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le patologie oculari del boxer: studio retrospettivo - Università degli ...

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Ann. Fac. Medic. Vet. di Parma (Vol. XXVI, 2006) pag. 341 - pag. 358<br />

<strong>le</strong> è stato trattato con amoxicillina e acido clavulanico per os (12,5 mg/kg BID per<br />

10 giorni), prednisone per os (1 mg/Kg a scalare per un tota<strong>le</strong> di 20 giorni) e tobramicina<br />

collirio sei volte al di. Il soggetto con <strong>le</strong>sione retrobulbare è stato sottoposto<br />

ad intervento chirurgico di drenaggio, in quanto in seguito all’esame ecografico è<br />

stata diagnosticata una forma ascessua<strong>le</strong>, in seguito è stato trattato con amoxicillina e<br />

acido clavulanico per os (12,5 mg/kg BID per 10 giorni).<br />

I cani sottoposti sia a terapia farmacologica sia chirurgica hanno presentato<br />

la comp<strong>le</strong>ta risoluzione <strong>del</strong> quadro clinico, discorso a parte meritano i due cani con<br />

ferita cornea<strong>le</strong> penetrante che hanno conservato la struttura anatomica <strong>del</strong>l’occhio,<br />

ma non la funzionalità. Un miglioramento significativo, ma non una guarigione definitiva,<br />

si è avuto nel cane interessato da KCS.<br />

Discussione e considerazioni conclusive<br />

Da questo lavoro emerge come il Boxer sia colpito in misura maggiore, anche<br />

se in modo non significativo, da <strong>patologie</strong> di tipo acquisito (51,1%) piuttosto che<br />

da <strong>patologie</strong> di tipo ereditario (48,9%). Le <strong>patologie</strong> più frequenti sono state osservate<br />

a carico <strong>del</strong> segmento anteriore <strong>del</strong>l’occhio (97,9%).<br />

In particolare, a carico <strong>del</strong>la cornea (33,9%), sono risultate essere erosione<br />

cornea<strong>le</strong> recidivante, distrofia cornea<strong>le</strong>, ferita cornea<strong>le</strong> penetrante; a carico <strong>del</strong><strong>le</strong><br />

palpebre (24,9%) distichiasi, ectropion ed entropion; a livello <strong>del</strong>la terza palpebra<br />

(13,9%) congiuntivite follicolare e <strong>del</strong>l’apparato lacrima<strong>le</strong> (8,9%) prolasso <strong>del</strong>la<br />

ghiandola <strong>del</strong>la terza palpebra.<br />

Per quanto riguarda l’età, possiamo evidenziare come <strong>le</strong> <strong>patologie</strong> <strong>oculari</strong><br />

colpiscano soggetti di età adulta (4,9 anni), infatti, pur non presentandosi direttamente<br />

alla nascita o nei primi anni di vita <strong>del</strong>l’anima<strong>le</strong>, molte <strong>patologie</strong> compaiono in fase<br />

avanzata, poiché la predisposizione al loro sviluppo può presentarsi in concomitanza<br />

con il raggiungimento <strong>del</strong>l’età adulta da parte <strong>del</strong>l’anima<strong>le</strong>.<br />

Per quanto riguarda il sesso si può notare come il numero dei maschi sia<br />

doppio rispetto a quello <strong>del</strong><strong>le</strong> femmine.<br />

Per quanto riguarda <strong>le</strong> varie <strong>patologie</strong> <strong>oculari</strong> riscontrate, <strong>le</strong> distichie sono<br />

ciglia anoma<strong>le</strong> che, di solito, fuoriescono dagli sbocchi <strong>del</strong><strong>le</strong> ghiando<strong>le</strong> di Meibomio<br />

ed i relativi follicoli piliferi sono localizzati sul margine palpebra<strong>le</strong> in prossimità o in<br />

corrispondenza <strong>del</strong>la base <strong>del</strong><strong>le</strong> ghiando<strong>le</strong> stesse. È una patologia che riconosce una<br />

predisposizione di razza, può essere mono o bilatera<strong>le</strong> e possono essere coinvolte sia<br />

la palpebra superiore sia quella inferiore. Spesso <strong>le</strong> distichie sono chiare e il muco può<br />

mascherare la loro presenza. Se sono morbide e non infastidiscono l’anima<strong>le</strong> possono<br />

non richiedere alcun trattamento. In caso contrario, se sono di maggiori dimensioni e<br />

spessore, possono provocare lacrimazione e b<strong>le</strong>farospasmo accompagnati o meno da<br />

<strong>le</strong>sioni corneali. Il trattamento più semplice consiste nella rimozione manua<strong>le</strong>, ma è<br />

una soluzione temporanea, mentre <strong>le</strong> terapie definitive consistono nell’e<strong>le</strong>ttrodepilazione<br />

e nella crioepilazione (8, 9, 12).<br />

L’ectropion consiste nella deviazione verso l’esterno <strong>del</strong> margine palpebra<strong>le</strong>,<br />

quando la palpebra inferiore non si trova in posizione corretta, si forma una sacca<br />

ed il liquido lacrima<strong>le</strong> non è in grado di svolgere la sua norma<strong>le</strong> funzione di pulizia,<br />

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