scarica la quarta parte del libro .pdf - Diabete.it
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PREVENIRE LE CONSEGUENZE DEL DIABETE<br />
A) Il diabete è una condizione (non ma<strong>la</strong>ttia) che consente di<br />
condurre una v<strong>it</strong>a perfettamente normale da tutti i punti di vista:<br />
studi, <strong>la</strong>voro, famiglia, figli, v<strong>it</strong>a sociale, prestazioni sportive, ecc,<br />
con una speranza di v<strong>it</strong>a simile a quel<strong>la</strong> dei non diabetici.<br />
B) Il diabete è una ma<strong>la</strong>ttia invalidante sul piano fisico, psicologico<br />
e sociale, causa di amputazioni, cec<strong>it</strong>à, impotenza, infezioni,<br />
insufficienza renale, invecchiamento precoce, infarti, ictus e (...<br />
finalmente!) morte.<br />
Come è possibile - si chiede il profano - che coesistano due descrizioni,<br />
così contrastanti? Se una è vera, l’altra non può esserlo.<br />
Dunque, qual è <strong>la</strong> vera?<br />
In realtà, per quanto sembri strano, sono vere entrambe.<br />
I progressi <strong>del</strong><strong>la</strong> Medicina consentono oggi a tutti di realizzare <strong>la</strong><br />
prima definizione. Con l’ovvia c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> che per perfetta normal<strong>it</strong>à si<br />
intende quel<strong>la</strong> <strong>del</strong>le realizzazioni possibili nell’arco <strong>del</strong><strong>la</strong> v<strong>it</strong>a. (*)<br />
Tuttavia per molte persone, ancora oggi, si realizzano aspetti <strong>del</strong><strong>la</strong><br />
seconda. Il diabete è una ma<strong>la</strong>ttia insidiosa: alcuni, di fronte all’assenza<br />
di disturbi reali, non accettano serenamente l’onere <strong>del</strong><strong>la</strong> cura e dei<br />
Questo arzillo 76enne è Theodore<br />
Ryder nel 1993, al<strong>la</strong> fine di una v<strong>it</strong>a<br />
serena e attiva.<br />
Sì, è proprio il bambino <strong>del</strong>le foto che<br />
aprono questo manuale, trattato con<br />
insulina dal 1922 all’età di 4 anni.<br />
La sua sopravvivenza senza<br />
complicazioni ha <strong>del</strong>l’eccezionale se<br />
pensiamo all’insulina poco purificata<br />
dei primi decenni, al<strong>la</strong> totale assenza<br />
di autocontrollo domiciliare nei primi<br />
30 anni e all’esistenza <strong>del</strong><strong>la</strong> so<strong>la</strong><br />
glicosuria nei successivi 20 anni.<br />
Oggi il suo traguardo è al<strong>la</strong> portata<br />
di tutti i diabetici, purché lo<br />
vogliano.<br />
(*) Rimane l’esigenza <strong>del</strong><strong>la</strong> cura quotidiana e dei controlli periodici (il cui peso è risent<strong>it</strong>o in<br />
modo diversissimo da un individuo all’altro): ma si sa, per ora dal diabete non si guarisce.<br />
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