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foto Mauro Topini - Campo de'fiori

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Il musicista/produttore Tony Armetta<br />

in un momento di relax<br />

con le “sue creature”<br />

Massimo Greco (attualmente con la band Ale<br />

Brider), “massimo” ispiratore del mondo delle<br />

session romane, fino ai giovani che oggi formano<br />

la terza generazione dell’Irlanda musicale<br />

Romana. Insomma un vero ponte fra l’allora<br />

e l’oggi, senza il quale probabilmente<br />

anche i Green Rose avrebbero meno significato.<br />

Maria Grazia è stata uno dei pilastri dei<br />

Bogside (oggi Dockside) quasi dalla loro fondazione.<br />

D:qual è il vostro approccio alla realizzazione<br />

di nuove composizioni ?<br />

*GreenRose: (Francesco) La proposta del<br />

brano spesso nasce da Cochi…… ma la vera<br />

macchina che mette in moto tutto è la ritmica<br />

di Francesco (ribatte Cochi) , che incomincia<br />

subito a subissarci di idee, di controtempi<br />

e di “rockismi” a cui immancabilmente si uniscono<br />

le nostre ritmiche…penso che il fatto<br />

più innovativo del gruppo sia proprio questo<br />

dialogo fra chitarra- basso e batteria, a cui<br />

speriamo si unirà in pianta più stabile Genzo<br />

Okabe.<br />

I solisti a quel punto si integrano cercando le<br />

giuste “alcove ritmiche” in cui marcare accenti,<br />

abbellimenti e controcanti. Naturalmente<br />

per le canzoni le proposte sono principalmente<br />

di Maria Grazia che nel gruppo e nei suoi<br />

arrangiamenti ha trovato (a sua detta) una<br />

considerazione che spesso nell’enfasi delle<br />

sessions gli strumentisti non hanno per la<br />

parte canora. Insomma un pool che funziona!<br />

D:Cosa ascoltavate da ragazzi ?<br />

*GreenRose: Gli ascolti erano quelli di tutti<br />

i giovani che si affacciavano alla musica in<br />

quegli anni, blues, rock, ma anche folk americano<br />

e inglese. E proprio dall’ascolto di<br />

Dylan, Donovan, ma anche di gruppi come i<br />

Jethro Tull, capimmo che ci doveva essere<br />

qualcosa dietro, qualcosa di più antico.<br />

L’occasione “galeotta” fu il regalo di un disco<br />

di canzoni Irlandesi dei Clancy Brothers,<br />

molto famosi in Irlanda all’epoca. Alcune di<br />

queste “songs” ci piacquero molto e le inserimmo<br />

in un programma di musica folk (il<br />

gruppo era Busces and Briars e ci partecipava<br />

spesso in qualità di ispiratore Giancarlo<br />

Susanna, oggi affermato giornalista musicale<br />

carto-radiofonico) che portavamo in giro nei<br />

club nel 1975.<br />

Notammo che a diversi concerti era presente<br />

una ragazza dai capelli rossi, Irlandese direte<br />

voi, no ! Napoletana…. era Barbara<br />

Barbatelli . Ci conoscemmo e attraverso lei,<br />

che era andata a Londra, potemmo ascoltare<br />

cose strane e meravigliose come i brani dei<br />

Chieftains o dei Furey Brothers. Era fatta !<br />

L’avvento di Luciano Gaetani, amico di<br />

Barbara completò la trasformazione.<br />

Eravamo partiti per il grande viaggio: Busces<br />

and Briars diventarono Black Jack Davy e poi<br />

con l’avvento di Kay(McCarthy) i Roisin<br />

Dubh.<br />

D: La musica “popolare” in genere è una<br />

musica da studiare ,una musica che richiede<br />

applicazione sia con riferimento alle “fonti”<br />

che con riferimento agli strumenti : come è<br />

sgorgato e come si alimenta l’interesse in<br />

questo ambito della musica ?<br />

*GreenRose: Pensiamo che oggi la musica<br />

popolare viva una condizione di grande rinascita<br />

ma anche di ambiguità. Una musica<br />

nata, come dire, per essere suonata sull’aia o<br />

ai matrimoni, era una musica che cresceva in<br />

armonia con il resto delle attività della vita,<br />

una musica “umana” come accennavamo<br />

prima. Si imparava dal padre, dal nonno, si<br />

suonava ogni sera tornando dai campi, era<br />

insomma parte della vita stessa.<br />

Riproporre oggi musica popolare, in maniera<br />

“professionistica” è proprio una delle contraddizioni<br />

insite nello scollamento tra questi<br />

aspetti. D’altra parte noi viviamo in centri<br />

urbani, abbiamo imparato a suonare nelle<br />

scuole di musica o nei conservatori, e difficilmente<br />

potremo essere espressione di quel<br />

senso “rurale” della musica. Questo è un<br />

aspetto che ha già coinvolto il blues, ad<br />

esempio, e pensiamo faccia parte di una evoluzione<br />

più generale delle società occidentali<br />

e del loro distacco da tradizioni culturali che<br />

si fondavano su altri presupposti sociali. Il<br />

folk revival di questi anni, però, ci fa sentire<br />

una grande voglia da parte di tanti musicisti<br />

di essere parte di questa evoluzione: basta<br />

pensare alla rinascita della pizzica salentina,<br />

accanto al fenomeno dei rapper che in quella<br />

splendida terra ha avuto un grande sviluppo.<br />

Così, ognuno a proprio modo e con i propri<br />

mezzi - chi cercando di vivere della musica,<br />

chi facendone un’attività semiprofessionistica<br />

- traccia nuove strade espressive. Per quanto<br />

ci riguarda tutti noi del gruppo facciamo altre<br />

attività per vivere, così come non potremmo<br />

vivere senza la musica. Ma il segreto è e<br />

rimane tanta passione e tanto studio e pratica,<br />

anche perché il palco è più severo dell’aia!<br />

D:Cochi,Francesco questa bella chiacchierata<br />

con voi stimola ancora un mucchio di<br />

domande…ma al solito lo spazio (per la circostanza)<br />

è tiranno : tuttavia un riferimento a<br />

qualche aneddoto su quegli anni “pionieristici”<br />

è d’obbligo ….<br />

*GreenRose Pensiamo che l’aneddoto principe<br />

sia stata la partecipazione nel 1978 alla<br />

trasmissione “The humours of Donnybrook”<br />

per la televisione Pubblica Irlandese (RTE).<br />

La nostra faccia tosta a quel punto ha superato<br />

ogni limite, come se un gruppo Irlandese<br />

si chiamasse “i pummaro’” e facesse musica<br />

Napoletana, qualcosa del genere.<br />

Ma anche<br />

qui si è<br />

potuto constatare<br />

la<br />

differenza<br />

tra i vari<br />

apparati.<br />

Eravamo<br />

presentati<br />

dall’addetto<br />

culturale<br />

Irlandese a<br />

Roma al<br />

quale avevamo<br />

chiesto aiuto in qualità di musicisti che<br />

facevano conoscere la loro cultura all’estero ,<br />

e in fondo era assolutamente vero.<br />

Senza tanti preamboli ci hanno offerto di partecipare<br />

a quel programma e venimmo pagati<br />

con una somma che all’epoca risolse alcuni<br />

giorni della nostra “vacanza”. Furono tutti<br />

molto gentili e per noi un grande orgoglio,<br />

anche perché assistemmo alle prove di altre<br />

puntate e conoscemmo personalmente alcuni<br />

tra i nostri idoli, insomma eravamo in un<br />

brodo di giuggiole ! Sono tornato (Cochi) in<br />

Irlanda nel 2004, e senza tante speranze ho<br />

scritto un mail alla RTE per sapere se per<br />

caso era reperibile una registrazione dell’anno<br />

tot, del gruppo tot… e via così….. Beh,<br />

non ci volevo credere, dopo appena un mese<br />

mi rispondono che il VHS da me richiesto era<br />

a mia disposizione in portineria. È stato un<br />

fatto assolutamente commovente, dopo ben<br />

26 anni. Ora siamo in possesso di quel<br />

nastro, per noi ….mitico !<br />

D: Ultima ma propria ultima domanda :quali<br />

programmi per la diffusione/promozione<br />

della vostra musica ?Prospettive di partecipazioni<br />

a “festival dedicati”, interviste /showcase<br />

radiofonici etcc ….<br />

*GreenRose I programmi dei Green Rose<br />

sono in parte legati al lancio della collana editoriale<br />

Millennium , che annovera, vogliamo<br />

ricordarlo , anche le produzioni discografiche<br />

dei “Capolinea” dell’amico e collaboratore in<br />

studio Genzo Okabe , Massimo “Ninad”<br />

Carrano e i “Threegonos” …. essendo il cd<br />

uscito da pochi giorni rispetto alla nostra<br />

chiacchierata , non possiamo essere più precisi<br />

. Naturalmente ci sarà un’attività di promozione,<br />

delle serate di presentazione della<br />

collana; tournee-esibizioni estive a Roma e<br />

dintorni …di sicuro nella suggestiva cornice di<br />

Castel S.Angelo quest’estate (ci siamo già<br />

esibiti in questa location nel 2004) per la<br />

manifestazione “SULLE TERRAZZE DI<br />

CASTEL S.ANGELO” e poi …. e poi , tutto<br />

quello che potrà portare Green Rose e il suo<br />

“First journey”……. al Grammy Award ,<br />

naturalmente ! E’ volato un pomeriggio con<br />

gli amici Costantino” Cochi” Quarta e<br />

Francesco Santoro sulle ali di tanti ricordi<br />

(non tutti riportati , ovviamente) ……il crepuscolo<br />

incombe ed il virus del caos metropolitano<br />

torna a manifestarsi nelle mie orecchie…..<br />

un antidoto al “veleno” dei tempi<br />

moderni per questa serata me lo sono assicurato<br />

: una ”dose“ di “First journey” e a<br />

nanna cercando di percepire ,sognando , la<br />

frescura d’Irlanda “a battere” una calda<br />

notte Romana ! Per l’acquisto del cd<br />

www.millennium-music.org - si potrà riceverà<br />

il cd “First journey” a casa in contrassegno<br />

al prezzo di 12 euro + 4 di spese<br />

postali<br />

Green Rose dal vivo a Guidonia nel 2004

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