scarica la quarta parte del libro .pdf - Diabete.it
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Le complicanze tardive<br />
controlli. Ma ignorare il diabete, fingere di non averlo, ovvero farsene<br />
un’ossessione, sono atteggiamenti “a rischio”. Prima o poi se ne possono<br />
pagare le conseguenze.<br />
2. Arteriosclerosi e incidenti cardio-vasco<strong>la</strong>ri<br />
Tutti invecchiamo e un giorno moriremo. L’invecchiamento si<br />
accompagna ad alterazioni nelle pareti <strong>del</strong>le arterie, che diventano progressivamente<br />
meno e<strong>la</strong>stiche e più spesse. La ridotta e<strong>la</strong>stic<strong>it</strong>à rende<br />
<strong>la</strong> parete più fragile, mentre l’aumento di spessore provoca un lento<br />
restringimento <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>parte</strong> interna, con conseguente riduzione <strong>del</strong><strong>la</strong><br />
capac<strong>it</strong>à di portare il sangue - e quindi nutrimento e ossigeno - ai vari<br />
organi e cellule <strong>del</strong>l’organismo.<br />
E’ questo il fenomeno chiamato arteriosclerosi (letteralmente indurimento<br />
<strong>del</strong>le arterie), che non è dunque una ma<strong>la</strong>ttia mentale, ma<br />
un’espressione <strong>del</strong>l’invecchiamento a livello di tutte le arterie <strong>del</strong><br />
nostro corpo (non solo di quelle che portano il sangue al cervello).<br />
Quando si arriva a morire “di vecchiaia”, si muore in genere a causa<br />
di un incidente cardio-vasco<strong>la</strong>re. Succede cioè che le arterie si sono<br />
talmente irrigid<strong>it</strong>e e ristrette in tutto l’organismo che a un dato momento<br />
l’apporto di sangue non è più sufficiente per questo o quell’organo<br />
v<strong>it</strong>ale: cuore (infarto), cervello (ictus), reni (insufficienza renale),<br />
ecc...<br />
L’arteriosclerosi inizia - pare - già in età giovanile e procede inesorabilmente.<br />
La veloc<strong>it</strong>à di invecchiamento varia su base genetica: sono<br />
note famiglie partico<strong>la</strong>rmente longeve e famiglie con frequenti incidenti<br />
cardio-vasco<strong>la</strong>ri precoci. L’uomo ha sempre cercato di scoprire il<br />
segreto <strong>del</strong>l’eterna giovinezza e può anche darsi che un giorno ci riesca.<br />
Quello che è certo oggi, è che ci sono circostanze che provocano un<br />
invecchiamento molto più rapido rispetto a quello che sarebbe geneticamente<br />
stabil<strong>it</strong>o. Una di queste circostanze - chiamate fattori di<br />
rischio cardio-vasco<strong>la</strong>re - è il diabete.<br />
Bisogna tuttavia ben capire che non è il diabete in sé a nuocere, ma<br />
il suo cattivo controllo, cioè <strong>la</strong> glicemia stabilmente superiore ai valo-<br />
III<br />
12<br />
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