scarica la quarta parte del libro .pdf - Diabete.it
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Insomma ...<br />
Le complicanze tardive<br />
Il diabete trascurato comporta un accelerato invecchiamento<br />
<strong>del</strong>l’organismo con alterazioni <strong>del</strong>le grandi e piccole arterie<br />
nonché <strong>del</strong> sistema nevoso periferico.<br />
Per questo il diabete è incluso - con l’ipertensione, l’ipercolesterolemia,<br />
l’obes<strong>it</strong>à, il fumo, <strong>la</strong> sedentarietà e gli stress ab<strong>it</strong>uali<br />
- fra i fattori di rischio cardio-vasco<strong>la</strong>re.<br />
Naturalmente, non è <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia in sé, ma il suo cattivo controllo<br />
a determinare il rischio cardio-vasco<strong>la</strong>re: <strong>la</strong> possibil<strong>it</strong>à di<br />
annul<strong>la</strong>re tale rischio è <strong>la</strong> ragione <strong>del</strong>l’impegno che si richiede<br />
per una cura ottimale. Un atteggiamento coerente impone di<br />
correggere anche gli altri fattori così come ci si sforza di correggere<br />
l’iperglicemia.<br />
Oltre i dieci anni di diabete e nei casi in cui <strong>la</strong> durata è incerta<br />
è bene effettuare una volta l’anno <strong>la</strong> ricerca di segni di retinopatia,<br />
nefropatia e neuropatia, che sono le complicazioni più<br />
insidiose.<br />
In caso di segni iniziali di complicazioni si dovrà intensificare<br />
<strong>la</strong> ricerca <strong>del</strong> buon controllo e <strong>la</strong> correzione degli altri fattori di<br />
rischio. Si dovranno anche adottare nuove ab<strong>it</strong>udini di v<strong>it</strong>a,<br />
adatte a ridurre al minimo <strong>la</strong> progressione <strong>del</strong>le complicazioni.<br />
I controlli <strong>del</strong>le complicazioni dovranno essere intensificati e,<br />
in caso di tendenza al peggioramento, si dovranno prendere<br />
quei provvedimenti specifici per ogni complicazione atti a bloccarne<br />
l’evoluzione e minimizzarne le conseguenze.<br />
In caso di complicazioni in stadio avanzato non bisogna mai<br />
disperare, perché i progressi <strong>del</strong><strong>la</strong> Medicina oggi consentono di<br />
maneggiare con successo molte s<strong>it</strong>uazioni r<strong>it</strong>enute irreparabili<br />
fini a pochi decenni orsono.<br />
III<br />
12<br />
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