Le manifestazioni ematologiche della sindrome da ... - Salute per tutti
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Scripta MEDICA<br />
<strong>Le</strong> <strong>manifestazioni</strong> <strong>ematologiche</strong> <strong>della</strong> <strong>sindrome</strong> <strong>da</strong> immunodeficienza acquisita<br />
105<br />
Figura 4.<br />
Macrocitosi<br />
nei precursori<br />
eritroidi nel<br />
midollo osseo<br />
di paziente affetto<br />
<strong>da</strong> AIDS in corso<br />
di trattamento<br />
con zidovudine.<br />
Colorazione May<br />
Grunwald Giemsa.<br />
Figura 5.<br />
Aumento<br />
dei precursori<br />
eritroidi, spesso<br />
riuniti a nidi,<br />
come è chiaramente<br />
visibile<br />
nel caso<br />
illustrato,<br />
nel midollo osseo<br />
di un paziente<br />
con AIDS.<br />
Colorazione May<br />
Grunwald Giemsa.<br />
“transforming growth factor” un potente inibitore<br />
dell’emopoiesi (48).<br />
Un possibile meccanismo autoimmune,<br />
responsabile <strong>della</strong> distruzione dei granulociti<br />
neutrofili nel sangue <strong>per</strong>iferico è stato suggerito<br />
<strong>da</strong>lla presenza di immunoglobuline<br />
anti-neutrofili in circa il 67% dei pazienti<br />
con AIDS e ARC (49).<br />
Comunque, qualunque sia il meccanismo<br />
<strong>della</strong> citopenia associata all’AIDS, un incremento<br />
notevole e significativo dei granulociti<br />
neutrofili può essere ottenuto nei pazienti<br />
affetti <strong>da</strong> AIDS, in seguito all’impiego del fattore<br />
ricombinante GM-CSF o G-CSF (50), suggerendo<br />
in tal modo che le cellule mieloidi<br />
progenitrici competenti con capacità di differenziazione<br />
<strong>per</strong>mangono anche nei pazienti<br />
con gradi avanzati di immunodeficienza.<br />
L’anemia e le alterazioni<br />
dei globuli rossi<br />
Anemia è presente nella stragrande maggioranza<br />
dei pazienti infettati <strong>da</strong> HIV in una<br />
qualsiasi fase <strong>della</strong> loro malattia. Sia l’incidenza<br />
che il grado di anemia sembrano essere<br />
direttamente rapportabili alla gravità <strong>della</strong><br />
<strong>sindrome</strong> clinica (51).<br />
Quando alla malattia <strong>da</strong> HIV si sovrappongono<br />
infezioni opportunistiche, l’anemia è<br />
riscontrabile nel 70-95% dei pazienti con<br />
livelli medi di emoglobina tra 9.7 e 11.7 g/dl,<br />
rispetto ad un 36% nei pazienti senza complicanze<br />
infettive concomitanti (52).<br />
Tuttavia anche nei pazienti asintomatici e in<br />
quelli che presentano sintomi minimi una<br />
lieve ma significativa riduzione nel livello<br />
dell’emoglobina è riscontrabile nel 15-20%<br />
dei pazienti (51). L’anemia e la granulocitopenia<br />
tendono ad avere un comportamento<br />
parallelo: pazienti con un ematocrito inferiore<br />
a 40, hanno livelli di globuli bianchi inferiori<br />
a 1.4 x 10 3 /µl (51).<br />
L’anemia nei pazienti infettati <strong>da</strong> HIV, non<br />
sottoposti a terapia antiretrovirale con zidovudine<br />
o altri farmaci è tipicamente nomocromica<br />
e normocitica, sebbene possa essere<br />
osservato un grado modesto di anisocitosi e<br />
poichilocitosi (53). Macrocitosi è invece<br />
riscontrabile in molti dei pazienti trattati con<br />
zidovudine (54) (Figura 4).<br />
Il riscontro a livello midollare di un aumento<br />
dei precursori eritroidi, in associazione<br />
con un grado variabile di diseritropoiesi,<br />
suggerisce che alla base dell’anemia nell’AIDS<br />
sia presente una eritropoiesi inefficace<br />
(51, 55) (Figura 5).<br />
I livelli sierici di eritropoietina nei pazienti<br />
con anemia <strong>da</strong> HIV possono essere aumentati<br />
(56) o diminuiti (57); in uno studio su 29<br />
pazienti con AIDS, 22 avevano livelli ridotti<br />
di eritropoietina (57).<br />
Pazienti, trattati con zidovudine, con livelli<br />
pretrattamento ridotti di eritropoietina<br />
(