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8 acqui terme - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

10 12 OTTOBRE 2008<br />

ACQUI TERME<br />

Alla galleria Massucco da sabato 11 ottobre<br />

Omaggio a Morlotti<br />

Nella giornata di venerdì 3 ottobre, con bis per domenica 5 ottobre<br />

Overdose di appuntamenti<br />

una concomitanza indelicata<br />

Acqui Terme. La galleria<br />

Massucco di corso Roma 18<br />

dedica un’esposizione al grande<br />

pittore Ennio Morlotti.<br />

L’artista scomparso a dicembre<br />

del 1992, era particolarmente<br />

legato alla città termale<br />

che gli aveva dedicato numerose<br />

mostre.<br />

Diamo in sintesi un breve<br />

cenno sull’attività di Morlotti.<br />

Dal 1936 al 1937 frequenta<br />

l’Accademia di Belle Arti di Firenze,<br />

nel 1937 comincia a dipingere<br />

il paesaggio lombardo;<br />

nello stesso anno trascorre un<br />

breve soggiorno a Parigi. Nel<br />

1939 frequenta l’Accademia di<br />

Brera, da quel momento si stabilisce<br />

a Milano ed entra in<br />

rapporto con “Corrente”. Nel<br />

1946 firma “Il manifesto del<br />

realismo - oltre Guernica”. Nel<br />

1947 si reca nuovamente a<br />

Parigi con una borsa di studio<br />

ottenuta grazie a Venturi, visita<br />

lo studio di Picasso e conosce<br />

Braque, Wols, De Stael.<br />

Partecipa quindi al fronte nuovo<br />

delle arti nel 1948. È presente<br />

a tutte le più importanti<br />

esposizioni nazionali ed internazionali,<br />

Biennali di Venezia,<br />

Quadriennali di Roma, ecc.<br />

Importanti mostre personali<br />

alla galleria Marlborough Londra<br />

1971, New York 1973, Zurigo<br />

1975, Palazza Reale (Milano)<br />

1987.<br />

Prima mostra ad Acqui Terme<br />

(Galleria Bottega d’Arte di<br />

Repetto e Massucco) 1969 poi<br />

la grande Antologica al Palazzo<br />

Liceo Saracco (Acqui Terme)<br />

1972 poi ancora alla Bottega<br />

d’Arte (Acqui Terme)<br />

1979, 1988, 1990 tutta l’opera<br />

incisa, 1993 mostra di disegni<br />

in ricordo di una amicizia. Per<br />

l’azienda autonoma di Acqui<br />

Terme ha realizzato il manifesto<br />

“Acqui Terme per rifiorire”.<br />

La mostra “Omaggio a Ennio<br />

Morlotti” vuole essere un<br />

doveroso omaggio ad uno dei<br />

protagonisti dell’informale in<br />

Italia del XX secolo. Sarà inaugurata<br />

sabato 11 ottobre e terrà<br />

cartello fino all’8 novembre.<br />

Orario di visita 9.30-12.30;<br />

15,30-19,30, domenica e lunedì<br />

chiuso.<br />

Acqui Terme. Una giornata<br />

particolare è il titolo del film di<br />

Ettore Scola, celeberrimo, con<br />

Marcello Mastroianni e Sofia<br />

Loren, che narra di una mattinata<br />

romana, vissuta in un silenzioso<br />

condominio, nel giorno<br />

in cui Hitler - ospite di Mussolini<br />

- fa visita alla Città Eterna.<br />

Era l’inizio del maggio<br />

1938.<br />

Ma di giornate particolari ce<br />

ne possono essere tante, per<br />

fortuna senza sconfinare nel<br />

terreno minato (anche ad Acqui)<br />

della politica.<br />

Ma le sensazioni che si posson<br />

dedurre sono ugualmente<br />

spiacevoli.<br />

Il solito problema<br />

Il 3 ottobre - per la cronaca<br />

festa di Santa Teresina del<br />

Carmelo, la mistica di Lisieux<br />

modello di modestia - Acqui è<br />

sicuramente stata una giornata<br />

particolare, certo non ispirata<br />

da quel rigore che la monaca<br />

del XIX secolo poteva un<br />

tempo (e può tuttora) ispirare.<br />

Discutibili le scelte di programmazione<br />

messe in campo<br />

dal Municipio e, in particolare,<br />

dall’Assessorato per la Cultura,<br />

che è riuscito a sovrapporre<br />

numerosi eventi.<br />

Di fatto contemporanee, nel<br />

pomeriggio, la presentazione<br />

degli atti del convegno Cartografia<br />

del Monferrato. Geografia.<br />

Spazi interni e confini di un<br />

piccolo Stato italiano tra Medioevo<br />

e Ottocento, a cura di<br />

Blythe Alice Raviola (i tipi sono<br />

quelli milanesi di Franco Angeli,<br />

il prezzo è di 25 euro: il congresso<br />

degli studiosi vide - nel<br />

marzo 2004 - una corposa<br />

sessione ospitata dalla nostra<br />

città), e la presentazione - a<br />

Palazzo Robellini - del volume<br />

finalista dell’Acqui Storia Fratelli<br />

separati (edito da Settecolori)<br />

del diplomatico Maurizio<br />

Serra, futuro ambasciatore italiano<br />

in Russia.<br />

Discutibile l’opportunità di<br />

presentare il libro a ridosso<br />

della conclusione del Premio<br />

(qualora si fosse assicurato il<br />

favore della commissione, ovvero<br />

se avesse conseguito la<br />

vittoria, per il volume ci sarebbe<br />

un nuovo, inevitabilmente ripetitivo<br />

passaggio, il 25 ottobre;<br />

oppure proprio dall’inserimento<br />

nel programma de<br />

“Aspettando l’Acqui Storia” si<br />

può dedurre che non ha conseguito<br />

l’alloro di maggior prestigio?),<br />

ma ancor più discutibile<br />

la sovrapposizione che finiva<br />

per “opporre” un testo che<br />

diverrà fondamentale per la<br />

nostra storia locale (ecco Aleramo<br />

e Guglielmo il Vecchio, le<br />

strade e i confini del Monferrato<br />

in prima età moderna, i rapporti<br />

del piccolo Stato locale<br />

con Madrid, Genova, il Regno<br />

di Sardegna, l’incidenza profonda,<br />

in questa terra, dell’amministrazione<br />

napoleonica, e<br />

poi ancora una attenta riproposizione<br />

- e studio - delle fonti<br />

cartografiche, in genere poco<br />

considerate: tra gli autori dei<br />

saggi Renato Bordone e Davide<br />

Maffi, Luca Giana e Valeria<br />

Pansini, Roberta Cevasco e<br />

Diego Moreno e altri) ad un libro<br />

altrettanto denso e ricco di<br />

stimoli.<br />

(A presentare Serra e la sua<br />

opera, nel palazzo della Cultura,<br />

Carlo Prosperi e Maurizio<br />

Cabona, al quale va però ricordato<br />

che le “code” automobilistiche<br />

per entrare in città<br />

non sono determinate da flussi<br />

ininterrotti di turisti - magari<br />

fosse!!! - come lui ha sostenuto<br />

per compiacere l’Assessore<br />

Sburlati, ma per le congenite<br />

lentezze determinate da una<br />

fioritura di rotonde che, a pensarci,<br />

qualche costo pure<br />

l’avranno, ma che, ugualmente,<br />

nascono come funghi).<br />

Anche alla sera del venerdì<br />

3 ottobre (per coerenza, verrebbe<br />

da dire) due appuntamenti,<br />

questa volta musicali in<br />

contemporanea, con il diretto<br />

coinvolgimento del Municipio -<br />

si badi: la lirica delle arie<br />

d’opera al Movicentro, con i<br />

Solisti dell’ Orchestra di Alessandria<br />

(che hanno entusiasmato<br />

i presenti: ma qui le notizie<br />

son di seconda mano) e<br />

poi la musica contemporanea<br />

in seminario, nella vecchia aula<br />

magna dell’Università, con<br />

un duo sassofono e pianoforte<br />

assai quotato - il Mazzoni &<br />

Fluckiger - in grado di confermare<br />

la giusta fama.<br />

Si aggiunga l’apertura dell’anno<br />

pastorale (anche in musica,<br />

con Don Carlo Seno al<br />

pianoforte) alle Nuove Terme<br />

(dove, dopo le 22 si è tenuto<br />

l’allestimento - sempre in contemporanea<br />

- di un appassionato<br />

monologo dedicato ai<br />

Gonzaga, che ha visto la partecipazione<br />

di Alex Leonte, violinista<br />

acquese), e si avrà un<br />

quadro davvero poco confortante.<br />

Non bastasse…<br />

Che ha avuto un ulteriore<br />

corollario nella serata di domenica<br />

5 ottobre, con un’altra<br />

“perla” organizzativa.<br />

Nell’ambito del Festival di<br />

Musica Contemporanea il<br />

complesso da camera -attesissimo<br />

- dell’Orchestra Femminile<br />

Italiana, diretta dal maestro<br />

Roberto Giuffrè, si esibiva, dopocena,<br />

nel Seminario Minore,<br />

mentre in San Francesco, alla<br />

stessa ora, due cori applauditissimi<br />

(e qui il riscontro è stato<br />

diretto) presentavano sotto<br />

la direzione del Maestro Musso<br />

– con solista Silvano Santagata,<br />

morbellese - la Messa di<br />

Gloria di Pietro Mascagni.<br />

Poco benevoli i commenti<br />

che abbiamo registrato, ascoltando<br />

i più affezionati frequentatori<br />

degli appuntamenti culturali:<br />

“In due giorni tanti eventi<br />

che potevan servire per vivacizzare<br />

la programmazione di<br />

un mese intero”.<br />

Difficile non dar loro ragione.<br />

Insomma: anche quando si<br />

tratta di cartellone (ma non di<br />

quello del teatro: lì gli acquesi<br />

si rassegnino ad esser orfani)<br />

il Comune è incline al grandioso<br />

Ċon effetti “barocchi” che<br />

poco giovano, hanno il sapore<br />

dilettantesco, e finiscono per<br />

scontentare chi si dà tanto da<br />

fare (e fa fatica) per organizzare<br />

come si deve.<br />

Ai Bagni solo convegni<br />

Pessimismo? No davvero.<br />

Realismo. Basti pensare che<br />

nella progettazione del Centro<br />

Congressi dei Bagni (visita guidata<br />

il 25 settembre: c’eravamo<br />

anche noi a curiosare) il<br />

progettista non ha previsto in<br />

alcun modo l’allestimento di un<br />

palcoscenico degno di tal nome<br />

İl che significa che, nel caso<br />

delle possibili “quattro gocce<br />

temporalesche” dell’estate, gli<br />

spettacoli - balletto e lirica - di<br />

Piazza Conciliazione saranno<br />

inevitabilmente cancellati.<br />

E poi ci si ostina a chiamare<br />

Acqui città turistica. G.Sa

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