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8 acqui terme - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

32 12 OTTOBRE 2008<br />

DALL’ACQUESE<br />

Sabato 11 ottobre anche mons. Micchiardi<br />

A Maranzana si inaugura<br />

l’organo restaurato<br />

Una splendida giornata e un grande pubblico<br />

A Visone l’antica fiera<br />

Madonna del Rosario<br />

Domenica 12 ottobre, anche rassegna vini<br />

A Bergamasco la fiera<br />

regionale del tartufo<br />

Maranzana. Scrive il Comitato<br />

per il Restauro dell’Organo:<br />

«Sabato 11 ottobre, alle ore<br />

21, il Vescovo della Diocesi di<br />

Acqui, mons. Pier Giorgio Micchiardi<br />

impartirà la benedizione<br />

all’organo della Parrocchia<br />

di San Giovanni Battista di Maranzana<br />

il cui restauro è stato<br />

portato a termine.<br />

Il lavoro di restauro è stato<br />

effettuato dalla ditta F.lli Marin<br />

di Lumarzo (Genova) che vanta<br />

una lunga ed onorata tradizione<br />

nell’arte organaria, sia<br />

nella costruzione di nuovi strumenti,<br />

sia nel restauro di antichi<br />

manufatti.<br />

L’organo in dotazione alla<br />

parrocchia di Maranzana è un<br />

Lingiardi costruito nel 1882<br />

con numero di catalogo 193.<br />

Si tratta di uno strumento<br />

che si presenta con una facciata<br />

di 27 canne disposte su 3<br />

cuspidi ed ha in dotazione circa<br />

1000 canne e 22 registri; è<br />

uno degli ultimi strumenti costruiti<br />

dal pavese Luigi Lingiardi<br />

che, nell’ambito della dinastia<br />

che terminerà l’attività nel<br />

1920 con il figlio Ernesto, fu il<br />

principale innovatore per avanzate<br />

tecniche costruttive e<br />

nuovi registri.<br />

Bisogna infatti ricordare come,<br />

sul finire del XIX secolo, gli<br />

organi fossero strumenti con i<br />

quali anche nelle chiese venivano<br />

eseguite musiche di carattere<br />

profano, come sinfonie<br />

od arie d’opera, per cui la necessità<br />

di particolari registri<br />

quali la viola nei bassi od i rullanti,<br />

anche se non propri nelle<br />

partiture ad uso liturgico, assumevano<br />

rilevanza per l’esecuzione<br />

di questi brani musicali.<br />

In pratica, la chiesa era un<br />

luogo ove la musica trovava<br />

spazio non solo come accompagnamento<br />

alle celebrazioni<br />

liturgiche, ma anche come luogo<br />

ove poter ascoltare quanto<br />

allora in voga nei più rinomati<br />

teatri e sale da concerto.<br />

L’abilità di Luigi Lingiardi fu<br />

proprio quella di saper concentrare<br />

su di un unico strumento<br />

le sonorità che potessero<br />

soddisfare entrambe le esigenze.<br />

Di lui si devono ricordare<br />

due innovazioni che hanno fatto<br />

la fortuna del costruttore: la<br />

prima è rappresentata dalle<br />

pedileve, ossia la possibilità di<br />

inserire alcuni registri solo<br />

temporaneamente con l’utilizzo<br />

del pedale, e la seconda,<br />

certamente più razionale e<br />

moderna, di creare una struttura<br />

base sulla quale inserire i<br />

registri voluti dal committente.<br />

In tal modo, già all’epoca , si<br />

passò ad una produzione che,<br />

pur mantenendo le caratteristiche<br />

di manifattura artigianale,<br />

aveva un modulo base comune<br />

onde poter costruire strumenti<br />

in serie.<br />

In Piemonte, ad oggi si trovano<br />

ancora molti dei 270 organi<br />

realizzati del costruttore<br />

pavese; per tutti basti citare gli<br />

organi della Collegiata di Trino<br />

Vercellese e della chiesa di<br />

Maria Ausiliatrice in Torino.<br />

Dai documenti conservati<br />

nell’archivio parrocchiale si<br />

risale anche al costo dello<br />

strumento ed agli inevitabili<br />

contenziosi che si sono manifestati<br />

tra i committenti ed<br />

il costruttore, quali la richiesta<br />

di ulteriori registri non<br />

previsti nel progetto originale,<br />

ritardi dei pagamenti e<br />

della consegna.<br />

Il costo dello strumento nel<br />

1882, riferito ai nostri giorni e<br />

tenendo conto del tasso di inflazione,<br />

è stato pari a 62.000<br />

euro.<br />

Pertanto si può affermare<br />

che, oltre al costo per edificare<br />

la chiesa, gli abitanti di Maranzana,<br />

stimabili ai tempi in circa<br />

3000 unità, sopportarono un<br />

notevole sforzo economico per<br />

dotare la propria parrocchia di<br />

uno strumento sicuramente<br />

superiore alle reali necessità<br />

della comunità.<br />

Nel corso dei tempi, l’unico<br />

intervento di rilievo è stato fatto<br />

negli anni ’60 e si è trattato<br />

della elettrificazione del mantice<br />

Ḋall’anno 2001, l’organo ha<br />

avuto un nuovo e più deciso<br />

utilizzo grazie anche alla presenza<br />

di una corale che accompagna<br />

le celebrazioni liturgiche<br />

di maggior rilievo.<br />

L’età avanzata, l’uso prolungato<br />

e il tempo soprattutto,<br />

hanno portato alla luce una serie<br />

di problemi la cui soluzione<br />

non poteva essere procrastinata.<br />

Così, con ardore e speranza,<br />

il Consiglio degli Affari Economici<br />

della Parrocchia ha preso<br />

la decisione di provvedere<br />

al restauro completo dello strumento<br />

e della cassa lignea in<br />

cui è alloggiato.<br />

Si è potuto onorare l’impegno<br />

grazie al contributo specifico<br />

della Conferenza Episcopale<br />

Italiana, del sostegno delle<br />

Fondazioni Cassa di Risparmio<br />

di Asti, San Paolo di Torino,<br />

della filiale di Acqui Terme<br />

dell’Istituto Bancario San Paolo<br />

e, soprattutto, grazie al contributo<br />

dei cittadini.<br />

Nella serata di sabato 11 ottobre,<br />

dopo la benedizione impartita<br />

dal Vescovo, avrà luogo<br />

il concerto inaugurale in cui saranno<br />

eseguiti dal maestro A.<br />

Bevilacqua brani di Frescobaldi,<br />

Couperin, Zipoli, Bach e<br />

Purcell.<br />

La scelta dei pezzi è stata<br />

fatta in modo da poter usufruire<br />

di tutte le sonorità di cui lo<br />

strumento dispone.<br />

Inoltre verranno anche eseguite<br />

musiche di Mozart ed Albinoni<br />

da un trio di archi accompagnati<br />

dal basso continuo.<br />

Al termine della serata avrà<br />

luogo il consueto rinfresco ove<br />

potranno essere gustati i vini<br />

prodotti dalla Cantina “La Maranzana”».<br />

Scaletta Uzzone: è festa<br />

per la Madonna del Rosario<br />

Castelletto Uzzone. Dal 26 al 28 settembre e 4-5 e 11-12 ottobre,<br />

festeggiamenti patronali “Madonna del Rosario”, nella bella<br />

frazione di Scaletta Uzzone.<br />

Sabato 11 ottobre ore 21 ballo e musica con il gruppo “Bruno<br />

Montanaro & Enrico”, serata del “Bollito piemontese speciale” di<br />

Gino e Teresina. Domenica 12 ottobre ore 21 seconda edizione<br />

della Corrida “Dei Spelagure”, presentazione e animazione a cura<br />

del Teatro delle Orme, per informazioni e iscrizioni 333<br />

6862890; premi ai concorrenti ed al “rumorista” più originale presenti<br />

tra il pubblico votante.<br />

Durante le serate funzionerà lo stand gastronomico, con i tipici<br />

ravioli al plin e specialità alla piastra; locale al coperto e riscaldato;<br />

i festeggiamenti avranno luogo anche in caso di pioggia.<br />

Visone. Una ampia partecipazione<br />

di pubblico ha come<br />

sempre accompagnato la “Antica<br />

Fiera della Madonna del<br />

Rosario”, andata in scena a Visone<br />

nella giornata di domenica<br />

5 ottobre, sotto la regia della<br />

Pro Loco e in sinergia con il<br />

Comune, la Comunità Montana<br />

“Suol d’Aleramo”, la Provincia<br />

e la Regione.<br />

Una bella giornata di sole ha<br />

fatto da degna cornice alla manifestazione,<br />

che sin dalla mattinata<br />

ha attirato in paese centinaia<br />

di visitatori. Le tante bancarelle<br />

che hanno occupato il<br />

centro storico e il Belvedere,<br />

una mostra degli antichi mestieri<br />

e la presenza di musici e<br />

fantasisti hanno offerto a chi<br />

ha scelto di fare tappa a Visone<br />

un quadro variegato e mai<br />

noioso, come si addice ad una<br />

festività che storicamente ha<br />

sempre trovato il suo valore<br />

aggiunto nell’attivismo degli<br />

abitanti del paese.<br />

Ovviamente, il momento<br />

centrale della fiera è stato, come<br />

ogni anno, la grande rassegna<br />

di animali, specialmente<br />

ovini e caprini e animali da cortile.<br />

Ben 9 varietà di capre e 12<br />

di pecore hanno dato spessore<br />

alla manifestazione e attratto a<br />

Visone molti amanti degli animali,<br />

interessati ad ammirare<br />

(o a mostrare ai loro figli) i capi<br />

in mostra nei loro box allestiti<br />

nel fossato che costeggia<br />

il Belvedere, dove facevano<br />

bella mostra di sè anche cavalli,<br />

suini, bovini e addirittura<br />

alpaca. Il bilancio finale non<br />

può che essere positivo: ancora<br />

una volta, l’Antica Fiera della<br />

Madonna del Rosario è riuscita<br />

nell’intento di far riscoprire,<br />

almeno per un giorno, l’importanza<br />

della cultura e delle<br />

tradizioni contadine che rappresentano<br />

un caposaldo della<br />

storia delle nostre valli e come<br />

tali meritano di essere salvaguardate.<br />

Anche con il supporto<br />

di eventi come la fiera.<br />

M.Pr<br />

“Teresa Bracco” in scena<br />

in San Michele a Rivalta<br />

Bergamasco.Tutto è pronto<br />

a Bergamasco per ospitare in<br />

paese, domenica 12 ottobre, la<br />

10ª edizione della “Fiera del<br />

Tartufo”, da dieci anni appuntamento<br />

principe dell’autunno<br />

bergamaschese e da quest’anno<br />

anche punto di riferimento<br />

per l’intera area geografica<br />

piemontese, a seguito del<br />

riconoscimento di Fiera Regionale.<br />

Riconoscimento più che meritato,<br />

per un appuntamento<br />

che già da tempo era segnato<br />

in rosso sull’agenda di tutti i<br />

buongustai della provincia, e<br />

non solo.<br />

La manifestazione, organizzata<br />

dal Comune, in collaborazione<br />

con la Pro Loco, col patrocinio<br />

di Regione e Provincia,<br />

con l’importante partnership<br />

della Cassa di Risparmio<br />

di Alessandria, e con la collaborazione<br />

di tutte le associazioni<br />

bergamaschesi, spazierà<br />

come di consueto lungo l’intero<br />

arco della giornata, e si preannuncia<br />

intensissima, vivacizzata<br />

da un gran numero di<br />

iniziative; il compito di introdurle<br />

sarà affidato a Vincenzo<br />

Barberis, che per l’intera giornata<br />

svolgerà il ruolo di ‘gran<br />

cerimoniere’, presentando tutte<br />

le manifestazioni in programma.<br />

Ovviamente, e non poteva<br />

essere diversamente, tutto<br />

ruoterà attorno ai celebri e deliziosi<br />

tartufi, che già a partire<br />

dalle ore 10 faranno bella mostra<br />

di sé in piazza Repubblica,<br />

in attesa della cerimonia di<br />

premiazione in programma a<br />

mezzogiorno.<br />

Come sempre, il 1º premio<br />

(una targa in oro) spetterà al<br />

pacchetto più bello; il tartufo<br />

più grande sarà invece premiato<br />

con un braccialetto in<br />

oro, mentre un’altra targa in<br />

oro sarà riservata al piatto più<br />

bello presentato da commercianti<br />

e ristoratori.<br />

Un premio, come sempre,<br />

sarà assegnato anche al pacchetto<br />

più bello di Bergamasco,<br />

ovvero trovato da cercatori<br />

bergamaschesi. Novità dell’anno<br />

lo “zappino d’argento”,<br />

conferito al cesto più grande di<br />

tartufi neri.<br />

Dopo la premiazione seguirà<br />

un “aperitivo del Trifolau”,<br />

preparato dalla Pro Loco e<br />

quindi tutti i presenti potranno<br />

recarsi a pranzo nei locali convenzionati:<br />

pranzi a base di<br />

tartufo saranno serviti al ristorante<br />

“Tranquil”, alla Soms Arcinova,<br />

all’agriturismo “Cascina<br />

Amarant” e al ristorante pizzeria<br />

“Da Fede” nel vicino centro<br />

di Bruno.<br />

Presso il circolo Acli e lo<br />

stand Pro Loco invece si potranno<br />

degustare diversi piatti<br />

con tartufo; la prenotazione è<br />

ovviamente più che consigliata.<br />

Il pomeriggio si aprirà alle<br />

15, con la gara di ricerca simulata<br />

di cani da tartufo in programma<br />

sul campo sportivo di<br />

San Pietro: il miglior cane sarà<br />

premiato con uno “zappino<br />

d’argento”, mentre un portatartufi<br />

in argento sarà il premio<br />

per quelli classificati dal 2º al<br />

4º posto.<br />

La kermesse cederà poi<br />

spazio alla tradizione, con “Batuma<br />

la Meglia c’me na vota”,<br />

una rievocazione con una trebbiatrice<br />

d’epoca e carro trainato<br />

da buoi di scena dalle 15,30<br />

in San Pietro, mentre vale la<br />

pena segnalare la bella esposizione<br />

di antichi attrezzi agricoli<br />

che sarà allestita dalle<br />

10,30 alle 12 e dalle 16 alle 19<br />

presso “Casa Grondona”. Alle<br />

16,30, in piazza Barberis, è<br />

previsto quindi uno spettacolo<br />

per i bambini, con saltimbanchi<br />

e mangiatori di fuoco, seguito<br />

alle 17 dall’esibizione degli<br />

sbandieratori di Asti - Borgo<br />

Don Bosco.<br />

A seguire, invece, riflettori<br />

puntati su un altro grande momento:<br />

la premiazione dei vini<br />

vincitori della 3ª rassegna “Vini<br />

di Bergamasco e paesi limitrofi”,<br />

che sarà preceduta da una<br />

degustazione guidata a cura<br />

dell’Onav e da un banco d’assaggio,<br />

già attivo a partire dalle<br />

16. La premiazione, invece,<br />

riguarderà 12 vini, scelti fra i<br />

tantissimi campioni consegnati<br />

in Municipio nelle settimane<br />

precedenti.<br />

A completare il quadro di<br />

una domenica ricchissima ci<br />

sono poi il 7º concorso di pittura<br />

a tema “Momenti caratteristici<br />

della fiera del tartufo - Il trifolau<br />

e il suo cane”, che vedrà<br />

all’opera per tutta la giornata<br />

pittori con tele e pennelli, fino<br />

alla premiazione, in programma<br />

alle 18,30 in piazza Repubblica.<br />

Ad animare la giornata, invece,<br />

provvederà, insieme al<br />

presentatore Vincenzo Barberis,<br />

la presenza di un animatore<br />

d’eccezione quale Dino<br />

Crocco, direttamente da “Musica<br />

Insieme”, ma ci saranno anche<br />

la musica dal vivo di Marateia<br />

e della cantante Tressy e<br />

del gruppo rock Roccaforte. E<br />

non è ancora finita: per tutta la<br />

giornata, infatti, i visitatori potranno<br />

passeggiare in mezzo a<br />

centinaia di bancarelle caratteristiche<br />

e visitare il banco di<br />

beneficenza del circolo Acli;<br />

inoltre, per l’intera giornata,<br />

grazie all’interessamento della<br />

Soms Bergamasco sarà presente<br />

sul posto una unità mobile<br />

per visite oculistiche dell’associazione<br />

“Prevenzione e<br />

progresso”.<br />

«Ci siamo davvero impegnati<br />

per offrire un programma<br />

il più ricco possibile – spiega<br />

da parte del Comune l’assessore<br />

Gianluigi Ratti – e crediamo<br />

di esserci riusciti. Adesso<br />

c’è solo da sperare che non<br />

piova per godere appieno di<br />

quello che abbiamo organizzato».<br />

M.Pr<br />

Rivalta Bormida. Nel decimo anniversario della beatificazione<br />

di Teresa Bracco, sabato 18 ottobre, alle ore 21 nella chiesa<br />

parrocchiale San Michele Arcangelo di Rivalta Bormida, andrà<br />

in scena la rappresentazione “Teresa Bracco, una storia di guerra<br />

e di santità”, di Simone Barbato.<br />

Con lo stesso Barbato (narratore), Eleonora di Francesco (Teresa<br />

bambina), Angela De Mattè (Teresa) Stefano Annoni (soldato<br />

tedesco), Massimo Barberi (partigiano), Daniele Latella<br />

(Agostino), Sandro Rasore (Tugnin), Mario Zerbin (prete).<br />

Pianoforte e arrangiamento musicale di Andrea Negruzzo, all’organetto<br />

diatonico Roberto Perfumo.<br />

Scenografia di Laura Marzani e Cora Grillo.<br />

Ricordiamo che lo spettacolo era stato rappresentato al teatro<br />

Ariston di Acqui Terme giovedì 15 maggio di quest’anno, riscuotendo<br />

un notevole consenso di pubblico.

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