96-150 - Confindustria
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IL SALENTO CHE CRESCE<br />
Nei due grafici in alto ed in quelli della pagina che segue, alcuni dei risultati del sondaggio<br />
di Studio Media sulla campagna Salento Doc<br />
dalità del contatto telefonico. Gli sforzi fatti per ottenere<br />
dei parametri così rilevanti derivano dal fatto che<br />
l’obiettivo è strategico: testare le dinamiche e gli effetti<br />
della campagna Salento DOC in questa nuova edizione.<br />
Ci dica qualcosa in più sui dati.<br />
Il primo dato è emblematico: il 58% degli intervistati<br />
ha dichiarato di conoscere Salento Doc, soprattutto grazie<br />
al circuito televisivo e alla visibilità data da Telerama,<br />
ma anche grazie al piano di comunicazione integrato, che<br />
coinvolge due canali televisivi (Telerama e Telerama 1),<br />
tutte le radio di Mixer Media (Radio Rama, Radio Manbassa,<br />
Radio Salento, Jet Radio e Radio Nice) ed il portale<br />
www.salentodoc.tv. Il d ato sulla conoscenza è di<br />
per sè importante. Ma all’interno di quel dato dovevamo<br />
andare avanti. Conoscere non implica condividere, non è<br />
un dato automatico. Ma il dato sul gradimento è straordinario:<br />
l’ 83% degli i ntervistati ha un’o pinione f a-<br />
vorevole sull’intero progetto”.<br />
Protagonisti della campagna i consumatori, ma anche<br />
le 60 aziende c he hanno aderito al progetto da Settembre<br />
2009 ad oggi. Che ri scontri hanno avuto le<br />
aziende partner dopo sei mesi di esposizione mediatica,<br />
attraverso Salento Doc?<br />
“L’82% delle aziende ha confermato di aver avuto riscontri<br />
positivi dalla visibilità ottenuta tramite Salento<br />
Doc, con un incremento in termini di riconoscibilità e visibilità<br />
del brand. Oltre il 58% di loro, ha potuto aprire<br />
le porte a nuovi contratti commerciali. Oltre ogni più ottimistica<br />
previsione, e siamo solo all’inizio”.<br />
Paolo Pagliaro,<br />
presidente<br />
di Mixer Media<br />
ed editore<br />
di TeleRama,<br />
che promuove<br />
la campagna<br />
Salento Doc<br />
<strong>96</strong><br />
Notiziario Industriale
SALENTO DOC<br />
Come è c ambiato l’atteggiamento dei consumatori<br />
nell’atto d’acquisto?<br />
“Il progetto Salento Doc ha come primo obiettivo quello<br />
di sensibilizzare il consumatore che ha il dovere di acquistare<br />
in maniera consapevole, di consumare con intelligenza<br />
prodotti e s ervizi che appartengono ad una<br />
terra piena di risorse, di orgoglio e passione.<br />
Il dato interessante è che, prima dell’esposizione alla<br />
campagna solo il 32% dei consumatori prestava attenzione<br />
all’origine dei prodotti, dopo sei mesi di campagna,<br />
il 62% dei consumatori dichiara di leggere le<br />
etichette e di valutare la tracciabilità dei prodotti e servizi<br />
che acquistano. Una campagna funziona non solo<br />
quando è realizzata con criteri rigorosi e con grande professionalità,<br />
ma soprattutto quando ad essa è sottesa<br />
una spinta culturale forte”.<br />
Quanto è importante che siano sempre più numerosi coloro<br />
che credono e collaborano nel progetto Salento Doc?<br />
“Credere, insieme, in questo progetto ci aiuta a costruire<br />
una nuova prospettiva di crescita che parte da noi cittadini,<br />
che si sviluppa dal basso. Creare un “cooperativismo<br />
solidale” è fondamentale, in nome di quel “legame sociale”,<br />
quel “patto etico” che da sempre abbiamo voluto<br />
stringere con l a nostra terra. Oggi esistono tutti i presupposti<br />
per veicolare e divulgare quanto abbiamo costruito<br />
n el te mpo c on d edizione, pa ssione,<br />
professionalità. Possiamo e dobbiamo trasformare le nostre<br />
preziose risorse in prosperità, progresso, sviluppo,<br />
business, benessere per tutti”.<br />
Come è nato Salento Doc , un progetto che ha dimostrato<br />
di essere l’unico che, nel tempo, ha contribuito<br />
concretamente alla crescita di numerose attività produttive<br />
territoriali?<br />
“Le motivazioni che mi portarono, nel 19<strong>96</strong>, a d ideare<br />
un progetto come Salento Doc, vanno contestualizzate.<br />
In un periodo di grande fermento nei mercati globali si<br />
aprivano i primi grandi centri commerciali. Erano e continuano<br />
ad essere delle vere e proprie autostrade per i<br />
prodotti delle multinazionali; si imponevano le campagne<br />
pubblicitarie nelle Tv nazionali, commerciali; le banche<br />
locali venivano fagocitate dai grandi gruppi bancari del<br />
Nord Italia. Allora, mi chiedevo, quale soluzione migliore<br />
La “salentinità”<br />
è un sentimento,<br />
un privilegiato<br />
rapporto d'amore<br />
nei confronti del Salento<br />
da parte di chi, in questo<br />
territorio, riconosce<br />
la propria “piccola<br />
grande patria”<br />
per permettere al nostro sistema produttivo di contrapporsi<br />
al mercato globale? Ho risposto con l’uovo di Colombo.<br />
La risposta l’ho trovata con Salento Doc. Volevo<br />
creare gli stimoli perché le aziende del territorio non gettassero<br />
la spugna. La gara era impari, oserei dire scorretta:<br />
la Ferrari contro la Cinquecento.<br />
Il mercato globale ha danneggiato e saccheggiato per<br />
troppo tempo piccoli e medi produttori della nostra terra.<br />
E allora, come favorire e sostenere i nostri produttori per<br />
dar voce ad una regione, il Salento, che da sempre produce<br />
qualità?<br />
Ed ecco l’idea “Salento Doc”: un trampolino di lancio per<br />
molte realtà aziendali che sono pronte ad emergere, a<br />
promuoversi e pr oporsi c ome di retti c ompetitors di<br />
grandi brand sul mercato locale. E poi si vedrà”.<br />
Presidente, anche durante il convegno ha parlato del<br />
Salento come di una Regione. Pensa davvero che l’istituzione<br />
di una Regione che includa le tre province di<br />
Lecce, Brindisi e Taranto possa renderci quella salentinità,<br />
fatta di sentimenti, cultura, valori, orgoglio,<br />
che è il nostro più intimo dna?<br />
“Ho parlato di Regione Salento per una semplice ragione:<br />
non ho mai creduto nella Puglia, e questo lo di mostra<br />
una scelta radicale di concentrare il raggio d’azione dei<br />
mezzi di comunicazione del Gruppo Mixer Media sul territorio<br />
del Grande Salento. E questo, perché credo fortemente<br />
n ella n ostra i dentità c ome pri ncipio di<br />
Notiziario Industriale 97
IL SALENTO CHE CRESCE<br />
“Salento Doc”, iniziativa da condividere e sostenere<br />
La campagna di sensibilizzazione promossa dal<br />
Gruppo Mixer Media, “Salento doc”, è un’ottima<br />
iniziativa per incentivare<br />
il consumo dei prodotti<br />
locali sia da parte dei residenti,<br />
sia dei turisti.<br />
Esprimo, dunque, un<br />
plauso per l’impegno del<br />
collega Paolo Pagliaro, il<br />
quale, ancora una volta, fa<br />
propria “una” delle tante<br />
battaglie per lo sviluppo<br />
del nostro territorio.<br />
Soprattutto in un momento<br />
di crisi generalizzata,<br />
quale quella che<br />
stiamo attraversando,<br />
nella quale stentiamo a<br />
cogliere i segnali di ripresa, è necessario mettere<br />
a sistema ogni possibile strategia per costruire<br />
sviluppo.<br />
E, riprendere una campagna di comunicazione di<br />
successo, come quella già lanciata nel 19<strong>96</strong>, può<br />
contribuire non poco a sollecitare l’utilizzo dei nostri<br />
prodotti sani, genuini, di qualità, e a far crescere<br />
le nostre imprese. Sono molteplici, infatti, le<br />
aziende salentine che realizzano beni di grande<br />
qualità, ai quali spesso vengono preferiti manufatti<br />
stranieri: dagli alimenti all’oggettistica, dalle<br />
bevande all’abbigliamento, dalle calzature all’arredo,<br />
ecc.”.<br />
È importante, inoltre, che l’iniziativa del Gruppo<br />
Mixer Media stia trovando la massima condivisione,<br />
la collaborazione ed il sostegno da parte di<br />
tutte le istituzioni, gli enti locali, le organizzazioni<br />
di categoria delle tre province, perché, in tal<br />
modo, l’azione di sensibilizzazione risulterà più<br />
incisiva, più forte, con maggiori garanzie di successo.<br />
La campagna “Salento doc”, nell’indurre a modificare<br />
i piccoli gesti quotidiani, che vedono i salentini<br />
impegnati nell’acquisto di ogni genere di<br />
prodotto, non solo alimentare, contribuisce, infine,<br />
ad accrescere la consapevolezza di poter fare<br />
materialmente qualcosa per lo sviluppo del territorio.<br />
Notevole, quindi, la valenza socioculturale<br />
dell’iniziativa, pienamente condivisa da <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce.<br />
Piero Montinari<br />
Presidente <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
differenziazione, di unicità, contro le leggi di una globalizzazione<br />
che mira ad appiattire le differenze di tipo<br />
storico e culturale. Da qui anche il progetto “Salento<br />
Doc” e non, per esempio, “Puglia Doc”.<br />
La Puglia non esiste nella storia, è stata, come sapete,<br />
una scelta burocratica. Esistono, semmai, “le Puglie”.<br />
Non credo in una Puglia che appare sfumata, impercettibile,<br />
lontana e che si esibisce solo in prossimità di campagne<br />
elettorali per poi scomparire nuovamente. Una<br />
Regione che ci lascia sempre ai margini e che non presta<br />
la dovuta attenzione ai nostri bisogni concreti, che si<br />
snoda attorno ad una politica ‘baricentrica’, intorno a dei<br />
confini e degli interessi che ci vedono sempre e comunque<br />
tagliati fuori.<br />
La “salentinità” è un sentimento, una condizione psicologica,<br />
un privilegiato rapporto d’amore nei confronti del<br />
Salento da parte di chi, in questo territorio, riconosce la<br />
propria “piccola grande patria”.<br />
E’ salentina la musica, la moda, la località turistica presa<br />
d’assalto, l’industria del vino, i tamburelli della Notte<br />
della Taranta. E’ salentino il barocco. In definitiva, la<br />
scommessa di costituire una Regione sulla base di quella<br />
“miscela” unica e problematica di caratteri che costituiscono<br />
la salentinità, appare oggi un compito che può essere<br />
realizzato nelle coscienze, ma che, nostro malgrado,<br />
risulta contrastato dal disegno politico che tiene in un<br />
angolo il nostro territorio di Lecce, Brindisi, Taranto”.<br />
Verrebbe da pensare ad un atteggiamento un po’ campanilistico,<br />
contrario alle regole alla base del mercato<br />
unico e della concorrenza. Cosa ci dice in merito?<br />
“Salento Doc non mira ad un modello di economia<br />
chiusa, non vuole trincerarsi dietro uno sterile e bigotto<br />
localismo. Al contrario, si pone in un’ottica di “protezionismo<br />
costruttivo” ed efficace dei prodotti locali. Un<br />
“marchio ombrello” che possa conferire loro maggior prestigio,<br />
garantendo un plus di qualità e un valore aggiunto<br />
inconfondibile, per una riconoscibilità più chiara<br />
ed immediata da parte dei consumatori.<br />
Oggi, come e più di ieri, continuiamo a combattere una sfida<br />
alla globalizzazione usando la forza della comunicazione e<br />
dell’informazione al servizio della collettività, attraverso il<br />
recupero e la valorizzazione delle nostre peculiarità identitarie<br />
e delle nostre tradizioni più autentiche.<br />
Poi, il progetto, potrebbe anche chiamarsi “Terra Jonico-<br />
Salentina” oppure Penisola Jonico-Salentina, o “Terra<br />
dei due mari”, o “Grande Salento”, o “Regione Salento”,<br />
il concetto è sempre lo stesso: voler racchiudere, in<br />
poche parole, la nostra matrice culturale che è fatta di<br />
storia, valori e tradizioni, di un 1.800.000 abitanti.<br />
Come risponde a chi invece sostiene che per avere<br />
successo occorre esportare i nostri prodotti?<br />
“Rispondo che per essere veramente competitivi sui mercati<br />
nazionali, internazionali e globali, occorre essere<br />
prima di tutto dei modelli di riferimento aziendali nel<br />
98 Notiziario Industriale
SALENTO DOC<br />
proprio territorio, perché le leggi dell’economia parlano<br />
chiaro: occorre essere riconosciuti e apprezzati “in casa”,<br />
per avere i presupposti e i requisiti giusti per uscire<br />
fuori”.<br />
Come possiamo allora combattere la continua “invasione<br />
barbarica” che vede le nostre aziende vittime<br />
sui mercati locali, nazionali e internazionali? Può, Salento<br />
Doc, essere una possibile soluzione per le nostre<br />
aziende, per l’economia locale e per tutti noi?<br />
“Acquistare e consumare in maniera consapevole, questa<br />
è la possibile soluzione che Salento Doc acclama a<br />
gran voce. Consumare con consapevolezza i prodotti locali<br />
vuol dire saper scegliere tra le migliaia di offerte<br />
commerciali che inondano la grande distribuzione e tutti<br />
i punti vendita. Un prodotto, il nostro, che vanta alti<br />
standard qualitativi anche in termini di certa e sicura<br />
provenienza, di trasparenza nella filiera e che si traduce,<br />
dato assai rilevante, in sicurezza e rispetto per l’ambiente.<br />
I nostri prodotti sono a “Km 0”, ed un consumatore<br />
attento sa che acquistare un prodotto Made in<br />
Grande Salento, significa tutelare il proprio territorio e<br />
investire in un domani migliore che potrà garantire più<br />
benessere per tutti.<br />
E allora, perché scegliere di acquistare il caffè Lavazza,<br />
quando abbiamo su questo territorio un modello aziendale<br />
che è Quarta Caffè, che produce qualità, tradizione;<br />
perché consumare il tonno Nostromo prodotto a Modena,<br />
o il Callido, quando possiamo vantare prodotti di straordinaria<br />
qualità nelle materie prime, nella lavorazione, in<br />
termini di rispetto per l’ambiente? Abbiamo un Tonno<br />
prodotto ad Avetrana, Tonno Colimena, dalle caratteristiche<br />
organolettiche strepitose. E perché acquistare gelati<br />
Sammontana o Algida, quando esistono degli<br />
stabilimenti di produzione locale artigianale, Gelati<br />
Royal, Martigel, o Gelmar? E come mai ancora molti ristoratori<br />
preferiscono proporre un Barolo o un Chianti,<br />
quando abbiamo un Salice Salentino, o un Primitivo di<br />
Manduria, o un Negroamaro che possono pregiarsi di riconoscimenti<br />
nel mondo? Perché non esaltare le indiscusse<br />
qualità del vino di Cantine Due Palme, o dell’azienda<br />
vitivinicola Scippa - Stefanizzo e molte altre<br />
ancora? Poi alla genuinità dei latticini del Caseificio Barone<br />
o di Aia Vecchia, perché preferire i prodotti Parmalat<br />
o Galbani? E perché acquistare Orogel e non Agriconf<br />
che produce ortaggi grigliati scrupolosamente selezionati?<br />
Come non scegliere di avere nella propria dispensa<br />
la pasta Pedone o Molino del Salento che sono prodotte<br />
nel nostro territorio e che non hanno nulla da invidiare<br />
alla Barilla? E ancora la qualità artigianale delle calzature<br />
realizzate da Antonio Parrotto a Casarano, o da Filanto,<br />
o dal calzaturificio Vantaggiato... perché andare alla ricerca<br />
di Melluso o Valleverde?<br />
Le nostre aziende sono la nostra forza, impariamo ad acquistare<br />
con intelligenza e consapevolezza, diamo loro la<br />
possibilità di continuare a produrre qualità”.<br />
In che modo le aziende possono entrare a far parte<br />
del circuito virtuoso di Salento Doc?<br />
“La campagna costruita intorno a questo brand è una<br />
“vetrina” importante e fruttuosa per le nostre aziende,<br />
ma è anche un laboratorio aperto a tutte le idee che oggi<br />
si stanno sviluppando intorno ad essa. Ad esempio l’apertura<br />
di punti vendita specializzati, di corner espositivi<br />
nella distribuzione organizzata, di grandi outlet, spazi<br />
nei quali Salento Doc diventa “griffe” prestigiosa; o ancora<br />
la partecipazione a Fiere, tour enogastronomici, la<br />
creazione di stand nelle piazze, e potrei continuare.<br />
Garantirsi un posto all’interno di questa vetrina significa<br />
allargare il ventaglio di possibilità di conoscenza e visibilità<br />
delle aziende. Affermarsi sul mercato locale significa<br />
fidelizzare i propri consumatori e conquistarne di<br />
nuovi; significa garantirsi un futuro, creare nuovi posti di<br />
lavoro, aumentare il livello occupazionale territoriale, significa<br />
crescita e sviluppo economico e sociale, cioè benessere<br />
per tutti.<br />
Costruiamo, allora, insieme le condizioni per un futuro migliore.<br />
Sosteniamo insieme Salento Doc“.<br />
Maria Rosaria Polo<br />
Da sinistra:<br />
Antonio Gabellone,<br />
Gianni Florido e<br />
Massimo Ferrarese,<br />
rispettivamente<br />
Presidenti della<br />
Provincia di Lecce,<br />
Taranto e Brindisi<br />
Notiziario Industriale<br />
99
IL SALENTO CHE CRESCE<br />
Le testimonianze<br />
Danila Montinari, amministratore delegato di Aligros<br />
Spa, in occasione del convegno Salento Doc, ha<br />
sottolineato che “..occorre costruire un percorso forte<br />
che passa dallo sviluppo di quelle che sono le nostre<br />
grandi risorse. Abbiamo grandi prodotti, non solo nel<br />
settore agroalimentare, ma anche nell’artigianato e<br />
nei servizi, e dovremmo avere più orgoglio nel promuovere<br />
la nostra cultura, le nostre tradizioni. Ma<br />
dobbiamo crederci. Mi rivolgo agli imprenditori locali:<br />
bisogna lavorare su noi stessi, perché insieme possiamo<br />
fare tanto. Noi abbiamo scelto di sostenere Salento<br />
Doc, come abbiamo fatto anche per Cuore<br />
Amico; una scelta frutto della stessa filosofia: crediamo<br />
nel territorio e vogliamo contribuire a migliorarlo.<br />
Invito tutti gli imprenditori ad allargare la loro<br />
visione, ad avere voglia di continuare a crescere e fare<br />
il massimo di quanto sia nelle loro possibilità. Intelletto,<br />
voglia, passione, entusiasmo, capacità..., la nostra<br />
terra ne ha da vendere, basta crederci perché<br />
tutto questo diventi valore aggiunto...”.<br />
Antonio Quarta, amministratore unico di Quarta<br />
Caffè, durante il convegno di Salento Doc, ha affermato<br />
che “...iniziative come questa che stabiliscono<br />
collegamenti ed eventi che facciano sentire protagonista<br />
l’azienda, la rendano soggetto attivo che deve<br />
interfacciarsi con il mercato, i competitori e le istituzioni,<br />
rivendicando con orgoglio le proprie radici d’appartenenza,<br />
sono assolutamente positivi. Se noi<br />
sapremo percepire il grande valore aggiunto di questa<br />
filosofia, sarà più facile per tutti organizzarci contro<br />
l’imposizione delle regole della grande distribuzione,<br />
delle multinazionali, del mercato globale. Se riusciremo<br />
a fare di Salento Doc una vera e propria rete<br />
strategica, alzeremo una barriera fortissima nei confronti<br />
dell’invasione barbarica costante di cui il nostro<br />
territorio è vittima in ogni settore merceologico e dei<br />
servizi...”<br />
“Insieme si vince.., le Istituzioni, le tre Province..,<br />
dobbiamo stare insieme..”, Angelo Maci, presidente<br />
di Cantine Due Palme, incalza così, “...Un plauso,<br />
dunque, a Salento Doc che ha saputo mettere insieme<br />
cittadini, produttori, artigiani, imprenditori per dare<br />
un input al nostro territorio, per poter uscire dalla<br />
crisi. Salento Doc, invitando i consumatori ad acquistare<br />
i nostri prodotti, ha dato e continua a dare alle<br />
nostre aziende quella marcia in più che, dopo anni di<br />
oppressione, ci sprona ad andare avanti...”<br />
...”Condividiamo questo impegno di TeleRama..”,<br />
esordisce Giovanni Florido, presidente della Provincia<br />
di Taranto, “... Abbiamo l’obbligo di rendere più forte<br />
questo pezzo di Puglia. Occorre trovare strumenti promozionali<br />
di vendita, facendo però attenzione al sentimento<br />
dei consumatori. E’ la tracciabilità, il rapporto<br />
di qualità, che fa diversa l’attenzione del consumatore<br />
nei confronti del prodotto. Il tema della filiera<br />
corta, il tema della garanzia è, a questo proposito,<br />
fondamentale”.<br />
Antonio Gabellone, presidente Provincia di Lecce;<br />
Danila Montinari, amministratore delegato di Aligros<br />
SpA; nella pagina che segue: Paolo Pagliaro e, in<br />
senso orario, Angelo Maci, presidente di Cantina Due<br />
Palme, che ospitava l’evento e Antonio Quarta,<br />
amministratore unico di Quarta Caffè<br />
100 Notiziario Industriale
SALENTO DOC<br />
Paolo Pagliaro ha fondato Tele Rama nel 1989<br />
Sul discorso della filiera corta e tracciabilità.., sostiene<br />
Massimo Ferrarese, presidente della Provincia<br />
di Brindisi, “..dovremmo iniziare a parlare non più di<br />
“Km 0”, quanto di “Km 100”, dovremmo iniziare ad<br />
apprezzare e proporre i menu a Km 100, che è il raggio<br />
di quest’area geografica. Dovremmo iniziare a consumare<br />
tutto quello che si produce nel nostro<br />
territorio, abituando anche i nostri figli a consumare<br />
con consapevolezza”.<br />
Antonio Gabellone, presidente della Provincia<br />
di Lecce, pone l’attenzione sui mercati e sulla<br />
concorrenza: “Molte produzioni, oggi, trovano<br />
una concorrenza spietata e agguerrita e, allora,<br />
bisogna porre in essere una strategia completa,<br />
come quella di Salento Doc, e, per essere presenti<br />
sui mercati, per esportare, bisogna credere fortemente<br />
nei nostri prodotti, che hanno una qualità<br />
eccellente”.<br />
“Non possono non esserci le Camere di Commercio<br />
a supportare un progetto come Salento Doc”,<br />
dice Alfredo Prete, presidente della Camera di<br />
Commercio di Lecce, “..un progetto validissimo<br />
che promuove i nostri prodotti. Noi stessi, purtroppo,<br />
non conosciamo i nostri prodotti e Salento<br />
Doc serve proprio a questo: a far conoscere<br />
ai consumatori che abbiamo prodotti di altissima<br />
qualità che bisogna imparare ad apprezzare. E in<br />
un momento come questo, di crisi economica,<br />
credo sia fondamentale stringerci tutti assieme<br />
sotto uno stesso Marchio riconoscibile. Bisogna<br />
fare squadra tra le Province di Lecce, Brindisi e<br />
Taranto. Un milione e 800.000 persone insieme<br />
possono fare tanto.<br />
Alfredo Malcarne: “..il progetto Salento Doc è<br />
un progetto con una mission ben precisa: sostenere<br />
la nostra produzione. Un progetto che - continua<br />
il Presidente della CCIAA di Brindisi - attraverso<br />
il patto etico stretto con i produttori e attraverso la<br />
sensibilizzazione dei consumatori, ha valenza ed interesse<br />
comune, funziona. Ed è evidente. I dati statistici<br />
lo confermano, ha funzionato e funziona dal<br />
punto di vista economico...”.<br />
Notiziario Industriale<br />
101
IL SALENTO CHE CRESCE<br />
Vicino Otranto ci si può imbattere in una splendida<br />
struttura ricettiva che nel ‘600 fu di proprietà spagnola<br />
Masseria Montelauro,<br />
un concentrato di emozioni<br />
Il tramonto è uno spettacolo da non perdere, quando<br />
il paesaggio si colora di rosa e viola e le rondini<br />
arrivano per bere l’acqua della piscina<br />
Il Salento, oggi, più che mai, rappresenta la nuova<br />
frontiera del turismo di qualità. L’estesa provincia<br />
di Lecce porta in sé i segreti di una offerta<br />
turistica tanto variegata quanto speciale. E’ così che,<br />
vicino Otranto, ci si può imbattere nella Masseria<br />
Montelauro, un antico ed affascinante eremo, vicino<br />
al Monastero di San Nicola di Casole, che nel ‘600 fu<br />
di proprietà spagnola e dal 1878 masseria.<br />
Acquistata nel 2001 da Elisabetta Massaro e dalle figlie<br />
Caterina e Mercedes Turgi Prosperi, la struttura<br />
è stata sapientemente ristrutturata per mantenerne<br />
inalterati il valore e la natura.<br />
“L’abbiamo trovata per caso - affermano le giovani<br />
imprenditrici, quasi all’unisono - era una masseria<br />
diroccata, quasi disabitata e ce ne siamo innamorate<br />
subito. Abbiamo deciso di lasciare Milano e tornare<br />
nel Salento, terra di origine della nostra mamma”.<br />
E da questo colpo di fulmine, è nata una<br />
struttura ricettiva nella quale “la vacanza<br />
è… sempre troppo breve!”. Il bianco e i<br />
colori puri della natura si accordano perfettamente<br />
con l’austerità dell’antica dimora,<br />
che apre agli odori di un ambiente<br />
quasi incontaminato. Nella campagna di<br />
Montelauro è possibile, chiudendo gli<br />
occhi, vedere ancora i monaci bizantini,<br />
operosi, che hanno tracciato i primi sentieri<br />
in una terra bruciata dal sole, spingendosi<br />
fino alle grotte di Porto Badisco,<br />
dove trovavano rifugio dalle scorrerie dei<br />
popoli invasori. Oggi questi stessi sentieri<br />
sono un vero e proprio paradiso per il trekking<br />
a piedi, ma c’è davvero tutto per<br />
tutti.<br />
102<br />
Notiziario Industriale
MASSERIA MONTELAURO<br />
A Punta Sant’Emiliano le immersioni subacquee;<br />
a Otranto ci si può perdere nei vicoli<br />
bianchi, costeggiare il Castello, trascorrere<br />
ore spensierate tra le spiagge e le scogliere<br />
mozzafiato, che lasciano godere del mare più<br />
blu che si sia mai visto.<br />
Ma gli itinerari sono davvero infiniti nell’opulenza<br />
barocca di Lecce, sulle tracce dell’Impero<br />
romano, che di qui partiva alla<br />
conquista dell’Oriente.<br />
E in ogni momento della giornata, si può trovare<br />
ristoro nelle confortevoli sale della Masseria<br />
Montelauro. Ogni stanza, con ingresso<br />
indipendente dal giardino, è dotata di tutti i<br />
comfort - aria condizionata, telefono e accesso<br />
a internet, frigobar, phon, asciugamano<br />
per la piscina, cassaforte e tv - e<br />
Ogni stanza, con ingresso<br />
indipendente dal giardino,<br />
è dotata di ogni comfort<br />
e arredata con grande cura<br />
arredata con grande cura: mobili di legno e ferro, recuperati<br />
dai mercatini di antiquariato o provenienti dal<br />
Marocco, arredi e oggetti etnici, come lanterne, vassoi,<br />
teiere e tappeti kilim, che rimandano all’Oriente, contribuiscono<br />
a rendere il soggiorno veramente unico.<br />
Sveglia al mattino tra il cinguettio di rondini e tortore,<br />
che hanno scelto il giardino della struttura come dimora.<br />
Dopo la colazione golosa, servita all’ombra del<br />
pergolato, si può scegliere se abbandonarsi a bordo piscina<br />
o raggiungere il mare, andare a cavallo o in bicicletta,<br />
passeggiare a piedi tra gli ulivi o scoprire il<br />
panorama delle coste in barca, magari a vela. Per i<br />
gourmand un bel corso di cucina, per gli sportivi<br />
uno stage di tai chi, per coloro che amano il relax un<br />
massaggio da veri esperti di reiki, cristallo e aromaterapia.<br />
Il tramonto è uno spettacolo da non perdere, quando<br />
la Masseria Montelauro si colora di rosa e viola e le<br />
rondini arrivano per bere l’acqua della piscina, sfiorandola.<br />
Il calore del giorno si stempera nella brezza<br />
notturna. Si accendono le luci e l’aperitivo è servito<br />
in giardino a lume di candela: è il momento per conoscersi<br />
e fare due chiacchierare con gli altri ospiti<br />
o godere della compagnia di un buon libro.<br />
La sera a Montelauro è l’occasione per degustare i<br />
sapori della cucina salentina, nell’intimo ristorante<br />
o nel patio esterno: senza file, né attese, è solo per<br />
gli ospiti. Pasta e ceci, orecchiette alle cime di rape,<br />
purè di fave e cicorie, gli irresistibili pasticciotti<br />
Notiziario Industriale 103
IL SALENTO CHE CRESCE<br />
INAUGURAZIONE<br />
DEL PARCO FOTOVOLTAICO<br />
della tradizione salentina, pasta frolla ripiena di crema<br />
pasticciera. Dopo cena c’è il salotto en plein air, sulla<br />
terrazza panoramica, per guardare le stelle, assaporando<br />
un vino passito tra tappeti e cuscini.<br />
In lontananza brilla Otranto, terra di spettacoli e sorprese<br />
nell’atmosfera medievale dei vicoli intorno al Castello<br />
e alla Cattedrale, nei locali arroccati sulle<br />
scogliere. E poi si va in camera per riposare, in attesa<br />
che spunti l’alba del nuovo giorno, la prima a sorgere<br />
nella città più a est d’Italia, in quell’estremo lembo, del<br />
finibus terrae, che culmina con Santa Maria di Leuca<br />
con il faro, la Basilica e le ville eclettiche.<br />
Sono tanti i luoghi unici e indimenticabili del Salento,<br />
che si scoprono per caso, mentre s’insegue l’essenza di<br />
questa terra e restano per sempre nel cuore, come per<br />
incantesimo.<br />
Il 24 giugno si è tenuta l’inaugurazione di un<br />
parco fotovoltaico a Lequile, in provincia di<br />
Lecce, realizzato dall´azienda austriaca PV Invest<br />
GmbH, alla presenza dell’ambasciatore austriaco<br />
per l’Italia, Christian Berlakovits e del console<br />
onorario, Marzio Musolino.<br />
Il parco ha una potenza complessiva di 1 MW. È<br />
stato realizzato con l’apporto di una serie di ditte<br />
locali tra le quali la Latino Srl (opere civili e<br />
montaggio moduli), la FD Elettrica (lavori elettrici)<br />
e la Nova Group (lavori di connessione in<br />
media tensione).<br />
La progettazione ed<br />
il project management<br />
in fase di realizzazione<br />
nonché la<br />
fornitura di moduli è<br />
stata fatta da Kioto<br />
Italia Srl in collaborazione<br />
con lo Studio<br />
Associato Lolli Bolognini<br />
di Lecce.
100 anni.<br />
<strong>Confindustria</strong><br />
in festa
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
Davvero ricco il programma di eventi<br />
per le celebrazioni del centenario<br />
100 anni.<br />
<strong>Confindustria</strong> in festa<br />
Cento anni ma non li dimostra. <strong>Confindustria</strong>, fondata<br />
nel maggio del 1910, sta celebrando questo<br />
prestigioso anniversario, con un ricco cartellone di<br />
eventi, distribuiti nel corso dell’anno, sull’intero territorio<br />
nazionale. Un calendario, fortemente voluto dalla<br />
presidente Emma Marcegaglia, con convegni, incontri,<br />
borse di studio, pubblicazioni, giornate dedicate alla ricerca,<br />
all’innovazione e all’orientamento professionale<br />
dei giovani, confronti<br />
su quello che sarà (o<br />
che dovrebbe essere) il<br />
nostro Paese nel prossimo<br />
futuro e sul ruolo<br />
di <strong>Confindustria</strong> nello<br />
sviluppo. Uno spazio<br />
importante è stato riservato<br />
anche alla cultura,<br />
nella convinzione,<br />
come sostenuto dalla<br />
presidente Marcegaglia,<br />
che la cultura sia uno<br />
strumento capace di<br />
produrre valori e generare<br />
nuovo pensiero e<br />
che sia necessario investire<br />
sul capitale umano<br />
Piero Montinari ed Emma Marcegaglia<br />
di informazioni e conoscenze, sul capitale simbolico di<br />
identità e riconoscibilità. Un ambito di intervento in<br />
linea con i principi che <strong>Confindustria</strong> sostiene e rappresenta.<br />
Per tali ragioni <strong>Confindustria</strong> realizzerà anche due mostre,<br />
una pittorica a Torino ad opera di giovani artisti<br />
emergenti, l’altra fotografica alla Triennale di Milano e<br />
a Roma, su cento anni di imprese italiane, raccontate da<br />
grandi fotografi contemporanei.<br />
In un secolo,<br />
infatti, sono nate e cresciute<br />
sotto l’ala di <strong>Confindustria</strong><br />
moltissime<br />
imprese che hanno fatto<br />
grande il Made in Italy,<br />
prima in Europa, poi nel<br />
mondo. Ed è proprio a<br />
queste che <strong>Confindustria</strong><br />
dedica i festeggiamenti<br />
per i suoi cento<br />
anni. Le celebrazioni si<br />
sono aperte a Torino il<br />
10 febbraio con la consegna<br />
degli Awards for<br />
excellence “Andrea Pininfarina”.<br />
Tre le catego-<br />
Uno spazio<br />
importante è<br />
stato riservato<br />
alla cultura,<br />
come strumento<br />
capace<br />
di produrre<br />
valori<br />
e generare<br />
nuovo pensiero<br />
106<br />
Notiziario Industriale
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
Anche un francobollo<br />
celebrativo<br />
per la fondazione<br />
Poste Italiane ha<br />
emesso il 5 maggio un<br />
francobollo celebrativo<br />
di <strong>Confindustria</strong>, in occasione<br />
del centenario<br />
della fondazione.<br />
Il francobollo, del valore<br />
di € 1, 40, è stampato in<br />
quadricromia dall’Officina<br />
Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca<br />
dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta<br />
fluorescente, non filigranata. Il formato è di 30<br />
x 40 millimetri e verrà stampato in 26 x 36. La<br />
dentellatura: 13¼ x 13.<br />
Tiratura: quattro milioni di esemplari; foglio:<br />
cinquanta esemplari valore “€ 70, 00”.<br />
La vignetta riproduce, su fondo celeste, il tricolore,<br />
al cui centro campeggia il logo del centenario<br />
di <strong>Confindustria</strong> dal quale si dirama<br />
un ideale vortice di frecce.<br />
Completano il francobollo la legenda “Centenario<br />
Fondazione <strong>Confindustria</strong>”, la<br />
scritta “Italia” e il valore.<br />
Il bozzetto è stato realizzato da Luca Vangelli.<br />
A commento dell’emissione verrà posto in<br />
vendita il bollettino illustrativo con articolo<br />
a firma della presidente di <strong>Confindustria</strong><br />
Emma Marcegaglia.<br />
Lo “Spazio Filatelia” Via Cordusio, 4 - Milano<br />
utilizzerà, il giorno di emissione, l’annullo<br />
speciale realizzato a cura della<br />
Filatelia di Poste Italiane.<br />
Il francobollo e i prodotti filatelici saranno<br />
posti in vendita presso gli Uffici Postali, gli Sportelli<br />
Filatelici del territorio nazionale, gli “Spazio<br />
Filatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste<br />
e sul sito internet www.poste.it.<br />
rie a premi per le imprese: campione del made in Italy<br />
nel mondo; dell’innovazione; della valorizzazione del<br />
territorio.<br />
“Il Sud aiuta il Sud” è stato il tema del secondo appuntamento<br />
tenutosi a Bari, il 19 febbraio, nella suggestiva<br />
cornice del Teatro Petruzzelli. “Cento anni sono<br />
un compleanno importante, ha detto la presidente Marcegaglia,<br />
per questo motivo si è pensato a numerose<br />
iniziative che potessero coinvolgere tutti, dal Nord al<br />
Sud. La storia della confederazione ha influenzato non<br />
solo la storia economica ma anche quella sociale del<br />
Paese. I valori di <strong>Confindustria</strong>, l’imprenditorialità, il<br />
lavoro, la produzione, lo sviluppo, sono parte della<br />
vita di tutti i cittadini”. Tanti gli argomenti affrontati<br />
nel corso del convegno di Bari, volto ad illustrare le “ricette”<br />
per la ripresa del Mezzogiorno: rendere più efficiente<br />
la pubblica amministrazione; gestire al meglio i<br />
fondi strutturali; garantire la sicurezza degli imprenditori.<br />
“<strong>Confindustria</strong>, ha affermato Marcegaglia, è contro<br />
una logica di incentivi a pioggia a fondo perduto. Siamo<br />
per una politica industriale che premi le imprese vere che<br />
fanno innovazione vera”. Emma Marcegaglia, inoltre, ha<br />
ribadito l’impegno contro la malavita che danneggia le<br />
imprese ed ha richiamato il codice etico, esteso a tutte<br />
le imprese d’Italia, che prevede l’espulsione da <strong>Confindustria</strong><br />
delle aziende che non denunciano il pizzo.<br />
Dal convegno “Il Sud aiuta il Sud” è emerso soprattutto<br />
che impegno e senso di responsabilità sono le leve sulle<br />
quali le classi dirigenti meridionali devono puntare per<br />
supportare il processo di rinascita del Mezzogiorno. Occorre<br />
così abbandonare la logica atavica della dipendenza,<br />
del piangersi addosso e del dare sempre la colpa<br />
a qualcun altro, per fare dell’efficienza, della qualità e<br />
della competitività le chiavi di volta del rafforzamento<br />
del nostro sistema produttivo. Ed inoltre legalità, ricerca<br />
e innovazione, insieme ad un sistema infrastrutturale<br />
in rete, sono ulteriori sponde di crescita per un<br />
Mezzogiorno che vuole rivolgere con fiducia lo sguardo<br />
al futuro.<br />
Maria Rosaria Polo<br />
Ufficio Comunicazione <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
relazioniesterne@confindustrialecce.it<br />
(Foto Fabio Centrone)<br />
Notiziario Industriale 107
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
In marzo la Sezione ha votato<br />
per acclamazione il nuovo consiglio<br />
Barbetta Presidente<br />
della Sezione Abbigliamento<br />
Per acclamazione l’assemblea della Sezione Abbigliamento<br />
ha eletto come suo presidente, per il<br />
prossimo triennio, Luciano Barbetta, della Barbetta<br />
srl di Nardò.<br />
Luciano Barbetta, dopo aver ringraziato i colleghi per la<br />
fiducia accordatagli, ha subito sottolineato come il settore<br />
stia pagando fortemente lo scotto della crisi: “Le<br />
nostre aziende hanno bisogno di una progettualità concreta<br />
per risalire la china e recuperare competitività”.<br />
E proprio su questa progettualità abbiamo sentito il neo<br />
eletto.<br />
Presidente Barbetta, su quali leve punterà per un<br />
settore che, come lei stesso ha affermato nel suo discorso<br />
di insediamento, versa in una situazione davvero<br />
critica?<br />
“È mia intenzione collaborare insieme ai colleghi della<br />
Sezione su alcuni punti fondamentali che, poi, costituiscono<br />
la base del mio programma: qualità e servizio,<br />
formazione, fare squadra e legame con il territorio, etica<br />
sociale, progetti di ricerca, campionari innovativi ed<br />
aiuti alla commercializzazione”.<br />
Qualità, squadra, formazione ed innovazione dunque<br />
per affrontare in maniera sempre più forte i mercati<br />
internazionali.<br />
“L’estero deve essere il nostro principale mercato di riferimento<br />
ed è per questo che è necessario procedere<br />
ad un decisivo innalzamento del target di produttività<br />
IL CONSIGLIO<br />
DELLA SEZIONE<br />
Vicepresidente della Sezione Abbigliamento è stata<br />
eletta Barbara Pianese - Api Operaie.<br />
Del consiglio di Sezione faranno parte, insieme al<br />
presidente ed alla vicepresidente: Claudio Barone –<br />
Incab; Salvatore Pennetta - Pennetta srl; Nicola<br />
Zippo - ISA.<br />
Hanno ricevuto la delega per il Comitato Piccola Industria<br />
lo stesso presidente Luciano Barbetta, all’Internazionalizzazione<br />
Salvatore Pennetta.<br />
e qualità, onde catturare sempre maggiori acquirenti.<br />
Per troppo tempo le nostre produzioni hanno, per così<br />
dire, lasciato a desiderare, se non per poche eccezioni.<br />
Il nostro obiettivo oggi deve essere quello di raggiungere<br />
le fasce di alta gamma”.<br />
Come ha intenzione di portare avanti questo impegno?<br />
“In primo luogo sarebbe opportuno avviare un costante<br />
processo di miglioramento delle professionalità interne<br />
alle aziende – dalla manodopera al management - per<br />
cui si cercherà di proporre misure a favore delle imprese<br />
che, da un lato, intendono riqualificare le produzioni e,<br />
dall’altro, investono nella formazione continua del personale.<br />
È sotto gli occhi di tutti la delicata situazione<br />
in cui versano le imprese, per cui occorrerà approfittare<br />
di tutte quelle sinergie che nascono dall’associazionismo<br />
ed usufruire delle opportunità<br />
formative che il sistema confindustriale<br />
mette a disposizione”.<br />
Spesso si parla degli imprenditori<br />
come uomini soli al comando.<br />
“Un neo che dobbiamo assolutamente<br />
correggere sul campo. Per<br />
me è importantissimo il gioco di<br />
squadra, mentre il Salento ha dimostrato<br />
per troppo tempo una<br />
scarsa familiarità con la mentalità<br />
associativa e cooperativistica.<br />
Consorziarsi o creare dei mini distretti,<br />
nel rispetto comunque delle<br />
piccole realtà che potrebbero diventare<br />
degli spin off operativi, permetterebbe,<br />
invece, di presentarsi sul mercato<br />
con un maggiore potere contrattuale e – quali<br />
entità più grandi – proporsi, anche, come piattaforme<br />
logistiche pronte a soddisfare le esigenze del<br />
mercato. In tale ottica si contribuirebbe ad annullare il<br />
gap causato da una ubicazione geografica non tra le più<br />
favorevoli”.<br />
Tutto ciò presuppone un rapporto di fiducia grande<br />
con i propri partner.<br />
“Vorrei dare grande spazio in questo triennio di presi-<br />
108 Notiziario Industriale
SEZIONE ABBIGLIAMENTO<br />
denza all’etica e alla lotta a tutte le forme di illegalità,<br />
per promuovere invece la responsabilità sociale d’impresa<br />
di aziende trasparenti, sane, capaci di riscuotere<br />
grande fiducia da parte di banche, investitori e partner.<br />
In tale ambito vorrei affrontare anche il tema della creazione<br />
di ludoteche per le mamme lavoratrici che, nell’evoluzione<br />
della società moderna, hanno la necessità<br />
di maggiori servizi rispetto a quelli offerti dal contesto<br />
socio-familiare. Il futuro delle nostre imprese si lega a<br />
tutto questo.”.<br />
Le imprese salentine ultimamente hanno notevoli<br />
problemi anche sul versante del credito.<br />
“Si tratta di un problema comune a tutte le imprese del<br />
nord e del<br />
sud. Occorre cercare<br />
sempre più un rapporto<br />
fiduciario e di massima<br />
trasparenza nei confronti del mondo bancario, alla luce<br />
soprattutto dell’attuale sistema di valutazione ai fini<br />
dell’assegnazione del rating. Ritengo altrettanto importante,<br />
però, avviare un confronto anche con gli enti previdenziali<br />
per far sì che si proceda ad una sospensione<br />
o ad una dilazione delle posizioni debitorie contributive<br />
pregresse delle aziende, specie se riferite alla ‘tassa<br />
di ingresso’ da versare all’INPS per i lavoratori collocati<br />
in mobilità”.<br />
Luciano Barbetta<br />
Eletti i nuovi Probiviri<br />
Nel corso dell’Assemblea Generale Ordinaria di<br />
<strong>Confindustria</strong> Lecce sono stati eletti Probiviri:<br />
Giacinto Urso; Fulvio Babbo; Alessandro Stasi;<br />
Armando Pedone; Alfredo Mannarini; Lucio Caprioli;<br />
Giorgio Petrachi; Sara Andriolo.<br />
I Probiviri, secondo lo Statuto, hanno il compito<br />
di dirimere eventuali controversie che potrebbero<br />
insorgere tra le componenti del sistema e<br />
che non si siano potute definire bonariamente.<br />
L'interpretazione dello Statuto, nonché di ogni<br />
altra norma regolativa dell'Associazione è di<br />
esclusiva competenza dei Probiviri.<br />
I Probiviri sono chiamati, altresì, a vigilare sulla<br />
rispondenza dei comportamenti degli Associati<br />
al Codice Etico ed alle delibere confindustriali<br />
in materia di trasparenza, nonché a esprimere<br />
il proprio parere sui candidati alle cariche sociali.<br />
Durano in carica tre anni e sono rieleggibili<br />
senza limiti di mandato.<br />
L’Assemblea, al termine delle votazioni, nel<br />
prendere atto del risultato, ha espresso il proprio<br />
deferente ringraziamento agli eletti, sottolineandone<br />
la grande levatura professionale,<br />
morale e sociale.<br />
Notiziario Industriale<br />
109
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
Una procedura più semplificata e una conseguente<br />
riduzione dei costi a carico delle imprese<br />
Tracciabilità dei rifiuti.<br />
Esperti a confronto<br />
Mario Montinaro<br />
Tra marzo ed aprile, presso la sede di <strong>Confindustria</strong> Lecce,<br />
si sono svolti due seminari: il primo sul nuovo sistema<br />
informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti SI-<br />
STRI ed il secondo sugli adempimenti in tema di PCB.<br />
Gli argomenti sono stati introdotti dai presidenti Mario<br />
Montinaro, Sezione Ambiente; Sebastiano Schito, Sezione<br />
Terziario Avanzato; Antonio Mengoli, Sezione Costruttori<br />
di Impianti ed Energia, che hanno promosso l’iniziativa.<br />
Il SISTRI è stato istituito nel 2009 per iniziativa del Ministero<br />
dell’Ambiente al fine di promuovere l’informatizzazione<br />
dell’intera filiera dei rifiuti speciali.<br />
L’innovazione di questo sistema consiste in una procedura<br />
più semplificata e in una conseguente riduzione dei costi<br />
a carico delle imprese e maggiore trasparenza, conoscenza<br />
e prevenzione dell’illegalità. Per le operazioni di controllo<br />
si fa riferimento al Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente,<br />
che dovrà garantire la disponibilità dei dati<br />
sulla produzione, movimentazione e gestione dei rifiuti.<br />
Con il SISTRI cambierà il modo di gestire il sistema informativo.<br />
Per le imprese che producono rifiuti speciali si<br />
tratta del passaggio da un sistema cartaceo basato su tre<br />
documenti, quali il Formulario di identificazione dei rifiuti,<br />
il Registro di carico e scarico, il Modello unico di dichiarazione<br />
ambientale (MUD), ad un sistema tecnologico<br />
supportato dall’uso del computer. I soggetti obbligati, divisi<br />
in tre gruppi, dovranno attuare l’informatizzazione,<br />
in forma graduale, in relazione al gruppo di appartenenza.<br />
Nella pagina seguente pubblichiamo l’intervento di Vander<br />
Tumiatti, della Sea Marconi technologies, che ha illustrato<br />
la problematica del Pcb.<br />
Antonio Giammarruto<br />
Rapporti Interni <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
rapportieconomici@confindustrialecce.it
SEZIONE AMBIENTE<br />
Olio & PCB: obblighi e scadenze 2010<br />
I PoliCloroBifenili (PCB) sono una miscela di 209<br />
possibili congeneri (sostanze individuali) classificati<br />
come composti organici persistenti (POPs – Persistent<br />
Organic Pollutants – Convenzione di Stoccolma<br />
22/05/2001), presenti capillarmente nel territorio<br />
e nei vari comparti ambientali, inclusi gli organi animali<br />
e umani. Tali sostanze sono state ampiamente<br />
utilizzate come liquidi isolanti nei trasformatori<br />
(oltre 100.000 unità – fonte APAT 2000) e apparecchi<br />
elettrici (condensatori, reattori, variatori, interruttori,<br />
isolatori, ecc.) nei sistemi di generazione,<br />
trasporto, distribuzione e utilizzo di energia elettrica<br />
(utilities, industria, servizi, difesa, ecc.).<br />
Il primo adeguamento agli obblighi e alle scadenze<br />
prescritte di cui alle Direttive n. 85/467 e n. 89/677<br />
è stato attuato dal D.P.R. 216/88 e dal D.M. Sanità<br />
del 17/01/1992. Il D.P.R. 216/88 prevede alcune eccezioni<br />
per quanto riguarda l’uso di apparecchi, impianti<br />
e fluidi contenenti PCB-PCT già in esercizio<br />
al maggio del 1988.<br />
Più recentemente, in attuazione alla Direttiva CE n.<br />
<strong>96</strong>/59, in Italia è stato emanato il D. Lgs 209/99 relativo<br />
alla decontaminazione e/o smaltimento del PCB.<br />
Il D.M. del Ministero dell’Ambiente dell’11/10/2001<br />
ha successivamente stabilito le “Condizioni per l’utilizzo<br />
di trasformatori contenenti PCB in attesa della<br />
decontaminazione o dello smaltimento”.<br />
Il D. Lgs 209/99 ha prescritto fra l’altro che:<br />
- la decontaminazione o lo smaltimento degli apparecchi<br />
contenenti fluidi con PCB sopra lo 0, 05%<br />
(500 mg/kg) in peso (soggetti all’obbligo di dichiarazione)<br />
avvenga entro il 31 dicembre 2010;<br />
- gli apparecchi contenenti fluidi con una percentuale<br />
di PCB compresa fra 0, 005% e 0, 05% in<br />
peso (fra 50 e 500 mg/kg) vengano decontaminati<br />
o smaltiti al termine della loro vita operativa;<br />
Vander Tumiatti fonda nel 1<strong>96</strong>8 Sea Marconi Technologies,<br />
società operante nel settore della ricerca,<br />
della tecnologia e dei prodotti e Servizi di<br />
diagnosi e decontaminazione per l’energia e l’ambiente.<br />
È membro di numerosi comitati ed associazioni,<br />
tra cui: ACS, American Chemical Society;<br />
IEC, International Electrotechnical Commission;<br />
CIGRE, Conférence Internationale des Grands Réseaux<br />
Electriques Haute Tension di Parigi; CEN, Comité<br />
Européen de Normalisation di Bruxelles;<br />
SSOG, Sotto Commissione Tecnica Oli Minerali<br />
presso Stazione Sperimentale per Industrie degli<br />
Oli e dei Grassi; CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano;<br />
UNICHIM Comitato Unificazione Italiana –<br />
Industria Chimica Milano.<br />
- per apparecchi di piccole dimensioni (fino a 5 dm 3 )<br />
con contenuto di PCB sopra lo 0, 005% in peso (50<br />
mg/kg) è stato imposto (e ciò solo in Italia) un termine<br />
più restrittivo, fissato al 31 dicembre 2005.<br />
I trasformatori elettrici e solo questi (esclusi tutti<br />
gli altri apparecchi elettrici), possano essere utilizzati,<br />
in attesa di essere decontaminati o smaltiti,<br />
solo se sono in buono stato funzionale, non presentino<br />
perdite di fluidi e i PCB in essi contenuti siano<br />
conformi alle norme o alle specifiche tecniche (CEI)<br />
relative alla qualità dielettrica.<br />
La soluzione al problema Olio & PCB sono le “Migliori<br />
Tecniche Disponibili” (BAT, ovvero: Best Available<br />
Techniques), che assicurano la più efficace gestione<br />
del ciclo di vita (LCM – Life Cycle Management) del<br />
parco macchine e trasformatori con liquidi isolanti<br />
(nella generazione, trasporto, distribuzione e utilizzo<br />
di energia) per la conservazione dei beni in<br />
esercizio (Asset), la prevenzione e/o mitigazione dei<br />
rischi per i lavoratori, la salute pubblica e la protezione<br />
delle risorse ambientali in conformità alle Direttive<br />
Europee, alle Leggi Italiane di attuazione ed<br />
alle Norme Tecniche di settore (IEC/EN/CEI). Nella<br />
Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2007, il Ministero<br />
dell’Ambiente definisce il CDP Process di Sea Marconi<br />
“la risposta più efficace e flessibile” per l’attuazione<br />
della Direttiva Europea nel settore delle<br />
attività di controllo e decontaminazione dal PCB.<br />
Vander Tumiatti<br />
Notiziario Industriale 111
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
Il rilancio del settore edile, nelle sue articolazioni<br />
pubblico e privato, è la vera priorità<br />
imprescindibile per garantire se non la ripresa,<br />
almeno la difesa dell’economia territoriale<br />
Per combattere la crisi<br />
di Nicola Delle Donne*<br />
Non passa giorno che un quotidiano, una televisione,<br />
una radio o i media on line locali e nazionali non pubblichino<br />
una notizia sulla difficoltà dell’economia e<br />
del comparto edile in particolare. L’ANCE in più occasioni<br />
ha lanciato preoccupanti allarmi sulla grave crisi<br />
che ha colpito il settore delle costruzioni, evidenziando<br />
come il 2009 sia stato sicuramente uno degli<br />
anni più negativi per le imprese edili, ma sottolineando,<br />
soprattutto, quanto il 2010 si stia preconizzando<br />
come un horribilis anno. Il 2010, infatti, vedrà<br />
chiudere tantissime imprese ed una massiva espulsione<br />
di lavoratori dal ciclo produttivo, con licenziamenti<br />
e cassa integrazione.<br />
E da tutto ciò il nostro Salento e la Puglia non sono<br />
per nulla esenti.<br />
Il rilancio del settore edile, nelle sue articolazioni<br />
pubblico e privato, è la vera priorità imprescindibile<br />
per garantire se non la ripresa, almeno la difesa dell’economia<br />
territoriale.<br />
Una certezza l’abbiamo, ed è la tenacia con la quale<br />
il settore ha affrontato e sta affrontando le difficoltà,<br />
cifra questa di un profondo senso di appartenenza ad<br />
un mestiere, quello del costruire, che può essere intrapreso<br />
e svolto solo con passione e dedizione. Ma<br />
questa peculiare qualità dell’imprenditore edile deve<br />
essere confortata dalle buone pratiche degli enti appaltanti<br />
e dagli investimenti che lo Stato deve promuovere,<br />
pena una lontananza dall’Europa ed una<br />
vicinanza al Terzo Mondo!<br />
Oggi, però, è ora di combattere la crisi, pensare a<br />
come uscirne, avendo un occhio lungo che guardi al<br />
“dopo”, al domani. Domani deve essere un giorno diverso;<br />
un domani fatto di regole semplici ed efficaci<br />
che premiano l’impresa regolare che offre prodotti nel<br />
segno della modernità e della qualità.<br />
Per uscire dalla crisi sarebbe sufficiente aprire i cantieri<br />
subito. Tuttavia declinare questo concetto non è<br />
facile.<br />
Da un lato, abbiamo un patto di stabilità che ingessa<br />
la spesa pubblica degli enti locali, dall’altro, abbiamo<br />
un sottobosco di regole tanto lussureggiante perché<br />
si alimenta della continua polluzione di regole.<br />
Oggi l’imprenditore edile assume sempre meno tecnici<br />
necessari ai cantieri, avvalendosi sempre più, invece,<br />
di avvocati, commercialisti, consulenti del<br />
lavoro. Testimonianza ne è che gli avvocati esperti in<br />
contrattualistica pubblica sono, da Aosta a Ragusa,<br />
nella top ten delle dichiarazioni dei redditi.<br />
Per combattere la crisi, il settore degli appalti per<br />
l’affidamento di lavori assume grande rilevanza,<br />
anche nell’ottica di confermare la spesa pubblica dell’ente<br />
appaltante in funzione anticrisi, come attivazione<br />
dunque di processi di spesa in grado di dotare<br />
il territorio di opere pubbliche e di sostenere nell’immediato<br />
l’operatività delle imprese esecutrici,<br />
oggi in forte affanno.<br />
Per questo come ANCE Lecce abbiamo sollecitato gli<br />
enti appaltanti a privilegiare l’istituto della procedura<br />
negoziata, per i lavori di importo sino ad euro<br />
500mila, in modo da consentire un più celere investimento<br />
delle risorse disponibili, avendo particolare<br />
attenzione per le aspettative di lavoro delle imprese<br />
del territorio. E così anche ANCE Puglia che, mutuando<br />
una buona pratica della Regione Veneto, ha<br />
invitato il Governatore Vendola ad erogare aiuti ai Comuni<br />
per far lavorare la “piccola edilizia” nell’ambito<br />
di procedure più rapide.<br />
Per preparare il territorio a vivere da protagonista il<br />
domani, occorre, contestualmente, avviare, sostenere<br />
e difendere un processo di modernizzazione che veda<br />
nella pubblica amministrazione una sponda importante<br />
e non un ostacolo allo sviluppo.<br />
Le imprese necessitano tempi certi nella erogazione<br />
delle risorse destinate agli investimenti, evitando pericolose<br />
interruzioni nei flussi che pregiudicano la<br />
realizzazione delle stesse opere e danneggiano le imprese<br />
coinvolte nei lavori.<br />
Sarebbe auspicabile, in proposito, prevedere, sia nella<br />
fase iniziale di cantierizzazione, sia nella successiva<br />
fase di avanzamento lavori, un’anticipazione sul valore<br />
del contratto, ancor più decisiva in un momento<br />
di grande restrizione del credito.<br />
Il rispetto dei termini di pagamento, pertanto, diventa<br />
il vero spartiacque di un’amministrazione efficiente<br />
ed efficace, capace di programmazione e di<br />
rispetto delle regole.<br />
Un altro soggetto dal quale non si può prescindere è<br />
il mondo del credito, fattore strategico nel sostenere<br />
la difficile fase economica. Le nostre banche hanno<br />
determinato una forte restrizione sul mercato del credito.<br />
Sostenere le imprese nelle loro iniziative imprenditoriali<br />
e le famiglie nell’acquisto delle<br />
abitazioni è un obbligo per combattere l’attuale crisi<br />
e produrre ricchezza nel territorio.<br />
*Presidente Ance Lecce<br />
112 Notiziario Industriale
ANCE LECCE<br />
Presto il via all’Osservatorio<br />
sui lavori Pubblici<br />
Il 2009 è stato un anno particolarmente difficile<br />
per il comparto edile che ha visto solo nel Salento<br />
un calo della produzione residenziale di 7.2 punti<br />
percentuali, mentre in termini di volumi si è attestato<br />
intorno al 9.3%, come risulta dall’ultimo rapporto Cresme.<br />
Nel 2010, le imprese si troveranno ad affrontare<br />
gli effetti della crisi: cessazioni di attività e licenziamenti<br />
di maestranze. Il rilancio del settore edile e del<br />
suo indotto è, pertanto, una priorità non più rinviabile<br />
per garantire la ripresa dell’economia territoriale.<br />
In tale ottica, la Sezione Costruttori Edili Ance di <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce, presieduta da Nicola Delle Donne, ha<br />
incontrato presso la sede di <strong>Confindustria</strong> Lecce il presidente<br />
della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone,<br />
nella convinzione che per creare le condizioni per una<br />
decisiva inversione di tendenza, occorra mettere a sistema<br />
le sinergie territoriali ed istituzionali migliori e<br />
stabilire un preciso programma di azioni.<br />
L’incontro, alla luce dell’approvazione, in dicembre, del<br />
piano triennale delle opere pubbliche da parte della Provincia<br />
di Lecce, è stato l’occasione per ascoltare reciproche<br />
considerazioni, confrontarsi sulle proposte, al fine di sostenere<br />
l’attività delle imprese edili regolari.<br />
E proprio per supportare le imprese edili che lavorano nel<br />
rispetto delle regole il presidente Ance Lecce ha annunciato<br />
che l’associazione sarà vigile: “Siamo convinti che<br />
solo il rispetto delle regole possa garantire l’ottimizzazione<br />
delle procedure e le istanze imprenditoriali ed occupazionali”.<br />
Da questa considerazione, che ha trovato il presidente<br />
della Provincia concorde, è nata, infatti, la proposta<br />
della creazione dell’Osservatorio per le Opere Pubbliche:<br />
“Insieme alla Consulta delle Costruzioni stiamo lavorando<br />
per l’istituzione di un organismo super partes che debba vigilare<br />
sulle pubbliche amministrazioni evidenziando tutte<br />
quelle ‘bad practices’ negli appalti pubblici”.<br />
Ed ancora il presidente Delle Donne ha chiesto al presidente<br />
Gabellone di adottare per le gare di appalto provinciali<br />
il metodo della trattativa negoziata, in modo tale da<br />
garantire la partecipazione delle imprese locali.<br />
“In un momento difficile come questo – ha concluso Delle<br />
Donne – occorre puntare sull’anticiclicità del comparto<br />
edile come alternativa alla crisi. è necessario, senza voler<br />
escludere nessuno, favorire la partecipazione delle imprese<br />
locali agli appalti territoriali, in modo da rimettere in moto<br />
occupazione e lavoro”.<br />
Accogliendo le istanze dell’Ance, Gabellone ha sottolineato<br />
la disponibilità dell’ente a realizzare importanti infrastrutture<br />
(sia viarie, sia di edilizia scolastica) attraverso procedure<br />
più snelle, e ad attivare tutte le risorse disponibili<br />
per rimettere in moto un comparto così vitale per il Salento.<br />
Giuseppe Liaci<br />
Segretario Ance Lecce<br />
ance@confindustrialecce.it<br />
I Giovani Imprenditori Edili al Parlamento Europeo<br />
Si è svolta il 27 e 28 aprile la due giorni di visita al Parlamento<br />
Europeo da parte dei Giovani di Ance Lecce, al seguito dell’onorevole<br />
Raffaele Baldassarre.<br />
L’iniziativa è stata fortemente voluta dal presidente del Gruppo<br />
Giovani, Massimiliano Dell’Anna, per capire i meccanismi di funzionamento<br />
del Parlamento Europeo e della Commissione. Durante<br />
la missione il gruppo ha incontrato responsabili ed esperti<br />
sui finanziamenti UE per il Fondo Sociale per la Puglia 2007-<br />
2013, per le reti TEN ed i Trasporti, per Energia e Trasporti, i<br />
programmi Energia Intelligente, Eco Innovation ed EEN gestiti<br />
dalla nuova agenzia EACI.<br />
L’onorevole Baldassarre ha anticipato ai Giovani Imprenditori<br />
edili pugliesi l’adozione da parte della Commissione Mercato Interno<br />
di un rapporto sui ritardi eccessivi nei pagamenti, fenomeno<br />
che sta colpendo in particolar modo l’Italia danneggiando<br />
maggiormente le piccole e medie imprese.<br />
La notizia dell’adozione del rapporto – che impone di liquidare<br />
le fatture entro 30 giorni nel settore pubblico e fino a<br />
60 giorni in quello privato - è stata accolta con favore dalla<br />
rappresentanza dell’Ance Puglia che ha però mostrato perplessità<br />
sulle modalità di recepimento della normativa a livello<br />
nazionale.<br />
Notiziario Industriale<br />
113
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
Vincere la crisi<br />
con le opere pubbliche<br />
di Nicola Delle Donne*<br />
Peculiarità della normativa in materia di realizzazione delle opere pubbliche è che essa è copiosa, confusa, contraddittoria,<br />
al limite della comprensibilità. Di tutto questo si è parlato nel corso del convegno, promosso da Ance Lecce,<br />
il 6 maggio scorso, presso il Castello Carlo V, sul tema: “Lavori pubblici: arriva il cambiamento?”.<br />
Il convegno ha visto alternarsi, con interventi e relazioni: Piero Montinari, Presidente <strong>Confindustria</strong> Lecce;<br />
Antonio Gabellone, Presidente Provincia di Lecce; Federico Merola, Direttore Generale Ance; Massimo<br />
Calcagnini, Coordinatore Legislazione Opere Pubbliche Ance;<br />
Arturo Cancrini, Avvocato amministrativista del Foro di Roma; Bernadette Veca, Direttore Generale<br />
per la regolazione ed i contratti Ministero delle Infrastrutture; Pietro Quinto, Avvocato amministrativista<br />
del Foro di Lecce; Ernesto Sticchi Damiani, Docente Universitario, Avvocato amministrativista<br />
del Foro di Lecce; Paolo Perrone, Sindaco Città di Lecce; Paolo Stefanelli, Past President<br />
Consiglio Nazionale Ingegneri. Le conclusioni sono state affidate a Salvatore Matarrese,<br />
Vice Presidente Ance. Pubblichiamo in merito la sintesi della relazione di Nicola Delle<br />
Donne, presidente Ance Lecce.<br />
Il mercato delle opere<br />
pubbliche è oberato più<br />
di ogni altro da un eccesso<br />
di regolazione<br />
contraddittoria e<br />
complessa che mortifica<br />
l’iniziativa imprenditoriale<br />
e riduce<br />
l’efficienza dell’intervento<br />
pubblico.<br />
Questa circostanza, pesante,<br />
incide sul bisogno di adeguare<br />
il nostro territorio alle<br />
nuove esigenze di vita e di<br />
produzione, con infrastrutture<br />
efficienti che sappiano,<br />
Massimo Calcagnini<br />
La virtuosità<br />
dell’Amministrazione<br />
consiste nella<br />
predisposizione<br />
di progetti<br />
realmente<br />
esecutivi<br />
Ernesto Sticchi Damiani<br />
114<br />
Notiziario Industriale
ANCE LECCE<br />
nel contempo, privilegiare e collegare i territori e rendere<br />
più moderno, attrattivo il Salento e l’Italia tutta.<br />
Abbiamo bisogno di un paese più efficiente, di un territorio<br />
infrastrutturato, in grado di offrire garanzie di<br />
efficienza complessiva e di efficacia.<br />
Sono necessariamente portato ad affrontare temi di più<br />
ampio respiro, potrei definirli di “filosofia generale”.<br />
Il cantiere regolare, il lavoro regolare, è figlio dei comportamenti<br />
virtuosi dei due loro “genitori virtuali”: l’Amministrazione<br />
e l’Impresa.<br />
La virtuosità dell’Amministrazione consiste nella<br />
predisposizione di progetti realmente esecutivi;<br />
nella utilizzazione di prezzari attendibili ed aggiornati;<br />
nella attenta e non standardizzata definizione<br />
dei costi per la sicurezza; nella verifica<br />
scrupolosa dell’attendibilità dei ribassi; nel controllo<br />
attento della fase esecutiva; nel puntuale<br />
adempimento dei proprio obblighi contrattuali.<br />
La virtuosità delle imprese risiede nella analitica<br />
ponderazione dei documenti di gara; nella formulazione<br />
di un’offerta equilibrata, che tenga<br />
conto della necessità di realizzare correttamente<br />
l’opera, nel rispetto di tutti gli oneri previsti, e<br />
di produrre utile economico; nell’adottare un<br />
profilo collaborativi e non conflittuale in sede operativa.<br />
La realtà concreta, l’esperienza di tutti i giorni, ci sembra<br />
purtroppo assai lontana dal testimoniare con dovizia<br />
atteggiamenti virtuosi.<br />
Dobbiamo, allora, impegnarci tutti perché vengano eliminati<br />
approcci sbagliati, estirpato il convincimento fallace<br />
che sia più conveniente imboccare scorciatoie<br />
piuttosto che strade maestre.<br />
Le scorciatoie saranno sicuramente più brevi, ma è difficile<br />
prevedere dove portino e quali costi comportino.<br />
è arrivato, quindi, il tempo del confronto e delle scelte.<br />
Quello che deve rivedere il processo di pianificazione e<br />
ed approvazione delle opere pubbliche.<br />
Quello di avvio di una procedura che, dopo la completa<br />
informazione ed il pieno coinvolgimento delle istituzione<br />
e del territorio, giunga entro un termine ultimo,<br />
prestabilito ed inderogabile ad assumere la scelta finale.<br />
è arrivato il tempo del fare, che si farà se ci sarà uno<br />
scatto di efficienza ed efficacia da parte delle amministrazioni<br />
appaltanti.<br />
*Presidente Ance Lecce<br />
Arturo Cancrini<br />
A Sergio Goffredo<br />
la Vice Presidenza di Ance Puglia<br />
Nella riunione<br />
del Consiglio Regionale<br />
dell’Ance,<br />
Sergio Goffredo,<br />
past president<br />
Ance Lecce,<br />
è stato eletto<br />
Vice Presidente<br />
di Ance Puglia.<br />
Nicola Delle Donne e Antonio Gabellone<br />
Notiziario Industriale<br />
115
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
L’incontro con i responsabili di “Gambero Rosso”<br />
ha favorito un dibattito sulle strategie<br />
di promozione territoriale<br />
Salento a cinque stelle<br />
Il Salento con il suo ricco patrimonio storico - culturale<br />
è sempre più riconosciuto nel mondo come terra<br />
di turismo enogastronomico in via di sviluppo. Con<br />
la crescita dell’appeal del Salento, occorre, pertanto, elaborare<br />
una complessiva strategia di comunicazione efficiente<br />
ed efficace, capace di valorizzare produzioni e<br />
servizi di qualità del nostro territorio.<br />
L’incontro con Gambero Rosso - leader<br />
editoriale e della formazione in<br />
Italia nel campo della cultura e del<br />
gusto - promosso dalla Sezione Industrie<br />
Alimentari di <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce, vuole essere<br />
l’occasione per fare il punto sull’attuale<br />
momento storico ed<br />
economico e cercare di focalizzare<br />
alcuni obiettivi da perseguire<br />
nel medio periodo, grazie<br />
al confronto con chi ha acquisito<br />
anni di esperienza sul<br />
campo.<br />
Carlo Ottaviano, direttore esecutivo editoriale Gambero<br />
Rosso e Marco Sabellico, coordinatore nazionale della<br />
Guida “Vini d’Italia”, infatti, hanno reso vivace l’incontro<br />
illustrando quali, secondo loro, dovrebbero essere le<br />
strategie più importanti per rendere il nostro territorio<br />
ancora più attrattivo e di qualità.<br />
“Occorre avviare con urgenza piani integrati tra i settori<br />
del turismo, dell’enogastronomia e della promozione –<br />
ha affermato Piernicola Leone de Castris, presidente Sezione<br />
Industrie Alimentari - per sostenere il nostro Salento<br />
e portarlo all’attenzione internazionale, con i suoi<br />
prodotti di straordinario gusto, eleganza<br />
ma anche sapore e, soprattutto, qualità.<br />
L’obiettivo da perseguire, pertanto, è<br />
quello di ottimizzare ogni occasione per<br />
incrementare la nostra competitività<br />
sui mercati domestici ed esteri. È necessario<br />
confrontarsi e comprendere<br />
come gli altri sistemi mondiali guardano<br />
al Salento, al fine di rivalutare<br />
l’unicità delle tradizioni, valorizzare<br />
le produzioni enogastronomiche e,<br />
di conseguenza, favorire l’attrattività<br />
territoriale. Il Salento appare<br />
tutt’oggi al di fuori delle<br />
116 Notiziario Industriale
SEZIONE INDUSTRIE ALIMENTARI<br />
principali direttrici di<br />
traffico turistico ed<br />
economico. Chi scopre<br />
la nostra terra, però,<br />
non può più fare a<br />
meno di tornarvi. Il problema è quello di far arrivare i turisti<br />
nel nostro territorio”. Ecco che la sinergia con la comunicazione<br />
sia a livello locale che internazionale<br />
appare prioritaria per la valorizzazione di una terra dall’inestimabile<br />
valore. In quest’ottica occorre potenziare<br />
ogni occasione che porti alla ribalta il nostro territorio<br />
come luogo di eccellenza. Mi piace ricordare, in proposito,<br />
- ha aggiunto Leone de Castris - il film ‘Mine vaganti’<br />
del regista Ferzan Ozpetek, realizzato anche con il<br />
contributo della Regione Puglia, che sta regalando nei<br />
cinema del mondo un’immagine straordinaria del nostro<br />
Salento. E che sta richiamando tantissimi turisti”.<br />
Dobbiamo, allora, è emerso nel corso del dibattito, insieme,<br />
attrezzarci per ottimizzare tali occasioni, sviluppando<br />
la cultura dell’accoglienza, anche attraverso una<br />
adeguata formazione degli addetti ai lavori. Per quanto<br />
concerne il comparto turistico, inoltre, occorre investire<br />
per superare il concetto della stagionalità a favore di un<br />
Salento aperto tutto l’anno. Per far ciò è necessario<br />
creare una partnership pubblico - privato tra istituzioni<br />
ed imprese del turismo, dell’agroalimentare, della comunicazione,<br />
del sistema moda, del manifatturiero, della<br />
cultura e dello spettacolo, per creare un prodotto turistico<br />
di qualità fruibile 360 giorni all’anno ed a tutto<br />
tondo.<br />
Senza una azione condivisa, infatti, il nostro territorio<br />
rischia di rimanere isolato. Comunicare il nostro immenso<br />
patrimonio turistico e culturale, del barocco, dell’arte,<br />
della gastronomia, delle masserie, dei castelli,<br />
delle oasi, delle tradizioni costituisce al tempo stesso<br />
un obiettivo fondamentale e la chiave di volta per cercare<br />
di reagire ad una crisi che sembra non abbandonarci<br />
e della quale, forse, vivremo gli effetti per qualche<br />
anno.<br />
Comunicare e promuovere i prodotti locali e il turismo è<br />
un impegno da realizzare anche con l’intervento di strutture<br />
come “Gambero Rosso”, che, attraverso tanti mezzi<br />
di comunicazione - periodici, libri, guide, SKY, web e mobile<br />
- può diffondere e amplificare la conoscenza della<br />
cucina salentina e far scoprire nuove realtà sulle quali<br />
puntare.<br />
Gabriele Petrachi<br />
È necessario comprendere<br />
come gli altri sistemi<br />
mondiali guardano<br />
al Salento, per agire<br />
sulle giuste leve<br />
di attrattività territoriale<br />
Notiziario Industriale<br />
117
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
La sentenza della Corte Costituzione n. 119<br />
del 26 marzo 2010 mette in crisi le imprese<br />
del settore fotovoltaico e di energia alternativa<br />
Energia: senza regole è caos<br />
di Antonio Mengoli*<br />
Antonio Mengoli<br />
La Legge Regionale n.<br />
31/2008, al fine di promuovere<br />
la riduzione<br />
della immissione in atmosfera<br />
di sostanze incidenti<br />
sulle alterazioni<br />
climatiche indotte dalle<br />
produzioni industriali,<br />
autorizzava la Giunta<br />
regionale a stipulare<br />
accordi nei quali, a<br />
compensazione di riduzioni<br />
programmate<br />
delle emissioni da<br />
parte degli operatori<br />
industriali, fosse previsto il rilascio di autorizzazioni<br />
per l’installazione e l’esercizio di impianti di produzione<br />
di energia da fonti rinnovabili, ovvero altre misure<br />
di riequilibrio ambientale.<br />
In particolare l’art. 3 prevedeva che per gli impianti<br />
di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili<br />
fino a un MWe, fatte salve le norme in materia<br />
di valutazione di impatto ambientale e di valutazione<br />
di incidenza, si applicava la disciplina della<br />
denuncia di inizio attività (DIA).<br />
A seguito del ricorso promosso dal Presidente del<br />
Consiglio dei ministri, la Corte Costituzionale ha dichiarato<br />
l’illegittimità dell’art.2, commi 1, 2 e 3 e<br />
dell’art.3, commi 1 e 2 della L.R. N.31/2008.<br />
Con la sentenza della Corte Costituzionale n.<br />
119/2010 si profila oggi un caos legislativo con una<br />
conseguente gravissima crisi economica ed occupazionale<br />
del Settore dei costruttori di impianti e delle<br />
attività ad esso connesse.<br />
Le imprese, infatti, dopo aver superato un iter burocratico<br />
rigido, che prevedeva il passaggio attraverso<br />
vari enti - Comune, Provincia, Regione, Enel –<br />
hanno avviato i lavori per la realizzazione degli impianti<br />
fotovoltaici o di energia alternativa. Hanno<br />
assunto il personale, acquistato materiali e/o attrezzature<br />
(pannelli, strutture, cabine di<br />
trasformazione, cavi, ecc), investito decine<br />
e decine di milioni di euro.<br />
Alla luce della citata sentenza, tutto questo<br />
impegno e questo lavoro sono stati<br />
inutili: migliaia di lavoratori occupati saranno<br />
licenziati e le aziende che hanno investito<br />
tempo, denaro e competenze<br />
professionali saranno messe in ginocchio.<br />
Ai primi di aprile, si è svolto, presso <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce, un incontro con gli associati<br />
del settore, per individuare insieme<br />
le azioni da intraprendere, per non pregiudicare<br />
la già critica situazione economica<br />
del comparto.<br />
Nel contempo, l’avvocatura regionale ha inviato all’Associazione<br />
Nazionale Comuni Italiani una nota<br />
con un primo commento ed alcune considerazioni<br />
Il susseguirsi di norme<br />
che dovrebbero<br />
legiferare sul settore<br />
energetico e che invece<br />
si contraddicono l’una<br />
con l’altra, rendono<br />
vani gli investimenti<br />
delle imprese<br />
120 Notiziario Industriale
SEZIONE COSTRUTTORI DI IMPIANTI ED ENERGIA<br />
sulle conseguenze della citata sentenza<br />
della Corte Costituzionale. La nota regionale<br />
è, ad avviso di Anci Puglia, sostanzialmente<br />
condivisibile, tant’è che ha<br />
chiesto alla Regione un incontro per un<br />
esame complessivo delle procedure autorizzative<br />
in materia di energie alternative,<br />
al fine di non vanificare le iniziative di<br />
tanti comuni in materia di risparmio energetico<br />
e di produzione di energia da impianti<br />
fotovoltaici a partire dal pronto<br />
utilizzo delle risorse della misura 2.4 del<br />
P.O. già assegnate alle Aree Vaste.<br />
*Presidente Sezione Impianti<br />
ed Energia <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
REALTÀ AZIENDALI SALENTINE S’INCONTRANO<br />
Nell’ambito dell’attività della Sezione Costruttori d’Impianti ed Energia, programmata<br />
per l’anno in corso, si è svolta il 3 marzo la visita aziendale presso l’Antica<br />
Azienda Agricola Vitivinicola dei Conti Leone de Castris.<br />
Gli associati della Sezione hanno potuto visitare la Cantina e conoscere, nei dettagli,<br />
la produzione dei famosi vini. Successivamente hanno potuto “gustare” i ricordi<br />
dell’antica azienda Leone De Castris, attraverso la visita del Museo del Vino, recentemente<br />
allestito ed inaugurato. La struttura che si sviluppa all’interno dell’azienda<br />
su una superficie di circa 600 metri quadrati ha proposto ai suoi visitatori un unico<br />
ed affascinante percorso storico-culturale incentrato sulle tappe fondamentali della<br />
storia della cantina del vino in Puglia. Attraverso foto, vecchie bottiglie e attrezzi<br />
agricoli d’epoca, gli associati della Sezione Costruttori di Impianti ed Energia hanno<br />
potuto ripercorrere i tre secoli di storia aziendale. La visita si è poi conclusa con la<br />
degustazione dei vini. In particolare, è stato degustato il neonato spumante Donna<br />
Lisetta di negro amaro e malvasia nera. (T.M.)<br />
Notiziario Industriale<br />
121
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
Focus sull’innovazione dei sistemi di valutazione<br />
aziendale adottati dal settore del credito<br />
Confronto su impresa e credito<br />
Per affrontare e superare l’attuale situazione di incertezza<br />
che investe le imprese, caratterizzata dall’alternarsi<br />
di momenti di crisi e segnali di ripresa<br />
economica, occorre valorizzare e comunicare all’esterno<br />
la propria capacità di “fare impresa”.<br />
La Sezione Terziario Avanzato di <strong>Confindustria</strong> Lecce ha<br />
approfondito questa particolare tematica con un seminario<br />
che si è tenuto nel mese di gennaio su: “Evoluzione<br />
dei sistemi di valutazione delle aziende da parte<br />
del settore creditizio”.<br />
Il presidente della Sezione Terziario Avanzato di <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce, Sebastiano Schito, nel suo intervento,<br />
ha affermato l’importanza di rendere trasparente e affidabile<br />
la comunicazione sul livello di attenzione dell’azienda<br />
alla sostenibilità finanziaria dei propri impegni<br />
e sulla capacità di innovare, in modo tale da affrontare<br />
serenamente anche il processo di assegnazione del rating<br />
secondo i dettami di Basilea 2.<br />
Il seminario è stato organizzato in collaborazione con<br />
IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità), che, con<br />
il proprio Organismo di certificazione denominato CSQ,<br />
ha sviluppato uno studio sui contenuti dell’Accordo di<br />
Basilea 2, con lo scopo di creare una specifica tecnica,<br />
sulla quale ogni organizzazione possa orientarsi per assicurare<br />
l’affidabilità dell’approccio al rating del proprio<br />
sistema aziendale. Il risultato è un modello certificabile<br />
di gestione, controllo e comunicazione dei dati economici-finanziari,<br />
denominato BIRBO, che da un lato,<br />
aiuta l’impresa a governare le informazioni e dall’altro,<br />
garantisce maggiormente chi deve concedere il credito<br />
o una garanzia. Per andare incontro alle esigenze delle<br />
diverse parti che operano nel sistema finanziario,<br />
IMQ/CSQ vuole contribuire a facilitare i rapporti dell’ambiente<br />
bancario con le imprese e migliorare la capacità<br />
competitiva dell’imprenditoria italiana.<br />
Nel corso dell’evento sono state così illustrate le metodologie<br />
per migliorare il rapporto banca/impresa, mediante<br />
procedure di pianificazione finanziaria e controllo<br />
dei flussi di tesoreria per un’efficiente ed efficace gestione<br />
dei capitali acquisiti dall’impresa.<br />
Carlo Macculi, vicepresidente AISCRIS, ha presentato<br />
l’Osservatorio dell’Innovazione e dello Sviluppo del Sud<br />
Est, nato lo scorso anno, grazie ad una convenzione con<br />
<strong>Confindustria</strong> Lecce: ”In questa sede, alla luce dell’importanza<br />
che il credito ha per l’impresa e sulla base<br />
delle esperienze delle iniziative attivate da AISCRIS in<br />
altre regioni italiane, evidenzierò come si è dato credito<br />
al “ futuro dell’impresa” con un finanziamento chirografario<br />
a tasso variabile. Tutto questo grazie ad una<br />
valutazione fatta dagli istituti di credito ed integrata<br />
da una relazione tecnica, da parte di esperti AISCRIS, relativa<br />
ai fattori immateriali e ai beni intangibili. Tale<br />
relazione quantifica la brevettabilità sui mercati internazionali<br />
di riferimento e la capacità organizzativa dell’impresa<br />
di sostenere il progetto di innovazione da<br />
finanziare, utilizzando alcuni elementi del pentacolo<br />
dell’innovazione di AISCRIS (cfr N° della rivista gen –<br />
apr. 2009)”.<br />
A chiudere gli interventi, Riccardo Caggia di Banca Popolare<br />
Pugliese, il quale ha sottolineato l’importanza di<br />
migliorare il rapporto banche/imprese. In tale ottica,<br />
Caggia ha illustrato come dovrebbe essere gestito l’approccio<br />
con le banche e, soprattutto, in quale modo le<br />
imprese dovrebbero comunicare con i propri istituti di<br />
riferimento.<br />
Il seminario è stato organizzato in collaborazione<br />
con IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità)
SEZIONE TERZIARIO AVANZATO<br />
Le nuove frontiere per la tutela patrimoniale<br />
e il passaggio generazionale<br />
Il Trust, questo sconosciuto<br />
Illustrare alle imprese ed ai professionisti alcune delle molteplici opportunità offerte dall’istituto del<br />
Trust, in materia di salvaguardia del patrimonio e, al tempo stesso, prefigurare i vantaggi derivanti dal<br />
suo utilizzo in occasione del passaggio generazionale e della successione in azienda, sono gli obiettivi<br />
di un seminario svoltosi in <strong>Confindustria</strong> Lecce, in collaborazione con l’Unione Giovani Dottori Commercialisti.<br />
Dopo i saluti di Piero Montinari, presidente <strong>Confindustria</strong> Lecce e di Renzo<br />
Lazzari, presidente Unione Giovani Dottori Commercialisti, sono intervenuti:<br />
Sebastiano Schito, presidente Sezione Terziario Avanzato; Marco Carone,<br />
avvocato, dottore commercialista, e Massimo Anglana, notaio in<br />
Lecce.<br />
Pubblichiamo in proposito una sintesi dell’intervento del dottor Carone.<br />
di Marco Carone*<br />
Marco Carone<br />
Se consegnassimo<br />
un bisturi ad un<br />
serial killer, ci<br />
aspetteremmo che<br />
questi ne faccia un uso<br />
diverso da quello che<br />
potrebbe farne un chirurgo.<br />
Nessuno di noi,<br />
tuttavia, pensa immediatamente<br />
al bisturi come ad un’arma letale, ma piuttosto<br />
come ad uno strumento medico. Analogamente,<br />
se è innegabile che gli usi distorti del trust popolino le<br />
cronache finanziarie e giudiziarie, sarebbe d’altra parte<br />
un errore trarne la conclusione che il trust sia esclusivamente<br />
uno strumento elusivo delle pretese del fisco o<br />
delle ragioni dei creditori.<br />
Il trust è oggi sotto i riflettori, in Italia, perché una comunità<br />
di giudici, accademici e pratici del diritto ha dimostrato<br />
che esso è lo strumento appropriato per<br />
colmare alcune fondamentali lacune del nostro ordinamento<br />
giuridico: è questo il motivo del suo successo.<br />
Supponiamo, ad esempio, che fallisca un’impresa proprietaria<br />
di un complesso immobiliare concesso in locazione<br />
a numerosi conduttori. Fra questi, quelli che<br />
abbiano versato all’impresa un deposito cauzionale di<br />
cui intendano chiedere la restituzione al termine del pe-<br />
Notiziario Industriale<br />
123
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
COS’È<br />
Nella Convenzione dell’Aja viene definito<br />
trust “un rapporto giuridico istituito da<br />
una persona, il disponente – con atto tra<br />
vivi o mortis causa – qualora dei beni<br />
siano posti sotto il controllo di un trustee<br />
nell’interesse di un beneficiario o per un<br />
fine determinato”.<br />
I beni in trust, risultando “segregati”,<br />
presentano il vantaggio di non essere “aggredibili”.<br />
riodo di locazione, saranno costretti ad insinuarsi al<br />
passivo fallimentare, con scarse chances di recuperare<br />
gli importi versati in quanto questi ultimi si sono ormai<br />
“confusi” con il patrimonio del fallito.<br />
Ricorrendo al trust, è possibile evitare questo effetto: è<br />
possibile, cioè, “segregare” la porzione del patrimonio<br />
della società locatrice corrispondente ai depositi cauzionali,<br />
sottraendola alle pretese degli altri creditori<br />
della stessa società.<br />
I trust permettono, infatti, ad un soggetto (detto settlor<br />
o disponente) di affidare la proprietà e la gestione<br />
di un dato bene ad un altro soggetto (detto trustee) affinché<br />
questi, nell’interesse di coloro che il disponente<br />
indica come suoi beneficiari, ne faccia un determinato<br />
utilizzo.<br />
Sicché, per tornare al nostro esempio, sarebbe sufficiente<br />
che la società affidasse la proprietà e la gestione<br />
dei depositi cauzionali ad un altro soggetto (un trustee,<br />
che di norma è una “trust company”), il quale provvederà<br />
a restituire questi importi ai conduttori (beneficiari)<br />
alla scadenza del contratto, sempre che questi<br />
risultino adempienti alle proprie obbligazioni: i depositi<br />
cauzionali non si confonderanno, in questo modo, né<br />
con il patrimonio del locatore-disponente, né con<br />
quello del trustee.<br />
Innumerevoli le possibili applicazioni<br />
dell’istituto: si pensi all’affidamento<br />
delle azioni di una holding di controllo<br />
di un gruppo societario ad<br />
un trustee per gestire una successione<br />
generazionale o una<br />
ristrutturazione industriale; al<br />
versamento ad un trustee di<br />
parte del corrispettivo per<br />
l’acquisto di una partecipazione<br />
societaria, con l’obbligo<br />
- per quest’ultimo – di<br />
trasferirla al venditore se e<br />
nella misura in cui siano conseguite<br />
determinate performances<br />
aziendali entro un certo arco temporale dopo l’acquisizione;<br />
alla costituzione in trust delle azioni di una<br />
società al fine di conferire efficacia reale ad un patto<br />
parasociale; al trasferimento ad un trustee dell’asse ereditario,<br />
al fine di ripartirlo tra gli eredi secondo un determinato<br />
programma (sempre nel rispetto della quota<br />
di legittima).<br />
Un oculato utilizzo del trust può dischiudere, naturalmente,<br />
anche rilevanti opportunità fiscali, può consentire<br />
un’ottimale pianificazione successoria e può<br />
garantire una più stringente protezione del patrimonio<br />
dell’imprenditore. Tutto ciò, tuttavia, è possibile<br />
soltanto a condizione che l’operazione sia<br />
ispirata, in primis, alla realizzazione di<br />
un interesse, meritevole di tutela,<br />
che non potrebbe essere realizzato<br />
ricorrendo ad altri istituti previsti<br />
dal nostro ordinamento:<br />
come dire che il giurista, alle<br />
prese col bisturi del trust,<br />
debba sapere dove e come<br />
incidere.<br />
*Docente<br />
di diritto commerciale<br />
presso l’Università Bocconi<br />
124 Notiziario Industriale
SEZIONE TURISMO<br />
Le agevolazioni del POR per il turismo e i sistemi<br />
turistici locali al centro di un seminario, fortemente<br />
voluto dal presidente della Sezione Giovanni Serafino<br />
Per un turismo d’amare<br />
Da una serie di incontri con le imprese del settore turistico<br />
è emersa la necessità di approfondire, con<br />
l’ausilio di validi professionisti, alcuni aspetti riguardanti<br />
gli incentivi destinati alle imprese turistiche.<br />
Per favorire una maggiore conoscenza delle<br />
norme la Sezione Turismo di <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
ha promosso un seminario su Le agevolazioni<br />
del POR per il turismo e i sistemi turistici<br />
locali.<br />
“Ogni imprenditore – ha affermato Giovanni<br />
Serafino, Presidente Sezione Turismo– ha<br />
nel proprio Dna la tendenza a far crescere la<br />
propria azienda, per cui l’appeal che il Salento<br />
sta riscuotendo sempre più a livello<br />
nazionale ed internazionale, deve costituire<br />
un ulteriore stimolo per migliorare<br />
la qualità dei servizi offerti dalle nostre<br />
aziende, anche usufruendo della legislazione<br />
incentivante messa a disposizione<br />
dalla Regione”.<br />
L’incontro ha visto la partecipazione di<br />
esperti del settore e tecnici del mondo<br />
finanziario, ciascuno dei quali ha apportato<br />
un contributo fattivo al tema.<br />
Dopo i saluti del presidente Montinari,<br />
Stefania Mandurino, commissaria Apt, ha<br />
fornito i dati degli arrivi e delle presenze<br />
del settore, che, nonostante le aspettative<br />
non proprio rosee, in considerazione<br />
della crisi mondiale, hanno mostrato una<br />
certa vivacità del settore.<br />
La programmazione delle risorse tra pubblico<br />
e privato è stata l’oggetto dell’intervento<br />
di Antonio Cordella, referente tecnico<br />
rete pubblico-privata salentina per l’Università<br />
del Salento. Nel settore turistico, infatti, l’Università<br />
ha saputo recentemente assumere un ruolo<br />
di primo piano, mediante la costituzione del sistemi<br />
turistici locali e di prodotto.<br />
L’ingegnere Cordella, in proposito, ha spiegato come e<br />
quanto l’attività turistica nasce, cresce e si alimenta da<br />
e per il territorio, le sue tradizioni, il sistema ambientale,<br />
il sistema delle piccole e medie imprese e sempre di più<br />
la cultura.<br />
Per tali ragioni si è deciso di dare vita a quattro sistemi<br />
turistici locali: quello turistico-congressuale; quello<br />
Maria Marrocco<br />
e Giovanni Serafino<br />
Notiziario Industriale<br />
125
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
enogastronomico; quello dell’artigianato tipico e quello culturale, che si pongono come<br />
volano per il turismo di qualità avendo goduto della concertazione delle principali<br />
associazioni, in primis <strong>Confindustria</strong>.<br />
Particolare attenzione è stata rivolta alle caratteristiche tecniche dei nuovi<br />
finanziamenti a favore delle imprese turistiche di cui al titolo II e III del<br />
POR Puglia. Maria Marrocco, amministratore di Top Consulting, ha<br />
spiegato che, essendo il titolo II aperto dal 15 marzo, sono previste<br />
tre forme di agevolazioni a favore delle piccole e medie imprese<br />
turistiche già operative che intendono ammodernare,<br />
ampliare la struttura anche mediante la realizzazione di<br />
strutture turistiche connesse all’attività ricettiva principale,<br />
ovvero mediante il restauro o il recupero di antiche<br />
dimore.<br />
“Tali forme agevolative – ha affermato Maria Marrocco<br />
- consistono in un contributo in conto interessi<br />
(che abbatte il tasso di quasi 4 punti<br />
percentuali), a cui si aggiunge un fondo perduto<br />
per il 10% del totale del programma, nonché la<br />
possibilità di ricorrere a forme di garanzie innovative<br />
che possano migliorare il merito<br />
creditizio delle imprese richiedenti nei confronti<br />
del sistema bancario”.<br />
Il dibattito, poi, è stato concentrato tutto<br />
sul titolo III del regolamento 36, una<br />
sorta di PIA turismo, che prevede un<br />
contributo a fondo perduto rilevante per<br />
le medie imprese e per i consorzi di piccole<br />
e medie imprese, con un fatturato<br />
di almeno 8 milioni di euro.<br />
Questa norma in particolare ha destato<br />
qualche perplessità tra il folto pubblico<br />
in sala, considerato il tessuto imprenditoriale<br />
pugliese, storicamente restio a<br />
coagularsi su obiettivi strategici comuni.<br />
In proposito la dottoressa Marrocco<br />
ha sottolineato che non è più<br />
tempo di lamentarsi, ma occorre prendere<br />
atto che non si può più andare<br />
avanti da soli: “Il mercato turistico è sempre<br />
più complesso e necessita di aziende<br />
strutturate per confrontarsi in maniera adeguata<br />
coi competitor internazionali.<br />
Veder proliferare B&B nati solo per eludere le<br />
tasse, danneggia le imprese ed il territorio. La<br />
nostra terra ha bisogno di imprenditori veri che<br />
con coraggio e impegno, con slancio e passione,<br />
vogliono scommettere su questo “Salento<br />
d’amare”.<br />
126 Notiziario Industriale<br />
Particolare attenzione<br />
è stata rivolta alle<br />
caratteristiche tecniche<br />
dei nuovi finanziamenti<br />
a favore delle imprese<br />
turistiche di cui al titolo II<br />
e III del POR Puglia
GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI<br />
Truhn a Lecce per parlare delle opportunità<br />
di investimento in Usa<br />
I Giovani Imprenditori di Lecce hanno promosso, in maggio,<br />
un incontro con il console generale Usa per l’Italia Meridionale<br />
J. Patrick Truhn.<br />
L’appuntamento rientra nell’ambito della rassegna “I Giovani<br />
Imprenditori incontrano…” che ha visto i GI di <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce confrontarsi, dall’inizio del mandato<br />
di Vincenzo Portaccio, due anni fa, con<br />
personalità di spicco del panorama della comunicazione<br />
nazionale, del giornalismo, delle istituzioni<br />
bancarie, del sistema giudiziario.<br />
Il sistema economico americano è stato travolto,<br />
per primo, dalla crisi internazionale e, forse, per<br />
primo, riuscirà a cogliere i segnali della ripresa.<br />
L’incontro nasce, pertanto, dalla volontà dei Giovani<br />
di capire quali opportunità può offrire alle<br />
J. Patrick Truhn<br />
imprese salentine il grande mercato<br />
americano, nella consapevolezza dell’appeal che il nostro Paese ha sugli statunitensi.<br />
Dall’energia alle costruzioni, dall’abbigliamento all’agroalimentare,<br />
dalla meccanica al turismo, gli americani sono continuamente alla<br />
ricerca della qualità e di continue novità.<br />
Nuovo incarico<br />
per Vincenzo Portaccio<br />
Vincenzo Portaccio, presidente dei Giovani<br />
Imprenditori di <strong>Confindustria</strong> Lecce, è stato<br />
chiamato da Dario Polignano, presidente dei GI<br />
di Puglia, a ricoprire l’incarico di vicepresidente<br />
regionale, insieme al barese Vincenzo Carpentieri.<br />
Vincenzo Portaccio<br />
“Sono davvero contento di questo riconoscimento<br />
– ha detto Vincenzo Portaccio – che premia non tanto la persona,<br />
quanto gli sforzi, l’impegno ed il lavoro di un gruppo di giovani imprenditori<br />
salentini che credono molto nel lavoro d’impresa e cercano di trasferire<br />
la loro voglia di fare e di crescere al territorio”.<br />
Notiziario Industriale<br />
127
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE<br />
La manovra al centro delle riflessioni del Presidente<br />
della Piccola Industria di <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
nonché Vice Presidente regionale<br />
Tempo di bilanci,<br />
tempo di sviluppo<br />
di Vito Ruggieri Fazzi*<br />
Tempo di bilanci, e non solo per le piccole e medie imprese. Dopo<br />
che la crisi finanziaria esplosa alla fine del 2008 ha sconvolto l’economia<br />
globale, oggi, con i primi deboli segnali di ripresa, stiamo facendo<br />
i conti con un generale indebolimento del sistema produttivo e<br />
con una pesante instabilità dei mercati. Lo spettro di una nuova bolla<br />
finanziaria incombe su investitori, imprenditori, enti, cittadini.<br />
Persino la politica si è dovuta attrezzare per “raccogliere i<br />
cocci” di un periodo tra i più difficili dell’ultimo decennio.<br />
Lo Stato italiano, proprio a causa del pesante debito<br />
pubblico, ha dovuto, per così dire, tirare i remi in barca,<br />
con una manovra recante “misure urgenti per la stabilizzazione<br />
finanziaria e la competitività economica” con<br />
l’obiettivo di creare le condizioni per incrementare la<br />
propria credibilità internazionale.<br />
Sarebbe<br />
controproducente<br />
assistere ad una<br />
limitazione<br />
indiscriminata<br />
dei servizi da parte<br />
degli enti locali,<br />
che potrebbero<br />
tagliare spese<br />
prioritarie<br />
per i cittadini<br />
piuttosto<br />
che<br />
eliminare<br />
i costi<br />
della<br />
politica<br />
128 Notiziario Industriale
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA<br />
Vito Ruggieri Fazzi<br />
La crisi generalizzata mondiale non ha consentito al Pil<br />
italiano di crescere tanto da coprire adeguatamente la<br />
spesa pubblica corrente, ulteriormente cresciuta per l’urgenza<br />
di far fronte all’aumento esponenziale dei costi<br />
sociali della crisi: cassa integrazione ordinaria e straordinaria.<br />
In questo quadro si colloca la manovra correttiva emanata<br />
dal Governo di quasi 25 miliardi di euro in due anni. Una<br />
scelta obbligata necessaria per un riordino prioritario dei<br />
conti generali del Paese e che, specialmente nella parte “di<br />
rigore e tagli”, appare condivisibile.<br />
L’intervento, per la prima volta, non agisce sul fronte<br />
della leva fiscale, che avrebbe potuto compromettere<br />
sia la stabilità del mondo produttivo già vessato dalla<br />
crisi, sia la capacità di spesa dei cittadini, portando ad<br />
una restrizione dei consumi, ma si pone l’obiettivo di<br />
intervenire sulla spesa pubblica al fine di favorire quello<br />
snellimento e quella sburocratizzazione più volte invocate<br />
da <strong>Confindustria</strong>.<br />
Positivo è dunque l’approccio utilizzato anche se sarebbe<br />
stato necessario provvedere a tagli più incisivi e<br />
ponderati piuttosto che puramente lineari.<br />
Sarebbe, infatti, assolutamente controproducente assistere<br />
ad una limitazione indiscriminata dei servizi da<br />
parte degli enti locali, i quali, vedendosi ridurre le risorse,<br />
potrebbero decidere di tagliare spese prioritarie<br />
per i cittadini e per le imprese, piuttosto che eliminare<br />
quelle cosiddette improduttive. Avremmo preferito di<br />
conseguenza che la manovra intervenisse maggiormente<br />
sulla riduzione dei costi della politica e clientelari invece<br />
che correre il rischio di trovare minori investimenti<br />
in servizi e infrastrutture. Provvedimenti questi ultimi<br />
che, oltre a penalizzare la qualità della vita dei cittadini,<br />
porterebbero ad un ulteriore detrimento della condizione<br />
delle piccole e medie imprese italiane.<br />
Qualche appunto merita, anche, la parte dedicata allo<br />
sviluppo, poiché, di fatto, la manovra non prevede misure<br />
destinate alla crescita dell’economia. Le imprese,<br />
soprattutto quelle piccole, si aspettavano qualcosa di<br />
più.<br />
Un aspetto positivo della manovra è la previsione di<br />
vantaggi fiscali, amministrativi e finanziari per le imprese<br />
che aderiscono alle cosiddette “Reti”, oltre alla<br />
possibilità di stipulare accordi e convenzioni con l’Abi<br />
(come quello che proroga la moratoria sui debiti).<br />
Piuttosto deboli e poco significativi sembrano invece<br />
gli interventi strutturali che incidono sui meccanismi di<br />
determinazione della spesa. Aspetto che è stato evidenziato<br />
dalla Presidente di <strong>Confindustria</strong>, Emma Marcegaglia,<br />
la quale ha avanzato una serie di proposte –<br />
racchiuse nel documento “Italia 2015” - per consentire<br />
uno sviluppo moderno del Paese. Tutte misure sulle quali<br />
occorre chiamare il Governo a scelte tempestive che<br />
diano risultati certi, forieri di sviluppo e di crescita<br />
competitiva per il sistema produttivo nazionale.<br />
Nella giusta direzione, così come affermato da Vincenzo<br />
Boccia, presidente del Comitato Piccola Industria di<br />
<strong>Confindustria</strong>, vanno infine le misure per la libertà d’impresa<br />
che contribuiranno non poco a ridurre i vincoli<br />
per dare avvio all’attività imprenditoriale. Uno snellimento<br />
auspicato e necessario per consentire alle nostre<br />
imprese di competere ad armi pari con i loro competitor<br />
internazionali.<br />
*Presidente Comitato Piccola Industria <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
RIFORME URGENTI<br />
PER FARE IMPRESA<br />
“L’iniziativa del Governo rivolta a favorire la libertà<br />
d’impresa, con la drastica semplificazione delle<br />
norme per le piccole e medie imprese e per la ricerca,<br />
è di grande interesse e potrebbe costituire un<br />
valido aiuto per far ripartire la crescita nel nostro<br />
Paese”. Così il presidente della Piccola Industria di<br />
<strong>Confindustria</strong>, Vincenzo Boccia, nel commentare<br />
l’intenzione del Governo di modificare l’articolo 41<br />
della Costituzione, con la conseguente sospensione<br />
per due – tre anni delle autorizzazioni per le piccole<br />
e medie imprese, per la ricerca e le attività artigiane.<br />
E’ necessario, però, ribadisce Boccia, che tali misure<br />
siano adottate con la massima urgenza per consentire<br />
alle imprese italiane di reagire ed uscire più forti<br />
e competitive dalla crisi.<br />
Notiziario Industriale<br />
129
I SERVIZI<br />
Siglato un accordo per offrire un servizio di prima<br />
risposta alle imprese associate su tematiche finanziarie<br />
Crisi, <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
al fianco delle imprese<br />
La crisi finanziaria ha modificato repentinamente le<br />
prassi consolidate negli scorsi decenni nel rapporto<br />
banca-impresa e ha interrotto la trasformazione del<br />
processo di credito avviata con Basilea 2.<br />
Le imprese sono disorientate perché sono cambiate le<br />
procedure abituali e non sono chiari i nuovi criteri di<br />
valutazione; le banche dal canto loro devono valutare,<br />
molto più attentamente rispetto al passato, la capacità<br />
di sopravvivenza dell’impresa.<br />
Alle imprese servono ora sia una “struttura” finanziaria<br />
sia una “cultura” finanziaria, che richiedono da un lato,<br />
un aumento dei mezzi propri, e dall’altro, una pianificazione<br />
e un monitoraggio della dimensione finanziaria<br />
del business. <strong>Confindustria</strong> Lecce, consapevole del momento<br />
delicato in cui versano le<br />
imprese, ha siglato un accordo con società di consulenza,<br />
allo scopo di aiutare le aziende ad affrontare nel<br />
modo più adeguato le loro problematiche di natura finanziaria.<br />
Le società di consulenza, saranno a disposizione delle<br />
imprese interessate per appuntamenti personalizzati,<br />
durante i quali fornire un servizio di prima risposta sulle<br />
questioni di maggiore interesse: Basilea 2, analisi situazione<br />
finanziaria dell’impresa, istruttoria pratiche di<br />
finanziamento anche con ricorso ai consorzi di garanzia<br />
privati e statali, accesso a fondi di incentivazione pubblici,<br />
ecc..<br />
Gli imprenditori associati potranno scegliere, autonomamente,<br />
in base alle proprie esigenze, la società di<br />
consulenza con cui fissare il primo<br />
130<br />
Notiziario Industriale
CREDITO E FINANZA<br />
incontro, che si svolgerà presso la sede dell’Associazione<br />
e non comporterà alcun onere.<br />
Il salto culturale richiesto alle imprese e il relativo supporto<br />
di cui esse hanno bisogno deve risolvere le eventuali<br />
carenze di struttura e di cultura finanziaria<br />
dell’impresa, sia per individuare una soluzione stabile<br />
delle difficoltà attuali, sia per rendere l’impresa più autonoma<br />
nell’evoluzione futura dei rapporti con le banche,<br />
ed evitare il ripetersi di incomprensioni e situazioni<br />
conflittuali nel rapporto di credito.<br />
Cosimo Marra<br />
Ufficio Economico, Credito e Finanza <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
creditoefinanza@confindustrialecce.it<br />
Gli imprenditori associati<br />
potranno scegliere, in base<br />
alle proprie esigenze, la<br />
società di consulenza<br />
con cui fissare l’incontro,<br />
presso l’Associazione;<br />
non comporterà<br />
alcun onere<br />
PREVINDUSTRIA<br />
Previdenza e Assistenza per gli Imprenditori<br />
Previndustria S.p.A., una Società partecipata pariteticamente da <strong>Confindustria</strong> e Allianz, è nata nel<br />
1975 con l’obiettivo di progettare e realizzare soluzioni assicurative innovative, in grado di rispondere<br />
alle esigenze previdenziali, di risparmio e di protezione della salute degli imprenditori, dei loro familiari<br />
e del personale dirigente delle aziende associate.<br />
<strong>Confindustria</strong> e Allianz condividono l’attività di studio, realizzazione e promozione dei prodotti assicurativi;<br />
Previndustria offre, avvalendosi della sua rete di professionisti, consulenza normativa e fiscale<br />
e assistenza all’imprenditore nella scelta dei prodotti più adeguati ai reali bisogni degli<br />
imprenditori.<br />
L’offerta di Previndustria si articola in tre aree di interesse:<br />
· Area Previdenza: il piano previdenziale “Idea Pensione”<br />
· Area Salute: il piano sanitario “Idea Salute”<br />
· Area Protezione: coperture Infortuni; coperture vita caso morte e morte ed invalidità permanente;<br />
coperture Long Term Care<br />
Si tratta di un vero e proprio sistema<br />
integrato di coperture che garantiscono<br />
la tutela completa dell’imprenditore<br />
e dei suoi familiari; in<br />
ogni caso, ciascuno dei prodotti proposti<br />
può essere scelto singolarmente.<br />
Previndustria propone inoltre un’offerta<br />
esclusiva per i dirigenti delle<br />
aziende iscritte, con due polizze<br />
complete che rispondono perfettamente<br />
a quanto previsto dal contratto<br />
collettivo nazionale dei<br />
dirigenti delle aziende industriali.<br />
Per ulteriori informazioni, contattare<br />
Angelo Costantini, Responsabile<br />
Ufficio Relazioni sindacali, allo<br />
0832457836, o via email: relazioni<br />
sindacali@confindustrialecce.it<br />
Notiziario Industriale 131
I SERVIZI<br />
L’alternanza scuola – lavoro offre agli studenti la possibilità<br />
di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro.<br />
L’esperienza di due allieve del Liceo Capece<br />
presso <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
L’impresa si apre alla scuola<br />
Sono passati quasi due anni da quando abbiamo iniziato<br />
una delle esperienze che ci hanno arricchito<br />
e responsabilizzato maggiormente: l’alternanza<br />
scuola - lavoro. Il progetto, che coinvolge gli alunni<br />
dell’indirizzo Linguistico Brocca del Liceo Capece di Maglie,<br />
offre agli studenti l’opportunità di immergersi nel<br />
campo lavorativo e di acquisire capacità utili per una<br />
carriera futura.<br />
Questo avviene attraverso incontri che si svolgono una<br />
volta la settimana presso le aziende che hanno dato alla<br />
scuola la propria disponibilità ad ospitare gli alunni.<br />
Valentina Sanapo e Giada Dima (in piedi)<br />
con la tutor Maria Rosaria Polo<br />
Durante questi incontri i ragazzi possono osservare direttamente<br />
le modalità con cui si svolgono le diverse<br />
mansioni all’interno di un’azienda e collaborare, se richiesto.<br />
Per qualunque problema o esigenza i ragazzi<br />
possono rivolgersi al tutor scolastico, nel nostro caso,<br />
la professoressa Jacqueline De Giorgi, docente di conversazione<br />
francese. Oltre agli incontri in azienda sono<br />
previste anche alcune ore di apprendimento a scuola<br />
grazie ai tutor aziendali, che illustrano agli studenti in<br />
modo chiaro e specifico i concetti di marketing e comunicazione.<br />
Molti imprenditori ci hanno spiegato<br />
anche cosa vuol dire lavorare in proprio, con passione e,<br />
soprattutto, rischiando in prima persona.<br />
La nostra esperienza lavorativa presso <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce è stata sin dall’inizio coinvolgente ed interessante:<br />
durante i primi incontri ci siamo potute ambientare<br />
e abbiamo avuto modo di conoscere delle persone<br />
tanto preparate ed efficienti quanto gentili e disponibili,<br />
come la nostra tutor, dottoressa Maria Rosaria Polo.<br />
Le attività che abbiamo svolto in azienda sono molteplici<br />
e vanno dalla realizzazione delle rassegne stampa<br />
alla creazione di schemi per progetti di varia natura<br />
(formazione, comunicazione, finanza, contabilità). è<br />
stato particolarmente interessante partecipare alla organizzazione<br />
di eventi, seminari e, soprattutto, conferenze<br />
stampa. Lavorando costantemente a contatto con<br />
il personale di <strong>Confindustria</strong> Lecce sempre pronto ad<br />
aiutarci, abbiamo maturato nuove competenze e, allo<br />
stesso tempo, abbiamo acquisito un maggiore senso di<br />
responsabilità rispetto a quello che si otterrebbe con<br />
una formazione esclusivamente scolastica.<br />
Ci avviamo a concludere questo significativo percorso<br />
con la stessa serenità con cui lo abbiamo iniziato, consapevoli<br />
di aver arricchito la nostra personalità ed ampliato<br />
la sfera delle nostre conoscenze. Con un pizzico<br />
di rammarico, perché il tempo è volato. Vogliamo ringraziare<br />
la nostra scuola per averci offerto questa possibilità<br />
e <strong>Confindustria</strong> Lecce per averci aperto le porte<br />
del mondo del lavoro, prima a noi sconosciuto.<br />
Valentina Sanapo e Giada Dima<br />
Liceo Capece - Maglie<br />
Il percorso è stato avviato<br />
sia in <strong>Confindustria</strong> Lecce,<br />
sia presso imprese<br />
associate,<br />
per dare la possibilità<br />
alle scuole partner<br />
di arricchire la propria<br />
offerta formativa<br />
132 Notiziario Industriale
SCUOLA & FORMAZIONE<br />
Luiss e <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
a caccia di talenti<br />
Continua il grande successo degli incontri tra la popolazione<br />
studentesca della Provincia di Lecce e<br />
l’’Università LUISS Guido Carli, in collaborazione con<br />
<strong>Confindustria</strong> Lecce.<br />
In una sala gremita di studenti, docenti e genitori,<br />
i referenti della Luiss hanno illustrato l’offerta formativa<br />
dell’Università di sistema, fornendo soprattutto<br />
i dati circa i tempi di impiego post laurea. Uno<br />
a sette è il rapporto docenti/studenti; 0, 1% il tasso<br />
medio di abbandono degli studenti LUISS contro una<br />
media nazionale del 18%; 3, 3 anni il tempo medio<br />
di laurea (Corsi di Laurea Triennale); 86% i laureati<br />
che trovano lavoro entro sei mesi dalla laurea. Lo<br />
scorso anno, per l’iscrizione ai corsi di Laurea triennale<br />
e magistrale a ciclo unico della LUISS sono state<br />
ben 418 (11% sul totale) le domande di ammissione<br />
presentate dalle aspiranti matricole pugliesi. Attualmente,<br />
gli studenti pugliesi iscritti all’Ateneo<br />
capitolino sono 752 (10, 6% sul totale).<br />
L’obiettivo di questi incontri è quello di reclutare i<br />
migliori talenti su tutto il territorio nazionale, valorizzando<br />
l’eccellenza di un modello che, per la qualità<br />
della didattica e dell’ambiente studentesco e il<br />
forte collegamento con il mondo del lavoro, forma<br />
La prova di ammissione ai Corsi di Laurea Triennale<br />
e a Ciclo unico per l’a.a. 2010-2011 si è tenuta, in<br />
contemporanea in tutta Italia, il 14 aprile 2010 a<br />
Roma e in molte altre città italiane, tra cui Lecce –<br />
presso il Liceo Palmieri - per agevolare gli studenti<br />
a svolgere la prova stessa nella propria regione di residenza.<br />
È possibile sostenere la prova di accesso<br />
anche in settembre.<br />
Per ulteriori informazioni:<br />
www.luiss.it/ammissione/prova/.<br />
Vincenzo Portaccio, presidente del Gruppo Giovani<br />
Imprenditori di <strong>Confindustria</strong> Lecce ha introdotto<br />
l’incontro<br />
con cultura d’impresa e vocazione internazionale<br />
“classe dirigente” per il Paese.<br />
L’evento, introdotto da Vincenzo Portaccio, presidente<br />
Gruppo Giovani Imprenditori di <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce, ha visto gli interventi di Paola Gozzuti, Relazioni<br />
Associative LUISS; Paola Fersini, docente di<br />
Matematica finanziaria della Facoltà di Economia e<br />
di Alberto Loco, studente leccese presso la LUISS,<br />
iscritto al terzo anno della Facoltà di Scienze Politiche.<br />
Notiziario Industriale<br />
133
I SERVIZI<br />
Spazio fondimpresa<br />
IL CONTO FORMAZIONE<br />
Le aziende che aderiscono a Fondimpresa hanno la possibilità<br />
di formare gratuitamente il proprio personale o<br />
avvalendosi delle risorse messe a disposizione dal Conto<br />
di Sistema, attraverso i Bandi periodici, o, anche, utilizzando<br />
le risorse accumulate nel proprio Conto Formazione.<br />
Fondimpresa, infatti, accantona nel conto individuale<br />
di ciascuna azienda aderente, una quota pari al 70% del<br />
contributo obbligatorio dello 0, 30% sulle retribuzioni<br />
dei propri dipendenti, versato al Fondo tramite l’Inps.<br />
Le risorse finanziarie che affluiscono nel “Conto Formazione”<br />
sono a completa disposizione dell’azienda titolare,<br />
che può utilizzarle per fare formazione ai propri<br />
dipendenti nei tempi e con le modalità che ritiene più<br />
opportune, sulla base di Piani formativi condivisi dalle<br />
rappresentanze delle parti sociali.<br />
Le risorse del “Conto Formazione” possono finanziare<br />
fino ai due terzi della spesa complessiva di ciascun<br />
Piano formativo, mentre il restante terzo resta a carico<br />
dell’impresa titolare e può essere coperto con la spesa<br />
sostenuta per i propri dipendenti in relazione alle ore di<br />
partecipazione alle attività di formazione.<br />
È bene sapere, però, che il Nuovo Regolamento del<br />
Fondo, prevede il passaggio da 4 a 2 anni della durata<br />
del periodo nel quale le risorse trasferite dall’Inps<br />
per ciascuna azienda aderente, rimangono a<br />
disposizione esclusiva della medesima nel rispettivo<br />
Conto Formazione.<br />
IL prossimo 31 dicembre, infatti, scade il termine fissato<br />
dal regolamento del Fondo per utilizzare le somme<br />
relative agli anni 2004, 2005 e 2006 non utilizzate dall’azienda.<br />
Perché tali risorse non vadano perdute, l’impresa<br />
deve avviare entro il 31 dicembre 2010 piani formativi<br />
finanziati con il proprio Conto Formazione.<br />
134 Notiziario Industriale
SCUOLA & FORMAZIONE<br />
Le opportunità<br />
del Conto Formazione<br />
Flavia Trifance, Maria Pia Arborea e Sebastiano Schito<br />
La formazione, oggi più che mai, rappresenta la chiave di volta per rendere le imprese competitive sui mercati<br />
internazionali.<br />
Fondimpresa, il Fondo interprofessionale per la formazione continua costituito da <strong>Confindustria</strong>, CGIL – CISL e<br />
UIL, offre la possibilità, a costo zero, di realizzare formazione continua per i dipendenti.<br />
Al fine di approfondire tali tematiche e segnalare alle imprese iscritte la scadenza del 31 dicembre 2010, data<br />
entro la quale occorre utilizzare le somme accantonate nel conto formazione relative agli anni 2004, 2005 e 2006,<br />
<strong>Confindustria</strong> Lecce, insieme all’ATI Spegea e ad OBR Puglia, ha organizzato un seminario gratuito per il 21<br />
MAGGIO.<br />
Hanno relazionato Flavia Trifance, responsabile Ufficio Formazione <strong>Confindustria</strong> Lecce e Maria Pia Arborea,<br />
OBR Puglia. L’introduzione di Sebastiano Schito, presidente sezione Terziario Avanzato.<br />
Aderendo a Fondimpresa ogni impresa ha l’opportunità di:<br />
- utilizzare i fondi maturati per presentare piani formativi aziendali (CONTO FOR-<br />
MAZIONE);<br />
- partecipare a Bandi pubblici annuali tramite cui accedere alle<br />
risorse del “CONTO DI SISTEMA”;<br />
- usufruire del voucher formativo, tramite cui disporre di formazione<br />
per i propri dipendenti presso Enti di formazione qualificati<br />
e scelta dalla stessa azienda.<br />
Notiziario Industriale<br />
135
I SERVIZI<br />
Spazio fondimpresa<br />
PRIMA DI TUTTO, REGISTRARSI<br />
Per ricevere da Fondimpresa i codici per l’accesso al<br />
servizio informatico, che consente la presentazione<br />
e la gestione di un Piano formativo da finanziare con<br />
l’importo accantonato sul proprio “Conto Formazione”,<br />
l’azienda aderente deve registrarsi all’indirizzo<br />
http://pf.fondimpresa.it, seguire il link “Registrazione”<br />
e scegliere la voce “Responsabile aziendale”.<br />
I corsi attivati dal 1° gennaio al 31 maggio:<br />
AREA AMMINISTRAZIONE<br />
E CONTROLLO DI GESTIONE<br />
“Il Budget e il controllo di gestione delle piccole<br />
e medie imprese”<br />
Il corso si è proposto di mettere a disposizione dei partecipanti<br />
strumenti pratici ed immediatamente applicabili<br />
di controllo della gestione aziendale sia a livello<br />
consuntivo che nella sua tipica evoluzione budgetaria.<br />
AREA COMPETENZE DI BASE<br />
- “Inglese” (elementary)<br />
Obiettivo principale del corso è stato quello di trasferire<br />
ai partecipanti, con un approccio interattivo, competenze<br />
linguistiche di base che consentissero di comunicare<br />
in lingua inglese in situazioni di vita quotidiane e<br />
professionali. Docente di madre-lingua inglese.<br />
Costituito il comitato<br />
paritetico territoriale<br />
Si è costituito in febbraio presso <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce, il Comitato Paritetico Territoriale per l’approvazione<br />
di piani<br />
formativi predisposti<br />
da aziende prive di<br />
rappresentanza sindacale<br />
al proprio interno,<br />
recependo il Protocollo<br />
d’Intesa <strong>Confindustria</strong><br />
–Cgil, Cisl e Uil del<br />
febbraio 2008.<br />
Fondimpresa, il Fondo<br />
interprofessionale per<br />
la formazione continua<br />
costituito pariteticamente tra <strong>Confindustria</strong><br />
e Sindacati, richiede che i piani formativi gratuiti<br />
presentati dalle aziende siano approvati e<br />
condivisi da entrambe le parti, a garanzia dell’efficacia<br />
e della corretta impostazione dei<br />
piani, oltre che a tutela degli interessi dei lavoratori.<br />
Tale commissione ha l’obiettivo di contribuire<br />
anche a snellire i tempi dell’approvazione dei<br />
piani formativi: infatti, entro dieci giorni dalla<br />
ricezione dei programmi,<br />
la Commissione<br />
si dovrà riunire e deliberare<br />
sugli stessi.<br />
<strong>Confindustria</strong> Lecce ha<br />
designato quali componenti<br />
pro tempore:<br />
Elisabetta Salvati, (nella<br />
foto) consigliere delegato<br />
alla Formazione;<br />
Flavia Trifance, responsabile<br />
area Formazione<br />
e Istruzione;<br />
Angelo Costantini, responsabile<br />
Relazioni Industriali.<br />
Le organizzazione sindacali<br />
hanno nominato:<br />
Daniela Campobasso –<br />
Cgil;<br />
Antonio Zippo – Cisl;<br />
Salvatore Florio – Uil.<br />
136 Notiziario Industriale
SCUOLA & FORMAZIONE<br />
completo ed esaustivo degli accorgimenti che ogni addetto<br />
ai lavori ha il dovere di conoscere, a seguito degli<br />
ultimi aggiornamenti della normativa.<br />
Per ulteriori informazioni su Fondimpresa: Ufficio Formazione<br />
<strong>Confindustria</strong> Lecce, Tel. 0832-313478, e-mail:<br />
formazione@confindustrialecce.it<br />
Flavia Trifance<br />
Ufficio Lavoro, Formazione, Istruzione <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
formazione@confindustrialecce.it<br />
CORSO GRATUITO DI FORMAZIONE<br />
PER ULTRACINQUANTENNI<br />
AREA PRIVACY E SICUREZZA<br />
- “Gestione del Sistema qualità<br />
(norme UNI EN ISO 9001)<br />
Il corso si è proposto di creare degli esperti che fossero<br />
in grado di introdurre nelle aziende, sia di produzione<br />
che di servizi, le logiche della qualità rendendo possibile<br />
una pronta risposta ai continui mutamenti dei mercati<br />
e ottenendo un sostanziale vantaggio competitivo<br />
per mezzo della certificazione.<br />
AREA AMBIENTE ED ENERGIA<br />
- “Efficienza energetica degli edifici” corso base<br />
Il corso base, dal tema CASA + EFFICIENZA ENERGETICA<br />
DEGLI EDIFICI, si è proposto di trasmettere ai partecipanti<br />
i principi di una costruzione a basso consumo<br />
energetico: fondamenti di fisica applicata e isolamento<br />
termico, materiali e costruzioni, impiantistica.<br />
Alla fine del corso, la cui frequenza è propedeutica per<br />
frequentare il corso avanzato, è stato rilasciato un attestato<br />
di partecipazione.<br />
- “Efficienza energetica degli edifici” corso avanzato<br />
Il corso avanzato, ha approfondito diversi argomenti del<br />
settore, come la fisica tecnica in riferimento all’umidità,<br />
le prestazioni dei diversi materiali per l’edilizia, le tecniche<br />
delle costruzioni, le tecniche di misurazioni e la<br />
ventilazione controllata nell’edilizia abitativa. Il corso<br />
si è chiuso con una esercitazione pratica.<br />
Ed ancora sono stati attivati, su richiesta specifica di<br />
singole aziende, i corsi:<br />
- LOGISTICA DI BASE<br />
- PIANO PRODUZIONE DELLE SCORTE<br />
- PIANIFICAZIONE AZIENDALE INTEGRATA<br />
Nell’ambito del Progetto EFESTO, finanziato da Fondimpresa,<br />
sono stati realizzati due Seminari in tema di<br />
Sicurezza. Nello specifico:<br />
“La Direttiva ATEX e i rischi legati alle atmosfere esplosive”<br />
e “La redazione del Documento sulla Sicurezza.<br />
Metodologie di analisi e valutazione dei rischi”.<br />
I Seminari, rivolti a tecnici e responsabili di industrie<br />
molitorie, alimentari, del legno e arredo, industrie meccaniche,<br />
chimiche ma anche a consulenti, responsabili<br />
di ispezione e certificazione, hanno fornito un quadro<br />
Sono aperte le iscrizioni, fino al 7 luglio, per il corso<br />
gratuito di formazione per ultracinquantenni dal titolo<br />
“IL SEGRETARIO”, promosso da IES - Istituto<br />
per l’Economia del Salento - società di servizi di<br />
<strong>Confindustria</strong> Lecce ed Opra Formazione. Il corso è<br />
approvato dalla Provincia di Lecce e cofinanziato da<br />
Ministero del Lavoro, Comunità Europea e Regione<br />
Puglia.<br />
Il percorso permetterà la formazione di una figura<br />
professionale in grado di coadiuvare il management<br />
aziendale, attraverso l’utilizzo di competenze organizzative<br />
e gestionali, oltre che relazionali e manageriali.<br />
“Il segretario” sarà in grado di relazionarsi in<br />
maniera professionale con clienti, banche, poste,<br />
fornitori, consulenti, colleghi e superiori. Imparerà<br />
a gestire gli appuntamenti e le riunioni di lavoro<br />
oltre ad organizzare viaggi di lavoro. Saprà gestire<br />
il tempo e organizzare la propria attività in modo da<br />
svolgere il lavoro con efficienza, efficacia e professionalità.<br />
Destinatari del presente progetto sono 18 disoccupati<br />
ultracinquantenni (età compresa fra 50 e 65<br />
anni) che, al momento della iscrizione al corso e per<br />
tutta la durata dello stesso, siano disoccupati, residenti<br />
in Puglia, non beneficiari di alcun sostegno al<br />
reddito e/o pensione. Non dovranno beneficiare, altresì,<br />
di altri interventi di politica attiva.<br />
Il corso avrà una durata di 300 ore complessive di<br />
cui 100 ore di teoria, 80 di pratica e 120 di stage<br />
presso uffici di aziende private e uffici pubblici dei<br />
comuni.<br />
I moduli didattici comprendono: strategie di comunicazione,<br />
comportamento organizzativo, organizzazione<br />
aziendale, tecniche di segreteria,<br />
informatica di base e inglese di base.<br />
Ogni allievo riceverà un’indennità oraria di frequenza<br />
pari a cinque euro.<br />
Per accedere al corso è necessario inviare entro il 07<br />
luglio 2010 il modulo di adesione presente su<br />
www.opraformazione.it presso la sede operativa dell’Associazione<br />
Opra Formazione in via Umbria s.n. o<br />
via fax al 0832 216021.<br />
Notiziario Industriale<br />
137
L’INTERVENTO<br />
Negli ultimi anni abbiamo assistito<br />
ad una crescita della collaborazione<br />
tra imprese e scienza chimica<br />
Chimica laboratorio di vita<br />
di Diego Favale*<br />
Sin dagli anni ‘80 la “Società<br />
Chimica di Milano” pose l’accento<br />
sulla necessità di interazione<br />
tra industria e scienza<br />
chimica.<br />
Effettivamente, in questi ultimi<br />
anni, abbiamo assistito ad un<br />
vertiginoso aumento della collaborazione<br />
tra chimica ed imprese.<br />
Sempre più spesso queste ultime<br />
hanno fatto ricorso all’ausilio di<br />
chimici per la risoluzione dei loro<br />
problemi di produzione, di smaltimento<br />
di rifiuti, di applicazione<br />
della copiosa normativa ambientale.<br />
Oltre ad un ruolo economico e<br />
scientifico, la scienza chimica<br />
svolge un ruolo sociale e formativo.<br />
Diego Favale<br />
Riguardo al primo occorre ricordare<br />
che, con lo sviluppo delle<br />
tecniche e applicazioni derivate, la scienza chimica ha<br />
contribuito ad incrementare le produzioni agricole, sintetizzare<br />
farmaci sempre più efficaci, realizzare prodotti<br />
di largo consumo.<br />
Grazie al chimico l’industria della moda, con la creazione<br />
di nuove fibre e colori, si è sviluppata.<br />
Troviamo il chimico in tutti i processi di disinquinamento<br />
ambientale e di decontaminazione e caratterizzazione<br />
dei siti inquinati, nella gestione degli impianti<br />
di depurazione, caratterizzazione dei rifiuti, analisi delle<br />
emissioni, certificazioni energetiche degli edifici.<br />
Ogni giorno vengono sfornati milioni di risultati analitici<br />
a scopo di accertamento diagnostico oltre che merceologico.<br />
Oltre ad un ruolo<br />
economico<br />
e scientifico,<br />
la scienza<br />
chimica svolge<br />
un ruolo<br />
sociale<br />
e formativo<br />
138 Notiziario Industriale
L’INTERVENTO<br />
Elenco delle attività professionali del Chimico<br />
Gli interventi vanno dalla progettazione di impianti alle perizie, alle analisi chimiche, al controllo<br />
della qualità, alla chimica forense. In particolare il chimico effettua:<br />
• analisi chimiche e fisiche a qualunque scopo destinate;<br />
• progettazione e collaudo di industrie chimiche e alimentari, impianti di depurazione, ecc.;<br />
• perizie e valutazione danni;<br />
• consulenze nelle produzioni industriali e merceologiche;<br />
• inventari di impianti industriali;<br />
• perizie in sedi giudiziarie e stragiudiziarie nei settori dell’ecologia, igiene industriale, sicurezza del<br />
lavoro, frodi e sofisticazioni;<br />
• rilascio di certificato di non pericolosità per navi;<br />
• impiego gas tossici;<br />
• certificati di prevenzione incendi;<br />
• certificazione energetica degli edifici.<br />
È ovvio che la chimica va gestita con professionalità e<br />
senso etico per ottenere il miglioramento della qualità<br />
della vita, nel rispetto della natura e dei suoi abitanti,<br />
e conseguentemente realizzare una crescita sostenibile.<br />
Ponendo attenzione ai sistemi produttivi e alle necessità<br />
delle popolazioni e dell’ambiente, individua gli<br />
agenti nocivi nell’acqua, nel suolo, nell’aria; proponendo<br />
e gestendo i rimedi, tutela in tal modo la salute.<br />
Per ciò che attiene lo sviluppo tecnologico, il chimico<br />
opera nell’impresa partecipando alla sua organizzazione<br />
tecnica e produttiva, innovando e realizzando i progetti<br />
in risposta al mercato ed alla sostenibilità ambientale.<br />
Collaborando col mondo economico, produttivo e commerciale,<br />
contribuisce alla corretta applicazione del progresso<br />
tecnologico, assicura la qualità delle produzioni,<br />
favorisce il miglioramento delle condizioni di sicurezza<br />
sul lavoro, adotta e sviluppa i sistemi di certificazione<br />
della qualità e salvaguardia ambientale.<br />
Chiamato ad accertare ed individuare responsabilità nei<br />
procedimenti civili e penali, opera con competenza e<br />
deontologia.<br />
Tutta questa attività è garantita dall’iscrizione al proprio<br />
Ordine Professionale, ente pubblico, non economico,<br />
istituito con leggi dello Stato per regolamentare le professioni<br />
intellettuali il cui esercizio coinvolge interessi<br />
e utilità generali.<br />
*Presidente Ordine dei Chimici di Lecce e Brindisi<br />
AMBIENTE, SVILUPPO, RISORSE:<br />
IL RUOLO DELLA CHIMICA<br />
E DEL CHIMICO<br />
CONVEGNO NAZIONALE DEI CHIMICI<br />
In collaborazione con:<br />
Università del Salento e <strong>Confindustria</strong> Lecce<br />
Sezione Ambiente<br />
Arthotel & Park Lecce - Via Giorgio De Chirico,<br />
73100 Lecce - 16 e 17 settembre 2010<br />
Giovedì 16 settembre<br />
REACH (Regolamento per la Registrazione, Valutazione<br />
e autorizzazione delle sostanze<br />
Venerdì 17 settembre<br />
LA GESTIONE DEI RIFIUTI E CRITICITÀ APPLICATIVE<br />
Il programma definitivo sarà pubblicato sul sito del<br />
CNC e trasmesso a tutti gli Ordini<br />
L’iscrizione è gratuita ma obbligatoria.<br />
Segreteria Scientifica<br />
ORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DI<br />
LECCE E BRINDISI Via Capitano Ritucci, 41<br />
73100 Lecce - Tel: 0832/342661 fax: 0832/3469<strong>96</strong><br />
e-mail: ordine.lecce@chimici.org<br />
Notiziario Industriale<br />
139
STRUTTURE COLLEGATE<br />
Presso la suggestiva cornice del castello<br />
di Acaya il Convegno del CPT di Lecce<br />
Obblighi di committenti<br />
e imprese nei cantieri edili<br />
Sicurezza nei cantieri edili e miglioramento della salute<br />
nei luoghi di lavoro è il tema trattato nell’ incontro<br />
tenutosi lo scorso 9 aprile presso il<br />
suggestivo Castello di Acaya.<br />
L’evento, che ha avuto una notevole affluenza è stato<br />
pensato ed organizzato dal CPT (Comitato Paritetico<br />
Territoriale) della Provincia di Lecce,<br />
che, dal 1998 è gestito pariteticamente dalla<br />
Sezione Costruttori Edili Ance di <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce e dalle organizzazioni sindacali<br />
FENEAL-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL, al fine<br />
di promuovere, accrescere e diffondere nelle<br />
aziende, sui cantieri, tra i tecnici e lavoratori<br />
la cultura della sicurezza sul lavoro.<br />
Nel 2008 è entrato in vigore il Testo Unico<br />
per il miglioramento della salute e della sicurezza<br />
nei luoghi di lavoro (D.Lgs n. 8/2008), che, con<br />
il relativo decreto integrativo e correttivo (D.Lgs<br />
106/09), nel rispetto della legge delega 123/07, oltre<br />
a rivedere inesattezze formali e sostanziali, introduce<br />
alcune modifiche rilevanti per i cantieri temporanei e<br />
mobili.<br />
“Il seminario – ha detto Valentino<br />
Nicolì, presidente<br />
del Cpt di Lecce - ha avuto<br />
l’intento di fare il punto<br />
Valentino Nicolì e, in basso,<br />
una suggestiva veduta<br />
del Castello di Acaya.<br />
Nella pagina seguente,<br />
un momento del seminario<br />
140<br />
Notiziario Industriale
COMITATO PARITETICO TERRITORIALE<br />
della situazione in merito ai principali obblighi del committente<br />
e dei datori di lavoro, con particolare attenzione<br />
alle novità introdotte dal Titolo IV relativo ai<br />
‘Cantieri temporanei e mobili’ e della stima dei costi<br />
della sicurezza”.<br />
Al convegno hanno partecipato anche gli studenti delle<br />
V classi dell’istituto tecnico per geometri “G.Galilei” di<br />
Lecce, che, in questo modo, hanno avuto la possibilità<br />
di approcciare il problema della sicurezza sul lavoro e<br />
della legalità sin dalla scuola. La formazione alla cultura<br />
della sicurezza è infatti importantissima, poiché sia<br />
Valentino Nicolì, Giulia Cazzella, Alessio Colella, Francesca Ferrocci<br />
Uno strumento<br />
di prevenzione è dato<br />
dal controllo sanitario<br />
dei lavoratori<br />
da parte di un medico<br />
competente<br />
L’ INAIL tiene conto<br />
degli incidenti ‘fatturati’<br />
ma ne esistono moltissimi<br />
che non emergono<br />
e che colpiscono<br />
i lavoratori nero”<br />
che diventino imprenditori, sia dipendenti è importante<br />
che i giovani acquisiscano la mentalità della legalità e<br />
della sicurezza per il proprio futuro professionale.<br />
”Far percepire agli studenti – ha aggiunto il presidente<br />
CPT - che la sicurezza sul lavoro non è un peso, ma è un<br />
valore aggiunto, che va tutelato nell’attività, tanto variabile<br />
del cantiere edile, è di prima importanza, perché<br />
gli incidenti sul lavoro non possono essere contrastati<br />
solo sul piano normativo ma è necessaria, altresì, la fattiva<br />
partecipazione dei<br />
diretti interessati, oltre<br />
che degli enti locali,<br />
compresa la regione Puglia”.<br />
A questo proposito è intervenuto,<br />
Alessio Colella<br />
- vice presidente<br />
CPT Lecce – che ha sottolineato<br />
l’impegno del<br />
CPT per la diffusione<br />
della cultura della sicurezza<br />
che deve essere<br />
considerata, patrimonio<br />
della società. ”Gli infortuni<br />
sono in diminuzione<br />
ma comunque<br />
troppo alti: l’ INAIL<br />
tiene conto degli incidenti<br />
‘fatturati’ ma ne<br />
esistono moltissimi che<br />
non emergono e che<br />
colpiscono i lavoratori<br />
in nero”. Pertanto la sicurezza<br />
non deve essere<br />
soltanto un fatto tecnico,<br />
ma è soprattutto un fenomeno sociale che va analizzato<br />
tenendo conto di diversi punti di vista.<br />
Giovanni De Filippis – direttore Dipartimento di prevenzione<br />
dell’ASL Lecce – ha invece affrontato l’argomento<br />
della prevenzione, con particolare riferimento ai<br />
rischi ed alle patologie che è possibile contrarre sul<br />
posto di lavoro e che spesso non comportano la morte<br />
dell’individuo ma la sua inabilità all’attività lavorativa.<br />
“L’istituto assicuratore, spesso, non ammette la relazione<br />
tra patologia e lavoro, non riconoscendo così il<br />
diritto ad un’ indennità”.<br />
Uno strumento di prevenzione è dato dal controllo sanitario<br />
dei lavoratori, da parte di un medico competente,<br />
che è previsto a diversi livelli e in base al tipo di<br />
lavoro, che avendo un ruolo socialmente rilevante, ha il<br />
dovere di un continuo aggiornamento.<br />
L’aspetto tecnico della manifestazione è stato curato<br />
dall’ingegnere Francesca Ferrocci, della quale riportiamo<br />
un commento.<br />
Notiziario Industriale 141
STRUTTURE COLLEGATE<br />
Novità legislative per committenti<br />
e imprese dal TITOLO IV<br />
Il decreto legislativo n. 106/09, emanato lo scorso agosto, ha modificato<br />
ed integrato il D. Lgs. 81/08, noto come Testo Unico sulla<br />
sicurezza.<br />
Già da un primo riscontro era stato apprezzato l’intervento del legislatore<br />
volto a ridurre l’apparato sanzionatorio che, rispetto alla versione<br />
precedente, prevede una riduzione delle sanzioni amministrative<br />
e penali. Numerose inoltre le modifiche effettuate al fine di semplificare<br />
alcuni adempimenti di carattere formale (data certa, emanazione<br />
di procedure standardizzate anche per il settore edile, ecc).<br />
Tra le principali novità, in riferimento al Titolo IV, evidenziamo le modifiche<br />
effettuate in riferimento all’impresa affidataria: il legislatore<br />
ha chiarito nelle definizioni il concetto di impresa affidataria nel caso<br />
di consorzi tra imprese. Ha poi inserito all’art. <strong>96</strong> una previsione che<br />
rafforza il concetto, più volte espresso dall’ANCE, per cui il DUVRI è,<br />
sostanzialmente, la trasposizione del PSC in altri settori diversi dall’edilizia<br />
e pertanto la presenza del PSC e l’accettazione del POS costituiscono<br />
assolvimento all’obbligo di redazione del DUVRI, ed ora, anche<br />
dei costi legati ai rischi interferenti, ex art. 26 comma 5.<br />
La modifica riportata all’art. 97 comma 1 - obblighi del datore di lavoro<br />
dell’impresa affidataria – in cui il legislatore ha sostituito il concetto di<br />
vigilanza sulla sicurezza dei lavori da parte dell’impresa affidataria con<br />
il concetto di verifica delle condizioni di sicurezza, ha dei risvolti operativi<br />
importanti, pur non diminuendo il ruolo fondamentale della stessa<br />
impresa nella gestione della sicurezza dei lavori affidati.<br />
Sempre nello stesso articolo il legislatore ha previsto che l’impresa affidataria<br />
riconosca alle imprese esecutrici gli oneri della sicurezza senza<br />
alcun ribasso e che svolga i propri obblighi mediante lo stesso datore di<br />
lavoro, dirigenti e preposti in possesso di adeguata formazione.<br />
Permangono, comunque, alcune criticità che richiedono opportuni chiarimenti<br />
da parte delle amministrazioni competenti.<br />
Destano qualche perplessità le modifiche apportate all’allegato XV - Contenuti<br />
minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili- che<br />
introduce il principio secondo il quale “il coordinatore per la progettazione<br />
effettua l’analisi dei rischi presenti, con riferimento all’area e alla organizzazione<br />
del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze, ad esclusione<br />
di quelli specifici propri dell’attività dell’impresa”.<br />
Con l’attuale formulazione il piano di sicurezza e di coordinamento diventa<br />
uno strumento privo di quelle indicazioni operative atte ad individuare,<br />
sin dalla fase di progettazione dell’opera, le misure da adottare per prevenire<br />
i rischi connessi alla realizzazione dell’opera, con il conseguente risultato<br />
di abbassare notevolmente i livelli di tutela dei lavoratori impegnati.<br />
La modifica suddetta può incidere sulla stima dei costi per la sicurezza. Non<br />
tutti i costi verranno stimati poiché il coordinatore non analizzerà quelli relativi<br />
ai rischi specifici in quanto non evidenziati nel piano di sicurezza e<br />
di coordinamento. La conseguenza sarà che la quota parte di costi imputabili<br />
alle misure di sicurezza relative ai rischi specifici delle imprese (non presenti,<br />
come detto, nel PSC) potrà far parte dell’offerta e, quindi, potrà essere<br />
assoggettata a ribasso.<br />
Francesca Ferrocci<br />
Funzionario Area Sicurezza delle Costruzioni - Ance<br />
142 Notiziario Industriale
SCUOLA EDILE<br />
A colloquio con il nuovo presidente<br />
della Scuola Edile Massimiliano Dell’Anna<br />
Formare per crescere<br />
La Scuola è in partnership<br />
nel progetto di restauro<br />
del pavimento musivo<br />
della Cattedrale di<br />
Otranto, insieme<br />
al Ministero dei Beni<br />
Culturali, a diversi<br />
comuni e banche<br />
Massimiliano Dell’Anna, 40 anni, sposato, due figli,<br />
è stato eletto presidente della Scuola Edile di<br />
Lecce, dopo aver prestato il proprio impegno all’interno<br />
dello stesso ente, in qualità di consigliere durante<br />
la presidenza di Nicola Delle Donne.<br />
Lo abbiamo incontrato all’indomani della sigla dell’importante<br />
accordo con le associazioni di categoria albanesi,<br />
per la creazione di una sede della Scuola Edile a<br />
Tirana, che contribuirà a diffondere la cultura della formazione<br />
e della sicurezza nei paesi balcanici.<br />
In Italia – spiega Dell’Anna - siamo arrivati ad un livello<br />
davvero alto di attenzione nei confronti del problema<br />
della sicurezza e della formazione. Il nostro obiettivo è<br />
quello di esportare un modello da replicare per la crescita<br />
sociale ed economica di quei territori.<br />
Oltre a questa importante iniziativa, quali ulteriori<br />
attività porterà avanti la Scuola Edile di Lecce?<br />
“La Scuola Edile di Lecce è inserita nella rete Re.form.e.,<br />
un partenariato sulla formazione, che coinvolge nove<br />
paesi dell’UE, (Germania, Belgio, Spagna, Finlandia,<br />
Francia, Italia, Portogallo, Svezia e Svizzera). L’obiettivo<br />
di Re.form.e è quello di favorire la professionalizzazione<br />
di giovani, professionisti e formatori,<br />
principalmente nel campo del restauro del patrimonio<br />
architettonico e di nuova costruzione. La Scuola, poi,<br />
attraverso protocolli e convenzioni con Associazioni,<br />
Enti Locali (Comuni, Provincia di Lecce), Accademia<br />
delle Belle Arti e Università del Salento, ha realizzato<br />
decine di interventi di recupero e restauro di elementi<br />
architettonici della nostra provincia, contribuendo alla<br />
valorizzazione del patrimonio storico monumentale salentino.<br />
Già dallo scorso anno, in diverse edizioni, è partito il<br />
corso “16 ore prima di entrare in cantiere”, iniziativa<br />
realizzata per contrastare in modo efficace il lavoro irregolare.<br />
La Scuola ha poi avviato diversi corsi sui ponteggi,<br />
sul restauro, sulle volte, sul mosaico.<br />
Stiamo ultimando la formazione di 21 donne disoccupate<br />
come impiegate amministrative, che, alla fine del<br />
corso, avranno la possibilità (60%) di essere assunte a<br />
tempo indeterminato presso imprese del territorio, che<br />
riceveranno dalla Regione un contributo a fondo perduto<br />
di 14mila euro.<br />
La Scuola è in partnership nel progetto di restauro del<br />
pavimento musivo della Cattedrale di Otranto, insieme<br />
al Ministero dei Beni Culturali, a diversi comuni e banche.<br />
Abbiamo riconfermato l’esperienza del master “Constructionarium”,<br />
che si svolge presso la Construction<br />
Skills di Londra, il più importante ente di formazione<br />
edile inglese, perché permette ai corsisti di apprendere<br />
moltissimo sia dal punto di vista della professione, della<br />
lingua, che dell’esperienza. Con la possibilità per alcuni<br />
di rimanere a lavorare presso imprese londinesi”.<br />
Ci sono altri partenariati esteri?<br />
“Adesso siamo partner di due progetti importanti con il<br />
Ministero del Lavoro: uno in Svizzera a Zurigo e l’altro<br />
in Uruguay a Montevideo per la formazione degli italiani<br />
all’estero.<br />
Il mio primo impegno istituzionale è stato a Zurigo,<br />
dove abbiamo presentato il progetto di formazione sul<br />
restauro per gli italiani che risiedono all’estero. Essendo<br />
una città nuova, Zurigo non ha grandi opere da restaurare<br />
ma molti monumenti da manutenere.<br />
Notiziario Industriale<br />
143
STRUTTURE COLLEGATE<br />
Il mio lavoro si innesta<br />
su quello ottimo<br />
già svolto da<br />
Nicola Delle Donne.<br />
Ho ereditato uno<br />
strumento eccezionale<br />
che dal punto di vista<br />
dell’operatività<br />
è come una Ferrari<br />
Dopo un mese dalla mia elezione sono stato a Montevideo, per un altro<br />
corso sul restauro monumentale. È stata una bellissima esperienza da<br />
un duplice punto di vista: i monumenti uruguayani sono qualcosa di<br />
veramente bello e, poi, avere a che fare con italiani di quarta generazione<br />
che stentavano a parlare la nostra lingua ma che rivendicavano<br />
le proprie origini, è stato umanamente formativo. Siamo inoltre capofila<br />
per un altro progetto della Commissione Europea in Tunisia ed<br />
Egitto. L’obiettivo è la costruzione di un campus formativo mobile con<br />
produzione di energia e riciclaggio delle acque (aule, uffici e servizi, in<br />
container) per formare operatori di macchine a movimento terra”.<br />
Le ragioni di tanta affermazione della Scuola.<br />
“Il mio lavoro si innesta su quello ottimo già svolto da Nicola Delle<br />
Donne. Ho ereditato uno strumento eccezionale che dal punto di vista<br />
dell’operatività è come una Ferrari. Il personale è qualificato, preparato<br />
e disponibile; il direttore Tolomeo, oltre ad essere un eccellente professionista,<br />
ha qualità umane straordinarie, per cui è solo un piacere ed un<br />
onore guidare questa struttura. Per questo il mio impegno sarà tanto e<br />
spero all’altezza di quanto richiesto, perché occorre sempre crescere e<br />
migliorare. Il segreto è non accontentarsi mai: certo, lo stimolo più<br />
grande proviene dalle tantissime piccole, medie e grandi aziende che ci<br />
seguono, insieme ai loro lavoratori”.<br />
Avete avviato dei corsi anche presso la sede distaccata di Casarano?<br />
“La sede di Casarano è nata proprio per dare maggiore funzionalità alle nostre<br />
operazioni e per coprire l’intero territorio. Lì svolgiamo i medesimi<br />
corsi che si tengono a Lecce, agevolando l’utenza che si trova nel basso<br />
Salento. La sede è un po’ più piccola rispetto alla principale ma comunque<br />
allo stesso tempo molto funzionale”.<br />
Come sarà la Scuola Edile alla fine del suo mandato?<br />
“Mi piacerebbe vedere una Scuola Edile cresciuta in modo esponenziale,<br />
capofila di diversi progetti, come per esempio “ Leonardo” che si appresta<br />
a partire e che si occuperà di promuovere abilità e competenze per la formazione<br />
professionale. Progetti ambiziosi che possano portare non solo<br />
formazione ma anche benessere al territorio, perché se i lavoratori stanno<br />
bene sono anche le imprese ad avere ottimi riscontri.<br />
Come secondo punto mi auguro che i corsi possano raddoppiare o triplicare<br />
con altrettanti iscritti perché sarebbe il segnale di una notevole crescita<br />
economica per l’intero territorio”.<br />
Gabriele Petrachi<br />
DIFFONDERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA<br />
Presidente Dell’Anna, nonostante l’impegno della Scuola<br />
Edile, continuano gli incidenti sul lavoro, causati spesso<br />
anche da uno scarso utilizzo da parte dei lavoratori degli<br />
strumenti di sicurezza, pur forniti dalle imprese.<br />
144 Notiziario Industriale<br />
“È una nota dolente questa. Noi siamo impegnati a tutto tondo nella formazione,<br />
perché solo attraverso la conoscenza è possibile prevenire. Ed in<br />
questo lavoriamo anche in stretta sinergia con il Comitato Paritetico Territoriale<br />
per la prevenzione degli incidenti nei cantieri. Comunque di incidenti<br />
sul lavoro se ne parla sempre, anche quando non si tratta di cantieri.<br />
La Scuola, anche con il progetto 16 ore, sta facendo moltissimo per formare<br />
i lavoratori sulle problematiche della sicurezza e far capire anche come prevenire<br />
incidenti che potrebbero essere davvero banali, ma che senza la strumentazione<br />
idonea, purtroppo, talvolta, hanno conseguenze più gravi. Questo<br />
fa parte di un programma di diffusione della cultura della sicurezza che ci<br />
vede coinvolti nel sensibilizzare le imprese, perché è sempre meglio ‘prevenire<br />
che curare’. I corsi presso la Scuola hanno un tasso altissimo di frequenza<br />
e questo non può che renderci orgogliosi da un lato, ma dall’altro lato, siamo<br />
sempre attenti a migliorare i nostri servizi”.
FIDINDUSTRIA PUGLIA<br />
Presentate le opportunità finanziarie per le piccole<br />
e medie imprese messe a disposizione<br />
dal consorzio fidi di <strong>Confindustria</strong> Puglia<br />
A Lecce il road show<br />
di Fidindustria Puglia<br />
È giunto a Lecce il road show di Fidindustria Puglia,<br />
il consorzio fidi nato dalla fusione dei consorzi fidi<br />
di Puglia di matrice confindustriale, per la presentazione<br />
delle opportunità finanziarie messe a disposizione<br />
delle piccole e medie imprese del<br />
territorio. Dopo i saluti di Piero Montinari, presidente<br />
di <strong>Confindustria</strong> Lecce e di Giuseppe Leopizzi,<br />
vicepresidente di Fidindustria Puglia, Nicola Didonna,<br />
componente del cda e responsabile del Comitato<br />
Tecnico di Fidindustria Puglia ha illustrato<br />
alle aziende presenti le diverse forme di finanziamento,<br />
sia a breve che a medio e lungo periodo.<br />
«Il credito è un aspetto fondamentale e strategico per<br />
la sopravvivenza e la competitività delle imprese –<br />
ha affermato Piero Montinari, presidente di <strong>Confindustria</strong><br />
Lecce. Preoccupa il<br />
fatto che, con le regole<br />
di Basilea 2, ora<br />
che verranno caricati i bilanci 2009, i rating aziendali<br />
si deterioreranno fino ad arrivare a C, D. Rating C o D<br />
vuol dire che le banche si troveranno nelle condizioni<br />
di non poter erogare credito. Le nuove proposte di regole<br />
sul capitale (Basilea 3), inoltre, sembrano penalizzare<br />
ancor di più le banche italiane. Il costo del<br />
funding risulterebbe influenzato dall’introduzione di<br />
ulteriori vincoli sugli strumenti di raccolta, impattando<br />
già da oggi, sul credito bancario, con una restrizione<br />
dei flussi creditizi verso le imprese. Con la<br />
ripresa produttiva, di cui qualche segnale comincia<br />
già ad intravedersi, si porrà anche la questione dei<br />
cosiddetti crediti di fornitura. L’attuale momento storico,<br />
allora, richiede una forte sinergia tra imprese,<br />
banche e consorzi fidi, in modo da offrire alle imprese<br />
garanzie sufficienti per ottenere finanziamenti da<br />
parte degli istituti di credito e riprendere la<br />
normale attività economica».<br />
Notiziario Industriale<br />
145
STRUTTURE COLLEGATE<br />
Tra le proposte l’istituzione<br />
di un comitato provinciale<br />
per la gestione della crisi<br />
in grado di sostenere le imprese<br />
in difficoltà nel processo<br />
di risanamento<br />
Durante l’incontro sono state presentate le opportunità<br />
derivanti dai nuovi fondi stanziati dalla Regione Puglia.<br />
Fidindustria Puglia, infatti, è risultato assegnatario di<br />
contributi regionali per la dotazione di fondi rischi diretti<br />
al rafforzamento patrimoniale dei confidi, finalizzati<br />
alla concessione di garanzie, fino all’80% del<br />
finanziamento per operazioni di credito attivate dalle<br />
piccole e medie imprese associate (P.O. FESR 2007/2013<br />
– Asse VI Linea di Intervento 6.1 - Azione 6.1.6). Fidindustria,<br />
inoltre, è accreditato presso la Regione Puglia<br />
per gli “Aiuti agli investimenti alle piccole e medie<br />
imprese – Titolo II – PO 2007 – 2013 – Misura 6.1” che<br />
prevedono contributi in conto interessi relativi a finanziamenti<br />
erogati dal soggetto finanziatore e in conto<br />
impianti per operazioni di investimento in immobilizzazioni<br />
materiali e immateriali.<br />
Tra le proposte di Fidindustria Puglia anche l’istituzione<br />
di comitati provinciali per la gestione della crisi in<br />
grado di sostenere le imprese in difficoltà nel processo<br />
di risanamento. La proposta di Fidindustria Puglia, che<br />
ha già incontrato favorevoli adesioni avrebbe, quindi,<br />
come scopo mirato, quello di far emergere sin da subito<br />
le crisi aziendali così da aumentare le chance di successo<br />
dei piani di risanamento. «Le aziende in crisi ma<br />
ancora in grado di creare valore – ha commentato Giuseppe<br />
Leopizzi, vicepresidente di Fidindustria Puglia -<br />
devono essere adeguatamente sostenute e accompagnate<br />
nel processo di risanamento.<br />
È essenziale fornire risposte efficaci per evitare che le difficoltà,<br />
inizialmente gestibili, si deteriorino e degenerino<br />
in problemi insuperabili. La creazione di comitati di gestione<br />
della crisi potrebbe contribuire a creare un efficace<br />
sistema di allerta e prevenzione prima che le crisi<br />
divengano irreversibili anche nella considerazione degli<br />
attesi bilanci dell’esercizio 2009 quanto mai negativi in<br />
conseguenza dei disastri finanziari».<br />
RISPARMIA CON NOI!<br />
Il Consorzio Energetico Salentino aiuta gli imprenditori a contenere la<br />
spesa energetica aziendale. La sua forza è data dal numero delle imprese<br />
che credono nella possibilità di unirsi per avere maggiore forza<br />
contrattuale.<br />
Per maggiori informazioni: dott.ssa Antonella Cisternino<br />
Tel. 0832/392722 • e-mail: consorzioenergetico@hotmail.com<br />
146 Notiziario Industriale