Tesi di Laurea

Università degli studi di Trieste
Facoltà di Economia
Tesi di Laurea in Gestione Finanziaria e Valutaria
IL BENCHMARK
E
I FONDI COMUNI
Laureanda:
Cristina Scussel
Relatore:
Prof. Giorgio Valentinuz
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COS’E’ IL BENCHMARK
LA NORMATIVA
GESTIONE ATTIVA E PASSIVA
DESCRIZIONE DEI FONDI ANALIZZATI
TIPOLOGIA DI FONDI
FONDI ANALIZZATI
I PRODOTTI DEI FONDI
PRODOTTI E SGR
L’ETF
NEGOZIAZIONE
CONDIZIONI DI AMMISSIONE
FUNZIONAMENTO E VANTAGGI
MODALITA’ D’IMPIEGO
I PUNTI DI FORZA
GLI ETF QUOTATI ALLA BORSA ITALIANA
ANALISI DEGLI INDICI BENCHMARK E DEI FONDI
ANALISI DELLA CORRELAZIONE TRA GLI INDICI DEGLI
ETF E DEI FONDI
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COS’E’ IL BENCHMARK
Il benchmark è un parametro oggettivo di riferimento che dal primo luglio 2000 si
trova nel prospetto informativo che accompagna l’offerta di un fondo comune di
investimento aperto.
Si tratta di un indice, o di una composizione di indici finanziari, che chiarisce al
risparmiatore quale è l’identità del prodotto offerto dal fondo e quale è la misura del rischio
di quel tipo di investimento.
Il benchmark serve in primo luogo a comunicare al risparmiatore il rischio del
mercato in cui il fondo investe. Per mezzo del benchmark il gestore permette al
risparmiatore di valutare meglio i rischi e le opportunità di diversi strumenti di investimento
disponibili sul mercato, ha quindi la funzione di adattare le necessità del risparmiatore con i
prodotti offerti.
La valutazione del rischio tipico dell’investimento si ottiene analizzando la
composizione del benchmark o degli indici di mercato che lo compongono.
Lo scostamento, più o meno marcato, tra l’andamento del fondo e del benchmark
diviene ulteriore strumento di caratterizzazione del fondo su cui basare il dialogo e
l’informazione che il gestore sviluppa con i propri investitori.
L’analisi del benchmark aiuta a capire meglio dove investire i propri saldi,
favorisce un dialogo serio ed efficace tra il risparmiatore ed il professionista che lo affianca.
Il risultato è una scelta d’investimento più consapevole basata anche su tale strumento di
comunicazione oggettiva e trasparente.
L’Italia è il primo Paese europeo ad averlo introdotto per decisione della Consob
(autorità pubblica di controllo sulla Borsa).
E’ essenziale e utile per il risparmiatore che lo strumento sia proposto in modo
preciso e definito.
Il benchmark è un indice di prezzo di una attività finanziaria o una composizione di
indici di prezzi di varie attività finanziarie che chiarisce al risparmiatore quale è l’identità
del prodotto offerto dal fondo in termini di struttura del portafoglio finanziario di
riferimento del fondo.
Il ruolo del benchmark è quindi quello di identificare e caratterizzare il prodotto
offerto dal fondo comune di investimento.
L’identificazione avviene attraverso la descrizione della composizione di
portafoglio, mentre la caratterizzazione riguarda il profilo di rischio associato a tale
composizione di portafoglio.
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In definitiva possiamo affermare che il benchmark costituisce soprattutto uno
strumento di comunicazione della struttura del portafoglio detenuto, in media, dal fondo
comune; consente di meglio esplicitare il rischio di tale portafoglio anche se inevitabili
errori di stima e la variazione degli scenari di riferimento rendono il rischio sperimentato
nel passato un previsore imperfetto del rischio futuro.
Il rischio della ricchezza che il risparmiatore investe acquistando quote di fondi
comuni è fortemente legato al rischio del benchmark anche se può da esso discostarsi a
seconda della politica di gestione seguita dal fondo comune.
In teoria il benchmark può assumere un ruolo rilevante nella valutazione della
qualità di gestione del fondo comune perché consente di effettuare le necessarie correzioni
per il rischio anche se su tali correzioni esistono notevoli incertezze di natura teorica.
In pratica il benchmark è spesso un portafoglio virtuale che non rappresenta una
possibilità di acquisto effettiva da parte dei risparmiatori e proprio per questo non può
essere semplicemente utilizzato nella valutazione della qualità della gestione.
Il portafoglio di riferimento che può essere utilizzato nella valutazione della qualità
della gestione deve quindi discostarsi dal benchmark per tenere conto dei costi di
formazione e gestione del portafoglio e dell’imposizione fiscale.
LA NORMATIVA (Le regole della Consob e di Assogestioni)
I regolamenti attuativi del Testo Unico della Finanza emanati dalla CONSOB,
prevedono che nel prospetto dei fondi comuni di investimento si indichi il cosiddetto
parametro oggettivo di riferimento, ossia il BENCHMARK.
Il regolamento CONSOB definisce le informazioni che debbono essere rese
disponibili nel prospetto informativo. Tale prospetto deve accompagnarel’offerta del fondo
e deve rendere disponibili all’investitore tutti i dati utili per valutare il prodotto finanziario.
Le linee guida dell’Assogestioni costituiscono il punto di riferimento per adozione
di criteri omogenei di selezione, calcolo e confronto del benchmark per tutti i servizi di
investimento collettivo.
Il parametro oggettivo di riferimento deve essere un indice o una composizione di
indici di mercato calcolati da soggetti terzi rispetto alla società di gestione promotrice del
fondo.
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GESTIONE ATTIVA E PASSIVA
E’ importante sottolineare come sia necessario collocare il benchmark nel contesto
dello stile di gestione perseguito dalla società finanziaria.
Semplificando all’estremo si può dividere la gestione in attiva e passiva.
Nella gestione passiva il gestore mantiene in ogni momento un portafoglio con una
composizione uguale a quella del benchmark.
Nella gestione attiva il gestore valuta le condizioni del mercato finanziario e decide a
sua discrezione di detenere un portafoglio che si allontana del benchmark.
Può essere importante, nel processo di comunicazione con il cliente, chiarire la
differenza fra benchmark e portafoglio effettivo. In questo modo il risparmiatore si rende
conto quale è la reale portata del benchmark come strumento di comunicazione: non si tratta
di un punto immutabile al quale la società di gestione deve rimanere aggrappata
indipendentemente dalle condizioni di mercato. Si tratta invece di un portafoglio che funge da
punto di riferimento per le scelte effettive.
Da questo punto di vista la comunicazione dovrebbe quindi focalizzarsi sulla
caratterizzazione della variabilità del portafoglio effettivo attorno al benchmark. Questa
caratterizzazione può essere basata su informazioni quantitative ottenute dall’analisi storica,
vale a dire la variabilità che storicamente contraddistingue queste differenze in termini di
quote di portafoglio, o meglio ancora sulla definizione di uno stile, consistente nella
descrizione delle variabili che vengono privilegiate dal gestore per prendere decisioni sulla
ripartizione della ricchezza fra varie classi di attività finanziarie.
Nel processo di comunicazione deve anche essere chiara quale è la ripartizione dei
guadagni e delle perdite conseguenti alla scelta di una gestione attiva del portafoglio: il
gestore si muove in modo attivo con l’obiettivo di assicurare un tasso di rendimento alto al
risparmiatore. Proprio in questo il fondo attivo si distingue dal fondo passivo.
Il gestore si muove in maniera dinamica attorno al benchmark al fine di migliorare il
rapporto fra rendimento e rischio. La gestione attiva può però generare perdite sia in valore
assoluto sia rispetto al benchmark. La perdita non deve essere vista necessariamente come un
esempio di cattiva gestione. In linea di principio tali perdite possono essere dovute ad errori
del gestore oppure a fatalità, vale a dire a movimenti del mercato imprevedibili anche da parte
di esperti professionisti.
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DESCRIZIONE DEI FONDI ANALIZZATI
I fondi comuni di investimento aperti sono PATRIMONI AUTONOMI GESTITI IN
MONTE, suddivisi in quote, di pertinenza di una pluralità di partecipanti che hanno diritto di
chiedere in qualsiasi tempo, il rimborso delle quote secondo le modalità previste dallo
schema di funzionamento del fondo.
Sono caratterizzati da un capitale variabile e rappresentano la forma più
comunemente utilizzata nel campo dei fondi comuni di investimento.
Il suo capitale può variare continuamente in relazione agli acquisti e dalle vendite
realizzate sul mercato ad opera dei gestori del fondo e dall’andamento del saldo netto tra
nuova raccolta e riscatti chiesti dai partecipanti.
E’ suddiviso in parti calcolate nel seguente modo:
TOT. ATTIVITA’ NETTE DEL FONDO
N° QUOTE IN CIRCOLAZIONE
Per il fondo chiuso, invece, l’ammontare totale del capitale da sottoscrivere e il
numero delle sue quote parti sono stabiliti al momento della costituzione e il diritto al
rimborso viene riconosciuto ai partecipanti solo a scadenze predeterminate.
Dal 1° luglio 2003 è divenuta operativa la nuova classificazione dei fondi comuni
d’investimento italiani approvata dal Consiglio direttivo di Assogestioni che individua le
seguenti macrocategorie:
fondi azionari;
fondi bilanciati;
fondi obbligazionari;
fondi di liquidità;
fondi flessibili.
Ogni macrocategoria si contraddistingue per la percentuale minima e massima di
investimento azionario, ossia identifica i parametri per l’ ASSET ALLOCATION di base
(azionaria-obbligazionaria).
In particolare, le macrocategorie possono essere poste in ordine crescente rispetto
alla proporzione di azioni detenibili in portafoglio:
fondi di liquidità, non possono investire in azioni;
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fondi obbligazionari, non possono investire in azioni, con l’eccezione dei fondi
obbligazionari misti che possono investire fino al 20% del portafoglio in azioni;
fondi bilanciati, investono in azioni per importi che vanno dal 10% al 90% del
portafoglio;
fondi azionari, investono almeno il 70% del portafoglio in azioni;
fondi flessibili, non hanno vincoli di asset allocation azionaria (0%-100%).
Analizzeremo in particolare i fondi azionari.
Tutte le categorie azionarie sono caratterizzate da:
un INVESTIMENTO PRINCIPALE pari almeno al 70% del portafoglio in azioni
con emittente oppure specializzazione settoriale definita dalla categoria.
un INVESTIMENTO RESIDUALE pari almeno al 30% del portafoglio in titoli
obbligazionari di qualunque emittente e in liquidità nella valuta del mercato di
definizione oppure in euro.
Il tipo di investimento principale attribuisce il nome alla categoria.
Specificazioni:
i fondi appartenenti alle categorie AZIONARI ITALIA, AREA EURO, EUROPA,
AMERICA, PACIFICO e PAESI EMERGENTI si caratterizzano per un investimento
principale in azioni con emittente appartenente alle rispettive aree geografiche di
definizione. Le aree Europa, America e Pacifico sono costituite dai paresi sviluppati dei
rispettivi continenti/aree.
i fondi azionari appartenenti a una delle 9 categorie settoriali si caratterizzano per un
investimento principale in azioni con emittente appartenente a uno o più settori definiti
dal GICS ( Global Industry Classification Standard), cui i nomi delle categorie fanno
riferimento e i cui codici sono indicati tra parentesi oppure a una qualunque
combinazione di due o più settori. La caratterizzazione settoriale prevale su quella
geografica.
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I fondi specializzati sia per area geografica sia per settore sono classificati nell’ambito
delle categorie settoriali.
l’investimento principale dei fondi azionari ALTRE SPECIALIZZAZIONI, definito
dai rispettivi regolamenti, non è nel suo complesso riducibile alle altre categorie.
Analizzeremo ora in dettaglio i fondi AREA EURO, EUROPA,AMERICA.
Fondo azionario EUROPA:
Investimento azionario minimo: 70%
(riguarda i paesi sviluppati dell’Europa)
Investimento residuale: al massimo 30%
(obbligazioni e liquidità)
La valuta è espressa sia in euro sia in moneta dei paesi di definizione.
Fondo azionario AMERICA:
Investimento azionario minimo: 70%
(riguarda i paesi sviluppati dell’America)
Investimento residuale: al massimo 30%
(obbligazioni e liquidità)
La valuta è espressa sia in euro sia in moneta dei paesi di definizione.
Fondo azionario AREA EURO:
Investimento azionario minimo: 70%
(riguarda in particolare i paesi area euro)
Investimento residuale: al massimo 30%
(obbligazioni e liquidità)
La valuta è espressa in euro.
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I PRODOTTI DEI FONDI:
Dati aggiornati ad agosto 2004
Per il fondo azionario EUROPA i prodotti sono:
AAA MASTER AZ. UROPA
AMERIGO VESPUCCI
ANIMA EUROPA
ARCA AZIONI EUROPA
ARTIGIANCASSA EUROAZIONI
ASTESE EUROAZIONI
AZIMUT EUROPA
BIM AZIONARIO EUROPA
BIPIELLE H. EUROPA
BIPIEMME EUROPA
BIPIEMME INIZIAT. EUROPA
BPVI AZIONARIO EUROPA
CAPITALGEST EUROPA
CONSULTINVEST AZIONE
DUCATO GEO EUROPA
DUCATO GEO EUROPA ALTO POTENZIALE
DUCATO GEO EUROPA BLUE CHIPS
DUCATO GEO EUROPA CRESCITA
DUCATO GEO EUROPA SMALL CAPS
DUCATO GEO EUROPA VALORE
EFFE AZIONARIO EUROPA
EPTA SELEZIONE EUROPA
EUROCONSULT AZIONARIO EUROPA
EUROMOB. EUROPE EQUITY F.
EUROPA 2000
F&F LAGEST AZIONI EUROPA
F&F POTENZIALE EUROPA
F&F SELECT EUROPA
F&F TOP 50 EUROPA
FINECO AM AZIONARIO EUROPA
FINECO AM EUROPE RESEARCH
FINECO AM SMALL CAP EUROPE
FINECO PUTNAM EUROPE EQUITY
FONDERSEL EUROPA
G.PRIME EUROPA
G.PRIME FUNDS EUROPA
GESTIELLE EUROPA
GESTNORD AZIONI EUROPA
GRIFOEUROPE STOCK
IMIEUROPE
INVESTIRE EUROPA
INVESTITORI EUROPA
LAURIN EUROSTOCK
NEXTRA AZ.EUROPA DINAMICO
NEXTRA AZIONI EUROPA
NEXTRA AZIONI PMI EUROPA
OPTIMA AZ. EUROPA
PIXEL EUROPA
PIXEL SELEZIONE EUROPA
PRIMAVERA TRADING AZ. EUROPA
RAS EUROPE FUND
SAI EUROPA
SANPAOLO EUROPA
UNIBANCA AZIONARIO EUROPA
UNICREDIT AZ. EUROPA
VEGAGEST AZ. EUROPA
ZETA EUROSTOCK
ZETA MEDIUM CAP
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Per il fondo azionario AMERICA i prodotti sono:
AAA MASTER AZ. AMERICA
AMERICA 2000
ANIMA AMERICA
ARCA AZIONI AMERICA
ARTIGIANCASSA AZ.AMERICA
AUREO AMERICHE
AZIMUT AMERICA
BIM AZIONARIO USA
BIPIELLE H. AMERICA
BIPIEMME AMERICHE
BPU PRUMERICA AZIONI USA
CAPITALGEST AMERICA
CRISTOFORO COLOMBO
DUCATO GEO AMERICA
DUCATO GEO AMERICA BLUE CHIPS
DUCATO GEO AMERICA CRESCITA
DUCATO GEO AMERICA SMALL CAPS
DUCATO GEO AMERICA VALORE
EFFE AZIONARIO AMERICA
EPTA SELEZIONE AMERICA
EUROCONSULT AZIONARIO AMERICA
EUROMOB. AMERICA EQ. FUND
F&F LAGEST AZIONI AMERICA
F&F SELECT AMERICA
FINECO AM AZIONARIO N.AMER
FINECO PUTNAM USA GROWTH
FINECO PUTNAM USA S/M CAP GROWTH
FINECO PUTNAM USA S/M CAP VALUE
FINECO PUTNAM USA VALUE
FONDERSEL AMERICA
FONDOALTO AMERICA AZION.
G.PRIME FUNDS AMERICA
G.PRIME USA
GESTIELLE AMERICA
GESTNORD AZIONI AMERICA
IMIWEST
INVESTIRE AMERICA
INVESTITORI AMERICA
KAIROS US FUND
NEXTRA AZ. NORD AMERICA
NEXTRA AZ. PMI NORD AMERICA
NEXTRA AZIONI NORDAMERICA DINAMICO
OPTIMA AZ. AMERICA
PIXEL AMERICA
PRIMAVERA TRADING AZ. NORD AMERICA
RAS AMERICA FUND
SAI AMERICA
SANPAOLO AMERICA
UNICREDIT AZ. AMERICA
VEGAGEST AZ. AMERICA
ZENIT S&P 100 I.F.
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Per il fondo azionario AREA EURO i prodotti sono i seguenti:
AUREO E.M.U.
BIPIELLE F. EURO
BIPIELLE F. MEDITERRANEO
BPU PRUMERICA AZIONI EURO
CA-AM MIDA AZ EUR
DWS AZIONARIO EURO
EUROMOB. EURO EQUITY FUND
FINECO EURO GROWTH
FINECO EURO VALUE
FONDO ALTO AZIONARIO
G.PRIME EURO INNOVATION
KAIROS PARTNERS SMALL CAP FUND
LEONARDO EUROSTOXX
PRIMAVERA EURO BLUE CHIPS
SANPAOLO EURO
SYMPHONIA c.to AZIONARIO EURO
SYMPHONIA c.to AZIONARIO ITALIA SMALL CAP
UNICREDIT AZ.MERCATI EURO
VEGAGEST AZ EUR
ZENIT EUROSTOXX 50 I.F.
Le società che gestiscono i prodotti sono per la maggior parte SOCIETA’ DI
GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR). Queste società (per azioni) sono autorizzate a prestare
il servizio di gestione collettiva del risparmio e il servizio su base individuale di portafogli di
investimento per conto terzi.
Alcuni dei fondi analizzati sono SICAV ARMONIZZATI.
Le sicav si distinguono dai fondi comuni di investimento aperti in quanto nei secondi
i partecipanti conferiscono i propri risparmi alla società di gestione che provvede ad
amministrarli direttamente, per cui i sottoscrittori non hanno diritto ad influire sull’attività di
gestione del patrimonio del fondo; nel caso delle SICAV, invece, il risparmiatore investitore
ricopre anche la figura di socio partecipante e come tale ha la possibilità di incidere, con
l’esercizio del diritto di voto, sulle vicende sociali e sulla politica d’investimento della società.
Le società di investimento a capitale variabile (sicav) sono società per azioni con
capitale variabile, aventi per oggetto esclusivo l’investimento collettivo del patrimonio
raccolto mediante l’offerta al pubblico di proprie azioni.
In pratica i risparmiatori che vogliono affidare alla gestione professionale delle sicav
i loro averi non dovranno acquistare delle quote come avviene nei fondi comuni di
investimento aperti, ma sottoscrivere delle azioni.
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GLI ETF (exchange-traded funds)
Gli ETF sono fondi comuni di investimento i cui patrimoni hanno la stessa
composizione di un determinato indice di Borsa; i certificati rappresentativi delle quote sono
ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato.
Sono quindi fondi aperti quotati su mercati esteri o nazionali, che si
contraddistinguono per l’adozione di strategie d’investimento passive, volte a replicare indici
finanziari, e per commissioni di gestione di norma più contenute rispetto ai prodotti
tradizionali.
In sintesi l’ETF è un’innovativa tipologia di Fondo/Sicav con due peculiari
caratteristiche:
l’ETF è negoziato in Borsa come un’azione;
l’ETF assicura gli stessi rendimenti dell’indice benchmark di riferimento.
In particolare l’ETF consente, in maniera immediata, di prendere posizione su un
indice (globale, regionale, settoriale, ecc.) attraverso un’unica operazione di acquisto/vendita.
La maggiore garanzia della validità dello strumento (in particolare gli standard di
trasparenza e di efficienza) è fornita dal fatto che, da circa 10 anni, i maggiori utilizzatori
degli ETF siano gli investitori istituzionali: ora, grazie alla quotazione su Borsa Italiana,
anche gli investitori privati italiani potranno accedere a tali titoli con maggiore semplicità ed
economicità.
NEGOZIAZIONE
In Italia gli ETF sono negoziati, a partire dal 30 settembre 2002, sul Mercato
Telematico dei fondi (Mtf), il nuovo segmento del Mercato Telematico Azionario di Borsa
Italiana dedicato alla quotazione e alla negoziazione di ETF, fondi aperti indicizzati, SICAV
indicizzate, fondi chiusi mobiliari e immobiliari.
CONDIZIONI DI AMMISSIONE
Le condizioni di ammissione del fondo stabilite da Borsa Italiana sono focalizzate
sulla trasparenza informativa dell’indice BENCHMARK di riferimento da cui dipende la
valutazione stessa del fondo sulla garanzia della liquidabilità dell’investimento.
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FUNZIONAMENTO E VANTAGGI
Nel contesto italiano l’ETF si configura come una forma innovativa di fondo,
negoziabile sul mercato come un’azione, ma che assicura nello stesso tempo i rendimenti
dell’indice benchmark di riferimento a parte un limitato errore, positivo o negativo, definito
TRACKING ERROR.
L’ETF riconosce i dividendi incassati a fronte delle azioni detenute in portafoglio,
nonché i proventi del loro reinvestimento e i proventi derivanti dal prestito (SECURITIES
LENDING) delle azioni del portafoglio gestito.
La negoziazione sui mercati regolamentati di questi strumenti ha esteso agli
investitori RETAIL l’accesso ai fondi aperti indicizzati come forma di diversificazione del
rischio inizialmente utilizzata dai soli investitori istituzionali. In particolare gli investitori
possono prendere posizione su un indice attraverso un’unica operazione di acquisto/vendita.
Lo strumento è economico in quanto non ci sono commissioni di entrata e di uscita
dal fondo e di performance e, come detto, considerando cha la gestione è di tipo passivo, la
commissione di gestione annua e strettamente contenuta (indicativamente 0.50% o meno).
MODALITA’ D’IMPIEGO
Date le sue caratteristiche , l’ETF si presta a varie e diverse modalità d’impiego:
vendita allo scoperto (SHORT SELLING) INTRADAY o MULTIDAY, al fine di
prendere una posizione “ribassista” sull’indice benchmark (se il servizio è offerto dal
proprio intermediario).
trading (anche di tipo intraday) al fine di cogliere i momenti di rialzo dell’indice
benchmark (attraverso un acquisto e la successiva immediata vendita dell’ETF).
investimento di medio-lungo periodo, con:
- particolare attenzione ai costi;
- basso rischio di sovra/sotto performance del benchmark in quanto lo stesso viene
replicato
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I PUNTI DI FORZA
ECONOMICITÀ
- nessuna Commissione di “entrata”, di “uscita” e di “performance”.
- “Commissione di Gestione” annua estremamente contenuta.
PRECISIONE DI REPLICA DELL’INDICE BENCHMARK
L’ETF consente di ottenere un rendimento pari a quello dell’indice benchmark di
riferimento (a parte un limitato errore) in virtù di una “gestione passiva” e di un
particolare meccanismo di funzionamento detto creation/redemption in kind (consente di
minimizzare il tracking error).
DIVERSIFICAZIONE
L’ETF (come fondo tradizionale) offre i vantaggi dell’investimento in una pluralità di
titoli.
LOTTO MINIMO DI NEGOZIAZIONE: 1 AZIONE
E’ possibile investire in ETF importi anche limitati
DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI INCASSATI
L’ETF (al contrario di alcuni strumenti similari) riconosce agli investitori i dividendi
incassati a fronte delle azioni detenute in portafoglio, nonché i proventi del loro
eventuale reinvestimento e i proventi derivanti dal prestito delle azioni del portafoglio
gestito.
ACQUISTO E VENDITA IMMEDIATI
L’ETF viene negoziato in continua sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa
Italiana e durante la giornata può essere acquistato e venduto come un’azione.
LIQUIDITA’
L’ETF gode della liquidità assicurata da vari fattori:
a) Specialist – Viene nominato almeno un “market maker ufficiale” con obblighi di
quotazione in continua.
b) Market maker non ufficiali – Tutti gli intermediari interessati possono operare come
“market maker non ufficiali” dal momento che ( al contrario di quello che avviene
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per strumenti similari) anch’essi possono sottoscrivere e chiedere il rimborso delle
quote/azioni dell’ETF secondo lo stesso meccanismo “fair” di cui gode lo specialist.
c) Arbitraggio – E’ possibile operare arbitraggi tra l’ETF, le azioni sottostanti e i
derivati sull’indice benchmark.
SHORT SELLING
L’ETF può essere venduto allo scoperto (se questo servizio è offerto dal proprio
intermediario) prendendo così una posizione “ribassista”.
TRASPARENZA
Ogni giorno è disponibile:
- il NAV (Net Asset Value), cioè il valore dell’ETF;
- la composizione dell’ETF (creation basket);
- la composizione dell’indice benchmark di riferimento.
In tempo reale è disponibile:
- “iNAV” (Indicative Net Asset Value), cioè il valore dell’ETF durante ogni
momento della giornata.
Inoltre l’ETF generalmente rappresenta una frazione dell’indice benchmark di
riferimento (es. 1/10 opp. 1/100 ecc.) per cui è sempre possibile una valutazione
puramente indicativa del suo corretto valore.
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GLI ETF QUOTATI ALLA BORSA ITALIANA
DENOMINAZIONE ETF INDICE BENCHMARK EMITTENTE
DJ euro stoxx 50 Master unit Dow Jones-Euro stoxx 50 Lyxor I.A.M.S.A-Societè Générale
Dow Jones Industrial Avarage Master Unit Dow Jones Industrial AVG Lyxor I.A.M.S.A-Societè Générale
Msci Us Tech Master Unit Msci Usa Inform.Techn. Lyxor I.A.M.S.A-Societè Générale
Stoxx 50 Ldrs Euro Dow Jones Stoxx 50 Eetfc Plc
Stoxx 50 Ldrs Spdr Euro Stoxx 50 Eetfc Plc
Europe 350 Fund S&P Europe 350 Spdr Europe Plc
Spdr Euro Fund S&P Euro Spdr Europe Plc
Ishares S&P 500 Nasdaq 100 S&P 500 Ishares Plc
European Tracker Nasdaq 100 Nasdaq Ets Funds Plc
B I Msci Euro Msci Euro Beta I Etfund Plc
B I Ethical Index Euro Ethical Index Euro Beta I Etfund Plc
Attualmente gli ETF negoziati alla Borsa Italiana sono i seguenti (di cui riportiamo anche
indice benchmark, codice di negoziazione, emittente, commissioni entrata uscita e
performance, commissioni totali annue) :
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Nome
ETF
Indice
Benchmark
Codice
di
Negoziazione
Emittente
Commissioni
Entrata
Uscita e
Performance
Commissioni
Totali
Annue
Azionario
Europa
Spdr Europe
350 Fund
S&P Europe
350
SPDRE
Spdr Europe
Plc
NO 0.3500%
Azionario
Europa
(Area
Euro)
Spdr Euro
Fund
S&P Euro
SPDRO
Spdr Europe
Plc
NO 0.3500%
Azionario
Usa
Ishares S&P
500
S&P 500 IUSA Ishares Plc NO 0.4000%
Azionario
Usa
Nasdaq 100
European
Tracker
Nasdaq 100
EQQQ
The Nasdaq
Ets Funds Plc
NO 0.2000%
Azionario
Europa
B1 - Msci
Pan Euro
Msci Pan -
Euro
B1PE
Nextra
Investment
Management
Sgr
NO 0.5000%
Azionario
Europa
(Area
Euro)
B1 - Msci
Euro
Msci Euro
B1EU
Beta I Etfund
Plc
NO 0.6000%
Azionario
Europa
Ishares Ftse
Eurotop 100
Eurotop 100 IEUT Ishares Plc NO 0.5500%
Azionario
Europa
(Area
Euro)
Ishares Ftse
Euro 100
Euro 100 IEUR Ishares Plc NO 0.5500%
Azionario
Europa
B1 - Ethical
Index Euro
Ethical Index
Euro
B1ET
Beta I Etfund
Plc
NO 0.9000%
Azionario
Europa
Ishares Dj
Stoxx 50
Dow Jones
Stoxx 50
EUN Eetfc Plc NO 0.3500%
Azionario
Usa
Dow Jones
Industrial
Average
Master Unit
Dow Jones
Industrial
Avg
DJE
Lyxor I. A.M.
S.A. (Societe
Generale)
NO 0.5000%
Azionario
Europa
(Area
Euro)
Ishares Dj
Euro Stoxx
50
Dow Jones
Euro Stoxx
50
EUE Eetfc Plc NO 0.2500%
Azionario
Europa
(Area
Euro)
Dj Euro
Stoxx 50
Master Unit
Dow Jones
Euro Stoxx
50
MSE
Lyxor I. A.M.
S.A. (Societe
Generale)
NO 0.3500%
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ANALISI DEGLI INDICI BENCHMARK E DEI FONDI
Cominceremo elencando tutti gli indici benchmark corrispondenti agli etf presenti
nella Borsa Italiana e suddividendo poi i fondi azionari (America, Europa ed Area Euro) in
base agli indici corrispondenti agli eft. Tra questi poi verranno individuati solo i fondi la cui
percentuale di indice benchmark corrisponde al 100% (questo per facilitare l’analisi).
Gli indici benchmark e i fondi che saranno oggetto di analisi approfondita sono
sottolineati.
S&P Europe 350: ………
S&P Euro: …………….
S&P 500 Index:
1) Aureo Americhe 90%
2) Bipielle H. America 90%
3) Bipiemme Americhe 90%
4) Bpu pruamerica azioni Usa 95%
5) Capitalgest America 90%
6) Effe azionario america 100%
7) Euromob. America eq.fund 90%
8) Fineco Putnam Usa growth 60%
9) Fondersel america 100%
10) Fondalto america azion. 85%
11) Gestielle america 90%
12) Gestnord azioni america 100%
13) Investitori america 95%
14) Kairos us fund 90%
15) Ras america fund 95%
Nasdaq 100: ………
Msci Pan Euro:
1) Arca azioni Europa 95%
2) Bpvi azionario Europa 90%
3) G. prime Europa 100%
4) Laurin Eurostock 100%
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Msci Euro:
1) Leonardo Eurostoxx 90%
Ftse eurotop 100:
1) Astese euroazioni 100%
2) Bim azionario europa 100%
3) Sai Europa 90%
4) Zeta Eurostock 90%
Ftse euro 100: …….
Ethical index euro: ……..
Dow Jones Stoxx 50:
1) Ducato geo europa blue chips 90%
2) Pixel selezione europa 100%
Dow Jones Industrial Avg: ………….
Dow Jones euro stoxx 50:
1) Aureo E.m.u 90%
2) Bpu prumerica azioni euro 95%
3) Ca-am mida az eur 90%
4) Vegagest az eur 90%
5) Zenit eurostoxx 50 I.F 100%
6) Grifoeurope stock 85%
Verranno quindi analizzati gli etf che replicano gli indici benchmark indicati sopra in
rosso:
1) S&P 500 Index (etf: Ishares S&P 500)
2) Msci Pan Euro (etf:B1-msci pan euro)
3) Ftse Eurotop 100 (etf: Ishares FTSE Eurotop 100)
4) Dow Jones Stoxx 50 (etf: Ishares Dj Stoxx 50)
5) Dow Jones Euro Stoxx 50(etf Ishares Dj Euro Stoxx 50)
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Per quanto riguarda i fondi verranno analizzati:
(ognuno dei quali ha una percentuale del 100%)
1) Effe azionario america (AA)
2) Fondersell america (AA)
3) Gestnord azioni america (AA)
4) G. prime Europa (AE)
5) Laurin Eurostock (AE)
6) Astese euroazioni (AE)
7) Bim azionario Europa (AE)
8) Pixel selezione Europa (AE)
9) Zenit eurostoxx 50 I.F (AE)
Per analizzare gli etf scelti, verranno individuate le prime dieci società che lo
compongono.
1) Ishares S&P 500
General Electric 3.2%
Microsoft 2.9%
Exxon Mobil 2.7%
Pfizer 2.5%
Citigroup 2.3%
Walmartstores 2.1%
American Inetenational 1.8%
Intel 1.7%
Bank of America 1.6%
Johnson e Johnson 1.6%
2) B1-Msci Pan Euro
BP 4.17%
HSBC Hldgs 3.66%
Vodafone 3.31%
Glaxosmithkline 2.57%
Total 2.45%
Novartis 2.37%
Royal Dutch Petroleum 2.27%
Nestle 2.02%
Royal Bank of Scotland 1.76%
Astrazenca 1.59%
3) Ishares FTSE Eurotop 100
BP 4.7%
HSBC Holdings 4.1%
Vodafone 4.1%
Novartis 3.0%
TotalFinaElf 3.0%
GlaxosmithKlein 3.0%
Nestlè 2.5%
Royal Dutch Petroleum 2.5%
Nokia 2.5%
UBS 2.4%
20

4) Ishares Dj Stoxx 50
BP 6.8%
HSBC Holdings 5.7%
Vodafone 5.2%
GalaxosmithKlein 4.2%
TotalFinaElf 4.1%
Novaris 3.9%
Nestlè 3.8%
Royal Dutch Petroleum 3.8%
Royal Bank of Scotland 3.0%
UBS 2.6%
5) Ishares Dj Euro Stoxx 50
Total 7.34%
Royal Dutch Petroleum 6.44%
Nokia 3.97%
Telefonica 3.88%
Siemens 3.69%
ENI 3.26%
BPN Paribas 3.15%
E.ON AG 2.83%
Banco Santander C.H. 2.82%
Banco Bilbao V. A. 2.79%
Analizzeremo di seguito gli obiettivi, la composizione e le principali caratteristiche dei
nove fondi individuati.
21

EFFE AZIONARIO AMERICA Acc (AA)
Obiettivo d’investimento dichiarato:
Il fondo investe in azioni prevalentemente di emittenti del Nord America, negoziate sui
mercati americani. In misura marginale, il fondo può investire in azioni di emittenti
dell’America Centrale e Meridionale. L’investimento in Paesi in via di sviluppo ha
carattere residuale. La strategia d’investimento è orientata a lungo termine con un ruolo
primario dei settori più interessanti come ad esempio quello farmaceutico, quello dei
servizi finanziari, dei consumi e della tecnologia. Nella selezione dei titoli vengono
privilegiate le aziende leader del mercato ad elevata capitalizzazione con una costante
crescita degli utili.
Composizione del fondo:
Primi cinque titoli % Prime tre regioni % Primi tre settori %
General electric 3.6 Nord America 96.1 Beni industriali 23.1
3M Company 3.5 America latina e 3.9 Finanza 18.5
American Express 3.4 Centrale Beni di consumo 11.0
Procter & Gamble 3.3
Tyco International 3.2
Altre caratteristiche:
Investimento minimo:
Ingresso 500.00€
Successivo 500.00€
PAC 50.00€
Commissioni (max):
Ingresso 4.00%
Uscita 0.00%
Commissioni annuali
Gestione 1.90%
Benchmark dichiarato
100% S&P 500
22

FONDERSEL AMERICA Acc (AA)
Obiettivo d’investimento dichiarato:
Fondo azionario ad accumulazione dei proventi. Investe prevalentemente in titoli azionari
emessi negli Stati del continente americano.
Composizione del fondo:
Primi cinque titoli % Prime tre regioni % Primi tre settori %
Pfizer 3.8 Nord America 100.0 Salute 17.2
Microsoft 3.4 Beni Industriali 14.3
General Electric 3.2 Finanza 14.2
American Interat.. 2.0
Exelon 1.9
Altre caratteristiche:
Investimento minimo:
Ingresso 2500.00EUR
Successivo 250.00EUR
PAC
Commissioni (max):
Ingresso 0.00%
Uscita 0.00%
Commissioni annuali
Gestione 1.50%
Benchmark dichiarato
100% S&P 500
23

GESTNORD AZIONI AMERICA EUR Acc (AA)
Obiettivo d’investimento dichiarato:
Il Fondo, che si caratterizza come un Fondo Azionario America, è particolarmente
indicato –a giudizio della Società di Gestione- per coloro che sono propensi ad
investimenti dinamici, accettano una elevata volatilità dei rendimenti, hanno un orizzonte
temporale di medio/lungo periodo, privilegiando determinate aree geografiche. Il fondo
presenta un grado di rischio alto; il profilo di rischio tende ad attenuarsi in caso di
permanenza corrispondente a quella indicata. Il patrimonio del Fondo è investito
prevalentemente in titoli azionari, con particolare interesse per i titoli di emittenti quotati
sui mercati del Continente americano. Gli investimenti nei Paesi in via di Sviluppo hanno
carattere residuale.
Composizione del fondo:
Primi cinque titoli % Prime tre regioni % Primi tre settori %
General Electric 3.2 Nord America 100.0 Finanza 24.3
SPDRs 2.4 Hardware 13.7
Microsoft 2.3 Salute 13.4
Wal-Mart Storse 2.2
Citigroup 2.1
Altre caratteristiche:
Investimento minimo:
Ingresso 500.00ITL
Successivo 500.00ITL
PAC
500.00ITL
Commissioni (max):
Ingresso 2.00%
Uscita 0.00%
Commissioni annuali
Gestione 1.80%
Benchmark dichiarato
100% S&P 500
24

G. PRIME EUROPA (GENERALI EUROPA) (AE)
Obiettivo d’investimento dichiarato:
Il Fondo investe in titoli azionari emessi da Società residenti negli Stati aderenti all’UEM
e negli altri principali stati europei, con particolare focalizzazione verso titoli di elevata
capitalizzazione, con un’alta liquidabilità in ogni condizione di mercato e che presentino
prospettive di rivalutazione superiori alla media. Il portafoglio è, in percentuale
significativa, denominato in euro. Per gli investimenti in valuta estera, la SGR ha facoltà
di porre in essere operazioni di copertura del rischio di cambio.
Composizione del fondo:
Primi cinque titoli % Prime tre regioni % Primi tre settori %
HSBC Hldgs 4.8 Europa Occ-Euro 52.7 Finanza 26.6
Vodafone 4.4 Regno unito 35.2 Beni industriali 13.5
GlaxoSmithKline 3.9 Europa Occ-non euro 12.0 Telecomunicaz. 13.1
BP 2.2
Ahold(Kon)Nv 2.2
Altre caratteristiche:
Investimento minimo:
Ingresso 2500.00EUR
Successivo
0.00EUR
PAC
Commissioni (max):
Ingresso 1.50%
Uscita 0.00%
Commissioni annuali
Gestione 1.70%
Benchmark dichiarato
100% MSCI Pan – Euro
25

LAURIN EUROSTOCK Acc (AE)
Obiettivo d’investimento dichiarato:
La SGR attua una politica di investimento rivolta prevalentemente a titoli azionari europei
in maniera tale che le variazioni percentuali del valore delle quote riflettano con la
massima fedeltà possibile quelle registrate dall’indice MSCI Pan Euro e sue evoluzioni.
L’indice espresso in euro ricostruisce l’andamento dei principali mercati azionari europei.
Composizione del fondo:
Primi cinque titoli % Prime tre regioni % Primi tre settori %
BP 3.6 Europa occ-euro 46.6 Finanza 27.6
HSBC Hldgs 3.0 Regno Unito 38.3 Energia 12.5
Vodafone 2.8 Europa occ-non euro 15.2 Beni di consumo 12.1
GlaxoSmithKline 2.2
Total 2.1
Altre caratteristiche:
Investimento minimo:
Ingresso
500.00EUR
Successivo 500.00EUR
PAC
50.00EUR
Commissioni (max):
Ingresso 2.00%
Uscita 0.00%
Commissioni annuali
Gestione 1.50%
Benchmark dichiarato
100% MSCI Pan – Euro
26

ASTESE EUROAZIONI Acc (AE)
Obiettivo d’investimento dichiarato:
E’ un fondo finalizzato a soddisfare l’esigenza di chi vuole investire il capitale nel lungo
periodo (4/7 anni) con un livello di rischio alto, derivante dalla natura delle attività
detenute (azioni) e dall’elevata variabilità dei loro prezzi che si può tradurre in oscillazioni
rilevanti del valore delle quote del Fondo, in particolare nel breve termine. La SGR attua
una politica di investimento rivolta prevalentemente a titoli azionari europei in maniera
tale che le variazioni percentuali del valore delle quote riflettano con la massima fedeltà
possibile quelle registrate dall’indice Financial Times Eurotop 100.
Composizione del fondo:
Primi cinque titoli % Prime tre regioni % Primi tre settori %
BP 4.3 Europa occ-euro 49.6 Finanza 31.2
HSBC Hldgs 3.5 Regno unito 35.7 Energia 14.8
Vodafone 3.3 Europa occ-non euro 14.8 Salute 12.2
Novarits 2.7
GlaxoSmithKline 2.7
Altre caratteristiche:
Investimento minimo:
Ingresso
500.00EUR
Successivo 500.00EUR
PAC
50.00EUR
Commissioni (max):
Ingresso 1.50%
Uscita 0.00%
Commissioni annuali
Gestione 1.50%
Benchmark dichiarato
100% Financial times Eurotop
27

BIM AZIONARIO EUROPA Acc (AE)
Obiettivo d’investimento dichiarato:
Tipologia degli strumenti finanziari: prevalentemente strumenti finanziari azionari
denominati nelle valute dei Paesi europei. Il fondo sarà oggetto di copertura dal rischio di
cambio. Categoria di emittenti e settori industriali: principalmente emittenti a
capitalizzazione elevata.
Diversificazione degli investimenti in tutti i settori economici. Aree geografiche di
investimento: principalmente mercati regolamentati dei Paesi europei. In via residuale è
prevista la possibilità di investire in Paesi emergenti. Stile gestionale: Criteri di selezione
degli strumenti finanziari: analisi fondamentale per la selezione delle società che
presentano buone prospettive di crescita degli utili. Relazione con il benchmark: possibili
scostamenti significativi della composizione del fondo rispetto al benchmark attraverso
l’investimento in strumenti finanziari non presenti nell’indice di riferimento o ivi presenti
in proporzioni diverse, al fine di realizzare un migliore rendimento corretto per il rischio
nel lungo periodo. La gestione del rischio cambio sarà di tipo attivo.
Composizione del fondo:
Primi cinque titoli % Prime tre regioni % Primi tre settori %
Allianz 6.7 Europa occ-euro 75.3 Finanza 53.7
AEGON 6.7 Regno unito 18.7 Telecomunicazioni 14.7
Vodafone 6.6 Europa occ-non euro 4.6 Beni industriali 9.1
ING Groep 5.8
Dexia 4.2
Altre caratteristiche:
Investimento minimo:
Ingresso
2500.00 ADP
Successivo 2500.00 ADP
PAC
50.00ADP
Commissioni (max):
Ingresso 0.00%
Uscita 0.00%
Commissioni annuali
Gestione 1.50%
Benchmark dichiarato
100% FTSE Eurotop 100 (local currency)
28

PIXEL SELEZIONE EUROPA Acc (AE)
Obiettivo d’investimento dichiarato:
Il fondo persegue finalità di massimo incremento del capitale investito nel lungo periodo.
L’investimento nel fondo presenta caratteristiche di elevata rischiosità. La composizione
del portafoglio è prevalentemente orientata verso strumenti finanziari rappresentativi del
capitale di rischio di emittenti del continente europeo. Il fondo adotterà una politica
d’investimento flessibile con ampie deviazioni rispetto alla composizione geografica e
settoriale del benchmark di riferimento. La gestione del fondo privilegerà le società con
maggiore crescita e visibilità degli utili (“growth”), a seconda dei momenti di mercato e
nell’interesse dei partecipanti, potranno essere effettuati investimenti anche nelle società
che denotano sottovalutazione delle attività (“value”).
Composizione del fondo:
Primi cinque titoli % Prime tre regioni % Primi tre settori %
Tax Credit 14.9 Europa occ-euro 54.4 Finanza 20.7
BP 4.9 Regno Unito 30.3 Beni Industriali 19.7
BPN Paribas 4.6 Europa occ-non euro 15.4 Beni di consumo 12.2
Vinci 4.5
Sanofi-Synthelabo 4.1
Altre caratteristiche:
Investimento minimo:
Ingresso
500.00 EUR
Successivo
0.00 EUR
PAC
50.00 EUR
Commissioni (max):
Ingresso 3.00%
Uscita 0.00%
Commissioni annuali
Gestione 1.90%
Benchmark dichiarato
100% DJ STOXX 50
29

ZENIT EUROSTOXX 50 INDEX FUND Acc (AE)
Obiettivo d’investimento dichiarato:
L’obiettivo è il raggiungimento di una performance il più possibile in linea con quella
dell’indice di riferimento e quindi in linea con l’andamento dei principali titoli azionari
europei. Il fondo investe esclusivamente nelle azioni delle società che fanno parte
dell’indice di riferimento, il Dow Jones Euro Stoxx 50; investe quindi unicamente nelle
principali azioni del mercato europeo, Italia compresa.
Composizione del fondo:
Primi cinque titoli % Prime tre regioni % Primi tre settori %
Total 7.4 Europa occidentale- 100.0 Finanza 29.3
Royal Dutch Petr. 6.2 Euro Energia 18.4
Telefonica 4.0 Beni di consumo 10.9
Nokia 4.0
Siemens 3.4
Altre caratteristiche:
Investimento minimo:
Ingresso
1000.00 EUR
Successivo 200.00 EUR
PAC
50.00 EUR
Commissioni (max):
Ingresso 0.00%
Uscita 0.00%
Commissioni annuali
Gestione 0.48%
Benchmark dichiarato
100% DJ Euro Stoxx 50
30

ANALISI DELLA CORRELAZIONE TRA GLI INDICI DEGLI ETF E
DEI FONDI
Analizzando le serie storiche (settimanali e mensili) degli ultimi prezzi degli
indici sottostanti agli etf e ai fondi e trasformandole in tassi di rendimento ho calcolato
l’indice di correlazione tra gli etf e i fondi che replicano lo stesso benchmark.
Il coefficiente di correlazione svolge il compito di misurare il grado di
corrispondenza reciproca nella direzione di movimento dei rendimenti dei titoli (l’indice
può variare tra un minimo di –1 ad un massimo di +1).
mensile.
Per ogni serie storica è stato calcolato un indice di correlazione settimanale e
I confronti nella composizione e nei pesi dei titoli e gli indici di correlazione
(dati aggiornati ad agosto 2004)
1) S&P 500 INDEX EFFE AZIONARIO AMERICA
General Electric 3.2% General Electric 3.6%
Microsoft 2.9% 3 M Company 3.5%
Exxon Mobil 2.7% American Express 3.4%
Pfizer 2.5% Procter & Gamble 3.3%
Citigroup 2.3% Tyco International 3.2%
L’ indice di correlazione settimanale è: 0.88375
L’ indice di correlazione mensile è: 0.9527095
2) S&P 500 INDEX FONDERSEL AMERICA
General Electric 3.2% Pfizer 3.8%
Microsoft 2.9% Microsoft 3.4%
Exxon Mobil 2.7% General Electric 3.2%
Pfizer 2.5% American Inernational 2.0%
Citigroup 2.3% Exelon 1.9%
L’ indice di correlazione settimanale è: 0.882608
L’ indice di correlazione mensile è: 0.95182484
31

3) S&P 500 INDEX GESTNORD AMERICA
General Electric 3.2% General Electric 3.2%
Microsoft 2.9% SPDRs 2.4%
Exxon Mobil 2.7% Microsoft 2.3%
Pfizer 2.5% Wal-Mart stores 2.2%
Citigroup 2.3% Citigoup 2.1%
L’ indice di correlazione settimanale è: 0.978364
L’ indice di correlazione mensile è: 0.982249905
4) MSCI PAN EURO G. PRIME EUROPA
BP 4.17% HSBC H. 4.8%
HSBC Hldgs 3.66% Vodafone 4.4%
Vodafone 3.31% GlaxoSmithKline 3.9%
Glaxosmithkline 2.57% BP 2.2%
Total 2.45% Ahold(Kon)Nv 2.2%
L’ indice di correlazione settimanale è: 0.971919
L’ indice di correlazione mensile è: 0.976839
5) MSCI PAN EURO LAURIN EUROSTOCK
BP 4.17% BP 3.6%
HSBC Hldgs 3.66% HSBC H. 3.0%
Vodafone 3.31% Vodafone 2.8%
GlaxoSmithKline 2.57% GlaxoSmithKline 2.2%
Total 2.45% Total 2.1%
L’ indice di correlazione settimanale è: 0.99812
L’ indice di correlazione mensile è: 0.997865
6) FTSE EUROTOP 100 ASTESE EUROAZIONI
BP 4.7% BP 4.3%
HSBC Holdings 4.1% HSBC Hldgs 3.5%
Vodafone 4.1% Vodafone 3.3%
Novartis 3.0% Novarits 2.7%
TotalFinaElf 3.0% GlaxoSmithKline 2.7%
L’ indice di correlazione settimanale è: 0.996539
L’ indice di correlazione mensile è: 0.994303
32

7) FTSE EUROTOP 100 BIM AZIONARIO
BP 4.7% Allianz 6.7%
HSBC Holdings 4.1% AEGON 6.7%
Vodafone 4.1% Vodafone 6.6%
Novartis 3.0% ING Groep 5.8%
TotalFinaElf 3.0% Dexia 4.2%
L’ indice di correlazione settimanale è: 0.803042
L’ indice di correlazione mensile è: 0.802412
8) DJ STOXX 50 PIXEL SELEZIONE EUROPA
BP 6.8% Tax Credit 14.9%
HSBC Holdings 5.7% BP 4.9%
Vodafone 5.2% BPN Paribas 4.6%
GalaxosmithKlein 4.2% Vinci 4.5%
TotalFinaElf 4.1% Sanofi-Synthelabo 4.1%
L’ indice di correlazione settimanale è: 0.919517
L’ indice di correlazione mensile è: 0.841028
9) DJ EURO STOXX ZENIT EUROSTOXX
Total 7.32% Total 7.4%
Royal Dutch Petroleum 6.64% Royal Dutch P. 6.2%
Nokia 5.38% Telefonica 4.0%
Telefonica 3.95% Nokia 4.0%
Siemens 3.69% Siemens 3.4%
L’ indice di correlazione settimanale è: 0.978527
L’ indice di correlazione mensile è: 0.993574
33

Tasso di
rendimento
annuo
Deviazione
standard
Indice: S&P 500 1.4669% 0.02193
Correlazione
indice
Correlazione
Etf
Fondi: Effe azionario am. -6.2283% 0.01637 0.88375 0.83200
Fondersel america -3.5537% 0.01624 0.97836 0.83698
Gestnord azioni am. -1.1917% 0.01725 0.97836 0.92168
Etf: Ishares S&P 500 0.4109% 0.02148 0.93545
Indice: Msci Pan Euro 7.3975% 0.01661
Fondi: G Prime Europa 3.7538% 0.01583 0.97192 Mancano dati
Laurin Eurostock 7.1131% 0.01457 0.99812 Mancano dati
Etf: B1 Msci Pan Euro Mancano dati Mancano dati
Indice: Ftse Eurotop 100 7.0459% 0.01661
Fondi: Astese euroazioni 6.4111% 0.01474 0.99654 0.96354
Bim azionario europa 10.7672% 0.01649 0.80304 0.76140
Etf: Ishares Ftse Eurotop 100 7.4953% 0.01682 0.96596
Indice: Dow Jones Stoxx 50 6.0631% 0.01706
Fondi: Pixel elezione europa 5.3895% 0.01546 0.91952 0.89652
Etf: Ishares Dj Stoxx 50 5.0011% 0.01696 0.97495
Indice: Dow Jones euro stoxx 5.7928% 0.02105
Fondi: Zenit eurostoxx 50 I.F 6.1369% 0.01845 0.97853 0.95660
Etf: Ishares Dj euro stoxx 50 4.4133% 0.02126 0.97377
Dall’analisi effettuata si nota che:
• L’Etf e l’indice benchmark replicato non hanno una perfetta correlazione, infatti i
tassi di rendimento non hanno andamenti simili;
• I fondi dichiarano di essere gestiti attivamente, ma dall’analisi risulta che l’indice
di correlazione è molto alto. Ciò fa presupporre una gestione di tipo passivo;
• La deviazione standard che rappresenta un indice di rischio è contenuta sia per i
fondi che per gli etf;
• I fondi spesso offrono un tasso di rendimento più alto rispetto agli Etf, ma bisogna
ricordare che comportano costi di gestione maggiori.
34

CONCLUSIONI
Nel nostro studio si è preso come riferimento l’indice di correlazione settimanale
che, basandosi su di un numero maggiore di dati, rappresenta meglio l’andamento dei
prezzi e quindi rileva una correlazione più precisa.
Se infatti si confrontano i dati della correlazione settimanale con quelli mensili si
possono notare notevoli discrepanze.
Se l’indice è pari a +1 si ha una perfetta correlazione, ovvero l’etf e il fondo si
muovono nella stessa direzione e con la medesima intensità; ma dall’analisi risulta che c’è
una buona correlazione anche quando gli indici sono prossimi all’unità (≥0.97).
Nei casi 1) 2) e 7) l’indice è pari a 0,883752 , 0,882608 e 0,803042: non c’è
molta correlazione tra i tassi di rendimento degli etf e quelli dei fondi, poiché la
composizione si differenzia nei titoli e nei loro pesi.
Negli altri casi invece l’indice è più vicino alla correlazione perfetta, questo
risultato può essere meglio interpretato alla luce del fatto che il fondo e l’indice replicato
hanno una composizione molto simile ai principali titoli che presentano una frequenza
uguale e il medesimo peso.
Il confronto tra gli etf e i fondi può essere quindi fatto solo se entrambi gli
strumenti replicano lo stesso indice benchmark; tanto più il fondo e l’etf hanno uguale
composizione in termini di titoli e relativi pesi, tanto più la correlazione si avvicinerà al
valore +1 e quindi avranno lo stesso andamento.
In conclusione l’etf è una tipologia di fondo che consente attraverso un’unica
operazione di diversificare il rischio e, non prevedendo commissioni di entrata e di uscita
e avendo una commissione di gestione contenuta, garantisce costi contenuti e maggiore
sicurezza nell’investimento.
35

BIBLIOGRAFIA:
M. Gabbrielli, S. De Bruno, Capire la finanza, Il Sole 24 ore, Milano 2003, 11° edizione;
Siti internet:
www.borsaitalia.it
www.borse.it
www.assogestioni.it
www.morningstar.it
www.etfworld.it
www.fineco.it
36