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L’ANCORA<br />
18 12 OTTOBRE 2008<br />
ACQUI TERME<br />
Incontro con gli studenti acquesi<br />
La storia di Cefalonia narrata da chi c’era<br />
Vendita di vernici e pitture professionali<br />
CAPAROL e SAYERLACK<br />
Consulenze tecniche e sopralluoghi in cantiere<br />
PENNELLI ZENIT<br />
INTONACI DEUMIDIFICANTI<br />
CAPPOTTI TERMICI<br />
Acqui Terme. Appuntamento<br />
con la memoria per gli studenti<br />
degli istituti superiori cittadini,<br />
mercoledì primo ottobre.<br />
Il mese del Premio “Acqui Storia”<br />
comincia con l’incontro con<br />
un reduce di Cefalonia.<br />
E’ Angelo Scalvini, una fante,<br />
oggi un arzillo e lucido signore<br />
di 85 anni, che nel gennaio<br />
del 1943 partì verso la<br />
Grecia. Destinazione? L’isola<br />
della Divisione “Acqui”.<br />
Bresciano originario di Calcinato,<br />
Angelo Scalvini, accompagnato<br />
dal sig. Violini,<br />
presidente della sezione bresciana<br />
dell’Associazione Nazionale<br />
“Divisione Acqui”, ha<br />
incontrato gli studenti delle<br />
scuole cittadine nella maggior<br />
sala delle Nuove Terme.<br />
E parecchia è stata l’emozione<br />
che ha comunicato il suo<br />
racconto. Lo ha sottolineato<br />
l’assessore per l’istruzione<br />
prof.ssa Giulia Gelati, figlia di<br />
un militare “per fortuna - citiamo<br />
testualmente - nato solo<br />
nel 1929”, che, riepilogate le<br />
iniziative didattiche legate all’<br />
“Acqui Storia”, ricordati i caduti<br />
acquesi dello Jonio - capitano<br />
Verrini e caporale Ghione -<br />
ha consegnato la riproduzione<br />
di una antica moneta acquese<br />
– il tirolino in argento del 1311<br />
– all’ospite, applaudito da quasi<br />
duecento allievi che hanno<br />
ascoltato con partecipazione,<br />
in attento silenzio, il racconto di<br />
33 mesi di dura esistenza.<br />
Che inizia nell’inverno 1943.<br />
Con i familiari che accompagnano<br />
Angelo alla tradotta, anche<br />
per poi portare a casa il<br />
paltò. Son tempi duri anche<br />
per chi resta.<br />
Poi i canonici quindici giorni<br />
al centro di addestramento di<br />
Macerata, quindi - dopo un bel<br />
viaggio per i Balcani: l’itinerario<br />
tocca Belgrado, Larissa,<br />
Atene e Patrasso - la guerra<br />
dorata in un luogo in cui non si<br />
combatte. Nelle isole apparentemente<br />
tranquille dello Jonio.<br />
I bagni nell’azzurro delle acque<br />
di Itaca, l’isola di Ulisse,<br />
poi il giorno dell’incertezza,<br />
l’otto settembre, pure segnato<br />
da scampanii festosi, a distesa,<br />
che annunciano ciò che<br />
non accadrà (il rimpatrio; la<br />
salvezza; quel portare a casa<br />
la pelle che significa riabbracciare<br />
i propri cari) e causa solo<br />
il precipitoso, affannato ritorno<br />
a Cefalonia.<br />
E l’incertezza viaggia sulle<br />
ali del passaparola di Radio<br />
Scarpa.<br />
Il racconto corre via serrato:<br />
già in classe gli insegnanti<br />
hanno preparato l’evento. Il<br />
prof. Giorgio Botto, del Classico<br />
“Saracco”, inoltre, ha ribattuto<br />
in pochi minuti gli elementi<br />
di base, i cosiddetti prerequisiti,<br />
le date essenziali dal 25 luglio.<br />
Ecco le trattative per l’armistizio<br />
(anzi gli armistizi: “il<br />
corto”, quello di Cassibile, e “il<br />
lungo”). I giorni frenetici, di inizio<br />
settembre, di una traballante<br />
diplomazia.<br />
Anche la prof.ssa Luisa Rapetti,<br />
oggi dirigente scolastico<br />
al “Fermi” di Alessandria, che<br />
ha organizzato l’incontro, offre<br />
spunti significativi, avendo partecipato<br />
al progetto della scuola<br />
acquese che – contattati i<br />
superstiti della “Acqui” – ha<br />
raccolto dati di interesse storico<br />
fondamentale in un CD<br />
Rom.<br />
Ma torniamo alla relazione<br />
del soldato Scalvini.<br />
I dubbi della storia<br />
E’ l’occasione per ascoltare<br />
un testimone diretto sulle questioni<br />
più controverse.<br />
Ci fu il famoso referendum,<br />
messo in discussione dai negazionisti?<br />
“Sì, senza ombra di dubbio,<br />
almeno nel mio reparto. La data?<br />
Il 13 o il 14 settembre. Certo<br />
occorre riconoscere onestamente<br />
che può essere capitato<br />
come nei giuramenti: un «sì»<br />
scandito a piena voce dalle prime<br />
file, ma poi dietro quasi un<br />
sussurro. O un cupo ronzio.<br />
Magari un silenzio di alcuni, i<br />
più perplessi”.<br />
Poi segue il racconto drammatico<br />
delle incursioni degli<br />
aeroplani tedeschi, degli Stukas,<br />
con gli italiani che non<br />
possono trovare riparo sotto i<br />
troppo radi oliveti e neppure<br />
sotto i cespugli bassi. E’ l’inizio<br />
della fine.<br />
Poi c’è la resa, e l’inaspettato<br />
tragico evento della barbarie<br />
nazista, che non riconosce lo<br />
Iniziano i laboratori teatrali<br />
della compagnia La Soffitta<br />
status di “avversari” agli italiani,<br />
solo e semplicemente dei<br />
traditori, che meritano di esser<br />
passati per le armi.<br />
A pagare lo Stato Maggiore<br />
del Generale Comandante Antonio<br />
Gandin e quasi tutti i suoi<br />
ufficiali.<br />
Ma le fatalità riguardano anche<br />
la truppa che scampa ai<br />
perentori ordini di Hitler.<br />
Ecco la cronaca dell’affondamento<br />
della nave mercantile<br />
Ardena, e di un salvataggio<br />
che concerne, purtroppo, pochi<br />
prigionieri.<br />
Un caiacco greco riporta a<br />
riva Angelo.<br />
Poi cominciano gli stenti<br />
della prigionia. 33 buchi nella<br />
cintura, la vita sempre più<br />
stretta, la notizia di un altro<br />
mercantile – carico nostri soldati<br />
- affondato dalle mine.<br />
Comincia l’epopea di un<br />
viaggio prima verso la prigionia<br />
e poi verso casa, verso un ritorno<br />
che nel novembre 1943<br />
appare (e sarà) lontanissimo.<br />
Ma ci sono episodi che scaldano<br />
il cuore.<br />
“Succede che quando a Patrasso<br />
scendiamo dalla nave,<br />
incolonnati per quattro, e guardati<br />
a vista dai militai tedeschi<br />
con i fucili puntati addosso,<br />
una folla esultante ci accoglie:<br />
donne e vecchi e bambini ci<br />
lanciano fiori, pezzi di polenta<br />
farciti con grani di una secca,<br />
e anche qualche dracma, nonostante<br />
l’opposizione dei nostri<br />
carcerieri, che urlano come<br />
ossessi”.<br />
Poi scorrono altre immagini:<br />
quelle della sopravvivenza nel<br />
campo di Barauka (Russia<br />
Bianca) e poi a Danzica.<br />
Una storia non meno dolorosa<br />
di quella di Cefalonia. Il cui<br />
racconto Angelo Scalvini non<br />
riesce a sostenere.<br />
Ci dispiace, l’emozione traboccava:<br />
ma per fortuna la memoria<br />
orale è diventata un libro<br />
edito da Mursia (2001) che ha<br />
titolo Prigioniero a Cefalonia.<br />
Diario 1943-54 (in libreria è in<br />
vendita a euro 14,50).<br />
Dalla poesia - una quartina<br />
che lo stesso Angelo declama<br />
- il congedo. La riprova di una<br />
funzione civile dei versi.<br />
Se ne sono andati / solo il<br />
mare con le sue onde / la terra<br />
con i suoi profumi / testimoniano<br />
la loro vita.<br />
G.Sa.<br />
Acqui Terme. Venerdì 10 ottobre alle ore 18, presso la sede<br />
della compagnia teatrale La Soffitta in via F.lli Sutto, 1 ad Acqui<br />
Terme si terrà la prima lezione del laboratorio teatrale “Giochiamo<br />
al teatro”.<br />
Il laboratorio è aperto a tutti i ragazzi dagli 8 ai 13 anni. Chi interessa<br />
può partecipare alla prima lezione dimostrativa e scegliere<br />
poi di iscriversi. Gli insegnanti sono Lucia Baricola e Debora<br />
Delorenzi. Le lezioni del laboratorio sono a cadenza settimanale<br />
e il contributo richiesto per la frequenza è di euro 20<br />
mensili. Al termine del laboratorio ci sarà un saggio e sarà consegnato<br />
un attestato di partecipazione.<br />
Giovedì 16 ottobre alle ore 21, sempre nei locali di Via Sutto,<br />
prenderà il via il laboratorio d’avvicinamento al teatro e lettura<br />
espressiva “Parole leggere, parole d’amore”. Possono partecipare<br />
tutti quelli che compiono 18 anni. È possibile iscriversi al<br />
termine della lezione dimostrativa. Gli insegnanti del laboratorio<br />
sono Marco Gastaldo e Paolo Alternin.<br />
Il laboratorio prevede tre cicli di incontri di 8 lezioni ciascuno e<br />
il contributo richiesto è di euro 40 per ogni ciclo di incontri. Al termine<br />
del laboratorio ci sarà una dimostrazione di quanto appreso<br />
durante l’anno. Agli iscritti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.<br />
Per informazioni telefonare a Lucia 3409858671, Marco<br />
3495114166<br />
GIORGIO GRAESAN<br />
Sono aperte le adesioni<br />
per “Corso base di prodotti<br />
per l’alta decorazione di interni”<br />
riservato ai professionisti<br />
15011 ACQUI TERME - Via Emilia, 20<br />
Tel. 0144 356006<br />
E-mail: colorificioparodi@libero.it<br />
ORARI NEGOZIO<br />
Mattino 8-12,30 • Pomeriggio 14-19<br />
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