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Armi Magazine (01/2011) - Bignami

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074<br />

Una garanzia a<br />

portata di mano<br />

La Walther PPS è una pistola moderna che, come la sua lontana progenitrice nel 1931, stabilisce uno tra<br />

gli standard di riferimento per tutti quelli che hanno l’esigenza di avere sempre con sé un’arma<br />

testo e foto di Gianfranco Peletti<br />

W A L T H E R P P S<br />

c a l . 9 x 2 1 I M I


La storia della Walther nella progettazione<br />

e costruzione di modelli<br />

di pistola per usi di Polizia risale a<br />

più di 80 anni fa, precisamente al 1929,<br />

quando la ditta tedesca presentò la mod.<br />

PP (Polizei Pistol). Era un’arma di dimensioni<br />

molto compatte e con caratteristiche<br />

avveniristiche per l’epoca, come lo scatto<br />

in doppia azione, la sicura a leva sul carrello<br />

che, ruotata di 90°, impedisce l’arretramento<br />

completo del grilletto e abbatte<br />

il cane a rimbalzo; così, grazie all’interposizione<br />

di un dente caricato da una molla<br />

a C, il cane non può raggiungere il percussore<br />

se non quando il grilletto è premuto.<br />

Inoltre, il percussore realizzato in due<br />

pezzi, con quello posteriore che ruota insieme<br />

alla sicura, lo rende irraggiungibile<br />

dalla percussione del cane che va a battere<br />

sulla faccia della culatta. Presente anche<br />

l’avviso di colpo in canna, visibile e tattile,<br />

costituito da un pistoncino che protrude<br />

dalla parte posteriore del carrello, appena<br />

sopra la cresta del cane. Il progetto fu<br />

avveniristico anche per la facilità di smontaggio,<br />

mai vista prima. Per smontare<br />

l’arma per la pulizia ordinaria, dopo avere<br />

estratto il caricatore, basta tirare verso il<br />

basso la parte anteriore del ponticello paragrilletto<br />

(basculante) e spostarlo sul lato<br />

sinistro in modo che rimanga bloccato<br />

in quella posizione, arretrare il carrello<br />

a fine corsa, sollevarlo posteriormente e<br />

sfilarlo in avanti. La canna del tipo fisso<br />

L’ampia finestra di espulsione in cui è evidente lo<br />

sguscio superiore, così come l’allungamento in<br />

avanti per favorire l’espulsione dei bossoli<br />

“Come tutte le armi dell’epoca, la Walther PP era costruita<br />

interamente in acciaio e veniva prodotta nello stabilimento<br />

di Zella Mehlis, in Turingia, con una lavorazione e una<br />

numerazione di serie separate dai precedenti modelli<br />

prodotti, partendo dal numero 750.000”<br />

Lo spessore<br />

del carrello<br />

e la fresatura,<br />

dove va a<br />

inserirsi in<br />

appoggio il<br />

prisma della<br />

canna bloccandola<br />

con<br />

il carrello<br />

e la molla elicoidale di recupero montata<br />

all’esterno della canna rimangono al loro<br />

posto e così l’arma è pronta per le operazioni<br />

di pulizia e manutenzione ordinaria.<br />

Come tutte le armi dell’epoca, la Walther<br />

PP era costruita interamente in acciaio e<br />

veniva prodotta nello stabilimento di Zella<br />

Mehlis, in Turingia, con una lavorazione<br />

e una numerazione di serie separate dai<br />

precedenti modelli prodotti, partendo dal<br />

numero 750.000. Inizialmente la PP fu<br />

prodotta solo nel cal. 7,65 mm ma successivamente<br />

fu camerata anche per il cal. 9<br />

corto (9x17 mm) e per il .22 (5,56 mm).<br />

Nel 1931 fu presentata anche la variante<br />

denominata PPK (Polizei Pistol Kriminal),<br />

identica alla PP ma di dimensioni<br />

più contenute, con una lunghezza totale<br />

di 148 mm invece dei 162 mm originali<br />

e con l’impugnatura più corta e quindi<br />

con un colpo in meno in tutti i calibri (7<br />

colpi in 7,65 invece di 8, 6 colpi in 9x17<br />

invece di 7, 9 colpi in .22 invece di 10).<br />

Questi modelli della Walther ebbero un<br />

grande successo e furono prodotti fino<br />

alla Seconda guerra mondiale, epoca<br />

in cui chiaramente le vicende belliche<br />

dapprima limitarono la produzione che<br />

successivamente cessò, per riprendere<br />

subito dopo il termine del conflitto, su<br />

suolo francese presso la Manurhin, con<br />

una nuova numerazione. In seguito fu<br />

riaperta anche la fabbrica<br />

in Germania a Ulm<br />

am Donau, con i grezzi<br />

forniti dalla Manurhin,<br />

proseguendo con i nuovi<br />

numeri di matricola.<br />

Lo sbarco negli Usa<br />

L’ultima fase storica, prima<br />

di tornare ad avere un<br />

prodotto completamente<br />

tedesco fu la parentesi<br />

americana, iniziata dopo<br />

il ritorno dei reduci dalla guerra che<br />

avevano portato con loro le Walther PP e<br />

PPK, tanto che divennero di moda e due<br />

aziende americane, la Thalson e la In-<br />

075<br />

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076<br />

teristiche di<br />

dimensioni, peso e spessore, quale arma<br />

dell’agente segreto 007, che la portava<br />

sempre con sé, anche quando era vestito<br />

elegantissimo, occultandola all’interno<br />

della fascia dello smoking.<br />

L’erede di una leggenda<br />

Dopo 80 anni circa, nel 2007 all’IWA di<br />

Norimberga, la Walther ha presentato<br />

il nuovo modello erede di quest’arma<br />

leggendaria, la nuovissima Walther PPS<br />

(Polizei Pistol Schmall (stretto) o per gli<br />

Il carrello visto da sotto mostra la somiglianza con quello della Glock<br />

terarms iniziarono la distribuzione<br />

per conto della Walther che le produceva.<br />

Il successo fu tale che la Interarms iniziò<br />

la produzione su licenza, introducendo<br />

anche il mod. PPKS, che ha il fusto della<br />

PP e il carrello della PPK: la modifica fu<br />

conseguente alla legge denominata “Gun<br />

control act” che dal 1968 vietò l’importazione<br />

della PPK, perché aveva un’altezza<br />

inferiore al minimo consentito. L’arma<br />

divenne leggendaria quando Ian Fleming<br />

la scelse per le<br />

sue carat-<br />

L’arma nella sua scatola,<br />

che contiene il<br />

libretto istruzioni, la<br />

rosata di prova, il dorsalino<br />

piccolo e i tre<br />

caricatori<br />

inglesi Slim (sottile), che servirà come<br />

riferimento per le armi semiautomatiche<br />

destinate al porto occulto.<br />

La PPS, pur mantenendo dimensioni<br />

simili alla PPK (è camerata per il 9 parabellum,<br />

9 x 21 e 40 SW) e grazie all’impiego<br />

dei moderni materiali realizzati con<br />

tecnopolimeri rinforzati, ha un peso inferiore<br />

di circa 50 grammi rispetto alla sua<br />

progenitrice. Anche per quanto riguarda<br />

le altre caratteristiche, la PPS segue le orme<br />

della sua antenata e offre racchiuse in<br />

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L’impugnatura è sagomata nella parte<br />

anteriore per l’appoggio delle dita e in<br />

quella posteriore monta i dorsalini intercambiabili<br />

che sono fissati all’arma grazie<br />

a un semplice e pratico meccanismo a<br />

molla che consente una rapida e semplice<br />

sostituzione. L’impugnatura è molto corta<br />

ed è indispensabile usare il caricatore<br />

da sette colpi per avere un appoggio per il<br />

dito mignolo della mano che la impugna<br />

(mano maschile di taglia media).<br />

L’arma è fornita di serie di due dorsalini,<br />

uno piccolo e uno medio, di tre caricatori<br />

con capacità di 6/7/8 cartucce, che differiscono<br />

per l’appendice posta nel fondello.<br />

Il grip dell’arma è buono e grazie a un<br />

favorevole angolo di calcio e allo svaso<br />

subito sotto lo sperone consente un’ottima<br />

impugnatura, salendo istintivamente<br />

allineata sul bersaglio.<br />

Il dorsalino intercambiabile svolge anche<br />

un compito di sicura, perché una volta<br />

sfilato dalla sede, causa il disarmo della<br />

molla del percussore e conseguentemente<br />

la disattivazione dell’arma. Questo dispositivo<br />

è stato battezzato dalla Walther<br />

Quicksafe e non è nient’altro che una<br />

sporgenza all’interno del dorsalino che<br />

serve per mettere in compressione la molla<br />

del dente di scatto che, senza appoggio,<br />

rimane inerte e non consente l’armasé<br />

le più moderne tecnologie e tendenze.<br />

Il fusto, come abbiamo già detto, è realizzato<br />

con tecnopolimeri di ottima qualità<br />

e fattura: al suo interno, è annegata una<br />

struttura di acciaio che supporta tutta la<br />

meccanica; nella parte superiore, costituisce<br />

le guide di scorrimento del carrello<br />

che sono asimmetriche: intera per tutta<br />

la sua lunghezza quella di destra, e suddivisa<br />

in due parti sul lato sinistro, per<br />

permettere l’alloggiamento e il funzionamento<br />

della leva di blocco in apertura<br />

del carrello (hold open). Nella parte<br />

anteriore centrale delle guide è montato<br />

un blocchetto in acciaio che è multifunzione,<br />

perché nella parte anteriore alloggia<br />

la lama di bloccaggio a ghigliottina<br />

dell’appendice inferiore della canna che<br />

serve per l’assemblaggio del carrello con<br />

il fusto, subito dietro serve come rampa<br />

per fare abbassare la canna subito dopo<br />

lo sparo, quando inizia l’arretramento del<br />

gruppo canna-carrello (sistema di chiusura<br />

Browning modificato) e, nell’altra<br />

faccia, presenta un’ampia rampa d’invito<br />

per agevolare l’introduzione del proiettile<br />

nella camera di cartuccia. Il fusto ha la<br />

stessa lunghezza del carrello e nella parte<br />

anteriore ha una slitta tipo Picatinny per<br />

il montaggio degli accessori. La guardia<br />

del grilletto, ampia e ben sagomata, consente<br />

l’uso dell’arma anche indossando<br />

L’arma con il dorsalino smontato.<br />

Evidenziato dalla freccia bianca il<br />

perno di tecnopolimero del dorsalino<br />

e la cavità dove si inserisce<br />

per consentire l’appoggio al<br />

dente della molla di scatto<br />

Un disegno al<br />

tratto dell’autore<br />

che compara<br />

in grandezza<br />

naturale la PPK<br />

con la PPS<br />

“La PPS, pur mantenendo dimensioni simili alla PPK (è<br />

camerata per il 9 parabellum, 9 x 21 e 40 SW) e grazie<br />

all’impiego dei moderni materiali realizzati con<br />

tecnopolimeri rinforzati, ha un peso inferiore di circa<br />

50 grammi rispetto alla sua progenitrice”<br />

guanti invernali; nella parte posteriore<br />

si restringe e, a filo con quella anteriore,<br />

ha la presa per abbassare la leva di blocco<br />

del caricatore che è così ambidestra.<br />

077<br />

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078<br />

La PPS scomposta nello<br />

smontaggio da campagna<br />

mento del percussore. Grazie a questo<br />

semplicissimo e ingegnoso dispositivo,<br />

basta togliere il dorsalino per evitare che<br />

l’arma possa essere utilizzata impropriamente<br />

dai bambini o da persone non<br />

autorizzate. Il meccanismo di scatto è<br />

molto simile a quello della Glock: levetta<br />

di sicura al centro del grilletto, percussore<br />

lanciato (precaricato) ma viene caricato<br />

solamente dalla trazione del grilletto, e sicura<br />

automatica al percussore che ne consente<br />

l’avanzamento solamente quando il<br />

grilletto è premuto a fine corsa. Il carrello<br />

presenta otto intagli di presa nella parte<br />

posteriore, che rendono agevoli le operazioni<br />

di scarrellamento e ha i congegni di<br />

mira intercambiabili. La tacca di mira è<br />

montata in un incastro a coda di rondine,<br />

svasata e arrotondata negli angoli per evitare<br />

possibilità d’impigliamento durante<br />

l’estrazione, con una finestra ampia, e due<br />

riferimenti bianchi sulle creste. Il mirino,<br />

svasato anteriormente, è piatto nella<br />

parte posteriore, dove è ricavato il punto<br />

bianco (serve per l’allineamento rapido<br />

“Il dorsalino intercambiabile svolge anche un compito<br />

di sicura, perché una volta sfilato dalla sede, causa il disarmo<br />

della molla del percussore e conseguentemente<br />

la disattivazione dell’arma. Questo dispositivo<br />

è stato quindi battezzato, dalla Walther, Quicksafe”<br />

Chiaramente visibile la cartuccia camerata, grazie<br />

alla apposita finestra ricavata nella parte superiore<br />

della camera di cartuccia prismatica<br />

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Walther PPS<br />

079<br />

Produttore: Carl Walther GmbH<br />

Sportwaffen, Po box 4325, D-89033<br />

Ulm, www.carl-walther.de,<br />

info@carl-walther.de<br />

Importatore: <strong>Bignami</strong> spa,<br />

tel. 0471 803.000, www.bignami.it,<br />

email@bignami.it<br />

Modello: PPS<br />

Utilizzo ideale: difesa personale<br />

Tipo: pistola semiautomatica<br />

Calibro: 9x21 IMI<br />

Canna: lunga 81 mm, rigatura a sei principi<br />

destrorsi con passo di un giro in 250 mm<br />

Meccanica: chiusura stabile del tipo<br />

Browning modificata, con blocco<br />

prismatico<br />

Scatto: Safety Action (azione costante)<br />

Percussione: percussore lanciato,<br />

precaricato dall’azionamento del grilletto<br />

Numero colpi: 6/7/8 (l’arma viene fornita<br />

con tre caricatori)<br />

Alimentazione: caricatore monofilare<br />

Sicure: levetta al grilletto, sicura<br />

automatica al percussore, sicura di<br />

blocco dell’arma togliendo il dorsalino,<br />

sicura con disconnettore di scatto<br />

Mire: tacca di mira regolabile in deriva<br />

e mirino intercambiabile<br />

Lunghezza totale: 161 mm<br />

Altezza massima: 112 mm<br />

Spessore: 23 mm<br />

Peso: con caricatore da 7 colpi, 617<br />

grammi scarica e 718 grammi con<br />

otto cartucce<br />

Materiali: acciaio inossidabile;<br />

guancette in gomma con appoggio<br />

anteriore per le dita<br />

Finitura: fusto in tecnopolimeri e<br />

gruppo carrello canna in nero opaco<br />

con trattamento antigraffio<br />

Numero Catalogo nazionale: 16.839<br />

(arma comune)<br />

¤<br />

PREZZO<br />

875 euro<br />

collimandolo con quelli della tacca di<br />

mira), ed è montato in un’apposita sede,<br />

trattenuto da una vite (accessibile dall’interno<br />

del carrello) che è bloccata con un<br />

frenafiletti. La finestra di espulsione posta<br />

nella parte centrale e destra è molto ampia,<br />

con una forma vagamente romboidale;<br />

essa presenta un ampio sguscio nella<br />

parte centrale posteriore, mentre nella<br />

parte anteriore è molto spessa ed è sagomata<br />

per mandare in appoggio la parte<br />

Le dimensioni dell’arma<br />

comparata con un<br />

metro flessibile<br />

Il traversino posto nel<br />

fusto della pistola,<br />

che serve per bloccare<br />

il carrello, fare<br />

abbassare la canna<br />

durante il ciclo di funzionamento<br />

e come<br />

rampa per agevolare<br />

l’introduzione della<br />

cartuccia in canna<br />

prismatica della canna, che garantisce<br />

così una chiusura a prova di bomba. Nella<br />

parte posteriore del carrello è ricavata<br />

una finestra da cui fuoriesce un’appendice<br />

di colore rosso che indica quando il<br />

percussore è prearmato e che è avvertibile<br />

anche con il polpastrello del dito, in caso<br />

di scarsa visibilità. Un altro accorgimento<br />

particolare è stato utilizzato per vedere se<br />

l’arma ha la cartuccia camerata (vale a dire<br />

il colpo in canna): da una finestra ricavata<br />

nella parte superiore-posteriore della<br />

camera di cartuccia si vede chiaramente il<br />

fondello della cartuccia.<br />

L’arma in esame, in calibro 9 x 21 è di<br />

proprietà dell’autore dal marzo 2009 e<br />

ha all’attivo circa 3mila colpi, sparati<br />

utilizzando munizionamento nuovo<br />

di varie marche e ricaricato. In questo<br />

periodo l’arma ha sempre avuto un<br />

funzionamento ineccepibile e non ha<br />

mai perso un colpo, ha un’ottima precisione<br />

e alla distanza dei dieci metri ha<br />

una rosata molto contenuta ed è facile<br />

doppiare i colpi. Anche i vari amici e<br />

tiratori cui l’ho fatta provare sono rimasti<br />

entusiasti dalla precisione dell’arma,<br />

tanto che al poligono di Galliate, nel<br />

poligonetto del tiro operativo, sparando<br />

con le cartucce Fiocchi Top Target con<br />

palla ramata da 124 grani, nonostante la<br />

ridotta lunghezza della canna, tutti sono<br />

sempre riusciti ad abbattere i pepper<br />

posti a 25 metri di distanza. In conclusione<br />

la Walther è riuscita a rinnovare il<br />

mito del 1929, presentando un’arma che<br />

è ideale per chi ha la necessità di portarla<br />

in modo occulto, con la massima<br />

sicurezza di funzionamento, ottima potenza<br />

e un buon volume di fuoco.<br />

A R M I C O R T E<br />

CM<br />

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