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96-150 - Confindustria

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IL SALENTO CHE CRESCE<br />

Nei due grafici in alto ed in quelli della pagina che segue, alcuni dei risultati del sondaggio<br />

di Studio Media sulla campagna Salento Doc<br />

dalità del contatto telefonico. Gli sforzi fatti per ottenere<br />

dei parametri così rilevanti derivano dal fatto che<br />

l’obiettivo è strategico: testare le dinamiche e gli effetti<br />

della campagna Salento DOC in questa nuova edizione.<br />

Ci dica qualcosa in più sui dati.<br />

Il primo dato è emblematico: il 58% degli intervistati<br />

ha dichiarato di conoscere Salento Doc, soprattutto grazie<br />

al circuito televisivo e alla visibilità data da Telerama,<br />

ma anche grazie al piano di comunicazione integrato, che<br />

coinvolge due canali televisivi (Telerama e Telerama 1),<br />

tutte le radio di Mixer Media (Radio Rama, Radio Manbassa,<br />

Radio Salento, Jet Radio e Radio Nice) ed il portale<br />

www.salentodoc.tv. Il d ato sulla conoscenza è di<br />

per sè importante. Ma all’interno di quel dato dovevamo<br />

andare avanti. Conoscere non implica condividere, non è<br />

un dato automatico. Ma il dato sul gradimento è straordinario:<br />

l’ 83% degli i ntervistati ha un’o pinione f a-<br />

vorevole sull’intero progetto”.<br />

Protagonisti della campagna i consumatori, ma anche<br />

le 60 aziende c he hanno aderito al progetto da Settembre<br />

2009 ad oggi. Che ri scontri hanno avuto le<br />

aziende partner dopo sei mesi di esposizione mediatica,<br />

attraverso Salento Doc?<br />

“L’82% delle aziende ha confermato di aver avuto riscontri<br />

positivi dalla visibilità ottenuta tramite Salento<br />

Doc, con un incremento in termini di riconoscibilità e visibilità<br />

del brand. Oltre il 58% di loro, ha potuto aprire<br />

le porte a nuovi contratti commerciali. Oltre ogni più ottimistica<br />

previsione, e siamo solo all’inizio”.<br />

Paolo Pagliaro,<br />

presidente<br />

di Mixer Media<br />

ed editore<br />

di TeleRama,<br />

che promuove<br />

la campagna<br />

Salento Doc<br />

<strong>96</strong><br />

Notiziario Industriale


SALENTO DOC<br />

Come è c ambiato l’atteggiamento dei consumatori<br />

nell’atto d’acquisto?<br />

“Il progetto Salento Doc ha come primo obiettivo quello<br />

di sensibilizzare il consumatore che ha il dovere di acquistare<br />

in maniera consapevole, di consumare con intelligenza<br />

prodotti e s ervizi che appartengono ad una<br />

terra piena di risorse, di orgoglio e passione.<br />

Il dato interessante è che, prima dell’esposizione alla<br />

campagna solo il 32% dei consumatori prestava attenzione<br />

all’origine dei prodotti, dopo sei mesi di campagna,<br />

il 62% dei consumatori dichiara di leggere le<br />

etichette e di valutare la tracciabilità dei prodotti e servizi<br />

che acquistano. Una campagna funziona non solo<br />

quando è realizzata con criteri rigorosi e con grande professionalità,<br />

ma soprattutto quando ad essa è sottesa<br />

una spinta culturale forte”.<br />

Quanto è importante che siano sempre più numerosi coloro<br />

che credono e collaborano nel progetto Salento Doc?<br />

“Credere, insieme, in questo progetto ci aiuta a costruire<br />

una nuova prospettiva di crescita che parte da noi cittadini,<br />

che si sviluppa dal basso. Creare un “cooperativismo<br />

solidale” è fondamentale, in nome di quel “legame sociale”,<br />

quel “patto etico” che da sempre abbiamo voluto<br />

stringere con l a nostra terra. Oggi esistono tutti i presupposti<br />

per veicolare e divulgare quanto abbiamo costruito<br />

n el te mpo c on d edizione, pa ssione,<br />

professionalità. Possiamo e dobbiamo trasformare le nostre<br />

preziose risorse in prosperità, progresso, sviluppo,<br />

business, benessere per tutti”.<br />

Come è nato Salento Doc , un progetto che ha dimostrato<br />

di essere l’unico che, nel tempo, ha contribuito<br />

concretamente alla crescita di numerose attività produttive<br />

territoriali?<br />

“Le motivazioni che mi portarono, nel 19<strong>96</strong>, a d ideare<br />

un progetto come Salento Doc, vanno contestualizzate.<br />

In un periodo di grande fermento nei mercati globali si<br />

aprivano i primi grandi centri commerciali. Erano e continuano<br />

ad essere delle vere e proprie autostrade per i<br />

prodotti delle multinazionali; si imponevano le campagne<br />

pubblicitarie nelle Tv nazionali, commerciali; le banche<br />

locali venivano fagocitate dai grandi gruppi bancari del<br />

Nord Italia. Allora, mi chiedevo, quale soluzione migliore<br />

La “salentinità”<br />

è un sentimento,<br />

un privilegiato<br />

rapporto d'amore<br />

nei confronti del Salento<br />

da parte di chi, in questo<br />

territorio, riconosce<br />

la propria “piccola<br />

grande patria”<br />

per permettere al nostro sistema produttivo di contrapporsi<br />

al mercato globale? Ho risposto con l’uovo di Colombo.<br />

La risposta l’ho trovata con Salento Doc. Volevo<br />

creare gli stimoli perché le aziende del territorio non gettassero<br />

la spugna. La gara era impari, oserei dire scorretta:<br />

la Ferrari contro la Cinquecento.<br />

Il mercato globale ha danneggiato e saccheggiato per<br />

troppo tempo piccoli e medi produttori della nostra terra.<br />

E allora, come favorire e sostenere i nostri produttori per<br />

dar voce ad una regione, il Salento, che da sempre produce<br />

qualità?<br />

Ed ecco l’idea “Salento Doc”: un trampolino di lancio per<br />

molte realtà aziendali che sono pronte ad emergere, a<br />

promuoversi e pr oporsi c ome di retti c ompetitors di<br />

grandi brand sul mercato locale. E poi si vedrà”.<br />

Presidente, anche durante il convegno ha parlato del<br />

Salento come di una Regione. Pensa davvero che l’istituzione<br />

di una Regione che includa le tre province di<br />

Lecce, Brindisi e Taranto possa renderci quella salentinità,<br />

fatta di sentimenti, cultura, valori, orgoglio,<br />

che è il nostro più intimo dna?<br />

“Ho parlato di Regione Salento per una semplice ragione:<br />

non ho mai creduto nella Puglia, e questo lo di mostra<br />

una scelta radicale di concentrare il raggio d’azione dei<br />

mezzi di comunicazione del Gruppo Mixer Media sul territorio<br />

del Grande Salento. E questo, perché credo fortemente<br />

n ella n ostra i dentità c ome pri ncipio di<br />

Notiziario Industriale 97


IL SALENTO CHE CRESCE<br />

“Salento Doc”, iniziativa da condividere e sostenere<br />

La campagna di sensibilizzazione promossa dal<br />

Gruppo Mixer Media, “Salento doc”, è un’ottima<br />

iniziativa per incentivare<br />

il consumo dei prodotti<br />

locali sia da parte dei residenti,<br />

sia dei turisti.<br />

Esprimo, dunque, un<br />

plauso per l’impegno del<br />

collega Paolo Pagliaro, il<br />

quale, ancora una volta, fa<br />

propria “una” delle tante<br />

battaglie per lo sviluppo<br />

del nostro territorio.<br />

Soprattutto in un momento<br />

di crisi generalizzata,<br />

quale quella che<br />

stiamo attraversando,<br />

nella quale stentiamo a<br />

cogliere i segnali di ripresa, è necessario mettere<br />

a sistema ogni possibile strategia per costruire<br />

sviluppo.<br />

E, riprendere una campagna di comunicazione di<br />

successo, come quella già lanciata nel 19<strong>96</strong>, può<br />

contribuire non poco a sollecitare l’utilizzo dei nostri<br />

prodotti sani, genuini, di qualità, e a far crescere<br />

le nostre imprese. Sono molteplici, infatti, le<br />

aziende salentine che realizzano beni di grande<br />

qualità, ai quali spesso vengono preferiti manufatti<br />

stranieri: dagli alimenti all’oggettistica, dalle<br />

bevande all’abbigliamento, dalle calzature all’arredo,<br />

ecc.”.<br />

È importante, inoltre, che l’iniziativa del Gruppo<br />

Mixer Media stia trovando la massima condivisione,<br />

la collaborazione ed il sostegno da parte di<br />

tutte le istituzioni, gli enti locali, le organizzazioni<br />

di categoria delle tre province, perché, in tal<br />

modo, l’azione di sensibilizzazione risulterà più<br />

incisiva, più forte, con maggiori garanzie di successo.<br />

La campagna “Salento doc”, nell’indurre a modificare<br />

i piccoli gesti quotidiani, che vedono i salentini<br />

impegnati nell’acquisto di ogni genere di<br />

prodotto, non solo alimentare, contribuisce, infine,<br />

ad accrescere la consapevolezza di poter fare<br />

materialmente qualcosa per lo sviluppo del territorio.<br />

Notevole, quindi, la valenza socioculturale<br />

dell’iniziativa, pienamente condivisa da <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce.<br />

Piero Montinari<br />

Presidente <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

differenziazione, di unicità, contro le leggi di una globalizzazione<br />

che mira ad appiattire le differenze di tipo<br />

storico e culturale. Da qui anche il progetto “Salento<br />

Doc” e non, per esempio, “Puglia Doc”.<br />

La Puglia non esiste nella storia, è stata, come sapete,<br />

una scelta burocratica. Esistono, semmai, “le Puglie”.<br />

Non credo in una Puglia che appare sfumata, impercettibile,<br />

lontana e che si esibisce solo in prossimità di campagne<br />

elettorali per poi scomparire nuovamente. Una<br />

Regione che ci lascia sempre ai margini e che non presta<br />

la dovuta attenzione ai nostri bisogni concreti, che si<br />

snoda attorno ad una politica ‘baricentrica’, intorno a dei<br />

confini e degli interessi che ci vedono sempre e comunque<br />

tagliati fuori.<br />

La “salentinità” è un sentimento, una condizione psicologica,<br />

un privilegiato rapporto d’amore nei confronti del<br />

Salento da parte di chi, in questo territorio, riconosce la<br />

propria “piccola grande patria”.<br />

E’ salentina la musica, la moda, la località turistica presa<br />

d’assalto, l’industria del vino, i tamburelli della Notte<br />

della Taranta. E’ salentino il barocco. In definitiva, la<br />

scommessa di costituire una Regione sulla base di quella<br />

“miscela” unica e problematica di caratteri che costituiscono<br />

la salentinità, appare oggi un compito che può essere<br />

realizzato nelle coscienze, ma che, nostro malgrado,<br />

risulta contrastato dal disegno politico che tiene in un<br />

angolo il nostro territorio di Lecce, Brindisi, Taranto”.<br />

Verrebbe da pensare ad un atteggiamento un po’ campanilistico,<br />

contrario alle regole alla base del mercato<br />

unico e della concorrenza. Cosa ci dice in merito?<br />

“Salento Doc non mira ad un modello di economia<br />

chiusa, non vuole trincerarsi dietro uno sterile e bigotto<br />

localismo. Al contrario, si pone in un’ottica di “protezionismo<br />

costruttivo” ed efficace dei prodotti locali. Un<br />

“marchio ombrello” che possa conferire loro maggior prestigio,<br />

garantendo un plus di qualità e un valore aggiunto<br />

inconfondibile, per una riconoscibilità più chiara<br />

ed immediata da parte dei consumatori.<br />

Oggi, come e più di ieri, continuiamo a combattere una sfida<br />

alla globalizzazione usando la forza della comunicazione e<br />

dell’informazione al servizio della collettività, attraverso il<br />

recupero e la valorizzazione delle nostre peculiarità identitarie<br />

e delle nostre tradizioni più autentiche.<br />

Poi, il progetto, potrebbe anche chiamarsi “Terra Jonico-<br />

Salentina” oppure Penisola Jonico-Salentina, o “Terra<br />

dei due mari”, o “Grande Salento”, o “Regione Salento”,<br />

il concetto è sempre lo stesso: voler racchiudere, in<br />

poche parole, la nostra matrice culturale che è fatta di<br />

storia, valori e tradizioni, di un 1.800.000 abitanti.<br />

Come risponde a chi invece sostiene che per avere<br />

successo occorre esportare i nostri prodotti?<br />

“Rispondo che per essere veramente competitivi sui mercati<br />

nazionali, internazionali e globali, occorre essere<br />

prima di tutto dei modelli di riferimento aziendali nel<br />

98 Notiziario Industriale


SALENTO DOC<br />

proprio territorio, perché le leggi dell’economia parlano<br />

chiaro: occorre essere riconosciuti e apprezzati “in casa”,<br />

per avere i presupposti e i requisiti giusti per uscire<br />

fuori”.<br />

Come possiamo allora combattere la continua “invasione<br />

barbarica” che vede le nostre aziende vittime<br />

sui mercati locali, nazionali e internazionali? Può, Salento<br />

Doc, essere una possibile soluzione per le nostre<br />

aziende, per l’economia locale e per tutti noi?<br />

“Acquistare e consumare in maniera consapevole, questa<br />

è la possibile soluzione che Salento Doc acclama a<br />

gran voce. Consumare con consapevolezza i prodotti locali<br />

vuol dire saper scegliere tra le migliaia di offerte<br />

commerciali che inondano la grande distribuzione e tutti<br />

i punti vendita. Un prodotto, il nostro, che vanta alti<br />

standard qualitativi anche in termini di certa e sicura<br />

provenienza, di trasparenza nella filiera e che si traduce,<br />

dato assai rilevante, in sicurezza e rispetto per l’ambiente.<br />

I nostri prodotti sono a “Km 0”, ed un consumatore<br />

attento sa che acquistare un prodotto Made in<br />

Grande Salento, significa tutelare il proprio territorio e<br />

investire in un domani migliore che potrà garantire più<br />

benessere per tutti.<br />

E allora, perché scegliere di acquistare il caffè Lavazza,<br />

quando abbiamo su questo territorio un modello aziendale<br />

che è Quarta Caffè, che produce qualità, tradizione;<br />

perché consumare il tonno Nostromo prodotto a Modena,<br />

o il Callido, quando possiamo vantare prodotti di straordinaria<br />

qualità nelle materie prime, nella lavorazione, in<br />

termini di rispetto per l’ambiente? Abbiamo un Tonno<br />

prodotto ad Avetrana, Tonno Colimena, dalle caratteristiche<br />

organolettiche strepitose. E perché acquistare gelati<br />

Sammontana o Algida, quando esistono degli<br />

stabilimenti di produzione locale artigianale, Gelati<br />

Royal, Martigel, o Gelmar? E come mai ancora molti ristoratori<br />

preferiscono proporre un Barolo o un Chianti,<br />

quando abbiamo un Salice Salentino, o un Primitivo di<br />

Manduria, o un Negroamaro che possono pregiarsi di riconoscimenti<br />

nel mondo? Perché non esaltare le indiscusse<br />

qualità del vino di Cantine Due Palme, o dell’azienda<br />

vitivinicola Scippa - Stefanizzo e molte altre<br />

ancora? Poi alla genuinità dei latticini del Caseificio Barone<br />

o di Aia Vecchia, perché preferire i prodotti Parmalat<br />

o Galbani? E perché acquistare Orogel e non Agriconf<br />

che produce ortaggi grigliati scrupolosamente selezionati?<br />

Come non scegliere di avere nella propria dispensa<br />

la pasta Pedone o Molino del Salento che sono prodotte<br />

nel nostro territorio e che non hanno nulla da invidiare<br />

alla Barilla? E ancora la qualità artigianale delle calzature<br />

realizzate da Antonio Parrotto a Casarano, o da Filanto,<br />

o dal calzaturificio Vantaggiato... perché andare alla ricerca<br />

di Melluso o Valleverde?<br />

Le nostre aziende sono la nostra forza, impariamo ad acquistare<br />

con intelligenza e consapevolezza, diamo loro la<br />

possibilità di continuare a produrre qualità”.<br />

In che modo le aziende possono entrare a far parte<br />

del circuito virtuoso di Salento Doc?<br />

“La campagna costruita intorno a questo brand è una<br />

“vetrina” importante e fruttuosa per le nostre aziende,<br />

ma è anche un laboratorio aperto a tutte le idee che oggi<br />

si stanno sviluppando intorno ad essa. Ad esempio l’apertura<br />

di punti vendita specializzati, di corner espositivi<br />

nella distribuzione organizzata, di grandi outlet, spazi<br />

nei quali Salento Doc diventa “griffe” prestigiosa; o ancora<br />

la partecipazione a Fiere, tour enogastronomici, la<br />

creazione di stand nelle piazze, e potrei continuare.<br />

Garantirsi un posto all’interno di questa vetrina significa<br />

allargare il ventaglio di possibilità di conoscenza e visibilità<br />

delle aziende. Affermarsi sul mercato locale significa<br />

fidelizzare i propri consumatori e conquistarne di<br />

nuovi; significa garantirsi un futuro, creare nuovi posti di<br />

lavoro, aumentare il livello occupazionale territoriale, significa<br />

crescita e sviluppo economico e sociale, cioè benessere<br />

per tutti.<br />

Costruiamo, allora, insieme le condizioni per un futuro migliore.<br />

Sosteniamo insieme Salento Doc“.<br />

Maria Rosaria Polo<br />

Da sinistra:<br />

Antonio Gabellone,<br />

Gianni Florido e<br />

Massimo Ferrarese,<br />

rispettivamente<br />

Presidenti della<br />

Provincia di Lecce,<br />

Taranto e Brindisi<br />

Notiziario Industriale<br />

99


IL SALENTO CHE CRESCE<br />

Le testimonianze<br />

Danila Montinari, amministratore delegato di Aligros<br />

Spa, in occasione del convegno Salento Doc, ha<br />

sottolineato che “..occorre costruire un percorso forte<br />

che passa dallo sviluppo di quelle che sono le nostre<br />

grandi risorse. Abbiamo grandi prodotti, non solo nel<br />

settore agroalimentare, ma anche nell’artigianato e<br />

nei servizi, e dovremmo avere più orgoglio nel promuovere<br />

la nostra cultura, le nostre tradizioni. Ma<br />

dobbiamo crederci. Mi rivolgo agli imprenditori locali:<br />

bisogna lavorare su noi stessi, perché insieme possiamo<br />

fare tanto. Noi abbiamo scelto di sostenere Salento<br />

Doc, come abbiamo fatto anche per Cuore<br />

Amico; una scelta frutto della stessa filosofia: crediamo<br />

nel territorio e vogliamo contribuire a migliorarlo.<br />

Invito tutti gli imprenditori ad allargare la loro<br />

visione, ad avere voglia di continuare a crescere e fare<br />

il massimo di quanto sia nelle loro possibilità. Intelletto,<br />

voglia, passione, entusiasmo, capacità..., la nostra<br />

terra ne ha da vendere, basta crederci perché<br />

tutto questo diventi valore aggiunto...”.<br />

Antonio Quarta, amministratore unico di Quarta<br />

Caffè, durante il convegno di Salento Doc, ha affermato<br />

che “...iniziative come questa che stabiliscono<br />

collegamenti ed eventi che facciano sentire protagonista<br />

l’azienda, la rendano soggetto attivo che deve<br />

interfacciarsi con il mercato, i competitori e le istituzioni,<br />

rivendicando con orgoglio le proprie radici d’appartenenza,<br />

sono assolutamente positivi. Se noi<br />

sapremo percepire il grande valore aggiunto di questa<br />

filosofia, sarà più facile per tutti organizzarci contro<br />

l’imposizione delle regole della grande distribuzione,<br />

delle multinazionali, del mercato globale. Se riusciremo<br />

a fare di Salento Doc una vera e propria rete<br />

strategica, alzeremo una barriera fortissima nei confronti<br />

dell’invasione barbarica costante di cui il nostro<br />

territorio è vittima in ogni settore merceologico e dei<br />

servizi...”<br />

“Insieme si vince.., le Istituzioni, le tre Province..,<br />

dobbiamo stare insieme..”, Angelo Maci, presidente<br />

di Cantine Due Palme, incalza così, “...Un plauso,<br />

dunque, a Salento Doc che ha saputo mettere insieme<br />

cittadini, produttori, artigiani, imprenditori per dare<br />

un input al nostro territorio, per poter uscire dalla<br />

crisi. Salento Doc, invitando i consumatori ad acquistare<br />

i nostri prodotti, ha dato e continua a dare alle<br />

nostre aziende quella marcia in più che, dopo anni di<br />

oppressione, ci sprona ad andare avanti...”<br />

...”Condividiamo questo impegno di TeleRama..”,<br />

esordisce Giovanni Florido, presidente della Provincia<br />

di Taranto, “... Abbiamo l’obbligo di rendere più forte<br />

questo pezzo di Puglia. Occorre trovare strumenti promozionali<br />

di vendita, facendo però attenzione al sentimento<br />

dei consumatori. E’ la tracciabilità, il rapporto<br />

di qualità, che fa diversa l’attenzione del consumatore<br />

nei confronti del prodotto. Il tema della filiera<br />

corta, il tema della garanzia è, a questo proposito,<br />

fondamentale”.<br />

Antonio Gabellone, presidente Provincia di Lecce;<br />

Danila Montinari, amministratore delegato di Aligros<br />

SpA; nella pagina che segue: Paolo Pagliaro e, in<br />

senso orario, Angelo Maci, presidente di Cantina Due<br />

Palme, che ospitava l’evento e Antonio Quarta,<br />

amministratore unico di Quarta Caffè<br />

100 Notiziario Industriale


SALENTO DOC<br />

Paolo Pagliaro ha fondato Tele Rama nel 1989<br />

Sul discorso della filiera corta e tracciabilità.., sostiene<br />

Massimo Ferrarese, presidente della Provincia<br />

di Brindisi, “..dovremmo iniziare a parlare non più di<br />

“Km 0”, quanto di “Km 100”, dovremmo iniziare ad<br />

apprezzare e proporre i menu a Km 100, che è il raggio<br />

di quest’area geografica. Dovremmo iniziare a consumare<br />

tutto quello che si produce nel nostro<br />

territorio, abituando anche i nostri figli a consumare<br />

con consapevolezza”.<br />

Antonio Gabellone, presidente della Provincia<br />

di Lecce, pone l’attenzione sui mercati e sulla<br />

concorrenza: “Molte produzioni, oggi, trovano<br />

una concorrenza spietata e agguerrita e, allora,<br />

bisogna porre in essere una strategia completa,<br />

come quella di Salento Doc, e, per essere presenti<br />

sui mercati, per esportare, bisogna credere fortemente<br />

nei nostri prodotti, che hanno una qualità<br />

eccellente”.<br />

“Non possono non esserci le Camere di Commercio<br />

a supportare un progetto come Salento Doc”,<br />

dice Alfredo Prete, presidente della Camera di<br />

Commercio di Lecce, “..un progetto validissimo<br />

che promuove i nostri prodotti. Noi stessi, purtroppo,<br />

non conosciamo i nostri prodotti e Salento<br />

Doc serve proprio a questo: a far conoscere<br />

ai consumatori che abbiamo prodotti di altissima<br />

qualità che bisogna imparare ad apprezzare. E in<br />

un momento come questo, di crisi economica,<br />

credo sia fondamentale stringerci tutti assieme<br />

sotto uno stesso Marchio riconoscibile. Bisogna<br />

fare squadra tra le Province di Lecce, Brindisi e<br />

Taranto. Un milione e 800.000 persone insieme<br />

possono fare tanto.<br />

Alfredo Malcarne: “..il progetto Salento Doc è<br />

un progetto con una mission ben precisa: sostenere<br />

la nostra produzione. Un progetto che - continua<br />

il Presidente della CCIAA di Brindisi - attraverso<br />

il patto etico stretto con i produttori e attraverso la<br />

sensibilizzazione dei consumatori, ha valenza ed interesse<br />

comune, funziona. Ed è evidente. I dati statistici<br />

lo confermano, ha funzionato e funziona dal<br />

punto di vista economico...”.<br />

Notiziario Industriale<br />

101


IL SALENTO CHE CRESCE<br />

Vicino Otranto ci si può imbattere in una splendida<br />

struttura ricettiva che nel ‘600 fu di proprietà spagnola<br />

Masseria Montelauro,<br />

un concentrato di emozioni<br />

Il tramonto è uno spettacolo da non perdere, quando<br />

il paesaggio si colora di rosa e viola e le rondini<br />

arrivano per bere l’acqua della piscina<br />

Il Salento, oggi, più che mai, rappresenta la nuova<br />

frontiera del turismo di qualità. L’estesa provincia<br />

di Lecce porta in sé i segreti di una offerta<br />

turistica tanto variegata quanto speciale. E’ così che,<br />

vicino Otranto, ci si può imbattere nella Masseria<br />

Montelauro, un antico ed affascinante eremo, vicino<br />

al Monastero di San Nicola di Casole, che nel ‘600 fu<br />

di proprietà spagnola e dal 1878 masseria.<br />

Acquistata nel 2001 da Elisabetta Massaro e dalle figlie<br />

Caterina e Mercedes Turgi Prosperi, la struttura<br />

è stata sapientemente ristrutturata per mantenerne<br />

inalterati il valore e la natura.<br />

“L’abbiamo trovata per caso - affermano le giovani<br />

imprenditrici, quasi all’unisono - era una masseria<br />

diroccata, quasi disabitata e ce ne siamo innamorate<br />

subito. Abbiamo deciso di lasciare Milano e tornare<br />

nel Salento, terra di origine della nostra mamma”.<br />

E da questo colpo di fulmine, è nata una<br />

struttura ricettiva nella quale “la vacanza<br />

è… sempre troppo breve!”. Il bianco e i<br />

colori puri della natura si accordano perfettamente<br />

con l’austerità dell’antica dimora,<br />

che apre agli odori di un ambiente<br />

quasi incontaminato. Nella campagna di<br />

Montelauro è possibile, chiudendo gli<br />

occhi, vedere ancora i monaci bizantini,<br />

operosi, che hanno tracciato i primi sentieri<br />

in una terra bruciata dal sole, spingendosi<br />

fino alle grotte di Porto Badisco,<br />

dove trovavano rifugio dalle scorrerie dei<br />

popoli invasori. Oggi questi stessi sentieri<br />

sono un vero e proprio paradiso per il trekking<br />

a piedi, ma c’è davvero tutto per<br />

tutti.<br />

102<br />

Notiziario Industriale


MASSERIA MONTELAURO<br />

A Punta Sant’Emiliano le immersioni subacquee;<br />

a Otranto ci si può perdere nei vicoli<br />

bianchi, costeggiare il Castello, trascorrere<br />

ore spensierate tra le spiagge e le scogliere<br />

mozzafiato, che lasciano godere del mare più<br />

blu che si sia mai visto.<br />

Ma gli itinerari sono davvero infiniti nell’opulenza<br />

barocca di Lecce, sulle tracce dell’Impero<br />

romano, che di qui partiva alla<br />

conquista dell’Oriente.<br />

E in ogni momento della giornata, si può trovare<br />

ristoro nelle confortevoli sale della Masseria<br />

Montelauro. Ogni stanza, con ingresso<br />

indipendente dal giardino, è dotata di tutti i<br />

comfort - aria condizionata, telefono e accesso<br />

a internet, frigobar, phon, asciugamano<br />

per la piscina, cassaforte e tv - e<br />

Ogni stanza, con ingresso<br />

indipendente dal giardino,<br />

è dotata di ogni comfort<br />

e arredata con grande cura<br />

arredata con grande cura: mobili di legno e ferro, recuperati<br />

dai mercatini di antiquariato o provenienti dal<br />

Marocco, arredi e oggetti etnici, come lanterne, vassoi,<br />

teiere e tappeti kilim, che rimandano all’Oriente, contribuiscono<br />

a rendere il soggiorno veramente unico.<br />

Sveglia al mattino tra il cinguettio di rondini e tortore,<br />

che hanno scelto il giardino della struttura come dimora.<br />

Dopo la colazione golosa, servita all’ombra del<br />

pergolato, si può scegliere se abbandonarsi a bordo piscina<br />

o raggiungere il mare, andare a cavallo o in bicicletta,<br />

passeggiare a piedi tra gli ulivi o scoprire il<br />

panorama delle coste in barca, magari a vela. Per i<br />

gourmand un bel corso di cucina, per gli sportivi<br />

uno stage di tai chi, per coloro che amano il relax un<br />

massaggio da veri esperti di reiki, cristallo e aromaterapia.<br />

Il tramonto è uno spettacolo da non perdere, quando<br />

la Masseria Montelauro si colora di rosa e viola e le<br />

rondini arrivano per bere l’acqua della piscina, sfiorandola.<br />

Il calore del giorno si stempera nella brezza<br />

notturna. Si accendono le luci e l’aperitivo è servito<br />

in giardino a lume di candela: è il momento per conoscersi<br />

e fare due chiacchierare con gli altri ospiti<br />

o godere della compagnia di un buon libro.<br />

La sera a Montelauro è l’occasione per degustare i<br />

sapori della cucina salentina, nell’intimo ristorante<br />

o nel patio esterno: senza file, né attese, è solo per<br />

gli ospiti. Pasta e ceci, orecchiette alle cime di rape,<br />

purè di fave e cicorie, gli irresistibili pasticciotti<br />

Notiziario Industriale 103


IL SALENTO CHE CRESCE<br />

INAUGURAZIONE<br />

DEL PARCO FOTOVOLTAICO<br />

della tradizione salentina, pasta frolla ripiena di crema<br />

pasticciera. Dopo cena c’è il salotto en plein air, sulla<br />

terrazza panoramica, per guardare le stelle, assaporando<br />

un vino passito tra tappeti e cuscini.<br />

In lontananza brilla Otranto, terra di spettacoli e sorprese<br />

nell’atmosfera medievale dei vicoli intorno al Castello<br />

e alla Cattedrale, nei locali arroccati sulle<br />

scogliere. E poi si va in camera per riposare, in attesa<br />

che spunti l’alba del nuovo giorno, la prima a sorgere<br />

nella città più a est d’Italia, in quell’estremo lembo, del<br />

finibus terrae, che culmina con Santa Maria di Leuca<br />

con il faro, la Basilica e le ville eclettiche.<br />

Sono tanti i luoghi unici e indimenticabili del Salento,<br />

che si scoprono per caso, mentre s’insegue l’essenza di<br />

questa terra e restano per sempre nel cuore, come per<br />

incantesimo.<br />

Il 24 giugno si è tenuta l’inaugurazione di un<br />

parco fotovoltaico a Lequile, in provincia di<br />

Lecce, realizzato dall´azienda austriaca PV Invest<br />

GmbH, alla presenza dell’ambasciatore austriaco<br />

per l’Italia, Christian Berlakovits e del console<br />

onorario, Marzio Musolino.<br />

Il parco ha una potenza complessiva di 1 MW. È<br />

stato realizzato con l’apporto di una serie di ditte<br />

locali tra le quali la Latino Srl (opere civili e<br />

montaggio moduli), la FD Elettrica (lavori elettrici)<br />

e la Nova Group (lavori di connessione in<br />

media tensione).<br />

La progettazione ed<br />

il project management<br />

in fase di realizzazione<br />

nonché la<br />

fornitura di moduli è<br />

stata fatta da Kioto<br />

Italia Srl in collaborazione<br />

con lo Studio<br />

Associato Lolli Bolognini<br />

di Lecce.


100 anni.<br />

<strong>Confindustria</strong><br />

in festa


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

Davvero ricco il programma di eventi<br />

per le celebrazioni del centenario<br />

100 anni.<br />

<strong>Confindustria</strong> in festa<br />

Cento anni ma non li dimostra. <strong>Confindustria</strong>, fondata<br />

nel maggio del 1910, sta celebrando questo<br />

prestigioso anniversario, con un ricco cartellone di<br />

eventi, distribuiti nel corso dell’anno, sull’intero territorio<br />

nazionale. Un calendario, fortemente voluto dalla<br />

presidente Emma Marcegaglia, con convegni, incontri,<br />

borse di studio, pubblicazioni, giornate dedicate alla ricerca,<br />

all’innovazione e all’orientamento professionale<br />

dei giovani, confronti<br />

su quello che sarà (o<br />

che dovrebbe essere) il<br />

nostro Paese nel prossimo<br />

futuro e sul ruolo<br />

di <strong>Confindustria</strong> nello<br />

sviluppo. Uno spazio<br />

importante è stato riservato<br />

anche alla cultura,<br />

nella convinzione,<br />

come sostenuto dalla<br />

presidente Marcegaglia,<br />

che la cultura sia uno<br />

strumento capace di<br />

produrre valori e generare<br />

nuovo pensiero e<br />

che sia necessario investire<br />

sul capitale umano<br />

Piero Montinari ed Emma Marcegaglia<br />

di informazioni e conoscenze, sul capitale simbolico di<br />

identità e riconoscibilità. Un ambito di intervento in<br />

linea con i principi che <strong>Confindustria</strong> sostiene e rappresenta.<br />

Per tali ragioni <strong>Confindustria</strong> realizzerà anche due mostre,<br />

una pittorica a Torino ad opera di giovani artisti<br />

emergenti, l’altra fotografica alla Triennale di Milano e<br />

a Roma, su cento anni di imprese italiane, raccontate da<br />

grandi fotografi contemporanei.<br />

In un secolo,<br />

infatti, sono nate e cresciute<br />

sotto l’ala di <strong>Confindustria</strong><br />

moltissime<br />

imprese che hanno fatto<br />

grande il Made in Italy,<br />

prima in Europa, poi nel<br />

mondo. Ed è proprio a<br />

queste che <strong>Confindustria</strong><br />

dedica i festeggiamenti<br />

per i suoi cento<br />

anni. Le celebrazioni si<br />

sono aperte a Torino il<br />

10 febbraio con la consegna<br />

degli Awards for<br />

excellence “Andrea Pininfarina”.<br />

Tre le catego-<br />

Uno spazio<br />

importante è<br />

stato riservato<br />

alla cultura,<br />

come strumento<br />

capace<br />

di produrre<br />

valori<br />

e generare<br />

nuovo pensiero<br />

106<br />

Notiziario Industriale


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

Anche un francobollo<br />

celebrativo<br />

per la fondazione<br />

Poste Italiane ha<br />

emesso il 5 maggio un<br />

francobollo celebrativo<br />

di <strong>Confindustria</strong>, in occasione<br />

del centenario<br />

della fondazione.<br />

Il francobollo, del valore<br />

di € 1, 40, è stampato in<br />

quadricromia dall’Officina<br />

Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca<br />

dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta<br />

fluorescente, non filigranata. Il formato è di 30<br />

x 40 millimetri e verrà stampato in 26 x 36. La<br />

dentellatura: 13¼ x 13.<br />

Tiratura: quattro milioni di esemplari; foglio:<br />

cinquanta esemplari valore “€ 70, 00”.<br />

La vignetta riproduce, su fondo celeste, il tricolore,<br />

al cui centro campeggia il logo del centenario<br />

di <strong>Confindustria</strong> dal quale si dirama<br />

un ideale vortice di frecce.<br />

Completano il francobollo la legenda “Centenario<br />

Fondazione <strong>Confindustria</strong>”, la<br />

scritta “Italia” e il valore.<br />

Il bozzetto è stato realizzato da Luca Vangelli.<br />

A commento dell’emissione verrà posto in<br />

vendita il bollettino illustrativo con articolo<br />

a firma della presidente di <strong>Confindustria</strong><br />

Emma Marcegaglia.<br />

Lo “Spazio Filatelia” Via Cordusio, 4 - Milano<br />

utilizzerà, il giorno di emissione, l’annullo<br />

speciale realizzato a cura della<br />

Filatelia di Poste Italiane.<br />

Il francobollo e i prodotti filatelici saranno<br />

posti in vendita presso gli Uffici Postali, gli Sportelli<br />

Filatelici del territorio nazionale, gli “Spazio<br />

Filatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste<br />

e sul sito internet www.poste.it.<br />

rie a premi per le imprese: campione del made in Italy<br />

nel mondo; dell’innovazione; della valorizzazione del<br />

territorio.<br />

“Il Sud aiuta il Sud” è stato il tema del secondo appuntamento<br />

tenutosi a Bari, il 19 febbraio, nella suggestiva<br />

cornice del Teatro Petruzzelli. “Cento anni sono<br />

un compleanno importante, ha detto la presidente Marcegaglia,<br />

per questo motivo si è pensato a numerose<br />

iniziative che potessero coinvolgere tutti, dal Nord al<br />

Sud. La storia della confederazione ha influenzato non<br />

solo la storia economica ma anche quella sociale del<br />

Paese. I valori di <strong>Confindustria</strong>, l’imprenditorialità, il<br />

lavoro, la produzione, lo sviluppo, sono parte della<br />

vita di tutti i cittadini”. Tanti gli argomenti affrontati<br />

nel corso del convegno di Bari, volto ad illustrare le “ricette”<br />

per la ripresa del Mezzogiorno: rendere più efficiente<br />

la pubblica amministrazione; gestire al meglio i<br />

fondi strutturali; garantire la sicurezza degli imprenditori.<br />

“<strong>Confindustria</strong>, ha affermato Marcegaglia, è contro<br />

una logica di incentivi a pioggia a fondo perduto. Siamo<br />

per una politica industriale che premi le imprese vere che<br />

fanno innovazione vera”. Emma Marcegaglia, inoltre, ha<br />

ribadito l’impegno contro la malavita che danneggia le<br />

imprese ed ha richiamato il codice etico, esteso a tutte<br />

le imprese d’Italia, che prevede l’espulsione da <strong>Confindustria</strong><br />

delle aziende che non denunciano il pizzo.<br />

Dal convegno “Il Sud aiuta il Sud” è emerso soprattutto<br />

che impegno e senso di responsabilità sono le leve sulle<br />

quali le classi dirigenti meridionali devono puntare per<br />

supportare il processo di rinascita del Mezzogiorno. Occorre<br />

così abbandonare la logica atavica della dipendenza,<br />

del piangersi addosso e del dare sempre la colpa<br />

a qualcun altro, per fare dell’efficienza, della qualità e<br />

della competitività le chiavi di volta del rafforzamento<br />

del nostro sistema produttivo. Ed inoltre legalità, ricerca<br />

e innovazione, insieme ad un sistema infrastrutturale<br />

in rete, sono ulteriori sponde di crescita per un<br />

Mezzogiorno che vuole rivolgere con fiducia lo sguardo<br />

al futuro.<br />

Maria Rosaria Polo<br />

Ufficio Comunicazione <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

relazioniesterne@confindustrialecce.it<br />

(Foto Fabio Centrone)<br />

Notiziario Industriale 107


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

In marzo la Sezione ha votato<br />

per acclamazione il nuovo consiglio<br />

Barbetta Presidente<br />

della Sezione Abbigliamento<br />

Per acclamazione l’assemblea della Sezione Abbigliamento<br />

ha eletto come suo presidente, per il<br />

prossimo triennio, Luciano Barbetta, della Barbetta<br />

srl di Nardò.<br />

Luciano Barbetta, dopo aver ringraziato i colleghi per la<br />

fiducia accordatagli, ha subito sottolineato come il settore<br />

stia pagando fortemente lo scotto della crisi: “Le<br />

nostre aziende hanno bisogno di una progettualità concreta<br />

per risalire la china e recuperare competitività”.<br />

E proprio su questa progettualità abbiamo sentito il neo<br />

eletto.<br />

Presidente Barbetta, su quali leve punterà per un<br />

settore che, come lei stesso ha affermato nel suo discorso<br />

di insediamento, versa in una situazione davvero<br />

critica?<br />

“È mia intenzione collaborare insieme ai colleghi della<br />

Sezione su alcuni punti fondamentali che, poi, costituiscono<br />

la base del mio programma: qualità e servizio,<br />

formazione, fare squadra e legame con il territorio, etica<br />

sociale, progetti di ricerca, campionari innovativi ed<br />

aiuti alla commercializzazione”.<br />

Qualità, squadra, formazione ed innovazione dunque<br />

per affrontare in maniera sempre più forte i mercati<br />

internazionali.<br />

“L’estero deve essere il nostro principale mercato di riferimento<br />

ed è per questo che è necessario procedere<br />

ad un decisivo innalzamento del target di produttività<br />

IL CONSIGLIO<br />

DELLA SEZIONE<br />

Vicepresidente della Sezione Abbigliamento è stata<br />

eletta Barbara Pianese - Api Operaie.<br />

Del consiglio di Sezione faranno parte, insieme al<br />

presidente ed alla vicepresidente: Claudio Barone –<br />

Incab; Salvatore Pennetta - Pennetta srl; Nicola<br />

Zippo - ISA.<br />

Hanno ricevuto la delega per il Comitato Piccola Industria<br />

lo stesso presidente Luciano Barbetta, all’Internazionalizzazione<br />

Salvatore Pennetta.<br />

e qualità, onde catturare sempre maggiori acquirenti.<br />

Per troppo tempo le nostre produzioni hanno, per così<br />

dire, lasciato a desiderare, se non per poche eccezioni.<br />

Il nostro obiettivo oggi deve essere quello di raggiungere<br />

le fasce di alta gamma”.<br />

Come ha intenzione di portare avanti questo impegno?<br />

“In primo luogo sarebbe opportuno avviare un costante<br />

processo di miglioramento delle professionalità interne<br />

alle aziende – dalla manodopera al management - per<br />

cui si cercherà di proporre misure a favore delle imprese<br />

che, da un lato, intendono riqualificare le produzioni e,<br />

dall’altro, investono nella formazione continua del personale.<br />

È sotto gli occhi di tutti la delicata situazione<br />

in cui versano le imprese, per cui occorrerà approfittare<br />

di tutte quelle sinergie che nascono dall’associazionismo<br />

ed usufruire delle opportunità<br />

formative che il sistema confindustriale<br />

mette a disposizione”.<br />

Spesso si parla degli imprenditori<br />

come uomini soli al comando.<br />

“Un neo che dobbiamo assolutamente<br />

correggere sul campo. Per<br />

me è importantissimo il gioco di<br />

squadra, mentre il Salento ha dimostrato<br />

per troppo tempo una<br />

scarsa familiarità con la mentalità<br />

associativa e cooperativistica.<br />

Consorziarsi o creare dei mini distretti,<br />

nel rispetto comunque delle<br />

piccole realtà che potrebbero diventare<br />

degli spin off operativi, permetterebbe,<br />

invece, di presentarsi sul mercato<br />

con un maggiore potere contrattuale e – quali<br />

entità più grandi – proporsi, anche, come piattaforme<br />

logistiche pronte a soddisfare le esigenze del<br />

mercato. In tale ottica si contribuirebbe ad annullare il<br />

gap causato da una ubicazione geografica non tra le più<br />

favorevoli”.<br />

Tutto ciò presuppone un rapporto di fiducia grande<br />

con i propri partner.<br />

“Vorrei dare grande spazio in questo triennio di presi-<br />

108 Notiziario Industriale


SEZIONE ABBIGLIAMENTO<br />

denza all’etica e alla lotta a tutte le forme di illegalità,<br />

per promuovere invece la responsabilità sociale d’impresa<br />

di aziende trasparenti, sane, capaci di riscuotere<br />

grande fiducia da parte di banche, investitori e partner.<br />

In tale ambito vorrei affrontare anche il tema della creazione<br />

di ludoteche per le mamme lavoratrici che, nell’evoluzione<br />

della società moderna, hanno la necessità<br />

di maggiori servizi rispetto a quelli offerti dal contesto<br />

socio-familiare. Il futuro delle nostre imprese si lega a<br />

tutto questo.”.<br />

Le imprese salentine ultimamente hanno notevoli<br />

problemi anche sul versante del credito.<br />

“Si tratta di un problema comune a tutte le imprese del<br />

nord e del<br />

sud. Occorre cercare<br />

sempre più un rapporto<br />

fiduciario e di massima<br />

trasparenza nei confronti del mondo bancario, alla luce<br />

soprattutto dell’attuale sistema di valutazione ai fini<br />

dell’assegnazione del rating. Ritengo altrettanto importante,<br />

però, avviare un confronto anche con gli enti previdenziali<br />

per far sì che si proceda ad una sospensione<br />

o ad una dilazione delle posizioni debitorie contributive<br />

pregresse delle aziende, specie se riferite alla ‘tassa<br />

di ingresso’ da versare all’INPS per i lavoratori collocati<br />

in mobilità”.<br />

Luciano Barbetta<br />

Eletti i nuovi Probiviri<br />

Nel corso dell’Assemblea Generale Ordinaria di<br />

<strong>Confindustria</strong> Lecce sono stati eletti Probiviri:<br />

Giacinto Urso; Fulvio Babbo; Alessandro Stasi;<br />

Armando Pedone; Alfredo Mannarini; Lucio Caprioli;<br />

Giorgio Petrachi; Sara Andriolo.<br />

I Probiviri, secondo lo Statuto, hanno il compito<br />

di dirimere eventuali controversie che potrebbero<br />

insorgere tra le componenti del sistema e<br />

che non si siano potute definire bonariamente.<br />

L'interpretazione dello Statuto, nonché di ogni<br />

altra norma regolativa dell'Associazione è di<br />

esclusiva competenza dei Probiviri.<br />

I Probiviri sono chiamati, altresì, a vigilare sulla<br />

rispondenza dei comportamenti degli Associati<br />

al Codice Etico ed alle delibere confindustriali<br />

in materia di trasparenza, nonché a esprimere<br />

il proprio parere sui candidati alle cariche sociali.<br />

Durano in carica tre anni e sono rieleggibili<br />

senza limiti di mandato.<br />

L’Assemblea, al termine delle votazioni, nel<br />

prendere atto del risultato, ha espresso il proprio<br />

deferente ringraziamento agli eletti, sottolineandone<br />

la grande levatura professionale,<br />

morale e sociale.<br />

Notiziario Industriale<br />

109


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

Una procedura più semplificata e una conseguente<br />

riduzione dei costi a carico delle imprese<br />

Tracciabilità dei rifiuti.<br />

Esperti a confronto<br />

Mario Montinaro<br />

Tra marzo ed aprile, presso la sede di <strong>Confindustria</strong> Lecce,<br />

si sono svolti due seminari: il primo sul nuovo sistema<br />

informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti SI-<br />

STRI ed il secondo sugli adempimenti in tema di PCB.<br />

Gli argomenti sono stati introdotti dai presidenti Mario<br />

Montinaro, Sezione Ambiente; Sebastiano Schito, Sezione<br />

Terziario Avanzato; Antonio Mengoli, Sezione Costruttori<br />

di Impianti ed Energia, che hanno promosso l’iniziativa.<br />

Il SISTRI è stato istituito nel 2009 per iniziativa del Ministero<br />

dell’Ambiente al fine di promuovere l’informatizzazione<br />

dell’intera filiera dei rifiuti speciali.<br />

L’innovazione di questo sistema consiste in una procedura<br />

più semplificata e in una conseguente riduzione dei costi<br />

a carico delle imprese e maggiore trasparenza, conoscenza<br />

e prevenzione dell’illegalità. Per le operazioni di controllo<br />

si fa riferimento al Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente,<br />

che dovrà garantire la disponibilità dei dati<br />

sulla produzione, movimentazione e gestione dei rifiuti.<br />

Con il SISTRI cambierà il modo di gestire il sistema informativo.<br />

Per le imprese che producono rifiuti speciali si<br />

tratta del passaggio da un sistema cartaceo basato su tre<br />

documenti, quali il Formulario di identificazione dei rifiuti,<br />

il Registro di carico e scarico, il Modello unico di dichiarazione<br />

ambientale (MUD), ad un sistema tecnologico<br />

supportato dall’uso del computer. I soggetti obbligati, divisi<br />

in tre gruppi, dovranno attuare l’informatizzazione,<br />

in forma graduale, in relazione al gruppo di appartenenza.<br />

Nella pagina seguente pubblichiamo l’intervento di Vander<br />

Tumiatti, della Sea Marconi technologies, che ha illustrato<br />

la problematica del Pcb.<br />

Antonio Giammarruto<br />

Rapporti Interni <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

rapportieconomici@confindustrialecce.it


SEZIONE AMBIENTE<br />

Olio & PCB: obblighi e scadenze 2010<br />

I PoliCloroBifenili (PCB) sono una miscela di 209<br />

possibili congeneri (sostanze individuali) classificati<br />

come composti organici persistenti (POPs – Persistent<br />

Organic Pollutants – Convenzione di Stoccolma<br />

22/05/2001), presenti capillarmente nel territorio<br />

e nei vari comparti ambientali, inclusi gli organi animali<br />

e umani. Tali sostanze sono state ampiamente<br />

utilizzate come liquidi isolanti nei trasformatori<br />

(oltre 100.000 unità – fonte APAT 2000) e apparecchi<br />

elettrici (condensatori, reattori, variatori, interruttori,<br />

isolatori, ecc.) nei sistemi di generazione,<br />

trasporto, distribuzione e utilizzo di energia elettrica<br />

(utilities, industria, servizi, difesa, ecc.).<br />

Il primo adeguamento agli obblighi e alle scadenze<br />

prescritte di cui alle Direttive n. 85/467 e n. 89/677<br />

è stato attuato dal D.P.R. 216/88 e dal D.M. Sanità<br />

del 17/01/1992. Il D.P.R. 216/88 prevede alcune eccezioni<br />

per quanto riguarda l’uso di apparecchi, impianti<br />

e fluidi contenenti PCB-PCT già in esercizio<br />

al maggio del 1988.<br />

Più recentemente, in attuazione alla Direttiva CE n.<br />

<strong>96</strong>/59, in Italia è stato emanato il D. Lgs 209/99 relativo<br />

alla decontaminazione e/o smaltimento del PCB.<br />

Il D.M. del Ministero dell’Ambiente dell’11/10/2001<br />

ha successivamente stabilito le “Condizioni per l’utilizzo<br />

di trasformatori contenenti PCB in attesa della<br />

decontaminazione o dello smaltimento”.<br />

Il D. Lgs 209/99 ha prescritto fra l’altro che:<br />

- la decontaminazione o lo smaltimento degli apparecchi<br />

contenenti fluidi con PCB sopra lo 0, 05%<br />

(500 mg/kg) in peso (soggetti all’obbligo di dichiarazione)<br />

avvenga entro il 31 dicembre 2010;<br />

- gli apparecchi contenenti fluidi con una percentuale<br />

di PCB compresa fra 0, 005% e 0, 05% in<br />

peso (fra 50 e 500 mg/kg) vengano decontaminati<br />

o smaltiti al termine della loro vita operativa;<br />

Vander Tumiatti fonda nel 1<strong>96</strong>8 Sea Marconi Technologies,<br />

società operante nel settore della ricerca,<br />

della tecnologia e dei prodotti e Servizi di<br />

diagnosi e decontaminazione per l’energia e l’ambiente.<br />

È membro di numerosi comitati ed associazioni,<br />

tra cui: ACS, American Chemical Society;<br />

IEC, International Electrotechnical Commission;<br />

CIGRE, Conférence Internationale des Grands Réseaux<br />

Electriques Haute Tension di Parigi; CEN, Comité<br />

Européen de Normalisation di Bruxelles;<br />

SSOG, Sotto Commissione Tecnica Oli Minerali<br />

presso Stazione Sperimentale per Industrie degli<br />

Oli e dei Grassi; CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano;<br />

UNICHIM Comitato Unificazione Italiana –<br />

Industria Chimica Milano.<br />

- per apparecchi di piccole dimensioni (fino a 5 dm 3 )<br />

con contenuto di PCB sopra lo 0, 005% in peso (50<br />

mg/kg) è stato imposto (e ciò solo in Italia) un termine<br />

più restrittivo, fissato al 31 dicembre 2005.<br />

I trasformatori elettrici e solo questi (esclusi tutti<br />

gli altri apparecchi elettrici), possano essere utilizzati,<br />

in attesa di essere decontaminati o smaltiti,<br />

solo se sono in buono stato funzionale, non presentino<br />

perdite di fluidi e i PCB in essi contenuti siano<br />

conformi alle norme o alle specifiche tecniche (CEI)<br />

relative alla qualità dielettrica.<br />

La soluzione al problema Olio & PCB sono le “Migliori<br />

Tecniche Disponibili” (BAT, ovvero: Best Available<br />

Techniques), che assicurano la più efficace gestione<br />

del ciclo di vita (LCM – Life Cycle Management) del<br />

parco macchine e trasformatori con liquidi isolanti<br />

(nella generazione, trasporto, distribuzione e utilizzo<br />

di energia) per la conservazione dei beni in<br />

esercizio (Asset), la prevenzione e/o mitigazione dei<br />

rischi per i lavoratori, la salute pubblica e la protezione<br />

delle risorse ambientali in conformità alle Direttive<br />

Europee, alle Leggi Italiane di attuazione ed<br />

alle Norme Tecniche di settore (IEC/EN/CEI). Nella<br />

Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2007, il Ministero<br />

dell’Ambiente definisce il CDP Process di Sea Marconi<br />

“la risposta più efficace e flessibile” per l’attuazione<br />

della Direttiva Europea nel settore delle<br />

attività di controllo e decontaminazione dal PCB.<br />

Vander Tumiatti<br />

Notiziario Industriale 111


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

Il rilancio del settore edile, nelle sue articolazioni<br />

pubblico e privato, è la vera priorità<br />

imprescindibile per garantire se non la ripresa,<br />

almeno la difesa dell’economia territoriale<br />

Per combattere la crisi<br />

di Nicola Delle Donne*<br />

Non passa giorno che un quotidiano, una televisione,<br />

una radio o i media on line locali e nazionali non pubblichino<br />

una notizia sulla difficoltà dell’economia e<br />

del comparto edile in particolare. L’ANCE in più occasioni<br />

ha lanciato preoccupanti allarmi sulla grave crisi<br />

che ha colpito il settore delle costruzioni, evidenziando<br />

come il 2009 sia stato sicuramente uno degli<br />

anni più negativi per le imprese edili, ma sottolineando,<br />

soprattutto, quanto il 2010 si stia preconizzando<br />

come un horribilis anno. Il 2010, infatti, vedrà<br />

chiudere tantissime imprese ed una massiva espulsione<br />

di lavoratori dal ciclo produttivo, con licenziamenti<br />

e cassa integrazione.<br />

E da tutto ciò il nostro Salento e la Puglia non sono<br />

per nulla esenti.<br />

Il rilancio del settore edile, nelle sue articolazioni<br />

pubblico e privato, è la vera priorità imprescindibile<br />

per garantire se non la ripresa, almeno la difesa dell’economia<br />

territoriale.<br />

Una certezza l’abbiamo, ed è la tenacia con la quale<br />

il settore ha affrontato e sta affrontando le difficoltà,<br />

cifra questa di un profondo senso di appartenenza ad<br />

un mestiere, quello del costruire, che può essere intrapreso<br />

e svolto solo con passione e dedizione. Ma<br />

questa peculiare qualità dell’imprenditore edile deve<br />

essere confortata dalle buone pratiche degli enti appaltanti<br />

e dagli investimenti che lo Stato deve promuovere,<br />

pena una lontananza dall’Europa ed una<br />

vicinanza al Terzo Mondo!<br />

Oggi, però, è ora di combattere la crisi, pensare a<br />

come uscirne, avendo un occhio lungo che guardi al<br />

“dopo”, al domani. Domani deve essere un giorno diverso;<br />

un domani fatto di regole semplici ed efficaci<br />

che premiano l’impresa regolare che offre prodotti nel<br />

segno della modernità e della qualità.<br />

Per uscire dalla crisi sarebbe sufficiente aprire i cantieri<br />

subito. Tuttavia declinare questo concetto non è<br />

facile.<br />

Da un lato, abbiamo un patto di stabilità che ingessa<br />

la spesa pubblica degli enti locali, dall’altro, abbiamo<br />

un sottobosco di regole tanto lussureggiante perché<br />

si alimenta della continua polluzione di regole.<br />

Oggi l’imprenditore edile assume sempre meno tecnici<br />

necessari ai cantieri, avvalendosi sempre più, invece,<br />

di avvocati, commercialisti, consulenti del<br />

lavoro. Testimonianza ne è che gli avvocati esperti in<br />

contrattualistica pubblica sono, da Aosta a Ragusa,<br />

nella top ten delle dichiarazioni dei redditi.<br />

Per combattere la crisi, il settore degli appalti per<br />

l’affidamento di lavori assume grande rilevanza,<br />

anche nell’ottica di confermare la spesa pubblica dell’ente<br />

appaltante in funzione anticrisi, come attivazione<br />

dunque di processi di spesa in grado di dotare<br />

il territorio di opere pubbliche e di sostenere nell’immediato<br />

l’operatività delle imprese esecutrici,<br />

oggi in forte affanno.<br />

Per questo come ANCE Lecce abbiamo sollecitato gli<br />

enti appaltanti a privilegiare l’istituto della procedura<br />

negoziata, per i lavori di importo sino ad euro<br />

500mila, in modo da consentire un più celere investimento<br />

delle risorse disponibili, avendo particolare<br />

attenzione per le aspettative di lavoro delle imprese<br />

del territorio. E così anche ANCE Puglia che, mutuando<br />

una buona pratica della Regione Veneto, ha<br />

invitato il Governatore Vendola ad erogare aiuti ai Comuni<br />

per far lavorare la “piccola edilizia” nell’ambito<br />

di procedure più rapide.<br />

Per preparare il territorio a vivere da protagonista il<br />

domani, occorre, contestualmente, avviare, sostenere<br />

e difendere un processo di modernizzazione che veda<br />

nella pubblica amministrazione una sponda importante<br />

e non un ostacolo allo sviluppo.<br />

Le imprese necessitano tempi certi nella erogazione<br />

delle risorse destinate agli investimenti, evitando pericolose<br />

interruzioni nei flussi che pregiudicano la<br />

realizzazione delle stesse opere e danneggiano le imprese<br />

coinvolte nei lavori.<br />

Sarebbe auspicabile, in proposito, prevedere, sia nella<br />

fase iniziale di cantierizzazione, sia nella successiva<br />

fase di avanzamento lavori, un’anticipazione sul valore<br />

del contratto, ancor più decisiva in un momento<br />

di grande restrizione del credito.<br />

Il rispetto dei termini di pagamento, pertanto, diventa<br />

il vero spartiacque di un’amministrazione efficiente<br />

ed efficace, capace di programmazione e di<br />

rispetto delle regole.<br />

Un altro soggetto dal quale non si può prescindere è<br />

il mondo del credito, fattore strategico nel sostenere<br />

la difficile fase economica. Le nostre banche hanno<br />

determinato una forte restrizione sul mercato del credito.<br />

Sostenere le imprese nelle loro iniziative imprenditoriali<br />

e le famiglie nell’acquisto delle<br />

abitazioni è un obbligo per combattere l’attuale crisi<br />

e produrre ricchezza nel territorio.<br />

*Presidente Ance Lecce<br />

112 Notiziario Industriale


ANCE LECCE<br />

Presto il via all’Osservatorio<br />

sui lavori Pubblici<br />

Il 2009 è stato un anno particolarmente difficile<br />

per il comparto edile che ha visto solo nel Salento<br />

un calo della produzione residenziale di 7.2 punti<br />

percentuali, mentre in termini di volumi si è attestato<br />

intorno al 9.3%, come risulta dall’ultimo rapporto Cresme.<br />

Nel 2010, le imprese si troveranno ad affrontare<br />

gli effetti della crisi: cessazioni di attività e licenziamenti<br />

di maestranze. Il rilancio del settore edile e del<br />

suo indotto è, pertanto, una priorità non più rinviabile<br />

per garantire la ripresa dell’economia territoriale.<br />

In tale ottica, la Sezione Costruttori Edili Ance di <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce, presieduta da Nicola Delle Donne, ha<br />

incontrato presso la sede di <strong>Confindustria</strong> Lecce il presidente<br />

della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone,<br />

nella convinzione che per creare le condizioni per una<br />

decisiva inversione di tendenza, occorra mettere a sistema<br />

le sinergie territoriali ed istituzionali migliori e<br />

stabilire un preciso programma di azioni.<br />

L’incontro, alla luce dell’approvazione, in dicembre, del<br />

piano triennale delle opere pubbliche da parte della Provincia<br />

di Lecce, è stato l’occasione per ascoltare reciproche<br />

considerazioni, confrontarsi sulle proposte, al fine di sostenere<br />

l’attività delle imprese edili regolari.<br />

E proprio per supportare le imprese edili che lavorano nel<br />

rispetto delle regole il presidente Ance Lecce ha annunciato<br />

che l’associazione sarà vigile: “Siamo convinti che<br />

solo il rispetto delle regole possa garantire l’ottimizzazione<br />

delle procedure e le istanze imprenditoriali ed occupazionali”.<br />

Da questa considerazione, che ha trovato il presidente<br />

della Provincia concorde, è nata, infatti, la proposta<br />

della creazione dell’Osservatorio per le Opere Pubbliche:<br />

“Insieme alla Consulta delle Costruzioni stiamo lavorando<br />

per l’istituzione di un organismo super partes che debba vigilare<br />

sulle pubbliche amministrazioni evidenziando tutte<br />

quelle ‘bad practices’ negli appalti pubblici”.<br />

Ed ancora il presidente Delle Donne ha chiesto al presidente<br />

Gabellone di adottare per le gare di appalto provinciali<br />

il metodo della trattativa negoziata, in modo tale da<br />

garantire la partecipazione delle imprese locali.<br />

“In un momento difficile come questo – ha concluso Delle<br />

Donne – occorre puntare sull’anticiclicità del comparto<br />

edile come alternativa alla crisi. è necessario, senza voler<br />

escludere nessuno, favorire la partecipazione delle imprese<br />

locali agli appalti territoriali, in modo da rimettere in moto<br />

occupazione e lavoro”.<br />

Accogliendo le istanze dell’Ance, Gabellone ha sottolineato<br />

la disponibilità dell’ente a realizzare importanti infrastrutture<br />

(sia viarie, sia di edilizia scolastica) attraverso procedure<br />

più snelle, e ad attivare tutte le risorse disponibili<br />

per rimettere in moto un comparto così vitale per il Salento.<br />

Giuseppe Liaci<br />

Segretario Ance Lecce<br />

ance@confindustrialecce.it<br />

I Giovani Imprenditori Edili al Parlamento Europeo<br />

Si è svolta il 27 e 28 aprile la due giorni di visita al Parlamento<br />

Europeo da parte dei Giovani di Ance Lecce, al seguito dell’onorevole<br />

Raffaele Baldassarre.<br />

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal presidente del Gruppo<br />

Giovani, Massimiliano Dell’Anna, per capire i meccanismi di funzionamento<br />

del Parlamento Europeo e della Commissione. Durante<br />

la missione il gruppo ha incontrato responsabili ed esperti<br />

sui finanziamenti UE per il Fondo Sociale per la Puglia 2007-<br />

2013, per le reti TEN ed i Trasporti, per Energia e Trasporti, i<br />

programmi Energia Intelligente, Eco Innovation ed EEN gestiti<br />

dalla nuova agenzia EACI.<br />

L’onorevole Baldassarre ha anticipato ai Giovani Imprenditori<br />

edili pugliesi l’adozione da parte della Commissione Mercato Interno<br />

di un rapporto sui ritardi eccessivi nei pagamenti, fenomeno<br />

che sta colpendo in particolar modo l’Italia danneggiando<br />

maggiormente le piccole e medie imprese.<br />

La notizia dell’adozione del rapporto – che impone di liquidare<br />

le fatture entro 30 giorni nel settore pubblico e fino a<br />

60 giorni in quello privato - è stata accolta con favore dalla<br />

rappresentanza dell’Ance Puglia che ha però mostrato perplessità<br />

sulle modalità di recepimento della normativa a livello<br />

nazionale.<br />

Notiziario Industriale<br />

113


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

Vincere la crisi<br />

con le opere pubbliche<br />

di Nicola Delle Donne*<br />

Peculiarità della normativa in materia di realizzazione delle opere pubbliche è che essa è copiosa, confusa, contraddittoria,<br />

al limite della comprensibilità. Di tutto questo si è parlato nel corso del convegno, promosso da Ance Lecce,<br />

il 6 maggio scorso, presso il Castello Carlo V, sul tema: “Lavori pubblici: arriva il cambiamento?”.<br />

Il convegno ha visto alternarsi, con interventi e relazioni: Piero Montinari, Presidente <strong>Confindustria</strong> Lecce;<br />

Antonio Gabellone, Presidente Provincia di Lecce; Federico Merola, Direttore Generale Ance; Massimo<br />

Calcagnini, Coordinatore Legislazione Opere Pubbliche Ance;<br />

Arturo Cancrini, Avvocato amministrativista del Foro di Roma; Bernadette Veca, Direttore Generale<br />

per la regolazione ed i contratti Ministero delle Infrastrutture; Pietro Quinto, Avvocato amministrativista<br />

del Foro di Lecce; Ernesto Sticchi Damiani, Docente Universitario, Avvocato amministrativista<br />

del Foro di Lecce; Paolo Perrone, Sindaco Città di Lecce; Paolo Stefanelli, Past President<br />

Consiglio Nazionale Ingegneri. Le conclusioni sono state affidate a Salvatore Matarrese,<br />

Vice Presidente Ance. Pubblichiamo in merito la sintesi della relazione di Nicola Delle<br />

Donne, presidente Ance Lecce.<br />

Il mercato delle opere<br />

pubbliche è oberato più<br />

di ogni altro da un eccesso<br />

di regolazione<br />

contraddittoria e<br />

complessa che mortifica<br />

l’iniziativa imprenditoriale<br />

e riduce<br />

l’efficienza dell’intervento<br />

pubblico.<br />

Questa circostanza, pesante,<br />

incide sul bisogno di adeguare<br />

il nostro territorio alle<br />

nuove esigenze di vita e di<br />

produzione, con infrastrutture<br />

efficienti che sappiano,<br />

Massimo Calcagnini<br />

La virtuosità<br />

dell’Amministrazione<br />

consiste nella<br />

predisposizione<br />

di progetti<br />

realmente<br />

esecutivi<br />

Ernesto Sticchi Damiani<br />

114<br />

Notiziario Industriale


ANCE LECCE<br />

nel contempo, privilegiare e collegare i territori e rendere<br />

più moderno, attrattivo il Salento e l’Italia tutta.<br />

Abbiamo bisogno di un paese più efficiente, di un territorio<br />

infrastrutturato, in grado di offrire garanzie di<br />

efficienza complessiva e di efficacia.<br />

Sono necessariamente portato ad affrontare temi di più<br />

ampio respiro, potrei definirli di “filosofia generale”.<br />

Il cantiere regolare, il lavoro regolare, è figlio dei comportamenti<br />

virtuosi dei due loro “genitori virtuali”: l’Amministrazione<br />

e l’Impresa.<br />

La virtuosità dell’Amministrazione consiste nella<br />

predisposizione di progetti realmente esecutivi;<br />

nella utilizzazione di prezzari attendibili ed aggiornati;<br />

nella attenta e non standardizzata definizione<br />

dei costi per la sicurezza; nella verifica<br />

scrupolosa dell’attendibilità dei ribassi; nel controllo<br />

attento della fase esecutiva; nel puntuale<br />

adempimento dei proprio obblighi contrattuali.<br />

La virtuosità delle imprese risiede nella analitica<br />

ponderazione dei documenti di gara; nella formulazione<br />

di un’offerta equilibrata, che tenga<br />

conto della necessità di realizzare correttamente<br />

l’opera, nel rispetto di tutti gli oneri previsti, e<br />

di produrre utile economico; nell’adottare un<br />

profilo collaborativi e non conflittuale in sede operativa.<br />

La realtà concreta, l’esperienza di tutti i giorni, ci sembra<br />

purtroppo assai lontana dal testimoniare con dovizia<br />

atteggiamenti virtuosi.<br />

Dobbiamo, allora, impegnarci tutti perché vengano eliminati<br />

approcci sbagliati, estirpato il convincimento fallace<br />

che sia più conveniente imboccare scorciatoie<br />

piuttosto che strade maestre.<br />

Le scorciatoie saranno sicuramente più brevi, ma è difficile<br />

prevedere dove portino e quali costi comportino.<br />

è arrivato, quindi, il tempo del confronto e delle scelte.<br />

Quello che deve rivedere il processo di pianificazione e<br />

ed approvazione delle opere pubbliche.<br />

Quello di avvio di una procedura che, dopo la completa<br />

informazione ed il pieno coinvolgimento delle istituzione<br />

e del territorio, giunga entro un termine ultimo,<br />

prestabilito ed inderogabile ad assumere la scelta finale.<br />

è arrivato il tempo del fare, che si farà se ci sarà uno<br />

scatto di efficienza ed efficacia da parte delle amministrazioni<br />

appaltanti.<br />

*Presidente Ance Lecce<br />

Arturo Cancrini<br />

A Sergio Goffredo<br />

la Vice Presidenza di Ance Puglia<br />

Nella riunione<br />

del Consiglio Regionale<br />

dell’Ance,<br />

Sergio Goffredo,<br />

past president<br />

Ance Lecce,<br />

è stato eletto<br />

Vice Presidente<br />

di Ance Puglia.<br />

Nicola Delle Donne e Antonio Gabellone<br />

Notiziario Industriale<br />

115


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

L’incontro con i responsabili di “Gambero Rosso”<br />

ha favorito un dibattito sulle strategie<br />

di promozione territoriale<br />

Salento a cinque stelle<br />

Il Salento con il suo ricco patrimonio storico - culturale<br />

è sempre più riconosciuto nel mondo come terra<br />

di turismo enogastronomico in via di sviluppo. Con<br />

la crescita dell’appeal del Salento, occorre, pertanto, elaborare<br />

una complessiva strategia di comunicazione efficiente<br />

ed efficace, capace di valorizzare produzioni e<br />

servizi di qualità del nostro territorio.<br />

L’incontro con Gambero Rosso - leader<br />

editoriale e della formazione in<br />

Italia nel campo della cultura e del<br />

gusto - promosso dalla Sezione Industrie<br />

Alimentari di <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce, vuole essere<br />

l’occasione per fare il punto sull’attuale<br />

momento storico ed<br />

economico e cercare di focalizzare<br />

alcuni obiettivi da perseguire<br />

nel medio periodo, grazie<br />

al confronto con chi ha acquisito<br />

anni di esperienza sul<br />

campo.<br />

Carlo Ottaviano, direttore esecutivo editoriale Gambero<br />

Rosso e Marco Sabellico, coordinatore nazionale della<br />

Guida “Vini d’Italia”, infatti, hanno reso vivace l’incontro<br />

illustrando quali, secondo loro, dovrebbero essere le<br />

strategie più importanti per rendere il nostro territorio<br />

ancora più attrattivo e di qualità.<br />

“Occorre avviare con urgenza piani integrati tra i settori<br />

del turismo, dell’enogastronomia e della promozione –<br />

ha affermato Piernicola Leone de Castris, presidente Sezione<br />

Industrie Alimentari - per sostenere il nostro Salento<br />

e portarlo all’attenzione internazionale, con i suoi<br />

prodotti di straordinario gusto, eleganza<br />

ma anche sapore e, soprattutto, qualità.<br />

L’obiettivo da perseguire, pertanto, è<br />

quello di ottimizzare ogni occasione per<br />

incrementare la nostra competitività<br />

sui mercati domestici ed esteri. È necessario<br />

confrontarsi e comprendere<br />

come gli altri sistemi mondiali guardano<br />

al Salento, al fine di rivalutare<br />

l’unicità delle tradizioni, valorizzare<br />

le produzioni enogastronomiche e,<br />

di conseguenza, favorire l’attrattività<br />

territoriale. Il Salento appare<br />

tutt’oggi al di fuori delle<br />

116 Notiziario Industriale


SEZIONE INDUSTRIE ALIMENTARI<br />

principali direttrici di<br />

traffico turistico ed<br />

economico. Chi scopre<br />

la nostra terra, però,<br />

non può più fare a<br />

meno di tornarvi. Il problema è quello di far arrivare i turisti<br />

nel nostro territorio”. Ecco che la sinergia con la comunicazione<br />

sia a livello locale che internazionale<br />

appare prioritaria per la valorizzazione di una terra dall’inestimabile<br />

valore. In quest’ottica occorre potenziare<br />

ogni occasione che porti alla ribalta il nostro territorio<br />

come luogo di eccellenza. Mi piace ricordare, in proposito,<br />

- ha aggiunto Leone de Castris - il film ‘Mine vaganti’<br />

del regista Ferzan Ozpetek, realizzato anche con il<br />

contributo della Regione Puglia, che sta regalando nei<br />

cinema del mondo un’immagine straordinaria del nostro<br />

Salento. E che sta richiamando tantissimi turisti”.<br />

Dobbiamo, allora, è emerso nel corso del dibattito, insieme,<br />

attrezzarci per ottimizzare tali occasioni, sviluppando<br />

la cultura dell’accoglienza, anche attraverso una<br />

adeguata formazione degli addetti ai lavori. Per quanto<br />

concerne il comparto turistico, inoltre, occorre investire<br />

per superare il concetto della stagionalità a favore di un<br />

Salento aperto tutto l’anno. Per far ciò è necessario<br />

creare una partnership pubblico - privato tra istituzioni<br />

ed imprese del turismo, dell’agroalimentare, della comunicazione,<br />

del sistema moda, del manifatturiero, della<br />

cultura e dello spettacolo, per creare un prodotto turistico<br />

di qualità fruibile 360 giorni all’anno ed a tutto<br />

tondo.<br />

Senza una azione condivisa, infatti, il nostro territorio<br />

rischia di rimanere isolato. Comunicare il nostro immenso<br />

patrimonio turistico e culturale, del barocco, dell’arte,<br />

della gastronomia, delle masserie, dei castelli,<br />

delle oasi, delle tradizioni costituisce al tempo stesso<br />

un obiettivo fondamentale e la chiave di volta per cercare<br />

di reagire ad una crisi che sembra non abbandonarci<br />

e della quale, forse, vivremo gli effetti per qualche<br />

anno.<br />

Comunicare e promuovere i prodotti locali e il turismo è<br />

un impegno da realizzare anche con l’intervento di strutture<br />

come “Gambero Rosso”, che, attraverso tanti mezzi<br />

di comunicazione - periodici, libri, guide, SKY, web e mobile<br />

- può diffondere e amplificare la conoscenza della<br />

cucina salentina e far scoprire nuove realtà sulle quali<br />

puntare.<br />

Gabriele Petrachi<br />

È necessario comprendere<br />

come gli altri sistemi<br />

mondiali guardano<br />

al Salento, per agire<br />

sulle giuste leve<br />

di attrattività territoriale<br />

Notiziario Industriale<br />

117


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

La sentenza della Corte Costituzione n. 119<br />

del 26 marzo 2010 mette in crisi le imprese<br />

del settore fotovoltaico e di energia alternativa<br />

Energia: senza regole è caos<br />

di Antonio Mengoli*<br />

Antonio Mengoli<br />

La Legge Regionale n.<br />

31/2008, al fine di promuovere<br />

la riduzione<br />

della immissione in atmosfera<br />

di sostanze incidenti<br />

sulle alterazioni<br />

climatiche indotte dalle<br />

produzioni industriali,<br />

autorizzava la Giunta<br />

regionale a stipulare<br />

accordi nei quali, a<br />

compensazione di riduzioni<br />

programmate<br />

delle emissioni da<br />

parte degli operatori<br />

industriali, fosse previsto il rilascio di autorizzazioni<br />

per l’installazione e l’esercizio di impianti di produzione<br />

di energia da fonti rinnovabili, ovvero altre misure<br />

di riequilibrio ambientale.<br />

In particolare l’art. 3 prevedeva che per gli impianti<br />

di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili<br />

fino a un MWe, fatte salve le norme in materia<br />

di valutazione di impatto ambientale e di valutazione<br />

di incidenza, si applicava la disciplina della<br />

denuncia di inizio attività (DIA).<br />

A seguito del ricorso promosso dal Presidente del<br />

Consiglio dei ministri, la Corte Costituzionale ha dichiarato<br />

l’illegittimità dell’art.2, commi 1, 2 e 3 e<br />

dell’art.3, commi 1 e 2 della L.R. N.31/2008.<br />

Con la sentenza della Corte Costituzionale n.<br />

119/2010 si profila oggi un caos legislativo con una<br />

conseguente gravissima crisi economica ed occupazionale<br />

del Settore dei costruttori di impianti e delle<br />

attività ad esso connesse.<br />

Le imprese, infatti, dopo aver superato un iter burocratico<br />

rigido, che prevedeva il passaggio attraverso<br />

vari enti - Comune, Provincia, Regione, Enel –<br />

hanno avviato i lavori per la realizzazione degli impianti<br />

fotovoltaici o di energia alternativa. Hanno<br />

assunto il personale, acquistato materiali e/o attrezzature<br />

(pannelli, strutture, cabine di<br />

trasformazione, cavi, ecc), investito decine<br />

e decine di milioni di euro.<br />

Alla luce della citata sentenza, tutto questo<br />

impegno e questo lavoro sono stati<br />

inutili: migliaia di lavoratori occupati saranno<br />

licenziati e le aziende che hanno investito<br />

tempo, denaro e competenze<br />

professionali saranno messe in ginocchio.<br />

Ai primi di aprile, si è svolto, presso <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce, un incontro con gli associati<br />

del settore, per individuare insieme<br />

le azioni da intraprendere, per non pregiudicare<br />

la già critica situazione economica<br />

del comparto.<br />

Nel contempo, l’avvocatura regionale ha inviato all’Associazione<br />

Nazionale Comuni Italiani una nota<br />

con un primo commento ed alcune considerazioni<br />

Il susseguirsi di norme<br />

che dovrebbero<br />

legiferare sul settore<br />

energetico e che invece<br />

si contraddicono l’una<br />

con l’altra, rendono<br />

vani gli investimenti<br />

delle imprese<br />

120 Notiziario Industriale


SEZIONE COSTRUTTORI DI IMPIANTI ED ENERGIA<br />

sulle conseguenze della citata sentenza<br />

della Corte Costituzionale. La nota regionale<br />

è, ad avviso di Anci Puglia, sostanzialmente<br />

condivisibile, tant’è che ha<br />

chiesto alla Regione un incontro per un<br />

esame complessivo delle procedure autorizzative<br />

in materia di energie alternative,<br />

al fine di non vanificare le iniziative di<br />

tanti comuni in materia di risparmio energetico<br />

e di produzione di energia da impianti<br />

fotovoltaici a partire dal pronto<br />

utilizzo delle risorse della misura 2.4 del<br />

P.O. già assegnate alle Aree Vaste.<br />

*Presidente Sezione Impianti<br />

ed Energia <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

REALTÀ AZIENDALI SALENTINE S’INCONTRANO<br />

Nell’ambito dell’attività della Sezione Costruttori d’Impianti ed Energia, programmata<br />

per l’anno in corso, si è svolta il 3 marzo la visita aziendale presso l’Antica<br />

Azienda Agricola Vitivinicola dei Conti Leone de Castris.<br />

Gli associati della Sezione hanno potuto visitare la Cantina e conoscere, nei dettagli,<br />

la produzione dei famosi vini. Successivamente hanno potuto “gustare” i ricordi<br />

dell’antica azienda Leone De Castris, attraverso la visita del Museo del Vino, recentemente<br />

allestito ed inaugurato. La struttura che si sviluppa all’interno dell’azienda<br />

su una superficie di circa 600 metri quadrati ha proposto ai suoi visitatori un unico<br />

ed affascinante percorso storico-culturale incentrato sulle tappe fondamentali della<br />

storia della cantina del vino in Puglia. Attraverso foto, vecchie bottiglie e attrezzi<br />

agricoli d’epoca, gli associati della Sezione Costruttori di Impianti ed Energia hanno<br />

potuto ripercorrere i tre secoli di storia aziendale. La visita si è poi conclusa con la<br />

degustazione dei vini. In particolare, è stato degustato il neonato spumante Donna<br />

Lisetta di negro amaro e malvasia nera. (T.M.)<br />

Notiziario Industriale<br />

121


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

Focus sull’innovazione dei sistemi di valutazione<br />

aziendale adottati dal settore del credito<br />

Confronto su impresa e credito<br />

Per affrontare e superare l’attuale situazione di incertezza<br />

che investe le imprese, caratterizzata dall’alternarsi<br />

di momenti di crisi e segnali di ripresa<br />

economica, occorre valorizzare e comunicare all’esterno<br />

la propria capacità di “fare impresa”.<br />

La Sezione Terziario Avanzato di <strong>Confindustria</strong> Lecce ha<br />

approfondito questa particolare tematica con un seminario<br />

che si è tenuto nel mese di gennaio su: “Evoluzione<br />

dei sistemi di valutazione delle aziende da parte<br />

del settore creditizio”.<br />

Il presidente della Sezione Terziario Avanzato di <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce, Sebastiano Schito, nel suo intervento,<br />

ha affermato l’importanza di rendere trasparente e affidabile<br />

la comunicazione sul livello di attenzione dell’azienda<br />

alla sostenibilità finanziaria dei propri impegni<br />

e sulla capacità di innovare, in modo tale da affrontare<br />

serenamente anche il processo di assegnazione del rating<br />

secondo i dettami di Basilea 2.<br />

Il seminario è stato organizzato in collaborazione con<br />

IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità), che, con<br />

il proprio Organismo di certificazione denominato CSQ,<br />

ha sviluppato uno studio sui contenuti dell’Accordo di<br />

Basilea 2, con lo scopo di creare una specifica tecnica,<br />

sulla quale ogni organizzazione possa orientarsi per assicurare<br />

l’affidabilità dell’approccio al rating del proprio<br />

sistema aziendale. Il risultato è un modello certificabile<br />

di gestione, controllo e comunicazione dei dati economici-finanziari,<br />

denominato BIRBO, che da un lato,<br />

aiuta l’impresa a governare le informazioni e dall’altro,<br />

garantisce maggiormente chi deve concedere il credito<br />

o una garanzia. Per andare incontro alle esigenze delle<br />

diverse parti che operano nel sistema finanziario,<br />

IMQ/CSQ vuole contribuire a facilitare i rapporti dell’ambiente<br />

bancario con le imprese e migliorare la capacità<br />

competitiva dell’imprenditoria italiana.<br />

Nel corso dell’evento sono state così illustrate le metodologie<br />

per migliorare il rapporto banca/impresa, mediante<br />

procedure di pianificazione finanziaria e controllo<br />

dei flussi di tesoreria per un’efficiente ed efficace gestione<br />

dei capitali acquisiti dall’impresa.<br />

Carlo Macculi, vicepresidente AISCRIS, ha presentato<br />

l’Osservatorio dell’Innovazione e dello Sviluppo del Sud<br />

Est, nato lo scorso anno, grazie ad una convenzione con<br />

<strong>Confindustria</strong> Lecce: ”In questa sede, alla luce dell’importanza<br />

che il credito ha per l’impresa e sulla base<br />

delle esperienze delle iniziative attivate da AISCRIS in<br />

altre regioni italiane, evidenzierò come si è dato credito<br />

al “ futuro dell’impresa” con un finanziamento chirografario<br />

a tasso variabile. Tutto questo grazie ad una<br />

valutazione fatta dagli istituti di credito ed integrata<br />

da una relazione tecnica, da parte di esperti AISCRIS, relativa<br />

ai fattori immateriali e ai beni intangibili. Tale<br />

relazione quantifica la brevettabilità sui mercati internazionali<br />

di riferimento e la capacità organizzativa dell’impresa<br />

di sostenere il progetto di innovazione da<br />

finanziare, utilizzando alcuni elementi del pentacolo<br />

dell’innovazione di AISCRIS (cfr N° della rivista gen –<br />

apr. 2009)”.<br />

A chiudere gli interventi, Riccardo Caggia di Banca Popolare<br />

Pugliese, il quale ha sottolineato l’importanza di<br />

migliorare il rapporto banche/imprese. In tale ottica,<br />

Caggia ha illustrato come dovrebbe essere gestito l’approccio<br />

con le banche e, soprattutto, in quale modo le<br />

imprese dovrebbero comunicare con i propri istituti di<br />

riferimento.<br />

Il seminario è stato organizzato in collaborazione<br />

con IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità)


SEZIONE TERZIARIO AVANZATO<br />

Le nuove frontiere per la tutela patrimoniale<br />

e il passaggio generazionale<br />

Il Trust, questo sconosciuto<br />

Illustrare alle imprese ed ai professionisti alcune delle molteplici opportunità offerte dall’istituto del<br />

Trust, in materia di salvaguardia del patrimonio e, al tempo stesso, prefigurare i vantaggi derivanti dal<br />

suo utilizzo in occasione del passaggio generazionale e della successione in azienda, sono gli obiettivi<br />

di un seminario svoltosi in <strong>Confindustria</strong> Lecce, in collaborazione con l’Unione Giovani Dottori Commercialisti.<br />

Dopo i saluti di Piero Montinari, presidente <strong>Confindustria</strong> Lecce e di Renzo<br />

Lazzari, presidente Unione Giovani Dottori Commercialisti, sono intervenuti:<br />

Sebastiano Schito, presidente Sezione Terziario Avanzato; Marco Carone,<br />

avvocato, dottore commercialista, e Massimo Anglana, notaio in<br />

Lecce.<br />

Pubblichiamo in proposito una sintesi dell’intervento del dottor Carone.<br />

di Marco Carone*<br />

Marco Carone<br />

Se consegnassimo<br />

un bisturi ad un<br />

serial killer, ci<br />

aspetteremmo che<br />

questi ne faccia un uso<br />

diverso da quello che<br />

potrebbe farne un chirurgo.<br />

Nessuno di noi,<br />

tuttavia, pensa immediatamente<br />

al bisturi come ad un’arma letale, ma piuttosto<br />

come ad uno strumento medico. Analogamente,<br />

se è innegabile che gli usi distorti del trust popolino le<br />

cronache finanziarie e giudiziarie, sarebbe d’altra parte<br />

un errore trarne la conclusione che il trust sia esclusivamente<br />

uno strumento elusivo delle pretese del fisco o<br />

delle ragioni dei creditori.<br />

Il trust è oggi sotto i riflettori, in Italia, perché una comunità<br />

di giudici, accademici e pratici del diritto ha dimostrato<br />

che esso è lo strumento appropriato per<br />

colmare alcune fondamentali lacune del nostro ordinamento<br />

giuridico: è questo il motivo del suo successo.<br />

Supponiamo, ad esempio, che fallisca un’impresa proprietaria<br />

di un complesso immobiliare concesso in locazione<br />

a numerosi conduttori. Fra questi, quelli che<br />

abbiano versato all’impresa un deposito cauzionale di<br />

cui intendano chiedere la restituzione al termine del pe-<br />

Notiziario Industriale<br />

123


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

COS’È<br />

Nella Convenzione dell’Aja viene definito<br />

trust “un rapporto giuridico istituito da<br />

una persona, il disponente – con atto tra<br />

vivi o mortis causa – qualora dei beni<br />

siano posti sotto il controllo di un trustee<br />

nell’interesse di un beneficiario o per un<br />

fine determinato”.<br />

I beni in trust, risultando “segregati”,<br />

presentano il vantaggio di non essere “aggredibili”.<br />

riodo di locazione, saranno costretti ad insinuarsi al<br />

passivo fallimentare, con scarse chances di recuperare<br />

gli importi versati in quanto questi ultimi si sono ormai<br />

“confusi” con il patrimonio del fallito.<br />

Ricorrendo al trust, è possibile evitare questo effetto: è<br />

possibile, cioè, “segregare” la porzione del patrimonio<br />

della società locatrice corrispondente ai depositi cauzionali,<br />

sottraendola alle pretese degli altri creditori<br />

della stessa società.<br />

I trust permettono, infatti, ad un soggetto (detto settlor<br />

o disponente) di affidare la proprietà e la gestione<br />

di un dato bene ad un altro soggetto (detto trustee) affinché<br />

questi, nell’interesse di coloro che il disponente<br />

indica come suoi beneficiari, ne faccia un determinato<br />

utilizzo.<br />

Sicché, per tornare al nostro esempio, sarebbe sufficiente<br />

che la società affidasse la proprietà e la gestione<br />

dei depositi cauzionali ad un altro soggetto (un trustee,<br />

che di norma è una “trust company”), il quale provvederà<br />

a restituire questi importi ai conduttori (beneficiari)<br />

alla scadenza del contratto, sempre che questi<br />

risultino adempienti alle proprie obbligazioni: i depositi<br />

cauzionali non si confonderanno, in questo modo, né<br />

con il patrimonio del locatore-disponente, né con<br />

quello del trustee.<br />

Innumerevoli le possibili applicazioni<br />

dell’istituto: si pensi all’affidamento<br />

delle azioni di una holding di controllo<br />

di un gruppo societario ad<br />

un trustee per gestire una successione<br />

generazionale o una<br />

ristrutturazione industriale; al<br />

versamento ad un trustee di<br />

parte del corrispettivo per<br />

l’acquisto di una partecipazione<br />

societaria, con l’obbligo<br />

- per quest’ultimo – di<br />

trasferirla al venditore se e<br />

nella misura in cui siano conseguite<br />

determinate performances<br />

aziendali entro un certo arco temporale dopo l’acquisizione;<br />

alla costituzione in trust delle azioni di una<br />

società al fine di conferire efficacia reale ad un patto<br />

parasociale; al trasferimento ad un trustee dell’asse ereditario,<br />

al fine di ripartirlo tra gli eredi secondo un determinato<br />

programma (sempre nel rispetto della quota<br />

di legittima).<br />

Un oculato utilizzo del trust può dischiudere, naturalmente,<br />

anche rilevanti opportunità fiscali, può consentire<br />

un’ottimale pianificazione successoria e può<br />

garantire una più stringente protezione del patrimonio<br />

dell’imprenditore. Tutto ciò, tuttavia, è possibile<br />

soltanto a condizione che l’operazione sia<br />

ispirata, in primis, alla realizzazione di<br />

un interesse, meritevole di tutela,<br />

che non potrebbe essere realizzato<br />

ricorrendo ad altri istituti previsti<br />

dal nostro ordinamento:<br />

come dire che il giurista, alle<br />

prese col bisturi del trust,<br />

debba sapere dove e come<br />

incidere.<br />

*Docente<br />

di diritto commerciale<br />

presso l’Università Bocconi<br />

124 Notiziario Industriale


SEZIONE TURISMO<br />

Le agevolazioni del POR per il turismo e i sistemi<br />

turistici locali al centro di un seminario, fortemente<br />

voluto dal presidente della Sezione Giovanni Serafino<br />

Per un turismo d’amare<br />

Da una serie di incontri con le imprese del settore turistico<br />

è emersa la necessità di approfondire, con<br />

l’ausilio di validi professionisti, alcuni aspetti riguardanti<br />

gli incentivi destinati alle imprese turistiche.<br />

Per favorire una maggiore conoscenza delle<br />

norme la Sezione Turismo di <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

ha promosso un seminario su Le agevolazioni<br />

del POR per il turismo e i sistemi turistici<br />

locali.<br />

“Ogni imprenditore – ha affermato Giovanni<br />

Serafino, Presidente Sezione Turismo– ha<br />

nel proprio Dna la tendenza a far crescere la<br />

propria azienda, per cui l’appeal che il Salento<br />

sta riscuotendo sempre più a livello<br />

nazionale ed internazionale, deve costituire<br />

un ulteriore stimolo per migliorare<br />

la qualità dei servizi offerti dalle nostre<br />

aziende, anche usufruendo della legislazione<br />

incentivante messa a disposizione<br />

dalla Regione”.<br />

L’incontro ha visto la partecipazione di<br />

esperti del settore e tecnici del mondo<br />

finanziario, ciascuno dei quali ha apportato<br />

un contributo fattivo al tema.<br />

Dopo i saluti del presidente Montinari,<br />

Stefania Mandurino, commissaria Apt, ha<br />

fornito i dati degli arrivi e delle presenze<br />

del settore, che, nonostante le aspettative<br />

non proprio rosee, in considerazione<br />

della crisi mondiale, hanno mostrato una<br />

certa vivacità del settore.<br />

La programmazione delle risorse tra pubblico<br />

e privato è stata l’oggetto dell’intervento<br />

di Antonio Cordella, referente tecnico<br />

rete pubblico-privata salentina per l’Università<br />

del Salento. Nel settore turistico, infatti, l’Università<br />

ha saputo recentemente assumere un ruolo<br />

di primo piano, mediante la costituzione del sistemi<br />

turistici locali e di prodotto.<br />

L’ingegnere Cordella, in proposito, ha spiegato come e<br />

quanto l’attività turistica nasce, cresce e si alimenta da<br />

e per il territorio, le sue tradizioni, il sistema ambientale,<br />

il sistema delle piccole e medie imprese e sempre di più<br />

la cultura.<br />

Per tali ragioni si è deciso di dare vita a quattro sistemi<br />

turistici locali: quello turistico-congressuale; quello<br />

Maria Marrocco<br />

e Giovanni Serafino<br />

Notiziario Industriale<br />

125


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

enogastronomico; quello dell’artigianato tipico e quello culturale, che si pongono come<br />

volano per il turismo di qualità avendo goduto della concertazione delle principali<br />

associazioni, in primis <strong>Confindustria</strong>.<br />

Particolare attenzione è stata rivolta alle caratteristiche tecniche dei nuovi<br />

finanziamenti a favore delle imprese turistiche di cui al titolo II e III del<br />

POR Puglia. Maria Marrocco, amministratore di Top Consulting, ha<br />

spiegato che, essendo il titolo II aperto dal 15 marzo, sono previste<br />

tre forme di agevolazioni a favore delle piccole e medie imprese<br />

turistiche già operative che intendono ammodernare,<br />

ampliare la struttura anche mediante la realizzazione di<br />

strutture turistiche connesse all’attività ricettiva principale,<br />

ovvero mediante il restauro o il recupero di antiche<br />

dimore.<br />

“Tali forme agevolative – ha affermato Maria Marrocco<br />

- consistono in un contributo in conto interessi<br />

(che abbatte il tasso di quasi 4 punti<br />

percentuali), a cui si aggiunge un fondo perduto<br />

per il 10% del totale del programma, nonché la<br />

possibilità di ricorrere a forme di garanzie innovative<br />

che possano migliorare il merito<br />

creditizio delle imprese richiedenti nei confronti<br />

del sistema bancario”.<br />

Il dibattito, poi, è stato concentrato tutto<br />

sul titolo III del regolamento 36, una<br />

sorta di PIA turismo, che prevede un<br />

contributo a fondo perduto rilevante per<br />

le medie imprese e per i consorzi di piccole<br />

e medie imprese, con un fatturato<br />

di almeno 8 milioni di euro.<br />

Questa norma in particolare ha destato<br />

qualche perplessità tra il folto pubblico<br />

in sala, considerato il tessuto imprenditoriale<br />

pugliese, storicamente restio a<br />

coagularsi su obiettivi strategici comuni.<br />

In proposito la dottoressa Marrocco<br />

ha sottolineato che non è più<br />

tempo di lamentarsi, ma occorre prendere<br />

atto che non si può più andare<br />

avanti da soli: “Il mercato turistico è sempre<br />

più complesso e necessita di aziende<br />

strutturate per confrontarsi in maniera adeguata<br />

coi competitor internazionali.<br />

Veder proliferare B&B nati solo per eludere le<br />

tasse, danneggia le imprese ed il territorio. La<br />

nostra terra ha bisogno di imprenditori veri che<br />

con coraggio e impegno, con slancio e passione,<br />

vogliono scommettere su questo “Salento<br />

d’amare”.<br />

126 Notiziario Industriale<br />

Particolare attenzione<br />

è stata rivolta alle<br />

caratteristiche tecniche<br />

dei nuovi finanziamenti<br />

a favore delle imprese<br />

turistiche di cui al titolo II<br />

e III del POR Puglia


GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI<br />

Truhn a Lecce per parlare delle opportunità<br />

di investimento in Usa<br />

I Giovani Imprenditori di Lecce hanno promosso, in maggio,<br />

un incontro con il console generale Usa per l’Italia Meridionale<br />

J. Patrick Truhn.<br />

L’appuntamento rientra nell’ambito della rassegna “I Giovani<br />

Imprenditori incontrano…” che ha visto i GI di <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce confrontarsi, dall’inizio del mandato<br />

di Vincenzo Portaccio, due anni fa, con<br />

personalità di spicco del panorama della comunicazione<br />

nazionale, del giornalismo, delle istituzioni<br />

bancarie, del sistema giudiziario.<br />

Il sistema economico americano è stato travolto,<br />

per primo, dalla crisi internazionale e, forse, per<br />

primo, riuscirà a cogliere i segnali della ripresa.<br />

L’incontro nasce, pertanto, dalla volontà dei Giovani<br />

di capire quali opportunità può offrire alle<br />

J. Patrick Truhn<br />

imprese salentine il grande mercato<br />

americano, nella consapevolezza dell’appeal che il nostro Paese ha sugli statunitensi.<br />

Dall’energia alle costruzioni, dall’abbigliamento all’agroalimentare,<br />

dalla meccanica al turismo, gli americani sono continuamente alla<br />

ricerca della qualità e di continue novità.<br />

Nuovo incarico<br />

per Vincenzo Portaccio<br />

Vincenzo Portaccio, presidente dei Giovani<br />

Imprenditori di <strong>Confindustria</strong> Lecce, è stato<br />

chiamato da Dario Polignano, presidente dei GI<br />

di Puglia, a ricoprire l’incarico di vicepresidente<br />

regionale, insieme al barese Vincenzo Carpentieri.<br />

Vincenzo Portaccio<br />

“Sono davvero contento di questo riconoscimento<br />

– ha detto Vincenzo Portaccio – che premia non tanto la persona,<br />

quanto gli sforzi, l’impegno ed il lavoro di un gruppo di giovani imprenditori<br />

salentini che credono molto nel lavoro d’impresa e cercano di trasferire<br />

la loro voglia di fare e di crescere al territorio”.<br />

Notiziario Industriale<br />

127


ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />

La manovra al centro delle riflessioni del Presidente<br />

della Piccola Industria di <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

nonché Vice Presidente regionale<br />

Tempo di bilanci,<br />

tempo di sviluppo<br />

di Vito Ruggieri Fazzi*<br />

Tempo di bilanci, e non solo per le piccole e medie imprese. Dopo<br />

che la crisi finanziaria esplosa alla fine del 2008 ha sconvolto l’economia<br />

globale, oggi, con i primi deboli segnali di ripresa, stiamo facendo<br />

i conti con un generale indebolimento del sistema produttivo e<br />

con una pesante instabilità dei mercati. Lo spettro di una nuova bolla<br />

finanziaria incombe su investitori, imprenditori, enti, cittadini.<br />

Persino la politica si è dovuta attrezzare per “raccogliere i<br />

cocci” di un periodo tra i più difficili dell’ultimo decennio.<br />

Lo Stato italiano, proprio a causa del pesante debito<br />

pubblico, ha dovuto, per così dire, tirare i remi in barca,<br />

con una manovra recante “misure urgenti per la stabilizzazione<br />

finanziaria e la competitività economica” con<br />

l’obiettivo di creare le condizioni per incrementare la<br />

propria credibilità internazionale.<br />

Sarebbe<br />

controproducente<br />

assistere ad una<br />

limitazione<br />

indiscriminata<br />

dei servizi da parte<br />

degli enti locali,<br />

che potrebbero<br />

tagliare spese<br />

prioritarie<br />

per i cittadini<br />

piuttosto<br />

che<br />

eliminare<br />

i costi<br />

della<br />

politica<br />

128 Notiziario Industriale


COMITATO PICCOLA INDUSTRIA<br />

Vito Ruggieri Fazzi<br />

La crisi generalizzata mondiale non ha consentito al Pil<br />

italiano di crescere tanto da coprire adeguatamente la<br />

spesa pubblica corrente, ulteriormente cresciuta per l’urgenza<br />

di far fronte all’aumento esponenziale dei costi<br />

sociali della crisi: cassa integrazione ordinaria e straordinaria.<br />

In questo quadro si colloca la manovra correttiva emanata<br />

dal Governo di quasi 25 miliardi di euro in due anni. Una<br />

scelta obbligata necessaria per un riordino prioritario dei<br />

conti generali del Paese e che, specialmente nella parte “di<br />

rigore e tagli”, appare condivisibile.<br />

L’intervento, per la prima volta, non agisce sul fronte<br />

della leva fiscale, che avrebbe potuto compromettere<br />

sia la stabilità del mondo produttivo già vessato dalla<br />

crisi, sia la capacità di spesa dei cittadini, portando ad<br />

una restrizione dei consumi, ma si pone l’obiettivo di<br />

intervenire sulla spesa pubblica al fine di favorire quello<br />

snellimento e quella sburocratizzazione più volte invocate<br />

da <strong>Confindustria</strong>.<br />

Positivo è dunque l’approccio utilizzato anche se sarebbe<br />

stato necessario provvedere a tagli più incisivi e<br />

ponderati piuttosto che puramente lineari.<br />

Sarebbe, infatti, assolutamente controproducente assistere<br />

ad una limitazione indiscriminata dei servizi da<br />

parte degli enti locali, i quali, vedendosi ridurre le risorse,<br />

potrebbero decidere di tagliare spese prioritarie<br />

per i cittadini e per le imprese, piuttosto che eliminare<br />

quelle cosiddette improduttive. Avremmo preferito di<br />

conseguenza che la manovra intervenisse maggiormente<br />

sulla riduzione dei costi della politica e clientelari invece<br />

che correre il rischio di trovare minori investimenti<br />

in servizi e infrastrutture. Provvedimenti questi ultimi<br />

che, oltre a penalizzare la qualità della vita dei cittadini,<br />

porterebbero ad un ulteriore detrimento della condizione<br />

delle piccole e medie imprese italiane.<br />

Qualche appunto merita, anche, la parte dedicata allo<br />

sviluppo, poiché, di fatto, la manovra non prevede misure<br />

destinate alla crescita dell’economia. Le imprese,<br />

soprattutto quelle piccole, si aspettavano qualcosa di<br />

più.<br />

Un aspetto positivo della manovra è la previsione di<br />

vantaggi fiscali, amministrativi e finanziari per le imprese<br />

che aderiscono alle cosiddette “Reti”, oltre alla<br />

possibilità di stipulare accordi e convenzioni con l’Abi<br />

(come quello che proroga la moratoria sui debiti).<br />

Piuttosto deboli e poco significativi sembrano invece<br />

gli interventi strutturali che incidono sui meccanismi di<br />

determinazione della spesa. Aspetto che è stato evidenziato<br />

dalla Presidente di <strong>Confindustria</strong>, Emma Marcegaglia,<br />

la quale ha avanzato una serie di proposte –<br />

racchiuse nel documento “Italia 2015” - per consentire<br />

uno sviluppo moderno del Paese. Tutte misure sulle quali<br />

occorre chiamare il Governo a scelte tempestive che<br />

diano risultati certi, forieri di sviluppo e di crescita<br />

competitiva per il sistema produttivo nazionale.<br />

Nella giusta direzione, così come affermato da Vincenzo<br />

Boccia, presidente del Comitato Piccola Industria di<br />

<strong>Confindustria</strong>, vanno infine le misure per la libertà d’impresa<br />

che contribuiranno non poco a ridurre i vincoli<br />

per dare avvio all’attività imprenditoriale. Uno snellimento<br />

auspicato e necessario per consentire alle nostre<br />

imprese di competere ad armi pari con i loro competitor<br />

internazionali.<br />

*Presidente Comitato Piccola Industria <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

RIFORME URGENTI<br />

PER FARE IMPRESA<br />

“L’iniziativa del Governo rivolta a favorire la libertà<br />

d’impresa, con la drastica semplificazione delle<br />

norme per le piccole e medie imprese e per la ricerca,<br />

è di grande interesse e potrebbe costituire un<br />

valido aiuto per far ripartire la crescita nel nostro<br />

Paese”. Così il presidente della Piccola Industria di<br />

<strong>Confindustria</strong>, Vincenzo Boccia, nel commentare<br />

l’intenzione del Governo di modificare l’articolo 41<br />

della Costituzione, con la conseguente sospensione<br />

per due – tre anni delle autorizzazioni per le piccole<br />

e medie imprese, per la ricerca e le attività artigiane.<br />

E’ necessario, però, ribadisce Boccia, che tali misure<br />

siano adottate con la massima urgenza per consentire<br />

alle imprese italiane di reagire ed uscire più forti<br />

e competitive dalla crisi.<br />

Notiziario Industriale<br />

129


I SERVIZI<br />

Siglato un accordo per offrire un servizio di prima<br />

risposta alle imprese associate su tematiche finanziarie<br />

Crisi, <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

al fianco delle imprese<br />

La crisi finanziaria ha modificato repentinamente le<br />

prassi consolidate negli scorsi decenni nel rapporto<br />

banca-impresa e ha interrotto la trasformazione del<br />

processo di credito avviata con Basilea 2.<br />

Le imprese sono disorientate perché sono cambiate le<br />

procedure abituali e non sono chiari i nuovi criteri di<br />

valutazione; le banche dal canto loro devono valutare,<br />

molto più attentamente rispetto al passato, la capacità<br />

di sopravvivenza dell’impresa.<br />

Alle imprese servono ora sia una “struttura” finanziaria<br />

sia una “cultura” finanziaria, che richiedono da un lato,<br />

un aumento dei mezzi propri, e dall’altro, una pianificazione<br />

e un monitoraggio della dimensione finanziaria<br />

del business. <strong>Confindustria</strong> Lecce, consapevole del momento<br />

delicato in cui versano le<br />

imprese, ha siglato un accordo con società di consulenza,<br />

allo scopo di aiutare le aziende ad affrontare nel<br />

modo più adeguato le loro problematiche di natura finanziaria.<br />

Le società di consulenza, saranno a disposizione delle<br />

imprese interessate per appuntamenti personalizzati,<br />

durante i quali fornire un servizio di prima risposta sulle<br />

questioni di maggiore interesse: Basilea 2, analisi situazione<br />

finanziaria dell’impresa, istruttoria pratiche di<br />

finanziamento anche con ricorso ai consorzi di garanzia<br />

privati e statali, accesso a fondi di incentivazione pubblici,<br />

ecc..<br />

Gli imprenditori associati potranno scegliere, autonomamente,<br />

in base alle proprie esigenze, la società di<br />

consulenza con cui fissare il primo<br />

130<br />

Notiziario Industriale


CREDITO E FINANZA<br />

incontro, che si svolgerà presso la sede dell’Associazione<br />

e non comporterà alcun onere.<br />

Il salto culturale richiesto alle imprese e il relativo supporto<br />

di cui esse hanno bisogno deve risolvere le eventuali<br />

carenze di struttura e di cultura finanziaria<br />

dell’impresa, sia per individuare una soluzione stabile<br />

delle difficoltà attuali, sia per rendere l’impresa più autonoma<br />

nell’evoluzione futura dei rapporti con le banche,<br />

ed evitare il ripetersi di incomprensioni e situazioni<br />

conflittuali nel rapporto di credito.<br />

Cosimo Marra<br />

Ufficio Economico, Credito e Finanza <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

creditoefinanza@confindustrialecce.it<br />

Gli imprenditori associati<br />

potranno scegliere, in base<br />

alle proprie esigenze, la<br />

società di consulenza<br />

con cui fissare l’incontro,<br />

presso l’Associazione;<br />

non comporterà<br />

alcun onere<br />

PREVINDUSTRIA<br />

Previdenza e Assistenza per gli Imprenditori<br />

Previndustria S.p.A., una Società partecipata pariteticamente da <strong>Confindustria</strong> e Allianz, è nata nel<br />

1975 con l’obiettivo di progettare e realizzare soluzioni assicurative innovative, in grado di rispondere<br />

alle esigenze previdenziali, di risparmio e di protezione della salute degli imprenditori, dei loro familiari<br />

e del personale dirigente delle aziende associate.<br />

<strong>Confindustria</strong> e Allianz condividono l’attività di studio, realizzazione e promozione dei prodotti assicurativi;<br />

Previndustria offre, avvalendosi della sua rete di professionisti, consulenza normativa e fiscale<br />

e assistenza all’imprenditore nella scelta dei prodotti più adeguati ai reali bisogni degli<br />

imprenditori.<br />

L’offerta di Previndustria si articola in tre aree di interesse:<br />

· Area Previdenza: il piano previdenziale “Idea Pensione”<br />

· Area Salute: il piano sanitario “Idea Salute”<br />

· Area Protezione: coperture Infortuni; coperture vita caso morte e morte ed invalidità permanente;<br />

coperture Long Term Care<br />

Si tratta di un vero e proprio sistema<br />

integrato di coperture che garantiscono<br />

la tutela completa dell’imprenditore<br />

e dei suoi familiari; in<br />

ogni caso, ciascuno dei prodotti proposti<br />

può essere scelto singolarmente.<br />

Previndustria propone inoltre un’offerta<br />

esclusiva per i dirigenti delle<br />

aziende iscritte, con due polizze<br />

complete che rispondono perfettamente<br />

a quanto previsto dal contratto<br />

collettivo nazionale dei<br />

dirigenti delle aziende industriali.<br />

Per ulteriori informazioni, contattare<br />

Angelo Costantini, Responsabile<br />

Ufficio Relazioni sindacali, allo<br />

0832457836, o via email: relazioni<br />

sindacali@confindustrialecce.it<br />

Notiziario Industriale 131


I SERVIZI<br />

L’alternanza scuola – lavoro offre agli studenti la possibilità<br />

di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro.<br />

L’esperienza di due allieve del Liceo Capece<br />

presso <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

L’impresa si apre alla scuola<br />

Sono passati quasi due anni da quando abbiamo iniziato<br />

una delle esperienze che ci hanno arricchito<br />

e responsabilizzato maggiormente: l’alternanza<br />

scuola - lavoro. Il progetto, che coinvolge gli alunni<br />

dell’indirizzo Linguistico Brocca del Liceo Capece di Maglie,<br />

offre agli studenti l’opportunità di immergersi nel<br />

campo lavorativo e di acquisire capacità utili per una<br />

carriera futura.<br />

Questo avviene attraverso incontri che si svolgono una<br />

volta la settimana presso le aziende che hanno dato alla<br />

scuola la propria disponibilità ad ospitare gli alunni.<br />

Valentina Sanapo e Giada Dima (in piedi)<br />

con la tutor Maria Rosaria Polo<br />

Durante questi incontri i ragazzi possono osservare direttamente<br />

le modalità con cui si svolgono le diverse<br />

mansioni all’interno di un’azienda e collaborare, se richiesto.<br />

Per qualunque problema o esigenza i ragazzi<br />

possono rivolgersi al tutor scolastico, nel nostro caso,<br />

la professoressa Jacqueline De Giorgi, docente di conversazione<br />

francese. Oltre agli incontri in azienda sono<br />

previste anche alcune ore di apprendimento a scuola<br />

grazie ai tutor aziendali, che illustrano agli studenti in<br />

modo chiaro e specifico i concetti di marketing e comunicazione.<br />

Molti imprenditori ci hanno spiegato<br />

anche cosa vuol dire lavorare in proprio, con passione e,<br />

soprattutto, rischiando in prima persona.<br />

La nostra esperienza lavorativa presso <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce è stata sin dall’inizio coinvolgente ed interessante:<br />

durante i primi incontri ci siamo potute ambientare<br />

e abbiamo avuto modo di conoscere delle persone<br />

tanto preparate ed efficienti quanto gentili e disponibili,<br />

come la nostra tutor, dottoressa Maria Rosaria Polo.<br />

Le attività che abbiamo svolto in azienda sono molteplici<br />

e vanno dalla realizzazione delle rassegne stampa<br />

alla creazione di schemi per progetti di varia natura<br />

(formazione, comunicazione, finanza, contabilità). è<br />

stato particolarmente interessante partecipare alla organizzazione<br />

di eventi, seminari e, soprattutto, conferenze<br />

stampa. Lavorando costantemente a contatto con<br />

il personale di <strong>Confindustria</strong> Lecce sempre pronto ad<br />

aiutarci, abbiamo maturato nuove competenze e, allo<br />

stesso tempo, abbiamo acquisito un maggiore senso di<br />

responsabilità rispetto a quello che si otterrebbe con<br />

una formazione esclusivamente scolastica.<br />

Ci avviamo a concludere questo significativo percorso<br />

con la stessa serenità con cui lo abbiamo iniziato, consapevoli<br />

di aver arricchito la nostra personalità ed ampliato<br />

la sfera delle nostre conoscenze. Con un pizzico<br />

di rammarico, perché il tempo è volato. Vogliamo ringraziare<br />

la nostra scuola per averci offerto questa possibilità<br />

e <strong>Confindustria</strong> Lecce per averci aperto le porte<br />

del mondo del lavoro, prima a noi sconosciuto.<br />

Valentina Sanapo e Giada Dima<br />

Liceo Capece - Maglie<br />

Il percorso è stato avviato<br />

sia in <strong>Confindustria</strong> Lecce,<br />

sia presso imprese<br />

associate,<br />

per dare la possibilità<br />

alle scuole partner<br />

di arricchire la propria<br />

offerta formativa<br />

132 Notiziario Industriale


SCUOLA & FORMAZIONE<br />

Luiss e <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

a caccia di talenti<br />

Continua il grande successo degli incontri tra la popolazione<br />

studentesca della Provincia di Lecce e<br />

l’’Università LUISS Guido Carli, in collaborazione con<br />

<strong>Confindustria</strong> Lecce.<br />

In una sala gremita di studenti, docenti e genitori,<br />

i referenti della Luiss hanno illustrato l’offerta formativa<br />

dell’Università di sistema, fornendo soprattutto<br />

i dati circa i tempi di impiego post laurea. Uno<br />

a sette è il rapporto docenti/studenti; 0, 1% il tasso<br />

medio di abbandono degli studenti LUISS contro una<br />

media nazionale del 18%; 3, 3 anni il tempo medio<br />

di laurea (Corsi di Laurea Triennale); 86% i laureati<br />

che trovano lavoro entro sei mesi dalla laurea. Lo<br />

scorso anno, per l’iscrizione ai corsi di Laurea triennale<br />

e magistrale a ciclo unico della LUISS sono state<br />

ben 418 (11% sul totale) le domande di ammissione<br />

presentate dalle aspiranti matricole pugliesi. Attualmente,<br />

gli studenti pugliesi iscritti all’Ateneo<br />

capitolino sono 752 (10, 6% sul totale).<br />

L’obiettivo di questi incontri è quello di reclutare i<br />

migliori talenti su tutto il territorio nazionale, valorizzando<br />

l’eccellenza di un modello che, per la qualità<br />

della didattica e dell’ambiente studentesco e il<br />

forte collegamento con il mondo del lavoro, forma<br />

La prova di ammissione ai Corsi di Laurea Triennale<br />

e a Ciclo unico per l’a.a. 2010-2011 si è tenuta, in<br />

contemporanea in tutta Italia, il 14 aprile 2010 a<br />

Roma e in molte altre città italiane, tra cui Lecce –<br />

presso il Liceo Palmieri - per agevolare gli studenti<br />

a svolgere la prova stessa nella propria regione di residenza.<br />

È possibile sostenere la prova di accesso<br />

anche in settembre.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

www.luiss.it/ammissione/prova/.<br />

Vincenzo Portaccio, presidente del Gruppo Giovani<br />

Imprenditori di <strong>Confindustria</strong> Lecce ha introdotto<br />

l’incontro<br />

con cultura d’impresa e vocazione internazionale<br />

“classe dirigente” per il Paese.<br />

L’evento, introdotto da Vincenzo Portaccio, presidente<br />

Gruppo Giovani Imprenditori di <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce, ha visto gli interventi di Paola Gozzuti, Relazioni<br />

Associative LUISS; Paola Fersini, docente di<br />

Matematica finanziaria della Facoltà di Economia e<br />

di Alberto Loco, studente leccese presso la LUISS,<br />

iscritto al terzo anno della Facoltà di Scienze Politiche.<br />

Notiziario Industriale<br />

133


I SERVIZI<br />

Spazio fondimpresa<br />

IL CONTO FORMAZIONE<br />

Le aziende che aderiscono a Fondimpresa hanno la possibilità<br />

di formare gratuitamente il proprio personale o<br />

avvalendosi delle risorse messe a disposizione dal Conto<br />

di Sistema, attraverso i Bandi periodici, o, anche, utilizzando<br />

le risorse accumulate nel proprio Conto Formazione.<br />

Fondimpresa, infatti, accantona nel conto individuale<br />

di ciascuna azienda aderente, una quota pari al 70% del<br />

contributo obbligatorio dello 0, 30% sulle retribuzioni<br />

dei propri dipendenti, versato al Fondo tramite l’Inps.<br />

Le risorse finanziarie che affluiscono nel “Conto Formazione”<br />

sono a completa disposizione dell’azienda titolare,<br />

che può utilizzarle per fare formazione ai propri<br />

dipendenti nei tempi e con le modalità che ritiene più<br />

opportune, sulla base di Piani formativi condivisi dalle<br />

rappresentanze delle parti sociali.<br />

Le risorse del “Conto Formazione” possono finanziare<br />

fino ai due terzi della spesa complessiva di ciascun<br />

Piano formativo, mentre il restante terzo resta a carico<br />

dell’impresa titolare e può essere coperto con la spesa<br />

sostenuta per i propri dipendenti in relazione alle ore di<br />

partecipazione alle attività di formazione.<br />

È bene sapere, però, che il Nuovo Regolamento del<br />

Fondo, prevede il passaggio da 4 a 2 anni della durata<br />

del periodo nel quale le risorse trasferite dall’Inps<br />

per ciascuna azienda aderente, rimangono a<br />

disposizione esclusiva della medesima nel rispettivo<br />

Conto Formazione.<br />

IL prossimo 31 dicembre, infatti, scade il termine fissato<br />

dal regolamento del Fondo per utilizzare le somme<br />

relative agli anni 2004, 2005 e 2006 non utilizzate dall’azienda.<br />

Perché tali risorse non vadano perdute, l’impresa<br />

deve avviare entro il 31 dicembre 2010 piani formativi<br />

finanziati con il proprio Conto Formazione.<br />

134 Notiziario Industriale


SCUOLA & FORMAZIONE<br />

Le opportunità<br />

del Conto Formazione<br />

Flavia Trifance, Maria Pia Arborea e Sebastiano Schito<br />

La formazione, oggi più che mai, rappresenta la chiave di volta per rendere le imprese competitive sui mercati<br />

internazionali.<br />

Fondimpresa, il Fondo interprofessionale per la formazione continua costituito da <strong>Confindustria</strong>, CGIL – CISL e<br />

UIL, offre la possibilità, a costo zero, di realizzare formazione continua per i dipendenti.<br />

Al fine di approfondire tali tematiche e segnalare alle imprese iscritte la scadenza del 31 dicembre 2010, data<br />

entro la quale occorre utilizzare le somme accantonate nel conto formazione relative agli anni 2004, 2005 e 2006,<br />

<strong>Confindustria</strong> Lecce, insieme all’ATI Spegea e ad OBR Puglia, ha organizzato un seminario gratuito per il 21<br />

MAGGIO.<br />

Hanno relazionato Flavia Trifance, responsabile Ufficio Formazione <strong>Confindustria</strong> Lecce e Maria Pia Arborea,<br />

OBR Puglia. L’introduzione di Sebastiano Schito, presidente sezione Terziario Avanzato.<br />

Aderendo a Fondimpresa ogni impresa ha l’opportunità di:<br />

- utilizzare i fondi maturati per presentare piani formativi aziendali (CONTO FOR-<br />

MAZIONE);<br />

- partecipare a Bandi pubblici annuali tramite cui accedere alle<br />

risorse del “CONTO DI SISTEMA”;<br />

- usufruire del voucher formativo, tramite cui disporre di formazione<br />

per i propri dipendenti presso Enti di formazione qualificati<br />

e scelta dalla stessa azienda.<br />

Notiziario Industriale<br />

135


I SERVIZI<br />

Spazio fondimpresa<br />

PRIMA DI TUTTO, REGISTRARSI<br />

Per ricevere da Fondimpresa i codici per l’accesso al<br />

servizio informatico, che consente la presentazione<br />

e la gestione di un Piano formativo da finanziare con<br />

l’importo accantonato sul proprio “Conto Formazione”,<br />

l’azienda aderente deve registrarsi all’indirizzo<br />

http://pf.fondimpresa.it, seguire il link “Registrazione”<br />

e scegliere la voce “Responsabile aziendale”.<br />

I corsi attivati dal 1° gennaio al 31 maggio:<br />

AREA AMMINISTRAZIONE<br />

E CONTROLLO DI GESTIONE<br />

“Il Budget e il controllo di gestione delle piccole<br />

e medie imprese”<br />

Il corso si è proposto di mettere a disposizione dei partecipanti<br />

strumenti pratici ed immediatamente applicabili<br />

di controllo della gestione aziendale sia a livello<br />

consuntivo che nella sua tipica evoluzione budgetaria.<br />

AREA COMPETENZE DI BASE<br />

- “Inglese” (elementary)<br />

Obiettivo principale del corso è stato quello di trasferire<br />

ai partecipanti, con un approccio interattivo, competenze<br />

linguistiche di base che consentissero di comunicare<br />

in lingua inglese in situazioni di vita quotidiane e<br />

professionali. Docente di madre-lingua inglese.<br />

Costituito il comitato<br />

paritetico territoriale<br />

Si è costituito in febbraio presso <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce, il Comitato Paritetico Territoriale per l’approvazione<br />

di piani<br />

formativi predisposti<br />

da aziende prive di<br />

rappresentanza sindacale<br />

al proprio interno,<br />

recependo il Protocollo<br />

d’Intesa <strong>Confindustria</strong><br />

–Cgil, Cisl e Uil del<br />

febbraio 2008.<br />

Fondimpresa, il Fondo<br />

interprofessionale per<br />

la formazione continua<br />

costituito pariteticamente tra <strong>Confindustria</strong><br />

e Sindacati, richiede che i piani formativi gratuiti<br />

presentati dalle aziende siano approvati e<br />

condivisi da entrambe le parti, a garanzia dell’efficacia<br />

e della corretta impostazione dei<br />

piani, oltre che a tutela degli interessi dei lavoratori.<br />

Tale commissione ha l’obiettivo di contribuire<br />

anche a snellire i tempi dell’approvazione dei<br />

piani formativi: infatti, entro dieci giorni dalla<br />

ricezione dei programmi,<br />

la Commissione<br />

si dovrà riunire e deliberare<br />

sugli stessi.<br />

<strong>Confindustria</strong> Lecce ha<br />

designato quali componenti<br />

pro tempore:<br />

Elisabetta Salvati, (nella<br />

foto) consigliere delegato<br />

alla Formazione;<br />

Flavia Trifance, responsabile<br />

area Formazione<br />

e Istruzione;<br />

Angelo Costantini, responsabile<br />

Relazioni Industriali.<br />

Le organizzazione sindacali<br />

hanno nominato:<br />

Daniela Campobasso –<br />

Cgil;<br />

Antonio Zippo – Cisl;<br />

Salvatore Florio – Uil.<br />

136 Notiziario Industriale


SCUOLA & FORMAZIONE<br />

completo ed esaustivo degli accorgimenti che ogni addetto<br />

ai lavori ha il dovere di conoscere, a seguito degli<br />

ultimi aggiornamenti della normativa.<br />

Per ulteriori informazioni su Fondimpresa: Ufficio Formazione<br />

<strong>Confindustria</strong> Lecce, Tel. 0832-313478, e-mail:<br />

formazione@confindustrialecce.it<br />

Flavia Trifance<br />

Ufficio Lavoro, Formazione, Istruzione <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

formazione@confindustrialecce.it<br />

CORSO GRATUITO DI FORMAZIONE<br />

PER ULTRACINQUANTENNI<br />

AREA PRIVACY E SICUREZZA<br />

- “Gestione del Sistema qualità<br />

(norme UNI EN ISO 9001)<br />

Il corso si è proposto di creare degli esperti che fossero<br />

in grado di introdurre nelle aziende, sia di produzione<br />

che di servizi, le logiche della qualità rendendo possibile<br />

una pronta risposta ai continui mutamenti dei mercati<br />

e ottenendo un sostanziale vantaggio competitivo<br />

per mezzo della certificazione.<br />

AREA AMBIENTE ED ENERGIA<br />

- “Efficienza energetica degli edifici” corso base<br />

Il corso base, dal tema CASA + EFFICIENZA ENERGETICA<br />

DEGLI EDIFICI, si è proposto di trasmettere ai partecipanti<br />

i principi di una costruzione a basso consumo<br />

energetico: fondamenti di fisica applicata e isolamento<br />

termico, materiali e costruzioni, impiantistica.<br />

Alla fine del corso, la cui frequenza è propedeutica per<br />

frequentare il corso avanzato, è stato rilasciato un attestato<br />

di partecipazione.<br />

- “Efficienza energetica degli edifici” corso avanzato<br />

Il corso avanzato, ha approfondito diversi argomenti del<br />

settore, come la fisica tecnica in riferimento all’umidità,<br />

le prestazioni dei diversi materiali per l’edilizia, le tecniche<br />

delle costruzioni, le tecniche di misurazioni e la<br />

ventilazione controllata nell’edilizia abitativa. Il corso<br />

si è chiuso con una esercitazione pratica.<br />

Ed ancora sono stati attivati, su richiesta specifica di<br />

singole aziende, i corsi:<br />

- LOGISTICA DI BASE<br />

- PIANO PRODUZIONE DELLE SCORTE<br />

- PIANIFICAZIONE AZIENDALE INTEGRATA<br />

Nell’ambito del Progetto EFESTO, finanziato da Fondimpresa,<br />

sono stati realizzati due Seminari in tema di<br />

Sicurezza. Nello specifico:<br />

“La Direttiva ATEX e i rischi legati alle atmosfere esplosive”<br />

e “La redazione del Documento sulla Sicurezza.<br />

Metodologie di analisi e valutazione dei rischi”.<br />

I Seminari, rivolti a tecnici e responsabili di industrie<br />

molitorie, alimentari, del legno e arredo, industrie meccaniche,<br />

chimiche ma anche a consulenti, responsabili<br />

di ispezione e certificazione, hanno fornito un quadro<br />

Sono aperte le iscrizioni, fino al 7 luglio, per il corso<br />

gratuito di formazione per ultracinquantenni dal titolo<br />

“IL SEGRETARIO”, promosso da IES - Istituto<br />

per l’Economia del Salento - società di servizi di<br />

<strong>Confindustria</strong> Lecce ed Opra Formazione. Il corso è<br />

approvato dalla Provincia di Lecce e cofinanziato da<br />

Ministero del Lavoro, Comunità Europea e Regione<br />

Puglia.<br />

Il percorso permetterà la formazione di una figura<br />

professionale in grado di coadiuvare il management<br />

aziendale, attraverso l’utilizzo di competenze organizzative<br />

e gestionali, oltre che relazionali e manageriali.<br />

“Il segretario” sarà in grado di relazionarsi in<br />

maniera professionale con clienti, banche, poste,<br />

fornitori, consulenti, colleghi e superiori. Imparerà<br />

a gestire gli appuntamenti e le riunioni di lavoro<br />

oltre ad organizzare viaggi di lavoro. Saprà gestire<br />

il tempo e organizzare la propria attività in modo da<br />

svolgere il lavoro con efficienza, efficacia e professionalità.<br />

Destinatari del presente progetto sono 18 disoccupati<br />

ultracinquantenni (età compresa fra 50 e 65<br />

anni) che, al momento della iscrizione al corso e per<br />

tutta la durata dello stesso, siano disoccupati, residenti<br />

in Puglia, non beneficiari di alcun sostegno al<br />

reddito e/o pensione. Non dovranno beneficiare, altresì,<br />

di altri interventi di politica attiva.<br />

Il corso avrà una durata di 300 ore complessive di<br />

cui 100 ore di teoria, 80 di pratica e 120 di stage<br />

presso uffici di aziende private e uffici pubblici dei<br />

comuni.<br />

I moduli didattici comprendono: strategie di comunicazione,<br />

comportamento organizzativo, organizzazione<br />

aziendale, tecniche di segreteria,<br />

informatica di base e inglese di base.<br />

Ogni allievo riceverà un’indennità oraria di frequenza<br />

pari a cinque euro.<br />

Per accedere al corso è necessario inviare entro il 07<br />

luglio 2010 il modulo di adesione presente su<br />

www.opraformazione.it presso la sede operativa dell’Associazione<br />

Opra Formazione in via Umbria s.n. o<br />

via fax al 0832 216021.<br />

Notiziario Industriale<br />

137


L’INTERVENTO<br />

Negli ultimi anni abbiamo assistito<br />

ad una crescita della collaborazione<br />

tra imprese e scienza chimica<br />

Chimica laboratorio di vita<br />

di Diego Favale*<br />

Sin dagli anni ‘80 la “Società<br />

Chimica di Milano” pose l’accento<br />

sulla necessità di interazione<br />

tra industria e scienza<br />

chimica.<br />

Effettivamente, in questi ultimi<br />

anni, abbiamo assistito ad un<br />

vertiginoso aumento della collaborazione<br />

tra chimica ed imprese.<br />

Sempre più spesso queste ultime<br />

hanno fatto ricorso all’ausilio di<br />

chimici per la risoluzione dei loro<br />

problemi di produzione, di smaltimento<br />

di rifiuti, di applicazione<br />

della copiosa normativa ambientale.<br />

Oltre ad un ruolo economico e<br />

scientifico, la scienza chimica<br />

svolge un ruolo sociale e formativo.<br />

Diego Favale<br />

Riguardo al primo occorre ricordare<br />

che, con lo sviluppo delle<br />

tecniche e applicazioni derivate, la scienza chimica ha<br />

contribuito ad incrementare le produzioni agricole, sintetizzare<br />

farmaci sempre più efficaci, realizzare prodotti<br />

di largo consumo.<br />

Grazie al chimico l’industria della moda, con la creazione<br />

di nuove fibre e colori, si è sviluppata.<br />

Troviamo il chimico in tutti i processi di disinquinamento<br />

ambientale e di decontaminazione e caratterizzazione<br />

dei siti inquinati, nella gestione degli impianti<br />

di depurazione, caratterizzazione dei rifiuti, analisi delle<br />

emissioni, certificazioni energetiche degli edifici.<br />

Ogni giorno vengono sfornati milioni di risultati analitici<br />

a scopo di accertamento diagnostico oltre che merceologico.<br />

Oltre ad un ruolo<br />

economico<br />

e scientifico,<br />

la scienza<br />

chimica svolge<br />

un ruolo<br />

sociale<br />

e formativo<br />

138 Notiziario Industriale


L’INTERVENTO<br />

Elenco delle attività professionali del Chimico<br />

Gli interventi vanno dalla progettazione di impianti alle perizie, alle analisi chimiche, al controllo<br />

della qualità, alla chimica forense. In particolare il chimico effettua:<br />

• analisi chimiche e fisiche a qualunque scopo destinate;<br />

• progettazione e collaudo di industrie chimiche e alimentari, impianti di depurazione, ecc.;<br />

• perizie e valutazione danni;<br />

• consulenze nelle produzioni industriali e merceologiche;<br />

• inventari di impianti industriali;<br />

• perizie in sedi giudiziarie e stragiudiziarie nei settori dell’ecologia, igiene industriale, sicurezza del<br />

lavoro, frodi e sofisticazioni;<br />

• rilascio di certificato di non pericolosità per navi;<br />

• impiego gas tossici;<br />

• certificati di prevenzione incendi;<br />

• certificazione energetica degli edifici.<br />

È ovvio che la chimica va gestita con professionalità e<br />

senso etico per ottenere il miglioramento della qualità<br />

della vita, nel rispetto della natura e dei suoi abitanti,<br />

e conseguentemente realizzare una crescita sostenibile.<br />

Ponendo attenzione ai sistemi produttivi e alle necessità<br />

delle popolazioni e dell’ambiente, individua gli<br />

agenti nocivi nell’acqua, nel suolo, nell’aria; proponendo<br />

e gestendo i rimedi, tutela in tal modo la salute.<br />

Per ciò che attiene lo sviluppo tecnologico, il chimico<br />

opera nell’impresa partecipando alla sua organizzazione<br />

tecnica e produttiva, innovando e realizzando i progetti<br />

in risposta al mercato ed alla sostenibilità ambientale.<br />

Collaborando col mondo economico, produttivo e commerciale,<br />

contribuisce alla corretta applicazione del progresso<br />

tecnologico, assicura la qualità delle produzioni,<br />

favorisce il miglioramento delle condizioni di sicurezza<br />

sul lavoro, adotta e sviluppa i sistemi di certificazione<br />

della qualità e salvaguardia ambientale.<br />

Chiamato ad accertare ed individuare responsabilità nei<br />

procedimenti civili e penali, opera con competenza e<br />

deontologia.<br />

Tutta questa attività è garantita dall’iscrizione al proprio<br />

Ordine Professionale, ente pubblico, non economico,<br />

istituito con leggi dello Stato per regolamentare le professioni<br />

intellettuali il cui esercizio coinvolge interessi<br />

e utilità generali.<br />

*Presidente Ordine dei Chimici di Lecce e Brindisi<br />

AMBIENTE, SVILUPPO, RISORSE:<br />

IL RUOLO DELLA CHIMICA<br />

E DEL CHIMICO<br />

CONVEGNO NAZIONALE DEI CHIMICI<br />

In collaborazione con:<br />

Università del Salento e <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />

Sezione Ambiente<br />

Arthotel & Park Lecce - Via Giorgio De Chirico,<br />

73100 Lecce - 16 e 17 settembre 2010<br />

Giovedì 16 settembre<br />

REACH (Regolamento per la Registrazione, Valutazione<br />

e autorizzazione delle sostanze<br />

Venerdì 17 settembre<br />

LA GESTIONE DEI RIFIUTI E CRITICITÀ APPLICATIVE<br />

Il programma definitivo sarà pubblicato sul sito del<br />

CNC e trasmesso a tutti gli Ordini<br />

L’iscrizione è gratuita ma obbligatoria.<br />

Segreteria Scientifica<br />

ORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DI<br />

LECCE E BRINDISI Via Capitano Ritucci, 41<br />

73100 Lecce - Tel: 0832/342661 fax: 0832/3469<strong>96</strong><br />

e-mail: ordine.lecce@chimici.org<br />

Notiziario Industriale<br />

139


STRUTTURE COLLEGATE<br />

Presso la suggestiva cornice del castello<br />

di Acaya il Convegno del CPT di Lecce<br />

Obblighi di committenti<br />

e imprese nei cantieri edili<br />

Sicurezza nei cantieri edili e miglioramento della salute<br />

nei luoghi di lavoro è il tema trattato nell’ incontro<br />

tenutosi lo scorso 9 aprile presso il<br />

suggestivo Castello di Acaya.<br />

L’evento, che ha avuto una notevole affluenza è stato<br />

pensato ed organizzato dal CPT (Comitato Paritetico<br />

Territoriale) della Provincia di Lecce,<br />

che, dal 1998 è gestito pariteticamente dalla<br />

Sezione Costruttori Edili Ance di <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce e dalle organizzazioni sindacali<br />

FENEAL-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL, al fine<br />

di promuovere, accrescere e diffondere nelle<br />

aziende, sui cantieri, tra i tecnici e lavoratori<br />

la cultura della sicurezza sul lavoro.<br />

Nel 2008 è entrato in vigore il Testo Unico<br />

per il miglioramento della salute e della sicurezza<br />

nei luoghi di lavoro (D.Lgs n. 8/2008), che, con<br />

il relativo decreto integrativo e correttivo (D.Lgs<br />

106/09), nel rispetto della legge delega 123/07, oltre<br />

a rivedere inesattezze formali e sostanziali, introduce<br />

alcune modifiche rilevanti per i cantieri temporanei e<br />

mobili.<br />

“Il seminario – ha detto Valentino<br />

Nicolì, presidente<br />

del Cpt di Lecce - ha avuto<br />

l’intento di fare il punto<br />

Valentino Nicolì e, in basso,<br />

una suggestiva veduta<br />

del Castello di Acaya.<br />

Nella pagina seguente,<br />

un momento del seminario<br />

140<br />

Notiziario Industriale


COMITATO PARITETICO TERRITORIALE<br />

della situazione in merito ai principali obblighi del committente<br />

e dei datori di lavoro, con particolare attenzione<br />

alle novità introdotte dal Titolo IV relativo ai<br />

‘Cantieri temporanei e mobili’ e della stima dei costi<br />

della sicurezza”.<br />

Al convegno hanno partecipato anche gli studenti delle<br />

V classi dell’istituto tecnico per geometri “G.Galilei” di<br />

Lecce, che, in questo modo, hanno avuto la possibilità<br />

di approcciare il problema della sicurezza sul lavoro e<br />

della legalità sin dalla scuola. La formazione alla cultura<br />

della sicurezza è infatti importantissima, poiché sia<br />

Valentino Nicolì, Giulia Cazzella, Alessio Colella, Francesca Ferrocci<br />

Uno strumento<br />

di prevenzione è dato<br />

dal controllo sanitario<br />

dei lavoratori<br />

da parte di un medico<br />

competente<br />

L’ INAIL tiene conto<br />

degli incidenti ‘fatturati’<br />

ma ne esistono moltissimi<br />

che non emergono<br />

e che colpiscono<br />

i lavoratori nero”<br />

che diventino imprenditori, sia dipendenti è importante<br />

che i giovani acquisiscano la mentalità della legalità e<br />

della sicurezza per il proprio futuro professionale.<br />

”Far percepire agli studenti – ha aggiunto il presidente<br />

CPT - che la sicurezza sul lavoro non è un peso, ma è un<br />

valore aggiunto, che va tutelato nell’attività, tanto variabile<br />

del cantiere edile, è di prima importanza, perché<br />

gli incidenti sul lavoro non possono essere contrastati<br />

solo sul piano normativo ma è necessaria, altresì, la fattiva<br />

partecipazione dei<br />

diretti interessati, oltre<br />

che degli enti locali,<br />

compresa la regione Puglia”.<br />

A questo proposito è intervenuto,<br />

Alessio Colella<br />

- vice presidente<br />

CPT Lecce – che ha sottolineato<br />

l’impegno del<br />

CPT per la diffusione<br />

della cultura della sicurezza<br />

che deve essere<br />

considerata, patrimonio<br />

della società. ”Gli infortuni<br />

sono in diminuzione<br />

ma comunque<br />

troppo alti: l’ INAIL<br />

tiene conto degli incidenti<br />

‘fatturati’ ma ne<br />

esistono moltissimi che<br />

non emergono e che<br />

colpiscono i lavoratori<br />

in nero”. Pertanto la sicurezza<br />

non deve essere<br />

soltanto un fatto tecnico,<br />

ma è soprattutto un fenomeno sociale che va analizzato<br />

tenendo conto di diversi punti di vista.<br />

Giovanni De Filippis – direttore Dipartimento di prevenzione<br />

dell’ASL Lecce – ha invece affrontato l’argomento<br />

della prevenzione, con particolare riferimento ai<br />

rischi ed alle patologie che è possibile contrarre sul<br />

posto di lavoro e che spesso non comportano la morte<br />

dell’individuo ma la sua inabilità all’attività lavorativa.<br />

“L’istituto assicuratore, spesso, non ammette la relazione<br />

tra patologia e lavoro, non riconoscendo così il<br />

diritto ad un’ indennità”.<br />

Uno strumento di prevenzione è dato dal controllo sanitario<br />

dei lavoratori, da parte di un medico competente,<br />

che è previsto a diversi livelli e in base al tipo di<br />

lavoro, che avendo un ruolo socialmente rilevante, ha il<br />

dovere di un continuo aggiornamento.<br />

L’aspetto tecnico della manifestazione è stato curato<br />

dall’ingegnere Francesca Ferrocci, della quale riportiamo<br />

un commento.<br />

Notiziario Industriale 141


STRUTTURE COLLEGATE<br />

Novità legislative per committenti<br />

e imprese dal TITOLO IV<br />

Il decreto legislativo n. 106/09, emanato lo scorso agosto, ha modificato<br />

ed integrato il D. Lgs. 81/08, noto come Testo Unico sulla<br />

sicurezza.<br />

Già da un primo riscontro era stato apprezzato l’intervento del legislatore<br />

volto a ridurre l’apparato sanzionatorio che, rispetto alla versione<br />

precedente, prevede una riduzione delle sanzioni amministrative<br />

e penali. Numerose inoltre le modifiche effettuate al fine di semplificare<br />

alcuni adempimenti di carattere formale (data certa, emanazione<br />

di procedure standardizzate anche per il settore edile, ecc).<br />

Tra le principali novità, in riferimento al Titolo IV, evidenziamo le modifiche<br />

effettuate in riferimento all’impresa affidataria: il legislatore<br />

ha chiarito nelle definizioni il concetto di impresa affidataria nel caso<br />

di consorzi tra imprese. Ha poi inserito all’art. <strong>96</strong> una previsione che<br />

rafforza il concetto, più volte espresso dall’ANCE, per cui il DUVRI è,<br />

sostanzialmente, la trasposizione del PSC in altri settori diversi dall’edilizia<br />

e pertanto la presenza del PSC e l’accettazione del POS costituiscono<br />

assolvimento all’obbligo di redazione del DUVRI, ed ora, anche<br />

dei costi legati ai rischi interferenti, ex art. 26 comma 5.<br />

La modifica riportata all’art. 97 comma 1 - obblighi del datore di lavoro<br />

dell’impresa affidataria – in cui il legislatore ha sostituito il concetto di<br />

vigilanza sulla sicurezza dei lavori da parte dell’impresa affidataria con<br />

il concetto di verifica delle condizioni di sicurezza, ha dei risvolti operativi<br />

importanti, pur non diminuendo il ruolo fondamentale della stessa<br />

impresa nella gestione della sicurezza dei lavori affidati.<br />

Sempre nello stesso articolo il legislatore ha previsto che l’impresa affidataria<br />

riconosca alle imprese esecutrici gli oneri della sicurezza senza<br />

alcun ribasso e che svolga i propri obblighi mediante lo stesso datore di<br />

lavoro, dirigenti e preposti in possesso di adeguata formazione.<br />

Permangono, comunque, alcune criticità che richiedono opportuni chiarimenti<br />

da parte delle amministrazioni competenti.<br />

Destano qualche perplessità le modifiche apportate all’allegato XV - Contenuti<br />

minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili- che<br />

introduce il principio secondo il quale “il coordinatore per la progettazione<br />

effettua l’analisi dei rischi presenti, con riferimento all’area e alla organizzazione<br />

del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze, ad esclusione<br />

di quelli specifici propri dell’attività dell’impresa”.<br />

Con l’attuale formulazione il piano di sicurezza e di coordinamento diventa<br />

uno strumento privo di quelle indicazioni operative atte ad individuare,<br />

sin dalla fase di progettazione dell’opera, le misure da adottare per prevenire<br />

i rischi connessi alla realizzazione dell’opera, con il conseguente risultato<br />

di abbassare notevolmente i livelli di tutela dei lavoratori impegnati.<br />

La modifica suddetta può incidere sulla stima dei costi per la sicurezza. Non<br />

tutti i costi verranno stimati poiché il coordinatore non analizzerà quelli relativi<br />

ai rischi specifici in quanto non evidenziati nel piano di sicurezza e<br />

di coordinamento. La conseguenza sarà che la quota parte di costi imputabili<br />

alle misure di sicurezza relative ai rischi specifici delle imprese (non presenti,<br />

come detto, nel PSC) potrà far parte dell’offerta e, quindi, potrà essere<br />

assoggettata a ribasso.<br />

Francesca Ferrocci<br />

Funzionario Area Sicurezza delle Costruzioni - Ance<br />

142 Notiziario Industriale


SCUOLA EDILE<br />

A colloquio con il nuovo presidente<br />

della Scuola Edile Massimiliano Dell’Anna<br />

Formare per crescere<br />

La Scuola è in partnership<br />

nel progetto di restauro<br />

del pavimento musivo<br />

della Cattedrale di<br />

Otranto, insieme<br />

al Ministero dei Beni<br />

Culturali, a diversi<br />

comuni e banche<br />

Massimiliano Dell’Anna, 40 anni, sposato, due figli,<br />

è stato eletto presidente della Scuola Edile di<br />

Lecce, dopo aver prestato il proprio impegno all’interno<br />

dello stesso ente, in qualità di consigliere durante<br />

la presidenza di Nicola Delle Donne.<br />

Lo abbiamo incontrato all’indomani della sigla dell’importante<br />

accordo con le associazioni di categoria albanesi,<br />

per la creazione di una sede della Scuola Edile a<br />

Tirana, che contribuirà a diffondere la cultura della formazione<br />

e della sicurezza nei paesi balcanici.<br />

In Italia – spiega Dell’Anna - siamo arrivati ad un livello<br />

davvero alto di attenzione nei confronti del problema<br />

della sicurezza e della formazione. Il nostro obiettivo è<br />

quello di esportare un modello da replicare per la crescita<br />

sociale ed economica di quei territori.<br />

Oltre a questa importante iniziativa, quali ulteriori<br />

attività porterà avanti la Scuola Edile di Lecce?<br />

“La Scuola Edile di Lecce è inserita nella rete Re.form.e.,<br />

un partenariato sulla formazione, che coinvolge nove<br />

paesi dell’UE, (Germania, Belgio, Spagna, Finlandia,<br />

Francia, Italia, Portogallo, Svezia e Svizzera). L’obiettivo<br />

di Re.form.e è quello di favorire la professionalizzazione<br />

di giovani, professionisti e formatori,<br />

principalmente nel campo del restauro del patrimonio<br />

architettonico e di nuova costruzione. La Scuola, poi,<br />

attraverso protocolli e convenzioni con Associazioni,<br />

Enti Locali (Comuni, Provincia di Lecce), Accademia<br />

delle Belle Arti e Università del Salento, ha realizzato<br />

decine di interventi di recupero e restauro di elementi<br />

architettonici della nostra provincia, contribuendo alla<br />

valorizzazione del patrimonio storico monumentale salentino.<br />

Già dallo scorso anno, in diverse edizioni, è partito il<br />

corso “16 ore prima di entrare in cantiere”, iniziativa<br />

realizzata per contrastare in modo efficace il lavoro irregolare.<br />

La Scuola ha poi avviato diversi corsi sui ponteggi,<br />

sul restauro, sulle volte, sul mosaico.<br />

Stiamo ultimando la formazione di 21 donne disoccupate<br />

come impiegate amministrative, che, alla fine del<br />

corso, avranno la possibilità (60%) di essere assunte a<br />

tempo indeterminato presso imprese del territorio, che<br />

riceveranno dalla Regione un contributo a fondo perduto<br />

di 14mila euro.<br />

La Scuola è in partnership nel progetto di restauro del<br />

pavimento musivo della Cattedrale di Otranto, insieme<br />

al Ministero dei Beni Culturali, a diversi comuni e banche.<br />

Abbiamo riconfermato l’esperienza del master “Constructionarium”,<br />

che si svolge presso la Construction<br />

Skills di Londra, il più importante ente di formazione<br />

edile inglese, perché permette ai corsisti di apprendere<br />

moltissimo sia dal punto di vista della professione, della<br />

lingua, che dell’esperienza. Con la possibilità per alcuni<br />

di rimanere a lavorare presso imprese londinesi”.<br />

Ci sono altri partenariati esteri?<br />

“Adesso siamo partner di due progetti importanti con il<br />

Ministero del Lavoro: uno in Svizzera a Zurigo e l’altro<br />

in Uruguay a Montevideo per la formazione degli italiani<br />

all’estero.<br />

Il mio primo impegno istituzionale è stato a Zurigo,<br />

dove abbiamo presentato il progetto di formazione sul<br />

restauro per gli italiani che risiedono all’estero. Essendo<br />

una città nuova, Zurigo non ha grandi opere da restaurare<br />

ma molti monumenti da manutenere.<br />

Notiziario Industriale<br />

143


STRUTTURE COLLEGATE<br />

Il mio lavoro si innesta<br />

su quello ottimo<br />

già svolto da<br />

Nicola Delle Donne.<br />

Ho ereditato uno<br />

strumento eccezionale<br />

che dal punto di vista<br />

dell’operatività<br />

è come una Ferrari<br />

Dopo un mese dalla mia elezione sono stato a Montevideo, per un altro<br />

corso sul restauro monumentale. È stata una bellissima esperienza da<br />

un duplice punto di vista: i monumenti uruguayani sono qualcosa di<br />

veramente bello e, poi, avere a che fare con italiani di quarta generazione<br />

che stentavano a parlare la nostra lingua ma che rivendicavano<br />

le proprie origini, è stato umanamente formativo. Siamo inoltre capofila<br />

per un altro progetto della Commissione Europea in Tunisia ed<br />

Egitto. L’obiettivo è la costruzione di un campus formativo mobile con<br />

produzione di energia e riciclaggio delle acque (aule, uffici e servizi, in<br />

container) per formare operatori di macchine a movimento terra”.<br />

Le ragioni di tanta affermazione della Scuola.<br />

“Il mio lavoro si innesta su quello ottimo già svolto da Nicola Delle<br />

Donne. Ho ereditato uno strumento eccezionale che dal punto di vista<br />

dell’operatività è come una Ferrari. Il personale è qualificato, preparato<br />

e disponibile; il direttore Tolomeo, oltre ad essere un eccellente professionista,<br />

ha qualità umane straordinarie, per cui è solo un piacere ed un<br />

onore guidare questa struttura. Per questo il mio impegno sarà tanto e<br />

spero all’altezza di quanto richiesto, perché occorre sempre crescere e<br />

migliorare. Il segreto è non accontentarsi mai: certo, lo stimolo più<br />

grande proviene dalle tantissime piccole, medie e grandi aziende che ci<br />

seguono, insieme ai loro lavoratori”.<br />

Avete avviato dei corsi anche presso la sede distaccata di Casarano?<br />

“La sede di Casarano è nata proprio per dare maggiore funzionalità alle nostre<br />

operazioni e per coprire l’intero territorio. Lì svolgiamo i medesimi<br />

corsi che si tengono a Lecce, agevolando l’utenza che si trova nel basso<br />

Salento. La sede è un po’ più piccola rispetto alla principale ma comunque<br />

allo stesso tempo molto funzionale”.<br />

Come sarà la Scuola Edile alla fine del suo mandato?<br />

“Mi piacerebbe vedere una Scuola Edile cresciuta in modo esponenziale,<br />

capofila di diversi progetti, come per esempio “ Leonardo” che si appresta<br />

a partire e che si occuperà di promuovere abilità e competenze per la formazione<br />

professionale. Progetti ambiziosi che possano portare non solo<br />

formazione ma anche benessere al territorio, perché se i lavoratori stanno<br />

bene sono anche le imprese ad avere ottimi riscontri.<br />

Come secondo punto mi auguro che i corsi possano raddoppiare o triplicare<br />

con altrettanti iscritti perché sarebbe il segnale di una notevole crescita<br />

economica per l’intero territorio”.<br />

Gabriele Petrachi<br />

DIFFONDERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA<br />

Presidente Dell’Anna, nonostante l’impegno della Scuola<br />

Edile, continuano gli incidenti sul lavoro, causati spesso<br />

anche da uno scarso utilizzo da parte dei lavoratori degli<br />

strumenti di sicurezza, pur forniti dalle imprese.<br />

144 Notiziario Industriale<br />

“È una nota dolente questa. Noi siamo impegnati a tutto tondo nella formazione,<br />

perché solo attraverso la conoscenza è possibile prevenire. Ed in<br />

questo lavoriamo anche in stretta sinergia con il Comitato Paritetico Territoriale<br />

per la prevenzione degli incidenti nei cantieri. Comunque di incidenti<br />

sul lavoro se ne parla sempre, anche quando non si tratta di cantieri.<br />

La Scuola, anche con il progetto 16 ore, sta facendo moltissimo per formare<br />

i lavoratori sulle problematiche della sicurezza e far capire anche come prevenire<br />

incidenti che potrebbero essere davvero banali, ma che senza la strumentazione<br />

idonea, purtroppo, talvolta, hanno conseguenze più gravi. Questo<br />

fa parte di un programma di diffusione della cultura della sicurezza che ci<br />

vede coinvolti nel sensibilizzare le imprese, perché è sempre meglio ‘prevenire<br />

che curare’. I corsi presso la Scuola hanno un tasso altissimo di frequenza<br />

e questo non può che renderci orgogliosi da un lato, ma dall’altro lato, siamo<br />

sempre attenti a migliorare i nostri servizi”.


FIDINDUSTRIA PUGLIA<br />

Presentate le opportunità finanziarie per le piccole<br />

e medie imprese messe a disposizione<br />

dal consorzio fidi di <strong>Confindustria</strong> Puglia<br />

A Lecce il road show<br />

di Fidindustria Puglia<br />

È giunto a Lecce il road show di Fidindustria Puglia,<br />

il consorzio fidi nato dalla fusione dei consorzi fidi<br />

di Puglia di matrice confindustriale, per la presentazione<br />

delle opportunità finanziarie messe a disposizione<br />

delle piccole e medie imprese del<br />

territorio. Dopo i saluti di Piero Montinari, presidente<br />

di <strong>Confindustria</strong> Lecce e di Giuseppe Leopizzi,<br />

vicepresidente di Fidindustria Puglia, Nicola Didonna,<br />

componente del cda e responsabile del Comitato<br />

Tecnico di Fidindustria Puglia ha illustrato<br />

alle aziende presenti le diverse forme di finanziamento,<br />

sia a breve che a medio e lungo periodo.<br />

«Il credito è un aspetto fondamentale e strategico per<br />

la sopravvivenza e la competitività delle imprese –<br />

ha affermato Piero Montinari, presidente di <strong>Confindustria</strong><br />

Lecce. Preoccupa il<br />

fatto che, con le regole<br />

di Basilea 2, ora<br />

che verranno caricati i bilanci 2009, i rating aziendali<br />

si deterioreranno fino ad arrivare a C, D. Rating C o D<br />

vuol dire che le banche si troveranno nelle condizioni<br />

di non poter erogare credito. Le nuove proposte di regole<br />

sul capitale (Basilea 3), inoltre, sembrano penalizzare<br />

ancor di più le banche italiane. Il costo del<br />

funding risulterebbe influenzato dall’introduzione di<br />

ulteriori vincoli sugli strumenti di raccolta, impattando<br />

già da oggi, sul credito bancario, con una restrizione<br />

dei flussi creditizi verso le imprese. Con la<br />

ripresa produttiva, di cui qualche segnale comincia<br />

già ad intravedersi, si porrà anche la questione dei<br />

cosiddetti crediti di fornitura. L’attuale momento storico,<br />

allora, richiede una forte sinergia tra imprese,<br />

banche e consorzi fidi, in modo da offrire alle imprese<br />

garanzie sufficienti per ottenere finanziamenti da<br />

parte degli istituti di credito e riprendere la<br />

normale attività economica».<br />

Notiziario Industriale<br />

145


STRUTTURE COLLEGATE<br />

Tra le proposte l’istituzione<br />

di un comitato provinciale<br />

per la gestione della crisi<br />

in grado di sostenere le imprese<br />

in difficoltà nel processo<br />

di risanamento<br />

Durante l’incontro sono state presentate le opportunità<br />

derivanti dai nuovi fondi stanziati dalla Regione Puglia.<br />

Fidindustria Puglia, infatti, è risultato assegnatario di<br />

contributi regionali per la dotazione di fondi rischi diretti<br />

al rafforzamento patrimoniale dei confidi, finalizzati<br />

alla concessione di garanzie, fino all’80% del<br />

finanziamento per operazioni di credito attivate dalle<br />

piccole e medie imprese associate (P.O. FESR 2007/2013<br />

– Asse VI Linea di Intervento 6.1 - Azione 6.1.6). Fidindustria,<br />

inoltre, è accreditato presso la Regione Puglia<br />

per gli “Aiuti agli investimenti alle piccole e medie<br />

imprese – Titolo II – PO 2007 – 2013 – Misura 6.1” che<br />

prevedono contributi in conto interessi relativi a finanziamenti<br />

erogati dal soggetto finanziatore e in conto<br />

impianti per operazioni di investimento in immobilizzazioni<br />

materiali e immateriali.<br />

Tra le proposte di Fidindustria Puglia anche l’istituzione<br />

di comitati provinciali per la gestione della crisi in<br />

grado di sostenere le imprese in difficoltà nel processo<br />

di risanamento. La proposta di Fidindustria Puglia, che<br />

ha già incontrato favorevoli adesioni avrebbe, quindi,<br />

come scopo mirato, quello di far emergere sin da subito<br />

le crisi aziendali così da aumentare le chance di successo<br />

dei piani di risanamento. «Le aziende in crisi ma<br />

ancora in grado di creare valore – ha commentato Giuseppe<br />

Leopizzi, vicepresidente di Fidindustria Puglia -<br />

devono essere adeguatamente sostenute e accompagnate<br />

nel processo di risanamento.<br />

È essenziale fornire risposte efficaci per evitare che le difficoltà,<br />

inizialmente gestibili, si deteriorino e degenerino<br />

in problemi insuperabili. La creazione di comitati di gestione<br />

della crisi potrebbe contribuire a creare un efficace<br />

sistema di allerta e prevenzione prima che le crisi<br />

divengano irreversibili anche nella considerazione degli<br />

attesi bilanci dell’esercizio 2009 quanto mai negativi in<br />

conseguenza dei disastri finanziari».<br />

RISPARMIA CON NOI!<br />

Il Consorzio Energetico Salentino aiuta gli imprenditori a contenere la<br />

spesa energetica aziendale. La sua forza è data dal numero delle imprese<br />

che credono nella possibilità di unirsi per avere maggiore forza<br />

contrattuale.<br />

Per maggiori informazioni: dott.ssa Antonella Cisternino<br />

Tel. 0832/392722 • e-mail: consorzioenergetico@hotmail.com<br />

146 Notiziario Industriale

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