13.04.2014 Views

Presentazione di Quaderni del Dottorato n. 3 - Università degli Studi ...

Presentazione di Quaderni del Dottorato n. 3 - Università degli Studi ...

Presentazione di Quaderni del Dottorato n. 3 - Università degli Studi ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Presentazione</strong> <strong>di</strong> <strong>Quaderni</strong> <strong>del</strong> <strong>Dottorato</strong> n. 3<br />

Marina Bertoncin *<br />

* Coor<strong>di</strong>natore <strong>del</strong> <strong>Dottorato</strong><br />

Il numero 3 <strong>di</strong> QD segna il cambio <strong>di</strong> denominazione <strong>del</strong> nostro In<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> <strong>Dottorato</strong> e ne accompagna la<br />

transizione alla Scuola in Scienze Storiche.<br />

Il nome <strong>del</strong>l’In<strong>di</strong>rizzo non è più “Uomo-Ambiente”, bensì “Geografia Umana e Geografia Fisica”. Per quanto<br />

riguarda il cambio <strong>di</strong> denominazione si ricorda che, fin dalla costituzione <strong>del</strong>l’Istituto <strong>di</strong> Geografia prima e <strong>del</strong><br />

Dipartimento poi, la scuola <strong>di</strong> Padova si è sempre contrad<strong>di</strong>stinta per una collaborazione proficua tra stu<strong>di</strong>osi e ricerche<br />

dei due ambiti (Umano e Fisico). Sullo sfondo <strong>di</strong> questa premessa la ridefinizione <strong>del</strong> nome <strong>del</strong> nostro In<strong>di</strong>rizzo<br />

all’interno <strong>del</strong>la Scuola <strong>di</strong> <strong>Dottorato</strong> ha risposto a quattro istanze. La prima ha riguardato l’esigenza <strong>di</strong> una<br />

denominazione meno generalista <strong>di</strong> quella precedente, seguendo, in questo, l’orientamento <strong>degli</strong> In<strong>di</strong>rizzi nelle varie<br />

Scuole <strong>del</strong>l’Ateneo. La seconda si è riferita all’opportunità <strong>di</strong> un migliore riconoscimento <strong>degli</strong> ambiti scientifici<br />

presenti nell’In<strong>di</strong>rizzo: la geografia umana e la geografia fisica appunto. La terza richiama ad una più evidente<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>del</strong>le specificità <strong>di</strong>sciplinari geografiche nel <strong>di</strong>alogo con quelle storiche: i due altri In<strong>di</strong>rizzi <strong>del</strong>la Scuola -<br />

“Storia” e “Storia <strong>del</strong> Cristianesimo”- sono chiaramente connotati da un punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>sciplinare. Infine, la nuova<br />

denominazione da una parte <strong>di</strong>chiara e dall’altra impegna docenti e dottoran<strong>di</strong> a continuare a sostenere l’integrazione e<br />

la collaborazione tra le due componenti <strong>di</strong>sciplinari <strong>del</strong>l’In<strong>di</strong>rizzo geografico.<br />

In relazione al cambio <strong>di</strong> Scuola, nonostante gli ottimi rapporti maturati all’interno <strong>del</strong>la Scuola TARS, sulla base <strong>del</strong><br />

profilo <strong>del</strong> nostro In<strong>di</strong>rizzo si è ritenuto che il dottorato “Uomo-Ambiente” ridefinito “Geografia Umana e Geografia<br />

Fisica” potesse trovare una collocazione adeguata all’interno <strong>del</strong>la Scuola <strong>di</strong> <strong>Dottorato</strong> in Scienze Storiche. A questo<br />

punto è necessario un ringraziamento all’ex Direttore <strong>del</strong>la Scuola in Scienze Storiche, Antonio Rigon, che fin da subito<br />

ha creduto nella proposta. Inten<strong>di</strong>amo ringraziare qui anche il Collegio dei Docenti <strong>del</strong>la “nuova” Scuola che ha<br />

<strong>di</strong>mostrato apertura e <strong>di</strong>sponibilità a collaborare nel rimettere in <strong>di</strong>scussione modalità consolidate e specifiche <strong>di</strong><br />

costruzione <strong>di</strong> percorsi formativi per far posto ai nuovi venuti.<br />

È noto che i saperi storici e geografici seguono spesso percorsi comuni nella tra<strong>di</strong>zione accademica europea e anche<br />

in Italia <strong>di</strong>versi Dottorati hanno orientamenti che accostano insegnamenti e ricerca storico-geografici (Venezia, Milano,<br />

Genova, Chieti…).<br />

Già non erano rari i contatti e gli scambi scientifici tra storici e geografi, colleghi appartenenti alla Scuola in Scienze<br />

Storiche e all’In<strong>di</strong>rizzo “Geografia Umana e Geografia Fisica”, ma oggi si stanno instaurando nuovi collegamenti<br />

scientifici, in particolare dei geografi fisici, con le <strong>di</strong>scipline storiche, <strong>del</strong>l’antichità e <strong>del</strong>la preistoria, ma anche <strong>del</strong><br />

me<strong>di</strong>oevo e contemporanee. Ricordo che, nell’ambito <strong>del</strong> XXIII ciclo <strong>di</strong> <strong>Dottorato</strong>, è allocata presso il nostro In<strong>di</strong>rizzo<br />

una borsa <strong>del</strong> Dipartimento <strong>di</strong> Archeologia: il dottorando è seguito da un supervisore <strong>del</strong> settore GEO-04. È recente<br />

l’attivazione “con<strong>di</strong>visa” tra geografi e storici <strong>del</strong> Progetto El Alamein (referente Al<strong>di</strong>no Bondesan) e inerente l’analisi<br />

<strong>del</strong> noto campo <strong>di</strong> battaglia <strong>del</strong>la Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale. L’applicazione concomitante <strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong> indagine<br />

propri <strong>del</strong>la ricerca storica e <strong>di</strong> quella geologica e geografico-fisica permette <strong>di</strong> giungere a nuove acquisizioni.<br />

Anche in merito ai nuovi parametri valutativi adottati dal nostro Ateneo si è ritenuto che per l’In<strong>di</strong>rizzo “Geografia<br />

Umana e Geografia Fisica” si sarebbero potuti in<strong>di</strong>viduare criteri <strong>di</strong> maggior con<strong>di</strong>visibilità all’interno <strong>del</strong>la Scuola in<br />

Scienze Storiche. Per la Geografia Umana, l’ambito storico e quello geografico umano appartengono alla medesima<br />

macro-area: 06 Discipline Umanistiche e Pedagogia, e area scientifica principale: 13 Scienze Storiche, Filosofiche e<br />

Pedagogiche.<br />

Infine la ridefinizione <strong>del</strong> nostro In<strong>di</strong>rizzo all’interno <strong>del</strong>la Scuola <strong>di</strong> Scienze Storiche ci sembra consentire una<br />

migliore efficacia <strong>del</strong> piano formativo da proporre, <strong>del</strong>la valutazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>dattica trasversale, e <strong>del</strong>l’adozione <strong>di</strong> criteri<br />

<strong>di</strong> maggior omogeneità per la valutazione <strong>del</strong>la produzione scientifica dei dottoran<strong>di</strong>. Tutte questioni <strong>di</strong> grande attualità,<br />

come documentato dalle recenti iniziative <strong>di</strong> Ateneo (2 <strong>di</strong>cembre 2008, “CONVUI. I Dottorati e la loro valutazione”; 13<br />

gennaio 2009, “Incontro Valutazione e Monitoraggio <strong>del</strong> <strong>Dottorato</strong> <strong>di</strong> Ricerca”).<br />

A conferma <strong>di</strong> quanto scritto, le attività programmate per i dottoran<strong>di</strong> nel 2008 e soprattutto quelle che si stanno<br />

programmando per il 2009 hanno visto grazie alla spinta impressa, in particolare, dall’attuale Direttore <strong>del</strong>la Scuola,<br />

Maria Cristina La Rocca, un proficuo accostamento <strong>di</strong> saperi, destinato – cre<strong>di</strong>amo – a <strong>di</strong>venire nel tempo sempre più<br />

integrato. È convinzione comune tra i colleghi <strong>del</strong>la Scuola che il fare ricerca comporti riaprire i problemi e rimettere in<br />

gioco le stesse questioni fondanti, non affidarsi a percorsi prestabiliti, meto<strong>di</strong> unici e saperi univoci o mono<strong>di</strong>sciplinari.<br />

In questa ridefinizione dei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> costruire conoscenza anche il tra<strong>di</strong>zionale rapporto tutor-dottorando è stato rivisitato.<br />

Vanno in questo senso le proposte <strong>di</strong> co-tutela <strong>di</strong> tesi: due per il XXIV ciclo, tra storici e geografi. Va in questo senso<br />

7


anche la costruzione <strong>di</strong> una giornata <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong>scussione sul tema <strong>del</strong> <strong>di</strong>alogo tra “storia e geografia” condotta dal<br />

geografo M. Quaini e dallo storico A. Torre. Ancora, la proposta dei temi per le giornate <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica trasversale è stata<br />

in<strong>di</strong>viduata accertando la possibilità <strong>di</strong> interventi da parte <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fferenti “anime” <strong>di</strong>sciplinari che compongono la<br />

Scuola. E se il nostro Collegio <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo si è arricchito <strong>del</strong>la presenza <strong>di</strong> due geografi provenienti dalle Università <strong>di</strong><br />

Torino, Egi<strong>di</strong>o Dansero e <strong>di</strong> L’Aquila, Luigi Gaffuri, non meno significativa è la presenza <strong>di</strong> un archeologo, Gian Pietro<br />

Brogiolo, proveniente da uno <strong>degli</strong> altri due In<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> afferenza alla Scuola, per la stretta collaborazione che si è<br />

costruita con alcuni colleghi <strong>di</strong> Geografia fisica (ve<strong>di</strong> anche la citata borsa <strong>del</strong> Dip. <strong>di</strong> Archeologia).<br />

A questo punto sta alla responsabilità dei docenti e alla <strong>di</strong>sponibilità dei dottoran<strong>di</strong> saper cogliere le opportunità che<br />

le aperture <strong>di</strong> nuovi orizzonti culturali e formativi possono offrire, sollevando interrogativi che aprano la ricerca a<br />

percorsi inusitati e non costringendosi nella sola prospettiva dei confini <strong>del</strong> proprio stu<strong>di</strong>o da condurre nel solco <strong>di</strong><br />

tracciati sicuri.<br />

Segue questo orientamento la proposta <strong>di</strong> una giornata autogestita tra dottoran<strong>di</strong> <strong>del</strong>la Scuola e <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong><br />

scambio e <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> ricerche, esperienze, interessi e conoscenze.<br />

In qualità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore <strong>del</strong>l’In<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> Geografia, desidero ringraziare i colleghi <strong>del</strong> nostro Collegio per<br />

l’impegno concreto, propositivo e realmente costruttivo che mostrano nel proporre generosamente attività, ricerche e<br />

iniziative a “servizio” <strong>del</strong>la migliore riuscita <strong>del</strong>l’itinerario formativo <strong>del</strong> dottorato.<br />

Certo le criticità da correggere non mancano, sia nelle procedure organizzative, sia nei risultati, e il percorso <strong>di</strong><br />

costruzione <strong>di</strong> una prossimità, nell’ambito <strong>del</strong>la Scuola, non solo <strong>di</strong> un progressivo accostamento, e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

integrazione e <strong>di</strong> sguardo comune, è lungo. La valutazione <strong>del</strong>le premesse ci sembra comunque positiva.<br />

E per il 2009 riteniamo <strong>di</strong> aver già migliorato sulla base <strong>di</strong> un riesame <strong>del</strong>le opportunità offerte e <strong>del</strong>la loro effettiva<br />

utilizzazione. Si tratta, a scala micro, <strong>del</strong>la sfida nell’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> nuovi territori non tanto <strong>del</strong>la co-gestione (Sassen,<br />

2008), ma <strong>del</strong>la partecipazione in cui gli attori si sentono reciprocamente riconosciuti per i mezzi <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>spongono, si<br />

sentono “ingaggiati” in una relazione che porta alla costruzione <strong>di</strong> risultati sentiti come propri e <strong>di</strong> significato. È in<br />

questa prospettiva <strong>di</strong> riconoscimento <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>l’ampiezza <strong>del</strong>le tematiche scientifiche presenti che il nostro<br />

Collegio auspica che la Scuola <strong>di</strong> <strong>Dottorato</strong> in Scienze Storiche possa mo<strong>di</strong>ficare, nei tempi necessari, la sua<br />

denominazione in “Scuola <strong>di</strong> <strong>Dottorato</strong> in Scienze Storiche e Geografiche” .<br />

Veniamo ora al numero 3 <strong>di</strong> QD. In questo numero la sezione che riguarda le tesi <strong>di</strong> <strong>Dottorato</strong> è sospesa per richiesta<br />

<strong>di</strong> proroga da parte <strong>del</strong>le dottorande. È invece ricca la sezione che raccoglie le riflessioni sui work in progress. Vi sono<br />

gli interventi <strong>di</strong> Angela Alaimo, dal titolo “La forma <strong>di</strong>stretto può essere esportata? Il caso <strong>del</strong>la Tunisia”; <strong>di</strong> Angela<br />

Alaimo e Chiara Pasquato, dal titolo “Processi <strong>di</strong> trasformazione <strong>del</strong>la forma <strong>di</strong>stretto: territorialità in azione”; <strong>di</strong><br />

Francisca Cukjati, dal titolo “La presenza straniera a Brescia: dall'aspetto quantitativo a riflessioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

qualitativo”; <strong>di</strong> Alessia De Nar<strong>di</strong>, dal titolo “Paesaggio e identità: percezioni, rappresentazioni, aspettative <strong>degli</strong><br />

adolescenti italiani e stranieri”; <strong>di</strong> Evarossella Biolo, dal titolo “Breve percorso <strong>di</strong> una geografa nel teatro”; <strong>di</strong> Luca<br />

Ziliani, dal titolo “Applicazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo cellulare CAESAR per l’indagine dei processi fluviali e <strong>del</strong>le <strong>di</strong>namiche<br />

d’alveo in corsi d’acqua a canali intrecciati” e infine <strong>di</strong> Vincenzo Valente, dal titolo “Il GIS <strong>del</strong> progetto ARMEP. Un<br />

sistema informativo per lo stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>l'e<strong>di</strong>lizia me<strong>di</strong>evale”. La sezione lavori <strong>di</strong> terreno conta il contributo <strong>di</strong> Anna<br />

Brusarosco, dal titolo “Per un’analisi geografica dei progetti <strong>di</strong> sviluppo rurale in Bosnia Erzegovina: il senso <strong>di</strong> una<br />

ricerca attraverso il confronto con il territorio”.<br />

La sezione convegni e seminari <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o accoglie più interventi: <strong>di</strong> Anna Brusarosco e Sonia Ziliotto a proposito<br />

<strong>del</strong>l’11 th European Seminar in the Geography of Water “Security Problems in Bulgaria”, Sofia, 29 giugno - 10 luglio<br />

2008.<br />

Angela Alaimo e Chiara Pasquato hanno presentato un paper al Convegno “Worlds of new work? Multi-scalar<br />

Dynamics of New Economic Spaces”, Barcellona, 5-8 agosto 2008. Alessia De Nar<strong>di</strong> è stata presente con un intervento<br />

al Convegno “Landscapes, Identities and Development” 23 rd Session of PECSRL – The Permanent European<br />

Conference for the Study of the Rural Landscape, Lisbona e Óbidos, 1-5 settembre 2008. Anna Brusarosco commenta<br />

“I Lunedì <strong>del</strong>la Geografia Cafoscarina – Un decennale. Nuove prospettive in Geografia”, Venezia, 6-7 novembre 2008.<br />

Infine Sonia Ziliotto riferisce sul Convegno Nazionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> “Manuali, sussi<strong>di</strong> e <strong>di</strong>dattica <strong>del</strong>la Geografia. Una<br />

prospettiva storica”, Firenze, 14-15 novembre 2008.<br />

Sono testimonianze che l’attività formativa proposta ai dottoran<strong>di</strong> porta ad un loro adeguato inserimento nella<br />

comunità scientifica a livello nazionale e internazionale.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo che QD è evidentemente anche uno strumento <strong>di</strong> valutazione <strong>del</strong>l’attività dei dottoran<strong>di</strong>, ma sullo sfondo<br />

<strong>del</strong>la qualità e quantità <strong>del</strong>l’impegno profuso dall’intero Collegio <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo. È dunque uno specchio che riflette il<br />

“governo” <strong>del</strong> dottorato: la relazione tra risultati conseguiti e obiettivi iniziali, gli impatti complessivi <strong>del</strong>le proposte<br />

formative <strong>di</strong>segnate… e le criticità.<br />

A tutti un grazie per l’impegno e buona lettura, Marina Bertoncin.<br />

8

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!