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Le manifestazioni ematologiche della sindrome da ... - Salute per tutti

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Scripta MEDICA<br />

Volume 7, n. 4, 2004<br />

Figura 1.<br />

Rappresentazione schematica<br />

<strong>della</strong> struttura del virus HIV-1.<br />

Il genoma del virus, costituito<br />

<strong>da</strong> due coppie uguali di RNA<br />

a singola elica, è contenuto in un<br />

nucleocapside con le proteine p7,<br />

p9 e p24 e la trascrittasi inversa.<br />

La matrice proteica p17 circon<strong>da</strong><br />

il nucleocapside. L'”Envelope” o<br />

membrana esterna di natura<br />

lipoproteica contiene<br />

dei prolungamenti glicoproteici<br />

a forma di bacchette di tamburo,<br />

caratterizzata <strong>da</strong>lla presenza <strong>della</strong><br />

molecola gp120 che contiene il<br />

sito <strong>per</strong> il legame con la molecola<br />

CD4, e la molecola gp41, legata<br />

in modo non covalente alla<br />

gp120, che costituisce una sorta<br />

di ancoraggio rigido <strong>della</strong> gp120<br />

ai lipidi e serve <strong>per</strong> iniziare<br />

la fusione <strong>della</strong> membrana virale<br />

a quella <strong>della</strong> cellula che viene<br />

infettata <strong>da</strong>l virus.<br />

<strong>da</strong>l contatto con l’antigene verso cui ha<br />

specificità. I virus privi di tat si moltiplicano<br />

circa 1000 volte più lentamente di quelli<br />

che ne sono provvisti (8, 9).<br />

che sono direttamente o indirettamente implicati<br />

nella maggior parte delle funzioni immunologiche<br />

dell’organismo, a determinare la<br />

spiccata immunodeficienza tipica dell’AIDS.<br />

Patogenesi<br />

L’HIV è patogeno <strong>per</strong>ché colpisce selettivamente<br />

specifiche cellule del sistema immunitario<br />

e del sistema nervoso centrale, provocando<br />

immunodeficienza e deficit neuropsicologici<br />

(10).<br />

Il principale recettore utilizzato <strong>da</strong>l HIV <strong>per</strong><br />

penetrare nella cellula umana è la molecola<br />

CD4 (11), che nel sistema immunitario è<br />

espresso principalmente <strong>da</strong>i linfociti di tipo<br />

“hel<strong>per</strong>/inducer”, e <strong>da</strong>gli elementi cellulari del<br />

sistema fagocitico monocitico/macrofagico.<br />

I monociti e macrofagi infatti sono verosimilmente<br />

importanti “reservoir” o serbatoi del<br />

HIV ed un meccanismo importante di diffusione<br />

virale attraverso l’organismo, <strong>per</strong>ché<br />

non sembra che il virus eserciti un significativo<br />

effetto citopatico su queste cellule (12).<br />

È tuttavia l’infezione e citolisi dei linfociti CD4,<br />

Azione lesiva diretta del HIV sui linfociti<br />

CD4.<br />

Formazione di sincizi tra cellule sane ed<br />

infettate.<br />

Risposte immuni citotossiche cellulari<br />

e umorali verso il GP 120 adsorbito sui<br />

linfociti CD4 sani.<br />

Induzione <strong>della</strong> morte cellulare programmata<br />

(apoptosi) dovuta all’interazione<br />

del GP 120 con la molecola CD4.<br />

Difettosa maturazione dei linfociti CD4<br />

nel timo.<br />

Infezione e morte delle cellule linfoidi<br />

staminali o delle cellule accessorie<br />

necessarie <strong>per</strong> la proliferazione e/o<br />

differenziazione delle cellule staminali.<br />

Anticorpi antilinfocitari.<br />

Tabella 1.<br />

Possibili<br />

meccanismi<br />

all’origine<br />

<strong>della</strong> deplezione<br />

dei linfociti CD4<br />

in corso<br />

di infezione<br />

<strong>da</strong> HIV.

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