Giovanni Verga (schema) - Alessandro Dal Maso
Giovanni Verga (schema) - Alessandro Dal Maso
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<strong>Giovanni</strong> <strong>Verga</strong> (Catania 1840-1922)<br />
Piano dello <strong>schema</strong><br />
1. La rivoluzione stilistica e tematica<br />
2. La vita e le opere: la formazione giovanile catanese, il periodo fiorentino<br />
(1869-72), quello milanese (1872-93) e il ritorno a Catania<br />
3. La fase romantica dell’apprendistato catanese: dal romanzo patriottico<br />
al romanzo d’amore<br />
4. I romanzi fiorentini e del primo periodo milanese: la fase tardoromantica<br />
e scapigliata<br />
5. Primavera e altri racconti e Nedda, “bozzetto siciliano”<br />
6. L’adesione al Verismo e il ciclo dei “Vinti”: la poetica e il problema<br />
della “conversione”<br />
7. Rosso Malpelo e le altre novelle di Vita dei Campi<br />
8. I Malavoglia<br />
9. Il marito di Elena, Novelle rusticane e altre raccolte di racconti sino<br />
a Vagabondaggio<br />
10. Mastro-don Gesualdo<br />
11. L’ultimo <strong>Verga</strong><br />
12. La ricezione da parte del pubblico e la fortuna di <strong>Verga</strong> nella letteratura<br />
del Novecento e nella critica letterari<br />
I testi*<br />
Rosso Malpelo, p.203; T4<br />
Vita dei campi, p.201<br />
L’inizio dei Malavoglia, p.271<br />
Prefazione ad Eva, l’arte e l’“atmosfera di Banche e di imprese industriali”,<br />
p.186; T1<br />
L’amante di Gramigna, Dedicatoria a Salvatore Farina, p.198; T3<br />
Lettera a Salvatore Paola Verdura sul ciclo della “Marea”, p.199; MD1<br />
La lupa, p.213; T5<br />
I Malavoglia, cap. 2, la tempesta, p.273<br />
Fantasticheria, p.217; T6<br />
Prefazione ai Malavoglia, p.255<br />
I Malavoglia, cap. 15, l’addio di ’Ntoni, p.280<br />
La roba, p.227<br />
Mastro-don Gesualdo, cap. 4, p.305<br />
(*) I numeri di pagina si riferiscono alla sezione antologica dedicata a <strong>Verga</strong> in<br />
Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese, La scrittura e l’interpretazione, Palumbo,<br />
Palermo 2001<br />
0.0 La nuova poetica e i rapporti con il Naturalismo francese<br />
Naturalismo: traduzione lett. del Positivismo, recupero del culto della ragione come reazione all’irrazionalismo romantico (ritrovo<br />
della fiducia nel metodo sperimentale, unica forma di conoscenza); scientificità (analisi scientifica della vita), impersonalità<br />
(conseguenza della scientificità), funzione sociale dell’arte (lo studio scientifico può essere messo al servizio dell’uomo<br />
politico). Raccolte di cicli che dimostrano l’influenza dell’ambiente sull’esperienza umana. Race, lieu, moment: genetica, luogo<br />
e contesto storico sono tre variabili sufficienti per definire la personalità.<br />
> Verismo: Scientificità > impersonalità, obiettività; ma pessimismo, scarsa fiducia che la società possa esser cambiata dalla<br />
letteratura<br />
0.1 Il discorso indiretto libero (Er Lebt Rede)<br />
“”; verbum dicendi; 1 a p > 3 a p; pres>impf. anche ciò che avrebbero potuto dire<br />
1. La rivoluzione stilistica e tematica<br />
Cfr. Manzoni: abbandono atteggiamento dominio ideologico-giudizio dall’alto. > caduta tradizionali gerarchie narrative. Impersonalità<br />
= rinuncia. Popolo protagonista (sentimenti, ideologie, linguaggio, pdv).<br />
< Crisi storica, sente contraddizioni fine età romantico-risorgimentale. nn+ protagonismo cult-ideol, Italia dominata da potere<br />
“banche e imprese industriali”, abbassare tiro, limitarsi a documentazione scient: se si denuncia, dv ess implicita: Verismo e<br />
impersonalità.<br />
inizio: speranza valori soc. arcaico-rurale siciliana, poi: pessimismo materialistico, ovunque trionfo interesse e roba. cf Mastro-don<br />
Gesualdo.<br />
Adesione originale al Positivismo: materialismo-determinismo al max, no fiducia e ottimismo.<br />
3. La fase romantica dell’apprendistato catanese: dal romanzo patriottico al romanzo d’amore<br />
a) I carbonari della montagna 1 (1861-2) è “romanzo storico” già superato (tendenza storia contemporanea / r.-confessione).<br />
Romantico binomio Amore e patria 2 (primo rom, ma inedito); fino a Sulle lagune 3 (1863). Linea di sviluppo 2-1 : el. patriottico<br />
determinante, in 3 : amore è nucleo, patr. sfondo.<br />
b) Una peccatrice 4 (1865): solo storia d’amore passionale tra artista e nobildonna: la donna s’innamora solo quando Pietro<br />
Brusio, commediografo, ha successo; le convenzioni sociali trionfano, il giovane si stanca, Narcisa Valderi si lascia morire –<br />
l’ideale=amore romantico non si arrende al reale: pieno Romanticismo.<br />
Impianto racconto ancora elementare: buoni vs. cattivi in 1,2 , semplice rovesciamento situazione in 4 . Linguaggio approssimativo,<br />
scrittura enfatica ed esclamativa del feuilleton-romanzo d’appendice.<br />
4. I romanzi fiorentini e del primo periodo milanese: la fase tardoromantica e scapigliata<br />
a) Storia di una capinera 5 (1871): letteratura filantropico-sociale (< <strong>Dal</strong>l’Ongaro, Percoto) documentare ingiustizia sociale<br />
(monacazione coatta delle ragazze povere. denuncia sociale + “storia intima”. 1) scelta antiretorica per la prima volta, sforzo<br />
di assumere pdv semplice e ling ingenuo-elem (cf. le lettere di Maria>amica) 2) uso fiorentino secondo il manzonismo domi-
<strong>Giovanni</strong> <strong>Verga</strong> 2<br />
nante, ma meno enfatico rispetto 1-4 , 3) tema dell’orfano e dell’escluso: Nedda, Rosso Malpelo, Malavoglia. 4) prevale la legge<br />
della roba e del denaro, i sentimenti impotenti. 5) ancora vivo Romant: ideale vs. reale<br />
b) Eva 6 (Milano, 1873). lezione della Scapigliatura milanese, protesta, denuncia, (prefazione T1 p.186): fallisce la storia<br />
d’amore di Enrico Lanti con Eva (credeva nell’id rom dell’amore eterno), ma anche il tentativo di restare fedele agli ideali artistici<br />
della giovinezza: arriva al successo artistico solo adeguandosi al gusto falso e volgare del pubblico. 1) std rapp arte-modernità,<br />
sentimenti-artifico, val.rom-trionfo inautenticità < svil econ-alienante vita cittadina; 2) esame di coscienza autobiografico<br />
dell’artista > compromesso; 3) fallimento dell’ideale romantico dell’amore; — arte e ballerina come artificio, esibizione<br />
pubblica, seduzione (Baudelaire); — nella famiglia siciliana sembra ancora alternativa valida a modernità > contradd.:<br />
svil. artista poss.le sl in modernità, mnd ideal-rom è residuo del passato, ma rimpiange autenticità passato.<br />
c) Tigre reale 7 (scritto tra il 1873-74, pubblicato nel ’75)<br />
6-7 narratore testimone delle vicende, confidente del protagonista<br />
d) Eros 8 (1874) narrazione oggettiva e impassibile, voce superiore e giudicante. Si completa la parabola della delusione romantica,<br />
realismo freddamente oggettivo, ma un po’ squallido e scolorito<br />
T1 Prefazione ad Eva, l’arte e l’“atmosfera di Banche e di imprese industriali”, p.186; “narrazione senza rettorica e senza ipocrisie” “l’arte<br />
allora [al tempo dei Greci] era una civiltà, oggi è un lusso:anzi un lusso da scioperati” “viviamo in un’atmosfera di Banche e di Imprese industriali,<br />
e la febbre dei piaceri è l’esuberanza di tal vita. / Non accusate l’arte che ha il sol torto di aver più cuore di voi.[…] Non predicate la<br />
moralità, voi che ne avete soltanto per chiudere gli occhi sullo spettacolo delle miserie che create […] voi che fate scricchiolare allegramente<br />
i vostri stivali inverniciati dove folleggiano ebbrezze amare, o gemono dolori sconosciuti, che l’arte raccoglie e vi getta in faccia”<br />
5. Primavera e altri racconti e Nedda, “bozzetto siciliano”<br />
a) Primavera e altri racconti (1876): Primavera 9 , vittimismo tardo-romantico (la prot. è vittima rassegnata e incosapevole,<br />
abbandonata dall’amato artista — egoista e ambizioso — che trova lavoro altrove) e analisi scapigliata: tappa abbandono<br />
Rom: reale sconfigge ideale.<br />
b) Nedda 10 : 1 a v. prot umili, Nedda è povera raccoglitrice di olive, falde Etna. Non è cmq novella verista: no impersonalità,<br />
autore difende, moralista ( “forma inerente<br />
al soggetto” prp img, prosp. cult. e ling., stile correlato a liv. sociologico.<br />
2) Capuana, Cameroni, Sacchetti, <strong>Verga</strong> formano un gruppo per importare il “romanzo moderno” d’ispir.ne zoliana<br />
3) Franchetti e Sonnino, Inchiesta in Sicilia; Villari, Le lettere meridionali, scoppia la “questione meridionale” ><br />
contenuti di Vita dei campi e dei Malavoglia<br />
Fil.te:<br />
1) poetica positivista: la verità è oggettiva e scientifica: solo l’analisi e lo studio scientifico dei fenomeni reali può<br />
far conoscere la realtà (non le sensazioni soggettive);<br />
2) materialista (umano si comporta in md simile ad animali, dipende da egoismo ind.le, bisogni, sangue-sesso),<br />
3) deterministica (no libertà al sogg.: dipende dall’ambiente, leggi socio-econ. e dalle inclinazioni erditarie, cf.<br />
Darwin)<br />
Lett.te antiromantico: rifiuto dell’idealismo (non gli ideali modificano la realtà, ma la realtà modifica il comp. umano); e del<br />
soggettività dell’io narrante; fare psicologia senza fare analisi psicologica: deduzione della xs.tà dall’esterno, dagli effetti sul<br />
comp. ogg., dai gesti; impersonalità (Flaubert, Zola): no sentimenti né ideologie, autore invisibile, scienziato e tecnico neutrale,<br />
che documenta la realtà ogg. senza dare prp interpretazione. mostrare solo i nessi cause-effetto (cf T3 “eclissi” dell’autore:<br />
narr. no commenti vs Manzoni). ciclo di romanzi prima<br />
“La Marea”, poi “I Vinti”: pescatori e contadini I Malavoglia, borghesia di provincia Mastro-don Gesualdo, nobiltà cittadina La<br />
duchessa di Leyra, parlamentari romani L’onorevole Scipioni, scrittori e artisti L’uomo di lusso (superflui, cf T1); cf MD1<br />
T3 Dedicatoria a Salvatore Farina, dall’Amante di Gramigna; p.198;
<strong>Giovanni</strong> <strong>Verga</strong> 3<br />
La poetica: 0)racconto “brevissimo”, “storico”, “un documento umano”; 1) il linguaggio raccolto “pei viottoli dei campi”, semplice e pittoresco<br />
come le “narrazioni popolari”; 2) il narratore si attiene all’oggettività del “fatto nudo e schietto”, senza il filtro della “lente dello scrittore”;<br />
3) le passioni umane vanno rappresentate con “scrupolo scientifico”, fornire “un documento umano”; 4) la narr. deve mostrare il “legame<br />
oscuro tra cause ed effetti” deterministicamente > “fatale”; 5) “l’opera sembrerà essersi fatta da sé”, non conserva “alcuna macchia<br />
del peccato d’origine”: impersonalità.<br />
MD1 Lettera a Salvatore Paola Verdura sul ciclo della “Marea”, p.199<br />
7. Rosso Malpelo e le altre novelle di Vita dei Campi (1880)<br />
Otto novelle. Campagne siciliane, latifondo. Adesione al verismo in T3 e in Fantasticheria:<br />
Contraddizione tra impostazione materialistica (egoismo, bisogni) e ricerca di valori ideali alternativi (mnd arcaico-rurale visto<br />
in luce romantica-idillica)<br />
Persistenza di el. rom.: simbolismo lirico (tono epico-lirico di alc1 racc; anima:paesaggio) e amore-passione (Cavalleria rusticana,<br />
La Lupa, Jeli il Pastore, L’amante di Gramigna), la trasgressione erotica e il trionfo dell’ordine.<br />
La prevalenza del motivo economico sull’amore<br />
L’esclusione, il più povero è il più emarginato (Jeli felicie quando solo in camoagna – Lupa, spregiudicatezza passioni, e Malpelo,<br />
orfano e capelli rossi)<br />
Rosso Malpelo 11 : narratore collettivo, comunità malevola di contadini e minatori; la differenza tra pdv narr e pdv autore, e il<br />
conseguente artificio di straniamento: il pdv del narr pop interpreta strano qls gesto compia Rosso, ma pdv autore emerge<br />
comunque. Divario, struttura antifrastica racconto. Una realtà rovesciata, domina la violenza del + frt sul debole (materialmente:<br />
persecuzione, psic.te e cult.te: la vittima si sente in colpa, assimila l’ottica degli aguzzini con l’asino e Ranocchio. Intensità<br />
morale e carica critica machiavelliana.<br />
T4 Rosso Malpelo, p.203;<br />
T5 La lupa, p.213: 1) ritratto del personaggio: trasgressore, segue appetiti sessuale (Lupo=amante); 2) vano amore della L per Nanni che x<br />
interesse sposa figlia Maricchia; 3) esplode l’incesto tra marito e suocera > incesto > scrupoli Nanni invani; 4) Nanni x porre fine alla relaz<br />
uccide la Lupa. Fatalismo, accettazione dei ruoli… ristabilimento dell’ordine.<br />
T6 Fantasticheria, p.217: introduzione ai Malavoglia, solo assumendo il pdv degli abitanti di Trezza si capisce la vita, da un lato vuole std<br />
scient la materia rusticana, al “microscopio”, dall’altro la idealizza, trovando la “religione della famiglia” (= “l’ideale dell’ostrica”), “rassegnazione<br />
coraggiosa” e “caparbietà eroica”, addirittura prospettiva idillica. Verismo+romanticismo.<br />
8. I Malavoglia<br />
(ed. Treves, Milano 1.1881): pescatori siciliani e conseguenze del “progresso”.<br />
1. Disc. ind. lib.; similitudini, metafore, img, proverbi pdv contadini: straniamento; il linguaggio tende al “parlato” rappresentando<br />
la sintassi e la cadenza siciliana (cf. “ca”), impersonalità<br />
2. studio antropologico e sociologico sulla questione meridionale (Franchetti e Sonnino)<br />
3. contraddizione tra l’aspirazione romantica di una ricerca di valori incontaminati in un idillio premoderno e la tendenza<br />
verista a verificare il predominio dell’egoismo ind.le ad ogni livello. (cf. personaggi: Malavoglia att a val pass, paesani cinici<br />
e corrotti; nonno Mena Alessi onesti e lavoratori, ’Ntoni e Lia corrotti dal “progresso” che travolge valori e sentimenti<br />
autentici<br />
4. conseguenza di 3.: registro lirico-simbolico (commenta st an di chi ha interiorità: Mena, ’Ntoni, Alfio), comico-caricaturale<br />
paesani<br />
Prefazione ai Malavoglia, p.255<br />
“studio sincero e spassionato” della “perturbazione” del progresso, che può essere grandioso nel suo risultato ultimo, ma solo se guardo<br />
questo risultato complessivo non vedo che il progresso è deterministicamente una lotta per la vita (Darwin), danni, non vince il miglior ema<br />
il più forte. Impersonalità (“chi osserva questo spettacolo non ha il diritto di giudicarlo; è già molto se riesce a trarsi un istante fuori del<br />
campo della lotta per studiarla senza passione, e rendere la scena nettamente, linguaggio”) no scrittura militante, ma conseguenza + potente,<br />
costringe il lettore a formulare un giudizio.<br />
9. Il marito di Elena, Novelle rusticane e altre raccolte di racconti sino a Vagabondaggio<br />
Il marito di Elena 12 , romanzo. Elena (città) è ammalata di “bovarismo” (cioè di fantasie romantiche) per incontrare gusti pubblico<br />
– Cesare il maschio ptvoce val autent campagna ma impotente, anacronistico. Congedo deginitivo alla cult. romantica<br />
con Cesare che ammazza Elena.<br />
a) Novelle rusticane 13 (1883, composizione 1881-83): studio per i prossimi romanzi. Malaria, contadini, osti, piccoli impiegati<br />
(Cos’è il re, Don Licciu papa, Il mistero, Malaria, Gli Orfani, Pane nero, Storia dell’asino di san Giuseppe), ma anche borghesi,<br />
nobili, preti, notai, prop terrieri (I galantuomini, Libertà T8, il reverendo, La roba T7), analisi delle contraddizioni di classe T8;<br />
analisi della dimensione collettiva e siociale e problemi, scompare il personaggio solitario e diverso in lotta con l’ambiente
<strong>Giovanni</strong> <strong>Verga</strong> 4<br />
(eccetto La roba e Il reverendo: gli arrampicatori sociali : Gesualdo). Pessimismo materialistico: note amare e spietate (Storia<br />
dell’asino di San Giuseppe) o violentemente drammatiche (Libertà)<br />
b) Per le vie 14 (1883): 12 novelle ambientate a Milano, vetturieri, camerieri, operai, disoccupati, prostitute: egoismo individuale,<br />
no solidarietà tra e nei gruppi sociali vs. egualitarismo socialista: “tutto sta nei dinari a questo mondo”), ancora esclusione<br />
(cf. L’ultima giornata, barba rossa)<br />
c) Vagabondaggio 15 (1887): 12 novelle di ambiente siciliano, contadino e borghese): incupimento pessimistico, personaggi<br />
cinici e matricolati, senza più contraddizioni interne. Vita ridotta a passività e accettazione né pers né anim, ogg mat (Lacrymae<br />
rerum)<br />
13+14 solo roba. ogni gradino scala sociale, lotta per la vita.<br />
10. Mastro-don Gesualdo (1888 1 ; 1889 2 )<br />
Nello stesso anno: d’Annunzio, Il Piacere decadentismo > V. isolato.<br />
1. altra applicazione dell’impersonalità: non coralità dei Malavoglia (Spitzer), ma narratore sdoppiato: registro polifonico<br />
(alternanza narratore borghese di provincia — prevalente — e nobiltà, contadini, ragazza educata in collegio)<br />
2. Duro realismo drammatico (vs. tono epico-lirico/simbolismo di V.C. e M.). Sintassi: periodo frantumato, isola particolari,<br />
icasticità. Frantumazione del tempo e del luogo, montaggio di episodi e di parti narrative diverse (ellissi, selezione dei<br />
mom. + importanti): la narrazione mira a dimostrare una tesi razionale “la norma economica è l’unica poss.le x’ corrisp alle e-<br />
sigenze della lotta x la vita, ma al suo interno non si dà salvezza. Se sottrarvisi significa agire pateticamente e anacronisticamente,<br />
condannarsi alla sconfitta, anche adeguarvisi è alla lunga inutile e assurdo, conducendo a comportamenti autodistruttivi nella vita privata:<br />
l’autorealizzazione è impossibile. > il Romanzo di prove è insensato.<br />
3. Incontrastato il culto della roba, tutti i personaggi (vs. i Trao o Diodata, derisi o vittime)<br />
4. Contraddizione interiore del protagonista: sente il malessere delle sue scelte coerenti (vs. personaggi con o senza interiorità<br />
M)<br />
5. La sconfitta dell’individualismo borghese: la vita e solo lotta di 1 vs tt. No vincitori.<br />
11. L’ultimo <strong>Verga</strong><br />
a) I ricordi del capitano d’Arce, 1891; raccolta racconti alta borghesia e nobiltà<br />
b) Don Candeloro e C.i, 1894; raccolta racconti mnd pop e borgh siciliano<br />
c) Il teatro: Cavalleria rusticana (1884), La lupa, <strong>Dal</strong> tuo al mio (1903) interesse privato vs socialismo.<br />
d) Catania, scetticismo, stanchezza. Incompiuto Duchessa di Leyra, 1 capitolo solo.<br />
e) Notevole solo La caccia al lupo (1897); luce animalesca, sadismo, meschinità; xs di VC ma non eroici-passionali.