le patologie oculari del boxer: studio retrospettivo - Università degli ...
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Ann. Fac. Medic. Vet. di Parma (Vol. XXVI, 2006) pag. 341 - pag. 358<br />
<strong>del</strong> Bulldog. Nonostante <strong>le</strong> origine tedesche il suo nome, ing<strong>le</strong>se, descrive in modo<br />
appropriato lo sti<strong>le</strong> di lotta di questa razza che utilizza molto <strong>le</strong> zampe anteriori ed è<br />
molto agi<strong>le</strong> su quel<strong>le</strong> posteriori.<br />
Agli inizi <strong>del</strong> ‘900 questa razza è stata definita da difesa e da utilità e gli<br />
al<strong>le</strong>vatori ne sfruttarono <strong>le</strong> doti fisiche e caratteriali per se<strong>le</strong>zionare un cane militare<br />
compatto e at<strong>le</strong>tico, da utilizzare nell’esercito e in polizia per la ricerca e il soccorso<br />
e come cane da difesa e obbedienza, anche se, con la fine <strong>del</strong>la guerra, l’al<strong>le</strong>vamento<br />
<strong>del</strong> Boxer venne orientato più sulla se<strong>le</strong>zione morfologica, proponendolo come cane<br />
da famiglia.<br />
La testa è l’e<strong>le</strong>mento caratteristico <strong>del</strong> Boxer, nobi<strong>le</strong>, mai pesante, né troppo<br />
<strong>le</strong>ggera, proporzionata al corpo, asciutta con cranio stretto e con poche rughe, solo<br />
quando è in attenzione. La lunghezza <strong>del</strong> naso sta al cranio nella proporzione di 1:2,<br />
la fronte presenta un <strong>le</strong>ggero solco, stop ben marcato e dorso <strong>del</strong> naso che termina sul<br />
tartufo nero, <strong>le</strong>ggermente rincagnato e con narici larghe. Le guance sono fortemente<br />
sviluppate, la dentatura è forte e con i denti il più possibi<strong>le</strong> allineati; <strong>le</strong> labbra comp<strong>le</strong>tano<br />
la forma <strong>del</strong> muso, quello superiore è spesso e riempie lo spazio vuoto determinato<br />
dal prognatismo ed è sostenuto dai canini superiori inseriti nella mascella larga,<br />
ben distanti l’uno dall’altro, e poggia sul labbro inferiore senza superarlo troppo per<br />
non farlo scomparire o troppo poco per non scoprire i denti <strong>del</strong>la mandibola.<br />
Gli occhi <strong>del</strong> Boxer sono di colore marrone scuro e di medie dimensioni, non<br />
devono essere né troppo piccoli, né sporgenti, ma devono esser inseriti profondamente.<br />
Lo sguardo deve esprimere energia e intelligenza, non deve apparire minaccioso<br />
o insidioso.<br />
Il Col<strong>le</strong>ge Americano <strong>degli</strong> Oftalmologi Veterinari riporta come <strong>patologie</strong><br />
<strong>oculari</strong> supposte di natura ereditaria nel Boxer: la distichiasi, l’ectropion, la distrofia<br />
cornea<strong>le</strong>, l’erosione cornea<strong>le</strong> recidivante e la cataratta (1).<br />
Questo <strong>studio</strong> si prefigge di riportare la nostra esperienza relativamente al<strong>le</strong><br />
<strong>patologie</strong> <strong>oculari</strong> riscontrate nei cani di razza Boxer presentatisi alla nostra attenzione<br />
per una visita specialistica.<br />
In particolar modo abbiamo cercato di evidenziare e differenziare <strong>le</strong> <strong>patologie</strong><br />
<strong>oculari</strong> di sospetta natura ereditaria da quel<strong>le</strong> definite di natura acquisita.<br />
Materiali e metodi<br />
In questo <strong>studio</strong> sono stati presi in considerazione 122 cani di razza Boxer<br />
sottoposti a visita oftalmologica per prob<strong>le</strong>mi <strong>oculari</strong>.<br />
Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad una visita oculistica comp<strong>le</strong>ta, per<br />
cui sono stati valutati la reazione di ammiccamento alla minaccia, i rif<strong>le</strong>ssi pupillari<br />
diretti e consensuali tramite transilluminatore di Finoff, la produzione lacrima<strong>le</strong><br />
(Schirmer tear test, Schering Plough Animal Health) e la pressione intraoculare mediante<br />
tonometria per applanazione con Tono-Pen ® VET, previa instillazione loca<strong>le</strong> di<br />
anestetico loca<strong>le</strong> a base di ossibuprocaina cloridrato (Novesina 0,4% collirio, Novartis).<br />
Inoltre è stato eseguito il test di colorazione con fluoresceina (Fluorescein steri<strong>le</strong><br />
strips, HS International).<br />
L’esame <strong>del</strong> segmento anteriore è stato effettuato mediante biomicroscopia<br />
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