Il caso Lombardia: le ecomafie del nord - Legambiente Lombardia
Il caso Lombardia: le ecomafie del nord - Legambiente Lombardia
Il caso Lombardia: le ecomafie del nord - Legambiente Lombardia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Il</strong> ciclo <strong>del</strong> cemento in Italia<br />
Le storie e i numeri <strong>del</strong>l’il<strong>le</strong>galità<br />
Tutti i documenti istituzionali sono concordi nel riconoscere nel ciclo il<strong>le</strong>ga<strong>le</strong> <strong>del</strong> cemento<br />
una <strong>del</strong><strong>le</strong> principali entrate <strong>del</strong>la criminalità organizzata. Cosa nostra, camorra,<br />
‘ndrangheta e Sacra corona unita controllano gran parte <strong>del</strong><strong>le</strong> imprese edili nel<strong>le</strong> rispettive<br />
regioni di provenienza (indicate in questo Rapporto come regioni a tradiziona<strong>le</strong> presenza<br />
mafiosa), gestiscono – abusivamente e non – cave e forniture di calcestruzzo, e<br />
soprattutto condizionano pesantemente il sistema degli appalti pubblici. Anche nel 2008 <strong>le</strong><br />
inchieste sul “cemento mafioso”, su dipendenti pubblici corrotti, su vigili urbani e<br />
dipendenti degli uffici tecnici comunali al soldo di clan e palazzinari d’assalto, sono state<br />
tantissime, e non solo al Sud. Regioni come il Lazio, la Toscana, la Liguria, la <strong>Lombardia</strong><br />
devono registrare pesanti infiltrazioni criminali, anche di tipo mafioso, nel campo edilizio e<br />
immobiliare. Una conferma <strong>del</strong> controllo pervasivo <strong>del</strong><strong>le</strong> organizzazioni mafiose nel ciclo<br />
<strong>del</strong> cemento <strong>del</strong><strong>le</strong> quattro regioni a tradiziona<strong>le</strong> presenza mafiosa arriva dal dato riportato<br />
in classifica a proposito degli arresti: nessuno in Campania, Sicilia e Puglia, uno solo in<br />
Calabria. Ciò significa che dietro <strong>le</strong> inchieste di magistratura e forze di polizia sul cemento<br />
il<strong>le</strong>ga<strong>le</strong> e appalti truccati ci sono sempre e solo loro, i clan mafiosi. Infatti, <strong>le</strong> inchieste che<br />
hanno mandato in ga<strong>le</strong>ra centinaia di persone in queste quattro regioni si sono sempre – o<br />
quasi – imbattute in organizzazioni di tipo mafioso, dove sono stati contestati reati di tipo<br />
associativo, truffa, corruzione, falsità ideologica ecc. Quasi mai sono finiti in manette per<br />
reati urbanistici, nonostante siano tra i capi di imputazione. Arresti che non compaiono in<br />
questa classifica, dunque. Tant’è che in una regione con una bassa propensione<br />
all’il<strong>le</strong>galità come il Friuli, a fronte di soli 4 sequestri e 54 infrazioni, si sono registrati ben 2<br />
arresti. C’è pure da aggiungere che misure cautelari così severe come l’arresto sono<br />
scarsamente comminate in questa tipologia di reato.<br />
18