VISSIA o DEVISSIA
VISSIA o DEVISSIA
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<strong>VISSIA</strong> o DE<strong>VISSIA</strong><br />
I Vissià, poi de Vitia e infine Devissià, famiglia di origine ligure, nativa di Stanarello, nella Riviera di<br />
Genova, giunsero a Cagliari alla metà del XVII secolo per esercitare la mercatura. Si<br />
imparentarono con i Moiran, anch’essi di origine ligure, ed entrarono a far parte della compagine<br />
dei genovesi. La geneaologia dei Vissià può essere descritti in tre generazioni a partire da<br />
Ambrogio e Geronima de Vitià, residenti nella Riviera di Genova. I Vitià si estinsero alla fine del<br />
XVII secolo.<br />
PRIMA GENERAZIONE<br />
Ambrogio de Vitia, sposato con una Geronima, naturali della riviera di Genova, furono i genitori di<br />
Carlos e Giovanni Battista de Vitià.<br />
SECONDA GENERAZIONE<br />
Alla seconda generazione appartennero<br />
Carlos de Vitià, naturale di Stanarello, il 31 luglio 1639 sposò nel duomo di Cagliari Teresa<br />
Moiran, figlia di Pietro Maria Moiran, genovese, e di Caterina Gandulfo Casanova. Le nozze<br />
celebrate dal canonico Francesco Barray ebbero per testimoni Francesco Ayraldo e Geroni<br />
Campisano. Teresa de Vitià morì il 9 marzo 1662 e fu sepolta nella chiesa di Santa Caterina dei<br />
genovesi. Carlos de Vitià morì il 19 aprile 1664 e fu sepolto nella chiesa di sant’Agostino nella<br />
cappella dei martiri di Nostra Signora de Itria. I loro figli appartennero alla terza generazione.<br />
Giovanni Battista de Vitià, naturale di Stanarello, il 26 novembre 1645 sposò nel duomo di<br />
Cagliari Paola Reco, naturale di Cagliari, entrambi in prime nozze. Fecero da testimoni alle loro<br />
nozze il dottor Antonio Galcerin, Protomedico e don Geronimo Sanna y de Castelvì. Rimasto<br />
vedovo Giovanni Battista de Vitià si risposò il 3 novembre 1647 con Isabella Busana, naturale di<br />
Castello, nubile, figlia di Antioco Busana, di Iglesias, e di Marianna Varzo, di Cagliari. Fecero da<br />
testimoni alle loro nozze Pere Barray e Michele Dettori. Isabella de Vità y Busana morì il 7 aprile<br />
1649 e fu sepolta in San Domenico. Giovanni Battista Vitià si risposò per la terza volta con<br />
Francesca Bertoloto, naturale de La Marina. I loro figli appartennero alla terza generazione.<br />
TERZA GENERAZIONE<br />
Alla terza generazione appartennero<br />
A) i figli di Carlos de Vitià e di Teresa Moiran<br />
Ambrogio Antioco de Vitià y Moiran, battezzato l’8 gennaio 1642 dal canonico Giovanni Barray<br />
e padrini Bernardo Choni e Maddalena Moiran y Gandolfo, sorella di Teresa, e moglie di Pere de<br />
Amato. Il 29 aprile 1646 fu cresimato da monsignor Bernat de la Cabra. Morì il 30 agosto 1666,<br />
senza sacramenti e senza testamento. Fu sepolto nella chiesa di Santa Caterina dei genovesi.<br />
Pietro Maria de Vitià y Moiran, battezzato il 16 novembre 1642 dal canonico Giovanni Barray e<br />
padrini Pere Francesco de Negro e donna Maria Robles, moglie di don Angelo Moncada. Morì il 14<br />
agosto 1644 e fu sepolto nella chiesa di Santa Caterina dei genovesi.<br />
Geronima Caterina de Vitià y Moiran, battezzata il 23 dicembre 1643 dal canonico Giovanni<br />
Barray e padrini Bartolomeo Cibello (?) e Caterina Moiran y Gandolfo, nonna materna. Morì forse il<br />
14 agosto 1644 e fu sepolta in Santa Caterina dei genovesi.<br />
Giuseppe Francesco de Vitià y Moiran, nato l’11 maggio 1646 e battezzato il il 16 dal canonico<br />
Giovanni Barray e padrini il dottor Giovanni Battista Armaniach e Geronima Moiran y Gandulfo,<br />
sua moglie.<br />
Maria Giuseppa de Vitià y Moiran il 10 febbraio 1664, nubile, sposò Efisio Diana, vedovo di<br />
Castello, figlio di Sadorro Diana Cau e di Maria Diana y Martì. Le nozze celebrate in casa di don<br />
Carlos de Vitià dal reverendo Antonio Capay, Commissario del Santo Ufficio, ebbero per testimoni<br />
don Francesco Asquer e Francesco Martì. I loro figli appartennero alla quarta generazione.<br />
Carolina Antonia de Vitià y Moiran, battezzata il 28 gennaio 1652 dal reverendo Carlos<br />
Armaniach e padrini don Angelo Moncada, di Oristano, e Caterina Pirya y Moiran.<br />
Antonio Andrea de Vitià y Moiran, battezzato il 4 dicembre 1655 dal reverendo Giovanni Battista<br />
Rachis e padrini Alessandro Fanari, naturale di Sanremo, in Genova, e Francesca de Vitià y<br />
Bertolato, moglie di Giovanni Battista de Vitià.<br />
B) Figli di Giovanni Battista de Vitià<br />
Ignazio Francesco de Vitià y Busana battezzato il 5 aprile 1649 dai padrini Giovanni Battista<br />
Armaniach e Teresa de Vitià y Moiran.
QUARTA GENERAZIONE<br />
Appartennero alla quarta generazione<br />
A) i figli di Giuseppa de Vitià e di Efisio Diana<br />
Carlo Francesco Diana y de Vitià, battezzato il 14 febbraio 1671 dal reverendo Antoni<br />
Escarchoni e padrini Giovanni Battista de Vitià e sua moglie Francesca de Vitià y Bertolotto.<br />
Maria Giuseppa Diana y de Vitià, battezzata il 13 marzo 1677 dal canonico Giovanni Antoni<br />
Escarchoni e padrini Giacinto Serra e Maria Gamboa y de Vitià, de la Marina.<br />
C) Caterina de Vissià, povera, morì il 24 gennaio 1684 e fu sepolta nella chiesa di Santa<br />
Caterina dei Genovesi.<br />
Carlos de Vissià, genovese, figlio di famiglia, morì il 2 agosto 1689 e fu sepolto in Santa Caterina<br />
dei genovesi.