R A P P O R TO D I ATTIVITÃ 2010 - Ordine di Malta
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Myanmar<br />
Aiuto imme<strong>di</strong>ato<br />
alle vittime del ciclone<br />
SUPERFICIE <strong>TO</strong>TALE:<br />
678,500 km 2<br />
POPOLAZIONE:<br />
48,137,741<br />
PIL<br />
PRO CAPITE:<br />
$1,200<br />
ASPETTATIVA DI VITA<br />
ALLA NASCITA:<br />
63.39 anni<br />
Il Malteser International<br />
è riuscito ad operare e<br />
consegnare cibo e me<strong>di</strong>cine<br />
nel Myanmar (ex Birmania)<br />
nonostante le <strong>di</strong>fficoltà politiche<br />
Distribuzione <strong>di</strong> alimenti<br />
[Riprodotto per cortese<br />
concessione <strong>di</strong> The Catholic<br />
Herald, Londra.<br />
Prima pubblicazione:<br />
13 giugno 2008]<br />
Nell’ultima fase della gravidanza,<br />
in lacrime, un’operatrice<br />
umanitaria birmana<br />
del Malteser International<br />
insiste nel voler accompagnare<br />
il primo convoglio<br />
<strong>di</strong> aiuti da Rangoon alla sua città natale,<br />
Labutta, che si trova nel cuore della<br />
regione del delta del fiume Irrawaddy.<br />
Soltanto nove giorni prima, il ciclone ha<br />
colto <strong>di</strong> sorpresa la sua famiglia, insieme<br />
a centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> persone che<br />
vivono nella regione del delta del fiume<br />
Irrawaddy. La giovane futura mamma ha<br />
perso 50 membri della sua famiglia,<br />
inclusi genitori, fratelli, sorelle e nonni,<br />
che hanno trovato la morte mentre<br />
cercavano scampo rifugiandosi in un<br />
magazzino. Erano aggrappati alle pareti<br />
quando l’e<strong>di</strong>ficio è stato raso al suolo<br />
e le onde della marea hanno finito <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>struggerlo. Sono stati tutti spazzati via<br />
dalle inondazioni che hanno devastato la<br />
regione, provocando, secondo le stime<br />
delle Nazioni Unite, 78.000 morti, 56.000<br />
<strong>di</strong>spersi e oltre due milioni <strong>di</strong> persone<br />
che hanno urgente bisogno <strong>di</strong> cibo,<br />
acqua, me<strong>di</strong>cine e un tetto. L’uragano<br />
Katrina, che ha seminato lo scompiglio<br />
negli Stati Uniti nel 2005, ha causato<br />
meno <strong>di</strong> duemila vittime. Uno dei parenti<br />
della nostra operatrice umanitaria è<br />
sopravvissuto al massacro ed è venuto<br />
a Rangoon in cerca <strong>di</strong> aiuto. Grazie al<br />
suo lavoro, l’operatrice ha potuto procurarsi<br />
un’autovettura con forniture<br />
me<strong>di</strong>che e metterla a <strong>di</strong>sposizione del<br />
sopravvissuto della sua famiglia, che è<br />
potuto tornare a Labutta ed offrire un<br />
funerale decente ai corpi che erano stati<br />
recuperati. Nel frattempo, lei e suo<br />
marito hanno messo a <strong>di</strong>sposizione la<br />
loro casa <strong>di</strong> Labutta per gli sfollati del<br />
proprio paese. Nonostante il dolore irreparabile<br />
e l’enorme per<strong>di</strong>ta, ha tenuto<br />
duro, e continua il suo lavoro per il<br />
Malteser International. Altri sono stati<br />
meno fortunati.<br />
La settimana scorsa, le navi della marina<br />
americana hanno lasciato l’area, non<br />
essendo state in grado <strong>di</strong> consegnare gli<br />
aiuti <strong>di</strong> emergenza <strong>di</strong> cui erano cariche.<br />
Le agenzie umanitarie straniere si sono<br />
date molto da fare per entrare nel paese<br />
per <strong>di</strong>stribuire generi <strong>di</strong> prima necessità,<br />
me<strong>di</strong>cine e attrezzature sanitarie. Un<br />
mese dopo che il ciclone si era abbattuto<br />
sulla regione, gli aiuti ancora non arrivavano<br />
ai villaggi delle aree colpite, e gli<br />
operatori umanitari erano costretti ad<br />
aspettare il permesso ufficiale per<br />
lasciare Rangoon e recarsi nella regione<br />
del delta del fiume Irrawaddy.<br />
Nonostante la pressione internazionale e<br />
le offerte d’aiuto, il regime militare che<br />
governa il paese dal 1976 ha ostacolato<br />
molti degli sforzi per aiutare il proprio<br />
popolo. Il governo birmano aveva<br />
promesso al Segretario Generale delle<br />
Nazioni Unite Ban-Ki Moon che avrebbe<br />
snellito le procedure burocratiche che<br />
stavano tenendo gli operatori umanitari<br />
stranieri lontano dalla regione del delta<br />
del fiume Irrawaddy, ma le agenzie riferivano<br />
<strong>di</strong> pesanti ritar<strong>di</strong>. La giunta ha<br />
insistito nel <strong>di</strong>chiarare che la sua<br />
risposta alla calamità naturale è stata<br />
tempestiva, ma i rapporti delle Nazioni<br />
Unite affermano che soltanto un quarto<br />
delle persone che ne avevano bisogno<br />
hanno ricevuto cibo e acqua, mentre<br />
altre 200.000 stanno lottando per<br />
sopravvivere. Ci sono state denunce <strong>di</strong><br />
epidemie <strong>di</strong> malaria, e gran parte del<br />
lavoro che dovrà essere fatto consiste<br />
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SOVRANO MILITARE ORDINE OSPEDALIERO DI SAN GIOVANNI DI GERUSALEMME DI RODI E DI MALTA