Download - Società Italiana di Genetica Umana
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CELIACHIA E TEST HLA RACCOMANDAZIONI<br />
IL TEST HLA<br />
PER LA CELIACHIA<br />
LE MALATTIE GENETICHE<br />
SI DISTINGUONO TRA<br />
MONOGENICHE E<br />
MULTIFATTORIALI<br />
Tra le malattie genetiche si <strong>di</strong>stinguono quelle<br />
dovute alla mutazione <strong>di</strong> un singolo gene<br />
(monogeniche) e quelle la cui comparsa <strong>di</strong>pende<br />
dalla presenza <strong>di</strong> più geni e <strong>di</strong> fattori ambientali<br />
(malattie multifattoriali o complesse).<br />
Le prime sono malattie rare (es. rene policistico,<br />
fibrosi cistica, talassemie…) che si trasmettono<br />
<strong>di</strong> generazione in generazione secondo<br />
semplici regole mendeliane, con alti rischi <strong>di</strong><br />
ricorrenza nei familiari degli affetti; le seconde<br />
sono per lo più malattie comuni (ipertensione,<br />
<strong>di</strong>abete, tumori…) che pur non presentando<br />
chiare modalità <strong>di</strong> trasmissione mostrano una<br />
certa concentrazione familiare e rischi per i<br />
consanguinei dei malati più elevati <strong>di</strong> quelli della<br />
popolazione generale.<br />
Nelle monogeniche la malattia è dovuta alla<br />
presenza <strong>di</strong> un gene mutato, in singola o doppia<br />
dose a seconda che si tratti <strong>di</strong> dominante o<br />
recessiva. In questi casi, test genetici molecolari<br />
che accertino la presenza <strong>di</strong> una mutazione<br />
associata alla malattia consentono <strong>di</strong> formulare<br />
o confermare la <strong>di</strong>agnosi (test <strong>di</strong>agnostici), <strong>di</strong><br />
identificare soggetti che svilupperanno la malattia<br />
in futuro (test presintomatici) o <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
portatori sani della mutazione.<br />
LA CELIACHIA È<br />
MULTIFATTORIALE<br />
Nelle malattie multifattoriali invece, nelle<br />
quali nessuna mutazione genica è <strong>di</strong> per sé<br />
causa <strong>di</strong> malattia, i test genetici non portano a<br />
<strong>di</strong>agnosi certa ma consentono l’in<strong>di</strong>viduazione<br />
<strong>di</strong> caratteristiche genetiche che comportano un<br />
aumento <strong>di</strong> rischio a sviluppare una determinata<br />
patologia (test <strong>di</strong> suscettibilità).<br />
La celiachia è una malattia multifattoriale nella<br />
quale variazioni (o alleli) in alcuni geni HLA<br />
costituiscono i principali fattori genetici <strong>di</strong> rischio,<br />
spiegando da soli almeno il 40% dell’aumento<br />
della prevalenza nei fratelli (10% circa rispetto<br />
all’1% della popolazione generale).<br />
Anche nei genitori e nei figli dei pazienti c’è<br />
un aumento della prevalenza rispetto alla<br />
popolazione generale pur se in misura minore,<br />
come risulta dai pochi stu<strong>di</strong> nei quali è stato<br />
quantificato separatamente da quello dei fratelli.<br />
La tipizzazione HLA nella celiachia è un test <strong>di</strong><br />
suscettibilità che valuta la maggiore o minore<br />
pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo a sviluppare la<br />
malattia in base alla presenza/assenza <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong><br />
rischio (DQ2, DQ8 o DQB1*02).<br />
La presenza <strong>di</strong> una delle combinazioni HLA <strong>di</strong><br />
pre<strong>di</strong>sposizione determina un aumento del rischio<br />
<strong>di</strong> celiachia, mentre l’assenza delle stesse rende<br />
del tutto improbabile lo sviluppo della malattia. Si<br />
tratta <strong>di</strong> un test genetico che pur non avendo un<br />
significato <strong>di</strong>agnostico assoluto può contribuire<br />
a risolvere casi dubbi; viene soprattutto utilizzato<br />
per il suo significato pre<strong>di</strong>ttivo negativo in quanto<br />
soggetti negativi per DQ2, DQ8 e DQB1*02<br />
ammalano molto raramente.<br />
L’assenza dei marcatori HLA permette ad<br />
esempio <strong>di</strong> tranquillizzare i familiari degli affetti<br />
riconducendo il loro rischio <strong>di</strong> malattia a<br />
valori uguali o ad<strong>di</strong>rittura inferiori a quelli della<br />
popolazione generale.<br />
Infatti, nella nostra casistica pe<strong>di</strong>atrica è celiaco<br />
circa 1 su 4 dei fratelli DQ2/DQ8 positivi ma<br />
nessuno tra quelli DQ2/DQ8 negativi. In questo<br />
caso la tipizzazione HLA ha soprattutto il<br />
significato <strong>di</strong> evitare successivi inutili controlli<br />
in soggetti non geneticamente pre<strong>di</strong>sposti alla<br />
malattia, con il doppio risultato <strong>di</strong> tranquillizzare<br />
coloro che risultino negativi e <strong>di</strong> alleggerire<br />
impegno e costi del follow-up.<br />
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