12.04.2014 Views

Il caso Lombardia: le ecomafie del nord - Legambiente Lombardia

Il caso Lombardia: le ecomafie del nord - Legambiente Lombardia

Il caso Lombardia: le ecomafie del nord - Legambiente Lombardia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

hanno denunciato il <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> rappresentante di una nota società per azioni di Villa d'Adda,<br />

con l'accusa di gestione il<strong>le</strong>cita e realizzazione di discarica abusiva di rifiuti. I Carabinieri<br />

hanno provveduto al sequestro <strong>del</strong>l'area di proprietà <strong>del</strong>la società che si occupa <strong>del</strong>la<br />

costruzione e <strong>del</strong> rifacimento di impianti sportivi: un'area di 8 mila metri quadrati all'interno<br />

<strong>del</strong> Parco Regiona<strong>le</strong> Adda Nord sottoposta a vincolo ambienta<strong>le</strong>, utilizzata per depositare<br />

il<strong>le</strong>galmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi, costituiti da scarti <strong>del</strong> materia<strong>le</strong><br />

sintetico usato per i rivestimenti degli impianti.<br />

I cittadini di Grumello <strong>del</strong> Monte, nella bergamasca, alla fine di novembre, allarmati da<br />

misteriose esalazioni, dalla polvere rinvenuta sul<strong>le</strong> auto parcheggiate e sui panni stesi,<br />

hanno fornito e<strong>le</strong>menti per l'operazione <strong>del</strong> comando provincia<strong>le</strong> dei Carabinieri di<br />

Bergamo che, congiuntamente al NOE di Brescia, hanno snascherato l'attività il<strong>le</strong>cita di un<br />

bottonificio. Le forze <strong>del</strong>l'ordine hanno sequestrato un deposito di materie plastiche, lastre<br />

di amianto e due caldaie utilizzate dall'azienda per l'incenerimento il<strong>le</strong>ga<strong>le</strong> degli scarti di<br />

lavorazione. Gli accertamenti stabiliranno da quanto tempo questa pericolosa attività è<br />

stata perpetrata e quindi quanto <strong>le</strong> emissioni tossiche prodotte dal bottonificio possano<br />

costituire un pericolo per la salute dei cittadini.<br />

Nell'apri<strong>le</strong> 2009 è previsto l'inizio <strong>del</strong> processo che vede coinvolti amministratori, dirigenti,<br />

impiegati <strong>del</strong>la GTM di Ghisalba, azienda operante nel trattamento di fanghi e produzione<br />

di fertilizzanti, per un tota<strong>le</strong> di 18 imputati (tra cui anche conto-terzisti e due tecnici <strong>del</strong>la<br />

Provincia di Bergamo), accusati a vario titolo di gestione e traffico il<strong>le</strong>cito di rifiuti. Le<br />

indagini condotte dai Carabinieri <strong>del</strong> NOE di Brescia, scaturite dal<strong>le</strong> denunce di<br />

<strong>Legambiente</strong> e dei cittadini, hanno permesso di ricostruire l'attività il<strong>le</strong>cita condotta dagli<br />

imputati. I fanghi prodotti dall'azienda (autorizzata a trattare scarti vegetali e fanghi<br />

fognari) e sparsi nei terreni degli agricoltori <strong>del</strong>la zona che ne facevano richiesta sarebbero<br />

in realtà altamente tossici. <strong>Il</strong> giro d'affari derivante dal solo smaltimento il<strong>le</strong>cito di sostanze<br />

pericolose sembra, a detta degli inquirenti, che superasse il milione di euro. Nell'ambito di<br />

questo procedimento è stata accolta dal Tribuna<strong>le</strong> di Bergamo la richiesta di costituzione<br />

parte civi<strong>le</strong> di <strong>Legambiente</strong> e dei comuni confinanti, interessati dall'attività il<strong>le</strong>cita.<br />

Anche Brescia e la sua provincia, la più estesa <strong>del</strong>la <strong>Lombardia</strong>, rappresenta senza<br />

dubbio una zona ad alta concentrazione di reati ambientali. Numerosi sono stati nel corso<br />

di quest'anno gli interventi effettuati dal NOE, a partire dal <strong>caso</strong> degli sversamenti abusivi<br />

effettuati dagli amministratori di quattro società a Padenghe sul Garda, nel giugno <strong>del</strong><br />

2008, denunciati per gestione il<strong>le</strong>cita di rifiuti e apertura di scarichi industriali non<br />

autorizzati. Gli amministratori si sono resi protagonisti <strong>del</strong>lo sversamento di misce<strong>le</strong><br />

idrocarburiche nel lago di Garda, in prossimità <strong>del</strong>la fonte sono state inoltre rinvenute<br />

cisterne interrate (contenenti residui di idrocarburi). <strong>Il</strong> tutto è partito da una motovedetta<br />

dei Carabinieri di Salò che, impegnata in un controllo, si era imbattuta in una chiazza<br />

o<strong>le</strong>osa. Da lì, seguendo la scia, sono risaliti fino alla cisterna incriminata, inserita all'interno<br />

di un vecchio cantiere nava<strong>le</strong> in demolizione, che doveva far posto ad edifici residenziali<br />

<strong>del</strong> valore stimato in 10 milioni di euro. <strong>Il</strong> movente di questa attività sarebbe costituito dalla<br />

necessità, per <strong>le</strong> società, di scongiurare ritardi sui lavori che uno smaltimento regolare dei<br />

rifiuti speciali e tossici avrebbe comportato.<br />

A Rovato i Carabinieri <strong>del</strong> NOE di Brescia hanno sequestrato l'ennesima area (25 mila<br />

metri quadrati adibiti a discarica abusiva di rifiuti), denunciato 4 persone, tra cui il <strong>le</strong>ga<strong>le</strong><br />

rappresentante di una ditta edi<strong>le</strong>, il responsabi<strong>le</strong> tecnico di cantiere, il direttore dei lavori di<br />

demolizione e il titolare di una ditta di escavazione per gestione il<strong>le</strong>cita e realizzazione di<br />

discarica abusiva di rifiuti.<br />

In settembre sempre i NOE di Brescia hanno effettuato il sequestro di 3 mila metri quadrati<br />

a Lonato <strong>del</strong> Garda, una discarica di rifiuti speciali pericolosi (imballaggi, metalli,<br />

attrezzature industriali obso<strong>le</strong>te e fusti contenenti varie sostanze). I due rappresentanti di<br />

33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!