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Le manifestazioni ematologiche della sindrome da ... - Salute per tutti

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Scripta MEDICA<br />

<strong>Le</strong> <strong>manifestazioni</strong> <strong>ematologiche</strong> <strong>della</strong> <strong>sindrome</strong> <strong>da</strong> immunodeficienza acquisita<br />

109<br />

Figura 10.<br />

Marcato aumento<br />

delle fibre<br />

reticolari<br />

nel midollo osseo<br />

di un paziente HIV<br />

positivo. Reazione<br />

di impregnazione<br />

argentica<br />

di Gomori.<br />

Studi di microscopia elettronica sulle cellule<br />

midollari di pazienti HIV positivi hanno evidenziato<br />

alterazioni strutturali e morfologiche<br />

negli eritrociti, nei granulociti, nelle plasmacellule<br />

e anche negli elementi cellulari<br />

stromali, attribuibili agli effetti lesivi diretti<br />

dell’infezione <strong>da</strong> HIV. Non sono state identificate<br />

particelle virali a livello ultrastrutturale,<br />

sebbene non si possa escludere la presenza<br />

di particelle virali incomplete.<br />

<strong>Le</strong> alterazioni delle cellule stromali confermano,<br />

anche in base agli studi di microscopia<br />

elettronica, come esse potrebbero condizionare<br />

alterazioni nella regolazione a livello<br />

microambientale dell’emopoiesi con conseguente<br />

citopenia. Lo studio morfologico del<br />

midollo osseo nella malattia <strong>da</strong> HIV mostra<br />

un aumento degli istiociti, con frequenti<br />

fenomeni di emofagocitosi (Figura 3).<br />

In molti pazienti l’aumento nel numero degli<br />

istiociti non è rapportabile ad alcuna causa<br />

infettiva aggiuntiva ed è <strong>per</strong>tanto probabile<br />

che sia l’HIV stesso responsabile <strong>della</strong> proliferazione<br />

istiocitaria e <strong>della</strong> fagocitosi, conseguente<br />

ad una produzione di citochine che<br />

stimolano specificamente i macrofagi. Anche<br />

le plasmacellule sono significativamente<br />

aumentate di numero nel midollo osseo di<br />

pazienti HIV positivi (Figura 11).<br />

Esse potrebbero rappresentare una risposta<br />

fisiologica ad una stimolazione antigenica<br />

indotta <strong>da</strong>ll’infezione <strong>da</strong> parte del virus o<br />

altri agenti batterici, oppure l’aumento delle<br />

plasmacellule potrebbe essere secon<strong>da</strong>rio ad<br />

una disregolazione nella proliferazione B-cellulare,<br />

dovuta al HIV. Spesso le plasmacellule<br />

sono morfologicamente atipiche e sono a<br />

volte riunite in nidi. Paraproteinemia è pre-<br />

Tabella 5.<br />

Re<strong>per</strong>ti midollari<br />

nella malattia<br />

<strong>da</strong> HIV.<br />

DISPLASIA:<br />

70% dei midolli mostrano alterazioni displastiche, displasia eritroide è presente nel 60% dei casi,<br />

displasia granulocitica è riscontrabile nel 20-30%, displasia dei megacariociti si osserva nel 30%;<br />

CELLULARITÀ:<br />

aumentata nel 50% dei casi, ipocellulare nel 15% dei casi;<br />

FIBROSI:<br />

presente nel 20-50% delle biopsie osteomidollari <strong>per</strong> cui spesso l’agoaspirazione è difficoltosa;<br />

BLOCCO RETICOLO ENDOTELIALE DEL FERRO:<br />

alterazioni simili a quelle riscontrabili nell’anemia delle malattie croniche;<br />

ISTIOCITI:<br />

aumentati di numero: possono presentare fenomeni di emofagocitosi;<br />

PLASMACELLULE:<br />

aumentate numericamente e spesso morfologicamente atipiche;<br />

INFEZIONI OPPORTUNISTICHE:<br />

colture del midollo o l’esame degli strisci di midollo possono evidenziare la presenza di bacilli acido resistenti<br />

di leishmania histoplasma, pneumocistis e criptococcus;<br />

GRANULOMI:<br />

presenti nelle infezioni con bacilli acido-resistenti;<br />

AGGREGATI LINFOIDI:<br />

noduli benigni;<br />

LINFOMI NON HODGKIN (LNH):<br />

20-30% dei pazienti con LNH mostrano interessamento midollare.

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