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Le manifestazioni ematologiche della sindrome da ... - Salute per tutti

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Scripta MEDICA<br />

<strong>Le</strong> <strong>manifestazioni</strong> <strong>ematologiche</strong> <strong>della</strong> <strong>sindrome</strong> <strong>da</strong> immunodeficienza acquisita<br />

101<br />

Tabella 2.<br />

Classificazione<br />

clinica<br />

dell’infezione<br />

<strong>da</strong> HIV<br />

(Center for<br />

Disease Control,<br />

1986).<br />

Gruppo 1: Infezione acuta.<br />

Gruppo 2: Infezione asintomatica.<br />

Gruppo 3: Linfoadenopatia generalizzata <strong>per</strong>sistente (P.G.L.).<br />

Gruppo 4: Altri quadri. - Sottogruppo A: Malattia costituzionale<br />

- Sottogruppo B: Malattia neurologica<br />

[AIDS Dementia Complex (ADC),<br />

mielopatia vacuolare]<br />

- Sottogruppo C: Malattie infettive<br />

secon<strong>da</strong>rie (vedi tab. III)<br />

- Sottogruppo D: Neoplasie secon<strong>da</strong>rie<br />

(Sarcoma di Kaposi,<br />

linfomi specie del sistema nervoso)<br />

- Sottogruppo E: Altre condizioni.<br />

(Wasting Syndrome,<br />

polmonite interstiziale, malattie infettive<br />

non elencate nel gruppo IV C,<br />

come <strong>Le</strong>ucoplachia villosa,<br />

candidosi orofaringea,<br />

Herpes zoster, nocardiosi)<br />

L’infezione <strong>da</strong> HIV è responsabile di diverse<br />

alterazioni funzionali dei linfociti CD4, una<br />

delle quali è l’inabilità di riconoscere e reagire<br />

in maniera efficace agli antigeni solubili (13).<br />

L’infezione e successiva citolisi dei linfociti<br />

CD4 causa una progressiva deplezione linfocitaria<br />

con conseguenti profonde alterazioni<br />

funzionali del sistema immunitario (10).<br />

La progressiva linfopenia potrebbe anche<br />

essere dovuta ad altri meccanismi, come ad<br />

esempio la formazione di sincizi. La costituzione<br />

dei sincizi è un meccanismo comune<br />

ad altri virus che si diffondono <strong>per</strong> ”budding”<br />

ed appare legata all’espressione <strong>della</strong> gp 120<br />

virale sulla su<strong>per</strong>ficie delle cellule infette.<br />

Tale molecola, venendo in contatto casualmente<br />

con il CD4 dei linfociti normali, consente<br />

il legame delle due cellule; la gp 41<br />

provoca quindi la fusione delle membrane<br />

<strong>della</strong> cellula infetta con quella normale, portandola<br />

a morte.<br />

La formazione di sincizi spiegherebbe la<br />

scarsa presenza di linfociti infetti in circolo: i<br />

sincizi infatti, <strong>da</strong>te le loro dimensioni, rimarrebbero<br />

localizzati negli organi linfoidi.<br />

Un altro meccanismo di morte cellulare, l’apoptosi,<br />

potrebbe giocare un ruolo rilevante<br />

nella distruzione dei CD4 ad o<strong>per</strong>a del HIV<br />

(14) (Tabella 1).<br />

Aspetti clinici<br />

Sono state descritte alcune<br />

fasi dell’infezione <strong>da</strong> HIV, fra<br />

cui la Sindrome acuta virale,<br />

uno stadio asintomatico,<br />

una varietà di condizioni<br />

sintomatiche, nelle quali il<br />

minimo comune denominatore<br />

è la linfoadenopatia <strong>per</strong>sistente<br />

generalizzata, e la<br />

condizione di AIDS conclamata<br />

(Tabella 2 e 3).<br />

La Sindrome virale acuta<br />

compare circa 2-6 settimane<br />

dopo l’esposizione al virus,<br />

con febbre, malessere, mialgie,<br />

<strong>manifestazioni</strong> cutanee<br />

maculo-papulari, diarrea,<br />

linfoadenomegalia e meningite<br />

asettica (15,16).<br />

Gli esami di laboratorio evidenziano<br />

la presenza di linfocitosi con linfociti<br />

plasmocitoidi atipici ed una lieve piastrinopenia.<br />

Nella Sindrome virale acuta i pazienti<br />

possono essere siero-negativi, ma presentare<br />

anticorpi anti-HIV uno o due mesi dopo l’esordio<br />

<strong>della</strong> malattia. In questa fase acuta l’antigene<br />

virale p24 può essere presente in circolo,<br />

in assenza di anticorpi anti-HIV (16, 17).<br />

La maggior parte dei pazienti infettati <strong>da</strong>l virus<br />

HIV sono tuttavia asintomatici (18), ma sono<br />

in grado di trasmettere il virus (19).<br />

Sebbene questi pazienti siano asintomatici,<br />

sono riscontrabili alcuni segni di disfunzione<br />

immunologica, come un abnorme produzione<br />

di immunoglobuline <strong>da</strong> parte dei<br />

linfociti B, prima e dopo stimolazione con<br />

“Pokeweed Mitogen”, una ridotta produzione<br />

di Interleukina 2 <strong>da</strong> parte dei linfociti T<br />

dopo attivazione con fitoemagglutinina ed<br />

un rapporto assai ridotto CD4/CD8. Si ritiene<br />

che il <strong>per</strong>iodo che intercorre fra la sieroconversione<br />

e lo sviluppo dell’AIDS sia<br />

approssimativamente di 7-8 anni.<br />

La linfoadenopatia <strong>per</strong>sistente generalizzata<br />

(LPG) fu descritta <strong>per</strong> la prima volta nel<br />

1982 (20), quando una inspiegabile <strong>per</strong>sistente<br />

diffusa linfoadenopatia, non imputabile<br />

a precedenti cause conosciute, fu<br />

osservata in soggetti omosessuali negli Stati

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