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8 acqui terme - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

DALL’ACQUESE 12 OTTOBRE 2008 31<br />

Treno delle 7,10: da 4 anni solo disagi<br />

La vergognosa vicenda<br />

dei pendolari cassinesi<br />

Alcuni genitori protestano<br />

Cassine, asilo aperto<br />

la mensa ancora no<br />

All’iniziativa di Legambiente classi 4ª e 5ª<br />

Alunni di Rivalta<br />

puliscono il mondo<br />

Alice Bel Colle<br />

senso unico<br />

lungo S.P. n. 235<br />

Cassine-Quaranti<br />

Alice Bel Colle. L’Ufficio<br />

Tecnico della Provincia di Alessandria<br />

comunica di aver ordinato<br />

l’istituzione di un senso<br />

unico alternato, governato da<br />

impianto semaforico o da movieri,<br />

del divieto di sorpasso e<br />

della limitazione della velocità<br />

dei veicoli in transito a 30 km/h<br />

lungo la strada provinciale n.<br />

235 “Cassine Quaranti”, dal<br />

km. 8+400 al km. 8+500, nel<br />

Comune di Alice Bel Colle, sino<br />

alle ore 18, di sabato 15 novembre,<br />

per consentire l’esecuzione<br />

dei lavori di demolizione<br />

e ricostruzione di un muro<br />

di sostegno.<br />

Cassine. Da quattro anni<br />

ogni mattina per loro è un’avventura:<br />

vanno in stazione per<br />

salire sul treno Alessandria -<br />

Savona che dovrebbe portarli<br />

ad Acqui e il cui transito per<br />

Cassine è stabilito per le 7,10.<br />

Il problema, per una ventina di<br />

studenti cassinesi e per alcuni<br />

lavoratori pendolari loro compagni<br />

di sventura, è che da ormai<br />

quattro anni il loro treno<br />

viene soppresso ad una media<br />

di due volte a settimana: un disguido<br />

che già di per sé sarebbe<br />

imperdonabile e che viene<br />

ulteriormente aggravato dalla<br />

mancanza di adeguato preavviso.<br />

Ai ragazzi, quindi, non resta<br />

che tornare a casa e rivolgersi<br />

ai genitori, per ottenere un<br />

passaggio in auto fino ad Acqui<br />

Terme: una situazione che<br />

però, per chi paga regolarmente<br />

un abbonamento per ottenere<br />

un servizio che di regolare<br />

ha poco o niente, non può<br />

andare bene.<br />

Ora un gruppo di madri ha<br />

detto basta e ha scelto di rivolgersi<br />

alla carta stampata, «anche<br />

perché, a suo tempo, abbiamo<br />

scritto a Trenitalia, ma<br />

non si sono degnati nemmeno<br />

di darci risposta».<br />

Ma andiamo con ordine,<br />

spiegando nel dettaglio le ragioni<br />

della rabbia di studenti e<br />

genitori. «Il treno - affermano -<br />

viene soppresso mediamente<br />

due volte a settimana, e considerando<br />

che un abbonamento<br />

settimanale ci costa 11 euro,<br />

credo che il minimo sarebbe<br />

pretendere un servizio più assiduo.<br />

Forse è ancora più grave<br />

però, che anzichè annunciare<br />

la soppressione all’atto<br />

della mancata partenza del<br />

convoglio da Alessandria, le<br />

Ferrovie attendano il momento<br />

dell’orario di arrivo a Cassine.<br />

Anzi, a volte gli annunci di<br />

soppressione vengono dati alle<br />

7,30, con venti minuti di ritardo<br />

rispetto al possibile passaggio<br />

del treno». A quel punto<br />

ai ragazzi non resta che tentare<br />

di raggiungere con mezzi<br />

di fortuna Acqui, «dove in stazione<br />

dovrebbero trovare il<br />

servizio navetta che li porta a<br />

scuola, e per il quale paghiamo<br />

un abbonamento da 23 euro<br />

mensili. Ovviamente, la navetta<br />

non attende e i nostri figli<br />

perdono anche quella». E non<br />

è finita... “Ovviamente in queste<br />

condizioni, i nostri ragazzi<br />

finiscono con entrare in ritardo<br />

e certi istituti (su tutti l’Alberghiera<br />

e l’Itis, ndr) addirittura<br />

negano loro l’ammissione alla<br />

prima ora delle lezioni”. Nonostante<br />

oggettivamente ai ragazzi<br />

non possa essere fatta<br />

alcuna colpa... Certi presidi,<br />

evidentemente, non brillano<br />

per elasticità. Ma torniamo al<br />

treno. «La cosa più scandalosa<br />

è che la situazione si protrae<br />

in questi termini da ormai<br />

quattro anni. E nessuno fa nulla<br />

per risolvere il problema».<br />

Risultato: le famiglie spendono<br />

67 euro mensili (4 abbonamenti<br />

settimanali ferroviari da<br />

11 euro più il mensile della navetta<br />

da 23 euro) per vedere i<br />

figli restare fuori da scuola:<br />

niente da dire, l’Italia è proprio<br />

un paese in cui la qualità della<br />

vita è eccezionale.<br />

Ma non è ancora finita. Infatti,<br />

i problemi del treno delle<br />

7,10 paiono curiosamente<br />

concentrati in certi periodi dell’anno:<br />

per tre mesi all’anno,<br />

infatti, il convoglio è puntualissimo.<br />

Danno e beffa: si tratta<br />

dei mesi estivi, come ci rivela<br />

M., una delle mamme che abita<br />

proprio vicino alla stazione:<br />

«Ci ho fatto caso quest’estate:<br />

il treno era sempre in perfetto<br />

orario e così è stato fino a una<br />

settimana dall’inizio delle lezioni».<br />

Ma la signora ha notato<br />

anche un altro particolare, che<br />

non sembra casuale «Con<br />

l’avvicinarsi della ripresa delle<br />

scuole, il treno è cambiato: in<br />

estate aveva i vagoni nuovi, la<br />

locomotiva sembrava più nuova...».<br />

E se per ipotesi le Ferrovie<br />

avessero deciso di destinare<br />

materiale rotabile di minor qualità<br />

al trasporto degli studenti<br />

(magari per evitare di vedersi<br />

rovinare i sedili?). Se così fosse,<br />

sarebbe una scelta perfettamente<br />

legittima da parte dell’azienda<br />

a condizione di garantire<br />

il perfetto rispetto degli<br />

orari; diversamente, la questione<br />

potrebbe addirittura lasciare<br />

spazio libero a qualche<br />

azione legale.<br />

Non è escluso che qualcuno<br />

decida di attivarsi in questo<br />

senso: d’altra parte, dopo<br />

quattro anni di disservizi, anche<br />

il biblico Giobbe avrebbe<br />

probabilmente perso la sua<br />

proverbiale pazienza.<br />

M.Pr<br />

Cassine. La scuola per l’infanzia<br />

è già aperta da qualche<br />

settimana.<br />

Purtroppo, la mensa no, e il<br />

contrattempo infastidisce non<br />

poco i genitori cassinesi, che si<br />

lamentano per i ritardi nel completamento<br />

delle opere presso<br />

l’asilo di vicolo dei Fornai.<br />

«Logica farebbe pensare - ci<br />

dice una di loro - che le lezioni<br />

all’asilo e il servizio mensa comincino<br />

contemporaneamente...<br />

invece qui non si capisce<br />

nulla. Nessuno ha ancora saputo<br />

dare una data precisa di<br />

riferimento per il servizio: l’unica<br />

cosa sicura è che per questa<br />

settimana non se ne parla.<br />

Io personalmente lavoro, ma i<br />

miei figli possono andare dai<br />

nonni. Ma mi chiedo: e chi i<br />

nonni non li ha? E poi, comunque,<br />

se si offre un servizio non<br />

si può arrivare all’inizio dell’anno<br />

scolastico con i muratori<br />

ancora al lavoro. Ho fatto un<br />

sopralluogo ed è ancora tutto<br />

per aria... ».<br />

Un sopralluogo lo abbiamo<br />

fatto anche noi e tutto sommato,<br />

c’è da aggiungere che i locali<br />

sono quasi pronti e che a<br />

breve (ma è meglio non quantificare)<br />

probabilmente i bambini<br />

cassinesi (gli ospiti dell’asilo<br />

sono in tutto 76) potranno<br />

usufruire anche della mensa:<br />

si tratta di pazientare ancora<br />

qualche giorno.<br />

Fatta questa premessa, però,<br />

è giusto aggiungere che lo<br />

scenario che abbiamo potuto<br />

ammirare non è esattamente il<br />

migliore per un inizio di anno<br />

scolastico.<br />

Effettuiamo il nostro sopralluogo<br />

alle 10,30 del mattino di<br />

un martedì, giorno di lavoro; i<br />

bambini ci sono, le maestre<br />

pure. Le maestranze, a dire il<br />

vero, no. «Vanno e vengono,<br />

non sono qui sempre», ci informano.<br />

Visto che qualche genitore<br />

ha già fatto presente di aver<br />

protestato, ci saremmo aspettati<br />

di vedere i lavori progredire<br />

a ritmo serrato, ma magari siamo<br />

stati sfortunati.<br />

Ma veniamo alla situazione<br />

delle aule: quelle del piano terra<br />

sono quasi dei magazzini: i<br />

frigoriferi sono ammassati in<br />

un angolo (messi in sicurezza),<br />

non distante da dove giocano i<br />

bambini; il cortile interno «che<br />

ci sarebbe stato utile per le fasi<br />

di inserimento», spiegano le<br />

insegnanti, è un cantiere: un<br />

lavandino è ammassato in<br />

mezzo a pile di materiale.<br />

Ma per quanto andranno ancora<br />

avanti questi lavori?<br />

Proviamo a chiederlo in Comune.<br />

«Diciamo che in questo momento<br />

non siamo in grado di<br />

dare una data precisa per<br />

l’apertura della mensa - spiega<br />

l’assessore ai Lavori Pubblici<br />

Carlo Maccario - ma ormai<br />

i lavori di muratura sono finiti<br />

e nel giro di pochi giorni gli<br />

interni saranno allestiti. Le<br />

maestranze hanno fatto il possibile,<br />

considerando che di fatto<br />

hanno avuto a disposizione<br />

solo i mesi estivi (in cui è compreso<br />

anche agosto, lo ricordo)<br />

per ultimare i lavori e hanno<br />

comunque proceduto a<br />

spron battuto. Siamo in dirittura<br />

d’arrivo, tenendo presente<br />

che, una volta allestiti i locali,<br />

per aprire la mensa sarà ancora<br />

necessario procedere a<br />

un sopralluogo dell’ASL, che<br />

speriamo comunque possa<br />

avvenire a stretto giro».<br />

Invita a pazientare anche<br />

Gian Piero Cassero, delegato<br />

alla pubblica istruzione, che afferma<br />

di comprendere il disagio<br />

delle famiglie.<br />

«Forse avremmo potuto fare<br />

di meglio - premette - ma<br />

posso assicurare che le opere<br />

sono andate avanti quasi senza<br />

sosta e che in un arco di<br />

tempo ristretto la mole dei lavori<br />

da portare a termine era<br />

davvero notevole. Anche io sono<br />

convinto che ormai sia questione<br />

di pochi giorni e invito i<br />

genitori a pazientare pensando<br />

che il disagio di oggi sarà<br />

un vantaggio domani. La mensa,<br />

così com’era, non era più<br />

adeguata agli standard; ora<br />

avremo una struttura nuova e<br />

in molti casi anche macchinari<br />

rinnovati: i nostri bambini sicuramente<br />

ne trarranno beneficio».<br />

M.Pr<br />

Lavori sulla ex s.s. n. 30<br />

“di valle Bormida”<br />

Rivalta Bormida. Secondo<br />

quella che ormai da anni è diventata<br />

una bella tradizione, gli<br />

alunni delle classi 4ª e 5ª della<br />

scuola Primaria di Rivalta Bormida<br />

hanno dato il loro contributo<br />

all’iniziativa di Legambiente<br />

“Puliamo il mondo”. I<br />

bambini, accompagnati dalle<br />

insegnanti Adelia Mastorchio,<br />

Antonella Musso, Raffaella Bosetti<br />

e Simona Pizzorno, hanno<br />

effettuato un sopralluogo<br />

presso l’area boschiva sottostante<br />

alla zona di Diavoleto e<br />

dei Ricciotti ripulendola, per<br />

quanto possibile, dai rifiuti.<br />

«Spiace constatare - commenta<br />

al riguardo il sindaco Walter<br />

Ottria - che l’area in questione<br />

sia diventanta una sorta di discarica<br />

abusiva, a causa della<br />

vergognosa abitudine di alcuni<br />

maleducati di abbandonare<br />

oggetti anche di grosse dimensioni,<br />

come elettrodomestici<br />

o altro materiale, in una<br />

zona che, per le sue caratteristiche<br />

e la presenza di piante<br />

autoctone, dovrebbe semmai<br />

essere meta di escursioni. Noi<br />

cerchiamo di vigilare, ma ovviamente,<br />

vista la posizione e<br />

le caratteristiche della zona,<br />

chi decide di abbandonarvi i<br />

propri rifiuti ha spesso buon<br />

gioco... Ringrazio comunque i<br />

ragazzi e le loro insegnanti per<br />

avere provato a ripulire l’area,<br />

dimostrando un alto senso civico,<br />

che spero possa servire<br />

da spunto e da lezione a qualche<br />

adulto».<br />

M.Pr<br />

L’Ufficio Tecnico della Provincia di Alessandria, ha ordinato la<br />

chiusura della carreggiata in direzione Alessandria e l’istituzione<br />

del doppio senso di circolazione della carreggiata in direzione<br />

Acqui Terme, del divieto di sorpasso e della limitazione della velocità<br />

dei veicoli in transito a 40 km/h lungo la ex S.S. n. 30 “di Valle<br />

Bormida”, dal km 0+200 al km 3+120, sino a mercoledì 19 novembre,<br />

per garantire la sicurezza veicolare conseguentemente<br />

ai lavori di realizzazione del nuovo svincolo stradale. L’impresa<br />

Codelfa S.p.A. di Tortona, esecutrice dei lavori, provvederà all’installazione<br />

dell’apposita segnaletica direzionale e di cantiere.

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