a fini elettorali e non è altri<br />
che il suo artefice a far vacillare la cre<strong>di</strong>bilità<br />
dell’Istituzione.<br />
Il Consigliere Storace, in relazione alla comunicazione<br />
del Consigliere Barbantini, <strong>di</strong>chiara<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre in toto il suo contenuto<br />
aderendo alle richieste ivi formulate. Il Consigliere<br />
Storace esprime anzitutto tutta la sua più<br />
affettuosa solidarietà a tutti i Consiglieri oggetto<br />
della vicenda narrata dal Consigliere Barbantini<br />
alla fine della precedente adunanza.<br />
Si <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong>spiaciuto, amareggiato e costernato<br />
per i toni assunti dalla <strong>di</strong>scussione e<br />
chiede che il Consigliere Bucci, se crede, smentisca<br />
<strong>di</strong> avere così pesantemente offeso alcuni<br />
Consiglieri dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> attribuendo loro comportamenti<br />
e atteggiamenti negativi, se non<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 597
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
ad<strong>di</strong>rittura violanti norme penali.<br />
In mancanza <strong>di</strong> smentita sarà ovvio considerare<br />
confermate le affermazioni provenienti<br />
dal Consigliere Bucci <strong>di</strong> cui alla comunicazione<br />
del Consigliere Barbantini.<br />
Il Consigliere Storace con<strong>di</strong>vide la necessità<br />
<strong>di</strong> un’istruttoria sulle lettere anonime così come<br />
<strong>di</strong>chiarato dal Presidente Cassiani.<br />
Il Consigliere Fasciotti si associa ed insiste<br />
perché il Presidente Cassiani <strong>di</strong>a corso ad<br />
un’istruttoria come prospettato per poi riferire<br />
in Consiglio prima possibile.<br />
Il Consigliere Segretario Conte dà lettura <strong>di</strong><br />
un documento che viene trascritto integralmente:<br />
“Mi rivolgo al Presidente, dopo la lettura del<br />
documento del Consigliere Barbantini -avvenuta<br />
alla fine della scorsa adunanza del 31<br />
maggio u.s.- che ha fatto luce, con riferimenti<br />
precisi e in<strong>di</strong>cazioni indefettibili, al coacervo <strong>di</strong><br />
voci, congerie, chiacchiere più o meno anonime<br />
che hanno interessato e riguardato numerosi<br />
membri del Consiglio.<br />
Chiedo a Te -illustre Presidente- che cosa<br />
deve scaturire da parte del Consiglio a fronte <strong>di</strong><br />
quanto precisamente dedotto dal Consigliere<br />
Barbantini.<br />
Per quanto mi consta, come già ebbi modo<br />
<strong>di</strong> fare in passato, mi limito solo a stigmatizzare<br />
il degradarsi <strong>di</strong> quanto avviene intorno a noi a<br />
causa <strong>di</strong> siffatte condotte dove la delazione e<br />
l’offesa costituiscono ormai il clima quoti<strong>di</strong>ano<br />
che mira a infettare irrime<strong>di</strong>abilmente l’Istituzione.<br />
Mi chiedo, Presidente, se l’insulto gratuito,<br />
l’o<strong>di</strong>oso anonimato della delazione, che abbiamo<br />
veduto nelle ultime ore, l’oscuro montare<br />
del virulento sospetto deve costituire motivo <strong>di</strong><br />
debolezza e <strong>di</strong> inesorabile per<strong>di</strong>ta dell’autorevolezza<br />
del Consiglio che -a mio modesto<br />
avviso- è il primo presupposto che ci rende<br />
riferimento sicuro per i Colleghi che hanno<br />
bisogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e tutela.<br />
Credo che si debba <strong>di</strong>fendere ad ogni costo,<br />
e senza alcun ce<strong>di</strong>mento, la <strong>di</strong>gnità del Consiglio<br />
e <strong>di</strong> tutti i Consiglieri e sono certo che Tu<br />
Presidente sei pienamente consapevole <strong>di</strong> questa<br />
esigenza e che Ti impegnerai per realizzare<br />
quanto necessario.<br />
Anche gli avvenimenti <strong>degli</strong> ultimi sette<br />
giorni che hai riferito -con l’arrivo <strong>di</strong> sconcertanti<br />
buste anonime o falsamente intestate contenenti<br />
una sentenza della Corte <strong>di</strong> Cassazione<br />
connessa <strong>di</strong>rettamente ad un Consigliere, giunta,<br />
peraltro, anche presso il mio stu<strong>di</strong>o e che<br />
esibisco a tutti- confermano che vi è necessità <strong>di</strong><br />
iniziative forti, <strong>di</strong> prese <strong>di</strong> posizioni inequivoche<br />
per rispondere verso l’accanimento <strong>di</strong> qualcuno<br />
che si cela <strong>di</strong>etro un vigliacco anonimato.<br />
Non so se questo qualcuno appartenga al nostro<br />
mondo, ma sono certo che chi è solcato<br />
dalla tentazione dell’anonimo deve essere affrontato<br />
e scoperto e deve pagare con l’assunzione<br />
delle responsabilità che ne conseguono.<br />
Sono sicuro, illustre Presidente, caro Alessandro,<br />
che ci in<strong>di</strong>cherai come si potrà <strong>di</strong>fendere<br />
l’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> professionale con lealtà e solidarietà,<br />
ma soprattutto con coraggio, dote, questa,<br />
del tutto ignota a colui il quale, o coloro i quali,<br />
gettano fango celandosi <strong>di</strong>etro la codar<strong>di</strong>a dell’anonimato”.<br />
Altresì, il Consigliere Segretario Conte <strong>di</strong>chiara<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre appieno quanto prospettato<br />
dal Presidente Cassiani sulla necessità <strong>di</strong><br />
un’istruttoria -condotta dallo stesso- al fine <strong>di</strong><br />
fare luce su quanto sta avvenendo. Conclude il<br />
Consigliere Segretario Conte esprimendo -come<br />
già fatto nella precedente adunanza- nuovamente<br />
la sua più affettuosa e sentita solidarietà<br />
a tutti i Consiglieri citati nella missiva del<br />
Consigliere Barbantini.<br />
Prende la parola il Consigliere Barbantini il<br />
quale propone che il Consiglio deliberi da una<br />
parte <strong>di</strong> formare un fascicolo -da rimettersi<br />
all’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Perugia- sulla sola fattispecie riguardante<br />
la lettera del Consigliere Bucci, e la<br />
conseguente <strong>di</strong>chiarazione del Consigliere Barbantini<br />
stesso, inerente alla vicenda giu<strong>di</strong>ziaria<br />
che ha visto protagonista il Consigliere Gianzi,<br />
dall’altra che venga espletata dal Presidente<br />
Cassiani un’istruttoria sulla spiacevole vicenda<br />
delle lettere anonime.<br />
598<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
Prende la parola il Consigliere Cipollone il<br />
quale esprime tutta la sua amarezza e il suo<br />
<strong>di</strong>sappunto per quanto sta avvenendo, e per<br />
tutte quelle affermazioni che riguarderebbero<br />
anche la sua persona le quali allo stesso Consigliere<br />
Cipollone “non toccano minimamente”.<br />
Il Consigliere Cipollone, nel prendere atto<br />
dell’esistenza <strong>di</strong> fatti riprovevoli che portano<br />
<strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to all’intera Avvocatura, invita i Consiglieri<br />
ad affrontare con serenità e fermezza la<br />
situazione, ricordando che nei tempi bui come<br />
quelli attuali, Maupassant sosteneva che “la<br />
nostra coscienza è un giu<strong>di</strong>ce infallibile, fino a<br />
quando non l’abbiamo assassinata”.<br />
Esorta, pertanto, tutti i Consiglieri a valutare<br />
senza inutili isterismi quanto denunciato dal<br />
Consigliere Barbantini e propone <strong>di</strong> inviare gli<br />
atti al competente Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong><br />
Perugia in relazione a quelli già acquisiti e <strong>di</strong><br />
dare incarico al Presidente <strong>di</strong> espletare un’indagine<br />
in relazione agli anonimi.<br />
Prende la parola il Consigliere Condello il<br />
quale si <strong>di</strong>chiara contrario a scindere le due<br />
posizioni come affermato dal Consigliere Barbantini<br />
e a <strong>di</strong>scutere su questioni attinenti a<br />
Consiglieri in carica e insiste affinchè tutta la<br />
questione debba essere inviata per essere esaminata,<br />
per competenza, dal solo Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia.<br />
Prende la parola per ultimo il Consigliere<br />
Tesoriere Testa il quale preso atto della <strong>di</strong>scussione<br />
si <strong>di</strong>chiara comunque contrario alla trasmissione<br />
<strong>degli</strong> atti al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> qualsiasi sede<br />
istituzionale domestica.<br />
Il Presidente Cassiani, a questo punto, richiamandosi<br />
alla proposta del Consigliere Barbantini<br />
chiede al Consiglio <strong>di</strong> esprimersi su<br />
quanto sopra.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> formare un fascicolo<br />
relativo alla lettera del Consigliere Bucci<br />
inviata ai Colleghi, così come depositata in<br />
copia dal Consigliere Barbantini in data 31<br />
maggio 2007, unitamente alla comunicazione<br />
del Consigliere Barbantini stesso sempre relativa<br />
alla precedente adunanza e <strong>di</strong> trasmetterlo,<br />
per competenza, al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia. Altresì, il Consiglio dà<br />
mandato al Presidente <strong>di</strong> espletare l’istruttoria<br />
sui Colleghi coinvolti dalle lettere anonime, sia<br />
riguardo i presunti mittenti, sia riguardo coloro<br />
i quali hanno richiesto “per tabulas” le copie<br />
delle sentenze della Suprema Corte contenute<br />
nelle missive anonime, per poi successivamente<br />
riferirne in Consiglio.<br />
- Il Presidente Cassiani comunica che ha<br />
acquisito il verbale della Commissione <strong>di</strong> Manutenzione<br />
relativo alla seduta nella quale è<br />
stato deliberato <strong>di</strong> utilizzare il corridoio della<br />
Presidenza come passaggio per il pubblico.<br />
Chiede che il Consiglio ne <strong>di</strong>scuta e adotti<br />
una delibera in proposito.<br />
Il Consiglio manda al Presidente <strong>di</strong> reagire<br />
all’iniziativa che <strong>di</strong> fatto incide nell’operatività<br />
del Consiglio.<br />
- Il Presidente Cassiani comunica che in data<br />
29 maggio 2007 è pervenuta da parte <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
(omissis) una richiesta <strong>di</strong> nomina <strong>di</strong> arbitro<br />
per <strong>di</strong>rimere la controversia insorta tra la (omissis)<br />
e la (omissis), in quanto quest’ultima non ha<br />
provveduto a nominare il proprio arbitro.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> nominare quale<br />
arbitro l’Avv. Alessandra Amoresano, con stu<strong>di</strong>o<br />
a Roma in Via della Farnesina n. 355.<br />
- Il Presidente Cassiani comunica che l’Avv.<br />
C. Fer<strong>di</strong>nando Emanuele, nominato dal Consiglio<br />
quale terzo arbitro per <strong>di</strong>rimere la controversia<br />
insorta tra la (omissis) e la (omissis), con<br />
missiva del 28 maggio 2007 <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> non<br />
accettare l’incarico.<br />
Il Presidente Cassiani comunica, inoltre,<br />
che l’Avv. (omissis), con istanza pervenuta il 29<br />
maggio 2007, preso atto della rinuncia dell’Avv.<br />
C. Fer<strong>di</strong>nando Emanuele, rinnova la richiesta.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> nominare quale<br />
terzo arbitro l’Avv. Francesco Cefaly, con stu<strong>di</strong>o<br />
a Roma in Via A. Bertoloni n.55.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla missiva<br />
dell’Avv. Prof. Roberto Marraffa pervenuta il 6<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 599
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
giugno 2007 volta a ringraziare il Consiglio per<br />
l’attività svolta a favore della classe forense per<br />
stigmatizzare il degrado del mondo giu<strong>di</strong>ziario<br />
e a rappresentare l’esigenza che l’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> assuma<br />
rigorose e autorevoli iniziative idonee a<br />
salvaguardare il lavoro dell’avvocato.<br />
Il Consiglio approva l’iniziativa dell’Avv.<br />
Roberto Marraffa che ringrazia per i preziosi<br />
suggerimenti.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Emilio Capossela, Enrico<br />
De Rossi, Federico Lodato, Luca Macrì, Pietro<br />
Martino, Angela Orlando, Roberta Palamara,<br />
Maria Virginia Romano, Francesco Savarese,<br />
Stefano Scocchera, Cristian To<strong>di</strong>ni, Angela<br />
Viggiani, Piero Volpe,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
(pareri deontologici - v. rubrica)<br />
ADUNANZA DEL 12 GIUGNO 2007<br />
(adunanza straor<strong>di</strong>naria)<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,<br />
Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico<br />
Condello, Francesco Storace,Livia Rossi, Donatella<br />
Cerè, Francesco Gianzi.<br />
DISCIPLINA<br />
proce<strong>di</strong>menti trattati in <strong>di</strong>battimento .. n. 7<br />
ADUNANZA DEL 14 GIUGNO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello,<br />
Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè,<br />
Francesco Gianzi, Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 7<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 1<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 3<br />
per trasferimento............................. n. 1<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 19<br />
abilitazioni ............................................ n. 5<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine ................... n. 2<br />
compiuta pratica ................................... n. 14<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 4<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 8<br />
per fine pratica ................................ n. 5<br />
ASSISTENZA<br />
Fondo Assistenza Consiglio n. 1 erogazione<br />
DISCIPLINA<br />
proce<strong>di</strong>menti trattati in <strong>di</strong>battimento .. n. 3<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 60<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ....... n. 23<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ...................................... n. 73<br />
rigetti ............................................... n. 1<br />
DELIBERE<br />
600<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
- Vengono ammessi in Aula i Rappresentanti<br />
dell’Associazione Immigrazione i quali riferiscono<br />
al Consiglio le finalità della Tavola Rotonda<br />
sull’Immigrazione che si terrà il 25 giugno<br />
2007 e i motivi per i quali chiedono il<br />
patrocinio del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>.<br />
Il Consiglio, all’esito dell’au<strong>di</strong>zione, concede<br />
il patrocinio richiesto.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Sebastiano Antinori, Mario<br />
Assennato, Sergio Bucalo, Valeria Bucalo,<br />
Adriano Casellato, Consuelo Del Balzo, Peter<br />
Farrell, Clau<strong>di</strong>o Guccione, Massimiliano Lombardo,<br />
Francesco Missori, Silvia Pietropaoli,<br />
Fabiana Polikar, Paola Razzano, Graziella Russo,<br />
Francesco Scanzano, Cataldo Scarpello,<br />
Francesca Sgarrella, Mariarosaria Tenuta, Donato<br />
Toma, Francesco Tucci, Paolo Valensise,<br />
Caterina Verdel, Alfredo Vitale,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte comunica<br />
che in data 6 giugno 2007 è pervenuta la lettera<br />
dell’Avv. Fabio Maria Galiani con la quale il<br />
professionista chiede l’intervento del Consiglio<br />
per la tutela della sua <strong>di</strong>gnità professionale ed<br />
umana in quanto in un atto processuale, facendo<br />
riferimento ad esso Avv. Galiani, avrebbe<br />
concorso in un reato.<br />
Il Consiglio delega il Consigliere Rossi per<br />
esame.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte comunica<br />
che in data 11 giugno 2007 è pervenuta dall’Avv.<br />
Fortunato Villa una richiesta <strong>di</strong> designazione<br />
<strong>di</strong> uno o più avvocati abilitati al patrocinio<br />
avanti la Corte <strong>di</strong> Cassazione al fine dell’impugnazione<br />
della sentenza n. 5072/06 della<br />
Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma Sezione Lavoro,<br />
quale con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> ricevibilità del successivo<br />
ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.<br />
Il Consiglio designa l’Avv. Maurizio de<br />
Stefano.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
che ha ricevuto dalla A.F.O.L. -Associazione<br />
Forense <strong>di</strong> Ostia e Litorale- una comunicazione<br />
con la quale si proclama l’astensione dalle<br />
u<strong>di</strong>enze civili e penali da tenersi presso la sola<br />
Sezione <strong>di</strong>staccata <strong>di</strong> Ostia del Tribunale <strong>di</strong><br />
Roma nei giorni 5 e 6 luglio 2007 in considerazione<br />
delle <strong>di</strong>fficoltà nelle quali si trovano i<br />
predetti Uffici per carenza, ormai cronica, del<br />
personale amministrativo.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Consigliere Cerè comunica che in data<br />
6 giugno 2007 si è riunita la Commissione del<br />
Difensore Civico forense che, dopo mesi <strong>di</strong><br />
lavori preparatori, dà il via allo sportello telematico<br />
del Difensore Civico Forense. Sarà possibile,<br />
così, per gli <strong>Avvocati</strong> romani inviare a detta<br />
Commissione quesiti, problematiche da risolvere<br />
o semplicemente l’esposizione <strong>di</strong> fatti che<br />
necessitano <strong>di</strong> un confronto, ad eccezione delle<br />
questioni che riguardano la deontologia, le<br />
parcelle <strong>di</strong> congruità su note <strong>di</strong> onorari e le<br />
iscrizioni, riservate alle funzioni istituzionali<br />
del Consiglio.<br />
Il Consigliere Cerè chiede che l’iniziativa<br />
venga pubblicata sul sito dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>.<br />
Il Consiglio accoglie la richiesta.<br />
- Il Consigliere Fasciotti comunica che sono<br />
ancora in atto i lavori parlamentari sul <strong>di</strong>segno<br />
<strong>di</strong> legge C2272 bis/A “Misure per il citta<strong>di</strong>no<br />
consumatore e per agevolare le attività produttive<br />
e commerciali, nonchè interventi in settori<br />
<strong>di</strong> rilevanza nazionale” e, in particolare, del-<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 601
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
l’emendamento in materia <strong>di</strong> semplificazione<br />
del passaggio <strong>di</strong> immobili (emendamento<br />
41.0300 in <strong>di</strong>scussione nei prossimi giorni) che<br />
attribuisce anche agli avvocati la competenza<br />
per l’autenticazione delle sottoscrizioni relative<br />
ad atti e <strong>di</strong>chiarazioni aventi ad oggetto la<br />
cessione o la donazione <strong>di</strong> beni immobili <strong>di</strong><br />
valore catastale non superiore a 100.000 euro,<br />
ovvero la costituzione o la mo<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ritti sui medesimi beni.<br />
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha<br />
espresso la propria contrarietà all’emendamento<br />
41.0300 trasmettendo alle più alte cariche<br />
dello Stato la propria motivazione.<br />
Il Consiglio prende atto.<br />
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che la<br />
Cassa Nazionale <strong>di</strong> Previdenza e Assistenza<br />
Forense ha comunicato:<br />
- che è stata confermata la convenzione<br />
“gran<strong>di</strong> eventi” con le Assicurazioni Generali<br />
senza onere alcuno per gli iscritti;<br />
- che la garanzia base della convenzione<br />
“gran<strong>di</strong> eventi” può essere estesa versando 72,00<br />
euro per ciascun familiare <strong>di</strong> iscritto o superstite;<br />
- che è stata sottoscritta una nuova convenzione<br />
avente ad oggetto una copertura integrativa;<br />
- che i premi sono stati ripartiti per fascia <strong>di</strong><br />
età <strong>degli</strong> assicurati:<br />
a. fino a 40 anni: euro 200,00;<br />
b. 41/60 anni: euro 360,00;<br />
c. 61/80 anni: euro 520,00;<br />
con sconti del 15% sui premi nel caso <strong>di</strong> nucleo<br />
composto da due persone; del 25% nel caso <strong>di</strong><br />
nucleo composto da tre persone; del 30% nel<br />
caso <strong>di</strong> nucleo composto da quattro o più<br />
persone.<br />
La vali<strong>di</strong>tà è stata prevista per il periodo che<br />
va dal 1° aprile 2007 al 31 marzo 2010.<br />
Gli iscritti potranno rivolgersi <strong>di</strong>rettamente<br />
alla Cassa Forense per ritirare la convenzione<br />
Forense-Generali entro il corrente mese <strong>di</strong><br />
giugno.<br />
Il Consiglio prende atto.<br />
- Il Consigliere Storace comunica <strong>di</strong> essere<br />
intervenuto, in rappresentanza del Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, il 1° giugno 2007 alla riunione<br />
indetta dal Ministero della Giustizia - DGSIA,<br />
in persona del Magistrato responsabile dell’area<br />
civile Dott.ssa Amelia Torrice, avente ad oggetto<br />
il progetto <strong>di</strong> informatizzazione <strong>degli</strong> Uffici<br />
Giu<strong>di</strong>ziari anche in vista dell’introduzione del<br />
processo civile telematico.<br />
All’incontro, coor<strong>di</strong>nato dal Presidente della<br />
Corte <strong>di</strong> Appello, hanno partecipato il Dott.<br />
Clau<strong>di</strong>o Castelli, Capo Dipartimento del Ministero<br />
della Giustizia, il Dott. Sergio Brescia,<br />
Direttore Generale DGSIA e molti Magistrati<br />
responsabili <strong>degli</strong> Uffici Giu<strong>di</strong>ziari romani e<br />
l’Avv. Alessandro Graziani per la Camera Civile<br />
<strong>di</strong> Roma.<br />
Il Consigliere Storace, dopo aver ascoltato<br />
i progetti <strong>di</strong> prossima introduzione, ha manifestato<br />
la <strong>di</strong>sponibilità del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
a <strong>di</strong>ffondere le notizie relative alla informatizzazione<br />
per prendere parte alla realizzazione <strong>di</strong><br />
tutti i processi che potranno contribuire allo<br />
snellimento e alla velocizzazione delle procedure.<br />
A tal fine, si è <strong>di</strong>chiarato anche <strong>di</strong>sponibile<br />
a partecipare all’istituendo tavolo <strong>di</strong> lavoro<br />
per concordare, insieme alla Magistratura, le<br />
prassi operative da adottare.<br />
L’Avv. Alessandro Graziani è intervenuto<br />
in rappresentanza della Camera Civile <strong>di</strong> Roma<br />
<strong>di</strong>chiarando, anch’egli, la <strong>di</strong>sponibilità a contribuire<br />
alla informazione agli avvocati che ad<br />
oggi risultano ancora non abbastanza evoluti<br />
nell’utilizzazione <strong>degli</strong> strumenti informatici.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla missiva<br />
pervenuta in data 14 giugno 2007 dal Dott.<br />
Nicolò Cavalcanti <strong>di</strong> Verbicaro, Presidente dell’Associazione<br />
“Silvia Sandano”, con la quale<br />
chiede il patrocinio, la collaborazione e il sostegno<br />
del Consiglio per vari eventi scientifici in<br />
fase <strong>di</strong> realizzazione.<br />
Il Consiglio approva le finalità e l’attività<br />
dell’Associazione “Silvia Sandano” e delibera<br />
<strong>di</strong> concedere il patrocinio morale.<br />
602<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota<br />
pervenuta a mezzo fax in data 6 giugno dall’Avv.<br />
Giorgio della Valle, accompagnatoria del<br />
comunicato stampa del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Milano relativa al <strong>di</strong>segno <strong>di</strong><br />
legge che attribuisce anche agli avvocati la<br />
competenza per l’autenticazione delle sottoscrizioni<br />
<strong>di</strong> cessioni o donazioni immobiliari <strong>di</strong><br />
valore catastale non superiore a 100.000,00<br />
euro.<br />
Riferisce inoltre sulla nota pervenuta in<br />
data 7 giugno 2007 sempre dall’Avv. Giorgio<br />
della Valle, accompagnatoria <strong>di</strong> copia <strong>di</strong> 2<br />
articoli <strong>di</strong> giornale relativi all’argomento sopra<br />
descritto.<br />
Il Consiglio delega i Consiglieri Fasciotti e<br />
Testa all’esame <strong>degli</strong> atti trasmessi dall’Avv.<br />
Giorgio della Valle.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione<br />
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura<br />
Italiana - O.U.A., pervenuta l’8<br />
maggio 2007, relativa all’in<strong>di</strong>zione per i giorni<br />
11, 12 e 13 ottobre 2007 in Roma, della V<br />
Conferenza Nazionale dell’Avvocatura sul<br />
tema “Se questa Giustizia ... una rinascita che<br />
non può attendere”.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Presidente informa il Consiglio che è<br />
giunto un fax in copia per conoscenza a tutti i<br />
Consiglieri ed al Presidente medesimo a firma<br />
Avv. (omissis) - tra l’11 ed il 12 giugno 2007 -<br />
rimesso dallo stesso al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia avente ad oggetto<br />
testualmente: “Richiesta <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare<br />
a carico dei 15 Consiglieri dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>di</strong> Roma, già avanzata il 22 marzo 2007, con<br />
invito alle <strong>di</strong>missioni in blocco e lettera anonima,<br />
inviata da ignoti all’Avv. (omissis) con<br />
allegate due sentenze, emesse dalla Corte Suprema<br />
<strong>di</strong> Cassazione nei confronti dell’Avv.<br />
Francesco Gianzi, Consigliere dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, dalle<br />
quali risultava e risulta che sono state richieste<br />
dall’Avv. (omissis)”.<br />
Il Presidente Cassiani informa il Consiglio<br />
che in tale fax vi sono narrati fatti riferiti al<br />
Consigliere Federico Bucci con preciso riguardo<br />
al Consigliere Gianzi.<br />
Il Consiglio delega il Presidente a mettere<br />
all’or<strong>di</strong>ne del giorno della prossima adunanza<br />
la delicata questione e <strong>di</strong> riferirne in merito.<br />
Assemblea Straor<strong>di</strong>naria fissata per il<br />
5 luglio 2007: decisione in or<strong>di</strong>ne alla<br />
opportunità <strong>di</strong> rinviarla ad altra data in<br />
ottemperanza al <strong>di</strong>sposto <strong>degli</strong> artt. 2<br />
comma 2 e 18 D.L.L. 23.11.1944 n. 382<br />
Il Consigliere Condello propone <strong>di</strong> posticipare<br />
l’Assemblea Straor<strong>di</strong>naria fissata per il 5<br />
luglio p.v. ad altra data inserendo all’or<strong>di</strong>ne del<br />
giorno altri argomenti.<br />
Il Consigliere Tesoriere Testa si riporta a<br />
quanto riferito nella precedente adunanza del<br />
Consiglio e rileva che occorre considerare la<br />
normativa per la convocazione dell’Assemblea<br />
<strong>di</strong> cui all’art. 2 del D.L.L. 23 novembre 1944 n.<br />
382 perchè, qualunque sia la decisione del<br />
Consiglio in or<strong>di</strong>ne alla convocazione dell’Assemblea<br />
Straor<strong>di</strong>naria, la stessa venga adottata<br />
con l’osservanza delle regole in materia. Pertanto,<br />
si rimette alla decisione del Consiglio con<br />
l’auspicio che si evitino contrapposizioni e, in<br />
ogni caso, chiede che nell’eventualità della<br />
convocazione l’or<strong>di</strong>ne del giorno possa essere<br />
integrato con altri punti.<br />
Il Consigliere Segretario Conte, preso atto<br />
<strong>di</strong> quanto dedotto dai Consiglieri Condello e<br />
Testa e considerata la delicatezza dell’argomento,<br />
chiede al Presidente che la questione venga<br />
posta all’or<strong>di</strong>ne del giorno <strong>di</strong> una delle due<br />
prossime adunanze cosicchè il Consiglio possa<br />
deliberare dopo una opportuna e necessaria<br />
riflessione.<br />
Il Presidente Cassiani fa presente che durante<br />
l’Assemblea Or<strong>di</strong>naria del 26 aprile si è deciso<br />
<strong>di</strong> fissare l’Assemblea Straor<strong>di</strong>naria per il giorno<br />
5 luglio onde affrontare definitivamente il problema<br />
dell’adesione all’Organismo Unitario<br />
dell’Avvocatura.<br />
Ritiene pertanto che il Consiglio non possa<br />
venir meno a un impegno assunto pubblica-<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 603
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
mente che, oltretutto, ha indotto il rappresentante<br />
dell’O.U.A. a ritirare la mozione.<br />
Aggiunge, però, che le considerazioni <strong>di</strong><br />
natura tecnica potrebbero determinare il rinvio<br />
ad una data imme<strong>di</strong>atamente successiva alle<br />
ferie estive.<br />
ADUNANZA DEL 21 GIUGNO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico<br />
Condello, Francesco Storace, Livia<br />
Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi,<br />
Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 5<br />
elenco speciale ................................ n. 1<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 1<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 6<br />
per decesso ...................................... n. 1<br />
per trasferimento............................. n. 2<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 15<br />
abilitazioni ............................................ n. 5<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 3<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine ................... n. 1<br />
compiuta pratica ................................... n. 14<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 1<br />
cancellazioni<br />
per trasferimento............................. n. 5<br />
a domanda ...................................... n. 1<br />
per fine pratica ................................ n. 4<br />
DISCIPLINA<br />
proce<strong>di</strong>menti trattati in <strong>di</strong>battimento .. n. 2<br />
pratiche <strong>di</strong>sciplinari trattate<br />
archiviazioni ................................... n. 57<br />
ap. proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare ........ n. 3<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 81<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette n. .18<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ...................................... n. 76<br />
DELIBERE<br />
Relazione dell’Avv. Antonio Jacopo Manca<br />
Graziadei sui suoi recenti incontri con<br />
studenti e Colleghi<br />
- L’Avv. Antonio Jacopo Manca Graziadei<br />
riferisce al Consiglio della sua recente visita in<br />
una Regione della Cina, più precisamente lo<br />
Zhejiang, dove ha avuto modo <strong>di</strong> incontrare<br />
colleghi e colleghe cinesi scambiando con essi<br />
pareri e <strong>di</strong>battiti su vari argomenti come la<br />
storia del <strong>di</strong>ritto, la filosofia del <strong>di</strong>ritto, il <strong>di</strong>ritto<br />
romano e il <strong>di</strong>ritto europeo.<br />
L’Avv. Manca Graziadei ha proposto, all’interno<br />
<strong>di</strong> una relazione che ha consegnato<br />
<strong>di</strong>rettamente al Presidente Cassiani, <strong>di</strong> sviluppare<br />
rapporti con i colleghi cinesi e con l’Università<br />
locale e <strong>di</strong> organizzare corsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto a<br />
Roma per giovani studenti cinesi.<br />
Il Consiglio ringrazia l’Avv. Antonio Jacopo<br />
Manca Graziadei e delega il Presidente per<br />
ogni successiva determinazione.<br />
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che in data<br />
20 aprile 2007 è stato celebrato il funerale della<br />
Dott.ssa Marina Attenni, Presidente della Sezione<br />
Tutele del Tribunale Civile <strong>di</strong> Roma,<br />
presso la chiesa dei Pallottini in Via Giuseppe<br />
Ferrari.<br />
Ancorchè a titolo privato, hanno assistito<br />
alla cerimonia il Consigliere Segretario Conte e<br />
lo stesso Consigliere Fasciotti, tra una grande<br />
folla <strong>di</strong> <strong>Avvocati</strong>, Magistrati e Personale <strong>di</strong><br />
Cancelleria.<br />
Il Consigliere Segretario Conte esprime tut-<br />
604<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
ta la sua partecipazione commossa nel ricordo<br />
della Dott.ssa Attenni dando rilievo alla presenza<br />
<strong>di</strong> tanti colleghi ai funerali del compianto<br />
magistrato a conferma della stima che gli <strong>Avvocati</strong><br />
romani avevano per il Giu<strong>di</strong>ce scomparso.<br />
Il Consigliere Storace ricorda le in<strong>di</strong>scusse<br />
qualità umane e professionali della Dott.ssa<br />
Attenni e, interpretando il sentimento <strong>di</strong> molti<br />
<strong>Avvocati</strong> romani, esprime sentite condoglianze<br />
ai familiari.<br />
- Il Consigliere Storace comunica che su<br />
istanza <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong>pendenti del Consiglio è<br />
stata in<strong>di</strong>viduata la necessità <strong>di</strong> una migliore<br />
funzionalità tecnica del sito del Consiglio.<br />
A tal fine la Società Lextel ha presentato un<br />
preventivo <strong>di</strong> spesa per le mo<strong>di</strong>fiche da apportare<br />
al sito volte a migliorarne la funzionalità e<br />
la gestione.<br />
Il Consiglio, ritenutane la necessità, approva<br />
la spesa.<br />
- Il Consigliere Condello comunica che la<br />
Commissione Informatica Giuri<strong>di</strong>ca e Nuove<br />
Tecnologie, in attuazione <strong>di</strong> una precedente<br />
delibera, ha attivato il punto informativo sulle<br />
nuove tecnologie informatiche e telematiche.<br />
I Componenti la Commissione saranno<br />
presenti tutti i giovedì dalle ore 13 alle ore 14 al<br />
Centro Stu<strong>di</strong> per l’assistenza agli <strong>Avvocati</strong>.<br />
Particolare cura verrà prestata ai Colleghi in<br />
possesso della firma <strong>di</strong>gitale ai fini <strong>di</strong> sollecitare<br />
l’uso <strong>di</strong> questo nuovo sistema <strong>di</strong> riconoscimento<br />
per collegarsi a Polis Web.<br />
Regolamento per la formazione permanente<br />
- I Consiglieri Rossi e Prosperetti comunicano<br />
<strong>di</strong> aver partecipato, in data 20 giugno,<br />
all’incontro presso il Consiglio Nazionale Forense<br />
tra i Presidenti dei Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>,<br />
i Presidenti delle Unioni Regionali Forensi, i<br />
responsabili delle Scuole Forensi, l’Organismo<br />
Unitario dell’Avvocatura, le Associazioni<br />
maggiormente rappresentative, avente ad oggetto<br />
la Formazione continua. Come premesso<br />
dal Presidente Alpa, l’incontro ha trattato<br />
gli aspetti organizzativi per dare efficacia al<br />
regolamento e non la problematica relativa<br />
all’eventuale legittimazione del Consiglio<br />
Nazionale Forense a regolamentare la materia,<br />
argomento, peraltro, ritenuto superato dalla<br />
quasi unanimità dell’Avvocatura. Nel corso<br />
dell’incontro sono emerse varie problematiche<br />
già in gran parte rappresentate dai documenti<br />
presentati prima dell’incontro e messi a<br />
<strong>di</strong>sposizione dei presenti.<br />
E’ emersa, inoltre, la probabilità <strong>di</strong> una<br />
proroga dell’entrata in vigore del Regolamento<br />
e che ciò avvenga in maniera graduale. Si è da<br />
più parti prospettata l’esigenza, ai fini <strong>di</strong> tutelare<br />
il sistema or<strong>di</strong>nistico, <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tare gli eventi<br />
e non gli enti. Si è, inoltre, <strong>di</strong>scusso dei mezzi<br />
finanziari e delle modalità <strong>di</strong> certificazione<br />
dell’evento.<br />
All’esito, è stata costituita una Commissione<br />
che dovrà trarre le somme del <strong>di</strong>battito<br />
specificando ed eventualmente mo<strong>di</strong>ficando il<br />
dettato regolamentare.<br />
Il Consigliere Condello comunica <strong>di</strong> aver<br />
partecipato alla riunione del Consiglio Nazionale<br />
Forense sulla Formazione continua.<br />
Negli atti <strong>di</strong>stribuiti è stata messa in evidenza<br />
la posizione <strong>di</strong> totale contestazione, esplicitata<br />
in una precedente riunione, dall’Unione<br />
del Distretto del Lazio, al Regolamento presentato<br />
dal Consiglio Nazionale Forense sulla Formazione.<br />
Oggi il Consiglio deve necessariamente intervenire<br />
almeno con un regolamento attuativo<br />
sulle modalità con cui deve svolgersi l’attività <strong>di</strong><br />
aggiornamento nei confronti dei 19.000 <strong>Avvocati</strong><br />
romani.<br />
Il Consigliere Condello propone <strong>di</strong> creare<br />
una Fondazione con gestione autonoma per<br />
l’organizzazione e la gestione <strong>di</strong> tutte le attività<br />
<strong>di</strong> aggiornamento e <strong>di</strong> formazione professionale.<br />
In una fase successiva, poi, bisognerà stabilire<br />
i protocolli convenzionali con le Associazioni<br />
e le Università.<br />
Il Consigliere Segretario Conte, riguardo<br />
tale argomento che sottolinea -come più volte<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 605
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
fatto in passato- essere <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria importanza,<br />
ritiene assolutamente urgente che venga<br />
perfezionato un documento da parte del Consiglio<br />
sulla posizione dello stesso riguardo la<br />
questione della formazione e che si debba, al<br />
più presto, affrontare la tematica, de<strong>di</strong>cando<br />
una adunanza ad hoc nelle prossime settimane.<br />
Prende la parola il Presidente Cassiani il<br />
quale con<strong>di</strong>vide l’urgenza <strong>di</strong> affrontare la problematica<br />
e propone <strong>di</strong> creare una Commissione<br />
<strong>di</strong> Consiglieri che affronti quanto dedotto<br />
nell’ultima riunione del Consiglio Nazionale<br />
Forense e produca un documento dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>di</strong> Roma.<br />
Il Consiglio delega il Presidente <strong>di</strong> provvedere<br />
in tal senso e, se del caso, a in<strong>di</strong>re una<br />
adunanza specifica esclusivamente de<strong>di</strong>cata alla<br />
questione della formazione.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Andrea Ciannavei, Antonio<br />
D’Alessio, Michele Damiani, Andrea Ferraguto,<br />
Clau<strong>di</strong>o Forte, Massimo Gruarin, Giuseppe<br />
Guancioli, Marco Marasca, Maddalena<br />
Marchesi, Nicoletta Nunzi, Maria Cristina Pansarella,<br />
Alessio Pomes, Elena Prezioso, Paolo<br />
Salis, Veronica Saltallà, Rita Santo, Nicola Supino,<br />
Italo Wongher,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
che la Commissione per la valutazione dei<br />
<strong>di</strong>rigenti del Ministero della Giustizia, con note<br />
pervenute l’8 giugno 2007 ha chiesto, ai fini<br />
della rilevazione dei clienti esterni sulla qualità<br />
del servizio reso nell’anno solare 2006 dal Tribunale<br />
<strong>di</strong> Sorveglianza <strong>di</strong> Roma, dalla Corte <strong>di</strong><br />
Appello <strong>di</strong> Roma, dal Tribunale per i Minorenni<br />
<strong>di</strong> Roma, dalla Procura della Repubblica<br />
presso il Tribunale Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Roma, dalla<br />
Direzione Nazionale Antimafia <strong>di</strong> Roma, dalla<br />
Procura Generale presso la Corte Suprema <strong>di</strong><br />
Cassazione, dal Tribunale Superiore delle Acque<br />
Pubbliche <strong>di</strong> Roma, dalla Corte Suprema<br />
<strong>di</strong> Cassazione, dalla Procura Generale <strong>di</strong> Roma,<br />
la collaborazione del Consiglio per riscontrare,<br />
attraverso una scheda allegata, il livello <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento<br />
<strong>di</strong> singoli servizi.<br />
Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta il 18 giugno 2007 dalla<br />
Società Generale d’Informatica - SOGEI S.p.A.,<br />
con la quale chiede una rosa <strong>di</strong> esperti per la<br />
formazione <strong>di</strong> elenchi <strong>di</strong> possibili componenti<br />
<strong>di</strong> commissioni giu<strong>di</strong>catrici in materia <strong>di</strong> appalti<br />
pubblici nel caso <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione con il<br />
criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care i nomi dei<br />
Colleghi Avv.ti Fabio Alberici e Francesco<br />
Cid<strong>di</strong>o.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta il 19 giugno 2007 <strong>degli</strong><br />
Avv.ti Michele Capece e Stefano Capece con la<br />
quale i professionisti comunicano la costituzione<br />
<strong>di</strong> un’associazione professionale denominata<br />
“Stu<strong>di</strong>o Legale Capece”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte comunica<br />
che in data o<strong>di</strong>erna si è presentato spontaneamente<br />
al Consiglio l’Avv. Massimiliano Giandotti,<br />
Presidente dell’A.F.O.L. (Associazione<br />
Forense <strong>di</strong> Ostia e Litorale) il quale ha riferito<br />
che gli <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Ostia, nei giorni 5 e 6 luglio<br />
2007, hanno proclamato l’astensione dalle<br />
u<strong>di</strong>enze civili e penali.<br />
L’azione <strong>di</strong> protesta è stata deliberata per<br />
606<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
contrastare gli incomprensibili provve<strong>di</strong>menti<br />
ministeriali con i quali è stata richiamata una<br />
unità già da anni applicata all’Ufficio Esecuzioni<br />
e si minacciano ulteriori richiami, nelle se<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> provenienza, <strong>di</strong> altro personale.<br />
La Sezione <strong>di</strong> Ostia, nonostante abbia un’assegnazione<br />
<strong>di</strong> personale <strong>di</strong> cancelleria inferiore<br />
alle necessità conseguenti alla popolazione residente<br />
nell’ambito della sua giuris<strong>di</strong>zione, oltre<br />
300.000 abitanti e, parimenti, un numero ridotto<br />
<strong>di</strong> Magistrati, ha sino ad oggi svolto un<br />
ottimo lavoro riuscendo a definire i proce<strong>di</strong>menti<br />
in tempi assolutamente accettabili e inferiori<br />
alla me<strong>di</strong>a <strong>degli</strong> altri Tribunali.<br />
Tale situazione, tuttavia, è sempre stata<br />
condotta sul filo della precarietà perchè, dato il<br />
numero del personale, anche l’assenza <strong>di</strong> un<br />
solo addetto a qualsiasi ufficio ne può determinare<br />
la paralisi. Come è, appunto, avvenuto per<br />
l’Ufficio Esecuzioni successivamente alla recente<br />
riduzione <strong>di</strong> personale.<br />
Ciò va, evidentemente, a scapito dell’attività<br />
professionale e, soprattutto e, conseguentemente,<br />
a danno <strong>di</strong> tutti gli utenti della Giustizia.<br />
Recentemente il Consigliere Dirigente dell’Ufficio,<br />
Dott. Moriconi, ha posto il problema<br />
del personale della Sezione <strong>di</strong>staccata <strong>di</strong> Ostia<br />
al Capo Dipartimento della Giustizia, Dott.<br />
Castelli, ricevendo vaghe promesse.<br />
Gli <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Ostia sono assolutamente<br />
sicuri <strong>di</strong> avere dalla loro parte tutta l’Avvocatura<br />
Romana e auspicano un aiuto politico da<br />
parte del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Roma.<br />
Il Consiglio esprime massima solidarietà ai<br />
Colleghi <strong>di</strong> Ostia delegando il Consigliere Segretario<br />
Conte e il Consigliere Barbantini a<br />
tenere i contatti con l’A.F.O.L. e il Presidente<br />
Avv. Giandotti per ogni eventuale conseguente<br />
determinazione.<br />
- Il Presidente Cassiani, come succintamente<br />
riferito alla precedente adunanza, relaziona il<br />
Consiglio sulla questione (omissis).<br />
Informa il Consiglio della lettera pervenuta<br />
a firma (omissis) nella quale si narrano fatti <strong>di</strong><br />
estrema gravità che riguarderebbero comportamenti<br />
riferiti al Consigliere Federico Bucci che<br />
si tradurrebbero in un tentativo <strong>di</strong> strumentalizzazione<br />
dell’Avv. (omissis) al fine <strong>di</strong> colpire<br />
altro Consigliere.<br />
Il Presidente fa notare che in detto esposto il<br />
Collega (omissis) ritorna e reitera su una richiesta<br />
<strong>di</strong> apertura <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare a carico<br />
dei 15 Consiglieri con relativo invito alle <strong>di</strong>missioni<br />
dell’intero Consiglio. Il Presidente Cassiani,<br />
al <strong>di</strong> là delle affermazioni riguardanti il Consigliere<br />
Bucci che saranno oggetto <strong>di</strong> valutazione<br />
in altra sede, rileva che l’ultimatum dell’Avv.<br />
(omissis) è del tutto pretestuoso e assolutamente<br />
privo <strong>di</strong> fondamento. In particolare, il Presidente<br />
Cassiani fa presente che la presunta responsabilità<br />
dei Consiglieri risiederebbe nell’aver fatto il<br />
proprio dovere dando corso a una azione <strong>di</strong>sciplinare<br />
nei suoi confronti in una precedente e<br />
<strong>di</strong>fferente fattispecie.<br />
Il Presidente precisa che la richiesta è stata<br />
reiterata all’evidente scopo <strong>di</strong> portare <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to<br />
al Consiglio e sottrarsi ad accertamenti deontologici,<br />
che sono stati comunque rimessi al Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia. Precisa,<br />
però, il Presidente Cassiani che altra questione<br />
è quanto assunto dall’Avv. (omissis) riguardo<br />
taluni comportamenti presuntivamente<br />
posti in essere dal Consigliere Bucci che dovranno<br />
essere oggetto <strong>di</strong> valutazione del Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia.<br />
Il Consigliere Nesta, in riferimento alla<br />
comunicazione inviata dall’Avv. (omissis), chiede<br />
che il Consiglio deliberi <strong>di</strong> trasmettere il<br />
documento in questione al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia. Per quanto<br />
attiene al merito della controversia ritiene, tenuto<br />
conto della estrema delicatezza della vicenda<br />
concernente l’esposto presentato da un<br />
Collega nei confronti del Consigliere Bucci e <strong>di</strong><br />
tutti gli altri Componenti del Consiglio, che<br />
non appaia opportuno, allo stato, esprimere<br />
valutazioni in <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> ulteriori approfon<strong>di</strong>menti<br />
ferma restando, comunque, la stigmatizzazione<br />
per tutte le vicende che attualmente<br />
<strong>di</strong>sonorano l’intera Istituzione forense.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 607
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
Prende la parola il Consigliere Condello il<br />
quale insiste che tutte queste posizioni vengano<br />
rimesse all’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Perugia, ivi compresa quella<br />
relativa alle lettere anonime contenenti nominativi<br />
<strong>di</strong> falsi mittenti <strong>di</strong> cui il Presidente Cassiani<br />
<strong>di</strong>ede notizia nell’adunanza del 7 giugno<br />
2007.<br />
Prende la parola nuovamente il Presidente<br />
Cassiani il quale ripete che, ovviamente, per la<br />
fattispecie <strong>di</strong> cui al fax dell’Avv. (omissis) e<br />
della lettera del Consigliere Bucci, citata nella<br />
<strong>di</strong>chiarazione a verbale del 31 maggio 2007 del<br />
Consigliere Barbantini, il tutto sarà oggetto <strong>di</strong><br />
valutazione da parte del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia. Mentre per quanto<br />
attiene alle cosiddette “lettere anonime” il<br />
Presidente Cassiani riba<strong>di</strong>sce che lo stesso<br />
espleterà una istruttoria all’esito della quale<br />
riferirà in Consiglio.<br />
Il Presidente Cassiani, quin<strong>di</strong>, propone <strong>di</strong><br />
formare un fascicolo riguardante la comunicazione<br />
dell’Avv. (omissis) dell’11 giugno<br />
2007 -inviata peraltro dallo stesso già <strong>di</strong>rettamente<br />
a Perugia- e rimettere il tutto all’attenzione<br />
del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Perugia.<br />
Il Consiglio, con l’astensione del Consigliere<br />
Gianzi, delibera <strong>di</strong> aprire un fascicolo <strong>di</strong> cui<br />
alla lettera dell’Avv. (omissis) sopra descritta e<br />
rimettere al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Perugia.<br />
Regolamento per la formazione permanente<br />
- Il Consigliere Tesoriere Testa, in relazione<br />
a quanto previsto dalla delibera del 18 gennaio<br />
2007 del Consiglio Nazionale Forense (Regolamento<br />
per la formazione permanente) e alla<br />
<strong>di</strong>scussione svolta nella precedente adunanza<br />
<strong>di</strong> cui al verbale del 31 maggio 2007, in considerazione<br />
della necessità <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre gli strumenti<br />
idonei per l’organizzazione e il funzionamento<br />
delle strutture finalizzate alla formazione<br />
permanente dei Colleghi dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma, propone al Consiglio <strong>di</strong><br />
deliberare quanto segue:<br />
1. inviare una lettera circolare a firma del<br />
Presidente del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> al Centro<br />
Stu<strong>di</strong> dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Roma, a tutte le Commissioni<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Consiglio, alla Scuola Forense<br />
Romana “Vittorio Emanuele Orlando”, alla<br />
Fondazione Scuola Forense del Lazio, alle Facoltà<br />
<strong>di</strong> Giurisprudenza delle Università <strong>degli</strong><br />
Stu<strong>di</strong> La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre,<br />
Luiss, Lumsa, all’Istituto Carlo Jemolo, alle<br />
Scuole <strong>di</strong> Specializzazione delle Professioni<br />
Legali delle Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza come<br />
sopra in<strong>di</strong>cate, alle Associazioni Forensi che<br />
collaborano all’organizzazione della Conferenza<br />
dei Giovani <strong>Avvocati</strong> e che hanno svolto<br />
attività <strong>di</strong> collaborazione con il Centro Stu<strong>di</strong><br />
del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong><br />
Roma. In detta circolare dovrà essere contenuto<br />
un invito a far pervenire, entro il 30 luglio<br />
2007, al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Roma le proposte <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> cui alle<br />
lettere a), b) e d) dell’art. 3 del Regolamento <strong>di</strong><br />
formazione permanente, idonee al rilascio dei<br />
cre<strong>di</strong>ti formativi con contestuali in<strong>di</strong>cazioni<br />
delle modalità <strong>di</strong> accertamento della partecipazione<br />
effettiva dei liberi professionisti forensi.<br />
2. Nominare la Commissione <strong>di</strong> controllo<br />
<strong>degli</strong> attestati formativi <strong>di</strong> cui all’art. 8 del Regolamento<br />
del Consiglio Nazionale Forense.<br />
Detta Commissione dovrà essere formata<br />
da un numero non inferiore a trenta Colleghi<br />
aventi requisiti equipollenti a quelli necessari<br />
per essere nominati Componente della Commissione<br />
Esami <strong>di</strong> Avvocato.<br />
A detta Commissione dovrà essere anche<br />
affidata la funzione <strong>di</strong> proporre al Consiglio,<br />
entro il 15 ottobre 2007, i calendari <strong>degli</strong> eventi<br />
<strong>di</strong> cui agli artt. a), b) e d) <strong>di</strong> cui all’art. 3 del<br />
Regolamento <strong>di</strong> formazione permanente, selezionandoli<br />
e organizzandoli a seguito delle<br />
proposte pervenute dagli Enti e dalle Istituzioni<br />
secondo le modalità <strong>di</strong> cui al punto 1 della<br />
presente delibera.<br />
La Commissione dovrà essere presieduta<br />
dal Presidente o da suoi delegati incaricati per il<br />
coor<strong>di</strong>namento dell’attività <strong>di</strong> formazione permanente<br />
e potrà essere sud<strong>di</strong>visa in Sottocommissioni<br />
con specifiche attività <strong>di</strong> organizzazio-<br />
608<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
ne pratica dei corsi e <strong>di</strong> verifica delle con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> accesso e <strong>di</strong> frequenza dei Colleghi.<br />
3. Affidare al Personale <strong>di</strong>staccato alla sede<br />
secondaria <strong>di</strong> Via Vala<strong>di</strong>er l’incarico <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre<br />
quanto necessario e le strutture telematiche<br />
finalizzate: A alla promozione e alla <strong>di</strong>ffusione<br />
del programma <strong>di</strong> formazione permanente;<br />
B alla ricezione del materiale <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong><br />
riscontro della partecipazione agli eventi; C a<br />
costituire l’apposito archivio per la valutazione<br />
e conservazione <strong>degli</strong> attestati rilasciati ai Colleghi;<br />
D la destinazione della Sala riunioni e <strong>di</strong><br />
segreteria per il funzionamento della Commissione<br />
<strong>di</strong> controllo e per lo svolgimento delle<br />
attività <strong>di</strong> cui ai punti A, B e C <strong>di</strong> cui al presente<br />
punto 3.<br />
Quanto sopra dovrà essere sottoposto all’approvazione<br />
del Consiglio entro il 15 ottobre<br />
2007 dai Consiglieri delegati a relazionare sulla<br />
formazione permanente.<br />
Il Consiglio, viste le risultanze della riunione<br />
del 19 giugno 2007 presso il Consiglio Nazionale<br />
Forense sul tema della Formazione<br />
Professionale, ove è stata nominata una Commissione<br />
per la revisione del Regolamento e<br />
prospettato un rinvio dell’entrata in vigore del<br />
medesimo, dà mandato al Consigliere Rossi <strong>di</strong><br />
svolgere una relazione sul tema e <strong>di</strong> rinviare la<br />
<strong>di</strong>scussione ad altra adunanza esclusivamente<br />
de<strong>di</strong>cata al problema.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione<br />
pervenuta in data 19 giugno 2007<br />
dalla Direzione Generale dall’Azienda Regionale<br />
Emergenza Sanitaria - ARES 188, con la<br />
quale chiede un elenco <strong>di</strong> avvocati in possesso<br />
dei requisiti <strong>di</strong> cui all’art. 15 comma 4 del<br />
Regolamento dei Provve<strong>di</strong>menti Disciplinari<br />
per la costituzione e il funzionamento del Collegio<br />
Arbitrale <strong>di</strong> Disciplina dell’Azienda, dovendo<br />
procedere alla nomina del Presidente del<br />
Collegio stesso.<br />
Il Consiglio in<strong>di</strong>ca gli <strong>Avvocati</strong> Alessandra<br />
Amoresano, Massimo Bersani, Cristiana Consalvi,<br />
Rosanna Fratarcangeli, Giuseppe Lepore,<br />
Donatella Manasse, Mauro Mazzoni e Oreste<br />
Rossi.<br />
ADUNANZA DEL 28 GIUGNO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
f.f. Rosa Ierar<strong>di</strong> nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti,<br />
Paolo Nesta, Domenico Condello,<br />
Livia Rossi.<br />
- Il Presidente Cassiani comunica <strong>di</strong> aver<br />
optato, entro il previsto termine <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci giorni<br />
(art. 13 D.L.L. 23 novembre 1944 n. 382), per<br />
rimanere nel Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Roma, nella convinzione che questo<br />
possa agevolare il mantenimento <strong>degli</strong> attuali<br />
equilibri.<br />
Precisa che ha provveduto a inviare le prescritte<br />
comunicazioni sia al Ministero della<br />
Giustizia - Dipartimento Libere Professioni, sia<br />
al Consiglio Nazionale Forense.<br />
- Il Consigliere Prosperetti riferisce che il<br />
Prof. Pietro Masi, Coor<strong>di</strong>natore dell’Amministrazione<br />
Centrale dell’Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
Roma “Tor Vergata”, chiede la sottoscrizione<br />
da parte del legale rappresentante del Consiglio<br />
dell’Atto aggiuntivo alla convenzione stipulata<br />
con il medesimo per il funzionamento del<br />
Corso <strong>di</strong> Perfezionamento in “Mercati e strumenti<br />
finanziari. Aspetti economici e giuri<strong>di</strong>ci<br />
e profili applicativi”-Anno Accademico 2007/<br />
2008.<br />
Il Consiglio approva.<br />
ADUNANZA DEL 5 LUGLIO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico<br />
Condello, Francesco Storace, Livia<br />
Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi,<br />
Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 609
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 22<br />
elenco speciale ................................ n. 2<br />
el. speciale “Prof. Universitari” ....... n. 1<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 3<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 11<br />
per decesso ...................................... n. 1<br />
per trasferimento............................. n. 2<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 36<br />
abilitazioni ............................................ n. 21<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 3<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine ................... n. 5<br />
compiuta pratica ................................... n. 38<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 2<br />
cancellazioni<br />
per trasferimento............................. n. 1<br />
per fine pratica ................................ n. 9<br />
DISCIPLINA<br />
proc. trattati in <strong>di</strong>battimento ................ n. 2<br />
pratiche <strong>di</strong>sciplinari trattate<br />
archiviazioni ................................... n. 40<br />
ap. proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare ........ n. 3<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 99<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ...... n. 20<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ...................................... n.118<br />
iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato .. n. 33<br />
DELIBERE<br />
Incontro con l’Avv. Aldo Rivela,<br />
Commissario Straor<strong>di</strong>nario dell’Istituto<br />
regionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Giuri<strong>di</strong>ci del Lazio<br />
“Arturo Carlo Jemolo”<br />
- Vengono ammessi in Aula l’Avv. Aldo<br />
Rivela, Commissario Straor<strong>di</strong>nario dell’Istituto<br />
Regionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Giuri<strong>di</strong>ci del Lazio “Arturo<br />
Carlo Jemolo” e il Dott. Giuseppe Racupi dello<br />
stesso Istituto, i quali espongono, in generale,<br />
l’attività dell’Istituto e, in particolare, la possibilità<br />
<strong>di</strong> contribuire all’aggiornamento professionale<br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> del Foro <strong>di</strong> Roma, così<br />
come previsto dalla recente normativa nazionale<br />
e dal Co<strong>di</strong>ce Deontologico Forense.<br />
Sono state prospettate azioni congiunte,<br />
volte all’inserimento lavorativo dei giovani avvocati.<br />
E’ stato illustrato il progetto che l’Istituto<br />
“Jemolo” sta avviando in collaborazione con<br />
l’Assessore Regionale alla Formazione Professionale,<br />
Dott.ssa Silvia Costa.<br />
- Il Consigliere Cipollone riferisce che l’Avv.<br />
Luigi Arnabol<strong>di</strong>, con nota pervenuta in data 26<br />
giugno 2007, ha comunicato <strong>di</strong> voler donare<br />
alla Biblioteca del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> la<br />
collezione della Rivista “Consulente Immobiliare”<br />
dal 1973 al 1999.<br />
Il Consiglio accoglie la proposta, ringrazia<br />
l’Avv. Luigi Arnabol<strong>di</strong> e delega il Consigliere<br />
Cipollone per gli ulteriori adempimenti.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Sandra Aromolo, Gaetano<br />
Basile, Alberto Boer, Alessando Borrelli, Maurizio<br />
Calamoneri, Gino Cilia, Alfredo Cirillo,<br />
Giovanni Cocconi, Emanuele Coglitore, Rossella<br />
Colaiacomo, Maurilio D’Angelo, Gianluca<br />
Del Papa, Rinaldo Geremia, Giuseppe Leotta,<br />
Luca Nicita, Stefano Parisi Presicce, Pasquale<br />
Petrilli, Rossana Ronzino, Marco Saponara,<br />
Filomena Trani,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
610<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
citata legge.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta in data 2 luglio 2007<br />
dall’Associazione Professionale Pecora-Rugghia<br />
con la quale comunica la mo<strong>di</strong>fica dello Statuto<br />
dell’Associazione e la denominazione dello<br />
Stu<strong>di</strong>o da “Associazione Professionale dell’Avvocato<br />
Giuseppe Pecora e del Perito Assicurativo<br />
Antonio Rugghia” a “Stu<strong>di</strong>o Legale Associato<br />
Pecora Rugghia”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla comunicazione pervenuta il 3 luglio 2007<br />
dall’Avv. Massimiliano Giandotti con la quale<br />
informa che l’astensione dalle u<strong>di</strong>enze per i<br />
giorni 5 e 6 luglio 2007 è stata revocata, a seguito<br />
delle positive risposte ottenute da parte del<br />
Ministero della Giustizia.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
(pareri deontologici - v. rubrica)<br />
Ufficio “Legale CONSAP S.p.A.”<br />
Il Consigliere Avv. Goffredo Maria Barbantini<br />
riferisce in or<strong>di</strong>ne alla richiesta <strong>di</strong> istituzione<br />
dell’Ufficio Legale della “CONSAP S.p.A.”<br />
e alle richieste <strong>di</strong> iscrizione nell’Elenco Speciale<br />
annesso all’Albo Or<strong>di</strong>nario <strong>degli</strong> Avv.ti Emilio<br />
Ferroni, Renzo Neno Baffi, Paola Cavalieri<br />
Giuseppe Marra, Rosanna Di Ianni e Andrea<br />
Faggioni;<br />
Il Consiglio<br />
Considerato che:<br />
- la CONSAP S.p.A. è società interamente<br />
partecipata dal Ministero dell’Economia e delle<br />
Finanze; è concessionaria da parte del Ministero<br />
dell’Economia e delle Finanze della gestione<br />
del Fondo <strong>di</strong> solidarietà istituito con D.L. 20/<br />
06/05 n.122; è concessionaria quale gestore del<br />
Fondo <strong>di</strong> garanzia vittime della strada ed alla<br />
stessa è riconosciuto il ruolo <strong>di</strong> Organismo <strong>di</strong><br />
indennizzo nazionale dal D.L. 30/06/03 n. 190;<br />
è concessionaria del Fondo <strong>di</strong> solidarietà per le<br />
vittime delle richieste estorsive e dell’usura,<br />
giusta concessione del Ministero dell’Interno<br />
del 17/10/06, nonchè concessionaria per la<br />
gestione del Fondo per la solidarietà alle vittime<br />
dei reati <strong>di</strong> stampo mafioso giusta D.P.R. 28/<br />
05/01 n.28;<br />
- ha istituito un proprio Ufficio Legale in<br />
conformità delle norme <strong>di</strong> legge ed a quanto<br />
stabilito da questo Consiglio con la delibera 28<br />
ottobre 2004;<br />
- i futuri componenti <strong>di</strong> detto Ufficio Legale<br />
rispondono <strong>di</strong>rettamente ed unicamente, nell’espletamento<br />
del mandato, all’A.D. della<br />
CONSAP S.p.A.;<br />
- pertanto, sussistendo nella CONSAP S.p.A.,<br />
i requisiti oggettivi e soggettivi richiesti dalla<br />
legge e da questo Consiglio per l’istituzione e/o<br />
la permanenza <strong>di</strong> un Ufficio Legale nell’Elenco<br />
Speciale annesso all’Albo Or<strong>di</strong>nario<br />
delibera<br />
<strong>di</strong> riconoscere l’istituzione dell’Ufficio Legale<br />
della CONSAP S.p.A. e <strong>di</strong> inserirlo nell’Elenco<br />
Speciale <strong>degli</strong> Uffici Legali annesso all’Albo<br />
Or<strong>di</strong>nario.<br />
Ufficio Legale “Italia Lavoro S.p.A.”<br />
Il Consigliere Avv. Goffredo Maria Barbantini<br />
riferisce in or<strong>di</strong>ne alla richiesta <strong>di</strong> istituzione<br />
dell’Ufficio Legale della “Italia Lavoro S.p.A.”<br />
con conseguente iscrizione nell’Elenco Speciale<br />
annesso all’Albo Or<strong>di</strong>nario <strong>degli</strong> Avv.ti Roberto<br />
MUSELLA, Manuela RODIO, Marco<br />
SCIALDONE e Raffaele LANOTTE;<br />
Il Consiglio<br />
Considerato che:<br />
- la Italia Lavoro S.p.A. è società interamente<br />
partecipata dal Ministero del Tesoro, del<br />
Bilancio e della Programmazione Economica;<br />
- con delibera n.251 del 27 febbraio 2007 il<br />
C.d.A. della stessa ha istituito un proprio Ufficio<br />
Legale in conformità delle norme <strong>di</strong> legge ed<br />
a quanto stabilito da questo Consiglio con la<br />
delibera 28 ottobre 2004;<br />
- i futuri componenti <strong>di</strong> detto Ufficio Legale<br />
rispondono <strong>di</strong>rettamente ed unicamente, nell’espletamento<br />
del mandato, al Legale Rappre-<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 611
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
sentante della Italia Lavoro S.p.A.;<br />
- pertanto, sussistendo nella Italia Lavoro<br />
S.p.A., i requisiti oggettivi e soggettivi richiesti<br />
dalla legge e da questo Consiglio per l’istituzione<br />
e/o la permanenza <strong>di</strong> un Ufficio Legale<br />
nell’Elenco Speciale annesso all’Albo Or<strong>di</strong>nario<br />
delibera<br />
<strong>di</strong> riconoscere l’istituzione dell’Ufficio Legale<br />
dell’Italia Lavoro S.p.A. e <strong>di</strong> inserirlo nell’Elenco<br />
Speciale <strong>degli</strong> Uffici Legali annesso all’Albo<br />
Or<strong>di</strong>nario.<br />
Camera Arbitrale. Requisiti per l’iscrizione<br />
negli elenchi <strong>degli</strong> Arbitri e delle Tariffe<br />
arbitrali. Esame ed eventuale approvazione<br />
- Il Consiglio approva i criteri delle iscrizioni<br />
nell’elenco <strong>degli</strong> arbitri e le tariffe.<br />
Delibera, altresì, <strong>di</strong> programmare una iniziativa<br />
per la presentazione della Camera Arbitrale.<br />
Delibera con la quale il Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia ha<br />
<strong>di</strong>chiarato irricevibile l’esposto presentato<br />
in data 11 giugno 2007 dall’Avv. (omissis)<br />
- In or<strong>di</strong>ne al suddetto argomento, astenuto<br />
il Consigliere Gianzi, il Consiglio riba<strong>di</strong>sce<br />
integralmente quanto già deliberato nell’adunanza<br />
del 21 giugno 2007.<br />
Il Presidente Cassiani, in relazione all’argomento<br />
al punto 12 dell’or<strong>di</strong>ne del giorno, ricorda<br />
quanto già riferito nel corso dell’adunanza<br />
del 28 giugno 2007 e cioè che l’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong><br />
Perugia, in data 25 giugno 2007, ha restituito<br />
l’esposto dell’Avv. (omissis) avente ad oggetto<br />
l’attività istituzionale dei 15 Consiglieri dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma, nonchè la<br />
condotta posta in essere dal Consigliere Avv.<br />
Federico Bucci.<br />
Precisa che il Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia, nella delibera adottata il 14<br />
giugno 2007, ha concluso nei seguenti termini:<br />
“<strong>di</strong>chiara irricevibile l’esposto presentato in data<br />
11 giugno 2007 dall’Avv. (omissis) contro ’15<br />
Consiglieri dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Roma’ delibera <strong>di</strong><br />
trasmettere la nota 11 giugno 2007 (ed i relativi<br />
allegati) dell’Avv. (omissis) al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma per le valutazioni<br />
<strong>di</strong> competenza circa la condotta posta in<br />
essere dall’Avv. Federico Bucci”.<br />
Il Presidente Cassiani fa riferimento alla<br />
delibera del 21 giugno 2007 con la quale il<br />
Consiglio ha <strong>di</strong>sposto la trasmissione <strong>degli</strong> stessi<br />
atti pervenuti a questo Consiglio, e chiede<br />
che tutti i Consiglieri intervengano sull’argomento<br />
e che si decida in merito.<br />
Il Consiglio prende atto della delibera del<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Perugia<br />
sull’esposto nei confronti dei 15 Consiglieri<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Roma definitosi con provve<strong>di</strong>mento<br />
in atti e delibera, altresì, <strong>di</strong> trasmettere al<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Perugia gli atti relativi<br />
alla condotta posta in essere dal Consigliere<br />
Avv. Federico Bucci.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce che il Presidente<br />
f.f. della Corte <strong>di</strong> Appello gli ha inviato<br />
una lettera datata 20 giugno 2007 con la quale<br />
gli ha chiesto <strong>di</strong> designare l’Avv. Luigi Colarieti<br />
quale rappresentante del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>di</strong> Rieti nel Consiglio Giu<strong>di</strong>ziario presso la<br />
Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> designare, quale<br />
rappresentante del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Rieti nel Consiglio Giu<strong>di</strong>ziario<br />
l’Avv. Luigi Colarieti.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce che il Presidente<br />
f.f. della Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma gli ha<br />
inviato una lettera datata 20 giugno 2007 con la<br />
quale gli ha chiesto <strong>di</strong> designare un rappresentante<br />
del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Viterbo nel Consiglio Giu<strong>di</strong>ziario presso la<br />
Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma, in sostituzione del<br />
<strong>di</strong>missionario Avv. Giuseppe La Bella.<br />
Il Consiglio delega il Presidente a prendere<br />
contatto con il Presidente del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>di</strong> Viterbo.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce che il Presidente<br />
f.f. della Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma gli ha<br />
612<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
inviato una lettera datata 20 giugno 2007 con la<br />
quale gli ha chiesto <strong>di</strong> designare un rappresentante<br />
del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Velletri nel Consiglio Giu<strong>di</strong>ziario presso la<br />
Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma, in sostituzione<br />
dell’Avv. Luigi De Santis, deceduto.<br />
Il Consiglio delega il Presidente a prendere<br />
contatto con il Presidente del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>di</strong> Velletri.<br />
- Il Presidente Cassiani informa sulla comunicazione<br />
dell’Avv. Dario Canovi, pervenuta il<br />
28 giugno 2007, con la quale chiede nuovamente<br />
l’intervento del Consiglio presso il Dipartimento<br />
Affari <strong>di</strong> Giustizia del Ministero della<br />
Giustizia affinchè provveda alla nomina dei<br />
due professori universitari ancora mancanti.<br />
Il Consiglio delega il Presidente.<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla proposta,<br />
pervenuta il 2 luglio 2007 dall’Unione<br />
Nazionale delle Camere Civili, per la Regolamentazione<br />
delle astensioni dalle u<strong>di</strong>enze <strong>degli</strong><br />
avvocati.<br />
Il Consiglio delega il Consigliere Storace.<br />
- Il Consiglio, con provve<strong>di</strong>menti emessi<br />
nelle adunanze del 14 giugno e 5 luglio 2007, ha<br />
mo<strong>di</strong>ficato la procedura per la presentazione<br />
delle richieste <strong>di</strong> parere <strong>di</strong> congruità su note <strong>di</strong><br />
onorari, come segue:<br />
“- la richiesta <strong>di</strong> parere su note <strong>di</strong> onorari<br />
viene depositata <strong>di</strong>rettamente all’Ufficio Pareri:<br />
il personale addetto provvederà a controllare<br />
l’esattezza formale della parcella, i bolli, le<br />
copie e quant’altro necessario per il deposito<br />
della richiesta;<br />
- il personale addetto all’Ufficio Pareri provvederà<br />
a numerare l’istanza <strong>di</strong> parere e la ricevuta<br />
<strong>di</strong> pagamento e a controllare l’esattezza della<br />
compilazione <strong>di</strong> quest’ultima nella parte relativa<br />
alla richiesta <strong>degli</strong> onorari da parte del professionista<br />
o da persona da questi delegata;<br />
- il richiedente si recherà allo sportello della<br />
Cassa con la sola ricevuta per effettuare il<br />
pagamento: il Cassiere rilascerà una delle tre<br />
copie della ricevuta al professionista;<br />
- il Cassiere provvederà, a fine giornata, a far<br />
pervenire all’Ufficio Pareri altra copia della<br />
ricevuta.”<br />
ADUNANZA DEL 10 LUGLIO 2007<br />
(adunanza straor<strong>di</strong>naria)<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella<br />
Cerè, Francesco Gianzi.<br />
DISCIPLINA<br />
proc. trattati in <strong>di</strong>battimento ................ n. 6<br />
ADUNANZA DEL 12 LUGLIO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico<br />
Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè,<br />
Francesco Gianzi, Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 6<br />
elenco speciale ................................ n. 9<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 4<br />
per decesso ...................................... n. 2<br />
per trasferimento............................. n. 1<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 12<br />
abilitazioni ............................................ n. 6<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 1<br />
compiuta pratica ................................... n. 22<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 1<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 613
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
cancellazioni<br />
per trasferimento............................. n. 2<br />
a domanda ...................................... n. 2<br />
per fine pratica ................................ n. 21<br />
DISCIPLINA<br />
proc. trattati in <strong>di</strong>battimento ................ n. 2<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 50<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ...... n. 14<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ...................................... n. 69<br />
DELIBERE<br />
- Il Presidente Cassiani esprime grande dolore<br />
per il decesso dell’Avv. Piero Amenta: lo<br />
ricorda quale Amico in<strong>di</strong>menticabile e Collega<br />
<strong>di</strong> elevate qualità umane, morali, professionali:<br />
tutti i Consiglieri si uniscono alla manifestazione<br />
<strong>di</strong> cordoglio e sospendono i lavori per cinque<br />
minuti in segno <strong>di</strong> lutto.<br />
- Il Presidente Cassiani esprime grande dolore<br />
per il decesso dell’Avv. Enrico Gismon<strong>di</strong>:<br />
lo ricorda quale Amico in<strong>di</strong>menticabile e Collega<br />
<strong>di</strong> elevate qualità umane, morali, professionali:<br />
tutti i Consiglieri si uniscono alla manifestazione<br />
<strong>di</strong> cordoglio e sospendono i lavori per<br />
cinque minuti in segno <strong>di</strong> lutto.<br />
- Il Presidente Cassiani esprime sbigottito<br />
dolore per la prematura scomparsa del Collega<br />
Corso Bovio che ricorda quale Collega <strong>di</strong> elevate<br />
qualità umane, morali e professionali: tutti i<br />
Consiglieri si uniscono alla manifestazione <strong>di</strong><br />
cordoglio e sospendono i lavori per cinque<br />
minuti in segno <strong>di</strong> lutto.<br />
Istanza <strong>di</strong> iscrizione nell’Elenco Speciale<br />
“RAI WAY S.p.A.” annesso all’Albo <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma dell’Avv. Enrico Alfonsi<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata in data 15 <strong>di</strong>cembre<br />
2006 dall’Avv. Enrico ALFONSI, nato a<br />
Bracciano il 16 settembre 1947, con la quale<br />
chiede l’iscrizione nell’Albo <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong><br />
Roma Elenco Speciale “RAI WAY S.p.A.” e la<br />
successiva integrazione presentata in data 8<br />
febbraio 2007;<br />
- Visto l’art.3 R.D.L. 27 novembre 1933<br />
n.1578, convertito nella L. 22 gennaio 1934<br />
n.36, e l’art.45 del R.D. 22 gennaio 1934 n.37 e<br />
successive mo<strong>di</strong>ficazioni;<br />
- Sentito l’Avv. Enrico Alfonsi;<br />
- U<strong>di</strong>to il relatore Consigliere Avv. Goffredo<br />
Maria Barbantini;<br />
- Considerato che l’art.3 del R.D.L. 1578/<br />
1933 prevede l’incompatibilità dell’esercizio<br />
della professione <strong>di</strong> avvocato con qualunque<br />
impiego od ufficio retribuito anche alle <strong>di</strong>pendenze<br />
<strong>di</strong> qualsiasi amministrazione o istituzione<br />
pubblica soggetta a tutela o vigilanza dello<br />
Stato, delle Provincie e dei Comuni.<br />
Peraltro, in tali ultime ipotesi, possono essere<br />
iscritti nell’Elenco Speciale annesso all’Albo<br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> quei professionisti forensi facenti<br />
parte <strong>degli</strong> Uffici Legali istituiti sotto qualsiasi<br />
denominazione ed in qualsiasi modo presso tali<br />
enti relativamente alle cause e agli affari propri<br />
dell’ente.<br />
Presupposti in<strong>di</strong>spensabili per detta iscrizione<br />
sono:<br />
- che l’avvocato operi alle <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong><br />
qualsiasi amministrazione od istituzione pubblica;<br />
- che presso tale istituzione sia costituito un<br />
Ufficio Legale.<br />
Per valutare la natura pubblicistica dell’istituzione<br />
concorrono considerazioni <strong>di</strong> carattere<br />
giuri<strong>di</strong>co e <strong>di</strong> fatto da valutarsi caso per caso.<br />
Le recenti privatizzazioni, in base alle quali<br />
molti enti si sono trasformati in S.p.A., condurrebbero<br />
ad un superamento dell’impostazione<br />
che attribuiva natura privatistica alle S.p.A.<br />
anche quando il loro capitale fosse posseduto<br />
da enti pubblici che operano secondo modalità<br />
e con strumenti <strong>degli</strong> enti privati.<br />
Le suddette privatizzazioni hanno compor-<br />
614<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
tato l’affidamento <strong>di</strong> alcuni servizi pubblici,<br />
pur ritenuti essenziali, a S.p.A. le cui quote sono<br />
<strong>di</strong> pertinenza prevalente, se non esclusiva, <strong>di</strong><br />
enti pubblici.<br />
E’ stato ritenuto che l’assoggettamento alla<br />
giuris<strong>di</strong>zione della Corte dei Conti in materia<br />
<strong>di</strong> responsabilità patrimoniale per danno erariale<br />
qualificherebbe come pubblica l’istituzione,<br />
non rilevando nè la natura privatistica dell’ente<br />
nè la natura privatistica dello strumento contrattuale<br />
con il quale si sia costituito e attuato il<br />
rapporto in questione.<br />
L’esercizio dei servizi pubblici in forma<br />
societaria, alla stregua della formulazione dell’art.22<br />
della L.142/90 (legge sulle autonomie<br />
locali), trasfuso nell’art.35 del T.U. sugli enti<br />
locali, <strong>di</strong>mostrerebbe l’utilizzazione pubblicistica<br />
dei modelli societari specie quando l’ente<br />
pubblico detenga integralmente o prevalentemente<br />
le quote societarie.<br />
Nè può ricercarsi una <strong>di</strong>versa soluzione<br />
ricorrendo all’art.3 della legge 218/90 per respingere<br />
le domande <strong>di</strong> iscrizione nell’Elenco<br />
Speciale <strong>di</strong> coloro che non facevano già parte<br />
dell’Ufficio Legale istituito presso l’ente purchè<br />
ovviamente presso l’ente sia stato istituito un<br />
Ufficio Legale <strong>di</strong>staccato ed autonomo, con<br />
specifica trattazione <strong>degli</strong> affari dell’ente e che<br />
il richiedente sia a<strong>di</strong>bito a detto ufficio occupandosi<br />
in via esclusiva delle cause e <strong>degli</strong> affari<br />
legali dell’ente stesso.<br />
La visione “tra<strong>di</strong>zionale” secondo cui le<br />
S.p.A. -anche quando le loro azioni siano possedute<br />
da enti pubblici- costituiscano istituzioni<br />
private è stata stravolta dalle cosiddette privatizzazioni<br />
sopra riportate.<br />
In sostanza, non è tanto il nome che va<br />
considerato ma l’effettività dello svolgimento<br />
<strong>di</strong> attività relativa all’esercizio <strong>di</strong> pubblici servizi<br />
da parte <strong>di</strong> dette S.p.A.<br />
Per procedere all’iscrizione nell’Elenco Speciale<br />
<strong>di</strong> quei legali che intendono patrocinare<br />
esclusivamente gli affari delle rispettive società<br />
<strong>di</strong> appartenenza, occorrerà, quin<strong>di</strong>, verificare la<br />
sussistenza dei seguenti requisiti, riferiti alle<br />
S.p.A. già Enti:<br />
a) che il capitale sociale sia posseduto dallo<br />
Stato;<br />
b) che esiste l’Ufficio Legale regolarmente<br />
costituito secondo i criteri <strong>di</strong> legge e conforme<br />
alle <strong>di</strong>rettive stabilite da questo Consiglio con<br />
la delibera 28 ottobre 2004 (continuità dell’attività<br />
legale, verifica dell’organizzazione e della<br />
struttura dell’Ufficio, svolgimento della funzione<br />
del legale nel rispetto dei criteri e dei<br />
principi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza e <strong>di</strong> non subor<strong>di</strong>nazione<br />
alle strutture societarie, ecc.);<br />
c) che sia prevalente la vocazione pubblicistica<br />
della S.p.A., con riguardo allo svolgimento<br />
<strong>di</strong> un pubblico servizio e all’eventuale status<br />
<strong>di</strong> concessionaria <strong>di</strong> un pubblico servizio;<br />
d) che non svolga prevalentemente attività<br />
commerciale rispetto a quella principale.<br />
Occorrerà, quin<strong>di</strong>, procedere caso per caso<br />
all’esame della rispondenza <strong>di</strong> tutti questi requisiti<br />
nella S.p.A. per le quali i legali richiedono<br />
l’iscrizione nel detto Elenco.<br />
Nel merito della pervenuta domanda <strong>di</strong><br />
reiscrizione dell’Avv. Enrico ALFONSI nell’Elenco<br />
Speciale “RAI WAY” si osserva che<br />
sussistono i requisiti oggettivi come sopra<br />
in<strong>di</strong>cati.<br />
Infatti “RAI WAY” svolge attività a favore<br />
della RAI Ra<strong>di</strong>o Televisione Italiana S.p.A.,<br />
dalla quale è partecipata in ragione pressochè<br />
totalitaria (lo 0,0074% è <strong>di</strong> altra società sempre<br />
facente capo alla detta RAI TV); in relazione<br />
allo svolgimento da parte <strong>di</strong> quest’ultima del<br />
servizio pubblico ra<strong>di</strong>o-televisivo alla stessa affidato<br />
in concessione e che ricava le sue entrate<br />
per l’80% da RAI TV; che, pertanto, tale attività<br />
fa sicuramente parte del servizio svolto da parte<br />
della RAI TV in ragione <strong>di</strong> concessione.<br />
Pertanto il Consiglio, a scioglimento della<br />
riserva assunta nell’adunanza del 15 febbraio<br />
2007,<br />
delibera<br />
<strong>di</strong> accogliere la domanda dell’Avv. Enrico AL-<br />
FONSI <strong>di</strong> reiscrizione nell’Elenco Speciale “RAI<br />
WAY” annesso all’Albo Or<strong>di</strong>nario <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Roma.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 615
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
- Il Consigliere Prosperetti comunica che<br />
vengono evidenziate continue e gravi <strong>di</strong>sfunzioni<br />
presso gli Uffici delle seguenti se<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ziarie:<br />
- Ufficio Notifiche civili: accettazione e<br />
restituzione atti;<br />
- Notifiche pignoramenti e sfratti;<br />
- Terminali per richiesta informazioni: civile,<br />
esecuzioni immobiliari, volontaria giuris<strong>di</strong>zione;<br />
- Richiesta copie sentenze lavoro;<br />
- Richiesta copie <strong>di</strong>spositivi, verbali <strong>di</strong> conciliazione<br />
lavoro;<br />
- Richiesta copie volontaria giuris<strong>di</strong>zione;<br />
- Restituzione notifiche lavoro;<br />
- Iscrizione a ruolo civile e giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pace.<br />
In tutti questi uffici la durata me<strong>di</strong>a della<br />
fila è <strong>di</strong> 3 ore (se va bene), all’Ufficio Notifiche<br />
la fila dura intere giornate (ci sono persone che<br />
si mettono in fila sin dalle 5 <strong>di</strong> mattina).<br />
In alcuni giorni ci vogliono ore persino per<br />
depositare un atto presso le Cancellerie.<br />
In tutti gli altri Uffici del Tribunale la situazione<br />
non è migliore, le ore <strong>di</strong> attesa <strong>di</strong>minuiscono<br />
semplicemente a 2.<br />
In Corte d’Appello Civile e Lavoro, al Tribunale<br />
Amministrativo Regionale, al Consiglio<br />
<strong>di</strong> Stato e in Corte <strong>di</strong> Cassazione i Cancellieri<br />
sono più <strong>di</strong>sponibili e i tempi <strong>di</strong> attesa sono<br />
notevolmente inferiori.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> notiziare me<strong>di</strong>ante<br />
un manifesto i Colleghi del Foro sulle attività<br />
che, da molti mesi, vengono svolte dai Componenti<br />
della Commissione incaricata dei rapporti<br />
con gli Uffici Giu<strong>di</strong>ziari, volta ad ovviare le<br />
lamentate <strong>di</strong>sfunzioni o, quantomeno, a migliorare<br />
il servizio. A tal fine, verranno reiterati<br />
gli incontri con il Presidente della Corte d’Appello<br />
e del Tribunale <strong>di</strong> Roma, incontri che<br />
hanno, in qualche modo, dato alcune soluzioni<br />
positive, per concordare con gli stessi le necessarie,<br />
possibili iniziative <strong>di</strong> miglioramento.<br />
Manda, comunque, <strong>di</strong> rivolgere al Ministro<br />
della Giustizia una vibrata protesta affinchè,<br />
reso edotto ufficialmente della persistenza della<br />
non soluzione dei problemi sopra evidenziati<br />
e <strong>di</strong>pendenti, per la maggior parte, dalla <strong>di</strong>chiarata<br />
assenza <strong>di</strong> Personale, voglia provvedere<br />
con estrema urgenza al fine <strong>di</strong> dare pratica<br />
risposta a quanto obiettivamente lamentato.<br />
- Il Consigliere Rossi comunica che in data<br />
4 luglio 2007 è pervenuta nota <strong>degli</strong> Avv.ti<br />
Alberto Biffani e Alessandro Sammarco i quali<br />
riferiscono quanto segue: i predetti sono <strong>di</strong>fensori<br />
<strong>di</strong> fiducia rispettivamente dell’Avv. (omissis)<br />
e dell’Avv. (omissis) nel ricorso per Cassazione<br />
R.G.U. (omissis) pendente innanzi alla II<br />
Sezione Penale della Corte <strong>di</strong> Cassazione con<br />
u<strong>di</strong>enza fissata per (omissis).<br />
Entrambi i <strong>di</strong>fensori hanno ricevuto la notifica<br />
dell’avviso <strong>di</strong> fissazione dell’u<strong>di</strong>enza quando<br />
il termine a comparire era ormai scaduto.<br />
Senonchè, in data 18 giugno 2007, quando il<br />
predetto termine era ormai scaduto, i predetti<br />
legali hanno ricevuto un secondo avviso per la<br />
medesima u<strong>di</strong>enza con la menzione dell’avvenuta<br />
emissione del decreto <strong>di</strong> riduzione dei<br />
termini ex art. 169 <strong>di</strong>sp. att. c.p.p.<br />
Peraltro, tale secondo avviso con l’in<strong>di</strong>cazione<br />
della riduzione dei termini, veniva notificato<br />
solo ai due predetti <strong>di</strong>fensori e non anche<br />
ai <strong>di</strong>fensori dei coimputati.<br />
L’Avv. Biffani e l’Avv. Sammarco lamentano,<br />
dunque, l’operato del Presidente del<br />
Collegio che con una sorta <strong>di</strong> “sanatoria”<br />
tar<strong>di</strong>va ha privato, <strong>di</strong> fatto, la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> eccepire<br />
una nullità svilendo, in tal modo, il ruolo del<br />
<strong>di</strong>fensore e pregiu<strong>di</strong>cando indebitamente il<br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa.<br />
Il Consiglio<br />
- vista la nota <strong>degli</strong> Avv.ti Alberto Biffani e<br />
Alessandro Sammarco;<br />
- considerato che i predetti hanno rappresentato<br />
al Consiglio:<br />
- <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>fensori <strong>di</strong> due imputati nell’ambito<br />
<strong>di</strong> un ricorso per Cassazione fissato per<br />
l’u<strong>di</strong>enza dell (omissis);<br />
- <strong>di</strong> aver entrambi ricevuto la notifica dell’avviso<br />
<strong>di</strong> fissazione dell’u<strong>di</strong>enza quando il<br />
termine <strong>di</strong> comparizione era già decorso;<br />
- <strong>di</strong> aver successivamente ricevuto un secon-<br />
616<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
do avviso, per la medesima u<strong>di</strong>enza, con la<br />
menzione dell’avvenuta emissione del decreto<br />
<strong>di</strong> riduzione dei termini ex art. 169 <strong>di</strong>sp. att.<br />
c.p.p., decreto che non veniva invece emesso<br />
nei confronti <strong>degli</strong> altri ricorrenti;<br />
- <strong>di</strong> aver visto, in tal modo, indebitamente<br />
pregiu<strong>di</strong>cata la possibilità <strong>di</strong> eccepire la nullità<br />
già verificatasi;<br />
- ritenuto che i fatti come sopra rappresentati<br />
costituiscono un’indebita limitazione del<br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e uno svilimento del ruolo e<br />
della funzione del <strong>di</strong>fensore che, attraverso una<br />
sanatoria postuma e arbitraria, ha visto pregiu<strong>di</strong>cati<br />
i <strong>di</strong>ritti proprii della sua funzione;<br />
riba<strong>di</strong>sce<br />
la necessità inelu<strong>di</strong>bile che l’espletamento dell’attività<br />
giuris<strong>di</strong>zionale da parte delle competenti<br />
Autorità avvenga nel rispetto dei <strong>di</strong>ritti<br />
della <strong>di</strong>fesa e a garanzia del ruolo e della funzione<br />
<strong>di</strong> tutte le parti processuali.<br />
Il Consiglio delibera che il presente provve<strong>di</strong>mento<br />
venga trasmesso al Primo Presidente<br />
della Corte <strong>di</strong> Cassazione, al Presidente della II<br />
Sezione Penale, al Consiglio Superiore della<br />
Magistratura e al Procuratore Generale presso la<br />
Corte <strong>di</strong> Cassazione.<br />
(pareri deontologici - v. rubrica)<br />
Proclamazione Rappresentante al Consiglio<br />
Nazionale Forense: determinazioni del<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong><br />
Roma<br />
- Il Consigliere Barbantini, con riferimento<br />
alla comunicazione del Consigliere Condello<br />
nell’adunanza del 5 luglio c.a., relativa alla<br />
situazione creatasi a seguito della rinuncia dell’Avv.<br />
Alessandro Cassiani, eletto dal nostro<br />
Consiglio quale componente del Consiglio<br />
Nazionale Forense per il triennio 2007-2010 e<br />
proclamato in data 18 giugno 2007 dalla Commissione<br />
istituita ai sensi dell’art. 11 del D.L.L.<br />
23 novembre 1944 n. 382, rinuncia esercitata ex<br />
art. 13 del citato D.L.L., in data 27 giugno 2007,<br />
riferisce quanto segue: “Il 9 luglio 2007 si è<br />
riunita la Commissione istituita ai sensi dell’art.<br />
11 del D.L.L. 23 novembre 1944 n. 382 per<br />
‘procedere all’accertamento del risultato delle<br />
elezioni indette per la nomina al Consiglio<br />
Nazionale Forense ed alla proclamazione <strong>degli</strong><br />
eletti’.<br />
Il 6 luglio avevo inviato un fax, al Presidente<br />
della suddetta Commissione, Avv. Edoardo<br />
Pontecorvo, ed ai componenti Avv. Prof. Aldo<br />
Pannain, Avv. Massimo Frattali Clementi e<br />
Avv. Carlo Silvetti nel quale precisavo che avrei<br />
partecipato alla riunione, pur dovendomi astenere<br />
in sede <strong>di</strong> decisione, e univo la decisione<br />
della Corte Costituzionale che interessava il<br />
caso da affrontare e avevo svolto alcune considerazioni<br />
e, precisamente:<br />
- che, alla luce <strong>di</strong> detta decisione, ai sensi<br />
dell’art. 15 co. III del citato Decreto Luogotenenziale,<br />
la sostituzione del componente, nel<br />
caso <strong>di</strong>missionario, debba avvenire me<strong>di</strong>ante la<br />
in<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> elezioni suppletive e ciò in quanto<br />
non è previsto (anzi la Consulta l’ha escluso) il<br />
subentro del primo dei non eletti in quanto<br />
l’elezione avviene in base all’intuitus personae,<br />
unico elemento giuri<strong>di</strong>camente rilevante ai fini<br />
della votazione imprimendole un carattere fortemente<br />
personalistico;<br />
- la surrogazione rappresenterebbe una svalutazione<br />
dell’elemento personale che caratterizza<br />
la scelta dell’eletto;<br />
- l’elezione suppletiva assicura la rispondenza<br />
della scelta del nuovo can<strong>di</strong>dato alla volontà<br />
espressa dagli elettori.<br />
Ma, oltre a tali elementi deducibili dall’or<strong>di</strong>nanza<br />
della Corte, avevo osservato che l’art.<br />
11 del citato D.L.L. conferisce alla Commissione,<br />
verificati i risultati, il potere <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare la<br />
pubblicazione con proclamazione <strong>degli</strong> eletti;<br />
che, il successivo art. 13 prevede che ‘in<br />
mancanza <strong>di</strong> opzione nei <strong>di</strong>eci giorni successivi<br />
all’elezione ...’ e, quin<strong>di</strong>, fa decorrere dalla data<br />
della proclamazione effettuata dalla Commissione<br />
la detta elezione.<br />
Del resto, avevo osservato che anche nelle<br />
elezioni dei Consigli territoriali, l’elezione dei<br />
componenti del Consiglio per il biennio avviene<br />
contestualmente alla proclamazione che<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 617
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
viene effettuata al termine dello spoglio delle<br />
schede.<br />
Ho partecipato all’inizio della riunione,<br />
verbalizzando la mia astensione sia alla <strong>di</strong>scussione<br />
che alle successive determinazioni e, prima<br />
dell’inizio della <strong>di</strong>scussione, mi sono allontanato<br />
dalla sala.<br />
Rientrato a decisione assunta, ho appreso<br />
che la Commissione aveva proclamato eletto<br />
l’Avv. Antonio Belloni, quale componente del<br />
Consiglio Nazionale Forense per il Distretto<br />
della Corte <strong>di</strong> Appello del Lazio, il quale era<br />
stato in<strong>di</strong>cato dagli altri Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
del Distretto riportando 29 voti contro i 66<br />
dell’Avv. Alessandro Cassiani.<br />
Ho dovuto constatare che la Commissione<br />
ha ritenuto che la rinuncia del Presidente Cassiani<br />
del 27 giugno u.s. non dovesse essere<br />
considerata quale <strong>di</strong>missione (<strong>di</strong> cui al successivo<br />
art. 15 del D.L.L. citato) perchè la Commissione,<br />
che si era riunita il 18 giugno c.a. per<br />
‘procedere all’accertamento del risultato delle<br />
elezioni indette per la nomina al Consiglio<br />
Nazionale Forense e alla proclamazione <strong>degli</strong><br />
eletti’ non avrebbe proclamato gli eletti dalle<br />
singole Corti <strong>di</strong> Appello, in quanto la proclamazione<br />
avverrebbe a seguito della pubblicazione<br />
sul Bollettino Ufficiale del Ministero<br />
della Giustizia (ho anche appreso che si era<br />
parlato <strong>di</strong> proclamazione all’atto dell’inse<strong>di</strong>amento<br />
del nuovo Consiglio!).<br />
Riba<strong>di</strong>to quanto avevo espresso agli altri<br />
componenti della Commissione con il mio fax<br />
del 3 luglio, osservo: c’è una contrad<strong>di</strong>zione in<br />
termini nel ritenere che il 18 giugno 2007 la<br />
Commissione, previo accertamento dei risultati<br />
inviati dalle Corti <strong>di</strong> Appello, NON abbia<br />
proclamato coloro che erano stati eletti dai<br />
rispettivi Distretti e che detta proclamazione<br />
avverrebbe a seguito della pubblicazione sul<br />
Bollettino, sia perchè la norma afferma che la<br />
Commissione ‘or<strong>di</strong>na la pubblicazione con<br />
proclamazione <strong>degli</strong> eletti sul Bollettino del<br />
Ministero’ e, quin<strong>di</strong>, è la Commissione che li ha<br />
proclamati, altrimenti non avrebbe senso il<br />
dare ‘l’or<strong>di</strong>ne’ sia perchè, <strong>di</strong>versamente opinando<br />
-come sembra aver fatto la Commissionenon<br />
avrebbero alcun senso le successive <strong>di</strong>sposizioni<br />
<strong>di</strong> cui agli artt. 13 II e III co. e 15 III co.<br />
del citato D.L.L.<br />
Infatti, il III co. dell’art. 13, che <strong>di</strong>spone che<br />
‘in mancanza <strong>di</strong> opzione nei <strong>di</strong>eci giorni successivi<br />
all’elezione si presume la rinunzia all’ufficio<br />
<strong>di</strong> componente del Consiglio (territoriale)’<br />
fa decorrere dalla data della proclamazione<br />
effettuata dalla Commissione detto termine:<br />
ove si dovesse, invece, ritenere che ciò avvenga<br />
dal momento della pubblicazione sul Bollettino<br />
Ministeriale o, peggio, dall’inse<strong>di</strong>amento<br />
del nuovo Consiglio Nazionale, si verificherebbe<br />
una situazione anomala e, soprattutto, contra<br />
legem perchè, se l’inse<strong>di</strong>amento del nuovo<br />
Consiglio avvenisse prima del decorso dei 10<br />
giorni <strong>di</strong> cui sopra dalla data <strong>di</strong> pubblicazione,<br />
e avendo l’eletto la facoltà <strong>di</strong> esercitare l’opzione<br />
suddetta, si troverebbe almeno per qualche<br />
giorno, nella situazione <strong>di</strong> incompatibilità statuita<br />
dal II co. <strong>di</strong> detto articolo 13 ‘Non si può<br />
far parte contemporaneamente <strong>di</strong> un Consiglio<br />
e del Consiglio Nazionale’ il che non è concepibile;<br />
ancor peggio se si ritenesse la decorrenza<br />
dall’inse<strong>di</strong>amento!<br />
Il nominativo è eletto dal proprio Distretto,<br />
la Commissione, verificata la regolarità delle<br />
convocazioni da parte dei singoli Consigli, del<br />
numero dei voti spettanti a ciascun Consiglio<br />
territoriale in ragione del numero <strong>degli</strong> iscritti<br />
(secondo una tabella stabilita dal Ministero), il<br />
risultato della votazione e il conseguimento del<br />
maggior numero <strong>di</strong> voti -in caso <strong>di</strong> più nominativi<br />
in<strong>di</strong>cati dai singoli Consigli del Distretto- e,<br />
quin<strong>di</strong>, come recita la norma ‘accerta il risultato<br />
complessivo della votazione e, all’esito, PRO-<br />
CLAMA l’eletto <strong>di</strong> ogni singola Corte: altrimenti<br />
che senso avrebbe ‘ne or<strong>di</strong>na la pubblicazione<br />
con proclamazione <strong>degli</strong> eletti’?<br />
La pubblicazione sul Bollettino del Ministero<br />
dell’elenco <strong>degli</strong> eletti come sopra proclamati<br />
costituisce una mera formalità <strong>di</strong> pubblicità<br />
successiva alla proclamazione ma non si<br />
configura come atto inerente all’iter seguito<br />
dalla Commissione e all’efficacia della stessa<br />
618<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
proclamazione: forse che il Bollettino potrebbe<br />
apportarvi autonomamente delle mo<strong>di</strong>fiche?<br />
E, vedrete, che il Bollettino riprodurrà la proclamazione<br />
del 18 giugno 2007 e la proclamazione<br />
del 3 luglio 2007 per il Distretto della<br />
nostra Corte <strong>di</strong> Appello.<br />
La decisione della Commissione è del tutto<br />
errata e contra legem non avendo ritenuto<br />
che l’esercizio della facoltà espressa dall’eletto<br />
del Distretto della Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma,<br />
intervenuta entro il termine previsto dei 10<br />
giorni, costituiva e costituisce espressione della<br />
<strong>di</strong> lui volontà <strong>di</strong> rinunciare alla proclamazione<br />
già avvenuta per non incorrere nel <strong>di</strong>vieto<br />
<strong>di</strong> cui al citato co. II dell’art. 13 e, quin<strong>di</strong>,<br />
non avendo ritenuto che si trattava <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni<br />
dall’elezione e proclamazione quale componente<br />
del Consiglio Nazionale Forense, con<br />
logica applicazione della normativa <strong>di</strong> cui al<br />
successivo art. 15.<br />
Che il citato D.L.L. non contempli espressamente<br />
la fattispecie in esame può far ritenere<br />
la presenza <strong>di</strong> un apparente vuoto legislativo:<br />
ma in tal caso l’interprete deve ricorrere (onde<br />
assicurare la legittimità della sostituzione del<br />
rinunciatario-<strong>di</strong>missionario) all’integrazione<br />
della stessa norma sulla base dei principi generali<br />
dell’or<strong>di</strong>namento anche tenendo conto che<br />
l’eventuale illegittimità del meccanismo <strong>di</strong> sostituzione<br />
dell’eletto <strong>di</strong>missionario, verrebbe a<br />
compromettere la stessa legittimità <strong>di</strong> composizione<br />
del Consiglio Nazionale Forense.<br />
Non è, pertanto, giustificata nè plausibile<br />
la soluzione <strong>di</strong> ritenere eleggibile altro can<strong>di</strong>dato<br />
che, nello stesso Distretto, abbia riportato<br />
voti inferiori a quelli conseguiti dall’eletto<strong>di</strong>missionario<br />
e ciò proprio per quanto sopra<br />
evidenziato.<br />
Di più: il meccanismo del subentro del<br />
primo dei non eletti costituisce un rime<strong>di</strong>o<br />
eccezionale e non or<strong>di</strong>nario; lo stesso può,<br />
dunque, trovare attuazione solo ove espressamente<br />
previsto da una <strong>di</strong>sposizione normativa<br />
quale strumento <strong>di</strong> integrazione <strong>di</strong> un Collegio<br />
fondato sul principio costituzionale dell’elezione<br />
<strong>di</strong>retta.<br />
Inoltre, nell’or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co particolare<br />
dei Consigli territoriali e del Consiglio<br />
Nazionale Forense, l’istituto del subentro non<br />
è contemplato e deve, pertanto, ritenersi escluso;<br />
oltretutto, l’art. 21 del D.L.L. n. 382/1944<br />
prevede solo lo strumento delle elezioni suppletive<br />
per cui la proclamazione del primo dei<br />
non eletti costituirebbe una prevaricazione<br />
del meccanismo elettorale e del sistema <strong>di</strong><br />
espressione del voto da parte <strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni<br />
aventi <strong>di</strong>ritto.<br />
Ma, a parte tali ovvie osservazioni, cosa<br />
accadrebbe in un Distretto ove è stato eletto<br />
un solo can<strong>di</strong>dato che abbia, nel termine<br />
previsto, optato per rimanere nel Consiglio<br />
territoriale? (ve<strong>di</strong> Distretti <strong>di</strong> Ancona, Brescia,<br />
Cagliari, Caltanissetta, Catania, Firenze, Genova,<br />
Lecce, Messina, Milano, Perugia, Potenza,<br />
Reggio Calabria, Salerno e Torino, cioè in<br />
15 Distretti su 26!).<br />
Pertanto, ritengo non vi siano dubbi che si<br />
debbano in<strong>di</strong>re nuove elezioni per il Distretto<br />
della Corte <strong>di</strong> Appello del Lazio; a tal fine<br />
occorrerà, a mio avviso, presentare ricorso al<br />
Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio<br />
chiedendo la sospensiva della decisione<br />
adottata dalla Commissione il 9 luglio 2007.<br />
Nel ricorso, inoltre, verrà eccepita l’assoluta<br />
carenza <strong>di</strong> motivazione e la contrad<strong>di</strong>ttorietà<br />
della stessa dal momento che si leggerà che<br />
l’Avv. Alessandro Cassiani, proclamato eletto<br />
quale componente del Consiglio Nazionale<br />
Forense e che l’Avv. Antonio Belloni è stato<br />
proclamato eletto quale componente del Consiglio<br />
Nazionale Forense!”.<br />
Il Consiglio<br />
- con riferimento all’intervento del Consigliere<br />
Condello nell’adunanza del 5 luglio 2007<br />
e alla relazione del Consigliere Barbantini che<br />
fa propri;<br />
- ritenuto che quanto deciso dalla Commissione<br />
istituita dal D.L.L. 23 novembre 1944 n.<br />
382 nell’adunanza del 9 luglio 2007, in fase <strong>di</strong><br />
pubblicazione sul Bollettino del Ministero della<br />
Giustizia, viola le norme contenute nella suddetta<br />
<strong>di</strong>sposizione per quanto sopra osservato;<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 619
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
- ritenuto, inoltre, che è legittimato ad impugnare<br />
detta decisione, avendo indubbiamente<br />
la legittimazione al riguardo, rappresentando<br />
la scelta del can<strong>di</strong>dato quale componente del<br />
Consiglio Nazionale Forense la volontà <strong>di</strong> questo<br />
Consiglio che rappresenta oltre 19.500 <strong>Avvocati</strong><br />
iscritti nell’Albo da esso Consiglio custo<strong>di</strong>to;<br />
- astenuto il Consigliere Avv. Goffredo M.<br />
Barbantini;<br />
delibera<br />
<strong>di</strong> impugnare la decisione assunta dalla Commissione<br />
istituita dal D.L.L. 23 novembre 1944<br />
n. 382 nell’adunanza del 9 luglio 2007, innanzi<br />
il competente Tribunale Amministrativo Regionale<br />
per il Lazio, con richiesta <strong>di</strong> sospensiva.<br />
Nomina, a tal fine, quali propri <strong>di</strong>fensori il Prof.<br />
Avv. Piero Sandulli e l’Avv. Paolo Berruti ai<br />
quali il Presidente conferirà apposita procura<br />
alle liti, eleggendo domicilio presso lo stu<strong>di</strong>o<br />
legale del Prof. Avv. Piero Sandulli, a Roma, in<br />
Via F. Paulucci de’ Calboli n. 9.<br />
Manda agli Uffici del Consiglio <strong>di</strong> comunicare<br />
tale nomina ai suddetti legali.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti<br />
professionisti: <strong>Avvocati</strong> Giorgio Abbati Bussetti,<br />
Rosa Monica Colacicco, Maurizio Di<br />
Gennaro, Patrizia Giuffrè, Giuseppina Manuela<br />
Lamantea, Antonino Lastoria, Roberto<br />
Marotta, Marco Menichelli, Nicolina Nicodemo,<br />
Roberto Perrone, Gabriella Polini, Francesco<br />
Ranchetti, Maria Lucia Roton<strong>di</strong>, Francesca<br />
Ticconi,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
che in data 4 luglio 2007 è pervenuta dall’Avv.<br />
Maurizio Traverso, Amministratore Unico dello<br />
“Stu<strong>di</strong>o Legale e Tributario Traverso & Associati”,<br />
la lettera con cui il professionista comunica<br />
la cessazione del rapporto associativo con<br />
l’Avv. Alfredo Irti.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta in data 5 luglio 2007<br />
dell’Avv. Andrea Morsillo con la quale il professionista<br />
comunica la costituzione <strong>di</strong> un’associazione<br />
professionale denominata “Lucchetti<br />
& Morsillo”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte, come<br />
ormai avviene da anni, propone la chiusura<br />
<strong>degli</strong> Uffici del Consiglio nel pomeriggio dei<br />
giovedì del mese <strong>di</strong> agosto.<br />
Il Consiglio approva.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
che in data 11 luglio 2007 è pervenuta la comunicazione<br />
della <strong>di</strong>visione Pubbliche Relazioni<br />
del “Panta CZ” con la quale trasmette l’invitoprogramma<br />
e le schede <strong>di</strong> iscrizione e prenotazione<br />
al Congresso Nazionale Straor<strong>di</strong>nario<br />
dell’Unione delle Camere Civili che si svolgerà<br />
a Viterbo il 21 e 22 settembre p.v.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte comunica<br />
che in data 11 luglio 2007 è pervenuta la lettera<br />
del Signor Clau<strong>di</strong>o Bacchetta, Segretario Generale<br />
della Federazione Italiana Karting, con la<br />
quale chiede al Consiglio una rosa <strong>di</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
-preferibilmente esperti <strong>di</strong> Diritto Sportivo- per<br />
le prossime elezioni dell’Associazione poichè<br />
due dei quattro membri dell’Ufficio Elettorale<br />
devono essere, per regolamento, <strong>Avvocati</strong>.<br />
Il Consiglio nomina gli Avv.ti Luca Sanzi e<br />
620<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
Saverio Schiavone.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte comunica<br />
che in data 11 luglio 2007 è pervenuta la nota<br />
del Dr. Maurizio Improta, Dirigente dell’Ufficio<br />
Immigrazione della Questura <strong>di</strong> Roma,<br />
con la quale lo stesso comunica la chiusura<br />
estiva dell’Ufficio Relazioni <strong>Avvocati</strong> dal 6 al<br />
31 agosto 2007. Eventuali urgenze potranno<br />
essere comunicate al Dirigente dell’Ufficio o<br />
tramite fax.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Consigliere Condello informa il Consiglio<br />
che il giorno 12 giugno 2007 si è tenuta una<br />
riunione con la Dott.ssa Torrice e altri componenti<br />
l’Ufficio DGSIA del Ministero della Giustizia<br />
e con i rappresentanti della Datamat.<br />
Hanno partecipato alla riunione anche gli <strong>Avvocati</strong><br />
Lomanno e Graziani.<br />
Nella riunione si è <strong>di</strong>scusso sugli sviluppi<br />
delle nuove tecnologie negli Uffici Giu<strong>di</strong>ziari <strong>di</strong><br />
Roma.<br />
La Dott.ssa Torrice ha comunicato che gli<br />
Uffici del Tribunale e della Corte <strong>di</strong> Appello si<br />
doteranno dei supporti per la lettura ottica dei<br />
dati per consentire le iscrizioni a ruolo con il<br />
co<strong>di</strong>ce a barre entro le prossime settimane.<br />
E’ stata inoltre ipotizzata la messa in linea<br />
(entro poche settimane) sul sistema Polis Web<br />
<strong>di</strong> tutte le sentenze del Tribunale Civile e della<br />
Corte <strong>di</strong> Appello. Questo nuovo archivio consentirà<br />
agli avvocati muniti <strong>di</strong> smart card <strong>di</strong><br />
acquisire una copia delle sentenze uso stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong>rettamente con il collegamento telematico.<br />
Il Consigliere Condello ha comunicato che<br />
il Consiglio ha già pre<strong>di</strong>sposto quanto necessario<br />
per attrezzare l’avvocatura con adeguato<br />
software.<br />
Si è convenuto <strong>di</strong> fissare una conferenza<br />
stampa e un seminario informativo e <strong>di</strong> presentazione<br />
da fissare nelle prossime settimane. Alla<br />
conferenza stampa e al seminario informativo<br />
parteciperanno i responsabili del progetto e, se<br />
<strong>di</strong>sponibile, anche il Ministro Mastella.<br />
Il Consigliere Condello propone <strong>di</strong> organizzare<br />
l’evento con l’ausilio della Commissione<br />
Informatica.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
ADUNANZA DEL 19 LUGLIO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
f.f. Livia Rossi, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello,<br />
Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi,<br />
Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 8<br />
elenco speciale ................................ n. 15<br />
passaggi all’elenco speciale ................... n. 1<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 4<br />
per decesso ...................................... n. 1<br />
per trasferimento............................. n. 1<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 14<br />
abilitazioni ............................................ n. 8<br />
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 1<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine ................... n. 5<br />
domanda ......................................... n. 1<br />
compiuta pratica ................................... n. 25<br />
nulla osta al trasferimento .................... n. 2<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 1<br />
per fine pratica ................................ n. 9<br />
DISCIPLINA<br />
proc. trattati in <strong>di</strong>battimento ................ n. 2<br />
pratiche <strong>di</strong>sciplinari trattate<br />
archiviazioni ................................... n. 12<br />
ap. proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare ........ n. 2<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi.................................................... n. 59<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 621
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette ...... n. 15<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ...................................... n. 23<br />
rigetti ............................................... n. 10<br />
DELIBERE<br />
- Il Presidente Cassiani riferisce <strong>di</strong> aver fatto<br />
pubblicare sul sito del Consiglio la comunicazione<br />
pervenuta il 5 luglio 2007 dal Consiglio<br />
Superiore della Magistratura, con la quale ha<br />
deliberato la riserva <strong>di</strong> cinque posti per la nomina<br />
<strong>di</strong> professori e avvocati per meriti insigni<br />
all’ufficio <strong>di</strong> Consigliere <strong>di</strong> Cassazione.<br />
Il termine per gli <strong>Avvocati</strong> per la presentazione<br />
della domanda al Consiglio Nazionale<br />
Forense è fissato al 29 settembre 2007.<br />
Il Consiglio ne prende atto e delibera <strong>di</strong><br />
darne notizia sul sito.<br />
- Il Presidente comunica con dolore che è<br />
deceduto l’Avv. Armando Costa. Lo ricorda<br />
quale amico insostituibile, Avvocato <strong>di</strong> grande<br />
prestigio dotato <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> capacità umane e<br />
professionali. Esprime cordoglio ai familiari e ai<br />
sostituti Avv.ti Mario Geraci e Franca Adriana<br />
Reda.<br />
I Consiglieri si associano e, in segno <strong>di</strong><br />
cordoglio, interrompono i lavori per cinque<br />
minuti.<br />
- Il Presidente Cassiani comunica che per<br />
iniziativa della Commissione Europea è stato<br />
organizzato a Roma per i giorni 28 e 29 settembre<br />
una Conferenza Internazionale sulle soluzioni<br />
alternative nei Paesi del Me<strong>di</strong>terraneo.<br />
L’evento appare <strong>di</strong> particolare importanza<br />
sia per l’argomento che per la partecipazione <strong>di</strong><br />
tutti i Paesi del Me<strong>di</strong>terraneo, tra cui Israele e<br />
molti Paesi arabi.<br />
Il Presidente, considerato che l’Italia si è<br />
resa promotrice <strong>di</strong> una iniziativa volta ad ottenere<br />
la moratoria della pena <strong>di</strong> morte, propone<br />
<strong>di</strong> manifestare solidarietà a sostegno in previsione<br />
della decisione che verrà adottata in sede<br />
O.N.U. a settembre.<br />
Ritiene che gli <strong>Avvocati</strong> da sempre <strong>di</strong>fensori<br />
delle pubbliche e private libertà, non possano<br />
restare estranei a una battaglia per la riforma del<br />
<strong>di</strong>ritto primo dei citta<strong>di</strong>ni: la vita.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Presidente propone <strong>di</strong> organizzare un<br />
Convegno su: “Il ruolo della proprietà industriale<br />
nelle procedure concorsuali”.<br />
Chiede al Coor<strong>di</strong>natore della Commissione<br />
in materia e al Coor<strong>di</strong>natore del Centro<br />
Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> prendere contatti con l’Avv. Clau<strong>di</strong>o<br />
Di Pietropaolo.<br />
Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti a<br />
prendere contatto con l’Avv. Clau<strong>di</strong>o Di Pietropaolo<br />
al fine <strong>di</strong> organizzare il Convegno.<br />
- Il Presidente comunica che è improvvisamente<br />
deceduto l’Avv. Riccardo Scocozza, Presidente<br />
della Cassa Forense. Manifesta, sbigottito,<br />
dolore ed esprime le più sentite condoglianze<br />
alla Famiglia, ai Colleghi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ai<br />
Vice Presidenti della Cassa <strong>di</strong> Previdenza.<br />
Il Consiglio si associa e in segno <strong>di</strong> cordoglio<br />
sospende i lavori per cinque minuti.<br />
- Il Presidente propone <strong>di</strong> organizzare un<br />
Convegno sul seguente argomento: “L’esercizio<br />
della funzione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atore familiare”.<br />
Chiede che il Coor<strong>di</strong>natore della Commissione<br />
Famiglia e il Coor<strong>di</strong>natore del Centro<br />
Stu<strong>di</strong> realizzino questa iniziativa.<br />
Il Consiglio approva la proposta e delega il<br />
Consigliere Storace.<br />
Incontro con l’Avv. Francesco Salimbeni in<br />
previsione della sua partecipazione al<br />
convegno che si terrà negli U.S.A.<br />
- Viene ammesso in Aula l’Avv. Francesco<br />
Salimbeni il quale comunica al Consiglio che<br />
nel prossimo mese <strong>di</strong> agosto si recherà nel<br />
Connecticut a prendere contatto con la Connecticut<br />
Bar Association.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> conferire al Collega<br />
Francesco Salimbeni espresso incarico <strong>di</strong> portare<br />
il saluto del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Roma e<br />
622<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
<strong>di</strong> stabilire rapporti volti alla realizzazione <strong>di</strong><br />
incontri culturali e possibilità <strong>di</strong> esercitare la<br />
pratica negli U.S.A.<br />
Il Consiglio delibera altresì <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre<br />
una targa da consegnare ai Colleghi d’oltreoceano.<br />
- Il Consigliere Condello comunica <strong>di</strong> essere<br />
venuto a conoscenza che la Regione Lazio ha<br />
adottato con propria deliberazione n.139 del 6<br />
marzo 2007 (pubblicata sul B.U.R. n.8 supp. n.<br />
5 del 20 marzo 2007) un atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per<br />
l’adozione <strong>degli</strong> atti aziendali delle Aziende<br />
Sanitarie della Regione Lazio che ha, <strong>di</strong> fatto,<br />
snaturato la funzione dei professionisti legali<br />
<strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> Ente pubblico, inseriti in struttura<br />
ad eminente carattere amministrativo alle<br />
<strong>di</strong>rette <strong>di</strong>pendenze non più del Direttore Generale<br />
rappresentante legale dell’Ente, bensì sottoposti<br />
all’Organo amministrativo <strong>di</strong> vertice,<br />
come risulta dall’all. A1 della delibera sopra<br />
citata.<br />
Prima che vengano adottate le delibere relative<br />
ai singoli atti aziendali, sarebbe necessario<br />
riba<strong>di</strong>re i principi <strong>di</strong> cui alla deliberazione del<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> del 14 settembre 2006.<br />
Il Consigliere Condello comunica, inoltre,<br />
che alcuni avvocati iscritti all’Elenco Speciale -<br />
<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> Aziende Sanitarie e Ospedalieresono<br />
stati nominati “responsabili del proce<strong>di</strong>mento<br />
amministrativo”.<br />
Ciò contrasta sia con la legge n. 241/90 art.<br />
4, sia con il punto 15 sub 3 della delibera del<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> del 14 settembre 2006.<br />
L’art. 4 della legge n. 241/90 prevede che le<br />
Amministrazioni determino per ciascun proce<strong>di</strong>mento<br />
l’unità organizzativa responsabile dell’istruttoria<br />
e <strong>di</strong> ogni adempimento proce<strong>di</strong>mentale,<br />
nonchè dell’adozione del provve<strong>di</strong>mento<br />
finale. Il I comma dell’art. 5 della medesima<br />
legge prevede che “il <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> ciascuna<br />
unità organizzativa provveda ad assegnare a sè<br />
o ad altro <strong>di</strong>pendente addetto all’unità la responsabilità<br />
dell’istruttoria e <strong>di</strong> ogni altro adempimento<br />
inerente il singolo proce<strong>di</strong>mento, nonchè,<br />
eventualmente, dell’adozione del provve<strong>di</strong>mento<br />
finale”.<br />
Questi incarichi sono incompatibili con<br />
l’attività defensionale ed inconferenti con l’attività<br />
svolta dalle Avvocature aziendali pubbliche<br />
che svolgono, piuttosto, all’interno del<br />
proce<strong>di</strong>mento compiti definiti e circostanziati<br />
(verifiche circa la legittimità <strong>di</strong> atti o documenti,<br />
pareri, ecc...).<br />
Il Consiglio riba<strong>di</strong>sce quanto già precisato<br />
con la delibera del 14 settembre 2006.<br />
- Il Consigliere Condello riferisce sulla necessità<br />
<strong>di</strong> attivare un punto <strong>di</strong> accesso certificato<br />
per il processo telematico.<br />
Il Consiglio ha già deliberato in una precedente<br />
adunanza su detto argomento.<br />
Il Consigliere Condello relaziona e consegna<br />
la documentazione sulla procedura necessaria<br />
per procedere con la richiesta <strong>di</strong> autorizzazione<br />
al Ministero della Giustizia.<br />
Il Consigliere Condello propone, inoltre,<br />
<strong>di</strong> organizzare un primo ciclo <strong>di</strong> tre Seminari<br />
informativi su detto argomento al fine <strong>di</strong> preparare<br />
gli avvocati alla utilizzazione <strong>di</strong> questa<br />
nuova tecnologia. I Seminari si terranno l’11<br />
ottobre, il 25 ottobre e l’8 novembre dalle ore<br />
10.30 alle ore 15 e tratteranno i seguenti argomenti:<br />
1. Processo telematico; 2. il Co<strong>di</strong>ce<br />
dell’Amministrazione <strong>di</strong>gitale - le firme elettroniche;<br />
3. cercare il Diritto con le nuove<br />
tecnologie.<br />
Il Consiglio manda al Presidente per la<br />
sottoscrizione della domanda necessaria per<br />
attivare il punto <strong>di</strong> accesso certificato ed autorizza<br />
la organizzazione dei Seminari suddetti.<br />
- Il Consigliere Fasciotti comunica che l’Avv.<br />
Monica Ricci e l’Avv. Francesca Manfroni sono<br />
inserite nella Commissione <strong>di</strong> Diritto Commerciale<br />
e Diritto Societario a far data da settembre<br />
2007.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Consigliere Fasciotti comunica che continuano<br />
le giornate dei seminari <strong>di</strong> Diritto Societario:<br />
si sono tenuti tre incontri che hanno<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 623
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
visto la presenza dei Prof. Avv. Raffaele Lener,<br />
Luigi Salamone, Giuseppe Guizzi e dell’Avv.<br />
Roberto Bottacchiari, con la presenza anche<br />
del Vicario della Commissione Avv. Giorgio<br />
Della Valle.<br />
I prossimi seminari proseguiranno a partire<br />
dal terzo martedì del settembre 2007.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Consigliere Nesta riferisce in merito a<br />
quanto comunicatogli dall’Avv. Michele Aureli<br />
in or<strong>di</strong>ne alla situazione <strong>di</strong> grave <strong>di</strong>fficoltà,<br />
sotto il profilo funzionale, nella quale da molte<br />
settimane versa l’Ufficio Esecuzioni Immobiliari<br />
del Tribunale <strong>di</strong> Roma, sito in Viale Giulio<br />
Cesare.<br />
In particolare, tale situazione è dovuta al<br />
fatto che agli addetti alla “scansione”, ovvero<br />
all’inserimento dei dati e della documentazione<br />
nei computers, non è stato rinnovato il<br />
contratto a termine.<br />
La conseguenza è la paralisi completa, in<br />
quanto il personale <strong>di</strong> cancelleria non è in grado<br />
<strong>di</strong> far fronte a tale evenienza. Si assiste, pertanto,<br />
ad indecorose file (60-70 persone in attesa<br />
con ovvi pericoli anche sotto il profilo della<br />
sicurezza) ed inoltre gli avvocati sono posti<br />
nella materiale impossibilità, non essendo più<br />
inseriti i dati con la tempestività del caso, <strong>di</strong><br />
conoscere i provve<strong>di</strong>menti adottati dai Giu<strong>di</strong>ci,<br />
anche quelli che prevedono termini <strong>di</strong> decadenza,<br />
con rischi concreti anche per quanto<br />
concerne le ven<strong>di</strong>te all’asta, che rischiano <strong>di</strong><br />
non tenersi stante l’impossibilità <strong>di</strong> espletare i<br />
relativi adempimenti.<br />
Il Consigliere Nesta, pertanto, chiede che il<br />
Consiglio intervenga, nel modo più deciso e<br />
risolutivo, nei confronti delle competenti Autorità,<br />
per far cessare tale intollerabile situazione,<br />
umiliante per gli avvocati e foriera <strong>di</strong> gravissime<br />
e negative conseguenze per il regolare<br />
svolgimento dell’attività giu<strong>di</strong>ziaria.<br />
Il Consiglio, dato atto, delega i Consiglieri<br />
Nesta e Fasciotti a prendere contatto con il<br />
Presidente del Tribunale <strong>di</strong> Roma e con il<br />
Ministro della Giustizia, al fine <strong>di</strong> ogni opportuno<br />
approfon<strong>di</strong>mento, riservandosi all’esito, su<br />
proposta dei suin<strong>di</strong>cati Consiglieri, le iniziative<br />
ritenute opportune.<br />
- Il Consigliere Rossi comunica che in data<br />
14 maggio 2007 è pervenuta comunicazione<br />
dalla Presidenza dell’Ufficio Periti presso il Tribunale<br />
<strong>di</strong> Roma con la quale si richiede al<br />
Consiglio <strong>di</strong> accertare l’eventuale incompatibiltà<br />
dell’iscrizione al Registro dei Praticanti<br />
<strong>Avvocati</strong> abilitati da parte <strong>di</strong> persona già iscritta<br />
presso l’Albo dei Periti del Tribunale. Nella<br />
fattispecie l’interessata, dott.ssa (omissis), svolge<br />
pratica in ambito penale presso lo stu<strong>di</strong>o<br />
dell’Avv. (omissis) e, contemporaneamente,<br />
stante il permanere della sua iscrizione presso il<br />
suddetto Albo, svolge incarichi <strong>di</strong> traduzione<br />
dalla lingua albanese riguardanti processi penali<br />
pendenti presso il Tribunale <strong>di</strong> Roma.<br />
L’interessata, su richiesta del Presidente<br />
della Commissione Periti, ha riferito <strong>di</strong> aver<br />
cessato -dal momento della propria iscrizione<br />
presso il Registro dei Praticanti <strong>Avvocati</strong>- <strong>di</strong><br />
accettare incarichi come consulente del P.M.<br />
durante la fase delle indagini preliminari e <strong>di</strong><br />
continuare a svolgere l’attività <strong>di</strong> perito presso<br />
il Tribunale <strong>di</strong> Roma solo nella fase <strong>di</strong>battimentale<br />
e <strong>di</strong> u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong>battimentale. Ciò, a suo <strong>di</strong>re,<br />
non darebbe luogo ad alcuna incompatibilità,<br />
come le sarebbe stato riferito, a seguito <strong>di</strong><br />
esplicita richiesta, da questo Consiglio.<br />
Il Consiglio, ritenuto che l’attività <strong>di</strong> interprete-perito<br />
nella fase <strong>di</strong>battimentale è relativa<br />
ad atti già depositati e dai quali è dunque<br />
possibile evincere in via preventiva eventuali<br />
situazioni <strong>di</strong> incompatibilità, mentre analoga<br />
situazione non ricorre nella fase delle indagini<br />
preliminari, ritiene compatibile l’iscrizione al<br />
Registro dei Praticanti <strong>Avvocati</strong> abilitati con<br />
quella presso l’Albo Periti del Tribunale limitatamente<br />
agli incarichi relativi alla predetta fase<br />
<strong>di</strong>battimentale.<br />
Lavori per l’apertura del corridoio<br />
antistante i nostri Uffici decisi dalla<br />
Commissione <strong>di</strong> Manutenzione del Palazzo<br />
<strong>di</strong> Giustizia; posizione del Consiglio<br />
- Il Presidente comunica <strong>di</strong> aver appreso che<br />
624<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
sarebbero previsti l’esecuzione <strong>di</strong> lavori straor<strong>di</strong>nari<br />
che interessano il piano ammezzato, ivi<br />
compresi i locali del nostro Consiglio.<br />
Fa presente che è stata richiesta copia dell’eventuale<br />
delibera della Commissione <strong>di</strong> Manutenzione<br />
del Palazzo <strong>di</strong> Giustizia per valutare<br />
sia l’entità dei lavori che le eventuali iniziative<br />
da intraprendere a tutela della privacy e del<br />
buon funzionamento <strong>degli</strong> Uffici consiliari.<br />
Il Consiglio, preso atto, si riserva ogni<br />
iniziativa all’esito dell’esame dell’eventuale<br />
delibera.<br />
- I Consiglieri Rossi e Fasciotti, responsabili del settore Disciplina del Consiglio, relazionano<br />
sullo stato delle pratiche e sui proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari, con particolare riguardo all’attività svolta<br />
nel biennio secondo il prospetto che segue:<br />
pratiche <strong>di</strong>sciplinari pendenti<br />
a rischio prescrizione<br />
(anno 2003 e precedenti)<br />
Presidente 45 2<br />
Cons. Segretario 7 2<br />
Cons. Barbantini 147 13<br />
Cons. Bucci 36 1<br />
Cons. Cerè 55 5<br />
Cons. Cipollone 43 7<br />
Cons. Condello 97 28<br />
Cons. Fasciotti 52 4<br />
Cons. Gianzi 35 —<br />
Cons. Ierar<strong>di</strong> 165 31<br />
Cons. Nesta 75 —<br />
Cons. Prosperetti 101 2<br />
Cons. Rossi 52 4<br />
Cons. Storace 37 3<br />
Cons. Testa 42 3<br />
Totale delle pratiche pendenti n. 989 <strong>di</strong> cui a rischio prescrizione n. 105.<br />
pratiche evase dall’inizio del biennio<br />
archiviazioni aperture totale<br />
Presidente 76 4 80<br />
Cons. Segretario 3 — 3<br />
Cons. Barbantini 43 5 48<br />
Cons. Bucci 86 22 108<br />
Cons. Cerè 66 9 75<br />
Cons. Cipollone 84 8 92<br />
Cons. Condello 43 — 43<br />
Cons. Fasciotti 91 4 95<br />
Cons. Gianzi 96 8 104<br />
Cons. Ierar<strong>di</strong> 69 — 69<br />
Cons. Nesta 80 18 98<br />
Cons. Prosperetti 44 6 50<br />
Cons. Rossi 91 23 114<br />
Cons. Storace 80 6 86<br />
Cons. Testa 53 15 68<br />
Totale archiviazioni n. 1.005.<br />
Totale aperture n. 128.<br />
Totale pratiche evase dall’inizio del biennio n. 1.133.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 625
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari definiti dall’inizio del biennio<br />
Proscioglimento istruttorio n. 3<br />
Estinzione per morte n. 3<br />
Prescrizione n. 2<br />
Non luogo a sanzione <strong>di</strong>sciplinare n. 46<br />
Avvertimento n. 19<br />
Censura n. 14<br />
Sospensione n. 8<br />
Cancellazione n. 3<br />
Totale proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari definiti dall’inizio del biennio n. 98.<br />
proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari pendenti<br />
Fissati n. 28<br />
Da fissare n. 68<br />
Totale proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari pendenti n. 96.<br />
Risultano, inoltre, n. 81 decisioni da depositare dall’anno 1999 all’anno 2007.<br />
ELENCO DECISIONI DISCIPLINARI DA DEPOSITARE<br />
ANNO 1999<br />
n. data P.D. nome Cons. rel. <strong>di</strong>spositivo<br />
decisione<br />
incolpato<br />
21 9.02.1999 7107 (omissis) Staffa censura<br />
(omissis) (Storace) non luogo<br />
120 5.10.1999 7241 (omissis) Condello mesi 2<br />
127 21.10.1999 7222 (omissis) Condello avvertimento<br />
153 14.12.1999 7258 (omissis) Condello non luogo<br />
ELENCO DECISIONI DISCIPLINARI DA DEPOSITARE<br />
ANNO 2000<br />
n. data P.D. nome Cons. Rel. <strong>di</strong>spositivo<br />
decisione<br />
incolpato<br />
4 23.03.2000 7280 (omissis) Condello non luogo<br />
13 4.05.2000 7259 (omissis) Condello non luogo<br />
36 20.07.2000 7299 (omissis) Condello non luogo<br />
48 28.09.2000 7267 (omissis) Conte mesi 2<br />
57 26.10.2000 7325 (omissis) Condello non luogo<br />
ELENCO DECISIONI DISCIPLINARI DA DEPOSITARE<br />
ANNO 2001<br />
n. data P.D. nome Cons. Rel. <strong>di</strong>spositivo<br />
decisione<br />
incolpato<br />
1 10.05.2001 7375 (omissis) Barbantini censura<br />
2 10.05.2001 7312 (omissis) Barbantini non luogo<br />
11 14.06.2001 7336 (omissis) Vasselli non luogo<br />
16 5.07.2001 7349 (omissis) Sgromo non luogo<br />
34 18.10.2001 7379 (omissis) Barbantini non luogo<br />
(omissis)<br />
626<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
ELENCO DECISIONI DISCIPLINARI DA DEPOSITARE<br />
ANNO 2002<br />
n. data P.D. nome Cons. Rel. <strong>di</strong>spositivo<br />
decisione<br />
incolpato<br />
14 30.05.2002 7415 (omissis) Barbantini non luogo<br />
24 25.07.2002 7401 (omissis) Sgromo non luogo<br />
26 12.09.2002 7402 (omissis) Barbantini censura<br />
27 12.09.2002 7412 (omissis) Barbantini non luogo<br />
36 3.10.2002 7377 (omissis) Vasselli censura<br />
43 31.10.2002 7417 (omissis) Barbantini mesi 6<br />
44 14.11.2002 7421 (omissis) Vasselli non luogo<br />
7456 (omissis)<br />
ELENCO DECISIONI DISCIPLINARI DA DEPOSITARE<br />
ANNO 2003<br />
n. data P.D. nome Cons. Rel. <strong>di</strong>spositivo<br />
decisione<br />
incolpato<br />
14 13.02.2003 7458 (omissis) Barbantini non luogo<br />
7473 (omissis)<br />
16 20.02.2003 7461 (omissis) Barbantini non luogo<br />
18 27.02.2003 7463 (omissis) Vasselli non luogo<br />
33 10.04.2003 7479 (omissis) Vasselli non luogo<br />
39 8.05.2003 7488 (omissis) Barbantini non luogo<br />
43 22.05.2003 7495 (omissis) Vasselli non luogo<br />
49 5.06.2003 7332 (omissis) Vasselli non luogo<br />
50 5.06.2003 7480 (omissis) Vasselli non luogo<br />
(omissis)<br />
54 26.06.2003 7471 (omissis) Barbantini avvertimento<br />
62 17.07.2003 7367 (omissis) Sgromo mesi 2<br />
103 4.12.2003 7543 (omissis) Barbantini non luogo<br />
ELENCO DECISIONI DISCIPLINARI DA DEPOSITARE<br />
ANNO 2004<br />
n. data P.D. nome Cons. Rel. <strong>di</strong>spositivo<br />
decisione<br />
incolpato<br />
15 6.05.2004 7576 (omissis) Ierar<strong>di</strong> avvertimento<br />
(al visto del Pres.)<br />
23 3.06.2004 7589 (omissis) Ierar<strong>di</strong> non luogo<br />
(al visto del Pres.)<br />
25 10.06.2004 7571 (omissis) Conte non luogo<br />
(al visto del Pres.)<br />
33 15.07.2004 7469 (omissis) Pirisi mesi 12<br />
(al visto del Pres.)<br />
53 11.11.2004 7611 (omissis) Ierar<strong>di</strong> non luogo<br />
ELENCO DECISIONI DISCIPLINARI DA DEPOSITARE<br />
ANNO 2005<br />
n. data P.D. nome Cons. Rel. <strong>di</strong>spositivo<br />
decisione<br />
incolpato<br />
22 3.03.2005 7650 (omissis) Ierar<strong>di</strong> non luogo<br />
(al visto del Pres.)<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 627
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
26 10.03.2005 7654 (omissis) Conte censura<br />
(omissis)<br />
42 10.05.2005 7635 (omissis) Ierar<strong>di</strong> non luogo<br />
(al visto del Pres.)<br />
53 7.06.2005 7672 (omissis) Berruti non luogo<br />
56 23.06.2005 7739 (omissis) Berruti avvertimento<br />
62 14.07.2005 7764 (omissis) Berruti avvertimento<br />
64 19.07.2005 7683 (omissis) Berruti non luogo<br />
(omissis)<br />
65 19.07.2005 7685 (omissis) Cassiani non luogo<br />
70 27.09.2005 7691 (omissis) Ierar<strong>di</strong> non luogo<br />
(al visto del Pres.)<br />
83 17.11.2005 7670 (omissis) Berruti non luogo<br />
91 22.11.2005 7615 (omissis) Berruti non luogo<br />
102 15.12.2005 7404 (omissis) Cipollone estinto per<br />
morte<br />
ELENCO DECISIONI DISCIPLINARI DA DEPOSITARE<br />
ANNO 2006<br />
n. data P.D. nome Cons. Rel. <strong>di</strong>spositivo<br />
decisione<br />
incolpato<br />
8 20.04.2006 7717 (omissis) Condello non luogo<br />
12 23.05.2006 7733 (omissis) Barbantini avvertimento<br />
14 25.05.2006 7645 (omissis) Ierar<strong>di</strong> non luogo<br />
15 30.05.2006 7736 (omissis) Condello avvertimento<br />
7754 (omissis)<br />
17 30.05.2006 7745 (omissis) Ierar<strong>di</strong> non luogo<br />
21 13.06.2006 7729 (omissis) Barbantini non luogo<br />
22 15.06.2006 7554 (omissis) Cerè avvertimento<br />
30 24.10.2006 7755 (omissis) Prosperetti avvertimento<br />
32 24.10.2006 7760 (omissis) Ierar<strong>di</strong> avvertimento<br />
34 9.11.2006 7759 (omissis) Barbantini avvertimento<br />
36 23.11.2006 7715 (omissis) Prosperetti avvertimento<br />
40 28.11.2006 7781 (omissis) Ierar<strong>di</strong> prescrizione<br />
41 30.11.2006 7159 (omissis) Cassiani non luogo<br />
49 12.12.2006 7808 (omissis) Condello avvertimento<br />
(omissis)<br />
50 12.12.2006 7681 (omissis) Cerè avvertimento<br />
Decisioni <strong>di</strong>sciplinari anno 2006: n.51<br />
628<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
ELENCO DECISIONI DISCIPLINARI DA DEPOSITARE<br />
ANNO 2007<br />
n. data P.D. nome Cons. Rel. <strong>di</strong>spositivo<br />
decisione<br />
incolpato<br />
7 08.02.2007 7873 (omissis) Cassiani censura<br />
10 13.02.2007 7827 (omissis) Barbantini non luogo<br />
14 08.03.2007 7766 (omissis) Bucci mesi quattro<br />
17 20.03.2007 7882 (omissis) Cerè censura<br />
18 20.03.2007 7867 (omissis) Gianzi non luogo<br />
19 20.03.2007 7814 (omissis) Cerè non luogo<br />
21 20.03.2007 7829 (omissis) Gianzi non luogo<br />
23 22.03.2007 7747/7774 (omissis) Ierar<strong>di</strong> anni uno sosp.<br />
7786/7820 (omissis)<br />
24 29.03.2007 7761 (omissis) Barbantini non luogo<br />
25 29.03.2007 7856 (omissis) Condello non luogo<br />
27 17.04.2007 7756 (omissis) Gianzi non luogo<br />
36 24.05.2007 7817 (omissis) Cerè non luogo<br />
37 24.05.2007 7787 (omissis) Prosperetti non luogo<br />
39 07.06.2007 7821 (omissis) Testa non luogo<br />
40 12.06.2007 7851 (omissis) Barbantini avvertimento<br />
41 12.06.2007 7858 (omissis) Condello avvertimento<br />
42 21.06.2007 7790 (omissis) Nesta censura<br />
Le pratiche istruttorie evase sono dunque <strong>di</strong> numero sod<strong>di</strong>sfacente e superiore rispetto alle<br />
pratiche allo stato pendenti. Peraltro è opportuno definire quanto prima le pratiche a rischio <strong>di</strong><br />
prescrizione. Inoltre è altresì opportuno smaltire il maggior numero <strong>di</strong> pratiche possibili onde<br />
evitare problemi oggettivi connessi alla capienza <strong>degli</strong> scaffali dell’Ufficio Disciplina.<br />
Va invece rilevato che i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari, allo stato pendenti, sono in numero<br />
pressochè pari rispetto a quelli definiti nel corso del presente biennio. E’, dunque, necessario<br />
trovare una soluzione che porti ad una più rapida definizione <strong>di</strong> un maggiore numero <strong>degli</strong> stessi.<br />
E’, inoltre, necessario provvedere tempestivamente al deposito delle decisioni. Allo stato,<br />
infatti, risultano numerosissime decisioni ancora da depositare, alcune delle quali molto risalenti<br />
nel tempo. Da notare che tutte le decisioni non ancora depositate, antecedenti al luglio 2002,<br />
hanno ormai automaticamente comportato la prescrizione del relativo proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare<br />
(allo stato 16 <strong>di</strong> cui 5 con applicazione <strong>di</strong> sanzione). Molte delle decisioni pendenti devono essere<br />
depositate da relatori non più Consiglieri, sarebbe dunque opportuno l’invio <strong>di</strong> una lettera <strong>di</strong><br />
sollecito da parte del Presidente.<br />
Il Consiglio ne prende atto e delega il Presidente a sollecitare i relatori al deposito delle decisioni<br />
pendenti.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 629
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
Astensione proclamata dall’Unione della<br />
Camera Penale e della Camera Civile:<br />
posizione del Consiglio<br />
- Il Presidente riferisce sulle ragioni che<br />
hanno determinato l’Unione delle Camere Penali<br />
e la Camera Civile a deliberare l’astensione<br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong>. Rappresenta la necessità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
le più idonee iniziative volte ad ottenere<br />
che trovino attuazione il processo telematico,<br />
vengano forniti alla Giustizia i mezzi <strong>di</strong> cui<br />
ha bisogno e per quanto si riferisce al processo<br />
penale per dare piena attuazione all’art. 111<br />
della Costituzione con la carriera tra P.M. e<br />
Giu<strong>di</strong>ce.<br />
Il Consiglio manifesta solidarietà e con<strong>di</strong>visione<br />
per le ragioni rappresentate nelle delibere<br />
adottate dall’Unione Camere Penali, dalla Camera<br />
Civile e dall’O.U.A.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti:<br />
<strong>Avvocati</strong> Caterina Alesina, Alessandro<br />
Brozzi, Anna Maria Ferretti, Pier Paolo<br />
Fiorini, Jacopo Giacomini, Francesca Marta<br />
Gianaroli, Massimiliano Ermanno Kornmuller,<br />
Francesco Napolitano, Silvia Paciello, Massimiliano<br />
Pacifico, Alfonso Maria Papa Malatesta,<br />
Clau<strong>di</strong>o Sabbatani Schiuma, Samuele Scalise,<br />
Ugo Scalise, Letizia Soressi,<br />
Le pratiche istruttorie evase sono dunque <strong>di</strong><br />
numero sod<strong>di</strong>sfacente e superiore rispetto alle<br />
pratiche allo stato pendenti. Peraltro è opportuno<br />
definire quanto prima le pratiche a rischio <strong>di</strong><br />
prescrizione. Inoltre è altresì opportuno smaltire<br />
il maggior numero <strong>di</strong> pratiche possibili onde<br />
evitare problemi oggettivi connessi alla capienza<br />
<strong>degli</strong> scaffali dell’Ufficio Disciplina.<br />
Va invece rilevato che i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari,<br />
allo stato pendenti, sono in numero<br />
pressochè pari rispetto a quelli definiti nel corso<br />
del presente biennio. E’, dunque, necessario<br />
trovare una soluzione che porti ad una più<br />
rapida definizione <strong>di</strong> un maggiore numero <strong>degli</strong><br />
stessi.<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
- Il Consigliere Condello riferisce al Consiglio<br />
che in data 13 luglio 2007 il Consiglio<br />
Nazionale Forense ha approvato il Regolamento<br />
per l’aggiornamento permanente <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
in adempimento del dovere <strong>di</strong> formazione<br />
continua previsto dal Co<strong>di</strong>ce Deontologico e<br />
per quanto previsto dall’art. 17 bis relativamente<br />
alle in<strong>di</strong>cazioni delle attività prevalentemente<br />
svolte.<br />
Il Consigliere Condello propone <strong>di</strong> tenere<br />
<strong>di</strong>stinta l’attività <strong>di</strong> formazione, già prevista con<br />
la Scuola Forense, dall’attività <strong>di</strong> aggiornamento<br />
e <strong>di</strong> costituire un gruppo <strong>di</strong> lavoro per<br />
attivare questa nuova importante funzione demandata<br />
ai Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>.<br />
Il Consiglio delibera <strong>di</strong> costituire una Commissione<br />
per organizzare e svolgere l’attività<br />
della formazione continua e nomina quali componenti<br />
i Consiglieri Condello, Fasciotti, Rossi<br />
e Testa.<br />
ADUNANZA DEL 26 LUGLIO 2007<br />
All’adunanza hanno partecipato il Presidente<br />
Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere<br />
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni<br />
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro<br />
Fasciotti, Giulio Prosperetti,<br />
Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella<br />
Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierar<strong>di</strong>.<br />
TENUTA ALBO AVVOCATI<br />
iscrizioni<br />
Albo or<strong>di</strong>nario ................................ n. 6<br />
elenco speciale................................ n. 1<br />
630<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
passaggi all’Albo or<strong>di</strong>nario .................. n. 1<br />
passaggi all’el. spec. “Prof.Universitari” n. 1<br />
cancellazioni<br />
a domanda ...................................... n. 3<br />
per decesso ..................................... n. 1<br />
TENUTA REGISTRO PRATICANTI<br />
iscrizioni ............................................... n. 13<br />
abilitazioni............................................ n. 8<br />
iscrizioni e abilitazioni ......................... n. 2<br />
revoche abilitazioni<br />
per decorrenza termine .................. n. 7<br />
a domanda ...................................... n. 1<br />
compiuta pratica .................................. n. 32<br />
cancellazioni<br />
per fine pratica ............................... n. 5<br />
ASSISTENZA<br />
Fondo Assistenza Consiglio n. 1 erogazione<br />
DISCIPLINA<br />
pratiche <strong>di</strong>sciplinari trattate<br />
archiviazioni ................................... n. 21<br />
ap. proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare ....... n. 6<br />
revoche aperture ............................. n. 1<br />
PARERI SU NOTE DI ONORARI<br />
emessi ................................................... n.103<br />
SEGRETERIA<br />
autorizzazioni alle notifiche <strong>di</strong>rette .... n. 12<br />
richieste <strong>di</strong> patr. a spese dello Stato<br />
ammissioni ..................................... n.176<br />
rigetti ............................................... n. 2<br />
iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato n. 29<br />
DELIBERE<br />
- Viene ammesso in Aula il Signor Augusto<br />
Co<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong>pendente dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> prossimo alla<br />
quiescenza, al quale il Consiglio, alla presenza<br />
<strong>di</strong> tutti gli altri <strong>di</strong>pendenti, consegna un dono<br />
e una targa ricordo come segno <strong>di</strong> apprezzamento<br />
per il lavoro svolto in questi anni. Il<br />
Presidente Cassiani, il Consigliere Segretario<br />
Conte e il Consigliere Barbantini esprimono<br />
al Signor Co<strong>di</strong>ni i sentimenti della massima<br />
stima e riconoscenza <strong>di</strong> tutto il Consiglio per<br />
l’opera trentennale prestata.<br />
- Il Presidente Cassiani comunica che, per<br />
iniziativa della Commissione Europea, è stato<br />
organizzato a Roma, per i giorni 28 e 29<br />
novembre p.v., una Conferenza Internazionale<br />
sulle soluzioni alternative nei Paesi del<br />
Me<strong>di</strong>terraneo.<br />
Per l’argomento, ma soprattutto perchè<br />
parteciperanno tutti i Paesi del Me<strong>di</strong>terraneo,<br />
tra cui Israele e molti Paesi arabi, propone <strong>di</strong><br />
partecipare attivamente come “Camera Arbitrale”<br />
del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Roma.<br />
Il Consiglio delega i Consiglieri Barbantini<br />
e Fasciotti a rappresentarlo e delibera <strong>di</strong> partecipare<br />
attivamente ai lavori come “Camera<br />
Arbitrale Nazionale e Internazionale” del<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma.<br />
- Il Presidente Cassiani comunica <strong>di</strong> aver<br />
appreso dal Prof. Piero Sandulli che il Tribunale<br />
Amministrativo Regionale per il Lazio ha<br />
accolto la domanda <strong>di</strong> sospensiva avanzata nel<br />
ricorso relativo all’elezione del rappresentante<br />
del Distretto del Lazio al Consiglio Nazionale<br />
Forense.<br />
Formula i suoi più vivi complimenti ai<br />
Colleghi Prof.ri Paolo Berruti e Piero Sandulli<br />
che hanno <strong>di</strong>feso con successo il Consiglio.<br />
Il Consiglio ne prende atto in attesa <strong>di</strong><br />
avere ufficiale notizia dell’esito.<br />
- Il Presidente comunica che unitamente ai<br />
Consiglieri Conte, Testa, Barbantini, Ierar<strong>di</strong> e<br />
Rossi ha consegnato gli attestati a circa 500<br />
Colleghi che hanno partecipato al corso sulla<br />
“Responsabilità Civile”.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
Congresso Nazionale O.U.A.:<br />
eventuale partecipazione del Consiglio<br />
- Il Presidente riferisce sulla V Conferenza<br />
Nazionale dell’Avvocatura organizzata dal-<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 631
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
l’Organismo Unitario dell’Avvocatura che si<br />
terrà a Roma dall’11 al 13 ottobre 2007. Fa<br />
presente che si tratta <strong>di</strong> un evento <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria<br />
importanza per l’Avvocatura che richiederebbe<br />
la presenza del maggior numero dei<br />
Consiglieri.<br />
Parteciperanno il Presidente Cassiani, il<br />
Consigliere Segretario Conte e i Consiglieri<br />
Condello, Fasciotti e Ierar<strong>di</strong>.<br />
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà<br />
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53<br />
Il Consiglio<br />
- Vista l’istanza presentata dai seguenti<br />
professionisti: <strong>Avvocati</strong> Dario Costanzo, Antonio<br />
Curatola, Fabio De Paolis, Calogero<br />
Infuso, Daniele La Cognata, Luciano Miotti,<br />
Francesca Muret, Barbara Pannuti, Paola Penna,<br />
Ernestina Portelli, Rosaria Stefano, Massimo<br />
Tirone,<br />
autorizza<br />
i professionisti soprain<strong>di</strong>cati, ai sensi dell’art. 7<br />
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà<br />
<strong>di</strong> notificazione previste dalla citata legge;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
che gli estremi della presente autorizzazione<br />
siano riportati nel primo foglio del registro<br />
cronologico <strong>degli</strong> istanti <strong>di</strong> cui all’art. 8 della<br />
citata legge.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla nota pervenuta il 19 luglio 2007 dell’Avv.<br />
Federica Tinagli con la quale la professionista<br />
comunica la costituzione <strong>di</strong> un’Associazione<br />
denominata “Associazione <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
Romani”.<br />
Il Consiglio ne prende atto.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte comunica<br />
che in data 23 luglio 2007 è pervenuta la nota<br />
del Cancelliere B3 Dr. Tommaso Talamanca<br />
con la quale chiede che il Consiglio inserisca<br />
nell’Albo pubblicato sul sito il co<strong>di</strong>ce fiscale<br />
<strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> per agevolare l’emissione dei<br />
mandati <strong>di</strong> pagamento per il gratuito patrocinio.<br />
Il Consiglio accoglie l’istanza.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
che in data 23 luglio 2007 è pervenuta dall’Avv.<br />
Laura Altamura la comunicazione dello<br />
scioglimento, a far data dal 13 febbraio 2007,<br />
dell’associazione professionale denominata<br />
“Stu<strong>di</strong>o Legale Associato Avv. Rosa Pirrongelli<br />
e Avv. Laura Altamura”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
che in data 24 luglio 2007 è pervenuta la<br />
comunicazione dell’Avv. Alfredo Irti con la<br />
quale comunica <strong>di</strong> aver interrotto il rapporto<br />
associativo con l’associazione professionale,<br />
costituita a Milano in data 16 febbraio 2006,<br />
denominata “Traverso & Associati - Stu<strong>di</strong>o<br />
Legale e Tributario”.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla comunicazione dell’Avv. Anna Romano<br />
pervenuta in data 24 luglio 2007 con la quale<br />
comunica la cessazione dell’associazione professionale<br />
denominata “Associazione Professionale<br />
Curatola-D’Amato” a far data dal 30<br />
aprile 2007.<br />
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio<br />
Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce<br />
sulla comunicazione del Giu<strong>di</strong>ce della Sezione<br />
Distaccata del Tribunale <strong>di</strong> Ostia, Dr. Simone<br />
Tablò, pervenuta in data 23 luglio 2007<br />
con la quale chiede al Consiglio uno o più<br />
nominativi <strong>di</strong> esperti sulle “spettanze professionali<br />
<strong>di</strong> avvocato” da nominare per l’u<strong>di</strong>enza<br />
del 22 ottobre 2007.<br />
Il Consiglio in<strong>di</strong>ca i nominativi <strong>degli</strong> Avv.ti<br />
Franco Cosenza e Giorgio Della Valle.<br />
- Il Consigliere Segretario Conte comunica<br />
che, considerato il successo dei corsi <strong>di</strong> aggior-<br />
632<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
namento professionale organizzati dal Consiglio,<br />
l’alta partecipazione e le consistenti richieste<br />
<strong>di</strong> iscrizione agli stessi, sembra opportuno<br />
emanare poche ma chiare norme per la<br />
fruizione dei corsi medesimi.<br />
Da una sommaria informazione il Consigliere<br />
Segretario Conte ha potuto appurare<br />
che negli ultimi mesi si sono avute circa 1.500<br />
richieste <strong>di</strong> iscrizione a corsi e seminari vari.<br />
Ha ricevuto personali lamentele circa i criteri<br />
<strong>di</strong> inclusione o esclusione dalla partecipazione<br />
(che pur tuttavia è garantita ai nostri iscritti)<br />
e in merito al rilascio <strong>di</strong> attestati o <strong>di</strong>plomi<br />
finali. In riferimento agli attestati che il Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> assegna al termine dei corsi<br />
o seminari indetti, rileva che non esiste una<br />
<strong>di</strong>sciplina che ne regoli i mo<strong>di</strong> e i termini.<br />
Appare doveroso regolamentare tale attività.<br />
Pertanto ritiene che:<br />
1. per poter ottenere l’attestato finale i<br />
partecipanti ai vari corsi devono avere frequentato<br />
almeno il 70% del seminario stesso<br />
(o almeno la metà?) ed essersi iscritti nei termini<br />
in<strong>di</strong>cati;<br />
2. ai fini organizzativi va rispettata con<br />
fermezza la data <strong>di</strong> scadenza <strong>di</strong> iscrizione al<br />
seminario stesso. Chi presenta la domanda<br />
oltre il termine in<strong>di</strong>cato, non può essere iscritto<br />
anche nel caso <strong>di</strong> frequenza a tutto il corso.<br />
Ciò sul presupposto che, anche chi ha presentato<br />
la domanda fuori dai termini, ha facoltà <strong>di</strong><br />
accesso al seminario in qualità <strong>di</strong> u<strong>di</strong>tore, non<br />
viene quin<strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>cata la possibilità dell’aggiornamento<br />
professionale. Sarebbe una <strong>di</strong>scriminante<br />
nei confronti <strong>di</strong> chi, consapevole<br />
<strong>di</strong> non essere più nei termini, omette <strong>di</strong> presentare<br />
comunque la domanda.<br />
Con buon margine <strong>di</strong> tempo verranno affissi<br />
manifesti in tutti gli Uffici giu<strong>di</strong>ziari, verrà<br />
inviata una newsletter, verrà pubblicato sul<br />
nostro sito, a volte si invieranno anche le mail,<br />
l’informazione, insomma, verrà garantita.<br />
Sempre, oltre alla firma del Presidente,<br />
dovrà essere presente sull’attestato finale la<br />
firma del Consigliere Segretario. La firma <strong>di</strong><br />
altri Consiglieri dovrà essere autorizzata mentre<br />
in nessun caso potrà essere presente la<br />
firma <strong>di</strong> avvocati estranei al Consiglio.<br />
Il Consiglio delega il Consigliere Segretario<br />
Conte a pre<strong>di</strong>sporre un regolamento così<br />
come descritto nella presente comunicazione.<br />
Aggiornamento professionale: relazione.<br />
Comunicazione del Regolamento alle<br />
Associazioni Forensi e loro convocazione<br />
- Il Consiglio <strong>di</strong>spone l’inserimento del<br />
Consigliere Segretario Conte nella Commissione<br />
che si occupa dell’aggiornamento professionale,<br />
già composta dai Consiglieri Testa,<br />
Condello, Fasciotti e Rossi.<br />
I Consiglieri Condello, Fasciotti, Rossi e<br />
Testa informano il Consiglio <strong>di</strong> aver esaminato<br />
il Regolamento sull’aggiornamento professionale<br />
pre<strong>di</strong>sposto e approvato dal Consiglio<br />
Nazionale Forense il 13 luglio 2007.<br />
Il Regolamento prevede alcune attività <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>namento e fissa i criteri per ottemperare<br />
a quanto previsto dal Co<strong>di</strong>ce Deontologico<br />
Forense sul dovere <strong>di</strong> aggiornamento dell’avvocato.<br />
E’ necessario elaborare un Regolamento<br />
attuativo al fine <strong>di</strong> stabilire le modalità, i tempi<br />
e le procedure per lo svolgimento dell’aggiornamento<br />
<strong>di</strong> 19.500 avvocati romani.<br />
Nella prossima adunanza verrà presentato<br />
al Consiglio il Regolamento e una bozza <strong>di</strong><br />
programma per il 2008. Il Regolamento e il<br />
programma verranno poi presentati, al fine <strong>di</strong><br />
una richiesta <strong>di</strong> collaborazione alle Associazioni<br />
Forensi, agli Enti e alle Istituzioni Universitarie.<br />
A tal fine i Consiglieri propongono<br />
<strong>di</strong> organizzare un seminario informativo per il<br />
prossimo mese <strong>di</strong> settembre 2007.<br />
- Il Consigliere Condello riferisce che l’Avv.<br />
Luigi Mannucci ha richiesto l’autorizzazione<br />
ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21<br />
gennaio 1994 n. 53 (notifiche <strong>di</strong>rette) utilizzando<br />
in luogo del registro supporti cartacei<br />
informatici.<br />
Il Consiglio, visto il provve<strong>di</strong>mento in<br />
data 19 marzo 2007, a firma del Dott. Sergio<br />
Brescia, Direttore del Dipartimento dell’Or-<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 633
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
ganizzazione Giu<strong>di</strong>ziaria del Personale e dei<br />
Servizi - Divisione Generale per i Sistemi Informativi<br />
Automatizzati del Ministero della<br />
Giustizia - che integralmente <strong>di</strong> seguito viene<br />
riportato:<br />
“L’art. 39 del Co<strong>di</strong>ce dell’Amministrazione<br />
Digitale prevede che i ‘libri, i repertori e le<br />
scritture, ivi compresi quelli previsti dalla legge<br />
sull’Or<strong>di</strong>namento del Notariato e <strong>degli</strong><br />
archivi notarili, <strong>di</strong> cui sia obbligatoria la tenuta,<br />
possono essere formati e conservati su<br />
supporti informatici in conformità alle <strong>di</strong>sposizioni<br />
del presente Co<strong>di</strong>ce e secondo le regole<br />
tecniche stabilite ai sensi dell’art. 71'. Tali<br />
registri costituiscono informazione primaria<br />
per cui non necessita che da essi si debba poter<br />
procedere ad una stampa conforme al modello<br />
<strong>di</strong> registro come approvato dal D.M. 27<br />
maggio 1994 ma, in aderenza a quanto previsto<br />
dal regolamento dei registri giu<strong>di</strong>ziari (art.<br />
6 D.M. 27 marzo 2000 n. 264) devono solo<br />
contenere i dati e l’aggregazione dei dati previsti<br />
dal modello.<br />
Di conseguenza non si ritiene <strong>di</strong> dover<br />
apportare alcuna riforma al decreto in questione,<br />
atteso che la normativa generale sulla<br />
tenuta dei registri su supporto informatico è<br />
sufficiente a consentire la tenuta del registro<br />
per le notifiche senza doversi preoccupare<br />
della mo<strong>di</strong>fica delle colonne o della impaginazione.<br />
Si ripete che la normativa prevede che<br />
l’informazione primaria sia quella del registro<br />
informatico e non quella della stampa da<br />
registro informatico;”<br />
- Il Consigliere Condello riferisce al Consiglio<br />
che il Consiglio Nazionale Forense ha<br />
istituito la Fondazione per l’Informatica e<br />
l’Innovazione Forense - F.I.I.F.<br />
Della Fondazione fanno parte anche i<br />
Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> con un proprio rappresentante.<br />
Il Consigliere Condello ritiene importante<br />
la partecipazione anche del nostro<br />
Consiglio in considerazione <strong>degli</strong> sviluppi futuri<br />
previsti per il processo telematico.<br />
Il Consiglio nomina, quale referente presso<br />
la Fondazione per l’Informatica e l’Innovazione<br />
Forense del Consiglio Nazionale Forense,<br />
il Consigliere Domenico Condello.<br />
Iniziative a scopo <strong>di</strong> beneficenza<br />
- Con riferimento alle iniziative a scopo <strong>di</strong><br />
beneficenza, i Consiglieri Gianzi e Ierar<strong>di</strong> riferiscono<br />
<strong>di</strong> aver preso contatto con l’Associazione<br />
“<strong>Avvocati</strong> alla ribalta” al fine <strong>di</strong> organizzare<br />
uno spettacolo <strong>di</strong> beneficenza coinvolgendo<br />
avvocati specializzati in varie <strong>di</strong>scipline.<br />
Proposta <strong>di</strong> un numero speciale <strong>di</strong> ‘Temi<br />
Romana’ contenente tutte le relazioni<br />
tenute nell’ambito del corso<br />
“Dialoghi Tributari”<br />
- Con riferimento alla proposta <strong>di</strong> un numero<br />
speciale <strong>di</strong> ‘Temi Romana’ contenente<br />
tutte le relazioni tenute nell’ambito del corso<br />
“Dialoghi Tributari”, il Consiglio approva e<br />
delega i Consiglieri Barbantini, Cipollone e<br />
Prosperetti a realizzare tale numero unico,<br />
invitandoli altresì a una sollecita realizzazione<br />
onde evitare che gli argomenti trattati siano<br />
superati.<br />
a cura <strong>di</strong> Antonio Conte<br />
634<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
CONVEGNI<br />
I DIRITTI DELLO SPETTATORE<br />
Si è tenuto lo scorso 25 giugno 2007 - dopo il Convegno dello scorso <strong>di</strong>cembre presso<br />
la sede del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma - un interessantissimo Seminario<br />
avente quale tema “I Diritti dello Spettatore”, voluto e creato dal Centro Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Diritto<br />
Sportivo <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> Gianfranco e Renato Tobia. L’evento che ha visto un’importante<br />
cornice <strong>di</strong> pubblico, tra avvocati, ed operatori del <strong>di</strong>ritto, ha avuto quali protagonisti<br />
autorevolissimi relatori come il Prof. Franco Chimenti, il dott. Achille Serra, il Prof. Piero<br />
Sandulli, il Presidente Ettore Torri, il Direttore Alessandro Vocalelli, il Presidente Clau<strong>di</strong>o<br />
Lotito e l’avv. Vittorio Russo. Le relazioni hanno affrontato l’argomento da <strong>di</strong>verse ottiche<br />
e con <strong>di</strong>fferenti approfon<strong>di</strong>menti. Si è sottolineato che i <strong>di</strong>ritti dello spettatore, inteso come<br />
vero e proprio consumatore dello sport, sono una base fondamentale poiché tutto ruota<br />
intorno all’interesse socio-economico che lo stesso produce sin dall’acquisto del biglietto per<br />
assistere ad un evento “sportivo”. Ma qual’è la fonte <strong>di</strong> questi <strong>di</strong>ritti? Gli oneri dell’organizzatore<br />
dell’evento agonistico, che ne percepisce gli introiti, <strong>di</strong>scendono evidentemente da<br />
un impegno contrattuale con lo spettatore che paga per assistervi. Del che si rinvengono<br />
conferme in giurisprudenza, che, ad esempio, occupandosi <strong>di</strong> danni riportati da uno<br />
spettatore, in seguito a percosse, subite da parte <strong>di</strong> altri tifosi - ma dopo terminata la partita<br />
ed in luogo <strong>di</strong>stante dallo sta<strong>di</strong>o - nega la sussistenza <strong>di</strong> responsabilità contrattuale<br />
dell’organizzazione <strong>di</strong> una partita <strong>di</strong> calcio in relazione a tali danni perché appunto, una<br />
volta “esaurito lo spettacolo, gli spettatori che abbiamo lasciato il luogo in cui esso si è<br />
svolto, non possono vantare alcuna pretesa in or<strong>di</strong>ne ad un contratto esaurito in ogni<br />
prestazione da entrambe i contraenti”. Significativa, poi, per novità della questione, una<br />
recente sentenza del Giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Pace <strong>di</strong> Roma, che condanna un gestore televisivo al<br />
risarcimento dei danni verso un telespettatore per “interruzione <strong>di</strong> fatto, della fornitura del<br />
servizio <strong>di</strong> trasmissione, regolarmente acquistata, della gara <strong>di</strong> calcio….”, della quale un<br />
problema tecnico aveva impe<strong>di</strong>to la visione del primo gol: poiché il gestore ha dovuto<br />
rispondere dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> immagine cedutigli dalla società organizzatrice dell’incontro, la<br />
pronuncia deve far registrare, ai fini dell’argomento, soltanto uno spostamento soggettivo<br />
della responsabilità in questione. Alcune altre sentenze, sia pur <strong>di</strong> qualche anno fa,<br />
affermavano il principio che l’organizzazione <strong>di</strong> alcuni eventi sportivi costituisca ad<strong>di</strong>rittura<br />
esercizio <strong>di</strong> Attività Pericolosa, ai sensi dell’art. 2020 c.c. essendo le partite <strong>di</strong> calcio<br />
professionistico attività <strong>di</strong>venute pericolose per gli spettatori, l’organizzatore sportivo è<br />
tenuto – per evitare al responsabilità per i danni – a provare <strong>di</strong> avere adottato misure idonee<br />
ad evitarli ed, in <strong>di</strong>fetto, è responsabile per il danno. Poi altre sentenze si sono riferite all’art.<br />
2051 c.c. infatti sussisterebbe la responsabilità della società <strong>di</strong> calcio organizzatrice <strong>di</strong> un<br />
incontro <strong>di</strong> campionato, in concorso con il danneggiato, per le lesioni riportate da uno<br />
spettatore in seguito alla caduta determinata dalla presenza sulle gra<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> frammenti <strong>di</strong><br />
vetro e <strong>di</strong> altri rifiuti. Per quanto attiene ai <strong>di</strong>ritti dello spettatore, mancandosi ad oggi, una<br />
legislazione specifica, molti si richiamano all’art. 2 dello Statuto del CONI.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 635
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />
Per molti addetti ai lavori questo articolo potrebbe costituire la “falsariga” <strong>di</strong> una vera e<br />
propria carta dei <strong>di</strong>ritti dello spettatore. Seguendo dunque questa traccia e restando<br />
all’imposizione giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> cui sopra, la <strong>di</strong>ligenza adempitiva minima della fornitura<br />
dell’evento-spettacolo dovrebbe innanzitutto rivolgersi alla salvaguar<strong>di</strong>a dell’incolumità<br />
fisica <strong>degli</strong> spettatori.<br />
Ulteriore corrente <strong>di</strong> pensiero legata a questo aspetto normativo è quelle che <strong>di</strong>ce che<br />
deve essere protetta anche l’ INTEGRITÀ MORALE dello spettatore, nei suoi sentimenti <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>ne umanitario, civico, religioso, come ad esempio <strong>di</strong>mostrato dalle severe sanzioni che<br />
vengono puntualmente irrogate dagli Organi federali alle società cui appartengono i<br />
sostenitori che espongano ‘striscioni’ o inscenino ‘cori’ offensivi, xenofobi, razzisti o<br />
inneggianti alla violenza. Ulteriore elemento che viene segnalato da parte della dottrina che<br />
si occupa del novero dei <strong>di</strong>ritti dello spettatore è quello AL GIUSTO RISULTATO della gara<br />
cui assiste ma su questo argomento dovremmo aprire tutt’altro <strong>di</strong>battito. In ultimo,<br />
segnaliamo <strong>di</strong> non secondaria attenzione quella che è la sfera giuri<strong>di</strong>ca del tifoso, il quale<br />
investe interesse e sol<strong>di</strong> nello sport alla ricerca anche lui <strong>di</strong> una contropartita “emozionale”,<br />
per esempio quella che ricava dalle fortune della squadra da lui ‘amata’; il che costituisce<br />
davvero una peculiarità della psicologia umana. Infatti si <strong>di</strong>ce che l’unico sentimento che<br />
non muore mai è quello per la squadra del cuore. In conclusione, ricor<strong>di</strong>amo che il Centro<br />
Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Diritto, Economia ed Etica dello Sport continua nella sua attività, che non ha fini<br />
<strong>di</strong> lucro, <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> esercitazione per la ricerca scentifica applicata alla realtà sportiva.<br />
Per tutti gli avvocati che sono interessati a partecipare alla promozione ed allo stu<strong>di</strong>o delle<br />
normative relative all’ambito sportivo, connesse a problematiche giuri<strong>di</strong>che, potranno<br />
contattare la segreteria del Centro per ogni informazione ed eventuale collaborazione:<br />
stu<strong>di</strong>otobia@mclink.it<br />
Antonio Conte<br />
Isola Tiberina<br />
636<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
IL NOSTRO MONDO<br />
ADUNANZA DEL 10 MAGGIO 2007<br />
- Il Consigliere Storace comunica che tra le molteplici attività che il Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma svolge istituzionalmente, un ruolo preminente è<br />
quello svolto nell’ambito delle varie Commissioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
La Commissione Famiglia e Minori si è impegnata, tra l’altro, in un tavolo <strong>di</strong> lavoro<br />
con i Magistrati del Tribunale per i Minorenni <strong>di</strong> Roma nello stu<strong>di</strong>o della complessa<br />
normativa che, da ultimo, ha regolato la posizione del minore nei vari proce<strong>di</strong>menti<br />
giu<strong>di</strong>ziari nei quali sia coinvolto per identificare l’area <strong>di</strong> maggiore rilievo per garantirgli<br />
la migliore tutela dei suoi <strong>di</strong>ritti.<br />
E’ stato quin<strong>di</strong> redatto un documento che, in particolare, riguarda il <strong>di</strong>ritto del<br />
minore ad essere ascoltato davanti al Giu<strong>di</strong>ce e le relative modalità <strong>di</strong> svolgimento<br />
dell’au<strong>di</strong>zione.<br />
Il 7 maggio 2007 è stato sottoscritto il Protocollo per l’au<strong>di</strong>zione del minore, che<br />
viene trascritto integralmente in calce alla presente nota, tra la dott.ssa Magda Brienza,<br />
Presidente del Tribunale per i Minorenni <strong>di</strong> Roma e l’Avv. Alessandro Cassiani,<br />
Presidente del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma, alla presenza <strong>di</strong> alcuni<br />
Magistrati e dei Componenti della Commissione Famiglia e Minori del Consiglio.<br />
L’evento assume particolare importanza, in primo luogo perchè il testo del<br />
Protocollo nasce da una intensa attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed approfon<strong>di</strong>mento svolta proprio<br />
dal tavolo <strong>di</strong> lavoro tra Magistratura minorile e Avvocatura: è stata molto proficua,<br />
infatti, la collaborazione tra <strong>Avvocati</strong> e Magistrati esperti del settore che hanno<br />
in<strong>di</strong>viduato insieme queste prassi con<strong>di</strong>vise.<br />
Inoltre, il Protocollo costituisce un primo passo nella prospettiva della sua applicazione<br />
in altre se<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ziarie, sia nell’ambito della nostra Corte <strong>di</strong> Appello che altrove.<br />
Il contenuto del Protocollo -è bene qui sottolineare- è <strong>di</strong> grande importanza per i<br />
<strong>di</strong>ritti della <strong>di</strong>fesa.<br />
Tra le altre rilevanti regole il documento, infatti, evidenzia il ruolo che viene<br />
attribuito alla <strong>di</strong>fesa prevedendo la presenza dei <strong>di</strong>fensori delle parti costituite in<br />
giu<strong>di</strong>zio, pur dovendo essi attenersi a precise regole comportamentali per la salvaguar<strong>di</strong>a<br />
e la garanzia della serenità e della libertà del minore.<br />
In ogni caso, il testo del Protocollo, susciterà un intenso <strong>di</strong>battito che potrà prendere<br />
le mosse proprio dal Convegno che si svolgerà a Roma il 6 e il 13 giugno pp.vv.,<br />
organizzato dalla Commissione Famiglia e Minori del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, nel corso<br />
del quale il documento verrà ufficialmente presentato.<br />
L’occasione sarà utile anche per <strong>di</strong>scutere <strong>degli</strong> altri importanti problemi processuali<br />
e sostanziali sorti a seguito dell’entrata in vigore delle varie recenti normative in materia<br />
<strong>di</strong> famiglia e minori.<br />
PROTOCOLLO PER L’AUDIZIONE DEL MINORE<br />
Il giorno 7 maggio 2007 presso il Tribunale per i Minorenni <strong>di</strong> Roma<br />
Sono presenti<br />
- La Dott.ssa Magda Brienza, Presidente del Tribunale per i Minorenni <strong>di</strong> Roma e<br />
i Giu<strong>di</strong>ci Clau<strong>di</strong>o Cottatellucci, Isabella Foschini, Roberto Ianniello e Vittoria Correa.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 637
IL NOSTRO MONDO<br />
- L’Avv. Alessandro Cassiani, Presidente del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
<strong>di</strong> Roma, l’Avv. Francesco Storace, Consigliere Delegato per la Commissione Famiglia<br />
e Minori e gli <strong>Avvocati</strong> Componenti del gruppo minori della Commissione stessa,<br />
Teresa Maria Tonale, Rossella Minio, Giuseppina Menicucci, Cynthia De Conciliis,<br />
Maria Giovanna Ruo, Maria Giovanna De Toma, Silvia Canali, Francesca Romana<br />
Baldacci, Tiziana Cruscumagna.<br />
Gli intervenuti,<br />
premesso<br />
- che le mo<strong>di</strong>fiche legislative intervenute nel corso dell’anno 2006 hanno reso<br />
urgente e in<strong>di</strong>lazionabile regolamentare le modalità <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zione del minore nei<br />
proce<strong>di</strong>menti che lo riguardano;<br />
- che è opportuno, alla luce <strong>di</strong> tutta la complessa normativa nazionale e internazionale<br />
relativa all’ascolto del minore, in<strong>di</strong>viduare i proce<strong>di</strong>menti, le modalità, i tempi, i<br />
soggetti dell’au<strong>di</strong>zione stessa;<br />
- che, <strong>di</strong>fatti, il <strong>di</strong>ritto del minore <strong>di</strong> essere ascoltato personalmente in ogni<br />
procedura giu<strong>di</strong>ziaria e amministrativa che lo concerna, introdotto nell’or<strong>di</strong>namento<br />
già dalla L. 176/1991, è stato successivamente riba<strong>di</strong>to sia dalla Corte Costituzionale<br />
con la sentenza n. 1/2002, sia dalla L. 77/2003 (i cui strumenti <strong>di</strong> ratifica ne hanno però<br />
circoscritto la portata) e, infine, dal Regolamento CE 2201/2003 ai fini della efficacia<br />
ed esecutività dei provve<strong>di</strong>menti italiani nei Paesi dell’Unione Europea, nonchè, per<br />
quanto concerne il fenomeno del children abduction, anche dalla legge 64/1994;<br />
- che, inoltre, la Legge 54/2006, nel mo<strong>di</strong>ficare l’articolo 155 c.c., ha introdotto l’art.<br />
155 sexies c.c. prevedendo che il Giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>sponga, prima dell’assunzione anche dei<br />
provve<strong>di</strong>menti provvisori, l’au<strong>di</strong>zione del minore nei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> separazione.<br />
L’art. 4 della stessa legge ha esteso anche tale norma ai proce<strong>di</strong>menti relativi ai figli delle<br />
coppie non coniugali;<br />
- che, il tenore letterale della norma citata, nonchè la sua lettura sistematica alla luce<br />
del complesso sistema normativo <strong>di</strong> cui sopra, induce a ritenere che:<br />
- nei proce<strong>di</strong>menti relativi all’affidamento del minore sussista per il Giu<strong>di</strong>ce<br />
l’obbligo, ove il minore sia già do<strong>di</strong>cenne, e la facoltà, ove sia infrado<strong>di</strong>cenne, <strong>di</strong><br />
ascoltarlo me<strong>di</strong>ante l’au<strong>di</strong>zione;<br />
- tale obbligo sia da prevedere in tutti i proce<strong>di</strong>menti che abbiano ad oggetto <strong>di</strong>ritti<br />
del minore;<br />
- che la prassi giu<strong>di</strong>ziaria presenta modalità e tecniche <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zione del minore tra<br />
loro <strong>di</strong>fformi;<br />
- che appare in<strong>di</strong>spensabile omogeneizzare le prassi applicative alla luce delle vigenti<br />
norme al fine <strong>di</strong> attuare, nel contempo, le garanzie processuali e la possibilità per il minore<br />
<strong>di</strong> esprimersi consapevolmente, liberamente e serenamente;<br />
- che nel corso <strong>di</strong> incontri tra le componenti della Magistratura minorile e<br />
dell’Avvocatura si è pervenuti all’enucleazione <strong>di</strong> regole con<strong>di</strong>vise nel rispetto della<br />
persona del minore, la cui libertà e serenità deve essere salvaguardata adeguando le<br />
necessità processuali del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e del giusto processo alla tutela del <strong>di</strong> lui <strong>di</strong>ritto<br />
alla salute psico-fisica e preservandolo da inutili traumi;<br />
Tutto ciò premesso,<br />
gli Intervenuti, ciascuno per quanto <strong>di</strong> competenza e ragione, convengono <strong>di</strong><br />
638<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
IL NOSTRO MONDO<br />
in<strong>di</strong>viduare nella regolamentazione che segue le norme <strong>di</strong> comportamento alle quali si<br />
atterranno e che saranno da ciascuna Categoria in<strong>di</strong>cate ai propri Componenti come<br />
para<strong>di</strong>gmatiche.<br />
L’AUDIZIONE DEL MINORE<br />
1. Proce<strong>di</strong>menti nei quali è obbligatoria l’au<strong>di</strong>zione del minore<br />
Stante il portato ampio e cogente della normativa richiamata e, in particolare,<br />
dell’art. 12 L. 176/1991, si ritiene che sia necessario procedere all’au<strong>di</strong>zione del minore<br />
do<strong>di</strong>cenne:<br />
- in tutti i proce<strong>di</strong>menti relativi all’affidamento del minore;<br />
- nei proce<strong>di</strong>menti de potestate ex artt. 330 e 333 c.c.;<br />
- nel proce<strong>di</strong>mento per la declaratoria dello stato <strong>di</strong> adottabilità;<br />
- nell’azione ex art. 250 c.c.;<br />
- nella <strong>di</strong>chiarazione giu<strong>di</strong>ziale <strong>di</strong> paternità;<br />
- nella legittimazione per provve<strong>di</strong>mento del Giu<strong>di</strong>ce ex art. 284 c.c.;<br />
- nel proce<strong>di</strong>mento ex art. 334 c.c. per la rimozione <strong>di</strong> uno o <strong>di</strong> entrambi i genitori<br />
nell’amministrazione del patrimonio del minore;<br />
- nei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> adozione, nazionale e internazionale e in quella <strong>di</strong>sciplinata<br />
dall’art. 44 L. 184/1983.<br />
2. Au<strong>di</strong>zione del minore infrado<strong>di</strong>cenne<br />
Per quanto concerne la facoltà <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zione del minore infrado<strong>di</strong>cenne:<br />
1. non si darà luogo all’au<strong>di</strong>zione se non risulteranno seri motivi per darvi luogo;<br />
2. si darà luogo all’au<strong>di</strong>zione, quando vi sarà accordo in tal senso;<br />
3. in <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> accordo:<br />
a. il Giu<strong>di</strong>ce procederà all’au<strong>di</strong>zione se vi è prova in atti della capacità <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>scernimento del minore;<br />
b. se non vi è prova in atti della <strong>di</strong> lui capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento, il Giu<strong>di</strong>ce potrà<br />
delegare i Servizi Territoriali dando loro mandato <strong>di</strong> acquisire elementi per valutarne<br />
la capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento, riservandosi sulla eventuale successiva au<strong>di</strong>zione.<br />
3. Luogo dell’au<strong>di</strong>zione<br />
Il luogo in cui si svolge l’u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zione dovrà contemperare le esigenze delle<br />
garanzie del giusto processo e l’assoluta tutela e salvaguar<strong>di</strong>a psicofisica del minore,<br />
della sua serenità e della sua libertà <strong>di</strong> opinione. A tal fine si auspica che sia al più presto<br />
pre<strong>di</strong>sposta un’aula del Tribunale appositamente attrezzata -<strong>di</strong>visa in due stanze<br />
separate da uno specchio uni<strong>di</strong>rezionale- in modo che il minore sia ascoltato da<br />
un’unica persona ma alla presenza <strong>di</strong>stante e <strong>di</strong>screta, al <strong>di</strong> là dello specchio uni<strong>di</strong>rezionale,<br />
anche dei <strong>di</strong>fensori delle altre parti, nonchè del curatore del minore se nominato,<br />
garantendo così contrad<strong>di</strong>ttorio e <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa in quello che è comunque un<br />
momento processuale. Tale aula sarà utilizzata almeno nei casi più delicati.<br />
4. Soggetti dell’au<strong>di</strong>zione<br />
Il minore dovrà essere ascoltato <strong>di</strong>rettamente dal Giu<strong>di</strong>ce; nei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>nanzi<br />
al Tribunale per i Minorenni potranno essere anche delegati dal Collegio un Giu<strong>di</strong>ce<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 639
IL NOSTRO MONDO<br />
togato e/o un Giu<strong>di</strong>ce Onorario congiuntamente, se richiesto dalle parti o dai loro<br />
<strong>di</strong>fensori e se possibile.<br />
5. Presenza dei <strong>di</strong>fensori, loro doveri e facoltà. Esclusione della presenza delle<br />
parti, se non opportuna<br />
I <strong>di</strong>fensori delle parti costituite, anteriormente all’inizio dell’u<strong>di</strong>enza, potranno<br />
fornire al Giu<strong>di</strong>ce in<strong>di</strong>cazioni su argomenti significativi. I <strong>di</strong>fensori hanno il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
partecipare all’u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zione, attenendosi alle regole qui <strong>di</strong> seguito precisate a<br />
salvaguar<strong>di</strong>a e garanzia della serenità e libertà del minore.<br />
I <strong>di</strong>fensori delle parti adulte non avranno alcun contatto con il minore, nè prima nè<br />
dopo l’au<strong>di</strong>zione dello stesso. Se presenti all’au<strong>di</strong>zione non interferiranno in alcun<br />
modo, mantenendo un comportamento silenzioso e non invasivo, rispettoso della<br />
serenità e libertà <strong>di</strong> espressione del minore. Ciascuno dei <strong>di</strong>fensori inviterà il proprio<br />
assistito ad un atteggiamento responsabile nei confronti del minore raccomandando <strong>di</strong><br />
evitare ogni forma <strong>di</strong> suggestione e <strong>di</strong> induzione della volontà, e <strong>di</strong> mostrare al minore<br />
atti processuali o extraprocessuali relativi alla vertenza.<br />
Inoltre, i <strong>di</strong>fensori delle parti adulte avvertiranno espressamente i propri assistiti che<br />
l’opinione del minore sarà uno dei vari elementi dai quali il Giu<strong>di</strong>ce trarrà la propria<br />
convinzione.<br />
Le parti non potranno assistere all’au<strong>di</strong>zione, salvo che il Giu<strong>di</strong>ce non lo ritenga<br />
opportuno.<br />
6. Modalità dell’au<strong>di</strong>zione<br />
1. E’ opportuno che sia prevista un’u<strong>di</strong>enza ad hoc per l’au<strong>di</strong>zione del minore, salvo<br />
che ciò non sia ritenuto necessario;<br />
2. In caso <strong>di</strong> assenza ingiustificata del minore, verrà <strong>di</strong>sposto un rinvio per<br />
l’au<strong>di</strong>zione; il Giu<strong>di</strong>ce conferirà incarico al Servizio Sociale territorialmente competente<br />
o a chi, ritenuto opportuno, <strong>di</strong> accompagnarlo all’u<strong>di</strong>enza o, in caso <strong>di</strong> reiterato<br />
rifiuto <strong>di</strong> questi, <strong>di</strong> relazionare sui motivi;<br />
3. Secondo la L. 77/2003, prima che il minore sia ascoltato, debbono essere svolte<br />
alcune procedure preliminari in modo che le sue <strong>di</strong>chiarazioni siano il più possibile<br />
consapevoli e libere. Infatti, questi ha <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ricevere ogni informazione pertinente<br />
la vicenda che lo riguarda; <strong>di</strong> essere informato delle possibili conseguenze della sua<br />
opinione e delle eventuali conseguenze <strong>di</strong> ogni decisione.<br />
Conseguentemente<br />
a) nell’attuale carenza nell’or<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> figure istituzionali <strong>di</strong> rappresentanza<br />
e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa del minore nel processo, tale compito sarà svolto dal Giu<strong>di</strong>ce prima <strong>di</strong><br />
ascoltare l’opinione del minore in modo da consentirgli <strong>di</strong> formarsi un’opinione<br />
consapevole e <strong>di</strong> interloquire consapevolmente nel giu<strong>di</strong>zio;<br />
b) sempre al fine <strong>di</strong> salvaguardare la libertà e la serenità del minore anche da<br />
strumentalizzazioni, il Giu<strong>di</strong>ce chiarirà sia al minore, sia ai soggetti adulti coinvolti nel<br />
proce<strong>di</strong>mento, che dell’opinione del minore terrà debito conto anche se poi sarà uno<br />
<strong>degli</strong> elementi sulla base dei quali saranno assunte le decisioni (e ciò anche per ‘scaricare’<br />
il minore dalla responsabilità della sua influenza sulla decisione e proteggerlo dal<br />
conflitto <strong>di</strong> lealtà nei confronti <strong>degli</strong> adulti);<br />
640<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
IL NOSTRO MONDO<br />
4. se ritenuto opportuno e possibile l’au<strong>di</strong>zione del minore potrà essere documentata<br />
integralmente attraverso mezzi <strong>di</strong> riproduzione videografica o au<strong>di</strong>ovisiva così<br />
come avviene in ambito penale (incidente probatorio ex art. 392 c.p.p.; esame <strong>di</strong><br />
minorenne testimone ex art. 498 c.p.p.) con gli stessi strumenti <strong>di</strong> protezione del<br />
minore.<br />
7. Verbalizzazione dell’au<strong>di</strong>zione<br />
La verbalizzazione dell’au<strong>di</strong>zione sarà integrale e fedele, anche nel linguaggio, a<br />
quanto <strong>di</strong>chiarato dal minore, in quanto trasposizioni <strong>di</strong> concetti in linguaggio adulto<br />
o sintetizzazioni potrebbero tra<strong>di</strong>rne il significato autentico e la reale portata. Saranno<br />
riportati anche eventuali comportamenti e manifestazioni non verbali del minore. Il<br />
minore avrà <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> leggere e sottoscrivere il verbale.<br />
8. Esclusione dell’au<strong>di</strong>zione del minore<br />
Qualora il minore sia già stato ascoltato anche in altre se<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ziarie, l’au<strong>di</strong>zione<br />
potrà essere esclusa se dall’acquisizione <strong>degli</strong> atti si rilevi che la ripetizione sarebbe<br />
superflua o dannosa perchè l’attuale opinione del minore, rispetto all’oggetto del<br />
proce<strong>di</strong>mento, è già emersa.<br />
L’au<strong>di</strong>zione del minore, inoltre, potrà essere esclusa nel caso in cui, per particolari<br />
circostanze, il Giu<strong>di</strong>ce ritenga che non sia rispondente al <strong>di</strong> lui interesse.<br />
Roma, 7 maggio 2007<br />
Il Presidente del<br />
Tribunale per i Minorenni<br />
<strong>di</strong> Roma<br />
Dott.ssa Magda Brienza<br />
Il Presidente del<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
<strong>degli</strong><strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma<br />
Avv. Alessandro Cassiani<br />
LINEAMENTI PER UN NUOVO PROGETTO<br />
PER L’AVVOCATURA <strong>ROMA</strong>NA<br />
PREMESSA: L’IMPEGNO DI UNA SVOLTA<br />
Gli <strong>Avvocati</strong> non possono rassegnarsi <strong>di</strong> capitolare <strong>di</strong> fronte alle continue aggressioni<br />
che stanno subendo dai soliti noti nemici dei valori e della realtà che rappresentano.<br />
L’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Roma può e deve essere il luogo <strong>di</strong> un rilancio morale e ideale per<br />
superare frustrazioni, incertezze, <strong>di</strong>visioni per aggregare e sintetizzare principi-guida<br />
brevi, comunicabili in modo chiaro alle Istituzioni Governative, ai mass me<strong>di</strong>a e<br />
all’opinione pubblica.<br />
Pregiu<strong>di</strong>ziale a tutto ciò è che gli <strong>Avvocati</strong> Romani, e non solo, smettano <strong>di</strong><br />
avventurarsi in interminabili <strong>di</strong>scussioni bizantine, in contrapposizioni <strong>di</strong> natura<br />
personale intollerabili e insopportabili.<br />
Un primo espresso messaggio che occorre mandare e realizzare è questo:<br />
gli <strong>Avvocati</strong> romani isolino chiunque nelle istituzioni forensi o fuori <strong>di</strong> queste o per<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 641
IL NOSTRO MONDO<br />
impossessarsi <strong>di</strong> queste, da oggi in poi continui a fare guerre personali e prive <strong>di</strong><br />
contenuto politico-forense. Gli <strong>Avvocati</strong> Romani allontanino chiunque ancora crede<br />
che si possa essere <strong>di</strong>visi o ad<strong>di</strong>rittura si possano avere nemici all’interno dell’Avvocatura.<br />
La strada per vincere e per realizzare i nostri obiettivi è una strada purtroppo non<br />
seguita finora dall’Avvocatura, è una strada in<strong>di</strong>cata da una slogan <strong>di</strong> un Maestro, il<br />
Collega Stanislao Aureli, quasi vent’anni fa: “superiamo insieme le <strong>di</strong>visioni che<br />
lacerano l’Avvocatura Romana”.<br />
I - Riscoprire l’identità dell’Avvocatura Italiana<br />
E’ necessario al più presto recuperare lo spirito <strong>di</strong> sacrificio e la voglia <strong>di</strong> fare che<br />
l’Avvocatura, malgrado tutto, anche <strong>di</strong> recente, ha saputo <strong>di</strong>mostrare.<br />
Sono state definite le giornate “ra<strong>di</strong>ose” dell’Avvocatura Romana, quelle del Luglio<br />
e Ottobre 2006, dove la spontanea rabbia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> liberi professionisti si riversava<br />
nelle vie del centro <strong>di</strong> Roma. Accanto ai prestigiosi Presidenti <strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni si vedevano<br />
giovani e anziani <strong>Avvocati</strong>, senza <strong>di</strong>visioni ideologiche, decisi a far retrocedere e/o<br />
cancellare il <strong>di</strong>segno politico-economico che voleva e vuole umiliare l’Avvocatura.<br />
Questa unità e questa chiarezza <strong>di</strong> contenuti si è confermata nel Congresso<br />
Nazionale Forense <strong>di</strong> Roma, fiore all’occhiello dell’attuale Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma.<br />
Quelle battaglie non hanno raggiunto i risultati sperati. Leggi o<strong>di</strong>ose sono ancora in<br />
vigore (decreti Bersani-Visco, Indennizzo <strong>di</strong>retto, ecc.), ma la guerra non è ancora finita<br />
e, soprattutto, non è ancora persa.<br />
Un segnale è arrivato <strong>di</strong> recente dall’Europa: la “concorrenza” non è più un valore<br />
guida dell’Unione Europea. Dietro questo concetto si sono sviluppate in passato tutte<br />
le normative più dannose per l’Avvocatura.<br />
Un segnale ulteriore arriva dalla generalizzata protesta del mondo delle piccole e<br />
me<strong>di</strong>a imprese, <strong>degli</strong> artigiani, delle altre libere professioni. Tutti <strong>di</strong>cono: no alla<br />
massificazione, no alla proletarizzazione.<br />
Questi segnali possono essere raccolti dagli strumenti e dalle strutture che la<br />
tra<strong>di</strong>zione e le leggi ci concedono: l’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> con i Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> e il Consiglio<br />
Nazionale Forense. Quest’ultimo come centro <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> idee<br />
<strong>di</strong> progetti dei Consigli <strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni Territoriali.<br />
I Notai, hanno anche <strong>di</strong> recente <strong>di</strong>mostrato che l’attività lobbistica in parlamento<br />
la possono fare e la debbono fare gli Or<strong>di</strong>ni senza limitazioni, senza timore, <strong>di</strong>rettamente,<br />
senza lo schermo <strong>di</strong> organismi fittizi.<br />
Le Associazioni forensi e qualsiasi altra aggregazione <strong>di</strong> <strong>Avvocati</strong> si devono<br />
impegnare a lavorare con gli Or<strong>di</strong>ni e negli Or<strong>di</strong>ni senza <strong>di</strong>visioni o particolarismi<br />
settoriali.<br />
Una legge perpetrata contro gli interessi <strong>degli</strong> avvocati penalisti è sempre una legge<br />
dannosa anche per gli avvocati che esercitano nel campo della responsabilità civile e<br />
viceversa.<br />
Questi sono concetti ovvii eppure gli <strong>Avvocati</strong> stentano a seguirli.<br />
Occore ritrovare con urgenza il senso <strong>di</strong> appartenenza all’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> forense e quin<strong>di</strong><br />
l’identità dell’Avvocatura Italiana.<br />
Pur nella <strong>di</strong>versità modale e telematica e nelle in<strong>di</strong>vidualità in cui si svolge la<br />
professione, ogni avvocato deve avere la consapevolezza <strong>di</strong> essere una cellula <strong>di</strong> un<br />
642<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
IL NOSTRO MONDO<br />
organismo più ampio e in<strong>di</strong>struttibile: l’Avvocatura Italiana.<br />
L’Avvocatura Italiana si realizza nell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> e nell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> si manifesta attraverso<br />
soprattutto la tutela della in<strong>di</strong>pendenza istituzionale ed economica e la deontologia dei<br />
comportamenti dei propri componenti.<br />
La <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> questa in<strong>di</strong>pendenza e della deontologia è essenziale e connaturale<br />
all’Avvocatura. Per la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> questi principi e questi valori vale la pena impegnarsi<br />
quoti<strong>di</strong>anamente nella Politica forense.<br />
II - Le strutture giu<strong>di</strong>ziarie <strong>di</strong> Roma<br />
Non occorre esporre ai Colleghi che leggeranno queste righe la situazione attuale<br />
<strong>degli</strong> uffici Giu<strong>di</strong>ziari <strong>di</strong> Roma.<br />
Essa è ben nota a chi tutti i giorni frequenta le Aula e le Cancellerie. Ci si deve<br />
domandare se per i problemi quoti<strong>di</strong>ani si possa fare qualcosa, subito, senza attendere<br />
leggi e provve<strong>di</strong>menti amministrativi che tardano a venire.<br />
A- Rafforzare i rapporti <strong>di</strong> collaborazione con la Magistratura <strong>di</strong>sponibile<br />
Questa strada è stata già intrapresa dall’attuale Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Roma. Il<br />
Protocollo per il deposito <strong>degli</strong> atti e delle comparse, elaborato e deliberato congiuntamente<br />
dal Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> Roma e dal Presidente della XIII Sezione del<br />
Tribunale <strong>di</strong> Roma, Dott. Paone, è un esempio concreto <strong>di</strong> come le Istituzioni possano<br />
collaborare <strong>di</strong>ventando così più forti della inefficienza e della burocrazia delòle<br />
Istituzioni Politiche. Si è così contribuito a smaltire l’afflusso nelle Cancellerie.<br />
Una goccia in un oceano, ma è una strada da seguire sempre.<br />
B- Nominare 100 - 150 Colleghi, uno per ogni Ufficio, uno per ogni Aula o<br />
Cancelleria <strong>degli</strong> Uffici Giu<strong>di</strong>ziari <strong>di</strong> Roma quali responsabili e referenti dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />
sull’andamento e la funzionalità delle strutture <strong>di</strong> competenza.<br />
Una sorta <strong>di</strong> Authority. Di organo <strong>di</strong> vigilanza, <strong>di</strong> proposte e <strong>di</strong> consultazione con<br />
il personale ausiliario della Cancelleria e con i Magistrati. Un organo <strong>di</strong> trasmissione tra<br />
le inefficienza denunciate dai Colleghi, dal personale dei giu<strong>di</strong>ci e gli interventi<br />
necessari e imme<strong>di</strong>ati che il Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> può effettuare per migliorare la<br />
funzionalità <strong>degli</strong> uffici e/o per denunciare, se necessario, chiunque offenda la<br />
professionalità <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> e/o il servizio giustizia.<br />
III - Un decreto legge per l’Avvocatura<br />
Tutte le proposte <strong>di</strong> riforma dell’or<strong>di</strong>namento professionale pure <strong>di</strong>scusse al<br />
Congresso Nazionale Forense <strong>di</strong> Roma, tuttora in elaborazione presso le Commissioni<br />
Parlamentari competenti, risentono, purtroppo, unanimanente <strong>di</strong> un vizio <strong>di</strong> origine<br />
“La volontà <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare la struttura dei Consigli <strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni per trasformarli da<br />
organi <strong>di</strong> governo delle istituzioni in parlamentini affollati e privi della loro<br />
funzione tra<strong>di</strong>zionale: la giuris<strong>di</strong>zione domestica.<br />
L’Avvocatura non è stata abbastanza sensibilizzata su ciò che potrà succedere una<br />
volta che, per legge, venisse indebolito il Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>.<br />
L’in<strong>di</strong>pendenza istituzionale ed economica, la stessa amministrazione della deontologia,<br />
subirebbero un colpo mortale se gli Or<strong>di</strong>ni venissero trasformati in semplici<br />
agenzie <strong>di</strong> certificazione <strong>di</strong> qualità e/o in Comitati organizzatori <strong>di</strong> pubblici convegni.<br />
Ci si augura che quella classe politica insensibile al richiamo del buon senso o cada<br />
prima <strong>di</strong> fare ulteriori danni o che, in quanto occupata in “più importanti faccende”,<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 643
IL NOSTRO MONDO<br />
ci lasci “in pace”.<br />
Detto questo a tutti i partiti non possiamo non chiedere però <strong>degli</strong> interventi urgenti<br />
e settoriali, promettendo, se occorre, il nostro appoggio politico e elettorale, senza<br />
alcuna preventiva esclusione e/o preclusione ideologica.<br />
A tal fine occorre pre<strong>di</strong>sporre, anche in collaborazione con i parlamentari <strong>di</strong>sponibili<br />
dei vari schieramenti politici, e con le strutture del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> competenti,<br />
quali l’Osservatorio della Giustizia, una proposta <strong>di</strong> decreto legge che, sussistendo<br />
i requisiti costituzionali <strong>di</strong> necessità ed urgenza, in considerazione dello stato attuale<br />
della professione forense, preveda sul fronte della fiscalità e dell’accesso alla professione<br />
quanto segue:<br />
A- La revisione <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> settore in favore dei giovani che si avviano alla<br />
professione e a favore <strong>di</strong> quei Colleghi che, per anzianità o per comprovati problemi<br />
familiari o personali o per eventi straor<strong>di</strong>nari, quali l’interruzione improvvisa <strong>di</strong><br />
importanti mandati fiduciari, siano costretti a ridurre sensibilmente la propria attività<br />
lavorativa;<br />
B- Esenzione e benefici fiscali per le spese <strong>di</strong> acquisti <strong>di</strong> immobili per uso stu<strong>di</strong>o e/<br />
o per la corresponsione <strong>di</strong> canoni <strong>di</strong> locazione per immobili uso stu<strong>di</strong>o;<br />
C- Istituzione, presso i Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, <strong>di</strong> Commissioni <strong>di</strong> Valutazione,<br />
composte da Colleghi esterni al Consiglio e aventi gli stessi requisiti per componente<br />
<strong>di</strong> Commissione <strong>di</strong> Esame <strong>di</strong> Avvocato.<br />
Dette Commissioni dovranno verificare, al termine <strong>di</strong> biennio <strong>di</strong> pratica, la<br />
continuità e la proficuità della pratica forense del singolo can<strong>di</strong>dato, anche attraverso<br />
un colloquio finale in presenza del dominus, così come richiesto dalla legge.<br />
Il parere della Commissione dovrà avere valore vincolante per il rilascio del<br />
certificato <strong>di</strong> compiuta pratica da parte del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>.<br />
D- Obbligatorietà della frequenza delle scuole <strong>di</strong> specializzazione e delle scuole <strong>di</strong><br />
formazione <strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni con<strong>di</strong>zione per effettuar il colloquio con la Commissione <strong>di</strong><br />
valutazione <strong>di</strong> cui al precedente punto C.<br />
* * *<br />
Le proposte <strong>di</strong> questo documento vengono messe a <strong>di</strong>sposizione<br />
dei Colleghi Romani<br />
Sono “lineamenti” <strong>di</strong> un nuovo progetto, la collaborazione <strong>di</strong> volenterosi permetterà<br />
che detto progetto prenda corpo e si cominci a realizzare.<br />
Si ritiene che solo su questi e per questi contenuti oggi si possono fare alleanze<br />
nell’Avvocatura nell’interesse dei suoi valori fondamentali.<br />
Primum vivere deinde philosophari!<br />
Roma, 25 giugno 2007<br />
Avv. Stefano Galeani<br />
Avv. Carlo Testa<br />
Coor<strong>di</strong>natore Vicario Osservatorio Giustizia Consigliere Tesoriere <strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>Avvocati</strong> Roma<br />
Dirigente A.GI.FOR.<br />
Delegato Cassa Previdenza Forense<br />
644<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
IL NOSTRO MONDO<br />
“TORNEI JUSTITIA”<br />
Si è felicemente concluso il torneo <strong>di</strong> calcio (giunto alla 34° e<strong>di</strong>zione) che ogni ano<br />
vede, in accesa competizione, le squadre formate da avvocati, magistrati, <strong>di</strong>pendenti<br />
<strong>degli</strong> uffici giu<strong>di</strong>ziari e personale penitenziario.<br />
La finale, <strong>di</strong>sputata il 4 luglio 2007 presso il campo Testa, alla presenza <strong>di</strong> folto<br />
pubblico, si è conclusa con la vittoria per uno a zero della squadra “Spatio Lex” <strong>di</strong>retta<br />
dai colleghi Isidoro Toscano e Giuseppe Scavuzzo, sulla squadra della “Procura” <strong>di</strong>retta<br />
dal collega Luca Montanari.<br />
Il goal della vittoria è stato segnato al 90° minuto da Alessandro Mezzi.<br />
Nel premiare gli atleti, ho avuto parole <strong>di</strong> elogio per i rappresentanti delle squadre<br />
e per i giocatori e, soprattutto, per Marco Straccia, veterano <strong>di</strong> turno.<br />
Un particolare apprezzamento ho rivolto al collega Nicolò Schillaci per la perfetta<br />
organizzazione del Torneo.<br />
Tra l’altro ho ricordato che il nostro sport <strong>di</strong>lettantistico, sotto l’egida del Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma, rappresenta il simbolo della purezza e della lealtà<br />
poiché è questo lo stesso spirito che animò gli atleti della prima Olimpiade ateniese nel<br />
776 a.C..<br />
Alcuni giorni prima il 20 giugno 2007 presso il centro sportivo <strong>di</strong> Formello si era<br />
concluso il “Torneo Justitia Over 40” che vedeva la partecipazione <strong>degli</strong> atleti meno<br />
giovani.<br />
La coppa alla prima classificata è stata assegnata ai campioni in carica, e cioè la<br />
squadra <strong>degli</strong> “<strong>Avvocati</strong> Web” <strong>di</strong>retta dai colleghi Rosario Rau e Massimiliano Rossi che<br />
hanno sconfitto per 2 a 0 (goal <strong>di</strong> Jacopo Vival<strong>di</strong> e Carlo Fallace) la pugnace squadra<br />
della Corte dei Conti <strong>di</strong>retta da Luigi Gerar<strong>di</strong>ni.<br />
Tutti si sono dati appuntamento al prossimo anno, impazienti <strong>di</strong> prendere a calci<br />
un … pallone.<br />
Giovanni Cipollone<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 645
IL NOSTRO MONDO<br />
CONVEGNO SUI MINORI<br />
STRANIERI IN CARCERE<br />
Organizzato dalla Fondazione Federico Ozanam – Vincenzo De Paoli si è recentemente<br />
tenuto a Roma un Convegno sul tema “Minori stranieri in carcere”, presso<br />
l’Istituto della Enciclope<strong>di</strong>a Italiana sotto la <strong>di</strong>rezione del Prof. Casavola. Dai lavori del<br />
convegno è stato tratto un quaderno pubblicato in questi giorni contenente oltre che<br />
i <strong>di</strong>battiti del convegno, anche stu<strong>di</strong> ed indagini condotti da esperti del calibro <strong>di</strong><br />
Alfredo Carlo Moro e <strong>di</strong> Valerio Belotti, sulle strutture penitenziarie <strong>di</strong> Bologna,<br />
Torino, Roma, Milano, Treviso Bari e Lecce.<br />
Gli esperti hanno voluto approfon<strong>di</strong>re le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita e i percorsi che i<br />
minorenni stranieri vivono e per i quali finiscono poi in carcere.<br />
Un caso a parte è costituito dai minori noma<strong>di</strong> che, specie nelle gran<strong>di</strong> città<br />
hanno alle spalle la loro “enclave”, che mai li abbandona ma li spinge a volte sulle strade<br />
del crimine. Più della metà dei minorenni in carcere ha precedenti denunce durante i<br />
due, tre anni prima dell’ingresso in Italia, per cui me<strong>di</strong>amente l’età del primo reato<br />
avviene intorno ai 13 e 15 anni <strong>di</strong> età. Ciò significa – sostengono gli stu<strong>di</strong>osi – che<br />
l’arrivo in Italia avviene in clandestinità in quanto i minori <strong>di</strong>fficilmente viaggiano da<br />
soli. Nel 37% dei casi i minori non imputabili arrivano con uno dei genitori e vanno<br />
a vivere con i fratelli oppure restano in casa con i genitori. Il 17% può arrivare con i<br />
fratelli o con amici ma poi va a vivere con uno dei genitori.<br />
Per lo più si tratta <strong>di</strong> situazioni in cui la famiglia è presente, ma come se non ci<br />
fosse, perché a volte i genitori sono in una città e il minorenne viene “trasferito” in<br />
un’altra a vivere da solo, magari dal fratello, anche se questi ha <strong>di</strong>fferenti mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vivere,<br />
per cui il minore, finisce per stare da solo, e cercherà una sua autonomia con i primi<br />
incontri a rischio.<br />
L’ultima quota è rappresentata dai minori che arrivano da soli senza i familiari, per<br />
lo più <strong>di</strong> due o tre nazionalità, in particolare rumena e algerina. I reati <strong>di</strong> questi ragazzi<br />
che ad un certo punto della loro storia incontrano la criminalità, sono reati <strong>di</strong> strada<br />
poiché nel 93% dei casi la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> detenzione è collegata da un arresto in<br />
flagrante, (come nei film del popolare Charlot, dove la colpa è sempre figlia del caso<br />
fortuito o della fatalità) e le detenzioni – come hanno rilevato gli stu<strong>di</strong>osi nella loro<br />
relazione pubblicata nel “quaderno” – non sono collegabili a indagini o a testimonianze,<br />
ma fanno seguito al fermo per l’illecito commesso, e si concludono con un processo<br />
imme<strong>di</strong>ato od abbreviato che sicuramente non è in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> effettiva colpevolezza.<br />
Età, nazionalità e generalità del minore molto spesso sono dei rebus per gli<br />
inquirenti e altrettanto non si indaga a fondo sulla capacità e maturità intellettiva, anche<br />
a causa <strong>di</strong> problemi linguistici.<br />
I pochi proce<strong>di</strong>menti che invece riescono ad andare avanti in sede <strong>di</strong> u<strong>di</strong>enza<br />
<strong>di</strong>battimentale si esauriscono quasi tutti con provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>versa, come il<br />
perdono giu<strong>di</strong>ziale e raramente con la condanna.<br />
Moro ha sempre sostenuto che questi sono gli elementi per poter <strong>di</strong>re che ci sono<br />
giustizie <strong>di</strong>fferenti, non per colpa <strong>di</strong> tizio o <strong>di</strong> caio, ma perché il sistema complessivo<br />
non permette <strong>di</strong> beneficiare <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi previsti dalla legge italiana a favore<br />
dei minori, se non a certe con<strong>di</strong>zioni. Infatti nella maggior parte dei casi, ai minori<br />
646<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
IL NOSTRO MONDO<br />
detenuti manca un giusto equilibrio familiare, e un punto <strong>di</strong> riferimento certo. Non ci<br />
sono dei punti <strong>di</strong> appoggio nel territorio cui riferirsi, mancano le possibilità fondamentali<br />
per pensare a progetti <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> conseguenza delle misure alternative alla pena,<br />
che quasi sempre è scontata per l’intero, senza i benefici della legge Gozzini, in carcere<br />
oppure in una comunità.<br />
Oltre che <strong>di</strong> questi temi, la pubblicazione riporta le relazioni svolte da altri stu<strong>di</strong>osi<br />
intervenuti nel <strong>di</strong>battito, come quella della dott.ssa Serenella Pesarin, <strong>di</strong>rettore generale<br />
del Dipartimento per la Giustizia Minorile che si è occupata del problema delle<br />
patologie psichiatriche che sarebbero presenti in molti <strong>di</strong> questi detenuti ma che non<br />
sarebbero tali solo se fosse possibile l’approccio con le tecniche etno psichiatriche, utili<br />
per l’inquadramento della personalità e per portare alla guarigione del ragazzo molto<br />
spesso non imputabile perché al <strong>di</strong> sotto dei 14 anni <strong>di</strong> età. Un tema questo assai<br />
interessante, come quello della nomina <strong>di</strong> un “tutor” per questi minori, dopo l’esame<br />
della loro personalità. L’ispezione fisico-psichica del giu<strong>di</strong>cabile prevista dalla precedente<br />
normativa per i minori dall’art. 11 del R.D.L. n. 1404/1934 (V. Rosso, non<br />
imputabilità del trattamento rieducativo – 1967) è oggi sostituita dagli Istituti <strong>di</strong><br />
Osservazione regolati dall’art. 8 della stessa Legge e dal successivo D. lgs. n. 272/1989.<br />
Il Convegno si è concluso con gli interventi <strong>di</strong> Chiara Biagio della “Caritas” italiana,<br />
<strong>di</strong> Monsignor Giovanni Nervo, del dott. Franco Occhio Grosso, Presidente del<br />
Tribunale Minorile <strong>di</strong> Bari, del dott. Luca Stefanini, Presidente Nazionale della Società<br />
San Vincenzo De Paolis.<br />
Avv. Luigi Favino<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 647
IL NOSTRO MONDO<br />
NECROLOGI<br />
IN RICORDO DI ALDO CIPOLLONE<br />
MARTEDì 14 AGOSTO 2007, PRESSO LA Chiesa Santa Prisca a Roma, ha avuto luogo<br />
la cerimonia religiosa per la scomparsa dell’Avv. Aldo Cipollone, deceduto due giorni prima.<br />
Ho ricordato la nobile figura del collega, esprimendo il più vivo rimpianto, a nome del<br />
nostro Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>.<br />
Ho poi aggiunto: “Aldo Cipollone, oltre ad essere un apprezzato professionista, era un<br />
Uomo <strong>di</strong> grande statura morale.<br />
Questa chiesa è affollata, malgrado sia la vigilia <strong>di</strong> ferragosto.<br />
La presenza <strong>di</strong> tanti illustri rappresentanti della Chiesa e delle congregazioni religiose che<br />
Aldo Cipollone ha assistito per molti anni, <strong>di</strong>mostrando acume giuri<strong>di</strong>co e saggezza e la<br />
commossa partecipazione delle numerose suore presenti, che hanno voluto porgergli<br />
l’ultimo saluto, testimoniano l’affetto, la riconoscenza e la stima <strong>di</strong> cui godeva.<br />
Mi piace ricordarlo qualche giorno prima del decesso, a passeggio per le vie del centro<br />
<strong>di</strong> Roma, mentre tenendo per mano la nipotina Flavia, si attardava felice e sereno avanti un<br />
negozio <strong>di</strong> giocattoli.<br />
Forse, nel <strong>di</strong>segno <strong>di</strong>vino la felicità <strong>di</strong> quei magici momenti era il prelu<strong>di</strong>o per una<br />
<strong>di</strong>mensione trascendentale, e cioè la immensa gioia che si accompagna alla vita eterna.<br />
Aldo Cipollone era un Uomo che amava la cultura e i suoi interessi spaziavano dalla<br />
filosofia alla storia e alla letteratura.<br />
Desidero de<strong>di</strong>cargli una mia poesia dal titolo “Il grande portale”:<br />
“Ho u<strong>di</strong>to gemere il fiume<br />
in un pianto ininterrotto.<br />
Ho visto ridere il mare<br />
in un’onda fragorosa.<br />
Ho raccolto lacrime <strong>di</strong> rugiada<br />
in un prato fiorito.<br />
Ora, viandante solitario,<br />
sosto in religioso silenzio<br />
avanti il grande portale,<br />
ma, ancora, non oso bussare”.<br />
Sono sicuro che Aldo ha attraversato il grande portale accolto da una splen<strong>di</strong>da e ra<strong>di</strong>osa luce.<br />
Giovanni Cipollone<br />
648<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
IL NOSTRO MONDO<br />
IN RICORDO DI LUIGI DE CAROLIS<br />
Si è spento serenamente all’età <strong>di</strong> 86 anni l’Avv. Luigi De Carolis, pre<strong>di</strong>letto figlio<br />
adottivo <strong>di</strong> un grande Maestro: Fulvio Maroi.<br />
Per anni è stato un apprezzato componente del Consiglio Direttivo della Accademia<br />
Tiberina.<br />
Ancor giovane, docente <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto agrario presso l’Università La Sapienza <strong>di</strong> Roma, lo<br />
ricor<strong>di</strong>amo per le gran<strong>di</strong> doti umane, per la gentilezza d’animo e per l’amore profondo verso<br />
il mondo della cultura.<br />
I suoi stu<strong>di</strong> sul <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> famiglia (e<strong>di</strong>tore Principato), risalenti agli anni’ 70, costituiscono<br />
una pietra miliare su problematiche giuri<strong>di</strong>che <strong>di</strong> grande respiro.<br />
Il Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma si associa al dolore dei familiari dello<br />
scomparso, ricordandolo ai giovani colleghi, quale nobile esempio da seguire.<br />
Giovanni Cipollone<br />
IN RICORDO DI AMELIO RECCHIA<br />
Se non fosse stata la voce commossa del figlio a comunicarmelo avrei pensato ad uno dei<br />
suoi scherzi, non avrei creduto che Amelio ci aveva lasciato. In venti anni <strong>di</strong> amicizia dal suo<br />
telefono non era mai uscita una notizia triste o meglio anche se alcune c’erano state le aveva<br />
camuffate, addolcite, rese più sopportabili. Era questa la sua dote più grande scacciare il<br />
brutto con il bello, l’o<strong>di</strong>o con l’amore, la tristezza con la gioia. Era<br />
l’ottimismo fatto persona, aveva la capacità <strong>di</strong> aiutare il prossimo<br />
a dare il meglio, a credere in se stesso, a crescere e migliorarsi. Elio<br />
era felice, trasmetteva e incitava alla felicità ed alla speranza. Non<br />
so se ciò derivasse dal suo carattere o dalle circostanze della vita,<br />
più volte aveva combattuto contro il male e più volte aveva vinto.<br />
Così questa propensione al bene, contribuiva a superare ogni<br />
problema con la forza che sapeva infondere. Siamo in molti ad<br />
aver appreso da lui.<br />
Elio era buono e generoso con gli amici, comprensivo con gli<br />
avversari. Rispettava i giovani e li ricompensava equamente.<br />
Non sarebbe giusto, però ricordarne solo le doti morali: era un vero avvocato faceva bene<br />
il suo lavoro e tramutava in ricchezza le pratiche che gestiva: la sintesi, la velocità e la<br />
tempestività nell’effettuare i vari adempimenti erano le doti in cui eccelleva. Quando<br />
affrontava una causa era ricco dell’ intuito necessario per in<strong>di</strong>viduare i punti <strong>di</strong> forza o <strong>di</strong><br />
debolezza dell’ azione, abilissimo a spostare l’indagine e l’attenzione del Giu<strong>di</strong>ce sugli<br />
aspetti che militavano maggiormente a favore del suo cliente. Non è poco!<br />
Anche con l’ultima malattia ha combattuto ed ha resistito, poi quando ha capito che il<br />
suo percorso si stava completando ha scherzato, ha ironizzato anche sulla morte, non per<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 649
IL NOSTRO MONDO<br />
esorcizzarla, ma per ridurla al suo stile. Non aveva paura <strong>di</strong> morire, era già pronto alla vita<br />
futura, così da lui abbiamo imparato a vivere ed andandosene ha voluto insegnarci anche<br />
come si muore. Ad<strong>di</strong>o Elio grazie <strong>di</strong> tutto<br />
Carlo<br />
IN RICORDO DI ANNA ZANGOLINI<br />
“Infaticabile cor<strong>di</strong>ale, generosa”<br />
queste le caratteristiche della nostra Collega Anna Pangolini, Presidente della Sezione<br />
Romana dell’A.G.I., che ci ha lasciati lo scorso 28 giugno 2007 sconfitta da un male<br />
incurabile.<br />
Ha lottato a lungo e con <strong>di</strong>gnità mantenedo intatta la sua tenacia giacchè fino all’ultimo<br />
si è occupata delle sue cause, partecipando anche alle u<strong>di</strong>enze fuori sede.<br />
A Lei un ultimo saluto affettuoso nella consapevolezza che vivrà sempre nel nostro<br />
ricordo.<br />
Grazia Pirisi Camerlengo<br />
650<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE<br />
GIUDIZIO DI RINVIO DALLA<br />
CASSAZIONE PER UN CASO DI GUIDA<br />
SOTTO L’EFFETTO DI FARMACI<br />
SOMMINISTRATI AL PRONTO<br />
SOCCORSO AD AUTOMOBILISTA<br />
FINITO FUORI STRADA PER UN<br />
COLPO DI SONNO<br />
Una interessante sentenza della Cassazione<br />
riguardante il caso <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Pronto Soccorso<br />
chiamato a rispondere del reato <strong>di</strong> lesioni<br />
colpose in danno <strong>di</strong> un paziente, è stata recentemente<br />
pronunciata dalla IV Sezione penale,<br />
presieduta dal Dott. G. Coco e redatta dal Consigliere<br />
Luisa Bianchi. In punto <strong>di</strong> fatto, il me<strong>di</strong>co<br />
– si rileva dalla sentenza – dopo aver somministrato<br />
nell’aprile del 1999 al signor D.S., che<br />
aveva addotto un generico malore <strong>di</strong>agnosticato<br />
“car<strong>di</strong>opalmo tachiaritmico”, una fiala <strong>di</strong> EN<br />
(SMG), all’atto delle <strong>di</strong>missioni del paziente dal<br />
Pronto Soccorso, non aveva reso edotto il medesimo<br />
dei possibili effetti collaterali del farmaco,<br />
tra cui il colpo <strong>di</strong> sonno, e della necessità <strong>di</strong> non<br />
mettersi alla guida per almeno do<strong>di</strong>ci ore.<br />
Il paziente, postosi alla guida della sua auto<br />
dopo cinque ore dalla somministrazione, e secondo<br />
quanto dallo stesso <strong>di</strong>chiarato nella querela,<br />
veniva colto da un colpo <strong>di</strong> sonno, a causa<br />
del quale invadeva l’opposta corsia della strada,<br />
entrando in collisione con un’altra autovettura e<br />
riportando nell’incidente lesioni gravi.<br />
In primo grado il me<strong>di</strong>co fu condannato ad<br />
un mese <strong>di</strong> reclusione (pena sostituita con la<br />
multa <strong>di</strong> • 1.140/00, nonché, unitamente al<br />
responsabile civile (Azienda Sanitaria), al risarcimento<br />
del danno in favore della persona offesa<br />
costituitasi parte civile. La sentenza fu poi confermata<br />
nel successivo grado <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio, in sede<br />
<strong>di</strong> appello, con la sola riduzione della provvisionale<br />
già concessa alla parte civile, ed in particolare,<br />
con riguardo alla responsabilità del sanitario,<br />
questa fu ritenuta sussistente per il mancato<br />
avvertimento sugli effetti del farmaco e per il<br />
nesso <strong>di</strong> causalità, in base al cosiddetto principio<br />
della “certezza processuale” per la più recente<br />
giurisprudenza <strong>di</strong> legittimità, secondo cui gli<br />
effetti del farmaco erano tali da con<strong>di</strong>zionale le<br />
capacità psicofisiche del guidatore, e dunque<br />
tutta la sua condotta <strong>di</strong> guida, anche se imprudente,<br />
doveva ritenersi da esso influenzata.<br />
La Corte <strong>di</strong> Cassazione ha però annullato la<br />
sentenza della Corte d’Appello <strong>di</strong> Trieste, ove ha<br />
rinviato il processo per nuovi esami, perché<br />
carente l’accertamento sulle cause dell’incidente.<br />
In particolare – motiva la Corte – “…Non si è<br />
tenuto nella debita considerazione la complessiva condotta<br />
<strong>di</strong> guida <strong>di</strong> colui che aveva assunto il farmaco,<br />
risultante dalla stessa sentenza, poiché secondo il conducente<br />
dell’auto sorpassata, il primo ha percorso<br />
regolarmente una strada curvilinea (che richiede evidentemente<br />
attenzione <strong>di</strong> guida), si è posto <strong>di</strong>etro ad<br />
altra autovettura, tallonandola da vicino, per poi<br />
superarla al primo tratto rettilineo; aveva acquistato<br />
una velocità sostenuta – atteso che l’auto superata<br />
procedeva ad 80 kmh – ed una volta effettuato il<br />
sorpasso guadagnava parecchie decine <strong>di</strong> metri e a tale<br />
velocità ha affrontato la nuova curva (sinistrorsa)<br />
nella quale ha perso il controllo dell’auto, invadendo<br />
l’opposta corsia <strong>di</strong> marcia. Viene così descritto un<br />
comportamento <strong>di</strong> guida – continua la Corte – protratto<br />
nel tempo, vigile ed attento, e risulta pertanto<br />
illogico, oltre che privo <strong>di</strong> prova, ritenerlo collegato<br />
all’effetto del farmaco EN, il cui effetto principale è<br />
quello <strong>di</strong> alleviare lo stato <strong>di</strong> ansia, nonché quello<br />
peraltro eventuale, e comunque del tutto opposto alla<br />
vigile condotta <strong>di</strong> guida desunta dai fatti, <strong>di</strong> indurre<br />
progressivamente sonnolenza”.<br />
Una tesi opposta era stata espressa dalla<br />
Corte d’Appello sulla non rilevanza <strong>degli</strong> ulteriori<br />
accertamenti, ritenuti inutili dal momento<br />
che la ricostruzione dei fatti poteva e doveva<br />
essere fatta prescindendo da quanto <strong>di</strong>chiarato<br />
dall’assuntore del farmaco, che aveva <strong>di</strong>chiarato<br />
in <strong>di</strong>battimento <strong>di</strong> non ricordare niente dell’incidente,<br />
e per questo doveva ritenersi superfluo<br />
approfon<strong>di</strong>re attraverso la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> un<br />
eventuale mendacio, la sua cre<strong>di</strong>bilità come teste.<br />
Secondo la Cassazione, inoltre, la Corte <strong>di</strong><br />
Appello <strong>di</strong> Trieste aveva ragionato fotografando<br />
nei dettagli questa situazione dell’incidente: “il<br />
guidatore mentre procedeva in auto si trovava sotto<br />
l’influenza del farmaco; le con<strong>di</strong>zioni psicofisiche<br />
indotte dal farmaco potevano determinare una ipova-<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 651
COMUNICAZIONI E NOTIZIE<br />
lutazione della reale situazione, una riduzione della<br />
reattività e <strong>di</strong> riflessi muscolari, oltre che con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
sonnolenza, che non solo potevano determinare l’errore<br />
nella guida e quin<strong>di</strong> provocare la fuoriuscita dalla<br />
sede stradale ma anche portare a valutazioni erronee<br />
sulla condotta <strong>di</strong> guida da tenere in relazione alle<br />
circostanze <strong>di</strong> luogo e <strong>di</strong> tempo; gli effetti del farmaco<br />
non erano contraddetti dalla deposizione del teste Fain<br />
e dagli accertamenti della Polizia Stradale, nel senso<br />
che non erano risultate cause <strong>di</strong>verse dell’incidente;<br />
l’eventuale imprudenza concorrente del conducente<br />
nella condotta <strong>di</strong> guida non escludeva il nesso <strong>di</strong><br />
causalità in quanto la velocità non era così elevata da<br />
determinare l’uscita <strong>di</strong> strada e quin<strong>di</strong> non poteva<br />
essere considerata fatto autonomo ed esclusivo dell’incidente;<br />
peraltro la stessa velocità era riconducibile<br />
alla benzo<strong>di</strong>azepina (EN) in quanto la sua mancata<br />
commisurazione trovava giustificazione nel generale<br />
stato <strong>di</strong> ottun<strong>di</strong>mento delle emozioni determinato dal<br />
farmaco”.<br />
Sarà ancora più interessante attendere l’esito<br />
definitivo del processo.<br />
Luigi Favino<br />
CONSIGLIO ORDINE AVVOCATI<br />
PALERMO<br />
L’anno duemilasette, il giorno <strong>di</strong>ciannove del<br />
mese <strong>di</strong> luglio, in Palermo e nella sala del Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> sita nel Palazzo <strong>di</strong><br />
Giustizia, si è riunito il consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Palermo sotto la PRESIDENZA dell’Avv.<br />
Enrico SANSEVERINO.<br />
Sono presenti i Signori Consiglieri:<br />
Avv. Francesco GRECO Consigliere Segretario,<br />
Avv. Pietro ALOSI, Avv. Antonino CIPRI’, Avv.<br />
Giovanni DI BENEDETTO, Avv. Giuseppe DI<br />
STEFANO, Avv. Federico FERINA, Avv. Santi<br />
GERACI, Avv. Maurizio GIACONIA, Avv. Annamaria<br />
INTROINI, Avv. Mimì Alberto MU-<br />
SUMECI, Avv. Antonino REINA, Avv. Marina<br />
VAJANA.<br />
OMISSIS<br />
IL CONSIGLIO<br />
Richiamato il proprio deliberato assunto in<br />
data 5.7.07 riguardante il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge A.S.<br />
1447 “Riforma dell’Or<strong>di</strong>namento Giu<strong>di</strong>ziario”;<br />
preso atto<br />
dell’approvazione, al Senato, del predetto <strong>di</strong>segno<br />
<strong>di</strong> legge con i contestati emendamenti<br />
preso atto altresì<br />
del deliberato assunto in data 14.7.07 dal Comitato<br />
Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale<br />
Magistrati e delle ulteriori <strong>di</strong>chiarazioni pubbliche<br />
rese da altre correnti della predetta associazione<br />
tutti i documenti richiamati allegati alla<br />
presente delibera<br />
osserva<br />
l’intervento governativo ed il voto espresso dal<br />
Senato, ispirato dalle istanze provenienti in tal<br />
senso dalla magistratura associata, ha da ultimo<br />
eliminato la presenza <strong>degli</strong> avvocati dai Consigli<br />
giu<strong>di</strong>ziari, a detrimento della doverosa valorizzazione<br />
del loro ruolo e funzione quali insopprimibili<br />
soggetti <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione;<br />
Le motivazioni e le modalità che hanno ufficialmente<br />
condotto a tale intervento legislativo<br />
sono inaccettabili in quanto fondate su una pretesa<br />
incompatibilità <strong>degli</strong> avvocati a partecipare<br />
alle delibere sulla progressione in carriera dei<br />
magistrati, laddove la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto dei Presidenti<br />
dei Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, in quanto connotata<br />
da profilo istituzionale, non implica con<br />
tutta evidenza il temuto potenziale conflitto <strong>di</strong><br />
interessi;<br />
In tale <strong>di</strong>rezione si collocano le affermazioni<br />
dell’ANM, che ha <strong>di</strong>chiarato che la presenza del<br />
Presidente del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
avrebbe prodotto “una situazione giuri<strong>di</strong>camente<br />
abnorme, insostenibile e fonte <strong>di</strong> permanente<br />
conflittualità (cfr. com. stampa ANM<br />
20.3.2007)<br />
Va evidenziato, in primo luogo l’inopportunità<br />
e persino l’offensività dei rilievi sollevati,<br />
atteso che il PM è parte necessaria nei proce<strong>di</strong>menti<br />
<strong>di</strong>sciplinari celebrati dai locali Consigli<br />
<strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni a carico <strong>degli</strong> avvocati e che persino<br />
le indagini relative ai proce<strong>di</strong>menti penali a carico<br />
<strong>degli</strong> avvocati sono affidate agli stessi PM che<br />
operano nel circondario dei legali indagati e che<br />
sono controparte <strong>di</strong> questi nella quoti<strong>di</strong>ana attività<br />
processuale.<br />
D’altra parte i rischi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento e le<br />
conseguenti incompatibilità che la magistratura<br />
associata ha paventato per il Presidente del Con-<br />
652<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE<br />
siglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> valgono in toto anche per il<br />
Pubblico Ministero, nei giu<strong>di</strong>zi e nelle valutazioni<br />
che riguardano i magistrati, mentre lo stesso CSM<br />
è previsto dalla Costituzione con composizione<br />
anche “esterna”, con l’unico limite del rispetto <strong>di</strong><br />
proporzioni tali che ne garantiscano la necessaria<br />
autonomia;<br />
La posizione espressa dall’ANM, peraltro,<br />
confligge con le voci fortemente critiche, provenienti<br />
dall’interno della stessa Magistratura, in<br />
or<strong>di</strong>ne alla “ineffettività” del sistema attuale della<br />
valutazione professionale, legittimando il sospetto<br />
che <strong>di</strong>etro la inequivoca volontà <strong>di</strong> mantenere<br />
lo stato attuale si possa annidare soltanto la <strong>di</strong>fesa<br />
del “correntismo”.<br />
Tale riduttivo approccio, lo si riba<strong>di</strong>sce, rimanda<br />
ad una visione dell’attività giu<strong>di</strong>ziaria non<br />
intesa quale servizio da rendere alla comunità<br />
nazionale, ma quale potere da esercitare all’interno<br />
dell’or<strong>di</strong>ne giu<strong>di</strong>ziario, anche me<strong>di</strong>ante una<br />
sostanziale e tendenziale sottrazione a qualsiasi<br />
forma <strong>di</strong> controllo o anche solo <strong>di</strong> compartecipazione<br />
“esterni”, <strong>di</strong> cui la valutazione <strong>di</strong> professionalità<br />
del magistrato è aspetto significante e peculiare.<br />
Occorre ricordare che il con<strong>di</strong>viso perseguimento<br />
dell’in<strong>di</strong>pendenza della magistratura nell’esercizio<br />
delle sue funzioni non è un valore in sé,<br />
funzionale unicamente ai soggetti tutelati, ma è<br />
posto a garanzia dei citta<strong>di</strong>ni, destinatari finali del<br />
servizio.<br />
Deve ulteriormente evidenziarsi che le modalità<br />
complessive con cui si è posto mano sin<br />
dall’inizio della legislatura alla riforma della riforma<br />
dell’or<strong>di</strong>namento giu<strong>di</strong>ziario, hanno mostrato<br />
che l’interesse primario e urgente della magistratura<br />
associata in materia <strong>di</strong> giustizia, il primo cui la<br />
nuova maggioranza <strong>di</strong> governo dovesse porre mano,<br />
fosse proprio quello <strong>di</strong> restaurazione dell’antico<br />
or<strong>di</strong>ne, esigenza che, certamente non risponde ad<br />
interessi generali dell’intera collettività.<br />
L’Avvocatura, in tale contesto, pur avendo<br />
più volte rilevato l’esigenza <strong>di</strong> taluni sostanziali<br />
aggiustamenti alla riforma varata alla fine della<br />
scorsa legislatura, non può non stigmatizzare la<br />
totale inadeguatezza delle norme appena approvate<br />
a sod<strong>di</strong>sfare le autentiche esigenze <strong>di</strong> ammodernamento<br />
che l’or<strong>di</strong>namento giu<strong>di</strong>ziario richiedeva<br />
e richiede.<br />
Lo stesso Ministro Guardasigilli ha fin qui<br />
svolto unicamente un ruolo <strong>di</strong> veicolazione delle<br />
richieste della magistratura associata, con modalità<br />
ed esecuzioni anomale e preoccupanti, in considerazione<br />
della peculiare natura costituzionale<br />
del suo Ministero, in ciò inopportunamente “accompagnato”<br />
da altri significativi esponenti del<br />
Governo, evidentemente non <strong>di</strong>mentichi della<br />
propria provenienza professionale, che hanno<br />
riba<strong>di</strong>to doversi accogliere integralmente ed acriticamente<br />
tali richieste.<br />
In tale contesto appaiono stridenti ed inaccettabili<br />
i tentativi provenuti da alcuni, peraltro<br />
autorevoli, esponenti della magistratura associata<br />
<strong>di</strong> porre un cuneo fra le rappresentanze forensi<br />
(istituzionali, politiche ed associative), nonché la<br />
esorbitante invocazione <strong>di</strong> un intervento eteronomo<br />
che mo<strong>di</strong>fichi la <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> autoregolamentazione<br />
sull’astensione forense, con intollerabile<br />
ed offensiva invasione dell’ambito riservato<br />
del rapporto fra il <strong>di</strong>fensore ed il proprio cliente,<br />
le quali hanno determinato la convinta e corale<br />
reazione dell’avvocatura tutta, culminata nella<br />
proclamata e celebrata astensione e nella manifestazione<br />
nazionale del 18.7.2007 svolta per iniziativa<br />
dell’OUA e dell’UCPI, alla presenza del CNF<br />
e delle associazioni forensi.<br />
Invero, allo stato, con l’eccezione rappresentata<br />
da autonome e riservate critiche provenienti<br />
da singoli esponenti dell’or<strong>di</strong>ne giu<strong>di</strong>ziario, non<br />
si registrano da parte <strong>di</strong> nessuna rappresentanza<br />
della Magistratura, prese <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza pubbliche o<br />
manifestazioni <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione delle doglianze<br />
sopra enunciate, circostanza che mette in crisi il<br />
percorso <strong>di</strong> collaborazione fra i soggetti della<br />
giuris<strong>di</strong>zione pur faticosamente avviato negli ultimi<br />
anni.<br />
Per tutte le ragioni sopra esposte<br />
CONFERMA<br />
La propria astensione dalla partecipazione al<br />
Consiglio Giu<strong>di</strong>ziario del Distretto <strong>di</strong> Corte d’Appello<br />
<strong>di</strong> Palermo<br />
CONFERMA ALTRESI’<br />
Di astenersi dall’invio dei pareri per le valutazioni<br />
dei giu<strong>di</strong>ci onorari<br />
RINVIA<br />
per l’adozione <strong>di</strong> nuove e <strong>di</strong>verse iniziative<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 653
COMUNICAZIONI E NOTIZIE<br />
<strong>di</strong> analogo in<strong>di</strong>rizzo all’esito della <strong>di</strong>scussione e<br />
votazione del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge alla camera<br />
Dispone la trasmissione del presente verbale<br />
al CNF, all’OUA, all’UCPI, ai consigli <strong>degli</strong><br />
Or<strong>di</strong>ni <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> del Distretto <strong>di</strong> Corte<br />
d’Appello <strong>di</strong> Palermo, al Presidente della Corte<br />
d’Appello <strong>di</strong> Palermo, al Procuratore Generale<br />
presso la Corte d’Appello <strong>di</strong> Palermo, ai Consigli<br />
<strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong>, al Ministro <strong>di</strong> Giustizia,<br />
al Presidente della Camera dei Deputati, ai<br />
gruppi parlamentari della Camera dei Deputati.<br />
IL PRESIDENTE<br />
(F.to Avv. Enrico SANSEVERINO)<br />
IL SEGRETARIO<br />
(F.to Avv. Francesco Greco)<br />
CASA CIRCONDARIALE “REGINA<br />
COELI”<br />
Riteniamo opportuno pubblicare la segnalazione<br />
a noi pervenuta, a firma del <strong>di</strong>rettore della<br />
Casa Circondariale <strong>di</strong> Regina Coeli.<br />
Raccoman<strong>di</strong>amo vivamente ai giovani colleghi<br />
che, certamente per inesperienza, hanno<br />
violato il regolamento penitenziario e la vigente<br />
normativa, <strong>di</strong> evitare che si ripetano tali episo<strong>di</strong><br />
i quali sono contrari all’etica professionale e<br />
<strong>di</strong>scre<strong>di</strong>tano la nostra categoria.<br />
(Nota <strong>di</strong> redazione)<br />
Pregiatissimo Avvocato<br />
Giovanni CIPOLLONE<br />
Consigliere<br />
<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
Palazzo <strong>di</strong> Giustizia<br />
Piazza Cavour<br />
00193 – <strong>ROMA</strong><br />
Egregio Consigliere, a causa d’alcuni episo<strong>di</strong><br />
verificatosi presso l’ufficio colloqui <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong><br />
quest’Istituto, abbiamo accertato che alcuni giovani<br />
<strong>Avvocati</strong> hanno consegnato breve mano ai<br />
loro assistiti, sia somme <strong>di</strong> denaro, sia atti privati.<br />
La prego pertanto <strong>di</strong> intervenire affinché<br />
non si ripetano tali episo<strong>di</strong> per evitare segnalazioni<br />
ufficiali presso il suddetto <strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, ricordando<br />
agli stessi che la legge consente esclusivamente<br />
la consegna al detenuto d’atti inerenti al<br />
proce<strong>di</strong>mento per cui è nominato.<br />
Certo della Sua comprensione e del fattivo<br />
spirito <strong>di</strong> collaborazione da lei sempre <strong>di</strong>mostrato<br />
mi è gra<strong>di</strong>ta l’occasione per rinnovarLe i miei<br />
migliori saluti.<br />
Il Direttore<br />
(Dr. Mauro MARIANI)<br />
654<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE<br />
GIUDIZIO DI RINVIO DALLA<br />
CASSAZIONE PER UN CASO DI GUIDA<br />
SOTTO L’EFFETTO DI FARMACI<br />
SOMMINISTRATI AL PRONTO<br />
SOCCORSO AD AUTOMOBILISTA<br />
FINITO FUORI STRADA PER UN<br />
COLPO DI SONNO<br />
Una interessante sentenza della Cassazione<br />
riguardante il caso <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Pronto Soccorso<br />
chiamato a rispondere del reato <strong>di</strong> lesioni<br />
colpose in danno <strong>di</strong> un paziente, è stata recentemente<br />
pronunciata dalla IV Sezione penale,<br />
presieduta dal Dott. G. Coco e redatta dal Consigliere<br />
Luisa Bianchi. In punto <strong>di</strong> fatto, il me<strong>di</strong>co<br />
– si rileva dalla sentenza – dopo aver somministrato<br />
nell’aprile del 1999 al signor D.S., che<br />
aveva addotto un generico malore <strong>di</strong>agnosticato<br />
“car<strong>di</strong>opalmo tachiaritmico”, una fiala <strong>di</strong> EN<br />
(SMG), all’atto delle <strong>di</strong>missioni del paziente dal<br />
Pronto Soccorso, non aveva reso edotto il medesimo<br />
dei possibili effetti collaterali del farmaco,<br />
tra cui il colpo <strong>di</strong> sonno, e della necessità <strong>di</strong> non<br />
mettersi alla guida per almeno do<strong>di</strong>ci ore.<br />
Il paziente, postosi alla guida della sua auto<br />
dopo cinque ore dalla somministrazione, e secondo<br />
quanto dallo stesso <strong>di</strong>chiarato nella querela,<br />
veniva colto da un colpo <strong>di</strong> sonno, a causa<br />
del quale invadeva l’opposta corsia della strada,<br />
entrando in collisione con un’altra autovettura e<br />
riportando nell’incidente lesioni gravi.<br />
In primo grado il me<strong>di</strong>co fu condannato ad<br />
un mese <strong>di</strong> reclusione (pena sostituita con la<br />
multa <strong>di</strong> • 1.140/00, nonché, unitamente al<br />
responsabile civile (Azienda Sanitaria), al risarcimento<br />
del danno in favore della persona offesa<br />
costituitasi parte civile. La sentenza fu poi confermata<br />
nel successivo grado <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio, in sede<br />
<strong>di</strong> appello, con la sola riduzione della provvisionale<br />
già concessa alla parte civile, ed in particolare,<br />
con riguardo alla responsabilità del sanitario,<br />
questa fu ritenuta sussistente per il mancato<br />
avvertimento sugli effetti del farmaco e per il<br />
nesso <strong>di</strong> causalità, in base al cosiddetto principio<br />
della “certezza processuale” per la più recente<br />
giurisprudenza <strong>di</strong> legittimità, secondo cui gli<br />
effetti del farmaco erano tali da con<strong>di</strong>zionale le<br />
capacità psicofisiche del guidatore, e dunque<br />
tutta la sua condotta <strong>di</strong> guida, anche se imprudente,<br />
doveva ritenersi da esso influenzata.<br />
La Corte <strong>di</strong> Cassazione ha però annullato la<br />
sentenza della Corte d’Appello <strong>di</strong> Trieste, ove ha<br />
rinviato il processo per nuovi esami, perché<br />
carente l’accertamento sulle cause dell’incidente.<br />
In particolare – motiva la Corte – “…Non si è<br />
tenuto nella debita considerazione la complessiva condotta<br />
<strong>di</strong> guida <strong>di</strong> colui che aveva assunto il farmaco,<br />
risultante dalla stessa sentenza, poiché secondo il conducente<br />
dell’auto sorpassata, il primo ha percorso<br />
regolarmente una strada curvilinea (che richiede evidentemente<br />
attenzione <strong>di</strong> guida), si è posto <strong>di</strong>etro ad<br />
altra autovettura, tallonandola da vicino, per poi<br />
superarla al primo tratto rettilineo; aveva acquistato<br />
una velocità sostenuta – atteso che l’auto superata<br />
procedeva ad 80 kmh – ed una volta effettuato il<br />
sorpasso guadagnava parecchie decine <strong>di</strong> metri e a tale<br />
velocità ha affrontato la nuova curva (sinistrorsa)<br />
nella quale ha perso il controllo dell’auto, invadendo<br />
l’opposta corsia <strong>di</strong> marcia. Viene così descritto un<br />
comportamento <strong>di</strong> guida – continua la Corte – protratto<br />
nel tempo, vigile ed attento, e risulta pertanto<br />
illogico, oltre che privo <strong>di</strong> prova, ritenerlo collegato<br />
all’effetto del farmaco EN, il cui effetto principale è<br />
quello <strong>di</strong> alleviare lo stato <strong>di</strong> ansia, nonché quello<br />
peraltro eventuale, e comunque del tutto opposto alla<br />
vigile condotta <strong>di</strong> guida desunta dai fatti, <strong>di</strong> indurre<br />
progressivamente sonnolenza”.<br />
Una tesi opposta era stata espressa dalla<br />
Corte d’Appello sulla non rilevanza <strong>degli</strong> ulteriori<br />
accertamenti, ritenuti inutili dal momento<br />
che la ricostruzione dei fatti poteva e doveva<br />
essere fatta prescindendo da quanto <strong>di</strong>chiarato<br />
dall’assuntore del farmaco, che aveva <strong>di</strong>chiarato<br />
in <strong>di</strong>battimento <strong>di</strong> non ricordare niente dell’incidente,<br />
e per questo doveva ritenersi superfluo<br />
approfon<strong>di</strong>re attraverso la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> un<br />
eventuale mendacio, la sua cre<strong>di</strong>bilità come teste.<br />
Secondo la Cassazione, inoltre, la Corte <strong>di</strong><br />
Appello <strong>di</strong> Trieste aveva ragionato fotografando<br />
nei dettagli questa situazione dell’incidente: “il<br />
guidatore mentre procedeva in auto si trovava sotto<br />
l’influenza del farmaco; le con<strong>di</strong>zioni psicofisiche<br />
indotte dal farmaco potevano determinare una ipova-<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 651
COMUNICAZIONI E NOTIZIE<br />
lutazione della reale situazione, una riduzione della<br />
reattività e <strong>di</strong> riflessi muscolari, oltre che con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
sonnolenza, che non solo potevano determinare l’errore<br />
nella guida e quin<strong>di</strong> provocare la fuoriuscita dalla<br />
sede stradale ma anche portare a valutazioni erronee<br />
sulla condotta <strong>di</strong> guida da tenere in relazione alle<br />
circostanze <strong>di</strong> luogo e <strong>di</strong> tempo; gli effetti del farmaco<br />
non erano contraddetti dalla deposizione del teste Fain<br />
e dagli accertamenti della Polizia Stradale, nel senso<br />
che non erano risultate cause <strong>di</strong>verse dell’incidente;<br />
l’eventuale imprudenza concorrente del conducente<br />
nella condotta <strong>di</strong> guida non escludeva il nesso <strong>di</strong><br />
causalità in quanto la velocità non era così elevata da<br />
determinare l’uscita <strong>di</strong> strada e quin<strong>di</strong> non poteva<br />
essere considerata fatto autonomo ed esclusivo dell’incidente;<br />
peraltro la stessa velocità era riconducibile<br />
alla benzo<strong>di</strong>azepina (EN) in quanto la sua mancata<br />
commisurazione trovava giustificazione nel generale<br />
stato <strong>di</strong> ottun<strong>di</strong>mento delle emozioni determinato dal<br />
farmaco”.<br />
Sarà ancora più interessante attendere l’esito<br />
definitivo del processo.<br />
Luigi Favino<br />
CONSIGLIO ORDINE AVVOCATI<br />
PALERMO<br />
L’anno duemilasette, il giorno <strong>di</strong>ciannove del<br />
mese <strong>di</strong> luglio, in Palermo e nella sala del Consiglio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> sita nel Palazzo <strong>di</strong><br />
Giustizia, si è riunito il consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Palermo sotto la PRESIDENZA dell’Avv.<br />
Enrico SANSEVERINO.<br />
Sono presenti i Signori Consiglieri:<br />
Avv. Francesco GRECO Consigliere Segretario,<br />
Avv. Pietro ALOSI, Avv. Antonino CIPRI’, Avv.<br />
Giovanni DI BENEDETTO, Avv. Giuseppe DI<br />
STEFANO, Avv. Federico FERINA, Avv. Santi<br />
GERACI, Avv. Maurizio GIACONIA, Avv. Annamaria<br />
INTROINI, Avv. Mimì Alberto MU-<br />
SUMECI, Avv. Antonino REINA, Avv. Marina<br />
VAJANA.<br />
OMISSIS<br />
IL CONSIGLIO<br />
Richiamato il proprio deliberato assunto in<br />
data 5.7.07 riguardante il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge A.S.<br />
1447 “Riforma dell’Or<strong>di</strong>namento Giu<strong>di</strong>ziario”;<br />
preso atto<br />
dell’approvazione, al Senato, del predetto <strong>di</strong>segno<br />
<strong>di</strong> legge con i contestati emendamenti<br />
preso atto altresì<br />
del deliberato assunto in data 14.7.07 dal Comitato<br />
Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale<br />
Magistrati e delle ulteriori <strong>di</strong>chiarazioni pubbliche<br />
rese da altre correnti della predetta associazione<br />
tutti i documenti richiamati allegati alla<br />
presente delibera<br />
osserva<br />
l’intervento governativo ed il voto espresso dal<br />
Senato, ispirato dalle istanze provenienti in tal<br />
senso dalla magistratura associata, ha da ultimo<br />
eliminato la presenza <strong>degli</strong> avvocati dai Consigli<br />
giu<strong>di</strong>ziari, a detrimento della doverosa valorizzazione<br />
del loro ruolo e funzione quali insopprimibili<br />
soggetti <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione;<br />
Le motivazioni e le modalità che hanno ufficialmente<br />
condotto a tale intervento legislativo<br />
sono inaccettabili in quanto fondate su una pretesa<br />
incompatibilità <strong>degli</strong> avvocati a partecipare<br />
alle delibere sulla progressione in carriera dei<br />
magistrati, laddove la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto dei Presidenti<br />
dei Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, in quanto connotata<br />
da profilo istituzionale, non implica con<br />
tutta evidenza il temuto potenziale conflitto <strong>di</strong><br />
interessi;<br />
In tale <strong>di</strong>rezione si collocano le affermazioni<br />
dell’ANM, che ha <strong>di</strong>chiarato che la presenza del<br />
Presidente del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
avrebbe prodotto “una situazione giuri<strong>di</strong>camente<br />
abnorme, insostenibile e fonte <strong>di</strong> permanente<br />
conflittualità (cfr. com. stampa ANM<br />
20.3.2007)<br />
Va evidenziato, in primo luogo l’inopportunità<br />
e persino l’offensività dei rilievi sollevati,<br />
atteso che il PM è parte necessaria nei proce<strong>di</strong>menti<br />
<strong>di</strong>sciplinari celebrati dai locali Consigli<br />
<strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni a carico <strong>degli</strong> avvocati e che persino<br />
le indagini relative ai proce<strong>di</strong>menti penali a carico<br />
<strong>degli</strong> avvocati sono affidate agli stessi PM che<br />
operano nel circondario dei legali indagati e che<br />
sono controparte <strong>di</strong> questi nella quoti<strong>di</strong>ana attività<br />
processuale.<br />
D’altra parte i rischi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento e le<br />
conseguenti incompatibilità che la magistratura<br />
associata ha paventato per il Presidente del Con-<br />
652<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE<br />
siglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> valgono in toto anche per il<br />
Pubblico Ministero, nei giu<strong>di</strong>zi e nelle valutazioni<br />
che riguardano i magistrati, mentre lo stesso CSM<br />
è previsto dalla Costituzione con composizione<br />
anche “esterna”, con l’unico limite del rispetto <strong>di</strong><br />
proporzioni tali che ne garantiscano la necessaria<br />
autonomia;<br />
La posizione espressa dall’ANM, peraltro,<br />
confligge con le voci fortemente critiche, provenienti<br />
dall’interno della stessa Magistratura, in<br />
or<strong>di</strong>ne alla “ineffettività” del sistema attuale della<br />
valutazione professionale, legittimando il sospetto<br />
che <strong>di</strong>etro la inequivoca volontà <strong>di</strong> mantenere<br />
lo stato attuale si possa annidare soltanto la <strong>di</strong>fesa<br />
del “correntismo”.<br />
Tale riduttivo approccio, lo si riba<strong>di</strong>sce, rimanda<br />
ad una visione dell’attività giu<strong>di</strong>ziaria non<br />
intesa quale servizio da rendere alla comunità<br />
nazionale, ma quale potere da esercitare all’interno<br />
dell’or<strong>di</strong>ne giu<strong>di</strong>ziario, anche me<strong>di</strong>ante una<br />
sostanziale e tendenziale sottrazione a qualsiasi<br />
forma <strong>di</strong> controllo o anche solo <strong>di</strong> compartecipazione<br />
“esterni”, <strong>di</strong> cui la valutazione <strong>di</strong> professionalità<br />
del magistrato è aspetto significante e peculiare.<br />
Occorre ricordare che il con<strong>di</strong>viso perseguimento<br />
dell’in<strong>di</strong>pendenza della magistratura nell’esercizio<br />
delle sue funzioni non è un valore in sé,<br />
funzionale unicamente ai soggetti tutelati, ma è<br />
posto a garanzia dei citta<strong>di</strong>ni, destinatari finali del<br />
servizio.<br />
Deve ulteriormente evidenziarsi che le modalità<br />
complessive con cui si è posto mano sin<br />
dall’inizio della legislatura alla riforma della riforma<br />
dell’or<strong>di</strong>namento giu<strong>di</strong>ziario, hanno mostrato<br />
che l’interesse primario e urgente della magistratura<br />
associata in materia <strong>di</strong> giustizia, il primo cui la<br />
nuova maggioranza <strong>di</strong> governo dovesse porre mano,<br />
fosse proprio quello <strong>di</strong> restaurazione dell’antico<br />
or<strong>di</strong>ne, esigenza che, certamente non risponde ad<br />
interessi generali dell’intera collettività.<br />
L’Avvocatura, in tale contesto, pur avendo<br />
più volte rilevato l’esigenza <strong>di</strong> taluni sostanziali<br />
aggiustamenti alla riforma varata alla fine della<br />
scorsa legislatura, non può non stigmatizzare la<br />
totale inadeguatezza delle norme appena approvate<br />
a sod<strong>di</strong>sfare le autentiche esigenze <strong>di</strong> ammodernamento<br />
che l’or<strong>di</strong>namento giu<strong>di</strong>ziario richiedeva<br />
e richiede.<br />
Lo stesso Ministro Guardasigilli ha fin qui<br />
svolto unicamente un ruolo <strong>di</strong> veicolazione delle<br />
richieste della magistratura associata, con modalità<br />
ed esecuzioni anomale e preoccupanti, in considerazione<br />
della peculiare natura costituzionale<br />
del suo Ministero, in ciò inopportunamente “accompagnato”<br />
da altri significativi esponenti del<br />
Governo, evidentemente non <strong>di</strong>mentichi della<br />
propria provenienza professionale, che hanno<br />
riba<strong>di</strong>to doversi accogliere integralmente ed acriticamente<br />
tali richieste.<br />
In tale contesto appaiono stridenti ed inaccettabili<br />
i tentativi provenuti da alcuni, peraltro<br />
autorevoli, esponenti della magistratura associata<br />
<strong>di</strong> porre un cuneo fra le rappresentanze forensi<br />
(istituzionali, politiche ed associative), nonché la<br />
esorbitante invocazione <strong>di</strong> un intervento eteronomo<br />
che mo<strong>di</strong>fichi la <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> autoregolamentazione<br />
sull’astensione forense, con intollerabile<br />
ed offensiva invasione dell’ambito riservato<br />
del rapporto fra il <strong>di</strong>fensore ed il proprio cliente,<br />
le quali hanno determinato la convinta e corale<br />
reazione dell’avvocatura tutta, culminata nella<br />
proclamata e celebrata astensione e nella manifestazione<br />
nazionale del 18.7.2007 svolta per iniziativa<br />
dell’OUA e dell’UCPI, alla presenza del CNF<br />
e delle associazioni forensi.<br />
Invero, allo stato, con l’eccezione rappresentata<br />
da autonome e riservate critiche provenienti<br />
da singoli esponenti dell’or<strong>di</strong>ne giu<strong>di</strong>ziario, non<br />
si registrano da parte <strong>di</strong> nessuna rappresentanza<br />
della Magistratura, prese <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza pubbliche o<br />
manifestazioni <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione delle doglianze<br />
sopra enunciate, circostanza che mette in crisi il<br />
percorso <strong>di</strong> collaborazione fra i soggetti della<br />
giuris<strong>di</strong>zione pur faticosamente avviato negli ultimi<br />
anni.<br />
Per tutte le ragioni sopra esposte<br />
CONFERMA<br />
La propria astensione dalla partecipazione al<br />
Consiglio Giu<strong>di</strong>ziario del Distretto <strong>di</strong> Corte d’Appello<br />
<strong>di</strong> Palermo<br />
CONFERMA ALTRESI’<br />
Di astenersi dall’invio dei pareri per le valutazioni<br />
dei giu<strong>di</strong>ci onorari<br />
RINVIA<br />
per l’adozione <strong>di</strong> nuove e <strong>di</strong>verse iniziative<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 653
COMUNICAZIONI E NOTIZIE<br />
<strong>di</strong> analogo in<strong>di</strong>rizzo all’esito della <strong>di</strong>scussione e<br />
votazione del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge alla camera<br />
Dispone la trasmissione del presente verbale<br />
al CNF, all’OUA, all’UCPI, ai consigli <strong>degli</strong><br />
Or<strong>di</strong>ni <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> del Distretto <strong>di</strong> Corte<br />
d’Appello <strong>di</strong> Palermo, al Presidente della Corte<br />
d’Appello <strong>di</strong> Palermo, al Procuratore Generale<br />
presso la Corte d’Appello <strong>di</strong> Palermo, ai Consigli<br />
<strong>degli</strong> Or<strong>di</strong>ni <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong>, al Ministro <strong>di</strong> Giustizia,<br />
al Presidente della Camera dei Deputati, ai<br />
gruppi parlamentari della Camera dei Deputati.<br />
IL PRESIDENTE<br />
(F.to Avv. Enrico SANSEVERINO)<br />
IL SEGRETARIO<br />
(F.to Avv. Francesco Greco)<br />
CASA CIRCONDARIALE “REGINA<br />
COELI”<br />
Riteniamo opportuno pubblicare la segnalazione<br />
a noi pervenuta, a firma del <strong>di</strong>rettore della<br />
Casa Circondariale <strong>di</strong> Regina Coeli.<br />
Raccoman<strong>di</strong>amo vivamente ai giovani colleghi<br />
che, certamente per inesperienza, hanno<br />
violato il regolamento penitenziario e la vigente<br />
normativa, <strong>di</strong> evitare che si ripetano tali episo<strong>di</strong><br />
i quali sono contrari all’etica professionale e<br />
<strong>di</strong>scre<strong>di</strong>tano la nostra categoria.<br />
(Nota <strong>di</strong> redazione)<br />
Pregiatissimo Avvocato<br />
Giovanni CIPOLLONE<br />
Consigliere<br />
<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong><br />
Palazzo <strong>di</strong> Giustizia<br />
Piazza Cavour<br />
00193 – <strong>ROMA</strong><br />
Egregio Consigliere, a causa d’alcuni episo<strong>di</strong><br />
verificatosi presso l’ufficio colloqui <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong><br />
quest’Istituto, abbiamo accertato che alcuni giovani<br />
<strong>Avvocati</strong> hanno consegnato breve mano ai<br />
loro assistiti, sia somme <strong>di</strong> denaro, sia atti privati.<br />
La prego pertanto <strong>di</strong> intervenire affinché<br />
non si ripetano tali episo<strong>di</strong> per evitare segnalazioni<br />
ufficiali presso il suddetto <strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, ricordando<br />
agli stessi che la legge consente esclusivamente<br />
la consegna al detenuto d’atti inerenti al<br />
proce<strong>di</strong>mento per cui è nominato.<br />
Certo della Sua comprensione e del fattivo<br />
spirito <strong>di</strong> collaborazione da lei sempre <strong>di</strong>mostrato<br />
mi è gra<strong>di</strong>ta l’occasione per rinnovarLe i miei<br />
migliori saluti.<br />
Il Direttore<br />
(Dr. Mauro MARIANI)<br />
654<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
PARERI DEONTOLOGICI<br />
Adunanza del 3 maggio 2007<br />
- L’Avv. (omissis) chiede se possa costituire motivo <strong>di</strong> incompatibilità con l’esercizio<br />
della professione l’assunzione della carica <strong>di</strong> amministratore <strong>di</strong> una società a responsabilità<br />
limitata la cui unica attività consista nella riscossione dei canoni relativi ad immobili concessi<br />
in locazione ad altra società, anch’essa a responsabilità limitata, avente per oggetto l’esercizio<br />
su base familiare <strong>di</strong> un’impresa <strong>di</strong> torrefazione.<br />
Rappresenta, in proposito, la delicata situazione in cui si è trovata coinvolta, madre <strong>di</strong><br />
due figli rimasti orfani del padre e nei cui confronti esercita la potestà genitoriale.<br />
Allega a titolo <strong>di</strong> documentazione l’asseverazione <strong>di</strong> un commercialista che, attestando<br />
quanto sopra, ritiene insussistenti nella specie, stante anche l’esiguità dell’impegno richiesto,<br />
gli estremi in<strong>di</strong>spensabili per potersi parlare <strong>di</strong> esercizio <strong>di</strong> attività commerciale e specifica<br />
ulteriormente, a suffragio dell’assunto, che anche le spese <strong>di</strong> manutenzione <strong>degli</strong> immobili<br />
graverebbero sulla conduttrice.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
ritiene<br />
- che l’inibizione, concernente l’avvocato, dell’esercizio del commercio in nome proprio<br />
o in nome altrui (art. 3 della Legge Professionale in tema <strong>di</strong> incompatibilità e art. 16 del<br />
Co<strong>di</strong>ce Deontologico Forense in tema dei suoi possibili riflessi d’or<strong>di</strong>ne deontologico)<br />
attenga alle caratteristiche precipue <strong>di</strong> siffatta attività e alle possibili rifrazioni e incidenze<br />
negative per coloro che espletino attività forense e che al relativo Albo siano iscritti o<br />
chiedano <strong>di</strong> esserlo, con evidente riferimento alla compromissione, anche solo potenziale,<br />
dell’in<strong>di</strong>spensabile requisito dell’in<strong>di</strong>pendenza e al pericolo <strong>di</strong> coinvolgimento in procedure<br />
espropriative e, al limite, concorsuali.<br />
La giurisprudenza <strong>di</strong>sciplinare, giustamente severa quanto alla generale richiesta <strong>di</strong><br />
osservanza della normativa, ne ha peraltro temperato, e ne tempera, il rigore nei casi in cui,<br />
come ad esempio l’assunzione della presidenza <strong>di</strong> una società <strong>di</strong> capitali con poteri<br />
puramente rappresentativi, ovvero della carica <strong>di</strong> semplice suo consigliere <strong>di</strong> amministrazione,<br />
possa fondatamente escludersi la ricorrenza <strong>degli</strong> estremi tipici della gestione commerciale<br />
e quin<strong>di</strong> l’assunzione in proprio delle connesse responsabilità patrimoniali e non.<br />
Il caso rappresentato dall’Avv. (omissis), in termini correttamente scevri da riferimenti<br />
personali può, nella sua stessa impostazione e dandone in ipotesi scontate le premesse in<br />
fatto -prescindendo dunque necessariamente, come sempre in occasione dell’emissione <strong>di</strong><br />
un parere, dall’accertamento della loro effettiva rispondenza alla realtà- ricondursi nello<br />
stesso ambito, non sembrando che possa seriamente parlarsi <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> attività <strong>di</strong><br />
commercio, con i connessi e cennati inconvenienti e pericoli, nella pura e semplice<br />
rappresentanza legale <strong>di</strong> una società che, ancorchè <strong>di</strong> capitali, si limiti all’esclusiva percezione<br />
dei canoni relativi alla locazione <strong>degli</strong> immobili <strong>di</strong> sua pertinenza.<br />
Opinamento, questo, confortato altresì da eventuali situazioni familiari che rendessero<br />
in ipotesi necessaria l’assunzione della carica.<br />
Adunanza del 17 maggio 2007<br />
- Con istanza pervenuta in data 2 febbraio 2007 l’Avv. (omissis) chiede un preventivo<br />
parere del Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma circa la possibilità che il suo<br />
nominativo sia riportato sul sito Internet <strong>di</strong> un’Associazione (non specificata dall’istante) <strong>di</strong><br />
genitori separati e -in caso positivo- le relative modalità attuative.<br />
Il Consiglio<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 655
PARERI DEONTOLOGICI<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
premesso<br />
- che l’art. 17 bis n. 4 del Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense prevede che l’avvocato può dare<br />
informazioni sulla propria attività professionale utilizzando soltanto siti web con dominio<br />
proprio e <strong>di</strong>rettamente a lui riconducibile;<br />
- che, peraltro, la citata <strong>di</strong>sposizione ha ad oggetto le ipotesi <strong>di</strong> cosiddetta “pubblicità<br />
informativa” ovvero quelle fattispecie in cui l’avvocato utilizza i siti web per informare il<br />
pubblico sulla propria attività professionale, sulle caratteristiche del proprio stu<strong>di</strong>o, sui suoi<br />
componenti, sui costi praticati;<br />
- che la fattispecie, oggetto del quesito, non appare rientrare nell’ambito del citato<br />
<strong>di</strong>sposto normativo trattandosi <strong>di</strong> sito web <strong>di</strong> pertinenza non dell’avvocato ma <strong>di</strong> altro<br />
soggetto e nell’ambito del quale viene semplicemente in<strong>di</strong>cato il nominativo del professionista<br />
quale legale <strong>di</strong> riferimento.<br />
Premesso quanto sopra, la fattispecie <strong>di</strong> cui al quesito, non appare sottoposta ai limiti <strong>di</strong><br />
cui alla citata norma.<br />
* * *<br />
- Con istanza in data 8 febbraio 2007 il Prof. Avv. (omissis) comunicava preventivamente<br />
al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>degli</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> Roma che il suo stu<strong>di</strong>o legale ha realizzato un suo<br />
“sito internet”, allegando copia delle pagine “in cui il sito è, allo stato, articolato”.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
rileva quanto segue<br />
- in or<strong>di</strong>ne a quanto in<strong>di</strong>cato alla pagina 6, sub “Prof. Avv. (omissis) - aree <strong>di</strong> attività -”<br />
non risulta in<strong>di</strong>cato il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> specializzazione conseguito presso l’istituto universitario,<br />
“nei settori del <strong>di</strong>ritto societario, bancario e dei mercati finanziari”, con la conseguenza che<br />
non è consentita l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> “specializzato” ai sensi dell’art. 17 bis del Co<strong>di</strong>ce<br />
Deontologico forense;<br />
- il resto dell’informativa, nel testo trasmesso, non appare in contrasto con le norme<br />
deontologiche.<br />
* * *<br />
- L’Avv. (omissis) ha richiesto un parere circa il dovere dell’avvocato <strong>di</strong> proseguire nel<br />
patrocinio del suo cliente premettendo quanto segue:<br />
- il proprio cliente è stato ammesso al patrocinio a spese dello Stato con delibera del<br />
Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> del 15 luglio 2004;<br />
- il cliente ha conferito mandato all’Avvocato istante <strong>di</strong> instaurare un proce<strong>di</strong>mento civile<br />
nei confronti del proprietario dell’immobile sottostante al suo;<br />
- il cliente ha informato l’Avvocato <strong>di</strong> voler alienare l’immobile e si è successivamente<br />
reso irreperibile;<br />
- l’Avvocato ha avuto notizie dal Collega avversario che pendono trattative per chiudere<br />
bonariamente la causa tra il nuovo proprietario e il convenuto in giu<strong>di</strong>zio.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
osserva<br />
656<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
PARERI DEONTOLOGICI<br />
le norme in materia <strong>di</strong> patrocinio a spese dello Stato non impongono all’avvocato -a<br />
<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quelle in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa d’ufficio- <strong>di</strong> portare in ogni caso a termine il mandato<br />
<strong>di</strong>fensivo assunto nei confronti del proprio assistito. La scelta del <strong>di</strong>fensore, infatti, è pur<br />
sempre una scelta effettuata dal privato, seppur nell’ambito <strong>di</strong> un limitato numero <strong>di</strong><br />
professionisti, e non è una designazione da parte dell’Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria come accade nella<br />
<strong>di</strong>fesa d’ufficio.<br />
Qualora dunque insorgano, tra l’avvocato e l’assistito, motivi <strong>di</strong> conflitto, il <strong>di</strong>fensore<br />
avrà senz’altro il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> rinunciare al mandato <strong>di</strong>fensivo, previo adempimento <strong>degli</strong><br />
obblighi previsti dall’art. 47 Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense.<br />
* * *<br />
- L’Avv. (omissis), con lettera pervenuta in data 6 aprile 2007, ha formulato richiesta <strong>di</strong><br />
parere in merito alla sua rinuncia <strong>di</strong> mandato nei confronti della (omissis) in relazione al<br />
proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> appello tuttora pendente presso la Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma, con prossima<br />
u<strong>di</strong>enza al 12 <strong>di</strong>cembre 2007.<br />
Il professionista comunicava la sua decisione con raccomandata a.r. del 23 gennaio 2007<br />
<strong>di</strong>retta alla sede sociale in Roma, (omissis) -quale risultante anche dalla visura CCIAA-. Stante<br />
il ritorno al mittente <strong>di</strong> tale missiva, per trasferimento del destinatario, l’Avv. (omissis) spe<strong>di</strong>va<br />
ulteriore raccomandata a.r. in data 1° febbraio 2007, “presso il domicilio del legale rappresentante<br />
Signora (omissis)”, tornata anch’essa al mittente per destinatario sconosciuto.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
osserva<br />
- che ai sensi dell’art. 47 Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense l’avvocato ha il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
rinunciare al mandato;<br />
- che, alla luce del <strong>di</strong>sposto del co. III del citato co<strong>di</strong>ce, non sembrerebbe che siano state<br />
adempiute le incombenze in esso contemplate: infatti le due lettere raccomandate risultano<br />
trasmesse all’ultimo domicilio conosciuto, e non anche all’in<strong>di</strong>rizzo anagrafico del legale<br />
rappresentante della società;<br />
- che la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> ogni contatto con il cliente resosi irreperibile, giustifica senz’altro la<br />
rinuncia al mandato professionale, il cui svolgimento presuppone possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo;<br />
- Atteso quanto sopra,<br />
ritiene<br />
che il <strong>di</strong>fensore dovrà in ogni caso, dopo avere effettuato <strong>di</strong>ligente ricerca, trasmettere lettera<br />
raccomandata a.r. all’ultimo in<strong>di</strong>rizzo anagrafico della Signora (omissis) e comunque<br />
rinnovare la visura presso la CCIAA in tempo utile per un preavviso adeguato alla<br />
circostanza.<br />
* * *<br />
- L’Avv. (omissis), con istanza pervenuta il 26 aprile 2007, ha formulato richiesta <strong>di</strong> parere<br />
in merito alla restituzione <strong>di</strong> documenti alla parte assistita, a seguito <strong>di</strong> revoca della stessa <strong>di</strong><br />
tutti i mandati conferiti, sussistendo motivi <strong>di</strong> contrasto in relazione anche ai mezzi <strong>di</strong><br />
restituzione.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
considerato<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 657
PARERI DEONTOLOGICI<br />
- che l’art. 42 del Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense obbliga l’avvocato a restituire in ogni<br />
caso, senza ritardo, alla parte assistita la documentazione dalla stessa ricevuta;<br />
- che la medesima parte assistita ha in<strong>di</strong>cato le modalità <strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> tale<br />
documentazione “via posta raccomandata”, oppure via corriere con preavviso della data <strong>di</strong><br />
consegna, spese <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione a carico;<br />
- che la professionista richiedente non ritiene praticabili le modalità <strong>di</strong> restituzione<br />
richieste dalla parte assistita e ciò sia a causa della mole dei documenti sia per motivi attinenti<br />
alla propria tutela;<br />
- che la restituzione dei documenti alla parte assistita attraverso il deposito <strong>degli</strong> stessi<br />
presso il Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> costituisce previsione posta a tutela sia <strong>degli</strong> interessi<br />
dell’avvocato che della parte assistita e che la ratio della previsione stessa è proprio quella <strong>di</strong><br />
favorire la restituzione dei documenti processuali qualora siano insorti tra le parti contrasti<br />
tali da sconsigliare il rapporto <strong>di</strong>retto<br />
ritiene<br />
che la Collega possa depositare la citata documentazione presso questo Consiglio il quale<br />
provvederà ad attivare la procedura <strong>di</strong> restituzione.<br />
* * *<br />
- L’Avv. (omissis) con propria istanza del 26 aprile 2007 rappresentando una serie <strong>di</strong><br />
rapporti connessi e conseguenti ad un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> finita locazione tra una sua cliente e la<br />
società locatrice, correlata da una serie <strong>di</strong> contatti tra le parti e terzi tesi a una risoluzione<br />
stragiu<strong>di</strong>ziale della vicenda, chiede se il comportamento da essa adottato, con particolare<br />
riferimento alla sua comunicazione del 27 marzo 2007 rivolta sia alle controparti che ai terzi<br />
sia conforme o meno al dettato deontologico.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
rileva<br />
- che la vicenda così come rappresentata ed attese le comunicazioni delle parti non può<br />
allo stato essere sviluppata potendo sfociare in una situazione altrimenti valutabile in sede<br />
<strong>di</strong> contenzioso <strong>di</strong>sciplinare.<br />
Adunanza del 31 maggio 2007<br />
- Gli <strong>Avvocati</strong> (omissis) hanno formulato richiesta <strong>di</strong> parere, pervenuta il 7 maggio 2007,<br />
in merito alla possibilità <strong>di</strong> creazione e messa in rete <strong>di</strong> un sito web con dominio<br />
“www.(omissis).it” con riferimento interno <strong>di</strong> singoli professionisti.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
Premesso<br />
- che ai sensi del <strong>di</strong>sposto dall’art. 17 bis, sub 4, del Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense<br />
l’avvocato può utilizzare esclusivamente i siti web con domini propri e <strong>di</strong>rettamente<br />
riconducibili a sè, allo stu<strong>di</strong>o legale associato o alla società <strong>di</strong> avvocati alla quale partecipa,<br />
previa comunicazione al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> appartenenza, della forma e del contenuto<br />
in cui è espresso;<br />
- che nel sito deve essere riportata l’in<strong>di</strong>cazione del responsabile nonchè i dati previsti<br />
dall’art. 17 e dal punto 1 del suddetto articolo;<br />
esprime parere<br />
658<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
PARERI DEONTOLOGICI<br />
nel senso che non è consentito adottare soluzioni non rispondenti al dettato deontologico<br />
sopra richiamato.<br />
* * *<br />
- Letta l’istanza <strong>di</strong> parere deontologico avanzata dall’Avv. (omissis) volta a chiedere<br />
chiarimenti in or<strong>di</strong>ne alla efficacia della rinuncia al mandato fiduciario in un processo penale<br />
resa a mezzo <strong>di</strong> lettera raccomandata A.R., in<strong>di</strong>rizzata presso il domicilio eletto dalla cliente<br />
-domicilio presso il quale risiede una persona anziana che, per espressa affermazione della<br />
cliente, non è solita consegnarle la corrispondenza-<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
Considerato<br />
- che l’art. 11 del Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense prevede in capo al <strong>di</strong>fensore il dovere <strong>di</strong><br />
prestare attività <strong>di</strong>fensiva in favore del cliente senza possibilità <strong>di</strong> sottrarsi a tale dovere, ove<br />
la nomina sia intervenuta d’ufficio;<br />
- che l’art. 35, stesso Co<strong>di</strong>ce, pone a fondamento dei rapporti con la parte la fiducia;<br />
- che l’art. 47 del Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense stabilisce, al fine <strong>di</strong> rinunciare legittimamente<br />
al mandato <strong>di</strong>fensivo, l’onere <strong>di</strong> inviare tale rinuncia a mezzo <strong>di</strong> lettera raccomandata<br />
A.R. al domicilio eletto e all’ultima residenza anagrafica conosciuta della cliente,<br />
ritiene<br />
che nel caso <strong>di</strong> specie il <strong>di</strong>fensore, ottemperate tali incombenze, e portata a conoscenza<br />
l’Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria (che provvederà, pertanto, a nominare un <strong>di</strong>fensore d’ufficio), potrà<br />
ritenersi liberato da ogni dovere professionale, atteso che la cliente ha omesso <strong>di</strong> fornire<br />
ulteriori utili informazioni in or<strong>di</strong>ne alla propria reperibilità.<br />
* * *<br />
- Il Prof. Avv. (omissis), con richiesta pervenuta il 15 maggio 2007, ha formulato richiesta<br />
<strong>di</strong> parere deontologico in or<strong>di</strong>ne alla prevalenza tra il dovere <strong>di</strong> non abusare <strong>di</strong> informazioni<br />
confidenziali spe<strong>di</strong>ta dalla controparte involontariamente o per errore via mail, con allegati<br />
-non aperti- che sembrano contenere informazioni rilevanti per la sua parte assistita, e il<br />
dovere <strong>di</strong> agire nell’interesse <strong>di</strong> quest’ultima.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
premesso<br />
- che l’art. 22 del Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense impone all’avvocato <strong>di</strong> mantenere sempre<br />
nei confronti dei colleghi un comportamento ispirato a correttezza e lealtà;<br />
- che la spe<strong>di</strong>zione della documentazione, frutto <strong>di</strong> un semplice errore materiale, non ha<br />
avuto un seguito in merito all’esame della stessa<br />
ritiene<br />
che il dovere <strong>di</strong> cui al suddetto art. 22 prevalga, nel caso specifico, sull’interesse della parte<br />
assistita, con il conseguente obbligo della eliminazione elettronica <strong>degli</strong> allegati pervenuti.<br />
Adunanza del 7 giugno 2007<br />
- L’Avv. (omissis), con richiesta pervenuta il 9 marzo 2007, ha chiesto <strong>di</strong> essere autorizzata<br />
a fornire informazioni in or<strong>di</strong>ne alla sua attività professionale me<strong>di</strong>ante ra<strong>di</strong>o, riviste e/o<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 659
PARERI DEONTOLOGICI<br />
giornali ed uso della stampa su matite, penne e calendari.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
Premesso<br />
- che gli artt. 17 e 17 bis del Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense <strong>di</strong>sciplinano i mezzi e le<br />
modalità <strong>di</strong> informazione sulla propria attività professionale, intendendosi esclusi quelli<br />
non in<strong>di</strong>cati;<br />
- che, nel rispetto dell’art. 17, IV comma del citato Co<strong>di</strong>ce, l’informazione non può<br />
contenere riferimenti commerciali o pubblicitari non conformi, nella forma e nelle<br />
modalità, alla <strong>di</strong>gnità e al decoro professionale;<br />
- che, nel caso specifico, l’uso della stampa su matite, penne e calendari integra l’offerta<br />
<strong>di</strong> omaggi vietata dalla regola deontologica dell’art. 19, sub II;<br />
Ritiene<br />
che l’informazione sull’attività professionale non possa che attenersi al <strong>di</strong>sposto delle norme<br />
richiamate.<br />
* * *<br />
Adunanza del 5 luglio 2007<br />
L’Avv. (omissis), con richiesta del 24 maggio 2007, domanda se può essere socio <strong>di</strong> una<br />
S.r.l., avente come oggetto principale la “me<strong>di</strong>azione cre<strong>di</strong>tizia” iscritta all’U.I.C. (Ufficio<br />
Italiano Cambi), senza ricoprire cariche <strong>di</strong> amministrazione e senza potere <strong>di</strong> gestione.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
Premesso<br />
- che l’art. 16 del Co<strong>di</strong>ce Deontologico prevede che l’Avvocato non debba porre in essere<br />
attività commerciale o <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione;<br />
- che la situazione così come prospettata dall’Avv. (omissis) non rientra nelle situazioni<br />
<strong>di</strong> incompatibilità previste dal citato art. 16 Co<strong>di</strong>ce Deontologico<br />
ritiene<br />
la domanda dell’Avv. (omissis) conforme al <strong>di</strong>sposto normativo.<br />
* * *<br />
Adunanza del 12 luglio 2007<br />
- Vista la richiesta dell’Avv. (omissis) in or<strong>di</strong>ne al rilascio <strong>di</strong> un parere preventivo su <strong>di</strong><br />
un caso specifico relativo a giu<strong>di</strong>zio in corso circa l’opportunità <strong>di</strong> depositare documentazione<br />
inerente al tentativo <strong>di</strong> transazione svolto tra avvocati a mezzo fax reciprocamente<br />
scambiati tra gli stessi;<br />
- rilevato che la materia è regolata dall’art. 28 del Co<strong>di</strong>ce deontologico forense;<br />
- atteso che la richiesta attiene a un caso specifico;<br />
il Consiglio<br />
- u<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
- ritenuto che non è possibile rilasciare pareri preventivi relativi a casi concreti che<br />
potrebbero costituire oggetto <strong>di</strong> successiva valutazione<br />
<strong>di</strong>chiara<br />
inammissibile la richiesta <strong>di</strong> parere deontologico.<br />
660<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
PARERI DEONTOLOGICI<br />
* * *<br />
- L’Avv. (omissis), con richiesta datata 23 maggio 2007, ha formulato il quesito mirato<br />
a conoscere il parere del Consiglio in or<strong>di</strong>ne alla possibilità <strong>di</strong> poter assumere l’incarico <strong>di</strong><br />
agire contro una società, sua ex cliente, il cui rapporto professionale, esauritosi oltre il<br />
triennio, ha avuto carattere meramente spora<strong>di</strong>co e stragiu<strong>di</strong>ziale su oggetto estraneo a<br />
quello del nuovo rapporto professionale.<br />
Si osserva che generalmente si ritiene sconsigliabile l’assunzione <strong>di</strong> incarichi contro parti<br />
in precedenza assistite e ciò in virtù del fatto che, pur essendo venuto meno il pregresso<br />
rapporto <strong>di</strong> fiducia, non può essere consentito all’avvocato <strong>di</strong> utilizzare notizie riservate,<br />
apprese a causa dell’intercorso rapporto, nei confronti dell’ex cliente.<br />
Non a caso l’art. 37 del Co<strong>di</strong>ce deontologico forense impone all’avvocato <strong>di</strong> evitare il<br />
patrocinio quando sussista possibilità <strong>di</strong> conflitto tra i vari assistiti.<br />
Pur tuttavia, l’art. 51 del co<strong>di</strong>ce deontologico forense, ammette la possibilità <strong>di</strong><br />
assunzione <strong>di</strong> incarichi contro ex clienti quando sussistano le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />
- che sia passato almeno un biennio dalla cessazione del precedente incarico (ciò secondo<br />
la nuova formulazione della norma intervenuta con le mo<strong>di</strong>fiche apportate nell’adunanza<br />
del C.N.F. del 27 gennaio 2006);<br />
- che l’oggetto dell’incarico sia del tutto estraneo a quello svolto in precedenza;<br />
- che non sussista alcuna possibilità <strong>di</strong> utilizzare notizie in precedenza acquisite.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ta la relazione dei Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione<br />
Deontologica;<br />
- premesso quanto sopra, esprime parere nel senso che l’Avv. (omissis) possa assumere<br />
il mandato professionale laddove, nel caso concreto, sussistano tutte le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui<br />
sopra.<br />
* * *<br />
- L’Avv. (omissis), con istanza del 24 maggio 2007, chiede un parere attinente alla<br />
possibilità <strong>di</strong> curare sul sito della (omissis) un servizio gratuito presentato come “Servizio<br />
Consulenza legale on line”.<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
premesso<br />
- che l’art. 17 bis n. 4 del Co<strong>di</strong>ce Deontologico forense prevede che l’avvocato può dare<br />
informazioni sulla propria attività professionale utilizzando soltanto siti web con dominio<br />
proprio e <strong>di</strong>rettamente a lui riconducibile;<br />
- che, peraltro, la citata <strong>di</strong>sposizione ha ad oggetto le ipotesi <strong>di</strong> cosiddetta “pubblicità<br />
informativa” ovvero quelle fattispecie in cui l’avvocato utilizza i siti web per informare il<br />
pubblico sulla propria attività professionale, sulle caratteristiche del proprio stu<strong>di</strong>o, sui suoi<br />
componenti, sui costi praticati;<br />
- che la fattispecie, oggetto del quesito, non appare rientrare nell’ambito del citato<br />
<strong>di</strong>sposto normativo trattandosi <strong>di</strong> sito web <strong>di</strong> pertinenza non dell’avvocato ma <strong>di</strong> altro<br />
soggetto e nell’ambito del quale viene semplicemente in<strong>di</strong>cato il nominativo del professionista<br />
quale legale <strong>di</strong> riferimento.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 661
PARERI DEONTOLOGICI<br />
Premesso quanto sopra, la fattispecie <strong>di</strong> cui al quesito, non appare sottoposta ai limiti <strong>di</strong><br />
cui alla citata norma.<br />
* * *<br />
- L’Avv. (omissis), a mezzo <strong>di</strong> istanza depositata in data 12 giugno 2007, ha chiesto il<br />
parere del Consiglio in or<strong>di</strong>ne al seguente quesito: “Può un avvocato accettare- senza<br />
incorrere in ipotesi <strong>di</strong> incompatibilità- che sia rilasciata in proprio favore dall’Amministratore<br />
Unico <strong>di</strong> una Società a responsabilità limitata, una procura speciale che non preveda il<br />
conferimento <strong>di</strong> poteri <strong>di</strong> gestione e/o amministrazione, sul modello allegato”?<br />
Il Consiglio<br />
- U<strong>di</strong>ti i Consiglieri Rossi e Testa, quali coor<strong>di</strong>natori della Commissione Deontologica;<br />
osserva<br />
- l’art. 3 della Legge Professionale e il relativo richiamo alla stessa norma <strong>di</strong> cui all’art. 16<br />
del Co<strong>di</strong>ce Deontologico Forense vietano, tra l’altro, l’esercizio del commercio in nome<br />
proprio o in nome altrui nonchè l’attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione.<br />
E’ dunque sicuramente vietato all’avvocato <strong>di</strong> assumere incarichi con poteri gestori<br />
nell’ambito <strong>di</strong> società commerciali. Non ricorre invece analoga incompatibilità allorchè il<br />
professionista sia stato privato, per statuto o per successiva deliberazione, dei poteri <strong>di</strong><br />
gestione dell’attività commerciale e/o <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione.<br />
Ciò in quanto la ratio della <strong>di</strong>sciplina dettata in punto <strong>di</strong> incompatibilità risiede<br />
nell’esigenza <strong>di</strong> tutelare la professione e, in particolare, l’autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio, <strong>di</strong> valutazione<br />
tecnico-giuri<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> iniziativa processuale ed extra processuale dell’avvocato nell’interesse<br />
del cliente e nel contempo <strong>di</strong> tutelare il prestigio e il decoro dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> dal <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to<br />
certamente derivante da ogni valutazione dell’irrinunciabile principio <strong>di</strong> autonomia <strong>di</strong><br />
giu<strong>di</strong>zio e libertà <strong>di</strong> determinazioni anzidette.<br />
Per quanto sopra precede, esprime parere nel senso <strong>di</strong> ritenere conforme alle norme<br />
deontologiche l’assunzione <strong>di</strong> incarichi societari nei limiti <strong>di</strong> cui sopra.<br />
a cura <strong>di</strong> Livia Rossi<br />
662<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
EXTRAVAGANTES<br />
STORIA DELLA CRIMINOLOGIA<br />
DA LOMBROSO AD OGGI<br />
<strong>di</strong> Giovanni Cipollone<br />
Lezione tenuta dal Cons. Giovanni Cipollone<br />
all’Università <strong>di</strong> Malta il 17 aprile 2007<br />
Sulla nascita e lo sviluppo della scienza criminologica il Maggiore, nel suo trattato<br />
“Principi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto penale”, sosteneva che la criminologia deve considerarsi “una filosofia del<br />
<strong>di</strong>ritto penale in atto”.<br />
Va subito detto che si tratta <strong>di</strong> una scienza che si avvale <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>scipline che stu<strong>di</strong>ano<br />
i fenomeni relativi ai delitti e alle pene, quali l’antropologia criminale, la psicologia<br />
criminale, la statistica criminale, la sociologia criminale.<br />
Quest’ultima, ad esempio assume rilevante importanza poiché indaga sui fattori sociali<br />
della delinquenza in rapporto alla civiltà, alla educazione e alle tendenze-guida che si<br />
susseguono nel tempo.<br />
I primi balbettii della scienza criminale risalgono alla seconda metà del 1800.<br />
Gaspare Virgilio nel 1874, nell’affrontare il problema della natura morbosa del delitto,<br />
incominciò a stu<strong>di</strong>are gli autori <strong>di</strong> delitti, descrivendo le loro caratteristiche fisiche (statura,<br />
cranio, fisionomia, perimetro toracico, peso ecc.).<br />
Una prima conclusione fu quella <strong>di</strong> ritenere che i condannati per omici<strong>di</strong>o avessero una<br />
precisa caratteristica e cioè la man<strong>di</strong>bola più larga del normale.<br />
In questo periodo si assiste ad una frenetica attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi che in<strong>di</strong>rizzano le loro<br />
ricerche nelle carceri <strong>di</strong> mezza Europa. I detenuti non ebbero più pace. Vennero esaminati<br />
gli aspetti più vari, nella prospettiva che specialmente gli autori <strong>di</strong> gravi delitti fossero da<br />
collocare sui gra<strong>di</strong>ni inferiori della gerarchia antropologica da inquadrare nel mondo <strong>degli</strong><br />
uomini primitivi.<br />
Si sosteneva che era in essi riscontrabile arresto <strong>di</strong> sviluppo e presenza <strong>di</strong> caratteristiche<br />
ataviche, oppure la presenza <strong>di</strong> processi patologici <strong>di</strong> varia natura.<br />
Si credette <strong>di</strong> ravvisare con maggiore frequenza nei criminali <strong>di</strong>sturbi della crescenza,<br />
<strong>di</strong>sfunzioni a carico dell’apparato circolatorio e respiratorio, malattie del ricambio, alterazioni<br />
della motilità.<br />
Per alcuni ricercatori, aveva grande rilevanza, per esempio, il mancinismo, i tremori, la<br />
alterazione dei riflessi e altre presunte manifestazioni <strong>di</strong> ipoevolutismo.<br />
Fu allora che gli autori <strong>di</strong> delitti vennero classificati per categorie, a seconda dei reati<br />
commessi.<br />
Vi fu qualche voce critica <strong>di</strong>scorde, e il filosofo Con<strong>di</strong>llac, seguace <strong>di</strong> Locke, in<br />
precedenza aveva anche anche sostenuto che “in natura non esistono categorie <strong>di</strong> delinquenti,<br />
ma solo esemplari <strong>di</strong> per sé stanti, ossia isolati in<strong>di</strong>vidui.<br />
Il Descuret, meglio conosciuto come “me<strong>di</strong>co delle passioni” nel 1840 aveva prospettato<br />
mezzi terapeutici prescrivendo cibi vegetali per gli in<strong>di</strong>vidui i quali cedendo alle passioni si<br />
erano macchiati <strong>di</strong> foschi delitti.<br />
Un altro stu<strong>di</strong>oso, il Mercurin riteneva che i criminali affetti da demenza dovessero essere<br />
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EXTRAVAGANTES<br />
curati con la musica.<br />
Sono tutti precursori <strong>di</strong> Cesare Lombroso che ben presto si afferma prepotentemente con<br />
i suoi primi scritti per il metodo scientifico con cui affronta i problemi criminologici.<br />
Già nel 1863 una sua monografia “Genio e follia”, in cui aveva stu<strong>di</strong>ato la personalità <strong>di</strong><br />
insigni autori <strong>di</strong> opere letterarie, aveva suscitato notevole interesse tra gli stu<strong>di</strong>osi.<br />
Riprenderà più tar<strong>di</strong> nel 1898 gli stu<strong>di</strong> psico-patologici su Alfieri e su Cola <strong>di</strong> Rienzo.<br />
Il suo capolavoro è certamente un libro presto <strong>di</strong>ventato famoso: “L’uomo delinquente”.<br />
Nelle prime e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> tale opera è approfon<strong>di</strong>to lo stu<strong>di</strong>o <strong>degli</strong> “effetti e passioni” <strong>di</strong><br />
chi delinque e sono prospettate le sue tesi a seguito delle ricerche <strong>di</strong> antropometria.<br />
A seguito delle valutazioni sul temperamento quale personalità biologica e sul carattere<br />
<strong>degli</strong> in<strong>di</strong>vidui, quale personalità psicologica, troviamo un altro grande stu<strong>di</strong>oso: il Pende,<br />
che con una genesi endocrina della delinquenza, pervenne alla conclusione che erano<br />
riscontrabili nelle scimmie antropoi<strong>di</strong> quattro tipi <strong>di</strong> temperamento.<br />
Secondo tale stu<strong>di</strong>oso, l’orango aveva un temperamento sanguigno, il gibbone aveva un<br />
temperamento malinconico, lo scimpanzé era flemmatico e il gorilla bilioso! A questo punto<br />
mi domando, ad esempio, quale atteggiamento potesse avere il “melanconico” gibbone <strong>di</strong><br />
fronte alla vogliosa sua femmina.<br />
Tali tesi che possiamo tacciare <strong>di</strong> ingenuità, ora ci fanno sorridere, ma ogni conquista<br />
scientifica è il risultato <strong>di</strong> vani tentativi ed errori.<br />
Si va spesso avanti “by trial and error”, come suggerivano gli stu<strong>di</strong>osi anglosassoni.<br />
Anche il Lombroso incorse in un clamoroso errore. Venne in possesso <strong>di</strong> alcune<br />
fotografie <strong>di</strong> donne inviategli dalla Francia, donne in<strong>di</strong>cate come pregiu<strong>di</strong>cate. Il Lombroso<br />
coscienziosamente le esaminò e, dallo stu<strong>di</strong>o delle fisionomie, ne trasse argomenti per<br />
tratteggiarne e interpretarne la personalità sotto il profilo criminale.<br />
Successivamente il Lombroso ricevette una lettera <strong>di</strong> un funzionario della Polizia <strong>di</strong><br />
Parigi, il quale gli segnalò che quelle erano le fotografie <strong>di</strong> alcune oneste lavandaie sulla riva<br />
della Senna.<br />
Del resto, anche il Battistelli, stimato me<strong>di</strong>co della Casa <strong>di</strong> detenzione <strong>di</strong> Narni nel 1898,<br />
esaminando seicento criminali, intravide nei loro “segni degenerativi esterni” la loro<br />
personalità <strong>di</strong>stinguendo gli assassini dai grassatori, cioè dagli aggressori <strong>di</strong> viandanti a scopo<br />
<strong>di</strong> rapina.<br />
Il Lombroso ha avuto il grande merito <strong>di</strong> aprire nuove strade nello stu<strong>di</strong>o della criminalità<br />
attraverso la “facies interna”, oltre che me<strong>di</strong>ante la “facies esterna”.<br />
Ancor più meritevole <strong>di</strong> attenzione e considerazione è, a mio avviso, il suo libro “La<br />
donna delinquente, la prostituta e la donna normale”. Per la prima volta viene presa in<br />
considerazione l’anatomia, la biologia, la psicologia e la criminalità della donna.<br />
Non tralascerei l’altra sua opera “Palinsesti del carcere”, pubblicata nel 1891 in cui<br />
effettuò una analisi psicologica <strong>di</strong> alcune categorie <strong>di</strong> persone de<strong>di</strong>te all’illecito, me<strong>di</strong>ante lo<br />
stu<strong>di</strong>o dei loro iscritti e l’esame <strong>di</strong> “graffiti”.<br />
Pensate quanto importante possa essere tale stu<strong>di</strong>o ai nostri giorni, nel constatare i tanti<br />
“graffiti” che imbrattano i muri dei palazzi delle nostre città.<br />
Particolare interesse suscita il suo singolare stu<strong>di</strong>o dei personaggi descritti in opere d’arte,<br />
nei romanzi e soprattutto quelli rappresentati nei quadri <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> artisti.<br />
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EXTRAVAGANTES<br />
Affascina la ricerca dei segni del tipo criminale nel volto dei dannati occupanti la barca<br />
<strong>di</strong> Caronte, <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> Michelangelo, nei carnefici <strong>di</strong> S. Lorenzo nell’opera del Tiziano o <strong>di</strong><br />
S. Bartolomeo nel quadro del Ribera, nel personaggio <strong>di</strong> Giuda nella Cena <strong>di</strong> Leonardo, nei<br />
personaggi del Goya fantastico pittore spagnolo, nelle opere <strong>di</strong> Wiertz, fantastico pittore<br />
belga, che aveva rappresentato nei suoi quadri teste <strong>di</strong> suppliziati, <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>, <strong>di</strong> dannati, <strong>di</strong><br />
sepolti vivi (v. Lombroso, “Le più recenti scoperte e applicazioni della psichiatria e<br />
antropologia criminale, Torino 1893, come è riportato dal Niceforo in uno dei suoi volumi<br />
sulle vecchie e nuove dottrine <strong>di</strong> criminologia).<br />
Per quanto concerne gli aspetti sociali, merita la dovuta attenzione il suo stu<strong>di</strong>o<br />
“sull’incremento del delitto in Italia e sui mezzi per arrestarlo” (Torino 1879) in cui si biasima<br />
la mitezza delle pene e si prospettano riforme sul sistema carcerario, sulle giurie e sulla<br />
sorveglianza durante il domicilio coatto.<br />
Cesare Lombroso deve essere considerato il precursore della nuova scienza sulla genesi<br />
del delitto, dello stu<strong>di</strong>o sulla antropologia criminale, come fenomeno <strong>di</strong> massa o fenomeno<br />
collettivo.<br />
A lui si devono i nuovi orientamenti sulla etiologia del delitto rispetto all’uomo e<br />
all’ambiente che fanno da prelu<strong>di</strong>o ai concetti <strong>di</strong> responsabilità, <strong>di</strong> reazione sociale verso il<br />
delitto e il delinquente e ai concetti <strong>di</strong> prevenzione e repressione, il <strong>di</strong>schiudersi dei “Nuovi<br />
Orizzonti” <strong>di</strong> Enrico Ferri, i classici stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Raffaele Garofalo, le riflessioni <strong>di</strong> Mario Carrara<br />
dell’Università <strong>di</strong> Torino, la nascita della Scuola Positiva Italiana.<br />
L’anomalia del delinquente è stu<strong>di</strong>ata dal Garofalo il quale cita due casi emblematici,<br />
contrassegnati da brutale malvagità.<br />
Il primo caso ha per protagonista un giovane se<strong>di</strong>cenne che aveva preso in forte antipatia<br />
un giovane men<strong>di</strong>cante, tanto da desiderarne la morte. Alzatosi la mattina presto, si recò<br />
nella vicina scuderia dove la sua vittima si era rifugiata per passarvi la notte. Svegliatolo, gli<br />
<strong>di</strong>sse che lo avrebbe gettato nel pozzo; cosa che imme<strong>di</strong>atamente attuò, malgrado le urla<br />
<strong>di</strong>sperate <strong>di</strong> quell’infelice.<br />
Il secondo caso riguardava una ragazza <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci anni, la quale attratta dagli orecchini che<br />
portava una bambina <strong>di</strong> quattro anni, glieli strappò violentemente e subito dopo la gettò<br />
dalla finestra.<br />
Ai giu<strong>di</strong>ci berlinesi che la condannarono, sostenne con grande cinismo che aveva dovuto<br />
ucciderla per non essere denunziata; aggiunse che sua intenzione era quella <strong>di</strong> vendere gli<br />
orecchini per comprarsi dei dolciumi.<br />
Il Garofalo si chiedeva se tali perfide azioni criminose fossero in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> follia, oppure<br />
fossero causate da altre forme patologiche.<br />
L’illustre stu<strong>di</strong>oso concluse che poteva trattarsi <strong>di</strong> “follia morale”, la “moral insanity” <strong>di</strong><br />
cui parlavano gli stu<strong>di</strong>osi inglesi.<br />
Il Garofalo nella sua argomentazione, osservava che in tali casi efferati si era <strong>di</strong> fronte ad<br />
assoluta mancanza <strong>di</strong> senso morale ed era “impossibile intravedere un qualsiasi <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne<br />
delle facoltà intellettuali”.<br />
Bisognava quin<strong>di</strong> convenire che si era in presenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> normale intelligenza,<br />
senza che fosse presente alcun sintomo nosologico, per cui con<strong>di</strong>videndo la tesi <strong>di</strong> un<br />
me<strong>di</strong>co francese, “la tastiera psichica aveva avuto una nota falsa”.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 665
EXTRAVAGANTES<br />
In definitiva, nella scala della criminalità, considerato che “natura non facit saltum”<br />
l’anomalia morale, <strong>di</strong>fficilmente in<strong>di</strong>viduabile, è tra i gra<strong>di</strong>ni più infimi.<br />
Il Garofalo ritenne che anche una natura tendente al delitto potesse essere inquadrata<br />
nella scala del crimine, accettando anche l’ipotesi <strong>di</strong> una ere<strong>di</strong>tà congenita del delitto.<br />
Tuttavia, la concezione del Garofalo, al quale si deve la definizione del “delitto naturale”,<br />
è sicuramente restrittiva poiché basata su un concetto naturale del delitto, secondo le<br />
categorie dei soggetti delinquenti.<br />
Gli stu<strong>di</strong> successivi della scienza criminologica si sono in<strong>di</strong>rizzati verso una valutazione<br />
sociale del delitto, sulle manifestazioni da ritenere illecite della vita associata e cioè su quei<br />
fatti - come precisa il Vassalli – “in cui la qualificazione reale del reato coincide con la comune<br />
valutazione sociale”.<br />
Del resto, sostenne l’Antolisei che possa definirsi reato, “quel comportamento umano<br />
che, a giu<strong>di</strong>zio del legislatore, contrasta coi fini dello Stato ed esige come sanzione una pena”.<br />
In un noto articolo del Vassalli dal titolo “Criminologia e Giustizia penale”, si legge:<br />
“Un secondo punto da fissare è tuttavia questo. Tra le innumerevoli definizioni del<br />
delitto in senso sostanziale a cui si sono de<strong>di</strong>cati stu<strong>di</strong>osi d’ogni paese, specie da un secolo<br />
in qua, quelle che meritano a nostro avviso d’essere tenute maggiormente presenti, nel loro<br />
nucleo essenziale, ai fini <strong>di</strong> una definizione dell’oggetto della criminologia quanto ai fatti,<br />
sono quelle che vanno sotto il nome <strong>di</strong> definizioni o concezioni sociologiche. Esse partono<br />
dal Comte e dal Durkheim, che vedevano nel delitto un’offesa a certi sentimenti collettivi,<br />
ma trovano esplicazione e favore particolare presso gli stu<strong>di</strong>osi americani, i quali del resto<br />
vedono nella criminologia un ramo della sociologia. Effettivamente, in tanto interessa e<br />
merita autonomia e merita sviluppo questa scienza, in quanto abbia per oggetto quelle<br />
condotte che non sono tollerate, con gra<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> reazione, dalla collettività, che portano<br />
cioè con sé una nota antisociale e che fanno temere d’ulteriori attività antisociali e che fanno<br />
temere d’ulteriori attività antisociali. E’ l’incompatibilità della condotta con la vita sociale,<br />
la sua pericolosità, la frattura che essa rappresenta nella vita del gruppo che la designano alla<br />
indagine del criminologo, chiamato a ricostruirne la genesi e a stu<strong>di</strong>are la personalità che ne<br />
è la autrice.<br />
Le definizioni sociologiche del delitto sfuggono alla facile critica che può muoversi alle<br />
definizioni giusnaturalistiche, non implicano l’idea, propria delle concezioni biologiche,<br />
secondo cui ogni reato è sempre un atto biologicamente anormale, idea per molti non<br />
accettabile e comunque troppo in contrasto con la vasta estensione della criminologia e del<br />
concetto <strong>di</strong> criminalità, e permettono <strong>di</strong> sottolineare tutta l’importanza della relatività<br />
storica delle qualificazioni <strong>di</strong> un fatto come reato senza necessariamente legarsi a tutto ciò<br />
che <strong>di</strong> contingente o ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> capriccioso vi può essere nell’opera del legislatore.<br />
Bisogna inoltre riconoscere che, anche per chi voglia star fermo alla sola definizione<br />
legale dei reati, il concetto <strong>di</strong> conflitto della condotta in<strong>di</strong>viduale con le esigenze del gruppo,<br />
posto in rilievo da tanti stu<strong>di</strong>osi, è un concetto <strong>di</strong>fficilmente eliminabile in criminologia.<br />
Esso permette, anche nel quadro <strong>di</strong> una concezione meramente giuri<strong>di</strong>ca del reato, per noi<br />
insufficiente, <strong>di</strong> isolare l’interesse del criminologo a quei fatti, tra quelli previsti come reato,<br />
in cui tale conflitto si esprime in modo più aspro.<br />
Le definizioni sociologiche del delitto infine si conciliano perfettamente con una<br />
666<br />
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EXTRAVAGANTES<br />
considerazione criminologica, tanto <strong>di</strong> fatti previsti come reato da tutte le legislazioni,<br />
quanto <strong>di</strong> quelli che sono reato solo in alcune e non in altre. Gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> criminologia hanno<br />
un interesse internazionale assai maggiore <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto penale positivo, sicché un<br />
eccessivo loro legame al <strong>di</strong>ritto penale nazionale non si giustificherebbe. E uno dei risultati<br />
pratici dell’indagine criminologica, sia nel campo dell’antropologia che in quello della<br />
sociologia, può essere proprio quello <strong>di</strong> segnalare al legislatore d’un determinato paese dati<br />
positivi relativi alla possibilità o all’opportunità <strong>di</strong> reazione penale a determinati comportamenti<br />
umani ….. non considerati dal <strong>di</strong>ritto criminale”.<br />
Sulla stessa linea è lo Hurwitz, il quale nel considerare la criminologia come “quella parte<br />
della scienza criminale che per mezzo della ricerca empirica getta luce sui fattori della<br />
criminalità, cioè sui fattori in<strong>di</strong>viduali e sociali che con<strong>di</strong>zionano la condotta criminale”,<br />
approfon<strong>di</strong>sce il problema superando la concezione naturale o razionale del delitto. Egli così<br />
scrive: “D’altra parte l’idea <strong>di</strong> dare al concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto naturale un significato più letterale<br />
in modo da riferirlo ad atti che, per la loro natura, dovessero essere denunziati ovunque<br />
incon<strong>di</strong>zionamente, denota un ragionamento speculativo che non ha nulla a che fare col<br />
metodo empirico nella ricerca criminologica, che resterebbe proprio solo delle scienze<br />
naturali.<br />
La natura non sa nulla del criminale. La classificazione <strong>di</strong> un atto come delitto in<strong>di</strong>ca una<br />
valutazione sociale e culturale, non una analisi naturalistica.<br />
Dalla fondazione della scuola positiva che ebbe tra i principali artefici il Ferri, l’indagine<br />
criminologica ha avuto grande sviluppo, pervenendo, attraverso ulteriori speculazioni<br />
dottrinarie, a risultati da ritenersi “positivi”. Il Di Tullio, ad esempio, fece la <strong>di</strong>stinzione tra<br />
delinquenti “normali”, “anormali” e “malati <strong>di</strong> mente”, cui fa riscontro quella dell’Altovilla<br />
che <strong>di</strong>stinse tra “normali”, “anormali” e “folli”.<br />
Gli stu<strong>di</strong> criminologici che hanno una loro autonomia sono stati <strong>di</strong> ausilio allo sviluppo<br />
della legislazione penale.<br />
Notevole rilevanza va attribuita alla elaborazione del concetto <strong>di</strong> imputabilità e semiimputabilità<br />
con le intuibili conseguenze in tema <strong>di</strong> responsabilità penale e <strong>di</strong> irrogazione della<br />
pena.<br />
Si consideri che, per la sua natura, la scienza criminologica tra le sue funzioni ha quella<br />
<strong>di</strong> indagare sulle cause del singolo delitto e sulla personalità dell’autore dell’illecito penale,<br />
con determinante implicazione e incidenza dal punto <strong>di</strong> vista legislativo, sulla politica<br />
criminale in tutta la sua profon<strong>di</strong>tà.<br />
In conclusione, la scuola positiva costituisce la affermazione <strong>di</strong> un nuovo in<strong>di</strong>rizzo<br />
scientifico che ebbe come principale peculiarità lo stu<strong>di</strong>o della patologia sociale, la genesi<br />
del delitto, il suo manifestarsi e inoltre l’ambiente in cui attecchiva.<br />
Il precursore fu il Beccaria il quale, con la sua dottrina contenuta nel noto stu<strong>di</strong>o “Dei<br />
delitti e delle pene” aveva <strong>di</strong>schiuso nuovi orizzonti.<br />
I criminalisti estesero le loro ricerche anche nel campo del <strong>di</strong>ritto processuale penale,<br />
prefiggendosi lo scopo <strong>di</strong> arginare l’avanzata della criminalità e approfondendo l’indagine<br />
me<strong>di</strong>ante stu<strong>di</strong> positivi <strong>di</strong> antropologia e psicologia.<br />
La personalità dell’uomo de<strong>di</strong>to al delitto, secondo i dettami del Nuovo Co<strong>di</strong>ce Penale<br />
italiano (il Co<strong>di</strong>ce Rocco a quell’epoca in via <strong>di</strong> attuazione), fu messa in evidenza anche in<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 667
EXTRAVAGANTES<br />
relazione all’applicazione della pena.<br />
Nello stu<strong>di</strong>o della psicologia dell’uomo che delinque, nel fondamentale stu<strong>di</strong>o del<br />
Lombroso sopra ricordato e cioè “l’uomo delinquente” vennero riportati i versi della<br />
canzone del carcerato che così recita:<br />
“Qua sol trovi i fratelli e qua gli amici,<br />
denari, ben mangiare e allegra pace.<br />
Fuori sei sempre in mezzo ai tuoi nemici;<br />
se non puoi lavorar muori <strong>di</strong> fame”.<br />
Giovanni Cipollone<br />
DISCUSSIONI SULLA LEGGE CINCIA PER I COMPENSI AGLI AVVOCATI (*)<br />
«Consurgunt patres legemque Cinciam flagitant, qua cavetur<br />
antiquitus ne quis ob causam orandam pecuniam donumve accipiat »<br />
( Avv. Domenico Giustiniani )<br />
Il titolo riporta le testuali parole <strong>di</strong> un passo <strong>degli</strong> “ Annales “ <strong>di</strong> Tacito, forse non tanto<br />
noto ai più ma molto attuale perchè riguardante i compensi agli avvocati, in occasione <strong>di</strong> una<br />
<strong>di</strong>sputa tenuta nel 47 d.C. <strong>di</strong>nanzi all’imperatore Clau<strong>di</strong>o sulla richiesta <strong>di</strong> applicazione della<br />
lex Cincia de donis et muneribus; un’antica legge risalente al 204 a. C. che poneva <strong>di</strong>vieti e limiti,<br />
sia quantitativi che soggettivi, alle doti e alle donazioni in cui rientrava in<strong>di</strong>rettamente, dato<br />
il peculiare rapporto tra patrono e cliente, come donazione remunerativa, il compenso agli<br />
avvocati.<br />
Nihil novi sub sole è il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re. Anche allora come oggi era sentita l’esigenza <strong>di</strong> regolare<br />
la materia per limitare le speculazioni.<br />
Come noto, gli “Annales” sono un’opera storica <strong>di</strong> Lucio Cornelio Tacito, oratore,<br />
avvocato, uomo politico e magistrato vissuto a Roma nel 55 - 120 d.C. che, seppur<br />
lacunosamente e con imprecisione, ci ha tramandato fatti <strong>di</strong> storia romana cronologicamente<br />
datati dal 14 d.C., morte <strong>di</strong> Augusto e salita al potere <strong>di</strong> Tiberio, al 68 d.C., morte <strong>di</strong><br />
Nerone, corrispondente quin<strong>di</strong> al periodo della <strong>di</strong>nastia Giulio-Clau<strong>di</strong>a.<br />
L’opera, scritta nel 108 - 110 d.C. ma pubblicata sotto Adriano nel 117, originariamente<br />
formata da 16 libri ( o forse 18 ), è a noi pervenuta parzialmente coi primi ed ultimi sei libri.<br />
Ci interessano soltanto gli avvenimenti contenuti nell’XI libro, in particolare i paragrafi 5,<br />
6 e 7 e il riferimento al compenso ai patroni.<br />
Il libro inizia col processo del 47 d.C. a Valerio Asiatico , due volte console ed uomo<br />
ricchissimo. Suoi erano anche i sontuosi giar<strong>di</strong>ni appartenuti a Lucullo sui quali aveva<br />
puntato gli occhi non certo <strong>di</strong>sinteressati Messalina ( 1 ), che per le sue trame ed intrighi <strong>di</strong><br />
corte si servirà del compiacente P. Suillio, eloquente oratore e spregiu<strong>di</strong>cato avvocato, e <strong>di</strong><br />
Sosibio, il precettore del figlio Britannico, per accusare pretestuosamente Asiatico <strong>di</strong> lesa<br />
668<br />
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EXTRAVAGANTES<br />
maestà quale istigatore dell’uccisione <strong>di</strong> (Caio Giulio Cesare Germanico, detto) Caligola,<br />
adducendo altresì la corruzione dei soldati e l’adulterio con la bellissima Poppea, moglie <strong>di</strong><br />
Cornelio Lentulo Scipione, ed infine l’accusa <strong>di</strong> effeminata prostituzione. Il suici<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
Asiatico col taglio delle vene, su una condanna già scontata e decisa da Messalina e da Lucio<br />
Vitellio, nonché “carceris terrore” l’induzione al suici<strong>di</strong>o della rivale in amore, Poppea, furono<br />
l’epilogo della triste vicenda (2).<br />
In<strong>di</strong>, sempre da Suillio, due cavalieri romani <strong>di</strong> censo senatorio della gens Petra furono<br />
condannati a morte con l’accusa pretestuosa <strong>di</strong> aver rivelato un nefasto presagio onirico <strong>di</strong><br />
carestia e 1' imminente morte dello stesso imperatore; in realtà <strong>di</strong> avere offerto la propria<br />
<strong>di</strong>mora ai ritrovi galanti <strong>di</strong> Mnestre e Poppea (3).<br />
In realtà Messalina era gelosa della giovane ed avvenente Poppea, a sua volta amante sia<br />
del mimo Mnestre che <strong>di</strong> Valerio Asiatico a lei inviso non solo per le enormi ricchezze e il<br />
possesso dei favolosi giar<strong>di</strong>ni luculliani, ma anche per aver egli rifiutato in precedenza le sue<br />
licenziose profferte, che comportava la morte come avvenuto, tra l’altro, al patrigno Appio<br />
Seiano e a Marco Vinicio.<br />
Tale sistema accusatorio, iniziato da Suillio e seguito da altri emuli, aprì quin<strong>di</strong> la via al<br />
ricatto - riferisce Tacito -, avendo l’imperatore Clau<strong>di</strong>o accentrato in sè ogni funzione <strong>di</strong> leggi<br />
e <strong>di</strong> magistrati e ricompensato eccessivamente con oltre un milione <strong>di</strong> sesterzi ciascuno<br />
Crispino e Sosibio , rispettivamente per i servigi resigli e per gli ammaestramenti al figlio<br />
Britannico. Una somma enorme, - il sextertium, dal peso <strong>di</strong> 27 grammi <strong>di</strong> orinalco ( lega <strong>di</strong><br />
ottone ) secondo la riforma monetaria augustea che aveva sostituito il conio in argento dal<br />
peso <strong>di</strong> 1,13 grammi dell’epoca repubblicana, equivaleva infatti a 1/4 <strong>di</strong> denario e quin<strong>di</strong> a<br />
4 assi (4).<br />
Lo scandalo pel suici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Samio (5), illustre cavaliere romano, perché tra<strong>di</strong>to dal<br />
patrono Suillio nonostante il compenso per la <strong>di</strong>fesa della ingente somma <strong>di</strong> quattrocentomila<br />
sesterzi, fece insorgere i senatori che, su iniziativa del consul designatus Caio Silio,<br />
aristocratico ostile a Suillio e al princeps, reclamarono l’osservanza della legge Cincia sui<br />
compensi agli avvocati che da antica data <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> non ricever compensi e doni alcuni<br />
per l’opera <strong>di</strong> patroni in giu<strong>di</strong>zio, secondo la clausola, tuttora controversa per gli stu<strong>di</strong>osi e<br />
riportata anche dallo storico in Annales, L. XI, 5: .... qua cavetur antiquitus ne quis ob causam<br />
orandam pecuniam donumve accipiat “.<br />
Ma se questi sono gli antefatti, è interessante la <strong>di</strong>sputa che ne seguì <strong>di</strong>nanzi allo stesso<br />
principe tra i fautori della legge Cincia e gli oppositori Cossuziano ed in particolare Suillio,<br />
minacciati <strong>di</strong>rettamente dalle sanzioni <strong>di</strong> questa legge che avrebbe comportato loro non solo<br />
l’accusa quanto piuttosto la condanna <strong>di</strong> estorsione secondo la lex Iulia repetundarum.<br />
Caio Silio ricordò allora l’esempio <strong>degli</strong> antichi oratori, che solo premio alla loro<br />
eloquenza ambivano la fama presso i contemporanei e la memoria presso i posteri: « Ora -<br />
egli proclamava - la più bella, la più nobile delle arti liberali si avvilisce in prezzolati servizi ; quale<br />
autorità le può esser conservata, quando sua sola mira sono i lauti guadagni ? Se i processi non fossero<br />
per nessuno materia <strong>di</strong> lucro, quanto men frequenti sarebbero ! oggi, ne sono esasperate le inimicizie,<br />
le accuse, gli o<strong>di</strong>i, le iniquità: come s’arricchiscono i me<strong>di</strong>ci nel <strong>di</strong>lagar delle malattie, così gli avvocati<br />
in questa piaga del litigare. Ricordate Asinio, ricordate Messala, e più vicini a noi Arrunzio ed<br />
Esernino; tutti saliti ai più alti fastigi per la incorrotta vita e la incorrotta parola (6).<br />
Cui tosto gli oppositori, confutando la tesi avversaria, riba<strong>di</strong>rono : “ Quale è l’uomo così<br />
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EXTRAVAGANTES<br />
pieno <strong>di</strong> sè che osi confidare nella perennità della fama? L’eloquenza soccorre a una pratica necessità,<br />
affinché nessuno, per <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> patroni, sia alla mercé dei potenti. Ma alla maestria dell’oratore non<br />
si perviene senza sacrifici; chi attende agli affari altrui trascura gl’interessi domestici. Molti sostentano<br />
la loro vita colle armi, altri con l’agricoltura: ma non v’è mestiere a cui alcuno si applichi senza che<br />
n’abbia previamente valutato il profitto. Facile cosa a un Asinio e a un Messala, impinguati <strong>di</strong><br />
guadagni delle guerre tra Antonio e Augusto, facil cosa agli Esernini ed agli Attimi, ricchi ere<strong>di</strong>tieri,<br />
il farsi belli <strong>di</strong> generoso <strong>di</strong>sinteresse! Ma altri esempi ci balzano innanzi, sol che si rammenti a qual<br />
prezzo si pagava la parola <strong>di</strong> P. Clo<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> C. Curione. Noi non siamo che modesti senatori, che in<br />
un regime <strong>di</strong> pace non altro chieggono che i benefici della pace. Ma pensi il principe a quegli uomini<br />
della plebe che si illustrano con la toga. Negate il compenso all’opera dell’ingegno; avrete soffocato<br />
quest’opera stessa “ (7).<br />
Le quali argomentazioni, seppur non del tutto convincenti, il principe accettò e quin<strong>di</strong><br />
stabilì un limite agli onorari nella somma <strong>di</strong> <strong>di</strong>ecimila sesterzi, sotto pena, per chi l’eccedesse,<br />
del crimen repetarndarum (8).<br />
Ma sia la tesi che la conseguente confutazione possono essere ugualmente accettabili in<br />
riferimento alle <strong>di</strong>verse problematiche sottese : da una parte un limite alle pretese e<br />
prevaricazioni, nonché agli abusi ed avi<strong>di</strong>tà umane; dall’altra nel riconoscere il compenso<br />
all’opera del patrono, soprattutto se <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni modeste, per il proprio sostentamento,<br />
atteso che sarebbe stata ormai insostenibile una posizione, utopistica e ra<strong>di</strong>cale seppur<br />
nobile, quale la gratuità dei pubblici uffici come alle origini. Tra cliens e patronus esisteva<br />
infatti un peculiare rapporto risalente all’epoca monarchica <strong>di</strong> Roma e contrad<strong>di</strong>stinto da<br />
un vincolo <strong>di</strong> subor<strong>di</strong>nazione fatto <strong>di</strong> obsequium, honor et reverentia dei primi nei confronti<br />
dei secon<strong>di</strong> che non necessariamente si identificava nell’appartenenza a ceti sociali <strong>di</strong>fferenti,<br />
sebbene tra i clientes fossero annoverati numerosi plebei, esclusi quin<strong>di</strong> dai <strong>di</strong>ritti politici,<br />
mentre tra i patroni altrettanti patrizi, appartenenti alle gentes più potenti, almeno fino al IV<br />
sec. a.C.<br />
In senso stretto il termine patronus in<strong>di</strong>cava l’ex padrone dello schiavo manomesso, il<br />
liberto; in senso lato, invece, era colui che prendeva sotto la sua protezione altri soggetti, cioè<br />
il cliens. Quin<strong>di</strong>, da una potestà e coercizione domestica del patronus, dopo la manumissio,<br />
previo giuramento e stipulatio, si affermano da parte del cliens una serie <strong>di</strong> doveri etico-sociali<br />
e veri e propri obblighi, - quali servizi domestici, donativi e prestazioni varie, che il <strong>di</strong>ritto<br />
pretorio successivamente mitigò in caso <strong>di</strong> eccessiva onerosità. Di converso il patronus<br />
assumeva l’impegno <strong>di</strong> assistere il cliens materialmente e moralmente sia con sovvenzioni<br />
alimentari in caso <strong>di</strong> necessità che giuri<strong>di</strong>che e soprattutto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa nei processi. Ma tali<br />
prestazioni del cliens, che all’inizio erano sociali e rappresentate da servizi, quali operae ad es.<br />
nel fondo e nella casa, <strong>di</strong>vennero in epoca repubblicana prevalentemente <strong>di</strong> natura politica,<br />
quale utile strumento <strong>di</strong> pressione e sèguito nelle accese lotte elettorali tra le più gran<strong>di</strong><br />
famiglie dell’oligarchia, in particolare nel periodo imperiale, nonché motivo <strong>di</strong> speculazione,<br />
cui fu posto un freno con la legge Cincia. Essa infatti mirava a porre un limite agli abusi<br />
e alle estorsioni <strong>di</strong> donativi e denaro non solo da parte <strong>degli</strong> oratores, bensì dell’intera nobilitar<br />
cui appartenevano anche i iu<strong>di</strong>ces, alla quale la plebe in particolare dell’urbe, per necessità,<br />
- <strong>di</strong>fferentemente dai giu<strong>di</strong>zi municipali in cui operavano anche oratores homines novi <strong>di</strong> umile<br />
estrazione sociale - era costretta a rivolgersi per l’assistenza giu<strong>di</strong>ziaria e l’amministrazione<br />
670<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
EXTRAVAGANTES<br />
della giustizia (9 ). La ratio della legge s’inserisce certamente in un contesto più ampio che<br />
vede in primo luogo un periodo <strong>di</strong> profon<strong>di</strong> mutamenti sul finire della repubblica a seguito<br />
delle espansioni territoriali e al conseguente nuovo assetto sia economico che sociale dovuto<br />
alla concentrazione nelle mani <strong>di</strong> pochi <strong>di</strong> immense ricchezze. E ad una parte <strong>di</strong> questa<br />
oligarchia conservatrice, cui appartiene anche quel Fabio Massimo, il cunctator, si deve<br />
l’iniziativa <strong>di</strong> questa legge attribuita al tribuno Cincio, volta al risanamento soprattutto<br />
morale dello Stato e a ristabilire, contro l’impoverimento economico della citta<strong>di</strong>nanza, il<br />
giusto rapporto tra questa e la nobilitas coi valori originari dei mores maiorum ( 10 ).<br />
Ma la lex Cincia de donis et de muneribus del 204 a.C. in origine regolava soltanto le<br />
donazioni nel limite <strong>di</strong> valore e probabilmente in modo analogo alla lex Furia testamentaria<br />
che aveva imposto ai legati il limite <strong>di</strong> mille assi, eccetto se a favore <strong>di</strong> cognati, entro un certo<br />
grado e a seconda che si trattasse <strong>di</strong> donazione usuale o <strong>di</strong> costituzione in dote, nonché del<br />
coniuge, e forse anche del pupillo e del patrono. Tuttavia, essendo lex imperfetta come le più<br />
antiche leggi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto privato, la donazione ultra modum non era inficiata <strong>di</strong> nullità assoluta<br />
né dava luogo ad una sanzione penale, ma soltanto che il pretore denegasse l’azione al<br />
donatario. Nel regime della procedura formulare fu pertanto data contro il donatario, se<br />
avesse agito per l’esecuzione, l’eccezione detta appunto exceptio Legis Cinciae; se invece il<br />
donante con un’azione voleva recuperare l’utilità già consegnata e il donatario eccepiva<br />
invocando la donazione, si dava al primo una replicatio legis Cinciae ( 11 ). In entrambi i casi<br />
si paralizzava l’azione del donatario, evitando la costrizione del donante alla donazione.<br />
Soltanto in età più tarda fu posto nella legge, e in posizione preminente, un particolare<br />
<strong>di</strong>vieto alle donazioni remuneratorie agli avvocati con l’aggiunta della clausola “ne cui ob<br />
causam orandam < donum > munus < ve > accipere “, attribuita a Verrio Fiacco e motivata dalle<br />
scandalose pressioni che questi avrebbero esercitate sui clienti.<br />
Mutatis mutan<strong>di</strong>s, ai nostri giorni la storia si ripete. Al lettore, dunque, le dovute<br />
considerazioni e riflessioni.<br />
NOTE<br />
- Sia per motivi <strong>di</strong> tempo che <strong>di</strong> spazio, oltre per gli impegni ed esulare dagli intenti, la presente trattazione<br />
non può essere approfon<strong>di</strong>ta quanto meriterebbe se non quale riflessione tanto attuale quanto interessante su<br />
un argomento tra i più complessi e tuttora indefinito per la <strong>di</strong>fficoltà delle fonti oscure e contrad<strong>di</strong>ttorie, che ha<br />
interessato insigni stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> storia e istituzioni <strong>di</strong> Roma, in particolare nel secolo scorso dopo la scoperta <strong>di</strong><br />
Angelo Mai dei Frammenti Vaticani nel 1824, come rilevava il Savigny in Cincia = (Ueber <strong>di</strong>e lex Cincia de donis<br />
et muneribus und deren spatere Umbildungen, in Seitschr. F. gesch. Rechtswiss, 4,1818, per citare il pensiero <strong>di</strong> uno<br />
tra i più eminenti, nonché : SAVIGNY, Sistema = Sistema del Diritto Romano attuale, trad. V. Scialoja, 4, 1889, ex<br />
System des heutigen rom. Rechi 4, Berlino 1841; ASCOLI A., Sulla legge Cincia, in BIDR 6, 1893, pp. 173 - 228;<br />
GAROFALO, La lex Cincia de donis et muneribus ; RUDORFF, Dissertatio de lege Cincia, Berliri, 1825; FRANCKE,<br />
Cincia = Ueber <strong>di</strong>e lex Cincia, in Civilistiche Abhandl, Gottingen 1826; HASSE, Cincia = Von dem Recht der Lex<br />
Cincia, in Reinisches Museum 1 ( 1827 ), pp. 185 - 248; UNTERHOLZNER, Cincische Gesetz = Ueber das Cincische<br />
Gesetz; in Rhein. Museum 2, 1828, pp. 436 - 462;<br />
Difatti, “prima della scoperta dei Frammenti Vaticani la legge Cincia era soprattutto celebre per avere<br />
mutilato delle mani gli avvocati. E in Francia la si volle ad<strong>di</strong>rittura ricordata in un <strong>di</strong>pinto che figurava un uomo<br />
<strong>di</strong> curia con le mani tronche “ nell’episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Stefano Pascasius nel 1533, che si fece ritrarre senza mani,<br />
spiegando al pittore: < Nulla hic Pascasio manus est: lex Cincia quippe Caussi<strong>di</strong>cos nullas sanxit habere manus<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 671
EXTRAVAGANTES<br />
> ; cfr. BRUMMERUS, Commentarius ad legem Cinciam, Lutetiae Parisiorum, 1688, p. 33. in : CASAVOLA<br />
F., lex Cincia, Cedam, Napoli 1960, p.2.<br />
( 1 ) Valeria Messalina ( 25 a.C. - 48 d.C.+ ), figlia <strong>di</strong> Valerio Messalla Barbato e <strong>di</strong> Domizia Lepida (nipote<br />
<strong>di</strong> Ottavia, sorella <strong>di</strong> Augusto ), pronipote <strong>di</strong> Augusto da parte <strong>di</strong> entrambi. A 14 anni, nel 39 d.C., si unì in<br />
matrimonio per ragioni <strong>di</strong> convenienza col cinquantenne procugino Clau<strong>di</strong>o alle sue terze nozze, da cui<br />
nacquero Ottavia e Britannico. Di lei viene dato un profilo negativo, quale donna de<strong>di</strong>ta agli intrighi, <strong>di</strong>spotica,<br />
<strong>di</strong>ssoluta e lussuriosa tanto da essere, forse esageratamente, definita la “meretrix augusta”. Giovenale ( Satire, VI,<br />
115 - 132 ) ne riferisce in versi le perversioni e la sfrenata lussuria , allorquando <strong>di</strong> notte, abbandonato il talamo<br />
nuziale, sotto falso nome <strong>di</strong> Licisca, si recava nei postriboli <strong>di</strong> Roma per prostituirsi con chiunque; ma ancor<br />
prima Plinio il Vecchio ( in Storia Naturale, X, 172 ) riferisce la singolar tenzone con una prostituta professionista<br />
sul maggior numero <strong>di</strong> amplessi in una notte, che l’imperatrice vinse col numero <strong>di</strong> venticinque. Ed altrettanti<br />
episo<strong>di</strong> le vengono attribuiti anche da Dione Cassio ( in Storia romana. LX, 27,4 ) che la definisce femmina<br />
oltremodo Corrotta e svergognata ( Ib., LX, 14, 3 ); mentre Tacito, oltre agli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>menti, uccisioni,<br />
congiure e avvelenamenti, ne racconta la fine sua e <strong>di</strong> quella dell’ultimo amante Gaio Silio ( cfr. Annali, L. XI,<br />
26 - 38 ), per citarne solo alcuni.<br />
Certo non fu la sola a dar scandalo in quel periodo, né per ceto né unica in famiglia, quasi a <strong>di</strong>spetto della<br />
politica moralizzatrice voluta da Augusto a protezione della famiglia e del matrimonio con le leggi Julia de<br />
adulteriis ( 18 a.C. ); Mia de maritan<strong>di</strong>s or<strong>di</strong>nibus ( 18 a. C. ) e Papia Poppaea nuptialis ( 8 d.C.) poi unite nel testo<br />
Lex Julia et Papia, che saranno applicate nei confronti della stessa famiglia imperiale: in primis a Giulia ( 39 a.C.<br />
- Reggio 14 d. C. ), figlia <strong>di</strong> Augusto - sposa dapprima <strong>di</strong> Marco Clau<strong>di</strong>o Marcello, poi <strong>di</strong> Marco Vipsanio Agrippa<br />
e quin<strong>di</strong>, per volere del padre, <strong>di</strong> Tiberio - la quale per scandalo e condotta immorale fu esiliata all’isola <strong>di</strong><br />
Pandataria, o<strong>di</strong>erna Ventotene, e poi a Reggio; stessa sorte toccò alla figlia Giulia ( 19 a.C. - 28 d.C. ), sposa <strong>di</strong><br />
Lucio Emilio Paolo, esiliata a Trimerio ( isole Tremiti ); così a Giulia Livilla ( 18 - 42 d.C. ) figlia minore <strong>di</strong><br />
Germanico e <strong>di</strong> Agrippina, sorella <strong>di</strong> Caligola e sposa <strong>di</strong> Marco Vinicio, relegata per adulterio nel 39 d.C. sempre<br />
alle isole Ponziane, mentre l’amante, il filosofo Anneo Seneca, in Corsica. Proprio Caligola ( cfr. Svetonio e<br />
confermato da Dione Cassio) avrebbe avuto rapporti incestuosi con lei e l’altra sorella Agrippina Minore fatte<br />
prostituire anche ai suoi amici per accusarle poi <strong>di</strong> adulterio e <strong>di</strong> cospirazione, esiliandole all’isola <strong>di</strong> Pandataria,<br />
come la madre Agrippina Maggiore e la nonna Giulia Maggiore; mentre la preferita Giulia Drusilla, benché<br />
sposata a Marco Emilio Lepido, fu tenuta presso <strong>di</strong> sè a Palazzo come legittima moglie e da cui, secondo quanto<br />
riferisce Eutropio (cfr. in Breviarum ab urbe con<strong>di</strong>ta, VII,12 - 13 figlia.<br />
Infine, Agrippina Minore, la quarta moglie dell’imperatore Clau<strong>di</strong>o ; Poppea etc...<br />
( 2 ) - In sintesi questi i fatti tramandati da Tacito, Ann., L. XI, 1,2 e 3 : Messalina, le cui macchinazioni nel<br />
gestire il potere sono proverbiali, pei suoi intrighi e trame si servì <strong>di</strong> tutti i mezzi, soprattutto illeciti, come nella<br />
vicenda <strong>di</strong> Valerio Asiatico che fece accusare da Suillio e Sosibio. Quest’ultimo, anche a motivo <strong>di</strong> essere<br />
precettore del figlio Britannico, suscitò timori nell’animo <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o, che si guardasse da un uomo tanto ricco<br />
quanto potente ( “ cavere vim atque principibus impensas “ ); che era stato il massimo istigatore dell’uccisione <strong>di</strong><br />
Caligola; che aveva perciò tanto seguito tra il popolo romano quanta celebrità nelle province soprattutto<br />
germaniche in quanto originario <strong>di</strong> Vienna. Ivi, tramite le amicizie e le parentele locali, avrebbe potuto suscitare<br />
ribellioni. Così mentre egli si accingeva a raggiungere gli eserciti, Clau<strong>di</strong>o lo fece catturare dai soldati al seguito<br />
<strong>di</strong> Crispino, prefetto del pretorio, e quin<strong>di</strong> condurre a Roma, in catene <strong>di</strong>nanzi a sè, con l’accusa <strong>di</strong> “ corruptionem<br />
militum, quos pecunia et stupro in omni flagitio obstrictos arguebat, exin adulterium Poppaeae, ac postremum mollitiam<br />
corporis obiectante”. Quest’ultima accusa, oltre che infondata e particolarmente infamante per un uomo, suscitò<br />
le reazioni <strong>di</strong> Asiatico che rispose : “ interroga Sulli, filios tuos: virum esse me fatebuntur, “; in<strong>di</strong>, proseguì nella sua<br />
<strong>di</strong>fesa tanto accorta da suscitare la commozione in Clau<strong>di</strong>o e persino in Messalina, la quale nell’ allontanarsi<br />
raccomandò a Vitellio ( il console, padre del futuro imperatore Aulo Vitellio nel 69 d.C. ) <strong>di</strong> far giustiziare<br />
Asiatico, <strong>di</strong> cui, lo stesso, abilmente, dopo averne tessuto le lo<strong>di</strong> e rievocate l’amicizia e la devozione ad Antonia,<br />
la madre dell’imperatore, i servigi resi allo Stato e la campagna contro i Britanni, con falsa generosità concluse<br />
a favore del prigioniero che fosse libero <strong>di</strong> scegliersi la morte. Asiatico preferì tagliarsi le vene dei polsi alla morte<br />
per ine<strong>di</strong>a o al rogo, ma non prima <strong>di</strong> aver compiuto i consueti esercizi ginnici, il bagno e il pranzo : “ Tantum<br />
illi securitatis novissimae fuit”.<br />
( 3 ) - Uno dei due cavalieri raccontò <strong>di</strong> aver sognato Clau<strong>di</strong>o cinto il capo con una corona <strong>di</strong> spighe girate<br />
all’in<strong>di</strong>etro e ciò fu interpretato come segno <strong>di</strong> carestia; altri invece <strong>di</strong>cono che si trattasse <strong>di</strong> una corona con<br />
pampini giallognoli a significare il cadente autunno e la imminente morte dell’imperatore. Tacito ita narrat: “At<br />
causa necis ex eo (sc.Suillio) quod domum suam Mnestreris et Poppae congressibus praebuisset. Verum nocturnae quieti<br />
672<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
EXTRAVAGANTES<br />
species alteri obietta, tamquam vi<strong>di</strong>sset Clau<strong>di</strong>um spicea corona evinctum, spicis retro conversis, eaque imagine gravitatem<br />
annonae prae<strong>di</strong>xisset. Quidem pampineam coronam albentibus foliis visam atque ita interpretatum tra<strong>di</strong>dere, vergente<br />
autumno mortem principis osten<strong>di</strong>. Illud haud ambigitur, pialicumque insomnio ipsi fratique perniciem allatam “ (Ann.,<br />
L. XI, 4 ): cfr. Annali, con versione <strong>di</strong> C. Giussani, Arnoldo Mondadori E<strong>di</strong>tori, 1944.<br />
( 4 ) - Per avere soltanto un’idea delle proporzioni e sul valore della moneta in epoca della L. Cincia, il prezzo<br />
del grano per mo<strong>di</strong>o ( misura per ari<strong>di</strong>, equivalente a litri 8,733 ), benché ne risentisse, anche allora delle leggi<br />
<strong>di</strong> mercato, passò dai 48 assi del 210 ai 16 assi del 203 agli 8 assi del 200 a.C.; mentre la paga <strong>di</strong> un soldato era<br />
<strong>di</strong> 120 denarii ( 1 denario = 10 assi) cioè 1200 assi; <strong>di</strong> un centurione 2400 assi e <strong>di</strong> un cavaliere 3600 assi, all’anno.<br />
( 5 ) - “ ...Samius, insignis eques romanus, quadringentis nummorum milibus Suillio datis et cognita<br />
praevaricatione, ferro in domo eius incubuerit. Igitur incipiente C. Silio consule designato, cuius de potentia et<br />
exitio in tempore memorabo, consurgunt patres legemque Cinciam flagitant, qua cavetur antiquitus ne quis ob<br />
causam orandam pecuniam donumve accipiat” (Ann., L. XI, 5 ).<br />
( 6 ) - “ Pulcherimmam alioquin et bonarum artium principem sor<strong>di</strong><strong>di</strong>s ministeriis foedari; ne fidem quidem<br />
integram manere, ubi magnitudo quaestuum spectetur. Quodsi in nullius mercedem negotia fiant, pauciora fore:<br />
nunc inimicitias, accusationes, o<strong>di</strong>a et iniurias foveri, ut quomodo vis morborum pretia medentibus, sic fori tabes<br />
pecuniam advocatis ferat. Memisset Asinii et Messalae ac recentiorum Arruntii et Aesernini; ad summa provectos<br />
incorrupta vita et facun<strong>di</strong>a « (Ann. L. XI, 6)<br />
( 7 ) -: “ Quem illum tanta superbia esse ut aeternitatem famae spe praesumat? Usui et rebus subsi<strong>di</strong>tm praeparari, ne<br />
quis inopia ad vocatorum potenlibus obnoxius sit. Neque tamen eloquentiam gratuito contingere : omitti curas familiares,<br />
ut quis se alienis negotiis intendat. Multos militia, quosdam exercendo agros tolerare vitam ; nihil a quoquam expeti, nisi<br />
cuius fructus ante providerit. Facile Asinium et Messalam, inter Antonium et Augustum bellorum praemiis refertos, aut<br />
<strong>di</strong>tium familiarum heredes, Aeserninos et Arruntios magnum animum anduisse. Prompta sibi exempla, quantis merce<strong>di</strong>bus<br />
P. Clo<strong>di</strong>us aut C. Curio contionari soliti sint. Se mo<strong>di</strong>cos senatores, qui quieta re publica nulla nisi pacis emolumenta peterent.<br />
Cogitaret plebem quae toga enitesceret. Sublatis stu<strong>di</strong>orum pretiis etiam stu<strong>di</strong>a peritura” (Ann. , L.XI, 7 ).<br />
( 8 ) - “Ut minus decora haec, ita baud frustra <strong>di</strong>tta princeps ratus, capien<strong>di</strong>s pecuniis modum statuit usque ad lena<br />
sestertia, quem egressi repetundarum tenerentur” (Ann., Ibidem ).<br />
Nerone, che aveva restituito <strong>di</strong>gnità e potere al Senato, nel suo programma condannò la corruzione e<br />
l’intrigo, anche giu<strong>di</strong>ziari, del precedessore, e richiamò che “ ne quis ad causan? orandam mercede aut donis emeretur”<br />
( Annales, L. XIII, 5 ). Suillio, invece, caduto in <strong>di</strong>sgrazia, fu esposto alla vendetta dei nemici per le prevaricazioni,<br />
i reati e le atrocità commessi in precedenza; quin<strong>di</strong> da Seneca processato e, previa confisca del patrimonio, esiliato<br />
alle Baleari. E anche allora, <strong>di</strong> nuovo, fu richiamata quella legge Cincia :” Is fuit P. Suillius, imperitante Clau<strong>di</strong>o<br />
terribilis ac venalis et mutatione temporum non quantum inimici cuperent demissus, quique se nocentem videri quam<br />
supplicem mallet. Eius opprimen<strong>di</strong> gratia repetitum credebatur senatus consultum poenaque Cinciae legis adversus eos qui<br />
pretio causas oravissent” (Ann., L. XIII 42).<br />
( 9 ) - Cfr. CASAVOLA F., Lex Cincia : contributo alla storia delle origini della donazione romana, CEDAM,Napoli<br />
1960, pp. 17 e ss.<br />
( 10) - Cfr. TALAMANCA M. , Istituzioni <strong>di</strong> Diritto Romano, CEDAM, Milano 1990, p. 774.<br />
( 11) - Cfr. TALAMANCA M., cit., p. 580.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 673
EXTRAVAGANTES<br />
I FONDAMENTI FILOSOFICI, MORALI E SCIENTIFICI DELLE<br />
METODOLOGIE AVANZATE DI APPRENDIMENTO RAPIDO<br />
NELLE DISCIPLINE GIURIDICHE<br />
IMPARTITE PRESSO L’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI <strong>ROMA</strong><br />
DAL 4 APRILE AL 18 MAGGIO 2007<br />
I<br />
“E fu sera e poi fu mattina: il primo giorno” (Genesi, I, 5)<br />
Il giurista si inchina a volte ossequioso ed a volte critico, ma sempre rispettoso al cospetto<br />
dei legislatori. Ma c’è un Legislatore <strong>di</strong> fronte al quale non solo i giuristi ma tutti gli uomini<br />
si inchinano sbalor<strong>di</strong>ti e stupiti: il Supremo Intelletto che ha dato inizio ad ogni cosa al<br />
momento della Creazione, che ha posto leggi, quelle fisiche, che, pur nella loro estrema<br />
complessità, governano necessariamente il mondo ed alle quali tutti, giuristi e non, ci<br />
dobbiamo inchinare (1). Senza le leggi fisiche materia, energia e tempo come li conosciamo<br />
non esisterebbero, senza quelle chimiche la materia non si aggregherebbe, senza quelle<br />
biologiche la materia organica non si organizzerebbe e neanche si riprodurrebbe, l’uomo<br />
non esisterebbe e neppure le norme sociali, giuri<strong>di</strong>che e morali verrebbero mai alla luce.<br />
L’unico universo conosciuto, quello in cui viviamo, “il migliore dei mon<strong>di</strong> possibili” (2), è<br />
per definizione impossibile senza leggi ed il mondo giuri<strong>di</strong>co delle norme eteronome è un<br />
tentativo sociologico dell’uomo <strong>di</strong> imitare l’organizzazione del creato. Un mondo senza<br />
leggi quin<strong>di</strong>, è impossibile. In altre parole, e parlo con l’autorità del giurista, il primo e<br />
supremo Or<strong>di</strong>namento Giuri<strong>di</strong>co, quello da cui tutti gli altri derivano, è quello dell’immensità<br />
<strong>degli</strong> spazi cosmici.<br />
II<br />
“Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza” (Genesi, I, 26)<br />
Se cre<strong>di</strong>amo che l’uomo abbia bisogno <strong>di</strong> parole per poter <strong>di</strong>mostrare la sua <strong>di</strong>versità (ma<br />
non la superiorità) da tutte le altre creature, ci sbagliamo: l’umanità ha iniziato a “parlare”<br />
con documenti scritti da appena cinquemila anni, ma noi non possiamo non commuoverci<br />
davanti alla testimonianza pittorica del Maestro delle Grotte <strong>di</strong> Lascaux, che operò dai<br />
17.000 ai 15.000 anni fa con sensibilità e perizia che ci lascia, al contrario, noi contemporanei<br />
senza parole, e, pur non essendo la più antica testimonianza, è certo la più perfetta della<br />
preistoria. Lo sconosciuto Maestro manifesta tutte le qualità che noi abbiamo in parte<br />
perduto: lo stupore verso la natura, la capacità <strong>di</strong> rielaborare sensazioni visive ed anche un<br />
ottima memoria nel ricordare i particolari <strong>degli</strong> animali da lui <strong>di</strong>pinti, insomma mostrava<br />
una compiuta, anzi geniale, organizzazione del pensiero. Se Urbino ha dato al mondo<br />
Raffaello, se Firenze gli ha dato Masaccio e Venezia gli ha offerto Tintoretto, Lascaux gli ha<br />
consegnato senza esitazioni il suo sublime Maestro oltre centocinquanta secoli prima!<br />
Ebbene, se definisco genio della pittura un uomo che non era certo un intellettuale salottiero<br />
ma vestiva con pelli <strong>di</strong> animali, certamente anche il mondo del <strong>di</strong>ritto può accettare, come<br />
vedremo, che concetti come fantasia, creatività ed ironia entrino nel bagaglio del giurista a<br />
suo profitto: per un momento lasciamo che alla giacca e cravatta seriosa dell’Avvocato si<br />
sostituiscano vesti giocose e colorate, ed è certo che la sostanza del giurista non cambierà,<br />
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FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
EXTRAVAGANTES<br />
come la finezza artistica ed il gusto pittorico del Maestro <strong>di</strong> Lascaux che vestiva <strong>di</strong> pelli! Non<br />
sono baffi curati o tavolozza che fanno il pittore, non sono eleganti doppiopetto che fanno<br />
i giuristi…<br />
III<br />
“Emigrando dall’oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese <strong>di</strong> Sennaar e vi<br />
si stabilirono. Si <strong>di</strong>ssero l’un l’altro: ‘Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco’”<br />
(Genesi, XI, 2-3)<br />
E l’umanità ne avrebbe fatta <strong>di</strong> strada dal Maestro delle grotte fino ai giorni nostri: dai<br />
villaggi <strong>di</strong> Gerico in Palestina (2000 abitanti nel 7000 a.C.) e Cataloyuk in Turchia (poche<br />
centinaia <strong>di</strong> abitanti attorno al 7000 a.C.) si passa alla prima vera città della storia umana,<br />
Uruk (3500 a.C.) che nel periodo più antico, prima della invenzione della scrittura, ci offre<br />
i sigilli cilindrici <strong>di</strong> pietra che, ruotati sull’argilla, lasciavano una impronta simboleggiante<br />
una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> proprietà. Come il sublime Maestro delle grotte <strong>di</strong> Lescaux ci parla con<br />
la sua pittura, così il pensiero e l’intuizione dell’ignoto Giurista <strong>di</strong> Uruk ha trapassato i secoli<br />
con i suoi cilindri: è la prima manifestazione tangibile ed accertata <strong>di</strong> una simbologia<br />
giuri<strong>di</strong>ca dell’intera storia umana! Poi i secoli passarono e nella stessa area è un fiorire <strong>di</strong> re<br />
e legislatori: Sargon I (XXIV sec. a.C.) e Naramsin (XXIII sec. a.C.), quest’ultimo conquistatore<br />
<strong>di</strong> Ebla “che mai dalla fondazione dell’umanità nessun re tra i re aveva conquistato”<br />
come proclama egli stesso nella solenne stele del Louvre. Essi furono ricordati per la<br />
eccellente organizzazione giuri<strong>di</strong>ca del loro impero. Ebla, in territorio siriano, ha restituito<br />
uno dei più gran<strong>di</strong> archivi <strong>di</strong>plomatici e giuri<strong>di</strong>ci dell’intero antico oriente, tuttora in via <strong>di</strong><br />
decifrazione. Importanti legislatori furono Ur-Nammu, autore del più antico co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> leggi<br />
conosciuto, e Gudea (entrambi del XXII sec. a.C.), poi Hammurabi (XVIII sec. a.C.) autore<br />
del più importante co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> leggi dell’antico oriente. Altro fondamentale legislatore è Mosè<br />
(XIII sec. a.C.) tra<strong>di</strong>zionalmente in<strong>di</strong>cato come autore del Pentateuco, che in ebraico è detto<br />
Torah, ossia i primi 5 Libri della Sacra Bibbia, che contiene ampi brani giuri<strong>di</strong>ci intervallati<br />
con narrazioni storiche, ma la questione della paternità <strong>di</strong> Mosè è molto controversa (3). Il<br />
Deuteronomio, ultimo dei cinque libri del Pentateuco, fu sicuramente ultimato, se non<br />
redatto integralmente, sotto il re israelita Giosia nel VII sec. a.C. Quando Gesù Cristo si<br />
riferiva alla Legge si riferiva proprio alle parti giuri<strong>di</strong>che del Pentateuco! Legislatori pressoché<br />
contemporanei <strong>di</strong> Giosia furono Dracone e Solone <strong>di</strong> Atene. Abbiamo poi notizie<br />
dettagliate circa la procedura penale egiziana a partire dal Faraone Sesostri I della XII <strong>di</strong>nastia,<br />
ovvero dal XX secolo a.C. (4).<br />
IV<br />
“Tra i Romani e tutti i popoli dei Latini sia pace, finché il Cielo e la Terra occupino la<br />
loro stessa posizione” (Foedus Cassianum)<br />
Ad avere scritto queste parole non è un poeta, ma l’ignoto giurista dell’antico Lazio che<br />
redasse il Foedus Cassianum (493 a.C.) il cui linguaggio colorito e poetico è comune al<br />
linguaggio spesso usato nell’antico oriente presso i legislatori sopra menzionati. Si pensi al<br />
linguaggio giuri<strong>di</strong>co assai enfatico e colorito del libro dei Numeri, quarto libro del<br />
Pentateuco, che <strong>di</strong>spone: “Parla agli Israeliti e or<strong>di</strong>na loro che si facciano, <strong>di</strong> generazione in<br />
generazione, fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco <strong>di</strong> ogni angolo un<br />
cordone <strong>di</strong> porpora viola. Avrete tali fiocchi e, quando li guarderete, vi ricorderete <strong>di</strong> tutti<br />
i coman<strong>di</strong> del Signore per metterli in pratica; non andrete vagando <strong>di</strong>etro il vostro cuore e<br />
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EXTRAVAGANTES<br />
i vostri occhi, seguendo i quali vi prostituite. Così vi ricorderete <strong>di</strong> tutti i miei coman<strong>di</strong>, li<br />
metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho<br />
fatti uscire dal paese <strong>di</strong> Egitto per essere il vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio” (5).<br />
Oppure si pensi alle tre orazioni attribuite a Mosè nel Deuteronomio, che contengono<br />
ampio materiale giuri<strong>di</strong>co. Tale linguaggio solenne, enfatico ed a tratti poetico con forte<br />
impronta emotiva favoriva indubbiamente la comprensione e la memorizzazione (in<br />
quanto colpiva la fantasia) e, nel caso <strong>di</strong> legislazione sacra, creava un clima emotivo<br />
favorevole all’interiorizzazione della norma. L’uomo ha necessità vitale <strong>di</strong> una legge, sia che<br />
provenga da un legislatore sia che provenga dal suo interno. La legge quin<strong>di</strong> è insita nella<br />
società umana come le leggi fisiche sono insite nel cosmo. L’uomo non è qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso<br />
dall’universo fisico, ma è egli stesso un Universo.<br />
V<br />
“Ho innalzato un monumento più perenne del bronzo, e più alto della mole regale delle pirami<strong>di</strong>”<br />
(Orazio, O<strong>di</strong>, III, 30)<br />
Cosa hanno in comune con l’ignoto costruttore della piramide <strong>di</strong> Cheope uomini come<br />
Colombo, Einstein, Gagarin, Bach e Giustiniano? Essi hanno compiuto imprese <strong>di</strong> tali<br />
<strong>di</strong>mensioni nei rispettivi campi che certamente, finché durerà il genere umano, il loro nome<br />
non verrà mai <strong>di</strong>menticato. Nessuno <strong>di</strong> essi ha lasciato ai posteri qualcosa <strong>di</strong> fisico, ma tutti<br />
loro hanno lasciato qualcosa <strong>di</strong> spirituale, più duraturo <strong>di</strong> qualsiasi metallo. Il possente<br />
sforzo concettuale <strong>di</strong> almeno cinque secoli <strong>di</strong> scienza giuri<strong>di</strong>ca romana dal III sec. a.C.<br />
all’inizio del III sec. d.C., <strong>di</strong> cui Giustiniano è simbolo conclusivo, è qualcosa che lascia a<br />
bocca aperta e che toglie il respiro: il nome <strong>di</strong> Roma e dell’Impero Romano, e quin<strong>di</strong><br />
dell’Italia rimarrà per sempre. Papiniano, Ulpiano, Paolo, Salvio Giuliano e Cicerone<br />
continueranno ad essere citati, stu<strong>di</strong>ati ed amati anche quando le loro statue innalzate sul<br />
Tevere davanti alla Suprema Corte <strong>di</strong> Cassazione saranno <strong>di</strong>ventate un lugubre nido per gufi<br />
insieme all’e<strong>di</strong>ficio stesso. Se la fisica ha Newton, se la pittura ha Michelangelo, se la filosofia<br />
ha Aristotele, il <strong>di</strong>ritto ha questi giganti. Senza la scienza giuri<strong>di</strong>ca romana, ed anche senza<br />
quel formidabile contrappeso del potere che è stata ed è l’Avvocatura, <strong>di</strong> cui il Foro Romano<br />
è simbolo universale, il mondo attuale sarebbe molto <strong>di</strong>verso, forse l’umanità sarebbe ancora<br />
in una sorta <strong>di</strong> me<strong>di</strong>oevo giuri<strong>di</strong>co e gli imputati fatti inginocchiare a forza ed umiliati<br />
davanti al loro giu<strong>di</strong>ce senza l’altissimo Magistero Difensivo dell’Avvocatura, come nell’antico<br />
Egitto o come accadde nel più grande e tragico processo della storia, quello a Gesù<br />
Cristo. Però, nonostante tutta la loro grandezza, le fonti romane già a partire dalle XII Tavole<br />
si sono fatte sempre <strong>di</strong> più tecniche ed hanno iniziato ad usare un linguaggio altamente<br />
scientifico ma, purtroppo, arido, anche per il moltiplicarsi <strong>di</strong> fonti necessarie per la<br />
regolamentazione <strong>di</strong> un impero così vasto ed organizzato, paragonabile per alcuni aspetti ad<br />
uno Stato moderno. Un millennio e mezzo prima della nascita <strong>di</strong> Galileo Galilei c’era una<br />
scienza perfetta, quella giuri<strong>di</strong>ca, che non usava numeri, ma parole la cui precisione si<br />
avvicinava a quella dei numeri. Ed i giuristi nella loro opera <strong>di</strong> classificazione hanno adottato<br />
criteri derivanti dalla filosofia greca, soprattutto criteri classificatori e criteri logici derivanti<br />
dal superiore Insegnamento del più grande scienziato dell’antichità e forse del più grande<br />
genio <strong>di</strong> tutto il genere umano: Aristotele. Ma non ci sono dubbi che un simile linguaggio<br />
mal si adattava ad una memorizzazione ed in generale ad una corretta interiorizzazione. Ma<br />
i tempi erano certamente maturi per dare a questa <strong>di</strong>fficoltà la giusta risposta, anzi era già stata<br />
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data secoli prima.<br />
VI<br />
“Ci sono più cose in cielo e in terra, o Orazio, <strong>di</strong> quante tu possa sognarne nella tua filosofia”<br />
(Amleto, Atto I, Scena V)<br />
Il poeta greco Simonide <strong>di</strong> Ceo (556-467 a.C.), secondo la autorevolissima testimonianza<br />
<strong>di</strong> Cicerone “fu il primo, a quanto <strong>di</strong>cono, ad inventare l’arte della memoria” (6): Cicerone,<br />
sicuramente preceduto attorno all’85 a.C. da altri (7) sviluppò la felice intuizione del poeta<br />
greco ed inventò il metodo dei loci (8) per memorizzare in modo assolutamente or<strong>di</strong>nato<br />
le idee principali, il “canovaccio” per le sue orazioni che duravano moltissimo tempo. Ma<br />
la cosa certamente si complicava molto dovendo trattare la gestione mentale <strong>di</strong> dati giuri<strong>di</strong>ci,<br />
tanto più che, al contrario <strong>di</strong> oggi, l’or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co romano era totalmente<br />
<strong>di</strong>sorganico, anzi era la somma <strong>di</strong> più or<strong>di</strong>namenti che si sovrapponevano, qualcosa <strong>di</strong> simile<br />
a quello che accade oggi nei rapporti tra il <strong>di</strong>ritto comunitario ed i <strong>di</strong>ritti nazionali <strong>degli</strong> Stati<br />
europei. Ravvisiamo anche nel poderoso sforzo dell’insigne oratore romano quella ricerca<br />
<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne mentale che rispecchia del resto l’armonia presente nell’intero universo: esso è<br />
regolato da leggi fisiche, e l’uomo, in ossequio alla sua natura ed all’universo <strong>di</strong> cui fa parte<br />
integrante, si adegua razionalizzando la sua azione, ossia abbandonando sempre <strong>di</strong> più gli<br />
istinti primor<strong>di</strong>ali che lo porterebbero a reazioni imme<strong>di</strong>ate valide a breve ma non a lungo<br />
termine. L’uomo non possiede né il sublime u<strong>di</strong>to del cane né l’eccellente vista del gatto. La<br />
razionalità è lo strumento dell’uomo per fare progetti a lunghissima scadenza e con assoluta<br />
precisione.<br />
VII<br />
“Penso, quin<strong>di</strong> esisto” (René Descartes, Principia philosophiae, 1, 7 e 10)<br />
Dalla caduta dell’impero romano fino alla fine del me<strong>di</strong>oevo le tecniche <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />
Cicerone caddero in <strong>di</strong>suso insieme alla legislazione ed alla giurisprudenza romana. Bisognerà<br />
aspettare la scuola <strong>di</strong> Bologna (XII sec.) per veder rifiorire gli stu<strong>di</strong> giuri<strong>di</strong>ci ed ad<strong>di</strong>rittura il<br />
rinascimento per vedere qualcosa <strong>di</strong> nuovo da un punto <strong>di</strong> vista metodologico. Pico della Mirandola<br />
portò il segreto della sua memoria pro<strong>di</strong>giosa nella tomba (1494) mentre un altro gigante si profilava<br />
dopo due secoli all’orizzonte: Gottfried Wilhelm Leibnitz (1646-1716), uno dei più gran<strong>di</strong><br />
matematici <strong>di</strong> tutti i tempi <strong>di</strong>vulgò e perfezionò il metodo <strong>di</strong> conversione fonetica inventato<br />
nel XVII secolo da Stanislaus Mink Von Wessenhein basato su una conversione tra numeri<br />
e lettere. L’universo mentale che viene creato con queste pro<strong>di</strong>giose metodologie può<br />
sembrare qualcosa <strong>di</strong> artificiale e <strong>di</strong> artefatto, fondato solo su rapporti numerici: al contrario,<br />
seguendo il citato altissimo Magistero filosofico <strong>di</strong> Cartesio, possiamo <strong>di</strong>re che esso è più<br />
vero <strong>di</strong> qualsiasi altra cosa, perché è dentro <strong>di</strong> noi.<br />
VIII<br />
“Che cosa c’e’ in un nome?<br />
Cio’ che noi chiamiamo con il nome <strong>di</strong> rosa,<br />
anche se lo chiamassimo con un altro nome,<br />
serberebbe sempre lo stesso dolce profumo” (Romeo e Giulietta, Atto II, Scena II)<br />
Molti si chiederanno cosa c’entra una citazione <strong>di</strong> Shakespeare in un articolo giuri<strong>di</strong>co:<br />
non è soltanto per offrire una bella rosa simbolica a tutte le gentilissime lettrici, ma anche<br />
per dare un senso profondo alle parole della più celebre innamorata della storia. Giulietta<br />
sta affermando che i nomi sono semplici convenzioni e che un dato materiale o concettuale<br />
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non importa come lo si chiama, in quanto noi lo rappresentiamo nella nostra mente<br />
percependolo <strong>di</strong>rettamente con i nostri sensi. In parole povere, lei ama Romeo Montecchi<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dal fatto che si chiama Montecchi e non le importa che questa famiglia<br />
è rivale <strong>di</strong> quella cui lei appartiene, quella dei Capuleti, ma lo ama soltanto per ciò che egli<br />
è. I due giovani riuscirono ad attuare ciò che il Principe Della Scala, ipocrita ed incapace, non<br />
era mai riuscito a fare: portare armonia, almeno nelle loro due persone, tra le due famiglie<br />
senza curarsi delle convenzioni. Potrà sembrare strano, ma io trascorsi, allora giovanissimo<br />
studente universitario, un intera serata a parlare <strong>di</strong> questa frase ad Urbino con il grande<br />
filosofo del <strong>di</strong>ritto e mio amato Maestro Italo Mancini (1925-1993) durante quelle ricche<br />
riflessioni su questioni ermeneutiche e metodologiche in cui avevo ovviamente tutto da<br />
imparare. I nomi dei concetti, <strong>degli</strong> istituti, dei termini giuri<strong>di</strong>ci possono essere piegati, in<br />
quanto simboli convenzionali, alle esigenze dell’appren<strong>di</strong>mento, come il nome <strong>di</strong> “Montecchi”<br />
viene piegato da Giulietta alle esigenze dell’amore… Qualcosa <strong>di</strong> potente e <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>rompente è apparso nel frattempo all’orizzonte <strong>di</strong> quella splen<strong>di</strong>da notte urbinate, come<br />
un sole ra<strong>di</strong>oso ed inaspettato che spunta al primo mattino: la fantasia! E perché non<br />
metterla a <strong>di</strong>sposizione dei giuristi, peraltro con la bene<strong>di</strong>zione piena <strong>di</strong> Italo Mancini? Con<br />
essa possiamo cambiare il mondo, se vogliamo, aprendo un cosmo ancor più infinito <strong>di</strong><br />
quello della fisica, rinnovando dentro noi stessi in ogni momento l’atto della Creazione. E<br />
come per incanto i concetti giuri<strong>di</strong>ci conserveranno pur sempre il loro “dolce profumo”,<br />
Romeo e Giulietta vivranno felici e contenti fino alla serena vecchiaia, Mercuzio continuerà<br />
ad essere ancora per tanti anni il solito giocoso sognatore per le strade <strong>di</strong> Verona e William<br />
Shakespeare stesso, mosso a compassione, non permetterà che due poveri ragazzi innamorati,<br />
per i quali tutti noi abbiamo trepidato, vengano uccisi dal loro stesso amore! Vai<br />
piuttosto, o Poeta della Do<strong>di</strong>cesima Notte, a passarne un’altra ancora <strong>di</strong> queste notti in<br />
birreria sorseggiando allegramente una bella birra fresca, da buon inglese che sei, in<br />
compagnia dei tuoi amici! Ed alla fine, c’è da giurarci, nessun Principe male<strong>di</strong>rà Verona…<br />
IX<br />
“mi spoglio quella veste coti<strong>di</strong>ana e mi metto panni reali e curiali; e mi pasco <strong>di</strong> quel cibo<br />
che solum è mio e che io nacqui per lui” (Niccolò Machiavelli, Lettera a Francesco Vettori)<br />
Già dai tempi dell’Università mi ponevo il problema della gestione mentale or<strong>di</strong>nata dei<br />
dati giuri<strong>di</strong>ci, problema strettamente connesso con quello della comunicazione, scritta o<br />
orale, <strong>di</strong> concetti o materiale giuri<strong>di</strong>co. Nel frattempo mi gettai senza riserve, con la<br />
pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> animo consigliata dall’eccelso scrittore fiorentino, nello stu<strong>di</strong>o della<br />
psicologia, soprattutto quella cognitiva, del linguaggio del corpo, e contemporaneamente<br />
approfon<strong>di</strong>vo, alla luce dei testi, il linguaggio usato dal <strong>di</strong>ritto dalle compilazioni <strong>di</strong> Ur-<br />
Nammu e <strong>di</strong> Hammurabi fino ai nostri giorni: comprendevo che la <strong>di</strong>fficoltà che incontrano<br />
tanti studenti ed anche operatori del <strong>di</strong>ritto nella gestione mentale dei dati <strong>di</strong>pende<br />
fondamentalmente dalla non sempre felice presentazione dei dati stessi. Nel frattempo<br />
tenevo nella più assoluta considerazione i risultati compiuti dalla scienza e soprattutto dal<br />
Prof. Roger Wolcott Sperry (1913-1994) premio Nobel per la me<strong>di</strong>cina nel 1981 il quale ha<br />
<strong>di</strong>mostrato che il cervello umano è <strong>di</strong>viso in due emisferi i quali hanno funzioni completamente<br />
<strong>di</strong>verse, quello sinistro è deputato alla logica, alla matematica, alla scrittura ed a tutte<br />
le attività razionali, mentre quello destro è competente nell’elaborazione dei dati spaziali<br />
(che è nonostante le apparenze una attività <strong>di</strong> complessità senza pari), nelle attività che<br />
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implicano creatività, emozioni ed anche fede. Sono proprio le attività dell’emisfero destro<br />
che ben <strong>di</strong>fficilmente potranno mai essere svolte da macchine calcolatrici che adottano il<br />
linguaggio binario <strong>di</strong> Leibnitz, e come tale assolutamente logico e consequenziale, mentre<br />
la creatività implica sempre un salto, uno scarto. L’emisfero cerebrale sinistro è quello più<br />
sviluppato, probabilmente perché la nostra società occidentale, il modello d’istruzione che<br />
applichiamo, lo sollecita in modo prevalente. Non risulta siano stati fatti specifici stu<strong>di</strong> sui<br />
giuristi, ma è certo che la maggior parte <strong>di</strong> loro usa principalmente l’emisfero sinistro.<br />
Premesso che non si può incidere minimamente sulla razionalizzazione dei dati altamente<br />
tecnici delle fonti normative, si può però favorire una loro comprensione e memorizzazione,<br />
nonché or<strong>di</strong>nata schedatura attraverso input emotivo-motivazionali, e d’altra parte si<br />
possono ottenere ottimi risultati nel materiale letterario o oratorio: cioè in parole povere il<br />
ruolo sia del giurista scrittore sia del giurista oratore è quello <strong>di</strong> introdurre elementi <strong>di</strong><br />
creatività e <strong>di</strong> fantasia negli scritti e nei convegni. E’ importante non soltanto cosa viene detto<br />
ma anche e soprattutto come viene detto (o scritto). Ovviamente il problema della comunicazione<br />
riguarda soprattutto il comunicatore, colui che, come scrittore o come oratore, deve<br />
trasmettere dei dati. L’analisi delle orazioni <strong>di</strong> Cicerone, <strong>di</strong> Demostene, <strong>di</strong> Lincoln ma<br />
soprattutto lo stu<strong>di</strong>o commosso delle Orazioni Funebri <strong>di</strong> Bossuet (8) mi hanno fornito la<br />
risposta a lungo cercata ed il tipo <strong>di</strong> linguaggio da usare.<br />
X<br />
“Ogni cosa che inganna si può <strong>di</strong>re che incanta” (Platone, Fedone)<br />
Nessuna frase meglio <strong>di</strong> questa potrebbe adattarsi al corso accelerato <strong>di</strong> “Metodologie<br />
avanzate <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento rapido nelle <strong>di</strong>scipline giuri<strong>di</strong>che”: in effetti più che ad un<br />
tra<strong>di</strong>zionale seminario o convegno giuri<strong>di</strong>co, il corso è assimilabile ad un dramma<br />
ra<strong>di</strong>ofonico, una trage<strong>di</strong>a, una comme<strong>di</strong>a, un film, un opera o un’oratorio, ed ha proprio<br />
una struttura <strong>di</strong> tipo drammatico, costruita non certo per annoiare, ma al contrario per<br />
<strong>di</strong>vertire, per interessare, per ammaliare, per affascinare, per incatenare e, naturalmente,<br />
istruire lo spettatore. Insomma, il Corso “inganna” nello stesso modo delle opere drammatiche<br />
del tipo menzionato sopra, ed allo stesso modo “incanta” e questa è la sua missione.<br />
Lo stu<strong>di</strong>o analitico della struttura <strong>di</strong> drammi teatrali o musicali mi ha fatto comprendere in<br />
cosa consista il bello e perché lo spettatore si annoia o si esalta, e tutto è stato stu<strong>di</strong>ato per<br />
conseguire l’obiettivo finale, che è quello <strong>di</strong> permettere la <strong>di</strong>sinibizione <strong>di</strong> quelle aree del<br />
cervello non utilizzate o male utilizzate e consentire ciò con la massima semplicità anche ai<br />
giuristi, che hanno a che fare con un linguaggio così tecnico. Il corso pertanto non immette<br />
nulla nella mente, non “lava” il cervello, ma stimola la mente stessa. E nulla, neanche quei<br />
momenti che potrebbero sembrare improvvisati, è lasciato al caso. E, naturalmente, al pari<br />
<strong>di</strong> un opera teatrale, non si può svelarne la trama. Naturalmente poi l’oratore si è posto il problema<br />
<strong>di</strong> utilizzare un linguaggio, un timbro <strong>di</strong> voce, dei gesti, e, se può <strong>di</strong>sporne, un apparato scenografico<br />
adatto allo scopo da raggiungere con la sua azione comunicativa. Ci sono, insomma, dei segreti che<br />
il cuoco conserva gelosamente per preparare un piatto saporito per gli uomini e nello stesso tempo leggero<br />
per le donne: auguro buon appetito a tutti!<br />
XI<br />
“E’ un Principe Sacerdote tra loro, che s’appella Sole, e in lingua nostra si <strong>di</strong>ce<br />
Metafisico: questo è capo <strong>di</strong> tutti in spirituale e temporale, e tutti li negozi in lui si terminano.<br />
Ha tre Principi collaterali: Pon, Sin, Mor, che vuol <strong>di</strong>r: Potestà, Sapienza e Amore”<br />
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(Tommaso Campanella, La Città del Sole)<br />
Naturalmente non basterebbero tutte le tecniche del mondo per fare conseguire agli<br />
allievi risultati duraturi se questo Magistero non fosse offerto e somministrato con la potestà<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> Romano, la sapienza <strong>di</strong> secoli <strong>di</strong> cultura giuri<strong>di</strong>ca, filosofica e scientifica, ed<br />
infine l’amore: il mio amore per il <strong>di</strong>ritto. E rispettosa devozione a chi lo pratica. Devozione<br />
dovuta anzitutto al Vicario Avv. Carletti ed al Consigliere Avv. Testa che hanno organizzato<br />
il mio corso, poi al Presidente Avv. Cassiani che lo ha promosso, al Consigliere Avv.<br />
Cipollone che ha richiesto questo articolo, alla gentilissima Consigliera Avv. Livia Rossi ed<br />
ai Consiglieri Avv.ti Conte e Nesta che il 18 maggio sono venuti a darmi il loro sostegno,<br />
alla gentilissima Consigliera Avv. Rosa Ierar<strong>di</strong> ed ai Consiglieri Avv.ti Gianzi e Prosperetti<br />
che mi hanno gratificato dopo la fine del corso, e poi a tutti gli altri Consiglieri, all’Avv.<br />
Piacentini che mi ha sempre aiutato, agli Avv.ti Sveva e Daniele Ferlito figli del mio Maestro,<br />
agli amici Zaccari e Bianchini assistenti al corso, agli impiegati Antonello e Armando. Un<br />
saluto <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>o al Dott. Domenico Pasceri ed un augurio <strong>di</strong> riposo. Non ne ho <strong>di</strong>menticato<br />
proprio nessuno. Anche grazie all’aiuto <strong>di</strong> tutti loro si è potuta dare <strong>di</strong>mostrazione che la<br />
mente umana può, efficacemente allenata, raggiungere risultati, nella gestione mentale<br />
or<strong>di</strong>nata dei dati giuri<strong>di</strong>ci, infinitamente superiori a quelli raggiunti a suo tempo da<br />
Cicerone, e finora il limite non è stato neppure immaginato. Il giurista del futuro dovrà essere<br />
allenato fin dalla più giovane età. Se si conseguono risultati, parafrasando San Paolo (10) non<br />
è certo soltanto per mirate scelte tecniche o metodologiche o per il supremo prestigio<br />
dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> Romano e del suo Consiglio, erede della tra<strong>di</strong>zione che fu del Collegio dei<br />
Pontefici, ma soprattutto per l’amore che ci mette l’Oratore. Commossa poi è la mia stima<br />
per il genio femminile, per le qualità eccelse e piene <strong>di</strong> passione dell’”altra metà del cielo”<br />
(11), quella più bella. E’ anche per questo motivo che voglio che la dolcissima Giulietta viva.<br />
Ed alla fine possiamo tutti <strong>di</strong>ventare come il Principe: e non parlo del Principe Della Scala,<br />
squallido e me<strong>di</strong>ocre politicante che finisce, impotente, con l’imprecare sulla sua Verona<br />
quando ormai l’immane trage<strong>di</strong>a si è già compiuta, ma <strong>di</strong> quello della Città del Sole, luce<br />
potentissima che irra<strong>di</strong>a ed illumina con il suo operato non solo la sua città, ma tutto il cielo<br />
interiore dell’uomo.<br />
XII<br />
“Porrò la Legge nella loro anima, la scriverò nel loro cuore” (Geremia, XXXI, 33)<br />
Nell’universo ci sono le leggi fisiche, ed è quin<strong>di</strong> scritto nella natura delle cose visibili che<br />
le leggi debbano esistere. L’uomo pertanto, animale sociale, ha inventato le norme giuri<strong>di</strong>che<br />
per creare la pace sociale, quasi sempre ingiusta. E finora nella storia dell’umanità non c’è<br />
stato nessun governante che possa essere lontanamente paragonato al Principe Sacerdote<br />
della Città del Sole. Nei governi c’è sempre la Potestà, talvolta la Sapienza, ma mai l’Amore.<br />
Talvolta c’è stata semmai la passione infuocata in qualche spora<strong>di</strong>co evento rivoluzionario,<br />
che peraltro, visto il numero elevato <strong>di</strong> vittime, non è mai stato un “pranzo <strong>di</strong> gala” (12).<br />
Eppure l’umanità ne ha fatta <strong>di</strong> strada dallo stupore originario per il cielo stellato e la natura<br />
incontaminata del Maestro pittore delle grotte <strong>di</strong> Lascaux, oratore senza parole ed interprete<br />
muto <strong>di</strong> una commovente umanità <strong>di</strong> oltre centocinquanta secoli fa! Credo nella funzione<br />
eccelsa del <strong>di</strong>ritto che nella più alta e più vera espressione è costituita dalla norma autonoma,<br />
che è quella <strong>di</strong> cui parla il profeta Geremia, quella scritta <strong>di</strong>rettamente nel cuore e dentro<br />
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l’anima <strong>degli</strong> uomini che permette loro <strong>di</strong> governarsi in<strong>di</strong>pendentemente da ogni potere<br />
esterno. Italo Mancini una volta <strong>di</strong>sse che se in un autobus salissero contemporaneamente<br />
uomini con il senso <strong>di</strong> giustizia <strong>di</strong> Marx e <strong>di</strong> Martin Luther King, con la universale razionalità<br />
<strong>di</strong> Einstein e <strong>di</strong> Newton, con la pienezza filosofica <strong>di</strong> Kant, con la mitezza <strong>di</strong> Gandhi, con<br />
la compassione del Buddha, con la carità <strong>di</strong> Madre Teresa con la saggezza <strong>di</strong> Confucio, con<br />
la sapienza <strong>di</strong> Salomone, con l’amore per il creato <strong>di</strong> San Francesco da Assisi, con la bontà<br />
<strong>di</strong> Giovanni XXIII, con l’eccelsa grandezza morale <strong>di</strong> Simon Wiesenthal e del Rabbino<br />
Dessler, con il senso del rispetto verso l’umanità del sultano al-Malik al-Kamil che si<br />
commosse <strong>di</strong>nanzi a San Francesco, ebbene <strong>di</strong>ceva che in quell’autobus non sarebbero<br />
certamente necessari dei posti riservati, al contrario sarebbe una gara <strong>di</strong> compassione,<br />
rispetto, amore e giustizia. E’ la giustizia che scaturisce dall’interno dell’uomo, come <strong>di</strong>ceva<br />
Kant.<br />
XIII<br />
“Beviamo, perché aspettare le lucerne?” (Alceo, frammento 346)<br />
Questi, carissimi Fioravante, Carlo e Giovanni (13), sono i presupposti filosofici, morali<br />
e scientifici <strong>di</strong> questo Magistero Metodologico che voglio con<strong>di</strong>videre con voi: venite al<br />
Simposio a sorseggiare insieme a me questo inebriante liquore filosofico e metodologico!<br />
Così beviamo in amicizia e gustiamo il sapore e l’aroma della Legge scritta nella mente e,<br />
soprattutto, nel cuore, e stiamo un po’ insieme, perché io vi voglio bene! E poi apriamo le<br />
porte a tutti! Entra, amico Martin Luther insieme a Karl, entra caro Simon, ed entra anche<br />
tu, Giovanni con Teresa. Immanuel, Albert ed Isaac, smettete per un attimo i vostri <strong>di</strong>scorsi<br />
scientifici, e venite! Vieni, al-Malik insieme a Francesco, e che Dio vi bene<strong>di</strong>ca! E si accomo<strong>di</strong><br />
Tommaso Campanella con Papiniano e Gaio! Pittore <strong>di</strong> Lascaux, non importa se non sei<br />
vestito bene: che cosa aspetti ad entrare? Tutti avete amato tanto ed anche io vi voglio bene.<br />
E poi entrate tutti, Maestri del Diritto, ed entrino tutti gli altri, questa non è una festa<br />
esclusiva! Entra, Domenico Pasceri, e sie<strong>di</strong>ti qui vicino, e puoi star sicuro che stavolta ti<br />
ascolteremo! Si deve festeggiare anche per forza perché la Legge è entrata nel nostro cuore!<br />
O Legge eccelsa, donna che non tra<strong>di</strong>sci, sole che non tramonti, fonte <strong>di</strong> acqua pura<br />
zampillante, tra gli altri doni mi hai anche procurato questi splen<strong>di</strong><strong>di</strong> amici! Prima che tutto<br />
iniziasse eri già nel cuore del Creatore! Beato quel giorno in cui l’umanità potrà vivere solo<br />
con uomini che hanno accettato la Legge <strong>di</strong>rettamente nel loro cuore, saggi d’oriente e <strong>di</strong><br />
occidente, dall’Africa nera e magari dagli spazi profon<strong>di</strong>, credenti ed anche non credenti, ma<br />
in realtà tutti profondamente credenti, e felice quella città che li ospiterà, da fare sembrare<br />
la Città del Sole, Atlantide, l’Olimpo o i Campi Elisi dei luoghi quasi squalli<strong>di</strong> e banali! Tale<br />
umanità non la vedrò né io né certamente nessuno dei miei lettori, ma la potranno vedere<br />
nel futuro, se posiamo la prima pietra, uomini <strong>di</strong>stanti da noi come noi lo siamo dall’antico<br />
Maestro della preistoria, che, se non avesse avuto il coraggio e la determinazione <strong>di</strong><br />
testimoniare con la sua arte la sua compiuta e sublime umanità, il genere umano sarebbe<br />
ancora selvaggio, Sargon e Nabucodonosor avrebbero governato solo nel buio <strong>di</strong> una grotta,<br />
Uruk ed Ebla non sarebbero sicuramente mai state e<strong>di</strong>ficate, la Sacra Bibbia ed il Digesto non<br />
sarebbero certamente mai stati compilati, Cicerone avrebbe avuto una radura come foro,<br />
Shakespeare, Leibnitz e Roger Sperry si sarebbero ricoperti <strong>di</strong> pelli <strong>di</strong> animali preoccupandosi<br />
solo <strong>di</strong> sopravvivere alla paura, alla fame ed al freddo e certamente io non sarei qui a<br />
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cantare la bellezza dell’uomo e del mondo né voi potreste ascoltarne il canto.<br />
XIV<br />
”Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno <strong>di</strong> luce <strong>di</strong> lampada,né <strong>di</strong> luce <strong>di</strong> sole”<br />
(Apocalisse, 22: 5)<br />
Avv. Giorgio Olmi<br />
NOTE<br />
(1) Ve<strong>di</strong> per tutti James Gates, L’arte della fisica: Stringhe, superstringhe, teoria unificata dei campi, Roma, 2006.<br />
Ve<strong>di</strong> inoltre Quattro lettere <strong>di</strong> sir Isaac Newton al Dottor Bentley contenenti alcuni argomenti sulla<br />
<strong>di</strong>mostrazione dell’esistenza <strong>di</strong> una Divinità (a cura <strong>di</strong> Alessandro Moretti) pubblicata su Episteme – Physis<br />
e Sophia nel III millennio. La grandezza <strong>di</strong> Newton appare qui in tutto il suo splendore.<br />
(2) La frase è <strong>di</strong> Gottfried Wilhelm Leibnitz, Teo<strong>di</strong>cea, Bologna, 1973 a cura <strong>di</strong> V. Mathieu<br />
(3) Ve<strong>di</strong> per tutti A. Terino, Chi ha scritto i “cinque libri <strong>di</strong> Mosè”?, Firenze, 2003<br />
(4) Le avventure <strong>di</strong> Sinuhe, Cardano al Campo, 2004, a cura <strong>di</strong> Marco E. Chioffi e Patrice Le Guilloux<br />
(5) Numeri, XV, 38-41<br />
(6) Cicerone, De Oratore, II, 351<br />
(7) Cornificio, Rhetorica ad Herennium<br />
(8) Cicerone, De Oratore, II<br />
(9) Jacques-Bénigne Bossuet, Orazioni funebri, Venezia, 1992, a cura <strong>di</strong> M. Lombar<strong>di</strong>.<br />
(10) I Corinzi cap. XIII<br />
(11) Un antico proverbio cinese, citato spesso dal poeta Mao Zedong <strong>di</strong>ce “Le donne reggono l’altra metà del cielo”.<br />
La frase non è del poeta, come comunemente si crede.<br />
(12) “La rivoluzione non è un pranzo <strong>di</strong> gala; non è un opera letteraria,un <strong>di</strong>segno, un ricamo; non la si può fare con<br />
altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, delicatezza, cortesia, riguardo e<br />
magnanimità . La rivoluzione è un’insurrezione, un atto violento con cui una classe ne rovescia un’altra”: lo <strong>di</strong>ce<br />
uno che <strong>di</strong> rivoluzioni se ne intende sicuramente, cioè Mao Zedong (Rapporto <strong>di</strong> inchiesta Hunan. Opere scelte<br />
vol. I, Pechino, 1969)<br />
(13) Mi riferisco al Vicario Avv. Fioravante Carletti, al Consigliere Avv. Carlo Testa ed al Consigliere Avv.<br />
Giovanni Cipollone<br />
VENDESI USCITA D’EMERGENZA<br />
<strong>di</strong> Riccardo De Filippis<br />
Qualche anno fa, passando dalle parti del “muro torto” a Roma, mi fermai a bere da un<br />
“nasone” (comune fontanella romana da marciapie<strong>di</strong>), segno evidente non solo della grande<br />
<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong> questa accogliente città, ma anche della generosità della sua<br />
popolazione. Come mi sono chinato per assaporarne voluttuosamente l’acqua in tutta la sua<br />
caratteristica durezza calcarea che da’ ogni volta la sensazione <strong>di</strong> aver mangiato ghiaia,<br />
comparse dal nulla un in<strong>di</strong>viduo magro, smunto ma ben vestito, che sorreggeva una<br />
bacinella <strong>di</strong> plastica, un asciugamani, del dentifricio, spazzolino e shampoo, e che prese<br />
prepotentemente possesso della fontanella con uno spintone. Era una bella giornata, mi<br />
sentivo spiritualmente placido e non potevo rovinarla infierendo su un <strong>di</strong>sagiato, lo lasciai<br />
682<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
EXTRAVAGANTES<br />
fare. Lo guardavo cercando <strong>di</strong> immaginare per quale motivo avesse fatto della strada il suo<br />
bagno privato, e aspettai la fine della buffa toletta per scoprirlo. Quando lo vi<strong>di</strong> radunare il<br />
“necessario” lo seguii. Si infilò giù per una scala vicina solo qualche decina <strong>di</strong> metri dal<br />
“nasone”, la scesi a mia volta e mi ritrovai su un “pianerottolo” dove vedevo sfrecciare le auto<br />
così vicine da essere spostato dal vento che producevano. Da una tenda da campeggio uscì<br />
stizzito l’inseguito, che mi offerse <strong>di</strong> comprare del “fumo”, gli risposi che non ero interessato<br />
e <strong>di</strong> rimando gli chiesi cosa facesse li (da ragazzo non me li facevo mai gli affari miei, e a tutt’<br />
oggi non sono del tutto guarito). Mi guardò attentamente, e con l’atteggiamento <strong>di</strong> chi “ce<br />
l’ha fatta” cominciò a raccontare conquista e caratteristiche: “il bagno e’ lì <strong>di</strong>sse, in<strong>di</strong>cando<br />
un angolo un po’ <strong>di</strong>stante fra due mura, ma ristabilì subito i “paletti”: “questo posto e’ mio,<br />
me la sono guadagnato”. Mi domandai come, ma non lo esternai e aspettai che fosse lui a<br />
raccontarlo, del resto sembrava in vena <strong>di</strong> chiacchiere nonostante l’atteggiamento ritroso:<br />
“Io qui ci vivo e nessuno può cacciarmi via”, lo rassicurai che non ero intenzionato a farlo,<br />
quin<strong>di</strong> si presentò: “mi chiamo Diego”, a mia volta mi presentai ma non gli strinsi la mano,<br />
ancora memore dello spintone. “Qui ci vivo bene, da mangiare e da dormire non mi<br />
mancano”, <strong>di</strong>sse mostrando un fornelletto troneggiante davanti alla tenda da campeggio e<br />
il materasso al suo interno, “gli africani vogliono rubarmi questo posto” proseguì rimarcando<br />
il territorio idealmente, “la notte mi rubano le pentole, vogliono che vado via anche da<br />
qui, prima occupavo la casa dentro le mura” in<strong>di</strong>cando in alto. Probabilmente le mura <strong>di</strong> cui<br />
parlava sono quelle sovrastanti l’uscita d’emergenza e in cui si snodano posti <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a uniti<br />
da un camminatoio, per i romani il “muro torto”, nientepopo<strong>di</strong>meno.. “Avevo anche<br />
l’affaccio su Via Veneto, l’avevo trovata dopo aver dormito per mesi una macchina demolita<br />
in uno sfasciacarrozze sulla Tiburtina, ma quelli l’hanno occupata quando sono andato a<br />
comprare da mangiare, hanno cambiato il lucchetto e hanno buttato per strada le mie cose”.<br />
Restai in silenzio, molti sognano <strong>di</strong> vivere in Via Veneto, lui c’era riuscito. “Erano due stanze<br />
e una terrazza sopra gli archi”, poi entra nel particolare: “facevo pagare poco per dormire,<br />
meno dello sfascio dove stavo” (tutti albergatori in questa città), ma invece <strong>di</strong> ringraziarmi<br />
mi hanno mandato via e ora vogliono anche questo posto”, continuò con il fare <strong>di</strong> chi ha<br />
dovuto lottare duramente contro chi dell’occupazione ha fatto un mestiere, “se vogliono<br />
anche questo posto stavolta dovranno pagarmelo bene”, finì. Cercai <strong>di</strong> immaginare la cifra<br />
ma non riuscii a formalizzarla, e restai perplesso giusto un minuto, domandandomi più volte<br />
come si possa vendere l’uscita d’emergenza <strong>di</strong> una strada urbana, ma mi ripresi ricordando<br />
che non sarebbe stata la prima volta che la vita riservava delle inaspettate sorprese, e che non<br />
c’e’ limite alla creatività umana quando si e’ in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> forte necessità, ma nonostante<br />
questo, risalendo le scale non era vaga la sensazione <strong>di</strong> aver fatto un “giretto all’inferno”,<br />
come al mio solito.<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 683
EXTRAVAGANTES<br />
PHILOGHELOS<br />
L’importanza della <strong>di</strong>scendenza<br />
Armo<strong>di</strong>o, giovane ateniese appartenente a famiglia molto in vista che aveva liberato la<br />
città dai Pisistrati<strong>di</strong>, rimproverò a Ificrate, valoroso generale, <strong>di</strong> avere natali molto umili<br />
poiché era figlio <strong>di</strong> un ciabattino.<br />
“Io –rispose Ificrate- sono il primo della mia gente ma tu sei certamente l’ultimo della<br />
tua”.<br />
La strada maestra<br />
Lucio Licinio Lucullo quando fu inviato in oriente al comando <strong>di</strong> un esercito per<br />
combattere contro i nemici <strong>di</strong> Roma, non aveva alcuna esperienza come comandante.<br />
Tuttavia, riuscì sempre vincitore in ogni battaglia.<br />
In realtà, durante il lungo viaggio si era istruito sull’arte della guerra, sia leggendo opere<br />
militari, sia conversando con i suoi generali. Di lui si <strong>di</strong>ceva: Lucullo s’è fatto generale per<br />
strada.<br />
Il testamento spirituale dell’edonista<br />
Alessandro Magno durante le sue conquiste in terra d’Asia, ebbe modo <strong>di</strong> visitare la<br />
tomba <strong>di</strong> Sardanapalo, re dell’Assiria e rimase stupito nel leggere l’epitafio posto sopra il<br />
sepolcro che così <strong>di</strong>ceva: “Qui riposa Sardanapalo che sempre assicurò ogni sod<strong>di</strong>sfacimento<br />
ai propri sensi e visse molto in poco tempo. Viandante, bevi, mangia, go<strong>di</strong>ti la vita in tutti<br />
i mo<strong>di</strong>, perché il resto è nulla.”<br />
Stesse pecore, altro pastore<br />
I Numantini, bellicoso popolo della Spagna, sconfitti da Scipione l’Africano, si dettero<br />
a precipitosa fuga.<br />
Uno <strong>degli</strong> uomini più anziani lo rimproverò aspramente <strong>di</strong>cendo loro: “ma come è<br />
potuto accadere ciò! Non combattevano contro <strong>di</strong> voi le stesse pecore romane che abbiamo<br />
più volte sbaragliato e vinto?” Uno dei fuggiaschi gli rispose: “Si sono le stesse pecore ma<br />
il guaio è che hanno cambiato il pastore”.<br />
Un destino ineluttabile<br />
Nerone aveva fatto barbaramente uccidere tante persone col sospetto che fossero a lui<br />
ostili. Seneca che gli aveva fatto presente <strong>di</strong> aver più volte preferito offenderlo <strong>di</strong>cendo la<br />
verità, piuttosto che piacergli adulandolo, gli <strong>di</strong>sse: “Puoi mandare a morte un’infinità <strong>di</strong><br />
persone ma, per quanti ne ucciderà, non potrai mai uccidere il tuo successore”.<br />
Giovanni Cipollone<br />
684<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
SEGNALAZIONI E RECENSIONI<br />
RECENSIONI<br />
Domenico MARAFIORI – “La toga racconta” – <strong>Avvocati</strong> e giu<strong>di</strong>ci scrittori del<br />
Novecento - Carabba E<strong>di</strong>tore – Lanciano 2007 – Introduzione: pagg. LXXXVII –<br />
Antologia: pagg. 426.<br />
Si legge nell’introduzione al libro, a firma dell’Autore, che “la stagione letteraria dei<br />
togati scrittori è sempre fiorente ed il novero <strong>di</strong> essi si arricchisce <strong>di</strong> nuovi apporti. Ci troviamo<br />
<strong>di</strong> fronte ad un laboratorio <strong>di</strong> grande interesse, nell’inesausto filone processual-giu<strong>di</strong>ziario, per la<br />
natura dei contributi <strong>di</strong> narrativa e saggistica, per lo più <strong>di</strong> sofferta esperienza professionale, che<br />
ruotano spesso intorno alle vicissitu<strong>di</strong>ni, e all’ambiguità stessa dell’idea <strong>di</strong> Giustizia, e quin<strong>di</strong><br />
all’aleatorietà del giu<strong>di</strong>zio, alla fallacia delle prove. L’apparizione <strong>di</strong> opere siffatte, <strong>di</strong> <strong>di</strong>retta<br />
attinenza con la con<strong>di</strong>zione giu<strong>di</strong>ziaria, è dunque riprova <strong>di</strong> un continuo fermento creativo <strong>di</strong><br />
questi ‘addetti ai lavori’ particolarmente consapevoli <strong>di</strong> valori e <strong>di</strong>svalori nel mondo del <strong>di</strong>ritto<br />
e del suo rovescio. Circola, in tante pagine <strong>di</strong> queste lucide testimonianze sui legami tra giustizia<br />
e letteratura, un sentimento esistenziale, a sfondo libertario, che ci consente <strong>di</strong> ravvisare nei testi<br />
<strong>degli</strong> scrittori prescelti l’aspirazione dal profondo verso relazioni simmetriche tra giu<strong>di</strong>cabile e<br />
potere, tra citta<strong>di</strong>no e giustizia, nel rifiuto <strong>degli</strong> aspetti <strong>di</strong> patologia <strong>di</strong> istituzioni che si rivelano<br />
a volte macchine misteriose rivestite <strong>di</strong> carica oppressiva nei confronti <strong>di</strong> società e in<strong>di</strong>viduo.”<br />
Ed ancora “ per la sua capacità rappresentativa dell’universo giu<strong>di</strong>ziario, nel quale si<br />
riassumono le relazioni in<strong>di</strong>viduali e sociali, l’esperienza letteraria si è dunque spesso felicemente<br />
congiunta a quella giuri<strong>di</strong>ca, <strong>di</strong> magistrati e avvocati. La forza <strong>di</strong> questa attrazione si spiega<br />
anche in ragione della con<strong>di</strong>zione privilegiata <strong>degli</strong> operatori del <strong>di</strong>ritto nell’osservatorio dei<br />
conflitti e delle passioni dell’uomo posto <strong>di</strong> fronte alla legge e al giu<strong>di</strong>zio”.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un’opera <strong>di</strong> grande respiro letterario e <strong>di</strong> valore sociale poiché <strong>di</strong>mostra<br />
l’importanza <strong>degli</strong> avvocati e dei magistrati scrittori nel novecento. E’ anche un quadro<br />
della società nei vari momenti storici, attraverso l’arco <strong>di</strong> un secolo.<br />
Il volume è una rassegna antologica che riporta i brani <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> circa cinquanta<br />
autori, <strong>di</strong> ampio spessore intellettuale, fra i quali Calamandrei, Carnelutti, Carofiglio,<br />
Casinelli, Cicognani, De Cataldo, Graziadei, Iemolo, Repaci, Satta, Troisi, Saviane.<br />
Proprio <strong>di</strong> quest’ultimo autore, come si legge nella pre-introduzione è riportata la frase:<br />
“l’esperienza <strong>di</strong> avvocato mi dà una carica che incanalo ogni giorno verso la mia attenzione <strong>di</strong><br />
scrittore. Se ne avvantaggia non soltanto il mestiere, ma anche la conoscenza; niente infatti mette<br />
a nudo gli uomini, come il problema giu<strong>di</strong>ziario”.<br />
Il testo è ricco <strong>di</strong> annotazioni biografiche e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti sul contenuto dei<br />
brani <strong>degli</strong> scrittori citati.<br />
Conoscevamo Domenico Marafioti come scrittore impegnato e acuto saggista.<br />
Ora scopriamo in lui in<strong>di</strong>scutibili doti <strong>di</strong> critico letterario, puntuale e raffinato.<br />
Egli si <strong>di</strong>lunga <strong>di</strong>ffusamente sulle peculiari caratteristiche <strong>di</strong> ciascun autore e la<br />
rassegna antologica <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> essere un’opera completa, come un madrigale a più voci<br />
che sottende un filo conduttore il quale lega il passato al futuro.<br />
Quanto espresso dagli autori esaminati, alle volte, pur attraversando terreni inari<strong>di</strong>ti,<br />
invade in profon<strong>di</strong>tà le fertili zolle della nostra millenaria cultura e civiltà.<br />
Giovanni Cipollone<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 685
SEGNALAZIONI E RECENSIONI<br />
Mario LEPORE – “I coniugi separati” Serene <strong>di</strong>vagazioni<br />
Prefazione <strong>di</strong> Paolo Mosca – Graficassia –<br />
Roma – giugno 2007, pagg. 112<br />
L’Autore, profondo conoscitore dei problemi della coppia, mai tradendo la sua<br />
sagace napolitanità, affronta tutti gli aspetti relativi alla separazione tra coniugi e le<br />
implicazioni che ne derivano, sia dal punto <strong>di</strong> vista economico, sia sotto il profilo del<br />
rapporto con i figli e con il prossimo.<br />
Particolare attenzione è prestata ai <strong>di</strong>scussi “DICO” e ai riconoscimenti dei <strong>di</strong>ritti<br />
della coppia <strong>di</strong> fatto.<br />
Il suo sguardo acuto è tuttavia rivolto ai coniugi separati. “Lui” e “Lei” sono soggetti<br />
sottoposti a un perverso meccanismo <strong>di</strong> approvazione e <strong>di</strong>sapprovazione da parte <strong>di</strong><br />
conoscenti, amici e non amici, per cui l’Autore così afferma: “sarebbe il caso che il<br />
vecchio detto ‘tra moglie e marito non mettere il <strong>di</strong>to’ venisse sostituito dall’altro detto<br />
‘tra coniugi in rotta non mettere bocca’”.<br />
Meritevole <strong>di</strong> attenzione è il capitolo relativo al “cattolico separato” in relazione alla<br />
esortazione Apostolica Postsinodale “Sacramentum Caritatis” <strong>di</strong> Papa Benedetto XVI°<br />
del febbraio 2007 e alle relative restrizioni che ne derivano (ve<strong>di</strong>, ad esempio, la<br />
posizione dei <strong>di</strong>vorziati-risposati i quali pur senza poter ricevere la comunione,<br />
continuano ad appartenere alla Chiesa).<br />
L’Autore, dopo una serie <strong>di</strong> pertinenti considerazioni, si chiede se le raccomandazioni<br />
della Chiesa Cattolica non comportino un affievolimento della fede.<br />
Nel capitolo finale l’Autore, la cui esperienza giu<strong>di</strong>ziaria in una materia così delicata<br />
gli consente <strong>di</strong> analizzare i tanti effetti negativi della separazione coniugale, ricorda con<br />
una punta <strong>di</strong> commozione e con sod<strong>di</strong>sfazione l’incontro con due coniugi che si erano<br />
recati presso il suo stu<strong>di</strong>o per dar corso alla pratica <strong>di</strong> <strong>di</strong>vorzio ma che alla fine si<br />
accomiatarono, programmando <strong>di</strong> andare a cena in un ristorantino frequentato da<br />
innamorati.<br />
Non li rivide più. Segno evidente che era ritornato l’Amore.<br />
Giovanni Cipollone<br />
686<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
SEGNALAZIONI E RECENSIONI<br />
Massimiliano KORNMÜLLER “Etrusca <strong>di</strong>sciplina” (Manuale teorico-pratico <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>vinazione etrusca) - E<strong>di</strong>trice Irra<strong>di</strong>azioni – 2006 pagg. 140.<br />
Devo confessare che, da un po’ <strong>di</strong> tempo, <strong>di</strong>serto le gran<strong>di</strong> librerie, preferendo le<br />
bancarelle e i numerosi negozietti <strong>di</strong> libri usati, alla ricerca <strong>di</strong> vecchi testi o rare<br />
monografie.<br />
Infatti, lo stu<strong>di</strong>o del mondo classico, se si escludono le poche pubblicazioni esistenti<br />
e le esigue riviste specializzate, è stato surclassato da altri argomenti <strong>di</strong> maggiore utilità<br />
pratica che le giovani generazioni pre<strong>di</strong>ligono, nella ossessiva tensione <strong>di</strong> nuove scoperte<br />
scientifiche.<br />
Nel mondo attuale ogni conquista cancella, in parte, il nostro passato ma spesso non<br />
si tiene conto delle numerose piattaforme create dalla intelligenza dell’Uomo, che ha<br />
iniziato il suo faticoso cammino dal fuoco carpito al cielo da Promèteo, che costò trenta<br />
anni <strong>di</strong> sofferenze sul Caucaso prima che Ercole lo liberasse dalla roccia in cui era<br />
incatenato, mentre un avvoltoio gli <strong>di</strong>vorava il fegato che sempre si riproduceva.<br />
Nell’attuale orizzonte storico, i nostri vetusti parametri culturali appaiono superati<br />
e senza valore, pur se una esigua fiammella, testimone <strong>di</strong> un antico splendore, continua<br />
ancora a essere viva.<br />
Il giovane collega Massimiliano Kornmüller, autore del pregevole stu<strong>di</strong>o sui riti<br />
<strong>di</strong>vinatori dei nostri padri <strong>di</strong> terra d’Etruria, merita pertanto un vivo plauso e un<br />
incoraggiamento.<br />
Nell’aprire una parentesi sulla rilevanza che la cultura, quale veicolo <strong>di</strong> unione<br />
spirituale tra gli uomini, è bene ricordare quanto ci riferisce Plutarco (“Vita <strong>di</strong> Nicia”):<br />
“i siracusani dopo la famosa vittoria riportata nel 413 a.C. sugli ateniesi, salvarono la<br />
vita solo a coloro che sapevano recitare brani delle trage<strong>di</strong>e <strong>di</strong> Euripide, loro autore<br />
preferito”.<br />
Il campo <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> Massimiliano Kornmüller è vasto ed esauriente poiché utilizza<br />
la documentazione letteraria e archeologica esistente, partendo dalle origini sumerobabilonesi<br />
e da quelle <strong>degli</strong> ittiti.<br />
Mirabili sono le sue acute osservazioni sui Libri Haruspicini, sui Libri Rituales e i<br />
Libri Fatales, ma l’originalità dell’Opera, in gran parte consiste nell’approfon<strong>di</strong>to esame<br />
del Calendario per l’interpretazione dei tuoni <strong>di</strong> Publio Nigido Figulo, qui tradotto per<br />
la prima volta in una lingua moderna, nell’alveo <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione plurimillenaria <strong>di</strong><br />
calendari che avevano il precipuo scopo <strong>di</strong> presagire il futuro.<br />
Poter interpretare nei “segni” la volontà <strong>degli</strong> dei, è stato sempre il sogno dell’uomo,<br />
perennemente attratto dal trascendentale.<br />
A ben valutare, per gli antichi il fegato, prima ancora che il cuore, era ritenuto la sede<br />
dell’anima e della vita.<br />
Tale ultima considerazione <strong>di</strong>venta illuminante circa il profondo significato attribuito<br />
dalla trage<strong>di</strong>a eschilea al “Promèteo incatenato”.<br />
Giovanni Cipollone<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 687
SEGNALAZIONI E RECENSIONI<br />
SEPARAZIONE E DIVORZIO <strong>di</strong> Maurizio Bruno – Buffetti E<strong>di</strong>tore Ed. X<br />
Si segnala ai Colleghi l’ultima pubblicazione dell’Avv. Maurizio Bruno, noto e<br />
apprezzato professionista del Foro <strong>di</strong> Roma.<br />
Nel libro viene trattata sistematicamente tutta la problematica giuri<strong>di</strong>ca della<br />
cessazione della comunione spirituale e materiale dei coniugi, anche alla luce delle<br />
recenti mo<strong>di</strong>fiche legislative attinenti all’affidamento con<strong>di</strong>viso (1. 14.2.2006 n. 54).<br />
L’opera è arricchita da ampi riferimenti giurisprudenziali e da una completa<br />
appen<strong>di</strong>ce normativa sulla materia trattata.<br />
L’opera, che per il taglio pratico e lo stile <strong>di</strong>scorsivo è agevole e coinvolgente nella<br />
lettura, è rivolta non solo ai cultori del <strong>di</strong>ritto familiare, ma anche a tutti gli operatori<br />
che nei vari ruoli del processo si trovano ad affrontare il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> famiglia con tutti i<br />
suoi risvolti <strong>di</strong> natura giuri<strong>di</strong>ca, sociale e umana.<br />
P. GRASSO F. LA LICATA - Pizzini - Veleni - Cicoria - La mafia prima e dopo la<br />
cattura <strong>di</strong> Provenzano<br />
E<strong>di</strong>zione Feltrinelli 2007 pagg. 174<br />
Gli autori hanno scelto la forma del <strong>di</strong>alogo per trattare problemi complessi, <strong>di</strong>fficili,<br />
attuali, <strong>di</strong> rilevanza politica e sociale, oltre che economica, bisognevoli <strong>di</strong> tempestiva<br />
soluzione per evidenti motivi, richiamando così l’interesse dei lettori e stimolandoli ad<br />
attivarsi per promuovere gli incontri delle comunità ai vari livelli, al fine <strong>di</strong> esaminare tutte<br />
le problematiche relative al tema dell’or<strong>di</strong>ne pubblico, della sicurezza sociale, della lotta e<br />
della repressione del fenomeno mafioso.<br />
Dette riunioni saranno promosse e/o organizzate da Enti, Associazioni, Or<strong>di</strong>ni professionali,<br />
etc.<br />
Attraverso le stesse sarà possibile concretizzare l’iter metodologico della conoscenza e<br />
dell’analisi delle molteplici problematiche in materia da parte della Comunità a livello<br />
locale, regionale, nazionale ed europeo.<br />
Ovviamente, al termine <strong>degli</strong> auspicati incontri le relazioni scritte, presentate alle<br />
Istituzioni pubbliche competenti potranno offrire alle medesime la più ampia collaborazione<br />
per la pre<strong>di</strong>sposizione dei programmi in<strong>di</strong>spensabili per realizzare i fini suddetti e<br />
soprattutto per evitare che le associazioni criminose possano assicurarsi i ricambi dei Vertici<br />
e <strong>degli</strong> affiliati.<br />
Peraltro, la globalizzazione del fenomeno criminoso impone il coor<strong>di</strong>namento tra le<br />
Istituzioni pubbliche competenti dei vari Paesi nell’elaborazione dei suddetti programmi,<br />
ormai <strong>di</strong> interesse internazionale, anzi mon<strong>di</strong>ale, perché bisogna ripristinare l’or<strong>di</strong>ne<br />
pubblico ed infondere la necessaria sicurezza alle Comunità.<br />
Non bisogna peraltro sottovalutare che dette esigenze sono state incrinate fortemente<br />
dalla globalizzazione del fenomeno criminoso e della facile esportazione delle tecniche<br />
criminali nei vari Paesi.<br />
688<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
SEGNALAZIONI E RECENSIONI<br />
Tutto ciò ha reso più <strong>di</strong>fficile lo svolgimento delle attività istituzionali delle forze <strong>di</strong><br />
polizia ed ha acuito l’inerzia e la insensibilità dei componenti <strong>di</strong> certe comunità locali <strong>di</strong><br />
fronte a certi eventi nonché ha reso <strong>di</strong>fficile i rapporti tra i medesimi e le istituzioni pubbliche<br />
competenti.<br />
Di certo non può negarsi che sull’attività della Polizia <strong>di</strong> Stato, volta al raggiungimento<br />
delle finalità suddette, influisce notevolmente l’inadeguato controllo e coor<strong>di</strong>namento con<br />
la stessa dei Pubblici Ministeri competenti per <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong>, mal<strong>di</strong>cenze, fughe <strong>di</strong> notizie ed altre<br />
cause mirabilmente riassunte dagli autori nel libro che si recensisce.<br />
La situazione operativa delle forze <strong>di</strong> polizia, almeno nel periodo descritto dagli autori,<br />
era <strong>di</strong>fficile e rallentava le ricerche continuative del boss da parte della polizia, che peraltro<br />
operava in un ambiente poco recettivo e non <strong>di</strong>sposto ad offrire alla medesima la propria<br />
civile collaborazione: alcuni, invero, avrebbero preferito ignorare certi eventi ed azioni della<br />
polizia per la tutela dell’or<strong>di</strong>ne e della sicurezza della stessa Comunità, per evitare <strong>di</strong> urtare<br />
la sensibilità <strong>di</strong> alcuni capi delle associazioni criminose (1° capitolo).<br />
La figura del boss Provenzano, nella descrizione fatta dai due autori, risulta complessa,<br />
sfuggente, introversa e nettamente conforme all’ambiente “<strong>di</strong>fficile” per cui ogni comunicativa<br />
o rapporto sociale anche dopo la cattura del medesimo non appare agevole (2°<br />
capitolo).<br />
Gli autori, quin<strong>di</strong>, esaminano serenamente l’ambiente in cui la mafia opera e, soprattutto,<br />
il controllo che essa ha esercitato sul mercato del lavoro siciliano, i rapporti che essa ha<br />
mantenuto e mantiene tuttora con la politica e le varie classi sociali e professionali: fattori,<br />
questi, che impongono alle forze <strong>di</strong> polizia un adeguamento del sistema <strong>di</strong> lotta all’Organizzazione<br />
criminale “Cosa nostra”.<br />
Purtroppo la suddetta mo<strong>di</strong>fica ha influito negativamente sul <strong>di</strong>fficile rapporto fra i<br />
magistrati inquirenti - preposti al coor<strong>di</strong>namento - e le forze <strong>di</strong> polizia operanti.<br />
Per offrire un’immagine completa <strong>di</strong> detto rapporto, gli autori descrivono nell’intero 4°<br />
capitolo la situazione del Palazzo <strong>di</strong> Giustizia <strong>di</strong> Palermo, la “madre <strong>di</strong> tutti i veleni” e gli<br />
effetti della stessa sulla lotta alla mafia nell’isola, nonché sulle <strong>di</strong>fficoltà per il ripristino<br />
dell’or<strong>di</strong>ne pubblico e della sicurezza delle Comunità siciliane.<br />
Nel 5° capitolo, gli autori descrivono, sia pure sinteticamente, i rapporti <strong>di</strong> “Cosa nostra”<br />
con le altre Organizzazioni criminali nazionali ed internazionali, alquanto favoriti dalla<br />
globalizzazione del fenomeno mafioso in continua espansione per alcuni fattori, quali ad<br />
esempio: la caduta del regime dell’Europa orientale, l’apertura <strong>di</strong> nuove frontiere, l’esportazione<br />
<strong>di</strong> attività criminali, la formazione dei prezzi nel mercato internazionale <strong>di</strong> certi<br />
prodotti molto richiesti dai Paesi emergenti, come il petrolio, il gas, i rifiuti per la<br />
termovalorizzazione, etc.<br />
Appunto per svolgere un ruolo più incisivo nel mercato internazionale le mafie sono<br />
costrette a velocizzare tecniche <strong>di</strong> realtà criminale e ad esportare le stesse in tutti gli stati<br />
europei ed extraeuropei.<br />
Conseguentemente, i programmi <strong>di</strong> lotta e repressione delle associazioni criminali<br />
dovranno essere coor<strong>di</strong>nati in tutte le loro fasi con gli altri Paesi e le Istituzioni pubbliche<br />
operanti e competenti dovranno operare per il raggiungimento dei fini ed obiettivi in<strong>di</strong>cati<br />
negli stessi programmi.<br />
Soltanto in tal modo, l’attività <strong>di</strong> repressione delle mafie potrà raggiungere risultati<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 689
SEGNALAZIONI E RECENSIONI<br />
positivi.<br />
Di certo non bisogna <strong>di</strong>menticare che, come può desumersi dal libro che si recensisce,<br />
uno <strong>degli</strong> obiettivi dei programmi suddetti dovrà essere quello <strong>di</strong> evitare la formazione <strong>di</strong><br />
giovani leve che assicurino i ricambi dei vertici <strong>di</strong> dette Organizzazioni criminali e la<br />
possibilità che le stesse utilizzino nuove tecniche per la realizzazione <strong>di</strong> fatti illeciti. I giovani,<br />
quin<strong>di</strong>, residenti nelle zone ove il fenomeno criminoso assume una particolare rilevanza,<br />
dovranno essere stimolati dalle Istituzioni pubbliche a stu<strong>di</strong>are, a conseguire i titoli necessari<br />
per intraprendere attività professionali, impren<strong>di</strong>toriali, socio-economiche etc. e ad in<strong>di</strong>rizzare<br />
le loro intelligenze e il loro impegno verso attività lecite.<br />
L’aspirazione, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> detti giovani dovrà essere quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare futuri <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong><br />
azienda, qualificati professionisti, vali<strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori etc., svolgendo così un’attività produttiva<br />
per l’effettiva rinascita della Sicilia.<br />
Il libro da noi segnalato offre gli spunti per la redazione dei programmi sopra in<strong>di</strong>cati e<br />
per il contenimento <strong>degli</strong> effetti negativi per l’economia siciliana (eccessivi sbarchi <strong>di</strong><br />
clandestini - potenziali leve delle associazioni criminose qualora non siano inseriti nel<br />
mercato del lavoro, immigrazione nell’isola <strong>di</strong> persone de<strong>di</strong>te ad attività illeciti o poco lecite,<br />
etc.).<br />
In sintesi i programmi più volte citati dovranno anche consentire il ripristino dell’or<strong>di</strong>ne<br />
pubblico e della sicurezza in Italia, negli altri Paesi, ai quali ci riferiamo e soprattutto in<br />
Sicilia, <strong>di</strong> cui dovranno facilitare l’effettiva rinascita affinché l’isola possa svolgere il nuovo<br />
ruolo nei confronti dei Paesi afro-asiatici che si affacciano sul me<strong>di</strong>terraneo e <strong>degli</strong> altri Stati,<br />
con i quali mantiene rapporti commerciali, sociali, culturali, etc.<br />
La realizzazione dei programmi sopra auspicati potrebbe migliorare i rapporti tra le forze<br />
<strong>di</strong> polizia ed i componenti <strong>di</strong> alcune Comunità siciliane e promuovere l’educazione alla<br />
legalità <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni; potenziare l’ausilio dei moderni sistemi tecnologici; utilizzare le<br />
risorse umane <strong>di</strong>sponibili in modo più coor<strong>di</strong>nato, nonché facilitare la collaborazione dei<br />
citta<strong>di</strong>ni, quali soggetti attivi e non semplici destinatari della politica della sicurezza e<br />
dell’or<strong>di</strong>ne pubblico.<br />
<strong>di</strong> Pietro Carnevale<br />
690<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
SEGNALAZIONI E RECENSIONI<br />
Riccardo DELLA VEDOVA - “Co<strong>di</strong>ce dell’Economo” 2007 – 2008<br />
Legislazione comparata Canonico-Civile - Collana “Le Guide” E<strong>di</strong>toriale<br />
Italiana, giugno 2007<br />
Il Co<strong>di</strong>ce dell’Economo è un nuovo volume <strong>di</strong> utilizzazione pratica che riporta<br />
progressivamente la legislazione canonica e la legislazione civilistica italiana su specifici<br />
argomenti aggiornati alle ultime mo<strong>di</strong>fiche (matrimonio, compraven<strong>di</strong>ta, locazione ecc.).<br />
La legislazione canonica è completata con l’in<strong>di</strong>spensabile “Istruzioni in materia<br />
amministrativa 2005” della Conferenza Episcopale Italiana.<br />
Gli argomenti selezionati sono stati ritenuti i più rilevanti e comuni, necessari nella<br />
quoti<strong>di</strong>anità. Le tematiche e gli argomenti stimati <strong>di</strong> minor rilevanza od utilizzo sono stati<br />
omessi.<br />
Questo volume <strong>di</strong> legislazione comparata si prospetta come un nuovo ed utile strumento<br />
per gli economi, parroci, avvocati, biblioteche e cultori della materia che hanno la necessità<br />
<strong>di</strong> reperire velocemente le norme nei due or<strong>di</strong>namenti ed esaminarle congiuntivamente per<br />
loro pratica attuazione.<br />
L’opera è stata concepita in maniera snella ed essenziale tale da fornire però una risposta<br />
autoritativa per rinvenire imme<strong>di</strong>atamente gli istituti canonici e civili riscontrandone le<br />
affinità e le <strong>di</strong>fferenze.<br />
Giovanni Cipollone<br />
TITTA MAZZUCA - “Arringhe in processi in<strong>di</strong>ziari” - Secondo Volume -E<strong>di</strong>zioni<br />
Dialectica - Roma, aprile 2007, pagg. 310<br />
Qualche tempo ad<strong>di</strong>etro, nella prefazione <strong>di</strong> un mio stu<strong>di</strong>o archeologico, tendente ad<br />
accertare la natura <strong>di</strong> un cippo d’area capuana e a decifrare i relativi caratteri epigrafici, avevo<br />
così annotato:<br />
“Nella ricerca della verità non esiste un percorso ideale.<br />
Alle volte, un sentiero invitante e seducente conduce fuori strada; altre volte, un piccolo<br />
ed insignificante rigagnolo, porta verso un vasto mare <strong>di</strong> conoscenza.<br />
La decifrazione <strong>di</strong> una epigrafe, lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un reperto archeologico, richiedono la<br />
percorrenza <strong>di</strong> molteplici tragitti attraverso varie argomentazioni, prospettazioni storiche o<br />
cronologiche, operando raffronti e comparazioni.<br />
Come spesso avviene nel tentativo <strong>di</strong> scoprire l’autore <strong>di</strong> un delitto, l’indagine va avanti<br />
ricorrendo a meto<strong>di</strong> induttivi, formulando ipotesi, elaborando logiche deduzioni o anche<br />
abbandonandosi a scontati deduttivismi.<br />
Alla fine, una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zi precisi, univoci e concordanti, può portare alla soluzione del<br />
problema.<br />
In realtà, però, a meno che non si incorra in un fatto inequivocabilmente sicuro ed<br />
illuminante, più si va avanti nella ricerca e maggiormente si delineano tante insuperabili<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 691
SEGNALAZIONI E RECENSIONI<br />
<strong>di</strong>fficoltà che non consentono <strong>di</strong> scoprire il vero e segreto significato delle cose”.<br />
La lettura del secondo volume delle arringhe pronunciate da Titta Mazzuca in relazione<br />
a processi in<strong>di</strong>ziari – tutti conclusisi con l’assoluzione <strong>degli</strong> imputati – ha rafforzato in me<br />
le idee e le considerazioni svolte sulla ricerca della verità, <strong>di</strong> fronte ad una serie <strong>di</strong> elementi<br />
in<strong>di</strong>ziari.<br />
Del resto, in un suo importante libro pubblicato nel 1978, e cioè “Anatomia dell’errore<br />
giu<strong>di</strong>ziario”, Titta Mazzuca aveva così scritto:<br />
“Da un punto <strong>di</strong> vista accademico, intellettuale, non vi è processo penale più nobile <strong>di</strong><br />
quello in<strong>di</strong>ziario. Il giu<strong>di</strong>ce, senza la facile guida delle prove materiali o <strong>di</strong>rette, deve affidarsi<br />
alla ragione e costruirsi una certezza incrollabile, chiara e monolitica, contro cui s’infranga<br />
ogni dubbio. Sennonché, sin dal primo giorno della professione <strong>di</strong> penalista, il processo<br />
in<strong>di</strong>ziario ha costituito per me il maggior punto d’attrito con l’amministrazione della<br />
giustizia. Mi ha sempre terrorizzato la facilità con cui un innocente – o meglio, un imputato<br />
contro cui non esistono prove sufficienti – possa essere scambiato per colpevole e<br />
condannato. Così durante molti anni ho inseguito, per ragioni professionali, quel sotterraneo<br />
e labirintico itinerario per cui un semplice sospetto può <strong>di</strong>latarsi fino all’inverosimile,<br />
attraverso la prevenzione, la suggestione, il mendacio, l’ignoranza, la negligenza, e <strong>di</strong>venire<br />
in<strong>di</strong>zio e quin<strong>di</strong> prova”.<br />
Probabilmente, ciò che più colpisce il lettore è l’entusiasmo e la passione con cui l’A.<br />
affronta, con una oratoria asciutta e stringata, ma densa <strong>di</strong> contenuti, il problema della prova<br />
e come riesca a scar<strong>di</strong>nare l’accusa e annullare con approfon<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>alettica gli elementi<br />
in<strong>di</strong>ziari.<br />
In alcune arringhe sbalor<strong>di</strong>sce il suo tecnicismo giuri<strong>di</strong>co, in altre la introspezione<br />
psicologica.<br />
I giovani colleghi che si affacciano alla professione potranno comprendere quanta<br />
sofferenza possa esservi nell’affrontare una arringa, soprattutto se si è convinti dell’innocenza<br />
del proprio assistito e quali pulsioni scuotano il petto nel tendere l’anima verso l’alto.<br />
Giovanni Cipollone<br />
692<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
FORMAZIONE CONTINUA<br />
REGOLAMENTO APPROVATO DAL C.N.F. IL 13 LUGLIO 2007<br />
IL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
Considerato<br />
♦ che a se medesimo e ai Consigli dell’or<strong>di</strong>ne <strong>degli</strong> avvocati è affidato il compito<br />
<strong>di</strong> tutelare l’interesse pubblico al corretto esercizio della professione e quello <strong>di</strong><br />
garantire la competenza e la professionalità dei propri iscritti, nell’interesse della<br />
collettività;<br />
♦ che, in particolare, al Consiglio nazionale forense è attribuito dalla legge il<br />
potere <strong>di</strong> determinare i principi ed i precetti della deontologia professionale, che<br />
la giurisprudenza delle sezioni unite della Corte <strong>di</strong> cassazione considera norme<br />
giuri<strong>di</strong>che;<br />
♦ che il Co<strong>di</strong>ce deontologico forense, all’art 2, impone all’avvocato il dovere d<br />
competenza, prevedendo, fra l’altro, che “l’avvocato non deve accettare incarichi che<br />
sappia dl non potere svolgere con adeguata competenza” e che “l’accettazione <strong>di</strong> un<br />
determinato incarico professionale fa presumere la competenza a svolgere quell’incarico”<br />
♦ che l’art. 13 del Co<strong>di</strong>ce deontologico forense <strong>di</strong>spone: «È dovere dell’avvocato<br />
curare costantemente la propria preparazione professionale, conservando e accrescendo le<br />
conoscenze con particolare riferimento ai settori nei quali svolga 1’attività»;<br />
♦ che l’obbligo formativo è assolto, tra l’altro, con «lo stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale e la<br />
partecipazione a iniziative culturali in campo giuri<strong>di</strong>co e forense», rispettando "l’ regolamenti<br />
del Consiglio nazionale forense e del Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> appartenenza concernenti<br />
gli obblighi e i programmi formativi";<br />
♦ che, oltre che in ambito deontologico, il possesso <strong>di</strong> un adeguato bagaglio <strong>di</strong><br />
conoscenze e <strong>di</strong> sapere, anche a carattere specialistico, da aggiornare ed arricchire<br />
perio<strong>di</strong>camente si apprezza in prospettiva comunitaria, mentre l’importanza e la<br />
rilevanza costituzionale dell’attività professionale forense ne impone un esercizio<br />
consapevole e socialmente responsabile, quale mezzo attuazione dell’or<strong>di</strong>namento<br />
per i fini della giustizia,<br />
♦ che la continuità nella formazione e la costanza nell’aggiornamento assicurano<br />
più elevata qualità della prestazione professionale e adeguato contatto con il<br />
<strong>di</strong>ritto vivente, soprattutto in presenza <strong>di</strong> un sistema normativo complesso e <strong>di</strong> una<br />
produzione giurisprudenziale sempre più numerosa e sofisticata;<br />
♦ che l’intensità e la qualità specifica della formazione e dell’aggiornamento<br />
variano in rapporto al settore <strong>di</strong> esercizio dell’attività, a seconda che si tratti <strong>di</strong><br />
attività generalista, prevalente o specialistica;<br />
♦ che il regolamento <strong>di</strong> cui infra ha riguardo all’aggiornamento per l’attività<br />
generalista e prevalente, mentre è rinviato a <strong>di</strong>verso regolamento da adottare in<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 693
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
prosieguo la <strong>di</strong>sciplina dell’aggiornamento per l’attività specialistica;<br />
♦ che, sino all’adozione <strong>di</strong> quest’ultimo, anche per gli esercenti attività<br />
specialistica” ai sensi delle vigenti <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge valgono gli obblighi e le<br />
modalità <strong>di</strong> espletamento dell’aggiornamento previsti per gli esercenti attività<br />
generalista e prevalente;<br />
ha approvato il seguente<br />
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA<br />
Articolo 1<br />
Formazione professionale continua<br />
1. L’avvocato iscritto all’albo ed il praticante abilitato al patrocinio, dopo il<br />
conseguimento del certificato <strong>di</strong> compiuta pratica hanno l’obbligo <strong>di</strong> mantenere<br />
e aggiornare la propria preparazione professionale...<br />
2. A tal fine, essi hanno il dovere <strong>di</strong> partecipare alle attività <strong>di</strong> formazione<br />
professionale continua <strong>di</strong>sciplinate dal presente regolamento, secondo le modalità<br />
ivi in<strong>di</strong>cate.<br />
3. L’adempimento <strong>di</strong> tale dovere, con riferimento agli ambiti in cui si comunica<br />
<strong>di</strong> esercitare l’attività professionale prevalente, è, altresì, con<strong>di</strong>zione per la spen<strong>di</strong>ta<br />
deontologicamente corretta, ai sensi dell’art. 17 bis del co<strong>di</strong>ce deontologico<br />
forense, dell’in<strong>di</strong>cazione dell’attività prevalente in qualsiasi comunicazione <strong>di</strong>retta<br />
al singolo o alla collettività.<br />
4. Con l’espressione formazione professionale continua si intende ogni attività <strong>di</strong><br />
accrescimento ed approfon<strong>di</strong>mento delle conoscenze e delle competenze professionali,<br />
nonché il loro aggiornamento me<strong>di</strong>ante la partecipazione ad iniziative<br />
culturali in campo giuri<strong>di</strong>co e forense.<br />
Articolo 2<br />
Durata e contenuto dell’obbligo<br />
1. L’obbligo <strong>di</strong> formazione decorre dal 1 ° gennaio dell’anno solare successivo<br />
a quello <strong>di</strong> iscrizione all’albo o <strong>di</strong> rilascio del certificato <strong>di</strong> compiuta pratica, con<br />
facoltà dell’interessato <strong>di</strong> chiedere ed ottenere il riconoscimento <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti formativi<br />
maturati su base non obbligatoria, ma in conformità alle previsioni del presente<br />
regolamento, nel periodo intercorrente fra la data d’iscrizione all’albo o del rilascio<br />
del certificato <strong>di</strong> compiuta pratica e l’inizio dell’obbligo formativo.<br />
L’anno formativo coincide con quello solare.<br />
2. Il periodo <strong>di</strong> valutazione della formazione continua ha durata triennale.<br />
L’unità <strong>di</strong> misura della formazione continua è il cre<strong>di</strong>to formativo.<br />
3. Ogni iscritto deve conseguire nel triennio almeno n. 90 cre<strong>di</strong>ti formativi, e<br />
694<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
sono attribuiti secondo i criteri in<strong>di</strong>cati nei successivi artt. 3 e 4, <strong>di</strong> cui almeno n.<br />
20 cre<strong>di</strong>ti formativi debbono essere conseguiti in ogni singolo anno formativo.<br />
4. Ogni iscritto sceglie liberamente gli eventi e le attività formative da svolgere,<br />
in relazione ai settori <strong>di</strong> attività professionale esercitata, nell’ambito <strong>di</strong> quelle<br />
in<strong>di</strong>cate ai successivi articoli 3 e 4, ma almeno n. 15 cre<strong>di</strong>ti formativi nel triennio<br />
devono derivare da attività ed eventi formativi aventi ad oggetto l’or<strong>di</strong>namento<br />
professionale e previdenziale e la deontologia.<br />
5. L’iscritto che, dando con qualunque modalità consentita informazione a<br />
terzi, intenda fornire le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui al precedente articolo 1, comma 3, dovrà<br />
aver consegui o, nel periodo <strong>di</strong> valutazione che precede l’informazione, non meno<br />
<strong>di</strong> 30 cre<strong>di</strong>ti formativi nell’ambito <strong>di</strong> esercizio dell’attività professionale che<br />
intende in<strong>di</strong>care..<br />
Articolo 3<br />
Eventi formativi<br />
1. Integra assolvimento <strong>degli</strong> obblighi <strong>di</strong> formazione professionale continua la<br />
partecipazione effettiva e adeguatamente documentata agli eventi <strong>di</strong> seguito<br />
in<strong>di</strong>cati:<br />
a) corsi <strong>di</strong> aggiornamento e masters, seminari, convegni,, giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e<br />
tavole rotonde, anche se eseguiti con modalità telematiche, purché sia possibile il<br />
controllo della partecipazione;<br />
b) commissioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, gruppi <strong>di</strong> lavoro o commissioni consiliari, istituiti dal<br />
Consiglio nazionale forense e dai Consigli dell’or<strong>di</strong>ne, o da organismi nazionali ed<br />
internazionali della categoria professionale;<br />
c) altri eventi specificamente in<strong>di</strong>viduati dal Consiglio nazionale forense e dai<br />
Consigli dell’or<strong>di</strong>ne.<br />
2. La partecipazione agli eventi formativi sopra in<strong>di</strong>cati attribuisce n. cre<strong>di</strong>to<br />
formativo per ogni ogni ora <strong>di</strong> partecipazione, con il limite massimo <strong>di</strong> n. 24 cre<strong>di</strong>ti<br />
per la partecipazione ad ogni singolo evento formativo.<br />
3. La partecipazione agli eventi <strong>di</strong> cui alle lettere a) e b) rileva ai fini dell’adempimento<br />
del dovere <strong>di</strong> formazione continua, a con<strong>di</strong>zione che essi siano promossi<br />
od organizzati dal Consiglio nazionale forense o dai singoli Consigli dell’or<strong>di</strong>ne<br />
territoriali, o, se organizzati da associazioni forensi, altri enti, istituzioni od<br />
organismi pubblici o privati, sempre che siano stati preventivamente accre<strong>di</strong>tati,<br />
anche sulla base <strong>di</strong> programmi a durata semestrale o annuale, dal Consiglio<br />
nazionale forense o dai sin oli Consigli dell’or<strong>di</strong>ne territoriali, a seconda della<br />
rispettiva competenza.<br />
A tal fine:<br />
- appartiene alla competenza del Consiglio nazionale forense l’accre<strong>di</strong>tamento<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 695
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
<strong>di</strong> eventi da svolgersi all’estero, che siano organizzati da organismi stranieri, ovvero<br />
-a richiesta dei soggetti organizzatori- quelli che prevedono la ripetizione <strong>di</strong> identici<br />
programmi in più circondari o <strong>di</strong>stretti;<br />
- appartiene alla competenza dei singoli Consigli dell’or<strong>di</strong>ne territoriali l’accre<strong>di</strong>tamento<br />
<strong>di</strong> ogni altro evento, in ragione del suo luogo <strong>di</strong> svolgimento.<br />
4. L’accre<strong>di</strong>tamento viene concesso valutando la tipologia e la qualità dell’evento<br />
formativo, nonché gli argomenti trattati. A tal fine gli enti ed associazioni che<br />
intendono ottenere l’accre<strong>di</strong>tamento preventivo <strong>di</strong> eventi formativi da loro organizzati<br />
devono presentare al Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne locale ovvero al Consiglio<br />
nazionale forense, secondo la rispettiva competenza, una relazione dettagliata con<br />
tutte le in<strong>di</strong>cazioni necessarie a consentire la piena valutazione dell’evento anche<br />
in relazione alla sua rispondenza alle finalità del presente regolamento.. A tal fine<br />
il Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne o il Consiglio nazionale forense richiedono, ove necessario,<br />
informazioni o documentazione e si pronunciano sulla domanda <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />
con decisione motivata entro quin<strong>di</strong>ci giorni dalla data <strong>di</strong> deposito della<br />
domanda o delle informazioni e della documentazione richiesta. In caso <strong>di</strong> silenzio<br />
protratto oltre il quin<strong>di</strong>cesimo giorno l’accre<strong>di</strong>tamento si intende concesso.<br />
Il Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne competente o il Consiglio nazionale forense potranno<br />
accre<strong>di</strong>tare anche eventi non programmati, a richiesta dell’interessato e con -<br />
decisione motivata da assumere entro il termine <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci giorni dalla richiesta;<br />
in caso <strong>di</strong> mancata risposta entro il termine in<strong>di</strong>cato, l’accre<strong>di</strong>tamento si intenderà<br />
concesso.<br />
Il Consiglio nazionale forense può stipulare con la Cassa Nazionale <strong>di</strong> previdenza<br />
e assistenza forense e con le Associazioni forensi riconosciute maggiormente<br />
rappresentative sul piano nazionale dal Congresso nazionale forense specifici<br />
protocolli, applicabili anche in sede locale, allo scopo <strong>di</strong> semplificare ed accelerare<br />
le procedure <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento <strong>degli</strong> eventi programmati e <strong>di</strong> quelli ulteriori.<br />
5. Ciascun Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne dà imme<strong>di</strong>ata notizia al Consiglio nazionale<br />
fesse <strong>di</strong> tutti gli eventi formativi da esso medesimo organizzati o altrimenti<br />
accre<strong>di</strong>ti. Il Consiglio nazionale forense ne cura la pubblicazione nel suo sito fernet<br />
per consentire la loro più vasta <strong>di</strong>ffusione e conoscenza anche al fine <strong>di</strong> permettere<br />
la partecipazione a detti eventi <strong>di</strong> iscritti in albi e registri tenuti da altri Consigli.<br />
Articolo 4<br />
Attività formative<br />
1. Integra assolvimento <strong>degli</strong> obblighi <strong>di</strong> formazione professionale continua<br />
anche o svolgimento delle attività <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cate:<br />
a) relazioni o lezioni negli eventi formativi <strong>di</strong> cui alle lettere a) e b) dell’art. 3,<br />
ovvero nelle scuole forensi - o nelle scuole <strong>di</strong> specializzazione per le professioni<br />
legali;<br />
696<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
b) pubblicazioni in materia giuri<strong>di</strong>ca su riviste specializzate a <strong>di</strong>ffusione o <strong>di</strong><br />
rilevanza nazionale, anche on line, ovvero pubblicazioni <strong>di</strong> libri, saggi, monografie<br />
o trattati, anche come opere collettanee, su argomenti giuri<strong>di</strong>ci;<br />
c) contratti <strong>di</strong> insegnamento in materie giuri<strong>di</strong>che stipulati con istituti universitari<br />
ed enti equiparati;<br />
d) partecipazione alle commissioni per gli esami <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> avvocato, per tutta<br />
la durata dell’esame.<br />
e) il compimento d altre attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed aggiornamento svolte in autonomia<br />
nell’ambito ‘della propria organizzazione professionale, che siano state preventivamente<br />
autorizzate e riconosciute come tali dal Consiglio nazionale forense o dai<br />
Consigli dell’or<strong>di</strong>ne competenti.<br />
2. Il Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne attribuisce i cre<strong>di</strong>ti formativi per le attività sopra<br />
in<strong>di</strong>cate, tenuto conto della natura della attività svolta e dell’impegno dalla stessa<br />
richiesto, con il limite massimo <strong>di</strong> n. 12 cre<strong>di</strong>ti per le attività <strong>di</strong> cui alla lettera a),<br />
<strong>di</strong> n. 12 cre<strong>di</strong>ti per le attività <strong>di</strong> cui alla lettera b), <strong>di</strong> n. 24 cre<strong>di</strong>ti per le attività <strong>di</strong><br />
cui alla lettera c), <strong>di</strong> n. 24 cre<strong>di</strong>ti per le attività <strong>di</strong> cui alla lettera d) e <strong>di</strong> n. 12 cre<strong>di</strong>ti<br />
annuali per le attività <strong>di</strong> cui alla lettera e).<br />
Articolo 5<br />
Esoneri<br />
1. Sono esonerati dagli obblighi formativi, relativamente alle materie insegnamento,<br />
ma fermo l’obbligo <strong>di</strong> aggiornamento in materia deontologica, previdenziale<br />
e <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento professionale, i docenti universitari <strong>di</strong> prima e seconda<br />
fascia, nonché i ricercatori con incarico <strong>di</strong> insegnamento.<br />
2. Il Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne, su domanda dell’interessato, può esonerare, anche<br />
parzialmente determinandone contenuto e modalità, l’iscritto dallo svolgimento<br />
dell’attività formativa, nei casi <strong>di</strong>:<br />
- gravidanza, parto, adempimento da parte dell’uomo o della donna <strong>di</strong> doveri<br />
collegati alla paternità o alla maternità in presenza <strong>di</strong> figli minori; - grave malattia<br />
o infortunio od altre con<strong>di</strong>zioni personali; - interruzione per un periodo non<br />
inferiore a sei mesi dell’attività professionale o trasferimento <strong>di</strong> questa all’estero;<br />
- altre ipotesi in<strong>di</strong>cate dal Consiglio nazionale forense.<br />
Il Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne può altresì <strong>di</strong>spensare dall’obbligo formativo, in tutto<br />
o in parte, l’iscritto che ne faccia domanda e che abbia superato i 40 anni <strong>di</strong><br />
iscrizione all’albo, tenendo conto, con decisione motivata, del settore <strong>di</strong> attività,<br />
della quantità e qualità della sua attività professionale e <strong>di</strong> ogni altro elemento utile<br />
alla valutazione della domanda.<br />
3. L’esonero dovuto ad impe<strong>di</strong>mento può essere accordato limitatamente a<br />
periodo <strong>di</strong> durata dell’impe<strong>di</strong>mento.<br />
4. All’esonero consegue la riduzione dei cre<strong>di</strong>ti formativi da acquisire nel corso<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 697
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
del triennio, proporzionalmente alla durata dell’esonero, al suo contenuto ed alle<br />
sue modalità, se parziale.<br />
Articolo 6<br />
Adempimenti <strong>degli</strong> iscritti e inosservanza dell’obbligo formativo<br />
1. Ciascun iscritto deve depositare al Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne al quale è iscritto una<br />
sintetica relazione che certifica il percorso formativo seguito nell’anno precedente,<br />
in<strong>di</strong>cando gli eventi formativi seguiti, anche me<strong>di</strong>ante autocertificazione.<br />
2. Costituiscono illecito <strong>di</strong>sciplinare il mancato adempimento dell’obbligo<br />
formativo e la mancata o infedele certificazione del percorso formativo seguito.<br />
3. La sanzione è commisurata alla gravi à della violazione.<br />
Articolo 7<br />
Attività del Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne<br />
1. Ciascun Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne dà attuazione alle attività <strong>di</strong> formazione<br />
professionale e vigila sull’effettivo adempimento dell’obbligo formativo da parte<br />
<strong>degli</strong> iscritti nei mo<strong>di</strong> e con i mezzi ritenuti più opportuni, regolando le modalità<br />
del rilascio <strong>degli</strong> attestati <strong>di</strong> partecipazione agli eventi formativi organizzati dallo<br />
stesso Consiglio.<br />
2. In particolare, i Consigli dell’or<strong>di</strong>ne, entro il 31 ottobre <strong>di</strong> ogni anno<br />
pre<strong>di</strong>spongono, anche <strong>di</strong> concerto tra loro, un piano dell’offerta formativa che<br />
intendono proporre nel corso dell’anno successivo, in<strong>di</strong>cando i cre<strong>di</strong>ti formativi<br />
attribuiti per la partecipazione a ciascun evento. Nel programma annuale devono<br />
essere previsti eventi formativi aventi ad oggetto la materia deontologica, previdenziale<br />
e l’or<strong>di</strong>namento professionale .<br />
3. I Consigli dell’or<strong>di</strong>ne realizzano il programma, anche <strong>di</strong> concerto con altri<br />
Consigli dell’or<strong>di</strong>ne o nell’ambito delle Unioni <strong>di</strong>strettuali, ove costituite. Possono<br />
realizzarlo anche in collaborazione con Associazioni forensi, o con altri enti che<br />
non abbiano fini <strong>di</strong> lucro, avvalendosi, se lo ritengano opportuno, <strong>di</strong> apposito ente<br />
da essi costituito, partecipato e comunque controllato. Essi favoriscono la formazione<br />
gratuita in misura tale da consentire a ciascun iscritto l’adempimento<br />
dell’obbligo formativo, realizzando eventi formativi non onerosi, allo scopo<br />
determinando la contribuzione richiesta ai partecipanti col limite massimo del solo<br />
recupero delle spese vive sostenute. A tal fine utilizzeranno risorse proprie o quelle<br />
ottenibili da, sovvenzioni o contribuzioni erogate da enti finanziatori pubblici o<br />
privati. I Consigli potranno inoltre organizzare attività formative, unitamente a so<br />
tti, anche se operanti con finalità <strong>di</strong> lucro, sempre che nessuna utilità, <strong>di</strong>retta o<br />
in<strong>di</strong>retta, ad essi ne derivi, ulteriore rispetto a quella consistente nell’esonero dalle<br />
spese <strong>di</strong> organizzazione <strong>degli</strong> eventi.<br />
4. Entro il 31 ottobre <strong>di</strong> ogni anno, i Consigli dell’or<strong>di</strong>ne sono tenuti a<br />
698<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
comunicare al Consiglio nazionale forense una relazione che illustri il piano<br />
dell’offerta formativa dell’anno solare successivo, ne evidenzi i costi per i partecipanti,<br />
segnali i soggetti attuatori e in<strong>di</strong>chi i criteri e le finalità cui il Consiglio si è<br />
attenuto nella pre<strong>di</strong>sposizione del programma stesso. Se la programmazione sia<br />
avvenuta <strong>di</strong> concerto tra più Consigli, essi potranno inviare un’unica relazione.<br />
5. I Consigli dell’or<strong>di</strong>ne, anche in collaborazione con altri Consigli, con<br />
associazioni forensi, enti od istituzioni ed altri soggetti, potranno organizzare nel<br />
corso dell’anno eventi formativi ulteriori, rispetto a quelli già programmati,<br />
attribuendo i cre<strong>di</strong>ti secondo i criteri <strong>di</strong> cui al precedente art. 3 e dandone<br />
comunicazione al Consiglio nazionale forense.<br />
Articolo 8<br />
Controlli del Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne<br />
1. Il Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne verifica l’effettivo adempimento dell’obbligo formativo<br />
da parte <strong>degli</strong> iscritti, attribuendo agli eventi e alle attività formative documentate<br />
i cre<strong>di</strong>ti formativi secondo i criteri in<strong>di</strong>cati dagli artt. 3 e 4.<br />
2. Ai fini della verifica, il Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne deve svolgere attività <strong>di</strong><br />
controllo, anche a campione, ed allo scopo può chiedere all’iscritto ed ai soggetti<br />
che hanno organizzato gli eventi formativi chiarimenti e documentazione integrativa.<br />
3. Ove i chiarimenti non siano forniti e la documentazione integrativa richiesta<br />
non sia depositata entro il termine <strong>di</strong> giorni 30 dalla richiesta, il Consiglio non<br />
attribuisce cre<strong>di</strong>ti formativi per gli eventi e le attività che non risultino adeguatamente<br />
documentate.<br />
4. Per lo svolgimento <strong>di</strong> tali attività, il Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne può avvalersi <strong>di</strong><br />
apposita commissione, costituita anche da soggetti esterni al Consiglio. In questo<br />
caso, il parere espresso dalla commissione è obbligatorio, ma può essere <strong>di</strong>satteso<br />
dal Consiglio con deliberazione motivata.<br />
Articolo 9<br />
Attribuzioni del Consiglio nazionale forense<br />
1. Il Consiglio nazionale forense:<br />
a) promuove ed in<strong>di</strong>rizza lo svolgimento della formazione professionale<br />
continua in<strong>di</strong>viduandone i nuovi settori <strong>di</strong> sviluppo.<br />
b) valuta le relazioni trasmesse dai Consigli dell’or<strong>di</strong>ne a norma del precedente<br />
art. 7, anche costituendo apposite Commissioni aperte alla partecipazione <strong>di</strong><br />
soggetti esterni al Consiglio nazionale forense, esprimendo il proprio parere<br />
sull’adeguatezza dei piani dell’offerta formativa organizzati dai Consigli dell’or<strong>di</strong>ne,<br />
eventualmente in<strong>di</strong>cando le mo<strong>di</strong>fiche che vi debbano essere apportate, con<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> assicurare l’effettività e l’uniformità della formazione continua. In<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 699
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
mancanza <strong>di</strong> espressione del parere entro il termine <strong>di</strong> trenta giorni dalla presentazione<br />
delle relazioni, il programma formativo si intende approvato.<br />
In caso <strong>di</strong> parere negativo, il Consiglio dell’or<strong>di</strong>ne è tenuto, nei trenta giorni<br />
successivi, a trasmettere un nuovo programma formativo, che tenga conto delle<br />
in<strong>di</strong>cazioni e dei rilievi formulati dal Consiglio nazionale forense.<br />
2. Esso inoltre, anche tramite la Fondazione Scuola Superiore dell’Avvocatura,<br />
la Fondazione dell’Avvocatura Italiana e la fondazione per l’Informatica e l’Innovazione<br />
Forense:<br />
a) favorisce l’ampliamento dell’offerta formativa, anche organizzando <strong>di</strong>rettamente<br />
eventi formativi, se del caso in collaborazione con il C.S.M.;<br />
b) assiste i Consigli dell’or<strong>di</strong>ne nella pre<strong>di</strong>sposizione e nell’attuazione dei<br />
programmi formativi e vigila sull’adempimento da parte dei Consigli delle incombenze<br />
ad essi affidate;<br />
Articolo 10<br />
Norme <strong>di</strong> attuazione<br />
Il Consiglio nazionale forense si riserva <strong>di</strong> emanare le norme <strong>di</strong> attuazione e coor<strong>di</strong>namento<br />
che si rendessero necessarie in sede <strong>di</strong> applicazione del presente regolamento.<br />
Articolo 11<br />
Entrata in vigore e <strong>di</strong>sciplina transitoria<br />
1 Il presente regolamento entra in vigore dal 1 ° settembre 2007.<br />
2. Il primo periodo <strong>di</strong> valutazione della formazione continua decorre dal 1 ° gennaio<br />
2008.<br />
3. Nel primo triennio <strong>di</strong> valutazione a partire dall’entrata in vigore del presente<br />
regolamento, i cre<strong>di</strong>ti formativi da conseguire sono ridotti a venti per chi abbia compiuto<br />
entro il 1 ° settembre 2007 od abbia a compiere entro il l ° settembre 2008 il quarantesimo<br />
anno d’iscrizione all’albo ed a cinquanta per ogni altro iscritto, col minimo <strong>di</strong> 9 cre<strong>di</strong>ti per<br />
il primo anno formativo, <strong>di</strong> 12 per il secondo e <strong>di</strong> 18 per il terzo, dei quali in materia <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>namento forense, previdenza e deontologia almeno 6 cre<strong>di</strong>ti nel triennio formativo.<br />
4. L’articolo 1, comma 3 del presente regolamento si applica a partire dal settembre 2008.<br />
5. Per il primo triennio <strong>di</strong> valutazione l’iscritto che, dando con qualunque modalità<br />
consentita informazione a terzi, intenda fornire le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui all’articolo 1, comma<br />
3, dovrà aver conseguito nei 12 mesi precedenti l’informazione non meno <strong>di</strong> 10 cre<strong>di</strong>ti<br />
formativi nell’ambito <strong>di</strong> esercizio dell’attività professionale che intende in<strong>di</strong>care.<br />
700<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
NUOVE ISCRIZIONI – MAGGIO 2007<br />
ALBO ORDINARIO<br />
AMELIA Fabrizio Corso Vittorio Emanuele II, 252 15.06.2000<br />
(Roma 25.01.1965) tel. 06.6864694<br />
AMENDOLA Serafina Denise Viale Giuseppe Mazzini, 134 6.05.2000<br />
(Adliswil 27.03.1970) tel. 06.3722405<br />
AMERISE Carmela Via Michele <strong>di</strong> Lando, 114 31.05.2007<br />
(Cosenza 30.08.1977)<br />
ANNICCHIARICO Marianna Via Gabrio Serbelloni, 82 3.05.2007<br />
(Avellino 15.03.1978) tel. 3385614064<br />
ANTONINI Luca Via Giovanni Nicotera, 29 3.05.2007<br />
(Roma 30.06.1973) tel. 06.3213794<br />
BAINI Valentina Via P.S. Mancini, 2 3.05.2007<br />
(Roma 21.09.1974) tel. 06.32651929<br />
BARAGLIA Simone Via Antonio Maria Lorgna, 38b 24.05.2007<br />
(Roma 10.10.1978) tel. 06.5030566<br />
CALCERANO Giovanna Via Gregoriana, 54 24.05.2007<br />
(Roma 03.06.1976) tel. 06.69190200<br />
CAMPADELLI Cristina Via Fratelli Ruspoli, 2 24.05.2007<br />
(Fano 27.07.1972) tel. 06.8419920<br />
CAPPALONGA Mario Via Arenula, 16 17.05.2007<br />
(Vipiteno 19.01.1959) tel. 06.6893019<br />
COSENZA Maria Giovanna Via Crescenzio, 82 17.05.2007<br />
(Roma 24.11.1960) tel. 06.45447299<br />
D’AMELIO Luca Via A. Bertoloni, 26/b 3.05.2007<br />
(Roma 25.02.1978) tel. 06.8072034<br />
D’AMICO Susanna Via del Labaro, 187 17.05.2007<br />
(Roma 01.01.1976)<br />
DELLA MARRA Tatiana Via A. Baldovinetti, 85 11.11.1996<br />
(Aosta 12.07.1965) tel. 06.5034882<br />
DI FRANCESCO Evasio Via G. Savonarola, 6 10.05.2007<br />
(Magliano Romano 17.02.1940) tel. 06.39723536<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 701
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
DI FRANCO Stefania Beatrice M. Via Orazio, 3 10.05.2007<br />
(Milano 09.01.1974) tel. 06.3234401<br />
DI GIROLAMO Elisabetta Via <strong>di</strong> Torpignattara, 20 24.05.2007<br />
(Roma 30.03.1975) tel. 06.2411486<br />
DI VILIO Anna Via Lucrino, 41 31.05.2007<br />
(Napoli 23.07.1980) tel. 3478717677<br />
DODARO Simona Via del Banco <strong>di</strong> S.Spirito, 42 31.05.2007<br />
(Cosenza 24.09.1980) tel. 06.68482201<br />
FANI Suela Via della Giuliana, 66 10.05.2007<br />
(Durazzo (albania) 16.04.1974) tel. 06.45423548<br />
FIORI Clau<strong>di</strong>o Via Massaciuccoli, 12 17.05.2007<br />
(Latina 03.04.1979) tel. 06.45423667<br />
GIARDETTI Marco Via Famiano Strada, 8 24.05.2007<br />
(Roma 09.04.1979) tel. 06.7825531<br />
GRIFONI Raquel Justine Lungotevere Prati, 17 10.05.2007<br />
(Londra (gb) 13.07.1975) tel. 06.64760314<br />
GUAGLIANONE Simone Via del Vascello, 6 24.05.2007<br />
(Roma 06.06.1979) tel. 06.5898888<br />
LEGITIMO Giovanna Gaia Via dei Villini, 10 10.05.2007<br />
(Roma 11.01.1975) tel. 06.4402130<br />
LIBRANDI Salvatore Via Merulana, 43 24.05.2007<br />
(Vibo Valentia 07.01.1946) tel. 06.4464426<br />
LOMBARDI Antonio Lung.re Arnaldo da Brescia, 9 3.05.2007<br />
(Venezia 08.10.1979) tel. 06.328521<br />
MANGANO Alessandro Via E. Tazzoli, 2 22.10.1998<br />
(Roma 06.04.1971) tel. 06.3701470<br />
MARRA Pasquale Via Vitaliano Brancati, 65 31.05.2007<br />
(S.Maria Capua Vetere 03.08.1973) tel. 3498014413<br />
MICCI Flavia Via Ottaviano, 9 23.01.2001<br />
(Roma 21.01.1968) tel. 06.452217224<br />
MIZZELLI Riccardo Via Monte Zebio, 32 10.05.2007<br />
(Civita Castellana 11.02.1974) tel. 06.3226758<br />
702<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
MONORCHIO Ilaria Giulia Via F. Ferrara, 6 Int. 2 20.11.2002<br />
(Reggio Calabria 16.05.1974) tel. 3394951188<br />
NOTARI Virgilio Via Luigi Capuana, 10 17.05.2007<br />
(Roma 15.03.1976) tel. 06.8273574<br />
ORLANDO Emmanuel Via Gualtiero Serafino, 8 17.05.2007<br />
(Charleroi 02.12.1975) tel. 06.39737390<br />
PACE Francesca Via Parigi, 11 26.04.1988<br />
(Roma 01.04.1961) tel. 06.4888701<br />
PALMIERO Arianna Via Pietro Aretino, 63 24.05.2007<br />
(Roma 28.06.1978) tel. 06.8277427<br />
PANVINI ROSATI Marco Maria Piazza Adriana, 20 24.05.2007<br />
(Roma 02.04.1976) tel. 06.68806627<br />
PAPA MALATESTA Alfonso Maria Piazza Barberini, 12 11.10.1994<br />
(Napoli 17.07.1966) tel. 06.4871829<br />
PENTIMONE Giovanna Via S. Basilio, 72 17.05.2007<br />
(Pisa 23.06.1975) tel. 06.809551<br />
PESCE Salvatore Via Enrico Fermi, 80 29.10.2002<br />
(Napoli 27.09.1969) tel. 06.5594290<br />
PICARELLI Chiara Corso Vittorio Emanuele II, 284 10.05.2007<br />
(Roma 22.02.1978) tel. 06.684271<br />
SALIOLA Emily Jane Via Crescenzio, 69 17.05.2007<br />
(Roma 09.02.1978) tel. 06.64760063<br />
SCHETTINI Giulia Via dei Giordani, 29 31.05.2007<br />
(Roma 09.07.1978) tel. 06.86324440<br />
SPAGNOLO Floriana Viale <strong>di</strong> Trastevere, 209 20.12.2005<br />
(Locri 30.09.1977) tel. 06.5814320<br />
SVAMPA Massimiliano Via Guido Reni, 33 3.05.2007<br />
(Roma 30.03.1970) tel. 06.3241019<br />
TATOZZI Gianfranco Via P. Calamatta, 27 24.05.2007<br />
(L’aquila 22.11.1939) tel. 335202061<br />
TEDESCO Veronica Anna Via Archimede, 129 11.12.2001<br />
(Catania 26.07.1970) tel. 06.80691126<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 703
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
TODESCAN Anna Lungotevere Marzio, 1 17.05.2007<br />
(Arzignano 25.02.1977) tel. 06.6897195<br />
TOLLIS Ida Via Edoardo Scarfoglio, 34 3.05.2007<br />
(Sora 16.03.1966) tel. 3402365799<br />
VALERIO Daniela Via Banco <strong>di</strong> Santo Spirito, 42 15.03.2004<br />
(Belleville 22.11.1972) tel. 06.68808003<br />
ELENCO SPECIALE<br />
NAPOLITANO Alessandro S.a.c.e. S.p.a. 12.10.2000<br />
(Roma 02.02.1966) Via Poli, 37 - tel. 06.6736260<br />
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE<br />
GAROFOLI Umberto (Omegna 14.03.1973) a El.Spec. I.s.v.a.p. 22.11.2001<br />
LIVI Maria Alessandra (Firenze 05.04.1964) a El.Spec. Professori Universitari 9.01.1992<br />
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO<br />
PARRELLA Filippo (Roma 05.05.1963) da El.Spec. Professori Universitari 27.07.1989<br />
VARIAZIONI ELENCO SPECIALE<br />
RICCI Chiara (Bari 03.06.1959) da El.Spec. Reg. Puglia a Provincia <strong>di</strong> Roma 20.01.2000<br />
CANCELLAZIONI PER DECESSO<br />
AGAMBEN Alfredo (L’aquila 19.12.1937) dec. 8.07.2006 17.05.2007<br />
BAZZANI Alessandro (Roma 17.07.1922) dec. 26.11.2006 24.05.2007<br />
MALGERI Salvatore (Reggio Calabria 06.06.1948) dec. 14.04.2007 03.05.2007<br />
PALLOTTINO Michele (Roma 10.07.1943) dec. 8.03.2007 17.05.2007<br />
PERILLI Vincenzo (Bologna 25.07.1934) dec. 8.01.2007 24.05.2007<br />
POMARICI Guido (Roma 09.04.1934) dec. 6.03.2007 17.05.2007<br />
RICCI Pietro (Roma 01.04.1934) dec. 9.09.2007 17.05.2007<br />
CANCELLAZIONI A DOMANDA<br />
CANCELLI Filippo (Pescosolido 06.10.1928) 31.05.2007<br />
CEVOLOTTO Giulio (Padova 07.10.1925) 31.05.2007<br />
D’ERRICO Maria Rosaria (Villa Literno 28.07.1975) 24.05.2007<br />
FIORITO Armando (Napoli 09.02.1975) 10.05.2007<br />
GIARDINO Germana (Bari 16.12.1975) 31.05.2007<br />
GIRARDI Francesca Romana (Roma 17.01.1979) 10.05.2007<br />
GREGORI Maria Cristina (Roma 14.05.1973) 17.05.2007<br />
INTORCIA Giovanna (Benevento 15.11.1976) 03.05.2007<br />
704<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
LAI Giuseppe Spirito (Codrongianus 24.04.1930) 17.05.2007<br />
LEPRI GALLERANO Luigi (Roma 24.01.1979) 24.05.2007<br />
LONGHI Fabio (Roma 01.06.1973) 10.05.2007<br />
SANESI Benedetta (Firenze 18.03.1975) 03.05.2007<br />
SCAVIZZI Roberto (Roma 08.09.1971) 03.05.2007<br />
SPINA Maria Luisa (Avezzano 22.01.1962) 24.05.2007<br />
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO<br />
AQUINO Antonio (Pomezia 04.07.1962) trasf. Velletri 24.05.2007<br />
CARROCCI Amedeo (Pontecorvo 06.08.1968) trasf. Cassino 31.05.2007<br />
DE LORENZO FOSCOLO Francesca (Roma 17.01.1973) trasf. Torino 24.05.2007<br />
CANCELLAZIONI PER SANZIONE DISCIPLINARE<br />
DEODATO Pietro (Villarosa 24.10.1949) 10.05.2007<br />
NUOVE ISCRIZIONI – GIUGNO 2007<br />
ALBO ORDINARIO<br />
ATTILI Enrico Michele Alfredo Via Cimarra, 39 14.06.2007<br />
(Ozieri 01.09.1976) tel. 3282764543<br />
BARTOCCIONI Anna Cinzia Viale G. Mazzini, 114/b 14.06.2007<br />
(Cagli 06.09.1977) tel. 06.3725045<br />
BATTISTA Katya Via Mastrogabriello, 56 14.06.2007<br />
(Milano 22.10.1975) tel. 06.33626281<br />
CAIATI Andrea Via dei Gracchi, 39 14.06.2007<br />
(Roma 10.06.1975) tel. 06.3230529<br />
CANGINI Enrica Piazza Melozzo da Forli’, 9 21.06.2007<br />
(Urbino 01.01.1972) tel. 06.3203486<br />
COMITO Domenico Via G. Bettolo, 9 31.01.2005<br />
(Reggio Calabria 17.07.1973) tel. 06.37500565<br />
CURSI Maria Giulia Via Rubicone, 27 21.06.2007<br />
(Roma 15.09.1977) tel. 06.64780128<br />
DE LUCA Anna Via Faleria, 40/b 21.06.2007<br />
(Roma 12.06.1973) tel. 06.70476199<br />
DELL’ALPI Salvatore Via Cosseria, 2 14.06.2007<br />
(Pachino 21.02.1949) tel. 06.3226390<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 705
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
FAUSTINI Francesco Via Collina, 24 7.06.2007<br />
(Roma 01.03.1976) tel. 06.42903790<br />
GALASSI Roberta Via Fogliano, 4/a 7.06.2007<br />
(Milano 10.06.1970) tel. 06.85301133<br />
GERBINO Fabio Via Boezio, 92 7.06.2007<br />
(Torino 10.09.1969) tel. 06.81900801<br />
GUIDA Lucia Via del Teatro Marcello, 32 21.06.2007<br />
(Maddaloni 13.04.1980) tel. 06.6795281<br />
IMPIERI Deborah Via Sabotino, 12 5.04.2001<br />
(Belvedere Marittimo 04.06.1968) tel. 06.37515226<br />
MARCHETTI Andrea Via del Consolato, 6 14.06.2007<br />
(La Spezia 15.01.1975) tel. 06.45213900<br />
MARCUCCI Massimiliano Via Adolfo Gan<strong>di</strong>glio, 27 11.12.1980<br />
(Roma 19.03.1951) tel. 06.538925<br />
MESSINA Annalisa Via Oderiso da Gubbio, 51 17.06.1997<br />
(Palermo 09.04.1969) tel. 3335418680<br />
PIACENTE Pamela Via Panama, 88 7.06.2007<br />
(Roma 23.05.1976) tel. 06.85356901<br />
RESTUCCIA Riccardo Via Monte Zebio, 19 4.06.1997<br />
(Messina 18.03.1970) tel. 06.37518912<br />
SACCHI Laura Via A. Pollaiolo, 5 21.06.2007<br />
(Roma 26.07.1971) tel. 06.36007184<br />
TROPIA Carla Lucia Via Leone IV, 38 29.04.2003<br />
(Catania 13.12.1973) tel. 06.39030007<br />
ELENCO SPECIALE<br />
GRANCINI Elena A.n.a.s. 7.06.2007<br />
(Orvieto 16.01.1972) Via Monzambano, 10 - tel. 06.44461<br />
GUERRERI Angelica Rai Spa 21.06.2007<br />
(Roma 12.04.1976) V.le G. Mazzini, 14<br />
706<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
CANCELLAZIONI PER DECESSO<br />
BUCCHI Lorenzo (Roma 16.02.1937) dec. 27.04.2007 07.06.2007<br />
RIPOLI Remo (Tripoli (libia) 11.06.1937) dec. 14.04.2007 21.06.2007<br />
VASSALLO Giovanni (Milano 21.06.1913) dec. 13.10.2005 07.06.2007<br />
CANCELLAZIONI A DOMANDA<br />
ADRIANI Paola (Roma 19.07.1960) 07.06.2007<br />
BOLANO Antonino (Roma 03.07.1975) 21.06.2007<br />
BOSIO Antonio Romano (Roma 13.01.1940) 07.06.2007<br />
BOSIO Sara (Roma 15.11.1973) 21.06.2007<br />
CAVALLO Paola (Taranto 13.08.1969) 21.06.2007<br />
CIDDIO Aldo (Roma 28.11.1929) 14.06.2007<br />
COSTANTINO Paola (Roma 11.03.1970) 07.06.2007<br />
DELLA VALLE Francesca (Roma 17.08.1973) 14.06.2007<br />
KERVIN Roberto (Beauchamp 05.09.1933) 14.06.2007<br />
MONACO SORGE Carmine (Roma 26.12.1944) 21.06.2007<br />
PANETTA Libero Domenico (Roma 18.08.1947) 21.06.2007<br />
SCUZZARELLA Luca (Roma 14.09.1972) 21.06.2007<br />
SPINELLI Giuseppe (Teggiano 14.03.1923) 07.06.2007<br />
VACCARO Alessia (Roma 05.10.1974) 07.06.2007<br />
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO<br />
BARBERINI Massimiliano (Roma 28.08.1974) trasf. Rieti 21.06.2007<br />
GALETTO Floriana (onifati 20.08.1974) tasf. Cosenza 14.06.2007<br />
REVEGLIA Lorenzo (ie<strong>di</strong>monte Matese 12.07.1945) tasf. Velletri 21.06.2007<br />
NUOVE ISCRIZIONI – LUGLIO 2007<br />
ALBO ORDINARIO<br />
ABBRESCIA Alessia Via Camillo Sabatini, 168 5.07.2007<br />
(Roma 21.08.1976) tel. 06.45420186<br />
ALLEGRA Andrea Via Vala<strong>di</strong>er, 53 12.07.2007<br />
(Roma 31.07.1980) tel. 06.3234486<br />
AVITABILE Pasquale Via dei Mille, 41 23.01.2002<br />
(Pomigliano d’Arco 11.04.1966) tel. 06.4463133<br />
BALZANO Giuseppe Via Enrico Fermi, 80 14.10.1980<br />
(Napoli 11.05.1951) tel. 06.5594290<br />
BELLAVIA Mario Fausto Via G. Ferrari, 2 19.07.2007<br />
(Roma 18.05.1977) tel. 06.3700305<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 707
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
CALICE Bruno Via G. Ferrari, 2 19.07.2007<br />
(Roma 14.03.1970) tel. 06.3700305<br />
CALLEA Francesca Via Arno, 40 10.12.1975<br />
(Roma 21.06.1944)<br />
CAPATI Antonella Via Portogruaro, 3 26.07.2007<br />
(Roma 04.03.1964) tel. 06.7021129<br />
CASINI Adriano Via Punta Alice, 17 26.06.1980<br />
(Roma 07.11.1948) tel. 06.5662719<br />
CAVARRA Paola Via Passo Corese, 9 25.01.2005<br />
(Siracusa 02.04.1967) tel. 06.76965930<br />
CECCHI Carlo Via della Mandriola, 10 5.07.2007<br />
(Napoli 14.01.1952) tel. 06.7136445<br />
CHERUBINI Federica Via Latina, 94 5.07.2007<br />
(Roma 17.05.1975) tel. 06.784848<br />
CIAI Roberto Via Giovanni Garau, 19 12.07.2007<br />
(Roma 23.10.1959) tel. 06.56338509<br />
CINTIOLI Fabio Via Alessandro Crivelli, 10 19.07.2007<br />
(Messina 23.08.1962)<br />
CROCENZI Vincenzo Pace Via Nazionale, 243 14.02.1962<br />
(Luco dei Marsi 12.03.1933) tel. 06.4884866<br />
CROSTA Cesare Via della Giuliana, 32 11.02.1988<br />
(Varese 08.07.1933) tel. 06.37354112<br />
D’ACQUISTO Felice Via Vetulonia, 52f 19.07.2007<br />
(Palermo 01.01.1968) tel. 3358101316<br />
DE MARCO Rosina Via Gen. R. Bencivenga, 32/c 8.11.2001<br />
(Messina 25.06.1967) tel. 06.8605375<br />
DEIANA Alessia Via Otranto, 18 19.07.2007<br />
(Roma 09.04.1972) tel. 06.3720185<br />
DI SARIO Manuela Via S. Falchi, 10 19.01.1993<br />
(Ferrara 26.04.1961) tel. 3336767536<br />
GAGLIASSI Giorgio Viale Paolo Orlando, 25 26.07.2007<br />
(Roma 13.11.1976) tel. 06.56305599<br />
708<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
LAMANTEA Giuseppina Manuela Via Lombar<strong>di</strong>a, 40 20.04.1995<br />
(Reggio Calabria 18.07.1967) tel. 06.42010297<br />
MAZZEO Maria Via M. Attendolo, 77 5.07.2007<br />
(Tramutola 31.05.1971) tel. 3397772432<br />
MERICO Stefano Via del Caucaso, 21 5.07.2007<br />
(Roma 15.02.1974) tel. 06.5925942<br />
MINICUCI Pietro Via Alba, 36 18.11.2002<br />
(Messina 05.03.1971) tel. 06.70302826<br />
NARDINI Fabio Piazza Cola <strong>di</strong> Rienzo, 68 15.04.1982<br />
(Roma 18.11.1953) tel. 06.3233740<br />
NASSI Massimo Piazzale Enrico Mattei, 1 17.10.1991<br />
(Roma 14.05.1963) tel. 06.59822284<br />
NERI Francesca Lung.re Prati, 17 18.01.2005<br />
(Terni 20.11.1975) tel. 06.64760314<br />
PETRELLA Adriano Viale Marco Polo, 88 15.06.1988<br />
(Galluccio 01.01.1946) tel. 06.5754215<br />
PIETROLUCCI Cinzia Via Bregnano, 9 12.07.2007<br />
(Roma 25.03.1973) tel. 06.3090428<br />
RAGO Andrea Viale Parioli, 47/a 5.07.2007<br />
(Teramo 13.07.1977) tel. 06.634830<br />
<strong>ROMA</strong>NI Luca Via dei Prati Dei Papa, 18 5.07.2007<br />
(Teramo 25.05.1974) tel. 3382838008<br />
ROSATI Salvatore V.le Guglielmo Marconi, 57 21.10.2003<br />
(Sperlonga 18.11.1961) tel. 06.5593758<br />
RUSCITTI Rita Via Appia Nuova, 543 30.01.1958<br />
(Tagliacozzo 07.06.1930)<br />
SANTORO Francesco Via Bellico Calpurnio, 131 13.05.1965<br />
(Nocera Inferiore 14.05.1940) tel. 06.79810828<br />
SCALESE Giuseppina Via A. Bertolini, 30 5.07.2007<br />
(Anzi 04.12.1975)<br />
SCISCIO Marisa Via Isa Miranda, 9 19.07.2007<br />
(San Severo 04.05.1979) tel. 3208788192<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 709
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
SCOLAMACCHIA Massimo Via G. Castelnuovo, 60 12.07.2007<br />
(Roma 26.09.1970) tel. 06.87440003<br />
SENES Antonello Via Casilina R/u Pa B.20 12.07.2007<br />
(Sassari 02.01.1965) tel. 0824/29728<br />
VACCARELLA Romano Via Michele Mercati, 51 6.04.1967<br />
(Roma 02.08.1942) tel. 06.36004535<br />
VIOLANTE Alida Via Satrico, 31 24.09.2004<br />
(Reggio Calabria 26.02.1976) tel. 3408242192<br />
ZUCCALA’ Arcangelo Via G. Pacchiarotti, 108 8.01.1988<br />
(Anoia 28.08.1945) tel. 360307488<br />
ELENCO SPECIALE<br />
ALFONSI Enrico Rai Way S.p.a. 2.07.1981<br />
(Bracciano 16.09.1947) Via Teulada, 66 - tel. 06.33170188<br />
ANSELMO Serenella A.t.a.c. Spa 12.07.2007<br />
(Marino 10.02.1973) Via Ostiense, 131/L - tel. 06.46952084<br />
BAFFI Renzo Neno Consap S.p.a. 24.06.1976<br />
(Arcevia 04.05.1945) Via Yser, 14 - tel. 06.85796218<br />
CARDERI Arnaldo Ente Poste Italiane S.p.a. 22.11.1988<br />
(Napoli 18.05.1949) Viale Europa, 190<br />
CAVALIERI Paola Consap S.p.a. 12.07.2007<br />
(Roma 30.06.1966) Via Yser, 14 - tel. 06.85796313<br />
CHINAGLIA Michele E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Genova 31.07.1962) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59888357<br />
COLOMBO Paolo E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Genova 29.01.1967) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59886609<br />
CORNACCHIA Sabrina A.t.a.c. S.p.a. 12.07.2007<br />
(Chieti 05.12.1972) Via Ostiense, 131/L - tel. 06.46952034<br />
DE MARCO Simona Universita’ Roma Tre 26.07.2007<br />
(Napoli 04.12.1971) Via Ostiense, 161 - tel. 06.57067801<br />
DE ROSA Michele E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Roma 23.05.1966) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59886108<br />
710<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
DI IANNI Rosanna Consap S.p.a. 12.07.2007<br />
(Roma 26.05.1969) Via Yser, 14 - tel. 06.857961<br />
DURANTE Domenico E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Roma 14.09.1965) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59822270<br />
FAGGIONI Andrea Consap S.p.a. 12.07.2007<br />
(Roma 26.07.1964) Via Yser, 14 - tel. 06.857961<br />
FERRONI Emilio Consap S.p.a. 12.06.1975<br />
(Roma 01.02.1949) Via Camillo Serafini, 55<br />
FRANCESCHINI Luca E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Milano 01.06.1966) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59825570<br />
FRANCO Luigi E.n.i. S.p.a. 31.05.1984<br />
(Roma 19.06.1955) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59888390<br />
FREGONESE Maria Gabriella E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Torino 09.05.1973) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59888062<br />
FUSCO Flavia Ater 5.07.2007<br />
(Roma 30.04.1963) Via F. Paulucci de’ Calboli, 20<br />
LANOTTE Raffaele Italia Lavoro S.p.a. 19.07.2007<br />
(Barletta 13.06.1973) Via Guidubaldo del Monte, 60 - tel. 06.80244222<br />
LAROCCA Vincenzo Maria E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Alberobello 22.02.1961) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59889432<br />
MANTOVANI Massimo E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Milano 03.10.1963) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59822180<br />
MARRA Giuseppe Consap S.p.a. 12.07.2007<br />
(Roma 12.09.1967) Via Yser, 14 - tel. 06.85796400<br />
REGGIANI Marco E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Reggio Emilia 03.06.1968) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59824302<br />
REGNI Alessia Ama Spa 5.07.2007<br />
(Roma 08.03.1970) Via Calderon De La Barca, 87 - tel. 06.51691<br />
RODIO Manuela Italia Lavoro S.p.a. 19.07.2007<br />
(Roma 08.08.1975) Via Guidubaldo del Monte, 60<br />
SCIALDONE Marco Italia Lavoro S.p.a. 19.07.2007<br />
(Latina 12.02.1976) Via Guidubaldo del Monte, 60 - tel. 06.80244486<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 711
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
SERAFINI Stefania Professori Universitari 5.07.2007<br />
(Roma 05.10.1978) Via Nino Taranto, 30 - tel. 06.5258082<br />
SPINELLI Pier Luigi E.n.i. S.p.a. 19.07.2007<br />
(Genova 18.07.1955) Piazzale E. Mattei, 1 - tel. 06.59888357<br />
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE<br />
MOSCHELLA Mario (Roma 07.09.1942) a el.spec. Professori Universitari 18.05.1972<br />
MUSELLA Roberto (Sora 20.08.1962) a el.spec. Italia Lavoro S.p.a. 10.10.1991<br />
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO<br />
AMOROSINO Sandro (Roma 02.04.1946) da el.spec. Professori Universitari 3.05.1979<br />
CANCELLAZIONI PER DECESSO<br />
AMENTA Piero (Roma 05.08.1934) dec. 06.07.2007 12.07.2007<br />
DU BESSE’ Francesco (Roma 10.04.1922) dec. 22.06.2007 19.07.2007<br />
GIULIANO Francesco (S. Marco Evangelista 06.06.1932) dec. 01.07.2007 12.07.2007<br />
MANGIA Lanfranco (Taurisano 01.01.1939) dec. 15.07.2007 26.07.2007<br />
NERI Giuseppe (Roma 01.01.1943) dec. 29.06.2007 19.07.2007<br />
ZANGOLINI Anna (Roma 31.10.1944) dec. 28.06.2007 05.07.2007<br />
CANCELLAZIONI A DOMANDA<br />
AVALLE Umberto (Roma 01.01.1949) 26.07.2007<br />
BUCCOLIERI Paolo (Roma 22.09.1966) 12.07.2007<br />
BUONOCORE Emanuele (Roma 28.07.1976) 05.07.2007<br />
CAMPAGNA Alessandra (Roma 11.10.1976) 05.07.2007<br />
CARDINALI Ada (Potenza 22.08.1938) 12.07.2007<br />
CARLINI Gianluca (Roma 25.04.1969) 26.07.2007<br />
D’ALESSANDRO Nicoletta (Roma 02.09.1963) 12.07.2007<br />
DE MAIO Luigi (Roma 28.06.1969) 05.07.2007<br />
DELL’ACQUA Giuseppe (Messina 09.09.1926) 05.07.2007<br />
FIORE Valentina (Roma 25.05.1974) 19.07.2007<br />
GIANNOTTI Cristina (Roma 19.03.1967) 12.07.2007<br />
JOZE SADEGHIAN Sam (Roma 08.02.1977) 05.07.2007<br />
LENZI Giorgio (Napoli 22.04.1946) 26.07.2007<br />
LONGO Antonio (Bari 06.09.1957) 05.07.2007<br />
MARINI BALESTRA Andrea Stefano (Roma 18.12.1945) 19.07.2007<br />
MONTERUBBIANESI Michela (Roma 04.09.1969) 05.07.2007<br />
NOSCHESE Giuseppe (Salerno 08.03.1935) 05.07.2007<br />
PIANELLI Roberto (Pisa 16.04.1930) 05.07.2007<br />
<strong>ROMA</strong>NO Giuseppe Aurelio (Bova Marina 26.04.1937) 05.07.2007<br />
SCALISE Raffaella (Jesi 01.01.1974) 26.07.2007<br />
712<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007
AGGIORNAMENTO ALBO<br />
SOTTILE Anna Maria (Roma 31.07.1936) 19.07.2007<br />
TRIOLI Raffaello (Ancona 16.12.1920) 19.07.2007<br />
VENTURINI Andrea (Roma 27.11.1966) 05.07.2007<br />
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO<br />
BAGNATO Marika (Alezio 07.03.1969) trasf. Milano 05.07.2007<br />
COSTANTINI Maria Paola (Roma 23.10.1962) trasf. Firenze 12.07.2007<br />
PALLADINO Michele (Grazzanise 18.01.1967) trasf. Velletri 19.07.2007<br />
PEPE Maria Cristina (Orvieto 19.10.1971) trasf. Viterbo 05.07.2007<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 3-4/2007 713